24-07-2014

luglio 24, 2014 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

L’italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) si è imposto nella diciottesima tappa, Pau – Hautacam, percorrendo 145,5 Km in 4h04′17″ alla media di 35,737 Km/h. Ha preceduto di 1′10″ il francese Pinot e di 1′12″ il polacco Majka. Nibali è ancora maglia gialla con 7′10″ su Pinot e 7′23″ sul francese Péraud

NIBALI, ULTIMO SIGILLO

luglio 24, 2014 by Redazione  
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Lo Squalo attacca ai piedi della salita di Hautacam e si invola verso la quarta e più bella vittoria di tappa del suo Tour. A 1’10’’ Pinot, da stasera anche secondo in classifica generale. Terzo posto per Majka, che conquista definitivamente la maglia a pois. Péraud, 4° davanti a Van Garderen, scalza anche dal gradino più basso del podio Valverde, 10° a 1’59’’. Archiviate le montagne, a Nibali restano due probabili sprint e una cronometro prima del trionfo.

È difficile non lasciarsi andare alla retorica di fronte ad un’esibizione come quella offerta da Vincenzo Nibali sulla salita di Hautacam, quarto e più spettacolare sigillo impresso dal siciliano su un Tour de France guidato nella prima metà e dominato nella seconda. Più che una normale offensiva, quella portata dallo Squalo sull’ultima grande montagna del Tour è stata una prova di forza, un’esibizione di una superiorità ormai già acclarata, ma ribadita una volta di più per onorare una maglia gialla che non si potrebbe immaginare più solida.
Certo, l’attacco di oggi, il minuto e più inflitto agli avversari, il quarto successo parziale spalmato su 18 giorni di corsa, e gli oltre sette primi di margine in classifica su Thibaut Pinot, issatosi al comando della graduatoria degli altri, non basteranno a fugare i legittimi quesiti su cosa sarebbe successo se in gara fossero rimasti Froome e Contador, ma non c’è dubbio che Nibali, non padroneggiando ancora la difficile arte di sconfiggere gli assenti, abbia fatto tutto il possibile e qualcosa di più per rappresentare un degno vincitore della Grande Boucle.
A differenza dei primi tre successi dello Squalo, cercati soltanto una volta presentatasi l’opportunità nel finale, il quarto è stato invece costruito sin dalle battute iniziali, in cui la Astana si è incaricata di tenere a bada la fuga lanciata da Nieve, Herrada, Izagirre, Trofimov, De Marchi, Marcato, Boom, Bakelants, Kadri, Ladagnous, Oss, Coquard, Réza, Voeckler, Simon, Chavanel, Wyss, Huzarski, Machado e Guillou. Il vantaggio dei venti di testa è stato mantenuto sempre entro i quattro minuti fino alle pendici del Tourmalet, quando il ritmo non forsennato di Westra e Fuglsang ha consentito a Nieve e Kadri di incrementare leggermente. In cima, la coppia al comando poteva vantare un minuto e mezzo su un terzetto composto da Trofimov, Huzarski e il solito De Marchi, e oltre quattro e mezzo sul gruppo maglia gialla, ancora forte di una cinquantina di unità.
Se la salita non aveva provocato sussulti nel plotone, ben diversa è stata la discesa, che ha visto lanciarsi addirittura Valverde, atteso da Izagirre ed Herrada. Nessun altro uomo di classifica, però, ha pensato di approfittare dell’assist del murciano, e il gruppo, rimasto quasi del tutto compatto, non ha così avuto difficoltà a neutralizzare l’offensiva in fondo alla discesa. Se fossimo soltanto un po’ più cinici, potremmo ritenerlo il giusto contrappasso per un corridore il cui proverbiale attendismo ha spesso guastato i piani di chi provava a sovvertire le gerarchie della corsa.
I 17 km di fondovalle tra Luz-Saint-Sauveur e l’inizio dell’ultima scalata hanno prevedibilmente tagliato le gambe non soltanto all’azione della Movistar, ma anche alla fuga di Nieve e Kadri, che hanno visto scemare il loro vantaggio ad appena 1’30’’. Lo spagnolo ha tentato una resistenza à la Majka, sbarazzandosi subito di Kadri e mantenendo per un paio di chilometri intatto il proprio vantaggio; ma la rapidità con cui si è accesa la bagarre in gruppo, per merito del primo attacco al Tour di nonno Horner, ha spento definitivamente le speranze del Team Sky di salvare almeno in parte il bilancio di una Grande Boucle catastrofica.
Lo scatto del 42enne statunitense è cominciato a 11 km dal traguardo, e soltanto Nibali ha avuto il coraggio di saltare sulla sua ruota. Il revival della Vuelta 2013 è durato però appena qualche centinaio di metri, e già prima dello striscione dei -10 all’arrivo la maglia gialla ha attaccato a sua volta, mettendosi in caccia solitaria del battistrada.
La rincorsa è durata un paio di chilometri, venendo coronata dal ricongiungimento a 8 km dal termine. Un immediato rilancio d’andatura del capoclassifica ha lasciato sul posto il navarro (con la minuscola), mentre Majka, già una quarantina di secondi più indietro, evadeva dal gruppetto di Valverde, Pinot e compagnia, con il duplice scopo di tentare un clamoroso tris di tappe e di salvare una maglia a pois messa a rischio dai 50 punti che Nibali si avviava a conquistare.
Il polacco si è mantenuto a lungo ad una distanza tra i 40 e i 50 secondi dal leader, senza mai dare, tuttavia, la sensazione di potersi avvicinare oltre (salvo in un breve attimo di follia del GPS, che segnalava una riduzione quasi istantanea del divario da 49 a 31 secondi). A 4 km circa dalla vetta, anzi, l’azione di Majka si è spenta, dando l’occasione di riavvicinarsi a Pinot, Péraud e Van Garderen, che approfittavano intanto dell’ennesima débacle di Valverde.
Un po’ come ieri, lo spagnolo è sembrato ad un tratto sul punto di finire alla deriva, salvo poi riprendere vigore e rimontare su alcuni degli uomini che aveva visto scappare (Ten Dam, Mollema, Bardet, König e Zubeldia). A differenza di ventiquattro ore fa, però, la risalita del murciano non è andata oltre, e il distacco nei confronti del quartetto formatosi alle spalle di Nibali è lievitato fino a quasi 50’’.
Forte di un vantaggio di 1’20’’ all’ultimo chilometro, la maglia gialla si è potuta concedere di rallentare negli ultimi metri e assaporare il trionfo, dopo avere dato fondo, forse come mai prima (pavé a parte), a tutte le risorse che possedeva. Pinot ha tagliato il traguardo dopo 1’10’’, relegando Majka (+1’12’’) ad una terza piazza comunque sufficiente a difendere 13 dei 31 punti di vantaggio che poteva amministrare su Nibali. Il francese ha scalzato Valverde dalla piazza d’onore in classifica generale, restando però tallonato da Péraud – 4° a 1’15’’ -, che dovrebbe recuperargli a cronometro ben più dei 13’’ che li separano ora. Stesso ritardo all’arrivo per Van Garderen, la cui crisi sul Balès rischia di fare la differenza tra un secondo e un sesto posto.
Più indietro, Valverde ha dovuto fare i conti con compagni di viaggio che hanno corso secondo il mantra del murciano, evitando cioè con estrema cura di offrire qualsiasi parvenza di collaborazione. Il passivo dello spagnolo da Pinot si è assestato alla fine a 49’’: troppi per conservare un posto sul podio provvisorio, ma abbastanza da tenere vive le speranze di un controsorpasso a cronometro sul rivale, distante appena 15’’.
La nuova generale vede Nibali amministrare vantaggi ormai degni del Navarro (con la maiuscola): 7’10’’ su Pinot, 7’23’’ su Péraud, 7’25’’ su Valverde, 9’27’’ su Bardet, 11’34’’ su Van Garderen, 13’56’’ su Mollema, 14’15’’ su Ten Dam, 14’37’’ su König, 16’25’’ su uno Zubeldia che, come previsto, ha approfittato dell’affaticamento post-fuga di Rolland per intrufolarsi in top 10, senza che ci si sia praticamente accorti della sua presenza in gruppo per tre settimane.
Il principale motivo di interesse di quest’ultimo scampolo di Tour, a meno di imprevisti, sarà la sfida al podio tra i corridori dal secondo al quarto della generale, nella quale potrebbe inserirsi, nella remota ma non impensabile ipotesi di una gigantesca contro-prestazione contemporanea di Valverde e Pinot, Tejay Van Garderen, forse il più cronoman fra i top 10. Alla maglia gialla basterà invece mantenersi lontana dai guai per trasformare gli ultimi 400 chilometri di Tour in una lunghissima passerella.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 4:04:17
2 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:01:10
3 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 0:01:12
4 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:15
5 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
6 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:01:53
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:01:57
8 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura
9 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:01:59
10 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
11 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling
12 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:03:30
13 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling
14 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
15 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 0:04:24
16 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:04:28
17 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:04:30
18 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:04:33
19 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida 0:04:40
20 John Gadret (Fra) Movistar Team
21 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 0:04:59
22 Rudy Molard (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:05:20
23 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:05:23
24 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:05:25
25 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:06:40
26 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:07:22
27 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 0:08:15
28 Perrig Quemeneur (Fra) Team Europcar 0:08:35
29 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 0:08:55
30 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:10:10
31 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura 0:10:43
32 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:11:12
33 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:11:54
34 Yukiya Arashiro (Jpn) Team Europcar
35 Blel Kadri (Fra) AG2R La Mondiale 0:13:21
36 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:13:50
37 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 0:14:14
38 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
39 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team
40 Imanol Erviti Ollo (Spa) Movistar Team
41 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ.fr
42 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:16:12
43 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
44 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 0:16:16
45 Christophe Riblon (Fra) AG2R La Mondiale 0:17:35
46 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:19:01
47 Benjamin King (USA) Garmin – Sharp
48 Gatis Smukulis (Lat) Team Katusha
49 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin – Sharp
50 Johan Van Summeren (Bel) Garmin – Sharp

