05-07-2014

luglio 5, 2014 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE

Il tedesco Marcel Kittel (Team Giant – Shimano) si è imposto nella prima tappa, Leeds – Harrogate, percorrendo 190,5 Km in 4h44′07″ alla media di 40,230 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo slovacco Sagan e il lituano Navardauskas. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Astana Pro Team), 34°. Kittel è la prima maglia gialla, con lo stesso tempo di Sagan e Navardauskas. Miglior italiano Nibali, 34°.

COURSE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

Il polacco Jacek Morajko (CCC Polsat Polkowice) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Strzyzów – Jaroslaw, percorrendo 144 Km in 3h26′20″ alla media di 41,874 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Stachowiak e di 4″ l’italiano Davide Ballerini (Team Idea). Il polacco Kamil Zielinski (Mexller) si impone in classifica con 6″ sull’italiano Mirko Tedeschi (Team Idea) e 9″ su Ballerini

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA

Il venezuelano Andris José Hernández (Gobernación de Mérida – PDVSA) si è imposto nella seconda tappa, San Francisco – Valera, percorrendo 225,4 Km in 5h39′04″ alla media di 39,886 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Salinas e di 2″ il connazionale Monsalve Pertsinidis. Miglior italiano Omar Bertazzo (Androni Giocattoli – Venezuela), 119° a 20′58″. Hernández è il nuovo leader della classifica con 4″ su Salinas e 8″ su Monsalve Pertsinidis. Miglior italiano Omar Bertazzo (Androni Giocattoli – Venezuela), 116° a 21′08″

GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE

L’olandese Marianne Vos (Rabo Liv Women Cycling Team) si è imposta nella prima tappa, circuito di Santa Maria a Vico, percorrendo 95,2 Km in 2h42′03″ alla media di 35,249 Km/h. Ha preceduto di 4″ l’italiana Elisa Longo Borghini (Hitec Products) e di 5″ la francese Ferrand-Prévot. La Vos è la nuova leader della classifica con 15″ sulla Ferrand-Prévot e 23″ sulla Longo Borghini.

CRONOSCALATA GARDONE VAL TROMPIA – PRATI DI CAREGNO

Il bielorusso Ilia Koshevoy* (G.S. Podenzano) si è imposto nella corsa italiana, Gardone Val Trompia – Prati di Caregno, percorrendo 9,4 Km in 25′04″ alla media di 22,5 Km/h. Ha preceduto di 26″ l’italiano Giulio Ciccone* (Team Colpack) e di 30″ l’italiano Stefano Nardelli* (Gavardo Tecmor)

* dilettante

OMLOOP HET NIEUWSBLAD BELOFTEN (dilettanti)

Il belga Dimitri Claeys (VL Techinics Abutriek) si è imposto nella corsa belga, circuito di Zottegem, percorrendo 169,5 Km in 4h08′33″ alla media di 40,917 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Teuns e di 14″ il connazionale Van Meirhaeghe.

GIRO DONNE, MARIANNE TORNA A FARE LA “VOS” GROSSA

luglio 5, 2014 by Redazione  
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La dominatrice dei giri del 2011 e del 2013 è tornata ad far sentire la sua voce sulla strade della corsa rosa riservata alle donne. In una tappa che si pensava adatta alle velociste, la corsa è letteralmente espolsa e le prime sono giunte alla spicciolata al traguardo di Santa Maria a Vico, dove la Vos si è imposta con una manciata di secondi sull’italiana Elisa Longo Borghini e sulla francese Ferrand-Prévot. La “Merckx in gonnella” è pure tornata a fasciarsi dell’ambita maglia rosa e sarà una delle atlete da battere in quest’edizione del Giro d’Italia.

Prima tappa in linea al Giro Rosa, a Santa Maria a Vico (Caserta), e sul circuito cittadino vallonato con una salita che ha detto molto di più di quello che sembrava dal profilo altimetrico le big non hanno perso l’occasione di incominciare a far vedere i muscoli.
Il più classico fuoco alle polveri è stato dato dall’italiana Valentina Scandolara (Orica AIS), con un attacco in solitaria durato una decina di chilometri. L’inseguimento all’azzurra ha alzato la tensione in gruppo e, infatti., al raggiungimento della battistrada sono state la campionessa sudafricana Ashleigh Moolman (Hitec Products) e la leader della corsa Annemiek Van Vleuten (Rabo Liv Women Cycling Team) ad andare in avanscoperta, successivamente raggiunte dalla portacolori della S.C. Michela Fanini Rox, Tetiana Riabchenko.
Con la leader della corsa davanti a tutte la risposta delle altre non si è fatta attendere, e le più attive nell’inseguimento del terzetto sono state le atlete più attese e quelle che indossanvano le maglie delle varie classifiche.
Con i chilometri che mancano al traguardo che diminuivano velocemente sotto i tubolari e con l’adrenalina che scorre ancora più velocemente le fasi di gara diventano ancora più emozionanti. In un crescendo rossiniano si susseguono gli attacchi e Audrey Cordon (Hitec Products) a meno 10 al termine si porta al comando. La situazione cambia rapidamente con l’attacco della francese Pauline Ferrand-Prévot. Marianne Vos, compagna di squadra della battistrada, in prima persona si incarica dell’inseguimento. seguita da una brillante Elisa Longo Borghini. La decisione della campionessa del mondo non solo porta le due inseguitrici a chiudere prontamente sulla francese ma, una volta davanti, non ha minimamente diminuito l’intensità dello sforzo, ben coadiuvata dalle compagne di viaggio. La volata a tre non ha storia e la generosità dell’italiana nulla può contro la maggiore cilindrata della “cannibalessa” olandese e la scaltrezza della francese, che ha saltato qualche cambio, salvo poi sacrificarsi nel finale per la più quotata compagna. Con una volata lunghissima la campionessa del mondo in carica mette in carniere tappa e maglia. Un’azione la sua che più che una volata si può definire un’azione da finisseur, avendo tagliando il traguardo con 4” di vantaggio sulla Longo Borghini e 5” sulla campionessa transalpina.
Alle spalle di quella che sembra la più forte di tutte, il gruppo inseguitore si è presentato al traguardo con 1’20’’ di ritardo, regolato in volata da Claudia Häusler (Team Giant Shimano).
Per quanto riguarda le varie classifiche la prima tappa ha smosso le acque e al traguardo di S. Maria a Vico hanno indossato le varie maglie Marianne Vos (rosa e ciclamino), Ashleigh Moolman (verde), Pauline Ferrand-Prévot (bianca) ed Elisa Longo Borghini (blu, migliore italiana).
La maglia rosa rimane, quindi, sempre in casa Rabo Liv Women Cycling Team, ora sulle spalle di Marianne Vos che sul traguardo dichiara: “Sono molto contenta per questa vittoria. La squadra è molto forte ed è pronta a vivere da protagonista questa edizione. E’ sempre un’emozione vincere sulle strade del Giro”.
Le fa eco la compagna di squadra PaulinFerrand-Prévot, che guida la classifica dedicata alle giovani: “Per il secondo giorno consecutivo vesto la maglia bianca, un risultato di prestigio. Il mio obiettivo primario resta quello di essere un sostegno per la capitana Marianne Vos, lotteremo fino alla fine per la generale”. Soddisfatta anche Elisa Longo Borghini, neo maglia blu di miglior italiana. “Oggi la squadra è sempre stata in corsa e le mie compagne hanno svolto un lavoro splendido. Sono davvero soddisfatta di questa piazza d’onore e del terzo posto nella generale”.
Domani, terza giornata in Campania e prima vera occasione per le ruote veloci del gruppo. La tappa numero 2 andrà in scena a Frattamaggiore (Napoli) e si snoderà lungo un circuito di 20 km da ripetersi sei volte.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Marianne Vos (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 2:42:03
2 Elisa Longo Borghini (Ita) Hitec Products 0:00:04
3 Pauline Ferrand Prevot (Fra) Rabo Liv Women Cycling Team 0:00:05
4 Claudia Häusler (Ger) Team Giant Shimano 0:01:20
5 Megan Guarnier (USA) Boels Dolmans Cycling Team
6 Anna Van Der Breggen (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team
7 Emma Johansson (Swe) Orica AIS
8 Ashleigh Moolman Pasio (RSA) Hitec Products
9 Mara Abbott (USA) Unitedhealthcare Professional Cycling 0:01:24
10 Audrey Cordon (Fra) Hitec Products
11 Annemiek Van Vleuten (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:01:59
12 Evelyn Stevens (USA) Specialized Lululemon 0:02:04
13 Fabiana Luperini (Ita) Estado De Mexico Faren
14 Tetiana Riabchenko (Ukr) S.C. Michela Fanini Rox 0:02:30
15 Tiffany Cromwell (Aus) Specialized Lululemon 0:02:37
16 Giorgia Bronzini (Ita) Wiggle Honda
17 Katarzyna Pawlowska (Pol) Boels Dolmans Cycling Team
18 Eugenia Bujak (Pol) Btc City Ljubljana
19 Ellen Van Dijk (Ned) Boels Dolmans Cycling Team 0:02:39
20 Tatiana Antoshina (Rus) Rusvelo
21 Katarzyna Niewiadoma (Pol) Rabo Liv Women Cycling Team
22 Yevgeniya Vysotska (Ukr) S.C. Michela Fanini Rox
23 Edwige Pitel (Fra) S.C. Michela Fanini Rox 0:02:42
24 Alena Amialiusik (Blr) Astana Bepink Womens Team 0:03:06
25 Mayuko Hagiwara (Jpn) Wiggle Honda
26 Peta Mullens (Aus) Wiggle Honda
27 Lucinda Brand (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:03:18
28 Linda Villumsen (NZl) Wiggle Honda
29 Chantal Blaak (Ned) Specialized Lululemon 0:04:00
30 Sharon Laws (GBr) Unitedhealthcare Professional Cycling
31 Ane Santesteban Gonzalez (Spa) Ale’ Cipollini Galassia
32 Jessie Daams (Bel) Boels Dolmans Cycling Team
33 Alena Sitsko (Ukr) Forno D’asolo Astute 0:04:02
34 Trixi Worrack (Ger) Specialized Lululemon
35 Serika Guluma (Col) Vaiano Fondriest 0:04:18
36 Emma Pooley (GBr) Lotto Belisol Ladies 0:04:33
37 Clemilda Fernandes Silva (Bra) Bizkaia Durango 0:05:15
38 Tayler Wiles (USA) Specialized Lululemon
39 Barbara Heeb (Swi) S.C. Michela Fanini Rox
40 Roxane Knetemann (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:09:02
41 Valentina Scandolara (Ita) Orica AIS
42 Shelley Olds (USA) Ale’ Cipollini Galassia
43 Martina Ritter (Aut) Btc City Ljubljana 0:11:51
44 Anna Potokina (Rus) Servetto Footon 0:11:53
45 Olena Oljink (Ukr) Forno D’asolo Astute
46 Carmen Small (USA) Specialized Lululemon 0:12:44
47 Oxana Kozonchuk (Rus) Rusvelo
48 Chloe Hosking (Aus) Hitec Products
49 Coryn Rivera (USA) Unitedhealthcare Professional Cycling
50 Iris Slappendel (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team

