QUINTANA NO STOP

agosto 12, 2013
Categoria: News

Dominio assoluto di Nairo Quintana nella ultima e decisiva tappa della Vuelta Burgos. Il ventitreenne colombiano del Team Movistar ha staccato tutti nell’ultimo chilometro dell’impegnativa ascesa verso Lagunas de Neila. I primi dei battuti sono David Arroyo (Caja Rural), Ivan Basso (Cannondale) e Vincenzo Nibali (Astana).
Oltre alla tappa, Quintana si aggiudica anche la classifica generale precedendo Arroyo e Nibali.

Foto copertina: tappa e classifica finale per Quintana a Lagunas de Neila (El Pedal de Frodo)

Lo si era era lasciato che vinceva l’ultima tappa con arrivo in salita al Tour de France staccando la maglia gialla Chris Froome e lo si rivede oggi che compie la stessa azione di tre settimane fa. Stesso copione, solo gli avversari sono cambiati: non ci sono più né Chris Froome né Joaquim Rodriguez ma contendono la tappa odierna al colombiano gente come Vincenzo Nibali e David Arroyo. Sta di fatto che, comunque, Quintana ha dato l’ennesima dimostrazione della sua capacità di andare forte in salita, stando spesso seduto, spingendo un rapporto non propriamente agile e infine staccando tutti.
Questa quinta frazione della piccola corsa a tappe spagnola partiva da Comunero de Revengo per giungere ai 1500 metri di Lagunas de Neila dopo aver “scorrazzato” per 170 chilometri tra le strade di montagna della provincia di Burgos, affrontando, prima dell’ascesa finale, altri sei GPM, tra i quali un prima categoria come il Pasil de Rozavientos.
Nella prima parte di gara la velocità è stata talmente alta che per assistere al tentativo di fuga decisivo ci sono voluti una cinquantina di chilometri e i facenti parte del gruppo in avanscoperta erano quattro: Failli (Vini Fantini), Gastauer (Ag2r La Mondiale), Chalapud (Colombia) e Txurruka (Caja Rural). Il più interessato tra i fuggitivi a guadagnare più margine era Txurruka, non per vincere la tappa ma per aggiudicarsi invece la maglia di leader dei GPM (che a fine tappa vincerà).
Il gruppo, però, non rimane a guardarsi e soprattutto la Movistar cercherà inizialmente di meglio controllare il vantaggio dei quattro per poi raggiungerli prima della salita finale. Sul Pasil de Rozavientos un redivivo Szmyd impone un ritmo elevato che tanto basta per far staccare Anthony Roux, fino a quel momento leader della corsa. Nei chilometri successivi il gruppo, sempre tirato dalla Movistar, raggiungerà anche i fuggitivi formando in testa alla corsa un drappello di venti corridori che si disputerà la tappa negli ultimi impervi chilometri.
Sulla salita finale, dopo un’ulteriore accelerata di Szmyd ed Herrada, la compagine si riduce ai soli Quintana, Arroyo, Basso e Nibali. Ai meno 5 dall’arrivo Nibali prova uno scatto ma viene raggiunto immediatamente dal colombiano e qualche momento dopo anche dagli altri due, con il siciliano ostinato ad imporre il proprio ritmo. Negli ultimi due chilometri è invece Arroyo che tenta di giocare le proprie carte con l’effetto sorpresa: lo spagnolo resiste in testa con 12” di margine sui tre inseguitori fino all’ultimo chilometro quando Quintana imprime una forte accelerata che fa crollare il vantaggio del corridore della Caja Rural. Nibali, sulle prime, sembra resistere al ritmo del colombiano ma quando Quintana riprende il ritmo dello scatto, Vincenzo non ne ha più per stare sulla scia del portacolori Movistar. Da quel punto per Quintana diventa una passerella fino al traguardo, dove può dare inizio alla sua festa. Dopo 23” dall’arrivo del colombiano giunge Arroyo e, due secondi dopo lo spagnolo, arriva anche Ivan Basso, autore di una scalata davvero regolare; mentre sprofonda a 48” l’unico corridore capace di solleticare più di ogni altro Quintana, ovvero Vincenzo Nibali. Il siciliano ha comunque dimostrato di essere sulla buona strada verso la ricerca di una condizione che sarà sicuramente migliore tra 12 giorni, quando partirà la Vuelta di Spagna.

Paolo Terzi

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