CLASSIFICA GENERALE
1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 80:45:45
2 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:07:10
3 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:07:23
4 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:07:25
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:09:27
6 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:11:34
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:13:56
8 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:14:15
9 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:14:37
10 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:16:25
11 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:17:48
12 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:21:33
13 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:29:58
14 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:32:30
15 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling 0:34:30
16 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:37:37
17 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida 0:39:28
18 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:41:34
19 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:41:41
20 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:50:01
21 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:50:34
22 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:52:40
23 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:56:26
24 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:57:15
25 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 1:01:06
26 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step 1:08:55
27 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 1:12:36
28 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 1:18:27
29 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 1:24:55
30 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 1:26:53
31 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 1:30:53
32 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:31:50
33 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 1:41:10
34 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 1:44:47
35 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 1:47:29
36 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:47:55
37 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:52:35
38 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling 1:52:47
39 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 1:52:52
40 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 1:52:57
41 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 1:53:40
42 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 1:54:08
43 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 2:04:23
44 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 2:07:48
45 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 2:07:50
46 Kristijan Durasek (Cro) Lampre – Merida 2:15:10
47 José Serpa (Col) Lampre – Merida 2:19:25
48 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 2:21:10
49 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 2:21:58
50 Paul Voss (Ger) Team Netapp-Endura 2:22:45

Vincenzo Nibali alza le braccia al cielo sullarrivo di Hautacam (foto Bettini)

Vincenzo Nibali alza le braccia al cielo sull'arrivo di Hautacam (foto Bettini)

23-07-2014

luglio 24, 2014 by Redazione  
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TOUR DE FRANCE

Il polacco Rafal Majka (Tinkoff – Saxo) si è imposto nella diciassettesima tappa, Saint-Gaudens – Saint-Lary-Soulan (Pla d’Adet), percorrendo 124,5 Km in 3h35′23″ alla media di 34,682 Km/h. Ha preceduto di 29″ l’italiano Giovanni Visconti (Movistar Team) e di 46″ l’italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), ancora maglia gialla con 5′26″ sullo spagnolo Valverde Belmonte e 6′00″ sul francese Pinot.

ALENTOUR DU TOUR… AL PLA D’ADET

luglio 23, 2014 by Redazione  
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Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, brilla ancora Majka Nibali in pieno controllo – (Gazzetta dello Sport)

Contador: Spagna – RITIRATO

Majka vence y Valverde sufre para retener la segunda plaza – Valverde: “Peraud es ahora el rival más peligroso” – Contador anuncia que no correrá la Vuelta a España (AS)

Valverde, el superviviente – Mantiene el segundo puesto (Marca)

Majka suma su segunda etapa en el Tour – Valverde: “Ahora Peraud es el rival más peligroso” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Vincenzo Nibali strengthens hold on yellow jersey as Rafal Majka win stage 17 (The Independent)

Majka’s second stage (The Time)

Majka in Pole position for polka dot(The Daily Telegraph)

Francia

Peraud vers le podium, Majka au top – Contador forfait pour la Vuelta (L’Equipe)

Polonia (Rafał Majka)

Rafał Majka wygrywa drugi górski etap Tour de France. Samotnie pokonuje ostatnie metry Gazeta Wyborcza

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Non si può dire che quella ottenuta da Rafal Majka in cima al Pla d’Adet sia stata una vittoria a sorpresa, in considerazione di quanto fatto vedere sulle Alpi e anche del fatto che nella precedente frazione di Bagnéres-de-Luchon, vinta dal compagno Michael Rogers (insieme al quale sta costruendo un finale di Tour da incorniciare per una Tinkoff-Saxo ferita dall’abbandono di Alberto Contador), si era risparmiato giungendo al traguardo in forte ritardo, ma di sicuro lo scalatore di Zegartowice sta giorno dopo giorno impressionando, tanto che viene da chiedersi quale posizione occuperebbe in classifica generale se l’avesse curata fin dall’inizio, malgrado un dispendioso Giro d’Italia nelle gambe. Ad onor del vero, lungo le prime salite di giornata Majka non è apparso brillantissimo, complice probabilmente il fatto che una tappa di soli 124,5 km non si addice particolarmente alle sue caratteristiche di fondista, e sembrava che la sua maglia a pois dovesse ritornare sulle spalle di Joaquim Rodríguez, ma sulle rampe che portavano a Pla d’Adet il catalano si è eclissato mentre il polacco ha ritrovato tutta la sua forza, andando dapprima a togliersi di ruota uomini di classifica come Pierre Rolland, Fränk Schleck e Bauke Mollema, protagonisti con lui della fuga che ha caratterizzato la tappa, e nel finale a spegnere i sogni di un coraggioso Giovanni Visconti e vincere per distacco davanti al siciliano della Movistar. Non sappiamo se Majka sarà ancora davanti nell’ultima tappa pirenaica che si conclude in salita ad Hautacam e che prevede in precedenza la scalata al mitico Tourmalet, anche perchè in ottica maglia a pois sarebbe ideale per lui una fuga di uomini non interessati alla classifica degli scalatori, ma vincendo a Risoul dopo il secondo posto di Chamrousse ha dimostrato che anche il recupero non gli manca e dunque attendiamocelo nuovamente protagonista.

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Secondo voi su quale salita si accenderà la corsa tra i primi della classifica?

Nebe1980: Se qualcuno punta alla maglia gialla ( e sarebbe anche il caso) attaccherà sulla salita di Val Louron, se invece si punta solo alle posizioni di rincalzo si giocherà tutto sull’ultima ascesa

Mauro Facoltosi: Bis di Majka. Nibali stacca ancora tutti (Valverde perde altri 50″) e, come a Risoul, l’unico a riuscire a rimanere con lui è Peraud. Commenti?

Nebe1980: Mica male Giancristoforo! è a 8 secondi dal podio. Rafo dal canto suo dimostra che con una prima settimana migliore avrebbe potuto tentare la top ten giro / tour cosa che per ora sta riuscendo a Rolland anche se mancano due tappe importanti

N@po: astana oggi perfetta. Non ha sbagliato niente. Geniale sopratutto l’idea di piazzare DeMarchi in fuga per il finale.. (giuro che l’ho ‘pensata’ appena è scattato entrando nella fuga)
PS: Domani il tratto fine discesa tourmalet inizio Hautacam necessita ancora corridori Astana che scollinino il tourmalet davanti al gruppo Nibali.

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Eh, Cumpari! (Julius La Rosa, Archie Bleyer), dedicata a Visconti e Nibali

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: PAU – HAUTACAM (145,5 Km)

Estrema occasione per gli scalatori di accaparrarsi un posto al sole sui gradini più bassi del podio del Tour, perchè l’odierna tappa ha dimostrato che il più alto è saldamente sotto i piedi di Nibali, l’ultima delle sei tappa d’alta montagna del Tour 2014 proporrà due delle ascese più impegnative della catena pirenaica. Come in occasione della frazione del Pla d’Adet ci sarà l’abbinamento tra una salita storica ed una scoperta più recentemente ma già entrata con frequenza nella nomenclatura della Grande Boucle. Dopo una fase d’avvio vallonata, nel corso della quale si dovranno superare due GPM di 4a categoria, a 79 Km dalla partenza e a una settantina dalla conclusione (anche questa sarà una tappa relativamente breve, si percorreranno in tutto 145,5 Km), si attaccherò lo storico Col de Tourmalet, 17 Km al 7,3% per salire fino a 2115 metri di quota e aggiudicarsi anche lo speciale traguardo dedicato a Jacques Goddet, direttore del Tour per 50 anni, dal 1937 al 1987. Terminata la lunga discesa, ci si arrampicherà verso la stazione invernale di Hautacam percorrendo una salita di 13,6 Km al 7,8% che il Tour ha “battezzato” il 13 luglio del 1994, giorno del primo scatto in salita di Pantani sulle strade di Francia, un tentativo non andato a buon fine perchè il “Pirata” sarà ripreso dal francese Leblanc e dallo spagnolo Indurain, che lo precederanno di una ventina di secondi al traguardo.