CLASSIFICA GENERALE

1 Marianne Vos (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 2:44:20
2 Pauline Ferrand Prevot (Fra) Rabo Liv Women Cycling Team 0:00:15
3 Elisa Longo Borghini (Ita) Hitec Products 0:00:23
4 Anna Van Der Breggen (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:01:36
5 Ashleigh Moolman Pasio (RSA) Hitec Products 0:01:42
6 Claudia Häusler (Ger) Team Giant Shimano
7 Emma Johansson (Swe) Orica AIS 0:01:44
8 Megan Guarnier (USA) Boels Dolmans Cycling Team
9 Audrey Cordon (Fra) Hitec Products 0:01:55
10 Annemiek Van Vleuten (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:02:06
11 Mara Abbott (USA) Unitedhealthcare Professional Cycling 0:02:10
12 Evelyn Stevens (USA) Specialized Lululemon 0:02:34
13 Fabiana Luperini (Ita) Estado De Mexico Faren 0:02:41
14 Ellen Van Dijk (Ned) Boels Dolmans Cycling Team 0:02:57
15 Eugenia Bujak (Pol) Btc City Ljubljana 0:02:59
16 Tiffany Cromwell (Aus) Specialized Lululemon
17 Katarzyna Pawlowska (Pol) Boels Dolmans Cycling Team 0:03:03
18 Tetiana Riabchenko (Ukr) S.C. Michela Fanini Rox 0:03:06
19 Giorgia Bronzini (Ita) Wiggle Honda
20 Katarzyna Niewiadoma (Pol) Rabo Liv Women Cycling Team 0:03:08
21 Tatiana Antoshina (Rus) Rusvelo 0:03:10
22 Edwige Pitel (Fra) S.C. Michela Fanini Rox 0:03:18
23 Yevgeniya Vysotska (Ukr) S.C. Michela Fanini Rox 0:03:21
24 Alena Amialiusik (Blr) Astana Bepink Womens Team 0:03:29
25 Peta Mullens (Aus) Wiggle Honda 0:03:31
26 Lucinda Brand (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:03:38
27 Linda Villumsen (NZl) Wiggle Honda 0:03:41
28 Mayuko Hagiwara (Jpn) Wiggle Honda 0:03:48
29 Chantal Blaak (Ned) Specialized Lululemon 0:04:23
30 Jessie Daams (Bel) Boels Dolmans Cycling Team 0:04:28
31 Trixi Worrack (Ger) Specialized Lululemon
32 Ane Santesteban Gonzalez (Spa) Ale’ Cipollini Galassia 0:04:31
33 Sharon Laws (GBr) Unitedhealthcare Professional Cycling 0:04:32
34 Alena Sitsko (Ukr) Forno D’asolo Astute 0:04:35
35 Serika Guluma (Col) Vaiano Fondriest 0:04:58
36 Emma Pooley (GBr) Lotto Belisol Ladies 0:04:59
37 Tayler Wiles (USA) Specialized Lululemon 0:05:41
38 Clemilda Fernandes Silva (Bra) Bizkaia Durango 0:05:53
39 Barbara Heeb (Swi) S.C. Michela Fanini Rox 0:06:07
40 Roxane Knetemann (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:09:19
41 Shelley Olds (USA) Ale’ Cipollini Galassia 0:09:21
42 Valentina Scandolara (Ita) Orica AIS 0:09:27
43 Martina Ritter (Aut) Btc City Ljubljana 0:12:27
44 Anna Potokina (Rus) Servetto Footon 0:12:33
45 Olena Oljink (Ukr) Forno D’asolo Astute 0:12:44
46 Melissa Hoskins (Aus) Orica AIS 0:13:01
47 Amy Pieters (Ned) Team Giant Shimano 0:13:03
48 Alison Powers (USA) Unitedhealthcare Professional Cycling 0:13:06
49 Chloe Hosking (Aus) Hitec Products 0:13:07
50 Tatiana Guderzo (Ita) Ale’ Cipollini Galassia

ALENTOUR DU TOUR… AD HARROGATE

luglio 5, 2014 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Kittel prima maglia gialla. Cav a terra in volata (Gazzetta dello Sport)

Contador: Spagna

Cavendish cae en el sprint y Kittel gana la primera etapa – Contador:
“Ha sido un día de mucha tensión, con mucho viento” – Purito: “Ya dije que no llegaba bien, estoy cogiendo forma”(AS)

Kittel gana al sprint la primera etapa del Tour – El príncipe Guillermo lanza la
101 edición del Tour de Francia (Marca)

Las decepciones de Cavendish – Contador: “En estas etapas, sobrevivir es una victoria” – Kittel, fuerza bruta en el estreno del maillot amarillo – Kittel: “Es más duro ganar por segunda vez” (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Is Cavendish’s Tour de France dream over already? British rider suffers dramatic crash just 300m short of opening stage finish line (The Independent)

Cavendish injured, Kittel takes yellow (The Time)

Fears for Cavendish after crash in sprint finish (The Daily Telegraph)

Francia

Cavendish à terre, Kittel en profite – Coquard : «Je me voyais gagner» – Kittel : «La meilleure équipe» – Les Trek étaient d’attaque (L’Equipe)

Germania (Kittel)

Kittel gewinnt erste Etappe (Berliner Zeitung)

Kittel gewinnt Auftakt der Tour de France – Cavendish stürzt (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

TOUR D’ENFANCE

Guida ai giovani in gara al Tour de France

a cura di Marco Salonna

Tra i corridori al via in questo Tour de France sono 27 quelli nati dopo il 1° gennaio 1989 e che pertanto sono in lizza per conquistare la maglia bianca di miglior giovane. Naturalmente nessuno di loro sembra avere le qualità per salire sul podio come ha fatto Nairo Quintana nel 2013 e non tutti potranno puntare alla classifica generale ma certamente tutti potranno mettersi in evidenza come hanno fatto in quel di Harrogate Peter Sagan e Bryan Coquard, rispettivamente 2° e 4° al traguardo. Lo slovacco non ha bisogno di presentazioni e parleremo di lui già magari dopo la frazione di Sheffield in cui sarà l’uomo da battere e diamo dunque spazio al 22enne francese della Europcar, velocista puro già a quota 4 successi in stagione tra cui quello in una prestigiosa semiclassica come la Parigi-Camembert, che ha sorpreso tutti nello sprint intermedio bruciando Andrè Greipel, Sagan e Mark Cavendish ed è stato abile anche ad evitare la caduta del britannico nella volata finale piazzandosi ai piedi del podio. Vedremo se oltre ad Arnaud Démare e Nacer Bouhanni la Francia avrà trovato un altro atleta in grado di rinverdire, almeno in parte, i fasti del grande André Darrigade, capace di imporsi in 22 tappe del Tour de France.

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Chi sarà la prima maglia gialla?

Salitepuntocià: Tenendo conto dei percorsi facili del Tour, pare si sia svoltato qualcosa verso il giro… questa tappa non è male come inizio, hanno un senso i gpm avendo una media del 6-7% e non dei cavalcavia… è sempre da velocisti ma non piatta e dovranno sudarsela stavolta

Mauro Facoltosi: Vittoria di Kittel. Tentativo di Cancellara all’ultimo chilometro. Caduta di Cavendish, che probabilmente ha riportato danni alla clavicola. Commenti?

Howling Wolf14: Troppa gente sulle strade. Dovranno … far pagare il biglietto. Ah ah ah

Nebe1980: Sono d’accordo anche se in questi casi non è che i velocisti debbano sudarsela, tutti devono stare attenti alle insidie. Il Giro d’Italia che ha sempre avuto una prima settimana insidiosa lo dimostra

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

La Chute Du Faucon Noir (colonna sonora del film “Black Hawk Down – Black Hawk abbattuto”, dedicato alla caduta di Cavendish)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: YORK – SHEFFIELD (201 Km)

Thierry Gouvenou, l’ex corridore francese che da quest’anno è disegnatore del Tour, ha definito questa seconda frazione come una fotocopia della Liegi-Bastogne-Liegi. Le similitudini sono molte, a cominciare dalle numerose ascese che punteggiano il tracciato, con ben nove GPM da scavalcare lungo i 200 Km e rotti che porteranno da York a Sheffield, salendo fino ai 521 metri della Côte de Holme Moss, che non è il “tetto” della trasferta brittanica perchè tale primato spetta alla salita di Buttertubs (532m), scalata nel corso della prima tappa. Il ruolo che alla “Doyenne” spetta all’arcigna Redoute sarà domani rivestito dalla violenta Côte de Jenkin Road, con una sostanziale differenza rispetto alla classica belga: mentre la prima si affronta a 45 Km da Ans, la seconda sarà collocata ad appena 5000 metri dal rettilineo d’arrivo. La salita, l’ultima delle nove in programma, non arriva al chilometri di lunghezza per 200 metri, ma presenta pendenze molto forti, 10,8% la media, 33% la massima. Giocoforza si rivelerà decisiva per le sorti della frazione, ma anche gli uomini di classifica dovranno stare molto attenti in un finale del genere, che piace molto ad un corridore come “Purito” Rodríguez che, però, si è rimesso in sella ufficialmente solo ieri, dopo lo stop forzato causatogli dalla caduta di Cassino al Giro d’Italia.