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Pau : nuvole sparse con possibilità di deboli ed isolate precipitazioni, 25°C (percepiti 26°C), vento debole da WNW (8 Km/h), umidità al 80%
Trébons (Sprint – 61,5 Km) : pioggia debole (0,1 mm) , 23,7°C, vento debole da WNW (5-6 Km/h), umidità al 82%
Col du Tourmalet (GPM – 2115 m – 95,5 Km)* : cielo sereno con possibilità di deboli ed isolate precipitazioni, 12,3°C, vento debole da SW (4 Km/h), umidità al 50%
Hautacam : previsioni non disponibili

* previsioni a quota 2865 metri (Pic du Midi de Bigorre)

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Trekt” (Trek)
De Luca: “L’arrivo odierno è in Italia”
Bugno: “Questi corridori si attaccherà tra di loro”
De Luca: “Vedremo una battaglia finale sull’ascesa finale”
Pancani: “In cima alla corsa il Tour ritornerà in territorio francese” (in cima al Col du Portillon)
Martinello: “Il team Astana si è messa davanti alla corsa”
Martinello: “Il team Sky è rimasto senza capitani da vincere”
Martinello: “Vedremo se oggi si rinconfermà”
De Luca: “Sta provendo a uscire dal gruppetto”
Martinello: “Staremo a vedere cosa compinerà”
Martinello: “I corridori possono vedere, tornante dopo tornante, sopra di loro”
Pancani: “La finale di questa salita”
Pancani: “Non proprio bellissima il taglio del traguardo”
Garzelli: “Il giorno della festa francesi”
De Luca: “Non è contento il viso”
Televideo: “Hautacham” (Hautacam)
Televideo: “Ripreso da Majka 2,4 Km dall’arrivo”
Televideo: “Nicholas Roche” (Nicolas)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della diciassettesima tappa, Saint-Gaudens – Saint-Lary / Pla d’Adet

1° Marcel Kittel (Team Giant-Shimano)
2° Tom Veelers (Team Giant-Shimano) a 1″
3° Adrien Petit (Cofidis, Solutions Credits) a 1′00″
4° Cyril Lemoine (Cofidis, Solutions Credits), s.t.
5° Marcel Sieberg (Lotto-Belisol), s.t.

Classifica generale

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 25′22″
3° Elia Viviani (Cannondale) a 34′26″
4° Marcel Kittel (Team Giant-Shimano) a 37′10″
5° Jean Marc Marino (Cannondale) a 40′16″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

19a TAPPA (1a SEMITAPPA): PAU – BORDEAUX (195,5 Km)
19a TAPPA (2a SEMITAPPA): CIRCUIT DU LAC (cronometro individuale – 12,4 Km)

UN MERCKX AMARO E POLEMICO: “SIAMO TUTTI DELLE MARIONETTE…”
Mentre si appresta a vincere il suo quinto Giro di Francia
Campaner “gregario in libertà” di turno, primo a Bordeaux con 14’01” di Vantaggio – Eddy si aggiudica di poco la “cronometro” – Un interessante esperimento medico: Eddy Merckx “cavia” al Tour – Tour-baby: a Bordeaux vince Danguillaume*
*fratello del vincitore della tappe pirenaiche

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

La salita verso il Pla dAdet (foto Flickr)

La salita verso il Pla d'Adet (foto Flickr)

TAPPONE A POIS: MAJKA COME (E CON) UNA MOTO SUL PLA D’ADET

luglio 23, 2014 by Redazione  
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Secondo successo di tappa al Tour per il polacco, che per lanciarsi all’inseguimento di Visconti, sulla salita finale, approfitta del traino di una moto. Secondo posto per il siciliano della Movistar, davanti ad un Nibali che attacca e allunga ancora in classifica generale. Péraud, unico a restare con la maglia gialla, si porta a 8’’ dal 3° posto di Pinot e 42’’ dal 2° di Valverde.

Sul Pla d’Adet come a Risoul: il secondo atto pirenaico del Tour de France ha ricalcato fedelmente quello alpino, sia nella lotta per la vittoria di tappa, sia in quella per la classifica generale. Come sabato, ad alzare le braccia, tagliando in solitaria il traguardo dopo una giornata all’attacco, è stato Rafal Majka, il polacco che alla vigilia del Tour si lamentava pubblicamente della convocazione in extremis come rimpiazzo di Kreuziger, e che sulle strade francesi ha invece dato un senso diverso alla sua stagione, e forse non solo. Alle sue spalle, preceduti anche da un Visconti mai così a suo agio su salite della caratura di Portillon, Peyresourde, Val Louron-Azet e Pla d’Adet, Vincenzo Nibali e Jean-Christophe Péraud, i due trionfatori di giornata per quel che concerne la generale.
La maglia gialla, dopo aver attraversato ieri qualche secondo di difficoltà in cima al Port de Balès, ha riaffermato la propria superiorità attaccando a metà dell’ascesa finale, dopo aver lasciato sfogare la pattuglia francese; Péraud, a lungo trattato come “l’altro” padrone di casa, alle spalle dei due più giovani e frizzanti Bardet e Pinot, rischia invece di aver messo a segno un colpo decisivo nella lotta per i gradini più bassi del podio, aggrappandosi ancora – come a Risoul, per l’appunto – alla ruota del capoclassifica nei chilometri finali. Oltre i 50’’ il passivo dei due sbarbati connazionali, staccati nel finale anche da un Valverde che, a 5 km dall’arrivo, pareva destinato al naufragio.
Il verdetto di giornata, così favorevole alla maglia gialla, è maturato in realtà in capo ad una tappa tutt’altro che riposante per Nibali. Un avvio tirato, con mezzo gruppo a caccia della fuga, era da mettere in preventivo, ma di certo pochi si sarebbero aspettati una media di 50.2 km/h nella prima ora, condotta in avanscoperta da Gautier, Slagter, Elmiger, Arashiro, Edet, Kadri, Voigt e Paulinho (evasi al km 0), inseguiti a distanza sempre inferiore al minuto dalla Katusha, decisa a lanciare Joaquim Rodriguez.
Purito si è fatto trovare pronto sulle prime rampe del Portillon, inserendosi nella girandola di scatti avviata da José Serpa Perez. I chilometri iniziali del primo colle hanno rappresentato probabilmente il momento più teso per lo Squalo: la Movistar ha spedito all’attacco tre uomini (Visconti, Herrada e Izagirre), la BMC due (Moinard e Velits), la Ag2r uno (Kadri), uomini di medio-alta classifica (Mollema, Van den Broeck, Schleck) si sono lanciati, la Astana – dopo aver inserito a sorpresa Fuglsang in testa – è rimasta con i soli Scarponi e Kangert al fianco del leader, e l’aria che sembrava tirare in gruppo era quella di un moto rivoluzionario imminente.
All’opposto, una volta passato il temporale di scatti, la corsa si è improvvisamente assopita, con un gruppo di sei al comando (De Marchi, Lopez Garcia, Rodriguez, Mollema, Durasek e Roche) inseguito da uno di quindici (Rolland, Van den Broeck, Schleck, Gautier, Velits, Dumoulin, Fuglsang, Izagirre, Visconti, Moinard, Arashiro, Herrada, Kiryenka, Kadri e Taaramae), e il plotone, placidamente guidato da Scarponi, a lasciar fare.
Il ricongiungimento fra i due drappelli in avanscoperta, ai piedi del Peyresourde, è stato il prodromo ad una fase di stallo tra gli attaccanti di cui ha provato ad approfittare Kiryenka, capace di andarsene in solitudine e di guadagnare fino a due minuti. Roche e Herrada hanno spezzato l’impasse, lanciandosi in caccia del bielorusso, ma venendo riassorbiti nella successiva discesa, e soltanto sull’Azet il ritmo è tornato su livelli decorosi, fino a portare – oltre alla perdita di contatto dei meno scalatori – alla neutralizzazione dell’attacco di Kiryenka in vista del GPM.
Anche per il gruppo il penultimo colle ha coinciso con l’apertura delle ostilità, benché ancora di studio: la FDJ ha imposto una timida accelerazione sulle prime rampe, ma è stata la Ag2r, lanciando il forcing di Gastauer nell’ultimo chilometro e mezzo di scalata, a far esplodere finalmente il plotone. Valverde (assistito da Gadret), Van Garderen, Nieve, Ten Dam e Nibali si sono prevedibilmente accodati al trenino francese completato da Bardet e Péraud, mentre è stata una sorpresa trovare al fianco della maglia gialla anche un eccellente Tanel Kangert.
Proprio il più giovane degli Ag2r si è lanciato all’attacco nella tecnica discesa dell’Azet, tentando ancora una volta di mettere a nudo le difficoltà di un Thibaut Pinot che, pur essendo destinato a non raccogliere l’eredità di Savoldelli, ha comunque dimostrato di aver raggiunto standard più che accettabili sul terreno a lui tanto odioso. Il fatto che nessuno si sia assunto il rischio di seguire Bardet ha posto la pietra tombale sulle prospettive dell’azione, complice il rientro sul drappello maglia gialla di Jeannesson, subito messosi a disposizione del compagno in maglia bianca.
Rolland, conscio di godere di una forma ben distante dai fasti del Giro, ha provato a giocare d’anticipo ai piedi del Pla d’Adet, allungando in un tratto pianeggiante. Roche, Moinard e Visconti si sono accodati, ed è stato proprio il siciliano ad attaccare a sua volta sulle prime rampe della salita conclusiva, sbarazzandosi nel giro di un chilometro e mezzo della compagnia. Dal gruppetto inseguitore, però, dopo alcune scaramucce che hanno favorito il tentativo dei battistrada, è partita la rimonta di Rafal Majka, lanciatosi anche grazie all’ausilio dell’antenna di una moto-riprese, gesto tanto irrilevante ai fini del risultato quanto scorretto e pericoloso.
L’inseguimento del polacco si è concluso a 4 km circa dal traguardo, e dopo un altro chilometro e mezzo, al termine dell’unico tratto di respiro offerto dalla scalata, un’ultima accelerazione ha tolto definitivamente di mezzo Visconti, costretto a rimandare l’appuntamento con la prima vittoria in carriera al Tour de France.
Più indietro, Jeannesson è riuscito a limare qualche secondo al mezzo minuto che Bardet aveva accumulato in discesa, prima che Péraud rivelasse le reali gerarchie in casa Ag2r con uno scatto. Il solo Nibali è saltato con prontezza alla ruota dello stagionato transalpino, mentre Pinot e Van Garderen hanno dovuto attendere un rallentamento dei due per accodarsi; di Valverde, invece, si sono perse subito le tracce, lasciando intravedere una Caporetto che l’ex Embatido ha invece saputo evitare grazie all’esperienza e ad uno strepitoso Herrada, raccolto lungo l’ascesa.
Rendendosi conto di essere ancora una volta testa e spalle al di sopra degli avversari, la maglia gialla ha deciso di prendere in mano la situazione a 5 km dal traguardo, con un primo scatto d’assaggio e un secondo definitivo. Péraud, sia pur con non pochi patemi, è riuscito a guadagnare la scia di Nibali, mentre Bardet, Pinot e Van Garderen sono stati costretti ad accontentarsi di proseguire alla precedente velocità di crociera. A differenza di sabato, Péraud ha offerto al capoclassifica quel tanto di collaborazione che la fatica gli consentiva, ottenendo in cambio la rinuncia del messinese a produrre ulteriori scatti.
La coppia, andata nel frattempo a saltare tutti i fuggitivi meno due, è così rimasta unita fin sul traguardo, tagliato 46’’ dopo Majka e 17’’ dopo Visconti. Il solito, grande De Marchi – unico degli ex battistrada ad offrire collaborazione a Nibali, di cui dovrebbe diventare scudiero il prossimo anno – ha chiuso 5°, a 49’’, precedendo Rolland e la coppia Mollema – Schleck, entrambi abili nell’approfittare della giornata per una piccola risalita in graduatoria.
Pinot e Bardet (insieme a Van Garderen), dopo aver a lungo accarezzato il sogno di mandare gambe all’aria Valverde e di ridurre la sfida per il podio ad una questione bleu-blanc-rouge, hanno invece visto lo spagnolo – apparso ad un tratto sul punto di perdere anche le ruote di Nieve e Ten Dam – ricomparire alla loro ruota nel finale e trovare anche la forza di disputare la solita volatina, infliggendo ai due cinque secondi di discreta importanza psicologica.
A lungo vicino a subire il virtuale sorpasso di Pinot, il murciano ha così alla fine rimpinguato il margine nei confronti del terzo in classifica (ora 34’’), pur vedendo Nibali allontanarsi di altri 49’’ (5’26’’ ora la voragine). Su entrambi incombe però l’ombra di Péraud, che tallona il giovane connazionale a distanza di 8’’, e – con la cronometro di Périgueux a disposizione – minaccia di fagocitare tutti e due. Bardet, 5° a 7’34’’, vede invece congelata la propria posizione, anche se la ripresa di Van Garderen (6° a 10’19’’) lascia aperto uno spiraglio ad uno scambio di piazze sabato. Mollema torna a condurre nell’appassionante (per loro) duello di casa Belkin con Ten Dam (11’59’’ contro 12’16’’), ed entrambi sopravanzano un deludente König (12’40’’). La lotta per la top 10 premia per il momento Rolland (13’15’’), anche se la regolarità di Zubeldia (14’26’’) sembra destinata a spuntarla.
Con l’altro pseudo-tappone da Pau a Hautacam, il Tour chiuderà domani il suo capitolo montano. Il Tourmalet offrirebbe un eccellente trampolino di lancio per attacchi disperati dell’ultima ora, ma la riserva in cui sembrano essere finiti i tre pretendenti al podio, e la chiara inattaccabilità della maglia gialla, rischiano di produrre una giornata ancora più bloccata di quella di oggi.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 Rafal Majka (Pol) Tinkoff-Saxo 3:35:23
2 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 0:00:29
3 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 0:00:46
4 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale
5 Alessandro De Marchi (Ita) Cannondale 0:00:49
6 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:00:52
7 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:01:12
8 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling
9 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 0:01:25
10 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:01:35
11 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:01:40
12 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
13 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
14 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:01:50
15 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
16 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:02:01
17 Kristijan Durasek (Cro) Lampre – Merida 0:02:05
18 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:02:34
19 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:02:52
20 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:03:02
21 Jesus Herrada Lopez (Spa) Movistar Team 0:03:39
22 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:03:54
23 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura
24 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
25 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 0:04:54
26 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:05:02
27 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 0:05:25
28 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling 0:05:40
29 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida
30 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
31 Joaquim Rodriguez (Spa) Team Katusha 0:05:54
32 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:06:12
33 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:06:36
34 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:07:38
35 Richie Porte (Aus) Team Sky
36 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 0:08:06
37 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:09:27
38 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar
39 Alex Howes (USA) Garmin – Sharp 0:14:07
40 Johan Van Summeren (Bel) Garmin – Sharp 0:14:17
41 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
42 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
43 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling
44 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
45 Sébastien Reichenbach (Swi) IAM Cycling
46 Perrig Quemeneur (Fra) Team Europcar
47 Benjamin King (USA) Garmin – Sharp
48 Jan Barta (Cze) Team Netapp-Endura
49 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
50 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits

CLASSIFICA GENERALE
1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 76:41:28
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:05:26
3 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:06:00
4 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:08
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:07:34
6 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:10:19
7 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:11:59
8 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:12:16
9 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:12:40
10 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:13:15
11 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:14:26
12 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:16:08
13 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:18:03
14 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:28:00
15 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:31:00
16 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling
17 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:32:14
18 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida 0:34:48
19 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:36:09
20 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step 0:36:41
21 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:37:01
22 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:37:25
23 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:47:04
24 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:48:12
25 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:49:54
26 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:50:35
27 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 0:53:48
28 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:58:22
29 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 1:03:47
30 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 1:16:28
31 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 1:22:29
32 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 1:23:31
33 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:23:35
34 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:25:51
35 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 1:29:55
36 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling 1:33:46
37 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 1:34:37
38 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 1:36:11
39 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:36:23
40 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 1:39:26
41 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 1:42:14
42 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 1:43:09
43 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 1:43:57
44 José Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 1:46:56
45 José Serpa (Col) Lampre – Merida 1:48:24
46 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 1:50:09
47 Tony Martin (Ger) Omega Pharma-Quick Step 1:53:14
48 Kristijan Durasek (Cro) Lampre – Merida 1:56:09
49 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 1:59:06
50 Paul Voss (Ger) Team Netapp-Endura 2:01:41

Rafal Majka coglie la seconda vittoria al Tour 2014 (foto Tim De Waele/TDW Sport)

Rafal Majka coglie la seconda vittoria al Tour 2014 (foto Tim De Waele/TDW Sport)

22-07-2014

luglio 23, 2014 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

L’australiano Michael Rogers (Tinkoff – Saxo) si è imposto nella sedicesima tappa, Carcassonne – Bagnères-de-Luchon, percorrendo 237,5 Km in 6h07′10″ alla media di 38,811 Km/h. Ha preceduto di 9″ il francese Voeckler e il bielorusso Kiryienka. Miglior italiano Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), 8° a 50″. L’italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) è ancora maglia gialla con 4′37″ sullo spagnolo Valverde Belmonte e 5′06″ sul francese Pinot.