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

York : cielo sereno, 17,4°C, vento debole da SW (8-10 Km/h), umidità al 62%
Keighley (Sprint – 68,5 Km): pioggia debole e schiarite (0,1 mm), 16,9°C (percepiti 15°C), vento moderato da WSW (10-12 Km/h), umidità al 67%
Hebden Bridge (93 Km): pioggia debole e schiarite (0,2 mm), 17°C (percepiti 15°C), vento moderato da W (12-15 Km/h), umidità al 67%
Sheffield : poco nuvoloso con possibilità di deboli e isolate precipitazioni, 17,8°C (percepiti 15°C), vento moderato da W (13-17 Km/h), umidità al 62%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Martinello: “Siamo alla vigilia di un Tour”
De Luca: “La tappa con i novi settori”
Gimondi: “Nove pezzi pavè”
De Luca: “Il Giro non è mai partito dalla Francia” (Nizza, 1998)
Gimondi: “Capisco il motevo”
Pancani: “Inserirsi nella fruga”
Gimondi: “Questi 3 fuggitivi sono partiti prima del Km 0″
De Luca: “Tantissima gente ai bordi strada”
De Luca: “Il Tour ci offre questa cartolina naturistica stupenda, questo è un gruppo di volatili” (il termine naturistico è legato al naturismo, non alla natura… quindi quelli che “volatili” erano?)
Pancani: “La presentazione ufficiali delle squadre”
De Luca: “Jens Faugh” (Voigt)
Pancani: “Uno dei tratti simboli”
Pancani: “Monachi benedettini”
De Luca: “Sono giunti alle code del gruppo”
Televideo: “In evidenza due giovani francesi Edet e Jarrier che conquista il primo GPM” (siamesi)
Televideo: “Cocquard” (Coquard)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Ordine d’arrivo della prima tappa, Leeds – Harrogate

1° Alessandro Petacchi (Omega Pharma-Quick Step)
2° Ariel Maximiliano Richeze (Lampre – Merida) s.t.
3° Sacha Modolo (Lampre – Merida) a 5′17″
4° Davide Cimolai (Lampre – Merida), s.t.
5° Andrew Talansky (Garmin – Sharp) a 9′54″

Classifica generale

1° Alessandro Petacchi (Omega Pharma-Quick Step)
2° Ariel Maximiliano Richeze (Lampre – Merida) s.t.
3° Sacha Modolo (Lampre – Merida) a 5′17″
4° Davide Cimolai (Lampre – Merida), s.t.
5° Vladimir Isaichev (Team Katusha) a 10′22″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

1a TAPPA: BREST – SAINT-POL-DE-LÉON (144 Km)

A SAINT-POL-DE-LÉON SFRECCIA GUALAZZINI
Prima vittoria italiana al Tour con il velocista della Brooklyn
Il belga Joseph Bruyère nuova maglia gialla (ha detronizzato il suo capitano Eddy Merckx)

2a TAPPA: CIRCUITO DI PLYMOUTH (163,7 Km)

VOLATONE A PLYMOUTH: VINCE L’OLANDESE POPPE
A conclusione della tappa svoltasi in Inghilterra
Il belga Joseph Bruyère conserva la maglia gialla

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

Il tratto più ripido del chilometro conclusivo (roadcyclinguk.com)

Il tratto più ripido del chilometro conclusivo (roadcyclinguk.com)

PRIMO ATTO E PRIME EMOZIONI. KITTEL IN GIALLO, CAVENDISH PER TERRA

luglio 5, 2014 by Redazione  
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La prima tappa della Grande Boucle riserva le prime emozioni, oltre a quelle date dal paesaggio mozzafiato. Nella volata finale un contatto tra Cavendish e Gerrans fa volare a terra uno dei principali favoriti per la vittorie e, nella confusione che ne è seguita, Kittel non perde la bussola e taglia il traguardo davanti a tutti.

Dopo l’antipasto dei protagonisti visto al Giro del Delfinato, si è aperto il sipario su quello che i francesi definiscono il terzo evento sportivo mondiale per importanza, dopo le Olimpiadi e i Mondiali di calcio in corso di svolgimento in questi giorni.
La corsa, quest’anno, presenta un tracciato un po’ insolito rispetto a quello che eravamo abituati a vedere negli ultimi anni. Cinque arrivi in salita, una sola crono, tante tappe di media montagna e meno tappe di pianura sono le caratteristiche che permettono di affermare che gli organizzatori hanno voluto proporre una sorta di cambio di rotta, predisponendo un tracciato con caratteristiche più vicine a quelle del Giro d’Italia rispetto al percorso degli anni scorsi.
La partenza è stata fissata in Inghilterra a Leeds, nello Yorkshire, storica ed affascinante regione famosa soprattutto perchè teatro di importanti romanzi della letteratura europea. Il percorso permetteva poi di ammirare il paesaggio del parco nazionale che ha sede in questa regione e che offre delle caratteristiche peculiari e difficilmente ammirabili ad altre latitudini.
Altra importante caratteristica dei luoghi che ospitavano la prima tappa della Grande Boucle, anche in chiave tecnica, era il vento che spesso da queste parti spira a livelli poderosi e poteva pertanto rappresentare un elemento cui prestare attenzione nelle fasi calde della gara.
Al villaggio di partenza, erano presenti il principe William e la moglie Kate a fare gli onori di casa. La frazione di oggi presentava un tracciato favorevole ai velocisti, anche se il disegno altimetrico non ricorda un tavolo da biliardo come, invece, accadeva puntualmente al Tour del France fino a pochi anni fa. Erano, infatti, presenti tre traguardi valevoli per la classifica dei GPM che non erano posti, come spesso accadeva, sui cavalcavia al solo scopo di assegnare la prima maglia a pois. Si trattava, invece, di salite a quote collinari con pendenze che arrivano anche a superare il 7% e distanze che si aggiravano intorno ai 3 / 4 chilometri. Le asperità erano comunque poste a distanza ragguardevole dal traguardo e pertanto non potevano giuocare un ruolo determinante in chiave vittoria di tappa, che oggi significava pure maglia gialla.
Per quel che riguarda il parco pretendenti alla conquista del primo arrivo di tappa di questa edizione numero 101, vi era un folto gruppo di velocisti agguerriti. I principali indiziati erano ovviamante Mark Cavendish (Omega), che quest’anno non ha disputato il Giro d’Italia, e Marcel Kittel (Giant) che, pur essendosi presentato nelle migliori condizioni al via della corsa rosa, tanto da fare man bassa in terra irlandese, si è ritirato dopo pochi giorni di corsa lasciando al francese Bouhanni il ruolo di uomo da battere negli arrivi in volata. Naturalmente, anche Greipel della Lotto Belisol, Sagan (Cannondale) e Modolo in forza Lampre avevano legittime aspirazioni che potevano far valere proprio giocando sul fatto che Cavendish e Kittel avrebbero potuto controllarsi reciprocamente e, quindi, partire con qualche secondo di ritardo nel caso fosse stato un outsider a lanciare lo sprint. Ovviamente anche Degenkolb aveva le sue carte, ma oggi il suo ruolo era quello di aiutare il capitano Kittel.
Subito dopo il via ufficiale, allungavano tre uomini, Benoît Jarrier (Bretagne – Séché), Nicolas Edet (Cofidis) e Jens Voigt (Trek). Il loro vantaggio saliva ad un minuto e mezzo in un batter d’occhio, ma il gruppo dimostrava di non avere alcuna intenzione di lasciare spazio a tale tentativo, che non riesceva a prendere il largo. Il vantaggio, infatti, saliva ma molto lentamente, tanto che, dopo oltre 50 Km di fuga, il ritardo del gruppo si aggirava intorno ai 3 minuti. Naturalmente, un tentativo di tre uomini non faceva paura a nessuno: ciononostante le squadre dei velocisti sembravano intenzionate a tenere i battistrada sotto tiro.
Tra i fuggitivi, le prime scaramucce avvenivano sul primo GPM. La prima delle tre salite che deciderà la maglia pois veniva affrontata a forte velocità, tanto che il ritardo del gruppo si dilaterà fino a superare i 4 minuti. Jarrier scollinava davanti a tutti. Invece, al primo traguardo volante Jens Voigt, alla sua veneranda età di 43 anni (ciclisticamente parlando), impostava una volata che si risolveva in un allungo che lasciava sul posto i compagni di avventura e permetteva al tedesco di andarsene tutto solo in testa quando mancano ancora 110 chilometri alla conclusione. Il gruppo viaggiava a circa 4 minuti e mezzo. La successiva azione di Voigt faceva salire il vantaggio sul gruppo fino ad oltre 5 minuti, ma provocava la desistenza degli altri due fuggitivi, che accumulanovano rapidamente un ragguardavole ritardo. Sul secondo GPM Edet staccava Jarrier, che veniva ripreso dal gruppo e tale circostanza permetteva a Voigt di balzare in testa alla classifica degli scalatori. Lungo la salita, il gruppo si spezzava in due tronconi a causa delle strettoie della carreggiata che costringevano spesso i corridori nella parte posteriore del gruppo a rallentare o addirittura fermarsi. In questa fase di continui rallentamenti, rimanevano attardati Pinot, “Purito” Rodríguez ed Horner. Nella fase successiva all’ultimo GPM veniva ripreso Voigt mentre anche i ritardatari, pian piano, riuscivano a rientrare in gruppo, complice un calo di ritmo successivo al riassorbimento di Voigt.
Negli ultimi chilometri si organizzavano le squadre dei velocisti e c’è grande bagarre tra di esse per organizzare il treno migliore. Di questa situazione un po’ confusa, tentava di approfittare Fabian Cancellara, sperando di far valere le sue doti sul finale in leggerissima ascesa, ma la velocità era elevatissima ed i velocisti non avevano la benchè minima intenzione di farsi beffare nel finale. Non appena Cancellara veniva raggiunto si verificavano un paio di spallate tra Cavendish e Gerrans, che finivano entrambi a terra, col primo che, dolorante, non si rialzava. Nella volata Marcel Kittel riusciva senza alcun problema, nononostante il rimescolamento delle carte post caduta, a mettere la propria ruota davanti a Sagan ed al suo compagno Navardauskas. Tagliava il traguardo molto dolorante Mark Cavendish e per lui si sospetta la frattura della clavicola.
Una prima tappa per velocisti ma con alcune insidie era ciò che faceva pronosticare il percorso e, in effetti, è quello che è accaduto. La fuga era segnata dall’inizio perchè composta da soli tre uomini e partita al chilometro zero. Ottima l’azione di Voigt che, alla sua ultima partecipazione al Tour, conquista la prima maglia a pois. Sulle salite la carreggiata stretta, che correva affiancata da affascinanti muretti a secco, ha provocato fratture nel gruppo ed alcuni uomini importanti hanno fatto fatica a rientrare. In particolare non sono apparsi particolarmente brillanti Horner e Rodríguez. Davanti, Kittel, pur nella confusione, ha avuto gioco facile dopo la caduta di Cavendish mentre è da segnalare il sesto posto di Chris Froome.
Domani tappa estremamente nervosa, con molti saliscendi, che si annuncia spettacolare.