ALENTOUR DU TOUR… A BAGNÈRES-DE-LUCHON

luglio 23, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour, gran colpo di Rogers. Nibali resta in giallo – Un’auto ostacola Nibali – Nibali: “Così mangio gli avversari” (Gazzetta dello Sport)

Tour, Nibali «controlla» sui Pirenei: altro passo avanti verso Parigi (Corriere della Sera)

Contador: Spagna – RITIRATO

Ganó Rogers, atacó Pinot, aguantó Valverde, cedió Bardet – Valverde: “He dado un gran paso para estar en el podio” (AS)

Pinot tumba a Bardet – Valverde pudo seguirle y sigue segundo – (Marca)

Michael Rogers se lleva la etapa más larga del Tour – Valverde: “Un gran paso para el podio” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Rogers wins longest stage of the Tour (The Independent)

Rogers wins stage 16 of the Tour de France (The Time)

Rogers wins stage as Bardet’s hopes suffer (The Daily Telegraph)

Francia

La bonne affaire de Pinot – Rogers frustre les Europcar (L’Equipe)

Australia (Michael Rogers)

Australian claims stage 16 of Tour de France (The Age)

Rogers wins his first Tour stage (The Australian)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Quella di Bagnéres-de-Luchon si è rivelata – sia in ottica podio di Parigi, sia in ottica maglia bianca – una giornata molto favorevole per Thibaut Pinot che ha distanziato di 1′34” Romain Bardet, al quale ha strappato la leadership nella classifica di miglior giovane, e di addirittura 3′36” Tejay Van Garderen che sarebbe stato molto pericoloso in virtù dei 54 Km della cronometro del penultimo giorno da Bergerac a Périgueux. Il 24enne di Mélisey – che in classifica ora è 3°, distanziato di 5′06” da Vincenzo Nibali e di 29” da Alejandro Valverde mentre precede di 1′02” Jean-Christophe Péraud – che, sia sui Vosgi, sia sulle Alpi, era stato molto competitivo ma senza mai dare queste dimostrazioni di forza, oggi ha impressionato lungo le ultime rampe del Port de Balés dove, dopo aver fatto tirare a tutta il bravissimo Arnold Jeannesson, ha fatto la differenza mettendo in difficoltà anche la maglia gialla, che in precedenza in questo Tour era stato tolto di ruota in salita solo da Alberto Contador negli ultimi metri della tappa di Gérardmer. Nella successiva discesa il capitano della Fdj.fr ha palesato le sue consuete carenze che hanno fatto sì che Nibali, Valverde e Péraud riuscissero a rientrare; ma, grazie anche all’apporto di Jérémy Roy, reduce dalla fuga di giornata, è riuscito a rimanere nella loro scia e a guadagnare terreno sugli altri rivali per la classifica generale. E’ vero che per poter salire sul podio Pinot avrà bisogno di guadagnare qualche minuto sia su Valverde che su Péraud, entrambi molto più forti di lui nelle prove contro il tempo, ma il terreno delle prossime tappe è decisamente favorevole allo scalatore francese che, se dimostrerà di avere la stessa condizione avuta lungo le rampe del Port de Balès e se riuscirà a rimanere con i migliori nelle discese di Portillon, Peyresourde e Val Louron-Azet e il giorno dopo in quella del Tourmalet, potrà tentare di fare la differenza sulle ascese di Saint-Lary-Soulan e Hautacam, in cima alle quali si concluderanno le prossime due tappe pirenaiche.

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Previsioni sulla tappa? Nibali proverà in discesa o si accontenterà del vantaggio accumulato?

Nebe1980: Non credo che Nibali attaccherà in discesa, ha un buon vantaggio e non avrebbe senso prendere rischi inutili, tuttavia la discesa è tecnica e qualcuno potrebbe patirla, nella lotta per il podio quindi qualcuno potrebbe attaccare ed in quel caso Nibali potrebbe affilarsi a costui ed andare all’arrivo. Certo che se qualcuno ha intenzione di puntare alla maglia gialla domani deve attaccare già dalle pendici del Bales, le possibilità di recupero ci sono ancora ma ogni tappa che passa si affievoliscono. Più che altro secondo me tenteranno di attaccare Pinot in discesa dato che il francese ha mostrato grossi limiti su quel terreno ed oggi è il giorno ideale per gli altri per tentare di rifilargli un distacco tale da far pensare ad un anticipato de profundis delle sue speranze podiesche

Mauro Facoltosi: Vittoria di Rogers. Nibali mantiene la gialla senza problemi (a parte una flessione a 50 metri dallo scollinamento del Bales, su uno scatto di Pinot) e arriva al traguardo con Valverde e lo stesso Pinot. Crollo di Van Garderen. Pinot sale al terzo posto della classifica. Commenti?

Nebe1980: ottimo Rogers quest’anno tre grandi vittorie e lui è un passista
non ho capito se sul gpm nibali ha avuto un piccolo cedimento sullo sprint di pinot o se si è sfilato per sistemarsi, prendere borracce ecc

N@po: L’Astana continua a confermarsi bollita. Non si capisce perchè, vista la situazione disastrosa, non mandino nelle fughe almeno un paio di corridori non cadaverici (tipo Westra e Kangert) per averli davanti quando conta. Non dovrebbero nemmeno collaborare alla fuga, dato che sarebbero a copertura della maglia gialla. Delusione Tj. L’ag2r va tenuta d’occhio impedendole fughe anche di comprimari.

Salitepuntocià: Nibali di fare la volata per il gpm non gliene fregava nulla. Anzi ha fatto bene a lasciarla a Pinot, gli si da contentino e erano anni che un francese non era cosi’ in alto in classifica.

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

I nostri auguri di buon compleanno al principe Giorgio (quello giusto!!!)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: SAINT-GIRONS – SAINT-LARY (PLA D’ADET) (124,5 Km)

Breve ma concentrata. Può essere definita così la seconda giornata pirenaica del Tour de France 2014, che farà percorrere a Nibali e avversari appena 124,5 Km, che si annunciano, però, intensi a livello difficoltà. Lasciati scivolare sotto le ruote i primi 50 Km, totalmente privi di asperità, i rimanenti 76 Km proporranno una dopo l’altro quattro ascese importanti, le prime due “pescate” dalla storia gloriosa del Tour de France e le altre, quelle più impegnative, frutto di scoperte più recenti. Si comincerà, dopo esser sconfinati per un tratto in territorio spagnolo, con gli 8,3 Km al 7,1% del Col du Portillon, affrontato per la prima volta nel 1957. Rientrati in Francia si andrà all’attacco dei 13,2 Km al 7,1% del Col du Peyresourde, che fu la prima salita del primo tappone pirenaico della storia, disputato il 21 luglio 1910 tra Bagnères-de-Luchon e Bayonne, vinto da Octave Lapize, colui che, in quell’occasione, definì “assassini” gli organizzatori del Tour. Subito dopo la tappa entrerà nel vivo con le ascese più “succose”, partendo dai 7,4 Km al 8,3% che condurrano ai 1580 metri del Col de Val Louron-Azet, ascesa scoperta nel 1991 con l’arrivo di tappa nell’omonima stazione invernale, dove si impose Chiappucci, anche se la prima scalata “totale” fino al soprastante Col d’Azet sarà proposta solo nel 1997. Superato il penultimo GPM a 22 Km dal traguardo, ci si tufferà in discesa verso Saint-Lary-Soulan, la località di villeggiatura dalla quale partirà l’ascesa finale verso la stazione invernale del Pla d’Adet, che sarà arrivo di tappa per la decima volta nella storia. In occasione della prima ascesa, nel 1974, fu il beniamino dei francesi Poulidor il migliore in vetta ai 10,2 Km al 8,3% di questa scalata che, finora, non hai visto trionfare un italiano. Che siano l’anno giusto per colmare questa lacuna?

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Saint-Gaudens: cielo sereno, 24,5°C (percepiti 23°C), vento debole da NW (9-10 Km/h), umidità al 65%
Saint-Béat (Sprint – 31 Km): cielo sereno, 26°C (percepiti 28°C), vento debole da NNW (9-12 Km/h), umidità al 64%
Bagnères-de-Luchon (68,5 Km): cielo sereno, 25,2°C (percepiti 27°C), vento debole da NNW (10-12 Km/h), umidità al 66%
Saint-Lary-Soulan (centro – 112,5 Km): cielo sereno, 23,9°C (percepiti 22°C), vento moderato da NNW (10-12 Km/h), umidità al 67%
Pla d’Adet: previsioni non disponibili

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

De Luca: “Il leader della maglia gialla”
Pancani: “Soppramominata”
Pancani: “Pordò de Bales” (Port de Bales)
Martinello (leggendo un messaggio in sovraimpressione): “Tanti auguri al principe Giorgio… deve essere un adetto di ASO” (oggi compiva un anno il principe George di Cambridge, figlio di William e Kate)
De Luca: “Megan Foss” (Megan Fox)
Pancani: “Per il tredicesimo giorno Vincenzo Nibali è partito da Carcassonne”
Martinello: “Col d’Azet (Col des Ares, l’Azet si scala domani)
Martinello: “La cadura ad Harrogate”
De Luca: “Rafa Majka” (Rafao)
Pancani: “Il montagna” (il Gran Premio della Montagna)
Martinello: “Moviterà” (Motiverà)
Martinello: “Corradore”
Martinello: “Prima che possa arrivare l’ammiraglia, l’ammiraglia non ci sarà più”
Martinello: “La volata fotofinish per il secondo posto”
Garzelli: “Grandissimo passista, scalatora”
Televideo: “Bagnére Luchon” (Bagnéres-de-Luchon)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della sedicesima tappa, Carcassonne – Bagnéres-de-Luchon

1° Alessandro Vanotti (Astana Pro Team)
2° Dmitriy Gruzdev (Astana Pro Team) a 1′44″
3° Alessandro De Marchi (Cannondale) a 2′56″
4° Luca Paolini (Team Katusha), s.t.
5° Vladimir Isaichev (Team Katusha), s.t.

Classifica generale

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Ita) Lampre – Merida a 24′26″
3° Elia Viviani (Cannondale) a 34′26″
4° Jean Marc Marino (Cannondale) a 36′22″
5° Marcel Kittel (Team Giant-Shimano) a 38′20″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

18a TAPPA: BAGNÈRES-DE-BIGORRE – PAU (141,5 Km)

DANGUILLAUME VINCE ANCHE A PAU
Anche la diciottesima tappa sotto la perfetta regia di Merckx
Panizza 17° nella scia della maglia gialla

ARCHIVIO ALMANACCO

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Bagnères-de-Luchon vista dallaereo (www.survoldefrance.fr)

Bagnères-de-Luchon vista dall'aereo (www.survoldefrance.fr)

TAPPA A ROGERS, MA IL COLPO E’ DI PINOT

luglio 22, 2014 by Redazione  
Filed under News

L’australiano si impone nella prima frazione pirenaica al termine di una fuga di 150 km, anticipando con un allungo nel finale un quartetto composto da Voeckler, Kiryenka, Gautier e Serpa. Tra i migliori, brilla Thibaut Pinot, che attacca a più riprese sul Port de Balès e infligge pesanti distacchi a Bardet e Van Garderen. Il francese sale al terzo posto in classifica generale, togliendosi anche la soddisfazione di distanziare di qualche metro, in vista dell’ultimo GPM, un Vincenzo Nibali comunque sempre padrone della corsa.

Posta in apertura di un trittico d’alta montagna che vivrà domani e dopo le sue giornate più ardue, e percorsa ad andatura quasi turistica per quasi metà dei 237 km in programma, dopo 80 km di lotta selvaggia per centrare la fuga, la prima frazione pirenaica ha sconquassato la classifica generale del Tour de France in proporzioni difficilmente preventivabili: tre dei primi sette della generale di stamane sono saltati fragorosamente, inclusi due dei corridori che più avevano convinto nella due giorni alpina. Si parla ovviamente non di Bauke Mollema, 7° al via ma tenuto a galla più dall’incostanza e sfortuna degli avversari che non da una gamba da podio, bensì di Romain Bardet e Tejay Van Garderen, inchiodatisi nella seconda metà del Port de Balès, e costretti a scendere – rispettivamente – dal 3° al 5° e dal 5° al 6° posto.
Il merito del piccolo terremoto è da assegnare in parte alla Movistar di Alejandro Valverde, autrice dell’accelerazione che, all’imbocco dell’ultimo colle, ha scosso il gruppo dal torpore in cui era caduto nelle precedenti tre ore, e soprattutto di Thibaut Pinot, passato all’azione in prima persona a 4 km dal Gran Premio della Montagna. Un attacco facilmente pronosticabile, alla luce delle ben note difficoltà in discesa del 24enne di Mélisey, ma forse anticipato dalla visione del palese affanno di Bardet, agganciato con i denti al drappello maglia gialla ormai da qualche chilometro. Van Garderen e Mollema si erano staccati poco prima, al pari di corridori poco dentro o poco fuori dalla top 10, come Rolland e Schleck.
Alla ruota di Pinot si sono portati soltanto Nibali, Valverde e Péraud, per nulla intenzionato ad immolare la sua prima (e probabilmente ultima) chance di podio al Tour de France sull’altare delle ambizioni del più giovane compagno. Il quartetto non ha trovato l’accordo, ma il rientro di uno stupefacente Jeannesson (insieme a Gadret) ha ridato nuova linfa all’andatura, mantenendola su livelli accettabili fino al cartello dei -1 alla vetta.
È stato allora che Pinot ha ripreso l’iniziativa, lanciandosi in quasi 1000 metri di apnea che hanno distrutto il plotoncino dei migliori: Valverde si è piantato (problemi al cambio, questa volta, non dovrebbero essercene stati), Péraud ha retto solo per qualche centinaio di metri, e perfino la maglia gialla, sia pur ormai ad un pugno di metri dallo scollinamento, è stata costretta a cedere qualche metro al francese. Nulla che possa scompaginare il finale di Tour del siciliano, ma abbastanza da creare un nuovo motivo di interesse per le due tappe di montagna residue, nelle quali la superiorità in salita di Nibali, indiscutibile sulle Alpi, parrebbe essere meno scontata.
L’assolo di Pinot ha avuto vita brevissima, malgrado un’auto del seguito della corsa abbia trovato il modo di infilarsi tra il francese e l’italiano all’inizio della discesa, creando al secondo un piccolo disturbo e un enorme pericolo. Nibali, Péraud, Valverde e Gadret si sono infatti riportati subito sul transalpino, atteso nel frattempo da Jérémy Roy, membro della fuga iniziale.
In altre circostanze, avremmo impiegato l’espressione “fuga della prima ora”, che nel caso odierno sarebbe però scorretta. Il drappello buono (Kwiatkowski, Bakelants, Gautier, Rogers, Gallopin, Van Avermaet, Izagirre, Serpa, Voeckler, Keukeleire, Slagter, Albasini, Roy, Montaguti, Réza, Dumoulin, Delaplace, Kiryenka, Vachon, Eisel e Kluge) si è infatti sganciato dopo quasi 80 km di guerra furibonda per azzeccare la fuga; fattore che non è da escludere abbia contribuito alla grande selezione sul Balès.
Quale ideale compensazione per lo sforzo sostenuto in partenza, i ventuno attaccanti hanno ricevuto quasi subito un via libera definitivo dal plotone, che ha concesso loro un vantaggio arrivato a sfondare, alle pendici dell’ultima ascesa, i dodici minuti. Il gruppetto si è naturalmente sgretolato sulla salita finale, e al comando, in cima, si sono trovati i soli Rogers, Serpa e Voeckler, già due volte vincitore a Bagnères-de-Luchon. Gautier e Kiryenka, scollinati ad una ventina di secondi, hanno fatto in tempo a recuperare, ma solo per assistere da vicino, a 3 km dall’arrivo, alla stoccata vincente: partito per inseguire proprio il neo-rientrato francese, l’australiano lo ha levato di forza dalla propria ruota, guadagnando quella manciata di metri che ad un passista come lui non bisognerebbe mai concedere. La Europcar non è riuscita a mettere a frutto la superiorità numerica, e Voeckler si è dovuto accontentare di vincere la volata dei battuti, quando già Rogers aveva potuto celebrare con un inchino la sua prima vittoria in carriera alla Grande Boucle.
Il plotoncino maglia gialla è giunto al traguardo soltanto 8’32’’ più tardi, al termine di una discesa condotta ad andatura non forsennata, ma sufficiente a non dare occasione di recupero agli inseguitori, ad eccezione del sempre più sorprendente Leopold König. Ten Dam è così stato il più vicino fra gli altri big, pagando 1’12’’; Zubeldia ha reso 1’28’’, Bardet 1’50’’, Rolland 2’21’’, Van den Broeck, Schleck e Mollema 3’00’’, Van Garderen addirittura 3’36’’.
La nuova generale vede pertanto, ai primi quattro posti, i quattro uomini forti di giornata, con Nibali a precedere Valverde di 4’37’’, Pinot di 5’06’’ e Péraud di 6’08’’. Bardet, attardato ora di 6’40’’, chiude probabilmente il lotto dei pretendenti al podio, giacché i 9’25’’ di Van Garderen sembrano allontanare ogni ipotesi di rimonta a cronometro. Più probabile, semmai, sembra un sorpasso ai danni dell’americano da parte di König, che lo segue ad appena 7’’, ed è ormai stabilmente fra le prime cinque forze in salita. Ten Dam, 8° a 11’12’’, diventa il primo Belkin in classifica, scavalcando Mollema, ora preceduto anche da un Kwiatkowski che, speso il bonus fuga, scivolerà probabilmente fuori dalla top 10 nei prossimi due giorni.
Per domani, il menù offre tre GPM di 1a categoria e uno – quello d’arrivo – Hors Catégorie, sia pur compressi in una di quelle tappe sprint (124,5 km) che imperversano di recente in nome dello spettacolo, al modico prezzo di penalizzare i fondisti per i quali corse come il Tour de France sono state originariamente pensate (in questo senso, crediamo che il chilometraggio extra-large di oggi non sia stato irrilevante ai fini dei distacchi maturati). I quattro corridori affastellati in un minuto e mezzo, potrebbero comunque garantire battaglia, e chissà che quel breve attimo di appannamento del capoclassifica, pur assorbito in modo indolore, non induca qualcuno a lasciar volare la fantasia anche oltre il secondo e terzo gradino del podio.