Benedetto Ciccarone

ORDINE D’ARRIVO

1 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Shimano 4:44:07
2 Peter Sagan (Svk) Cannondale
3 Ramunas Navardauskas (Ltu) Garmin – Sharp
4 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
5 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
6 Christopher Froome (GBr) Team Sky
7 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
8 Sep Vanmarcke (Bel) Belkin Pro Cycling
9 José Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team
10 Michael Albasini (Swi) Orica Greenedge
11 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing
12 Paul Voss (Ger) Team Netapp-Endura
13 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
14 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
15 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
16 Simon Clarke (Aus) Orica Greenedge
17 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
18 André Greipel (Ger) Lotto-Belisol
19 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Shimano
20 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol
21 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling
22 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
23 Tiago Machado (Por) Team Netapp-Endura
24 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
25 Janier Alexis Acevedo Calle (Col) Garmin – Sharp
26 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura
27 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
28 Richie Porte (Aus) Team Sky
29 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
30 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne – Seche Environnement
31 Rui Alberto Costa (Por) Lampre – Merida
32 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
33 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing
34 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
35 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale
36 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
37 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne – Seche Environnement
38 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
39 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling
40 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling
41 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
42 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
43 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin – Sharp
44 Andy Schleck (Lux) Trek Factory Racing
45 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
46 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo
47 Lars Boom (Ned) Belkin Pro Cycling
48 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky
49 Jan Barta (Cze) Team Netapp-Endura
50 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team

CLASSIFICA GENERALE

1 Marcel Kittel (Ger) Team Giant-Shimano 4:44:07
2 Peter Sagan (Svk) Cannondale
3 Ramunas Navardauskas (Ltu) Garmin – Sharp
4 Bryan Coquard (Fra) Team Europcar
5 Michael Rogers (Aus) Tinkoff-Saxo
6 Christopher Froome (GBr) Team Sky
7 Alexander Kristoff (Nor) Team Katusha
8 Sep Vanmarcke (Bel) Belkin Pro Cycling
9 José Joaquin Rojas Gil (Spa) Movistar Team
10 Michael Albasini (Swi) Orica Greenedge
11 Fabian Cancellara (Swi) Trek Factory Racing
12 Paul Voss (Ger) Team Netapp-Endura
13 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
14 Martin Elmiger (Swi) IAM Cycling
15 Samuel Dumoulin (Fra) AG2R La Mondiale
16 Simon Clarke (Aus) Orica Greenedge
17 Geraint Thomas (GBr) Team Sky
18 André Greipel (Ger) Lotto-Belisol
19 Koen De Kort (Ned) Team Giant-Shimano
20 Jurgen Van Den Broeck (Bel) Lotto-Belisol
21 Bauke Mollema (Ned) Belkin Pro Cycling
22 Alberto Contador (Spa) Tinkoff-Saxo
23 Tiago Machado (Por) Team Netapp-Endura
24 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
25 Janier Alexis Acevedo Calle (Col) Garmin – Sharp
26 Leopold Konig (Cze) Team Netapp-Endura
27 Sylvain Chavanel (Fra) IAM Cycling
28 Richie Porte (Aus) Team Sky
29 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
30 Anthony Delaplace (Fra) Bretagne – Seche Environnement
31 Rui Alberto Costa (Por) Lampre – Merida
32 Tejay Van Garderen (USA) BMC Racing Team
33 Haimar Zubeldia Agirre (Spa) Trek Factory Racing
34 Vincenzo Nibali (Ita) Astana Pro Team
35 Jean-Christophe Péraud (Fra) AG2R La Mondiale
36 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
37 Armindo Fonseca (Fra) Bretagne – Seche Environnement
38 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team
39 Steven Kruijswijk (Ned) Belkin Pro Cycling
40 Bram Tankink (Ned) Belkin Pro Cycling
41 Thibaut Pinot (Fra) FDJ.fr
42 Arthur Vichot (Fra) FDJ.fr
43 Tom Jelte Slagter (Ned) Garmin – Sharp
44 Andy Schleck (Lux) Trek Factory Racing
45 Peter Velits (Svk) BMC Racing Team
46 Nicolas Roche (Irl) Tinkoff-Saxo
47 Mikel Nieve Iturralde (Spa) Team Sky
48 Jan Barta (Cze) Team Netapp-Endura
49 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Movistar Team
50 Jérôme Pineau (Fra) IAM Cycling

Brittania Felix per Kittel: 1° a Belfast, 1° a Dublino e 1° ad Harrogate (foto AFP)

Brittania Felix per Kittel: 1° a Belfast, 1° a Dublino e 1° ad Harrogate (foto AFP)

04-07-2014

luglio 5, 2014 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

COURSE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

Il polacco Kamil Zielinski (Mexller) si è imposto nella quarta tappa, Nowy Sacz – Krosno, percorrendo 206,5 Km in 5h01′06″ alla media di 41,149 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Mirko Tedeschi (Team Idea) e di 10″ l’italiano Matteo Collodel (Team Idea). Zielinski è il nuovo leader della classifica con 4″ su Tedeschi e 8″ sul polacco Gradek

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA

L’italiano Francesco Chicchi (Neri Sottoli – Yellow Fluo) si è imposto nella prima tappa, circuito di Maracaibo, percorrendo 80 Km in 1h47′56″ alla media di 44,472 Km/h. Ha preceduto allo sprint i venezuelani Cordovés Pérez e Figueroa. Chicchi è il primo leader della classifica con 3″ su Figueroa e 4″ su Cordovés Pérez.

GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE

L’olandese Annemiek Van Vleuten (Rabo Liv Women Cycling Team) si è imposta nel prologo, circuito di Caserta, percorrendo 2 Km in 2′26″ alla media di 50,548 Km/h. Ha preceduto di 1″ la connazionale Vos e di 5″ la francese Ferrand-Prévot. Miglior italiana Tatiana Guderzo (Alé – Cipollini – Galassia), 22° a 14″

VAN VLAUTEN REGINA A CASERTA

luglio 5, 2014 by Redazione  
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Nella solenne cornice della Reggia di Caserta l’olandese Van Vlauten è stata incoronata prima “regina” dell’edizione 2014 del Giro d’Italia femminile. Sua la vittoria nel breve cronoprologo che ha aperto le danze nella cittadina campana; giù dal trono sono finite la due volte vincitrice della classifica finale Marianne Vos e la francese Ferrand-Prévot, neo campionessa nazionale in strada e a cronometro. Deludono le italiane, con la Guderzo solo 22° a 14″.

Un’ambientazione fiabesca, un orario di solito destinato agli appuntamenti di gala e poco più di 2 Km. Ecco gli ingredienti di questo primo atto del Giro Rosa edizione 2014. Sarà la concomitanza ingombrante con il Tour che parte domani, sarà stata una abbondante dose di fantasia unita ad una buona operazione di marketing, sempre necessaria per vendere nel miglior modo possibile il prodotto “ciclismo femminile”, ma gli organizzatori con questa prima serale si sono superati. Hanno potuto anche vantare su una starting list di tutto rispetto, grazie alle 20 squadre partecipanti che portano a 160 le atlete iscritte in rappresentanza di 28 Paesi, tra le quali 56 giovani, 37 italiane e 19 campionesse nazionali: Iris Slappendel (strada, Olanda), Annemiek Van Vleuten (crono, Olanda) Pauline Ferrand-Prévot, (strada e crono, Francia), Alena Amialiusik (strada e crono Bielorussia), Tatiana Antoshina (strada e crono, Russia), Emma Johansson (strada e crono, Svezia), Ashleigh Moolman (strada e crono Sud Africa), Alison Powers (strada e crono, Stati Uniti d’America), Anna Sanchis (strada, Spagna), Paulina Guz (strada, Polonia), Eugenia Bujak (crono, Polonia), Julien D’Hoore (strada, Belgio), Liisi Rist (strada e crono, Estonia), Ana Teresa Casas Bonilla (strada, Messico), Christine Majerus (crono, Lussemburgo), Majuko Hagiwara (strada e crono, Giappone), Polona Batagelj (strada, Slovenia) e Julie Leth (crono, Danimarca).
Per quanto riguarda l’aspetto prettamente sportivo la prima maglia rosa è uscita da un cronoprologo di 2 km che, prendendo in prestito un termine dallo sport velico, si può definire “a bastone”: un’andata e ritorno lungo il rettilineo Corso Trieste, nei pressi della stupenda Reggia di Caserta.
La prima atleta a partire e quindi a dare ufficialmente il via al Giro femminile è stata la lituana Daiva Tuslaite (Forno d’Asolo), seguita ad intervalli regolari dalle restanti 159 atlete. La prima emozione porta la firma di Elisa Longo Borghini (Hitec Products), fasciata nel tricolore conquistato nella prova contro il tempo di domenica scorsa, che ha chiuso con 2′42″85, un miglior tempo che sembrava destinato a resistere a lungo, ma capitolato e confinato nelle retrovie prima dal 2′34”82 di Roxane Knetemann (Rabo Liv) e successivamente dal 2′36′14 di Shelley Olds, portacolori della squadra italiana Alé – Cipollini – Galassia.
Nel continuo e frenetico susseguirsi di partenze e arrivi l’ormai veterana Tatiana Guderzo (Alé – Cipollini – Galassia) ha fatto registrare il miglior tempo tra le italiane, fermando il cronometro a 2′40′95, non sufficiente a salire sul momentaneo primo gradino del podio ma utile per dimostrare che la vecchia guardia è sempre disposta a vendere cara la pelle.
Circa a metà prova, dopo la partenza di una ottantina di atlete la situazione era questa: Kneteman, Olds e Brand racchiuse in 2”50 a occupare le prime tre posizioni in classifica con la Guderzo buona ottava, prima delle italiane. Le sorprese non erano però finite e, dopo 121 atlete arrivate, Anna van der Breggen (Rabo Liv) scalzava la compagna di squadra dalla prima posizione, salvo doversi poi inchinare davanti al 2’31”45 della transalpina Pauline Ferrand-Prévot, anche lei in maglia Rabo Liv, mentre la Hoskins piazzandosi terza faceva scendere dal podio la Kneuteman. Ma con le “prime della classe” che partivano per ultime i miglior tempi erano destinati a non essere più tali. Così alla francese Ferrand-Prévot ha prontamente risposto l’olandese Annemiek Van Vleuten con uno strepitoso 2’26”. Cosa non riuscita, ad esempio, però a una certa Marianne Vos (2’27”03) e alla campionessa del mondo di Firenze 2013 Ellen van Dijk (2’36”17). Dopo gli arrivi di Emma Poley e della vincitrice dello scorso anno Mara Abbot, l’ordine d’arrivo sanciva la vittoria della Van Vleuten, davanti a Vos, Ferrand-Prévot, Van der Breggen con distacchi che vanno dai 0.81 tra le prime due e i 7” tra la prima e la quarta.
Dopo questo antipasto all’ora di cena, da domani si comincia a fare sul serio. La prima tappa in linea, si snoderà sul circuito di Santa Maria a Vico, 95 Km vallonati ma privi di vere difficoltà altimetriche. Il cammino verso il Santuario del Ghisallo, traguardo finale di questo Giro, e per i colori azzurri, che oggi si sono dovuti accontentare del 22° posto della Guderzo (14″ di distacco per lei), ci sarà molto lavoro da fare nei prossimi nove giorni.