Matteo Novarini

ORDINE D’ARRIVO
1 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 6:07:10
2 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 0:00:09
3 Vasili Kiryienka (Blr) Team Sky
4 José Serpa (Col) Lampre – Merida
5 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar
6 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:13
7 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step 0:00:36
8 Matteo Montaguti (Ita) AG2R La Mondiale 0:00:50
9 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin – Sharp 0:02:11
10 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol
11 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:03:33
12 Florian Vachon (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:03:45
13 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:04:47
14 Kévin Reza (Fra) Team Europcar
15 Bernhard Eisel (Aut) Team Sky 0:08:14
16 Jérémy Roy (Fra) FDJ.fr 0:08:32
17 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
18 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
19 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale
20 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
21 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura
22 Jens Keukeleire (Bel) Orica Greenedge 0:08:35
23 Roger Kluge (Ger) IAM Cycling 0:09:07
24 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:09:12
25 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
26 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:09:43
27 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr
28 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:10:00
29 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale 0:10:22
30 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
31 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:10:53
32 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:11:32
33 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling
34 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing
35 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 0:12:08
36 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
37 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
38 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida
39 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
40 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits
41 Christophe Riblon (Fra) AG2R La Mondiale
42 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha
43 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
44 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale
45 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling
46 Bartosz Huzarski (Pol) Team Netapp-Endura
47 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team
48 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 0:13:40
49 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:14:20
50 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling

CLASSIFICA GENERALE
1 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team 73:05:19
2 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team 0:04:37
3 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr 0:05:06
4 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:08
5 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:06:40
6 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team 0:09:25
7 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura 0:09:32
8 Laurens Ten Dam (Ned) Belkin Pro Cycling 0:11:12
9 Michal Kwiatkowski (Pol) Omega Pharma-Quick Step 0:11:28
10 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling 0:11:33
11 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing 0:12:38
12 Pierre Rolland (Fra) Team Europcar 0:13:09
13 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol 0:14:02
14 Frank Schleck (Lux) Trek Factory Racing 0:17:37
15 Yury Trofimov (Rus) Team Katusha 0:23:06
16 Geraint Thomas (GBr) Team Sky 0:23:54
17 Richie Porte (Aus) Team Sky 0:24:08
18 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling 0:26:06
19 Brice Feillu (Fra) Bretagne – Seche Environnement 0:26:48
20 Christopher Horner (USA) Lampre – Merida 0:29:54
21 John Gadret (Fra) Movistar Team 0:33:53
22 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky 0:34:54
23 Cyril Gautier (Fra) Team Europcar 0:41:54
24 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:42:48
25 Jan Bakelants (Bel) Omega Pharma-Quick Step 0:44:04
26 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo 0:44:51
27 Ben Gastauer (Lux) AG2R La Mondiale 0:45:04
28 Tony Gallopin (Fra) Lotto-Belisol 0:47:44
29 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team 0:49:09
30 Tom Dumoulin (Ned) Team Giant-Shimano 1:00:25
31 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team 1:04:11
32 Luis Angel Mate Mardones (Spa) Cofidis, Solutions Credits 1:10:04
33 Arnold Jeannesson (Fra) FDJ.fr 1:15:09
34 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 1:17:32
35 Marcel Wyss (Swi) IAM Cycling 1:19:23
36 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling 1:20:15
37 Peter Stetina (USA) BMC Racing Team 1:22:40
38 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling 1:27:45
39 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team 1:28:51
40 Tony Martin (Ger) Omega Pharma-Quick Step 1:30:28
41 José Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team 1:31:34
42 José Serpa (Col) Lampre – Merida 1:32:21
43 Thomas Voeckler (Fra) Team Europcar 1:33:33
44 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team 1:36:38
45 Giovanni Visconti (Ita) Movistar Team 1:39:43
46 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale 1:40:35
47 Amaël Moinard (Fra) BMC Racing Team 1:40:53
48 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo 1:43:18
49 Michele Scarponi (Ita) Astana Pro Team 1:45:35
50 Paul Voss (Ger) Team Netapp-Endura 1:48:10

Michael Rogers festeggia al traguardo di Bagnères-de-Luchon (foto Bettini)

Michael Rogers festeggia al traguardo di Bagnères-de-Luchon (foto Bettini)

ALENTOUR DU TOUR… A NÎMES

luglio 21, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Progressione regale di Kristoff. Ma che beffa per Bauer ed Elmiger – Nibali come Gimondi, firmato Prudhomme – Nubi al Tour, il sole è Nibali (Gazzetta dello Sport)

Contador: Spagna – RITIRATO

Kristoff se lleva la etapa tras cazar a Bauer casi en meta – Valverde: “Firmo acabar segundo pero queda Tour” – Nibali: “No recuerdo ninguna etapa tranquila en el Tour” (AS)

Kristoff rompe el sueño de Bauer – Segunda victoria de etapa para el noruego – (Marca)

Segunda de Kristoff en un final angustioso – Nibali: “No conozco días tranquilos en el Tour” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito – RITIRATO

Bauer and Elmiger’s day-long break ends in despair – Kristoff sprinted to victory ahead of the pair on stage 15 (The Independent)

Peloton must prepare for longest road – Heroic break falls just short of glory (The Time)

Kristoff denies Bauer of great breakaway win (The Daily Telegraph)

Francia

Kristoff refait le coup (L’Equipe)

Norvegia (Alexander Kristoff)

Ny etappe-seier for Kristoff: Det er deilig, utrolig deilig – Kristoffs trener:
- Han viser taktiske disposisjoner i superklasse – Kristoff ba om unnskyldning (Aftenposten)

Kristoffs trener: Han er i sitt livs form – Nibalis sjef jobbet med dopingavslørte og avdøde Pantani – Kristoff øyner ny etappeseier (Adresseavisen)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Dal momento che la tappa di Nîmes non ha offerto grandi spunti, con soli Jack Bauer e Martin Elmiger come veri protagonisti, facciamo un passo indietro e torniamo alla frazione alpina di Risoul in cui uno dei giovani che più si è distinto è stato Simon Yates, che tra i componenti della fuga dei 17 che ha caratterizzato la giornata è stato uno di quelli che ha tenuto meglio fino al traguardo, dove si è piazzato 21° a 3′25” da Rafal Majka e può probabilmente recriminare per non aver avuto la stessa condizione nella tappa di Gérardmer, nella quale era andato all’avanscoperta con altri quattro atleti (tra j quali il vincitore Blel Kadri) ma non aveva retto il ritmo dell’ultima salita: il 21enne britannico, passato professionista in questa stagione nella fila dell’Orica-GreenEDGE al pari dell’altrettanto talentuoso fratello gemello Adam (non presente in questo Tour), ha caratteristiche principalmente da scalatore ed è esploso in occasione dello scorso Tour de l’Avenir, in cui si è piazzato 10° nella generale ma soprattutto si è aggiudicato due tappe alpine consecutive a Morzine e a Châtel e, pochi giorni dopo, ha fatto ancora meglio quando, correndo da stagista con la maglia della nazionale, all’esordio assoluto in campo professionistico si è aggiudicato la tappa regina del Tour of Britain che si concludeva ad Haytor e si è piazzato 3° nella generale alle spalle di Bradley Wiggins e di Elmiger. Nel 2014 il corridore di Bury, sia pure senza avere grandi picchi, si è confermato chiudendo 12° una corsa dal campo partenti stellare come il Giro dei Paesi Baschi e in avvicinamento al Tour de France è stato 7° al Giro di Slovenia e 3° in un campionato nazionale in cui è stato il solo a tentare di opporsi allo strapotere del Team Sky. In ogni caso sia lui che Adam hanno ancora bisogno di fare esperienza, ma nel giro di qualche anno attendiamoceli entrambi a competere per le primissime posizioni nelle grandi corse a tappe

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Bis di Kristoff. Fuggitivi ripresi a 150 metri e 50 dall’arrivo. Commenti?

Ceemo: Improponibile mettere una tappa come questa di domenica!!

Nebe1980: Gli innominabili dirigenti ASO sono specialisti nel mettere le tappe nei giorni più inadatti: Prima domenica Sheffiled e passi dato che c’erano saliscendi e comunque era la seconda tappa, poi seconda domenica la tappa più o meno tranquilla all’interno di due tappe con arrivo in salita disputate sabato e udite udite Lunedì (ma va beh era il 14 luglio e in Francia è festa). Ma questa tappa di domenica veramente imbarazzante… e i pirenei? Martedì, Mercoledì e Giovedì, come volersi male. Sabato invece ci propinano la crono che per carità è importante per la generale ma che noia guardare uno che corre da solo in mezzo alla desolante pianura francese. Domenica infine la noiosissima passerella finale a Parigi a fare giro giro tondo casca il mondo. Invece di fare la penultima a crono sarebbe meglio fare l’ultima almeno fino alla fine può succedere qualcosa e bisogna stare con gli occhi aperti (vedi Purito – Hesjedal 2012). Oltretutto al giro dopo un po’ di anni hanno deciso di cambiare anche gli arrivi finali non più sempre Milano ma anche Roma, Verona, Trieste e ora Torino. Al tour invece pur di farli arrivare a Parigi ad ogni costo li costringono a trasferimenti di 700 Km in aereo perchè generalmente sono al sud. Ma per puro esempio se io faccio i Pirenei alla fine un arrivo del Tour a Nizza fa così schifo?

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it
Sogno infranto (New Hope)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: CARCASSONNE – BAGNÈRES-DE-LUCHON (237,5 Km)

È il primo dei tre atti pirenaici, apparentemente la più agevole delle tre frazioni disegnate sui monti al confine con la Spagna, anche perchè l’unica tra le grandi frazioni di montagna del Tour 2014 a non presentare l’epilogo in salita. Però, non andrà per questo sottovalutata quelle che, invece, è una delle più insidiose tappe di quest’edizione, a partire dal chilometraggio di 237,5 Km, record per quest’anno. Dopo una lunga ma non impegnativa marcia d’avvicinamento al gran finale (prevista anche l’ascesa al Col du Portet d’Aspet, dove inevitabile sarà tornare con il pensiero a Fabio Casartelli), il momento “clou” di questa giornata inizierà a 33 Km dall’arrivo, quando s’attaccherà l’impegnativa ascesa al Port de Balès, valico che il Tour ha scoperto solo nel 2007 e che è subito piaciuto, al punto in questi ultimi 7 anni la Grand Boucle, conteggiando anche la scalata di domani, ha proposto già 4 volte i suoi 11,7 Km d’ascesa al 7,7%, affrontanti anche nell’ultime edizione della Vuelta di Spagna, in occasione della tappa termina a Peyragudes. Raggiunti i 1755 metri di quota del valico inzierà un autentico “tuffo”, una discesa molto tecnica che in 21,5 Km farà “precipitare” i corridori sullo storico traguardo di Bagnères-de-Luchon. È un finale che sembra confezionati sulle misure di Nibali, che è uno dei più abili discesisti in circolazione e che potrebbe aprofittarne per allungare ancor più sui già ben distanziati diretti avversari di classifica

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Carcassonne : cielo coperto con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 20,7°C (percepiti 13°C), vento forte da WNW (31-40 Km/h), umidità al 79%
Côte de Pamiers (GPM 4a cat – 71,5 Km) : nuvole sparse con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 21,4°C (percepiti 17°C), vento moderato da WNW (17 Km/h), umidità al 69%
Saint-Girons (Sprint – 123,5 Km) : nuvole sparse, 23,8°C, vento debole da WNW (9 Km/h), umidità al 61%
Bagnères-de-Luchon: nuvole sparse, 21,9°C, vento debole da NW (6-10 Km/h), umidità al 62%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Tappa funestata dal gran caldo”
De Luca: “Prima si leva una scarpa destra, poi la scarpa sinistra” (ha tre gambe?)
Pancani: “Sono stati molto zitti”
De Luca: “Emonglobine”
Conti: “Quattro vittorie consecutivi”
De Luca: “I passaggi che vengono attraversati dalla tappa” (paesaggi)
Martinello: “Darà il proprio apporto alla causa nel finale”
De Luca: “Situazione di estremo tensione”
Martinello: “Visto l’orario di pranzo” (in quel momento erano le 16 passate)
Pancani: “Quale può essere l’ultima settimana di Van Garderen?”
Martinello: “Lunghi cambi in testa alla coppia”
Pancani: “Nîmes, dove nacque la prima cronometro a squadre della storia del Tour”
Martinello: “Ci corre il rischio che il gruppo abbia sbagliato”
Martinello: “Surpraz” (Surplace)
Martinello: “La coppia di testa hanno saputo”
De Luca: “La De Stefano era circondata dal meccanico dell’Astana”
De Luca: “Un fuoriclassi come lui”
De Luca: “Vive ad Andorra qualche anno”
Lelli: “Si gonfia le gambe”
De Stefano: “I Pinerei”
Lelli: “Sono salite completamente, non c’è vegetazione”
De Luca: “Tappe alpirenaiche”
De Luca: “Andiamo a vedere cosa ci accende da martedì in poi”
Conti: “Hautacam, salita inedita” (è già stata affrontata 5 volte)
De Luca: “Uno sparacchio” (spauracchio)
De Luca: “Aveva vinto il cronometro”
Televideo: “Elminger” (Elmiger)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Tallard – Nîmes

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Sebastian Langeveld (Garmin – Sharp), s.t.
3° Alessandro De Marchi (Cannondale), s.t.
4° David Lopez Garcia (Team Sky), s.t.
5° Davide Cimolai (Lampre – Merida), s.t.

Classifica generale

1° Cheng Ji (Team Giant-Shimano)
2° Davide Cimolai (Lampre – Merida) a 24′26″
3° Elia Viviani (Cannondale) a 34′26″
4° Jean Marc Marino (Cannondale) a 36′22″
5° William Bonnet (FDJ.fr) a 37′35″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

17a TAPPA: SAINT-LARY-SOULAN – LA MONGIE (119 Km)

SMITIZZATO ANCHE IL TOURMALET DALLO STRAPOTERE DI EDDY MERCKX
Sulla storica cima pirenaica via libera ad un fuori classifica: Danguillaume
Spietato controllo della maglia gialla sulla corsa e su Lopez Carril, il solo che potesse infastidirlo – All’alba attentato con tre bombe: distrutti alcuni automezzi – Oggi riprende il Tour-baby

ARCHIVIO ALMANACCO

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Larena di Nîmes (wikipedia)

L'arena di Nîmes (wikipedia)

20-07-2014

luglio 21, 2014 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il norvegese Alexander Kristoff (Team Katusha) si è imposto nella quindicesima tappa, Tallard – Nîmes, percorrendo 222 Km in 4h56′43″ alla media di 44,891 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Haussler lo slovacco Sagan. Miglior italiano Alessandro Petacchi (Omega Pharma – Quick Step), 27°. L’italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team) è ancora maglia gialla con 4′37″ sullo spagnolo Valverde Belmonte e 4′50″ sul francese Bardet.

CZECH CYCLING TOUR (Repubblica Ceca)

L’olandese Maurits Lammertink (Cyclingteam Jo Piels) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Olomouc – Dolany, percorrendo 144,9 Km in 3h30′21″ alla media di 41,331 Km/h. Ha preceduto di 8″ il danese Aaen Jørgensen e il polacco Bernas. Due italiani in gara: Alessio Marchetti (Radenska), 29° a 3′30″, Piero Baffi (Leopard Development Team) ritirato. Il danese Martin Mortensen (Cult Energy Vital Water) si impone classifica, con 30″ sul francese Baldo e 1′03″ sullo slovacco Kovác. Marchetti 21° a 8′45″

SIBIU CYCLING TOUR (Romania)

Terza ed ultima tappa disputata in due semitappe
Il mattino, il team polacco CCC Polsat Polkowice si è imposto nella prima semitappa, cronometro a squadre di Sibiu, percorrendo 17 Km in 19′40″ alla media di 51,864 Km/h. Ha preceduto di 20″ il team sloveno Adria Mobil e di 33″ il team tedesco LKT Team Brandenburg. Il croato Radoslav Rogina (Adria Mobil) è ancora leader della classifica con 1′01″ sull’italiano Davide Rebellin (CCC Polsat Polkowice) e 1′07″ sullo sloveno Roglic.
In serata, l’italiano Marco Zanotti (Parkhotel Valkenburg CT) si è imposto nella seconda semitappa, Sibiu – Sibiu (Piata Mare), percorrendo 158,7 Km in 4h01′58″ alla media di 39,352 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Cristian Delle Stelle (MG Kvis – Wilier) e Antonio Parrinello (Androni Giocattoli – Venezuela). Invariate le prime tre piazze della classifica, con successo finale di Rogina.

VUELTA A PORTUGAL DU FUTURO

Lo spagnolo Peio Goikoetxea Goiogana (Café Baqué – Conservas Campos) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Montalegre – Maia, percorrendo 157,5 Km in 3h44′00″ alla media di 42,187 Km/h. Ha preceduto allo sprint il portoghese Ribeiro e il russo Shalunov. Il portoghese Ruben Guerreiro (Liberty Seguros – Feira – KTM) si impone in classifica con 6″ sul connazionale Silva e 34″ sullo spagnolo González Brea.

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA – MONT BLANC

Il russo Ildar Arslanov (Itera – Katusha) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, cronoscalata Morillon – Morillon (Les Esserts), percorrendo 5,4 Km in 13′57″ alla media di 23,226 Km/h. Ha preceduto di 6″ il norvegese Svendsen e di 9″ il colombiano Fernardo Suaza Arango (4-72 Colombia). Miglior italiano Giulio Ciccone* (Team Colpack), 5° a 21″. Suaza Arango si impone in classifica con 33″ sul norvegese Eiking e 46″ sull’italiano Manuel Senni* (Team Colpack)

FRECCIA DEI VINI – MEMORIAL DOTTOR LUIGI RAFFELE

L’italiano Mirco Maestri* (General Store Bottoli Zardini) si è imposto nella corsa italiana, Vigevano – Canneto Pavese, percorrendo 164,6 Km in 4h01′33″ alla media di 40,886 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Matteo Collodel (Team Idea) e Marco Tizza* (M.I. Impianti – Remer – Guerciotti)

* dilettante

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