Mario Prato

ORDINE D’ARRIVO

1 Annemiek Van Vleuten (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:02:26
2 Marianne Vos (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:00:01
3 Pauline Ferrand Prevot (Fra) Rabo Liv Women Cycling Team 0:00:05
4 Anna Van Der Breggen (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:00:07
5 Melissa Hoskins (Aus) Orica AIS 0:00:08
6 Roxane Knetemann (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:00:09
7 Jolien D’horre (Bel) Lotto Belisol Ladies 0:00:10
8 Shelley Olds (USA) Ale’ Cipollini Galassia 0:00:10
9 Ellen Van Dijk (Ned) Boels Dolmans Cycling Team 0:00:10
10 Amy Pieters (Ned) Team Giant Shimano 0:00:10
11 Lucinda Brand (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:00:11
12 Shara Gillow (Aus) Orica AIS 0:00:13
13 Alison Powers (USA) Unitedhealthcare Professional Cycling 0:00:13
14 Eugenia Bujak (Pol) Btc City Ljubljana 0:00:13
15 Lucy Garner (GBr) Team Giant Shimano 0:00:13
16 Claudia Häusler (Ger) Team Giant Shimano 0:00:14
17 Tiffany Cromwell (Aus) Specialized Lululemon 0:00:14
18 Chantal Blaak (Ned) Specialized Lululemon 0:00:14
19 Alena Amialiusik (Blr) Astana Bepink Womens Team 0:00:14
20 Chloe Hosking (Aus) Hitec Products 0:00:14
21 Linda Villumsen (NZl) Wiggle Honda 0:00:15
22 Tatiana Guderzo (Ita) Ale’ Cipollini Galassia 0:00:15
23 Emma Johansson (Swe) Orica AIS 0:00:15
24 Julie Leth (Den) Hitec Products 0:00:15
25 Megan Guarnier (USA) Boels Dolmans Cycling Team 0:00:15
26 Katrin Garfoot (Aus) Orica AIS 0:00:16
27 Emilia Fahlin (Swe) Wiggle Honda 0:00:16
28 Emily Collins (NZl) Wiggle Honda 0:00:16
29 Iris Slappendel (Ned) Rabo Liv Women Cycling Team 0:00:16
30 Valentina Scandolara (Ita) Orica AIS 0:00:16
31 Ashleigh Moolman Pasio (RSA) Hitec Products 0:00:16
32 Peta Mullens (Aus) Wiggle Honda 0:00:16
33 Elisa Longo Borghini (Ita) Hitec Products 0:00:17
34 Coryn Rivera (USA) Unitedhealthcare Professional Cycling 0:00:17
35 Carmen Small (USA) Specialized Lululemon 0:00:17
36 Katarzyna Pawlowska (Pol) Boels Dolmans Cycling Team 0:00:17
37 Tayler Wiles (USA) Specialized Lululemon 0:00:17
38 Emma Pooley (GBr) Lotto Belisol Ladies 0:00:17
39 Marta Tagliaferro (Ita) Ale’ Cipollini Galassia 0:00:17
40 Sara Mustonen (Swe) Team Giant Shimano 0:00:17
41 Trixi Worrack (Ger) Specialized Lululemon 0:00:18
42 Nina Kessler (Ned) Boels Dolmans Cycling Team 0:00:18
43 Katarzyna Sosna (Ltu) Vaiano Fondriest 0:00:18
44 Janneke Ensing (Ned) Boels Dolmans Cycling Team 0:00:19
45 Barbara Guarischi (Ita) Ale’ Cipollini Galassia 0:00:19
46 Hannah Barnes (GBr) Unitedhealthcare Professional Cycling 0:00:19
47 Liesbet De Vocht (Bel) Lotto Belisol Ladies 0:00:19
48 Sari Saarelainen (Fin) Servetto Footon 0:00:19
49 Jessie Daams (Bel) Boels Dolmans Cycling Team 0:00:19
50 Alexandra Burchenkova (Rus) Rusvelo 0:00:19
51 Willeke Knol (Ned) Team Giant Shimano 0:00:19
52 Loes Gunnewijk (Ned) Orica AIS 0:00:20
53 Katarzyna Niewiadoma (Pol) Rabo Liv Women Cycling Team 0:00:20
54 Ruth Winder (USA) Unitedhealthcare Professional Cycling 0:00:20
55 Malgorzata Jasinska (Pol) Ale’ Cipollini Galassia
56 Lauren Kitchen (Aus) Hitec Products 0:00:20
57 Giorgia Bronzini (Ita) Wiggle Honda 0:00:20
58 Simona Frapporti (Ita) Astana Bepink Womens Team 0:00:20
59 Yulia Ilinykh (Rus) Bizkaia Durango 0:00:21
60 Charlotte Becker (Ger) Wiggle Honda 0:00:21
61 Evelyn Stevens (USA) Specialized Lululemon 0:00:21
62 Elena Berlato (Ita) Ale’ Cipollini Galassia 0:00:21
63 Amanda Spratt (Aus) Orica AIS 0:00:22
64 Silvia Valsecchi (Ita) Astana Bepink Womens Team 0:00:22
65 Audrey Cordon (Fra) Hitec Products 0:00:22
66 Eva Lechner (Ita) Rusvelo 0:00:22
67 Soraya Paladin (Ita) Top Girls Fassa Bortolo 0:00:22
68 Cecilie Gotaas Johnsen (Nor) Hitec Products 0:00:22
69 Tatiana Antoshina (Rus) Rusvelo 0:00:22
70 Jessie Maclean (Aus) Orica AIS 0:00:23
71 Anisha Vekemans (Bel) Lotto Belisol Ladies 0:00:23
72 Ane Santesteban Gonzalez (Spa) Ale’ Cipollini Galassia
73 Ana Maria Covrig (Ita) Astana Bepink Womens Team 0:00:23
74 Emilie Moberg (Nor) Hitec Products 0:00:23
75 Elena Valentini (Ita) Btc City Ljubljana 0:00:23
76 Sharon Laws (GBr) Unitedhealthcare Professional Cycling 0:00:23
77 Julia Soek (Ned) Team Giant Shimano 0:00:23
78 Katharine Hall (USA) Unitedhealthcare Professional Cycling 0:00:24
79 Anna Ramirez (Spa) Bizkaia Durango 0:00:24
80 Anastasiya Chulkova (Rus) Rusvelo 0:00:25
81 Alena Sitsko (Ukr) Forno D’asolo Astute 0:00:25
82 Ewelina Szybiak (Pol) Vaiano Fondriest 0:00:25
83 Maria Giulia Confalonieri (Ita) Estado De Mexico Faren 0:00:25
84 Ally Stacher (USA) Specialized Lululemon 0:00:26
85 Giada Borgato (Ita) Estado De Mexico Faren 0:00:26
86 Daiva Tuslaite (Ltu) Forno D’asolo Astute 0:00:26
87 Scotti Wilborne (USA) Unitedhealthcare Professional Cycling 0:00:26
88 Oxana Kozonchuk (Rus) Rusvelo 0:00:26
89 Heidi Dalton (RSA) Lotto Belisol Ladies 0:00:27
90 Marieke Van Wanroij (Ned) Boels Dolmans Cycling Team
91 Mia Radotic (Cro) Btc City Ljubljana 0:00:27
92 Carla Maree Ryan (Aus) Ale’ Cipollini Galassia 0:00:27
93 Edwige Pitel (Fra) S.C. Michela Fanini Rox 0:00:27
94 Tetiana Riabchenko (Ukr) S.C. Michela Fanini Rox 0:00:27
95 Maaike Polspoel (Bel) Team Giant Shimano 0:00:27
96 Ana Teresa Casar Bonilla (Mex) Estado De Mexico Faren 0:00:28
97 Martina Ritter (Aut) Btc City Ljubljana
98 Ingrid Drexel (Mex) Forno D’asolo Astute 0:00:28
99 Annalisa Cucinotta (Ita) Servetto Footon 0:00:28
100 Fabiana Luperini (Ita) Estado De Mexico Faren 0:00:28

Annemiek Van Vleuten in azione nel cronoprologo di Caserta (foto Ianuale)

Annemiek Van Vleuten in azione nel cronoprologo di Caserta (foto Ianuale)

ALENTOUR DU TOUR…. A LEEDS

luglio 4, 2014 by Redazione  
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Cambia nome in occasione del Tour, ma è sempre la consueta rubrica-contenitore del dopo tappa, che vi accompagnerà giorno per giorno, da Leeds a Parigi. Trovete una rassegna stampa “breve”, i commenti dei tifosi, la colonna sonora del giorno, la presentazione della tappa del giorno dopo, le previsioni meteo, gli strafalcioni dei telecronisti, il Tour visto all’incontrario e il ricordo del passato .

I TRE TENORI

Breve rassegna stampa dai paesi dei tre “tenori” del Tour 2014, Nibali, Contador e Froome. In aggiunta l’Equipe e i quotidiani dei vincitori di giornata e delle maglie gialle di turno

Vincenzo Nibali: Italia

Tour de France, il via inglese. Poi niente abbuoni e una sola crono – Tour, la matricola Modolo ha fame di volate – Tour: forfait di Matthews, rimpiazzato da Meier – Tour d’Italie: la storia tricolore sulle strade francesi (Gazzetta dello Sport)

Contador: Spagna

Contador: “Estoy bien, no sé si lo suficiente para batir a Froome” – Hinault: “Froome y Contador están al mismo nivel” – Purito: “Mi meta es una victoria en las etapas de montaña” – Kate Middleton entregará el primer maillot amarillo (AS)

Contador: “Froome es la referencia, yo he trabajado lo mejor posible” – Purito: “No me meteré en carrera la primera semana” – Valverde: “El Tour no me da miedo” – Visconti y Plaza, en el ‘nueve’ de Unzué(Marca)

Contador, como nunca – (El Mundo Deportivo)

Froome: Regno Unito

Cavendish hopes to pop round mum’s in yellow – Froome: Defending crown will be no walk in the park (The Independent)

Yorkshire dons bicycle clips to welcome Tour de France – Chris Froome dons gloves before Tour de France title defence (The Time)

Cavendish plays it cool over yellow jersey bid – Froome shocked by Impey’s failed drugs test – Thévenet: Tour now is predictable and boring (The Daily Telegraph)

Francia

Jamais deux sans… – Les pionniers chez les British – Ils sont déjà entrés en scène – Pourquoi Froome peut dérailler – Le rêve de Cavendish – Froome : «Contador est plus qu’un outsider» – Nibali contre la «mathématique» des Sky (L’Equipe)

BOX POPULI

Ogni giorno qui troverete i commenti degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

God Save The Queen (in omaggio alla regina Elisabetta II e a Kate Middleton, che domani consegnerà la maglia gialla al vincitore della prima tappa)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA CHE VERRA’: LEEDS – HARROGATE (190,5 Km)

Come l’anno scorso in Corsica, sarà una tappa in linea ad aprire le danze, al posto della tradizionale cronometro d’avvio che, comunque, sarà reintrodotta l’anno prossimo quando il Tour scatterà dalla cittadina olandese di Utrecht con una frazione contro il tempo di quasi 14 Km. Quest’anno, invece, la prima maglia gialla sarà molto probabilmente terreno di caccia per i velocisti, anche se il tracciato della tappa che condurrà il gruppo da Leeds ad Harrogate si annuncia più impegnativo rispetto a quella della frazione vinta da Kittel in quel di Bastia. La marcia d’avvicinamento al traguardo di Harrogate proporrà, infatti, tre GPM entro i primi 130 Km, due dei quali di 3a categoria, mentre i restanti 60 Km non saranno del tutto pianeggianti, movimentati come sono da lievi ondulazioni. Per gli sprinter la principale insidia arriverà nel finale poichè nel chilometro conclusivo la strada tenderà leggermente a salire e questo di certo respingerà i velocisti meno resistenti. Insomma, il primo sprint sarà “affaire” riservato ai grandi interpreti di questa specialità, con Cavendish che corre sulle strade di casa e ci terrà da matti a mettere la propria ruota davanti a tutti gli avversari, a partire da Kittel.

METEO TOUR
Previsioni meteo della tappa del giorno successivo

Leeds : pioggia debole e schiarite (0,4 mm), 15,9°C, vento debole da WSW (9-14 Km/h), umidità al 88%
Skipton (34,5 Km): pioggia debole e schiarite (0,3 mm), 15,5°C (percepiti 12°C), vento debole da W (15-18 Km/h), umidità al 87%
Masham (154,5 Km): pioggia debole e schiarite (0,2 mm), 16,2°C (percepiti 15°C), vento debole da WSW (9-13 Km/h), umidità al 81%
Harrogate : pioggia debole e schiarite (0,2 mm), 16,1°C (percepiti 14,5°C), vento debole da W (10-17 Km/h), umidità al 79%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Televideo: “La manifestazione, dopo tre giorni in Inghilterra, tornerà in Francia” (non ci sono ancora stati, in Francia)
Televideo: “Le Torquet” (Le Touquet-Paris-Plage)
Televideo: “Gérardmere” (Gérardmer)
Televideo: “La Planche” (La Planche des Belles Filles)
Televideo: “Bourg eb Bresse” (Bourg-en-Bresse)
Televideo: “Soulan” (Saint-Lary-Soulan)
Televideo: “Hautacham” (Hautacam)

IL TOUR DI GOMEZ

In questa rubrica vi faremo rileggere i piani alti della classica, come li avrebbe visti Gomez Addams nelle sue letture del giornale in “verticale”… vale a dire le classifiche giornaliere viste al contrario, dal punto di vista della maglia nera!

Così finì il Tour nel 2013, secondo Gomez Addams

1° Svein Tuft
2° Assan Bazayev a 3′03″
3° Dmitriy Muravyev a 6′09″
4° Marcel Kittel a 17′47″
5° Juan Jose Lobato Del Valle a 19′96″
Primo italiano: Roberto Ferrari, 13° a 25′46″

L’ULTIMO TOUR DI MERCKX
Tuffo nella storia del Tour del 1974, il quinto ed ultimo conquistato dall’asso belga Eddy Merckx. Ci condurranno indietro di 40 anni i titoli del quotidiano “L’Unità!

RADUNO DI PARTENZA

A MERCKX SUBITO LA MAGLIA GIALLA?
Oggi il “prologo” a cronometro del Tour
Per Eddy, assenti Ocaña e Zoetemelk, tutto appare facile – I consigli di Albani al campione belga – Panizza (leader della Brooklyn) può essere protagonista

PROLOGO: BREST (7,1 Km)

VLADIMIRO PANIZZA È CONTENTO DI ESSERE AL TOUR: BUON SEGNO – EDDY PARTE IN “GIALLO” – LA BIC LICENZIA OCAÑA
Oggi la prima tappa in pianura con Sercu tra i favoriti
Per Merckx… una passeggiata fino a Parigi? – I “se” e i “ma” di Thévenet e Van Impe – Troppi assenti

ARCHIVIO ALMANACCO

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Come Belfast, anche Leeds si agghinda a festa per il Tour (www.cyclingweekly.co.uk)

Come Belfast, anche Leeds si agghinda a festa per il Tour (www.cyclingweekly.co.uk)

TOUR DE FRANCE 2014

luglio 4, 2014 by Redazione  
Filed under Tour de France

TOUR DE FRANCE 2014

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RADUNO DI PARTENZA

Alentour du Tour

1a TAPPA: LEEDS – HARROGATE

Cronaca
Alentour du Tour

2a TAPPA: YORK – SHEFFIELD

Cronaca
Alentour du Tour

3a TAPPA: CAMBRIDGE – LONDRA

Cronaca
Alentour du Tour

4a TAPPA: LE TOUQUET-PARIS-PLAGE / LILLE MÉTROPOLE (VILLENEUVE-D’ASCQ)

Cronaca
Alentour du Tour

5a TAPPA: YPRES – ARENBERG PORTE DU HAINAUT

Cronaca
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6a TAPPA: ARRAS – REIMS

Cronaca
Alentour du Tour

7a TAPPA: ÉPERNAY – NANCY

Cronaca
Alentour du Tour

8a TAPPA: TOMBLAINE – GÉRARDMER (LA MAUSELAINE)

Cronaca
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9a TAPPA: GÉRARDMER – MULHOUSE

Cronaca
Alentour du Tour

10a TAPPA: MULHOUSE – LA PLANCHE DES BELLES FILLES

Cronaca
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11a TAPPA: BESANÇON – OYONNAX

Cronaca
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12a TAPPA: BOURG-EN-BRESSE – SAINT-ÉTIENNE

Cronaca
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13a TAPPA: SAINT-ÉTIENNE – CHAMROUSSE

Cronaca
Alentour du Tour

14a TAPPA: GRENOBLE – RISOUL

Cronaca
Alentour du Tour

15a TAPPA: TALLARD – NÎMES

Cronaca
Alentour du Tour

16a TAPPA: CARCASSONNE – BAGNÈRES-DE-LUCHON

Cronaca
Alentour du Tour

17a TAPPA: SAINT-GAUDENS – SAINT-LARY-SOULAN (PLA D’ADET)

Cronaca
Alentour du Tour

18a TAPPA: PAU – HAUTACAM

Cronaca
Alentour du Tour

19a TAPPA: MAUBOURGUET (PAYS DU VAL D’ADOUR) – BERGERAC

Cronaca
Alentour du Tour

20a TAPPA: BERGERAC – PÉRIGUEUX (cronometro individuale)

Cronaca
Alentour du Tour

21a TAPPA:ÉVRY – PARIGI

Cronaca
Alentour du Tour

03-07-2014

luglio 4, 2014 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

COURSE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)

Il polacco Grzegorz Stepniak (CCC Polsat Polkowice) si è imposto nella terza tappa, Przedborz – Kielce, percorrendo 162,3 Km in 3h41′38″ alla media di 43,937 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli olandesi Te Brake e Johim Ariesen (Metec – TKH Continental Cyclingteam). Miglior italiano Davide Ballerini (Team Idea), 4°. Ariesen è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo del polacco Gradek e 2″ su Stepniak. Miglior italiano Ballerini, 6° a 7″.

TOUR 2013 & 2014: LE SARTING LIST A CONFRONTO

luglio 3, 2014 by Redazione  
Filed under News

Mentre la carovana che andrà a comporre il “peloton” del 101° Tour de France comincia a radunarsi in quel di Leeds, andiamo ad esaminare il campo partenti dell’imminente Grande Boucle, ponendolo in parallelo con quella che fu la starting list della scorsa edizione, quella conquistata da Chris Froome, il britannico che anche quest’anno riveste i panni di grande favorito per il successo finale, accanto alo spagnolo Contador e al nostro Vincenzo Nibali.

TEAM SKY 2013: Christopher Froome, Edvald Boasson Hagen, Peter Kennaugh, Vasil Kiryienka, David López, Richie Porte, Kanstantin Siutsou, Ian Stannard, Geraint Thomas
TEAM SKY 2014: Christopher Froome, Bernhard Eisel, Vasil Kiryienka, David López, Mikel Nieve, Danny Pate, Richie Porte, Geraint Thomas, Xabier Zandio.

Per il secondo anno consecutivo Froome si presenta come l’uomo da battere e arriva al Tour con una squadra che si è rinforzata in montagna con Nieve, senz’altro più competitivo di Kennaugh, anche se rispetto al 2013 c’è qualche dubbio sulla condizione di Porte, reduce da problemi fisici e da un Giro del Delfinato con alti e bassi; gli innesti di Eisel, Pate e Zandio, al posto di Boasson Hagen, Stannard e Siutsou, non spostano più di tanto gli equilibri sebbene il secondo terzetto abbia forse qualcosina in più; ma è appunto la presenza di Nieve che fa sì che la formazione del 2014 si possa considerare leggermente superiore.

CANNONDALE 2013: Peter Sagan, Maciej Bodnar, Alessandro De Marchi, Edward King, Kristijan Koren, Alan Marangoni, Moreno Moser, Fabio Sabatini, Brian Vandborg
CANNONDALE 2014: Peter Sagan, Maciej Bodnar, Edward King, Kristijan Koren, Marco Marcato, Alessandro De Marchi, Jean-Marc Marino, Fabio Sabatini, Elia Viviani.

Così come un anno fa, sarà al via una formazione che punterà quasi esclusivamente a conquistare vittorie di tappa e la maglia verde con Sagan, essendo priva di uomini di classifica (sebbene De Marchi potrà provare a fare qualcosa in montagna). L’arma in più per lo slovacco rispetto alla passata stagione potrà essere un Viviani deludente al Giro d’Italia ma apparso ritrovato al recente Giro di Slovenia: è la presenza del veronese che fa sì che la compagine del 2014 abbia una lieve preferenza.

LOTTO BELISOL 2013: Jurgen Van Den Broeck, Lars Ytting Bak, Bart De Clercq, André Greipel, Adam Hansen, Gregory Henderson, Jurgen Roelandts, Marcel Sieberg, Frederik Willems
LOTTO BELISOL 2014: Jurgen Van Den Broeck, Lars Ytting Bak, Bart De Clercq, Tony Gallopin, André Greipel, Adam Hansen, Gregory Henderson, Jurgen Roelandts, Marcel Sieberg.

Come di consueto Van den Broeck punterà a piazzarsi nei primi 5 in classifica generale e sarà spalleggiato in montagna da De Clercq mentre il resto della formazione è costruito per le volate di Greipel; l’unico cambio rispetto al 2013 è quello di Willems rimpiazzato da Gallopin ovvero da un corridore veloce ma in grado di dire la sua anche nelle tappe di media montagna. E’ lui a far sì che la formazione attuale abbia qualcosa in più di quella di un anno fa.

BMC 2013: Cadel Evans, Brent Bookwalter, Marcus Burghardt, Philippe Gilbert, Amaël Moinard, Steve Morabito, Manuel Quinziato, Michael Schar, Tejay Van Garderen
BMC 2014: Tejay Van Garderen, John Darwin Atapuma, Greg Van Avermaet, Marcus Burghardt, Amaël Moinard, Daniel Oss, Michael Schar, Peter Stetina, Peter Velits.

In questa stagione Van Garderen ha avuto un avvicinamento al Tour a fari spenti, ma chissà che questo non sia un vantaggio per lui rispetto a un 2013 in cui aveva brillato al Giro di California e al Giro di Svizzera per poi mancare l’appuntamento da protagonista alla Grande Boucle; lo statunitense non avrà questa volta al fianco un co-capitano come Evans, che comunque era reduce da un dispendioso Giro d’Italia, ma può contare su solidi luogotenenti in montagna come Atapuma, Stetina e Velits mentre Van Avermaet ricoprirà il ruolo di cacciatore di tappe, che nel 2013 era di Gilbert. Nel complesso le due formazioni si equivalgono.

RADIOSHACK 2013: Andy Schleck, Jan Bakelants, Laurent Didier, Tony Gallopin, Markel Irizar, Andreas Klöden, Maxime Monfort, Jens Voigt, Haimar Zubeldia
TREK 2014: Andy Schleck, Matthew Busche, Fabian Cancellara, Markel Irizar, Danny Van Poppel, Gregory Rast, Fränk Schleck, Jens Voigt, Haimar Zubeldia.

Non è chiaro chi tra i due fratelli Schleck e Zubeldia sarà il leader per quanto riguarda la classifica generale, dal momento che il basco può puntare al massimo a chiudere nella top ten, mentre Andy è reduce da un Giro di Svizzera in cui ha dimostrato meno rispetto a un 2013 in cui, sia pure tra alti e bassi, era stato dignitoso anche alla Grande Boucle. Fränk, dal canto suo, ha combinato poco o nulla in questa stagione. Tutto sommato davano più garanzie Klöden e Monfort così come in chiave successi di tappa ne davano di più Bakelants e Gallopin rispetto a un Cancellara che arriva al Tour in ritardo di condizione, senza dimenticare che l’eterno Voigt e lo stesso Zubeldia avranno un anno in più sulle spalle. Solo in volata la formazione attuale è più competitiva rispetto a quella di un anno fa grazie a Van Poppel, ma nel complesso quella del 2013 si lascia preferire.

EUROPCAR 2013: Pierre Rolland, Yukiya Arashiro, Jérôme Cousin, Cyril Gautier, Yohann Gène, Davide Malacarne, Kévin Réza, David Veilleux, Thomas Voeckler
EUROPCAR 2014: Thomas Voeckler, Yukiya Arashiro, Bryan Coquard, Cyril Gautier, Yohann Gène, Alexandre Pichot, Perrig Quéméneur, Kévin Réza, Pierre Rolland.

Come avviene da quattro anni a questa parte la formazione francese sarà imperniata su Voeckler e Rolland, anche se il primo inizia ad avere una certa età e non ha brillato in questa stagione mentre sul secondo, che comunque un anno fa era stato condizionato nella preparazione da un problema al ginocchio e per questo non era riuscito a fare classifica, pesa l’incognita di un Giro corso da protagonista che potrebbe quindi nuovamente impedirgli di giocarsi una top ten nella generale e costringerlo a puntare solo ai successi di tappa e alla maglia a pois. Per il resto la compagine del 2014 perde qualcosa in montagna per la mancata convocazione di Malacarne ma guadagna in volata grazie a Coquard, sebbene difficilmente il giovane francese possa andare oltre qualche piazzamento. In ogni caso sostanziale parità tra le due formazioni.

ASTANA 2013: Janez Brajkovic, Assan Bazayev, Jakob Fuglsang, Enrico Gasparotto, Francesco Gavazzi, Andrey Kashechkin, Fredrik Kessiakoff, Alexey Lutsenko, Dmitriy Muravyev
ASTANA 2014: Vincenzo Nibali, Jakob Fuglsang, Andriy Grivko, Dmitriy Gruzdev, Maxim Iglinskiy, Tanel Kangert, Michele Scarponi, Alessandro Vanotti, Lieuwe Westra.

Non c’è molto da dire nel senso che l’innesto di Nibali, sul podio in 5 degli ultimi 6 grandi giri disputati, innalza di molto il livello di competitività della formazione attuale rispetto a un 2013 in cui i leader erano Brajkovic, che al di là del precoce ritiro difficilmente avrebbe chiuso nella top ten della generale, e Fuglsang, che dovrà svolgere ora il ruolo di luogotenente per il siciliano al pari di uno Scarponi apparso ritrovato ai campionati italiani e di Kangert. Inoltre due cacciatori di tappe come Gasparotto e Gavazzi vengono rimpiazzati ad due atleti altrettanto validi come Grivko e Westra, reduce da un grande Giro del Delfinato e che, se in giornata, è capace di dire la sua anche in montagna. Netta, quindi, la superiorità della formazione attuale.

FDJ 2013: Thibaut Pinot, William Bonnet, Nacer Bouhanni, Pierrick Fédrigo, Murilo Fischer, Alexandre Geniez, Arnold Jeannesson, Jérémy Roy, Arthur Vichot
FDJ 2014: Thibaut Pinot, William Bonnet, Mickaël Delage, Arnaud Démare, Arnold Jeannesson, Mathieu Ladagnous, Cédric Pineau, Jérémy Roy, Arthur Vichot.

Dopo la delusione di un anno fa, cui è seguito comunque un riscatto alla Vuelta, sarà nuovamente Pinot l’uomo di classifica sebbene i problemi fisici avuti al Giro di Svizzera potrebbero incidere in negativo. Il francese potrà contare in montagna su Jeannesson, anche se non c’è un terzo uomo da salita all’altezza di Geniez, mentre Roy e Vichot punteranno alle tappe intermedie e Démare ricoprirà in volata il ruolo che era stato dell’amico-rivale Bouhanni nel 2013. In ogni caso l’assenza di Geniez fa sì che la formazione del 2013 si lasci lievemente preferire

AG2R 2013: Jean-Christophe Péraud, Romain Bardet, Maxime Bouet, Samuel Dumoulin, Hubert Dupont, John Gadret, Blel Kadri, Sébastien Minard, Christophe Riblon
AG2R 2014: Jean-Christophe Péraud, Romain Bardet, Mikaël Cherel, Samuel Dumoulin, Ben Gastauer, Blel Kadri, Sébastien Minard, Matteo Montaguti, Christophe Riblon.

Gli uomini faro di questa formazione saranno ancora una volta Riblon, sul quale le aspettative sono cresciute dopo l’exploit all’Alpe d’Huez (al di là delle prestazioni non brillanti di questa stagione, se si eccettua la lunga fuga all’Amstel Gold Race), Bardet, che con un anno in più di esperienza e con l’ottima performance al Giro del Delfinato punta forte a chiudere nella top ten, e Péraud che, invece, difficilmente potrà fare classifica per via di un’età che inizia a farsi sentire e di un avvicinamento al Tour travagliato. Va detto che Cherel, Gastauer e Montaguti non sono all’altezza di Gadret, Dupont e Bouet in montagna, nè sono atleti in grado di andare a caccia di successi parziali nelle frazioni meno impegnative ed è per questo che la compagine del 2013 aveva qualcosa in più.

SAXO-TINKOFF 2013: Alberto Contador, Daniele Bennati, Jesús Hernández, Roman Kreuziger, Benjamín Noval, Sérgio Paulinho, Nicolas Roche, Michael Rogers, Matteo Tosatto
TINKOFF-SAXO 2014: Alberto Contador, Daniele Bennati, Jesús Hernández, Rafal Majka, Michael Mørkøv, Sérgio Paulinho, Nicolas Roche, Michael Rogers, Matteo Tosatto.

Dopo un 2012 in cui aveva vinto la Vuelta più con il cuore che con le gambe e un 2013 sotto tono Contador sembra tornato finalmente quello dei giorni migliori, ma non potrà contare su Kreuziger che verrà sostituito da un Majka che ha speso molto al Giro d’Italia e difficilmente potrà avere la stessa condizione che aveva il ceco un anno fa. Il resto della formazione, se si eccettua l’ininfluente avvicendamento tra Noval e Mørkøv, è identico ma a compensare l’assenza di Kreuziger potrà esserci Roche, che ha disputato il Giro in preparazione al Tour e arriva alla Grande Boucle decisamente più in palla di un anno fa, come dimostra il successo alla Route du Sud. Pertanto le due formazioni, comunque, si equivalgono.

KATUSHA 2013: Joaquim Rodríguez, Pavel Brutt, Alexander Kristoff, Aliaksandr Kuchynski, Alberto Losada, Daniel Moreno, Gatis Smukulis, Yuri Trofimov, Eduard Vorganov
KATUSHA 2014: Joaquim Rodríguez, Vladimir Isaychev, Alexander Kristoff, Luca Paolini, Alexander Porsev, Egor Silin, Gatis Smukulis, Simon Spilak, Yuri Trofimov.

Un anno fa la formazione era costruita su Rodríguez che puntava alla classifica con i fedelissimi Moreno e Losada a spalleggiarlo mentre ora “Purito”, dopo la caduta che l’ha costretto al ritiro dal Giro d’Italia, arriva al Tour per tentare di vincere una tappa e affinare la gamba in vista della Vuelta, che diviene il suo vero appuntamento della seconda parte di stagione. A tentare di chiudere nella top ten sarà Trofimov, un anno fa non al meglio in quanto reduce dal Giro, con Spilak pronto a dire anch’egli la sua in montagna mentre Kristoff, sul quale le aspettative sono cresciute dopo il successo alla Sanremo, punterà alle volate e avrà l’appoggio di Isaychev, Paolini e Porsev. Il fatto che Rodríguez non sia al 100% fa sì che la compagine del 2013 abbia qualcosa in più.

MOVISTAR 2013: Alejandro Valverde, Andrey Amador, Jonathan Castroviejo, Rui Alberto Faria Da Costa, Imanol Erviti, José Iván Gutiérrez, Rubén Plaza, Nairo Quintana, José Joaquín Rojas
MOVISTAR 2014: Alejandro Valverde, Imanol Erviti, John Gadret, Jesús Herrada, Beñat Intxausti, Ion Izagirre, Rubén Plaza, José Joaquín Rojas, Giovanni Visconti.

Nel 2013 la compagine di Unzué si è presentata al via con due capitani come Valverde e Quintana e un luogotenente come Rui Costa, mentre ora sarà solo il murciano, apparso comunque mai così tirato a lucido come in questa stagione, a tentare di centrare per la prima volta il podio nella generale. I vari Gadret, Herrada, Izagirre e Intxausti, sebbene in questa stagione si sia visto poco, e lo stesso Visconti sono comunque gregari di qualità, ma le assenze di Rui Costa e Quintana pesano e pertanto la formazione di un anno fa era superiore

COFIDIS 2013: Rein Taaramäe, Yoann Bagot, Jérôme Coppel, Egoitz García, Christophe Le Mével, Guillaume Levarlet, Luis Ángel Maté, Rudy Molard, Daniel Navarro
COFIDIS 2014: Daniel Navarro, Nicolas Edet, Egoitz García, Cyril Lemoine, Luis Ángel Maté, Rudy Molard, Adrien Petit, Julien Simon, Rein Taaramäe.

Dopo il 9° posto, sia pure arrivato grazie a due fughe, sarà ancora Navarro a tentare di fare classifica mentre Taaramäe, al di là di una buona prestazione al Giro di Turchia nel mese di maggio, non sembra più in grado di essere competitivo in montagna. Nel complesso la formazione del 2013 aveva qualcosa in più quando la strada saliva con i vari Bagot, Coppel e Le Mével, mentre quella attuale ha qualcosa in più nelle frazioni meno impegnative, grazie a Petit e Simon, e dunque il giudizio è di sostanziale parità tra le due compagini

LAMPRE-MERIDA 2013: Damiano Cunego, Matteo Bono, Davide Cimolai, Elia Favilli, Roberto Ferrari, Adriano Malori, Manuele Mori, Przemyslaw Niemiec, José Rodolfo Serpa
LAMPRE-MERIDA 2014: Rui Alberto Faria Da Costa, Davide Cimolai, Kristijan Durasek, Chris Horner, Sacha Modolo, Nélson Oliveira, Maximiliano Ariel Richeze, José Rodolfo Serpa, Rafael Valls Ferri.

Nel 2013 Niemiec e Cunego erano reduci rispettivamente dal 6° posto al Giro d’Italia e da discrete prestazioni al Giro del Delfinato e, dunque, ce li si attendeva protagonisti in alta montagna ma non certo quanto lo possano essere Horner (sebbene lo statunitense, apparso comunque non così lontano dalla miglior condizione in Slovenia, non punterà alla classifica quanto a vincere una tappa e a preparare al meglio la Vuelta) e soprattutto un Rui Costa reduce dal terzo trionfo consecutivo al Giro di Svizzera e a caccia di un piazzamento nei primi 10 nella generale. Gli innesti di Durasek e Valls, che vanno ad affiancare il solido Serpa, fanno salire la qualità media in montagna così come sale anche quella per quanto riguarda gli arrivi in volata, con Modolo che dovrebbe essere più competitivo di Ferrari e che, oltre che da Cimolai, sarà supportato anche da Richeze. Se teniamo conto, infine, che Malori era arrivato al Tour un anno fa in condizione precaria la formazione del 2014 è nettamente superiore.

OMEGA-QUICK STEP 2013: Mark Cavendish, Sylvain Chavanel, Michal Kwiatkowski, Tony Martin, Jérome Pineau, Gert Steegmans, Niki Terpstra, Matteo Trentin, Peter Velits
OMEGA-QUICK STEP 2014: Mark Cavendish, Jan Bakelants, Michal Golas, Michal Kwiatkowski, Tony Martin, Alessandro Petacchi, Mark Renshaw, Niki Terpstra, Matteo Trentin.

Così come avvenuto un anno fa, quella belga è una formazione Cavendish-centrica anche se dopo l’11° posto di un anno fa e le brillanti prestazioni in primavera ci si attendono ottime cose in classifica generale da Kwiatkowski che, però, non sembra arrivare al Tour in grande condizione. Il secondo uomo da salita sarà Bakelants, brillantissimo un anno fa, che può essere messo sullo stesso piano di Peter Velits mentre Martin, al di là della grande prestazione al Giro di Svizzera, non punterà alla generale quanto all’unica tappa a cronometro; inoltre manca un cacciatore di tappe come Chavanel ma in compenso Cavendish avrà un uomo in più al suo fianco nelle volate con Petacchi e Renshaw in luogo del solo Steegmans. Considerando le aspettative su Kwiatkowski, che sono aumentate, possiamo attribuire una lieve preferenza alla compagine attuale

BELKIN 2013: Lars Boom, Robert Gesink, Tom Leezer, Bauke Mollema, Lars Petter Nordhaug, Bram Tankink, Laurens Ten Dam, Sep Vanmarcke, Maarten Wynants
BELKIN 2014: Bauke Mollema, Lars Boom, Stef Clement, Laurens Ten Dam, Steven Kruijswijk, Tom Leezer, Bram Tankink, Sep Vanmarcke, Maarten Wynants.

Pochi cambiamenti rispetto a un anno fa per la formazione olandese con Mollema che tenterà di migliorare il 6° posto dello scorso Tour e Ten Dam che gli resterà al suo fianco in alta montagna, mentre il terzo uomo da salita sarà Kruijswijk, che può essere messo sullo stesso piano del Gesink reduce dal Giro e pertanto non al top della condizione del 2013. L’altro cambio è quello tra Nordhaug e un Clement ottimo cronoman ma cresciuto molto anche in salita nelle ultime stagioni, che potrà dare un contributo superiore a quello del norvegese: pertanto la formazione del 2014 è leggermente superiore

GARMIN-SHARP 2013: Ryder Hesjedal, Jack Bauer, Thomas Danielson, Rohan Dennis, Daniel Martin, David Millar, Ramunas Navardauskas, Andrew Talansky, Christian Vandevelde
GARMIN-SHARP 2014: Andrew Talansky, Janier Alexis Acevedo, Jack Bauer, Alex Howes, Benjamin King, Sebastian Langeveld, Ramunas Navardauskas, Tom-Jelte Slagter, Johan Van Summeren.

Quella del 2013 era una formazione votata interamente o quasi alla montagna con Hesjedal, sebbene fosse reduce dai ritiri al Giro d’Italia e poi al Tour de Suisse, Daniel Martin e Talansky tutti a caccia di un buon piazzamento nella generale, supportati dai vari Danielson e Dennis. Ora sarà il solo Talansky, che dopo aver vinto al Delfinato può sognare addirittura il podio (anche se sembra più realistico un piazzamento nei 10 o magari nei 5), a fare classifica con la novità Acevedo, reduce da un buon Giro di Svizzera, a supportarlo quando la strada sale. In compenso nella formazione attuale ci sono cacciatori di tappe di qualità come Langeveld e Slagter, senza dimenticare Navardauskas che, a differenza di un anno fa, non avrà il Giro nelle gambe e dovrebbe pertanto avere una condizione superiore. Pertanto possiamo dare un giudizio di parità tra le due formazioni

ORICA-GREENEDGE 2013: Simon Gerrans, Michael Albasini, Simon Clarke, Matthew Goss, Daryl Impey, Brett Lancaster, Cameron Meyer, Stuart O’Grady, Svein Tuft
ORICA-GREENEDGE 2014: Simon Gerrans, Michael Albasini, Simon Clarke, Luke Durbridge, Matthew Hayman, Jens Keukeleire, Michael Matthews, Svein Tuft, Simon Yates.

La formazione australiana sarà ancora una volta votata ai successi parziali con Gerrans e Albasini nelle tappe intermedie e con Matthews che prende il posto di Goss come velocista; i due che tenteranno di fare qualcosa in montagna sono, invece, Clark e un Simon Yates che, sebbene non abbia il talento del fratello Adam, vale più di Cameron Meyer e per questo la formazione del 2014 ha una lievissima preferenza.

ARGOS-SHIMANO 2013: John Degenkolb, Roy Curvers, Koen De Kort, Tom Dumoulin, Johannes Fröhlinger, Simon Geschke, Marcel Kittel, Albert Timmer, Tom Veelers
GIANT-SHIMANO 2014: Marcel Kittel, Roy Curvers, John Degenkolb, Dries Devenyns, Tom Dumoulin, Cheng Ji, Koen De Kort, Albert Timmer, Tom Veelers.

La formazione ricalca in gran parte quella di un anno fa ma le aspettative su Kittel sono decisamente cresciute dopo che ha dominato gli sprint della scorsa edizione della Grande Boucle e anche quelli delle tappe irlandesi del Giro d’Italia, prima di essere costretto al ritiro. Ad essere cresciute sono anche le aspettative su Dumoulin, reduce da un ottimo Giro di Svizzera e in grado di dire la sua sia nella crono di Périgueux, sia nelle frazioni di media montagna. La preferenza va pertanto alla compagine attuale.

EUSKALTEL 2013: Igor Antón, Mikel Astarloza, Gorka Izagirre, Ion Izagirre, Juan José Lobato, Mikel Nieve, Juan José Oroz, Rubén Pérez, Romain Sicard.
IAM CYCLING 2014: Sylvain Chavanel, Martin Elmiger, Mathias Frank, Heinrich Haussler, Reto Hollenstein, Roger Kluge, Jérome Pineau, Sebastien Reichenbach, Marcel Wyss.

Saranno Frank e il giovane Reichenbach gli uomini di classifica della Iam Cycling ma difficilmente riusciranno ad avere lo stesso rendimento in montagna di Antón e Nieve anche perchè Frank ha probabilmente incentrato la preparazione sul Giro di Svizzera e dovrebbe calare di condizione al Sud. Anche per quanto riguarda il resto della formazione la “defunta” Euskaltel ha qualcosa di più in salita con Astarloza e i fratelli Izagirre in luogo del solo Wyss per la Iam Cycling; ma, in compenso la formazione elvetica può contare su un eccellente cacciatore di tappe come Chavanel e su un Haussler che in volata ha qualcosa in più di Lobato. Ciò nonostante la preferenza va, sia pure di misura, alla Euskaltel.

VACANSOLEIL 2013: Wouter Poels, Kris Boeckmans, Thomas De Gendt, Juan Antonio Flecha, Johnny Hoogerland, Sergey Lagutin, Boy Van Poppel, Danny Van Poppel, Lieuwe Westra
NETAPP-ENDURA 2014: Leopold König, Jan Bárta, David De La Cruz, Zakkari Dempster, Bartosz Huzarski, Tiago Machado, José Mendes, Andreas Schillinger, Paul Voss.

Per quanto riguarda la classifica generale König, reduce dal 9° posto all’ultima Vuelta e da buone prestazioni al Giro del Delfinato, offre più garanzie di quante ne davano Poels e De Gendt, senza dimenticare un talento inespresso ma comunque in grado di dire la sua quando la strada sale come Machado e lo stesso Mendes, anch’egli autore di buone prestazioni in montagna alla Vuelta 2013. A livello di cacciatori di tappe, però, la Vacansoleil aveva qualcosa in più con Boeckmans e i fratelli Van Poppel per quanto riguarda gli arrivi in volata e con Flecha, Hoogerland e soprattutto Westra per le frazioni intermedie, rispetto ai quali i vari Bárta e Huzarski non sembrano di pari livello. Pertanto la preferenza va alla compagine olandese.

SOJASUN 2013: Brice Feillu, Anthony Delaplace, Julien El Fares, Jonathan Hivert, Cyril Lemoine, Jean-Marc Marino, Maxime Méderel, Julien Simon, Alexis Vuillermoz
BRETAGNE-SECHE 2014: Brice Feillu, Jean-Marc Bideau, Anthony Delaplace, Romain Feillu, Armindo Fonseca, Arnaud Gérard, Florian Guillou, Benoît Jarrier, Florian Vachon.

Arriviamo infine alla Bretagne-Séché che sarà presumibilmente la squadra materasso di questo Tour, così come lo è stata la Sojasun nel 2013. Per entrambe l’uomo più competitivo in montagna è sulla carta Brice Feillu che non sembra più comunque in grado di ripetere quanto fatto nel 2009, quando si aggiudicò la tappa pirenaica di Andorra Arcalis, mentre per quanto riguarda le volate suo fratello Romain ha sulla carta qualcosa in più sia di Hivert, sia di Simon. Nel complesso in ogni caso la Bretagne-Séché schiera in gran parte degli illustri sconosciuti e sembra avere meno qualità media della Sojasun che, pertanto, si lascia preferire.

Marco Salonna

Il peloton del Tour 2013 (foto Getty)

Il 'peloton' del Tour 2013 (foto Getty)

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