08-07-2012

luglio 9, 2012 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE
Il francese Thibaut Pinot (FDJ-Big Mat) si è imposto nell’ottava tappa, Belfort – Porrentruy, percorrendo 157,5 Km in 3h56′10″, alla media di 40,014 Km/h. Ha preceduto di 26″ l’australiano Evans e il francese Gallopin. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 5°. Il britannico Bradley Wiggins (Sky Procycling) ha conservato la testa della classifica, con 10″ su Evans e 16″ su Nibali.

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)
L’italiano Andrea Guardini (Farnese Vini – Selle Italia) si è imposto nella nona tappa, circuito di Zhangye, percorrendo 117 Km in 2h29′37″, alla media di 46,920 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Mezgec e il kazako Tleubayev. L’iraniano Hossein Alizadeh (Tabriz Petrochemical Team) ha conservato la testa della classifica con 9″ sul colombiano Baez Alvarez e 11″ sullo spagnolo Ramirez Abeja. Miglior italiano Alfredo Balloni (Farnese Vini – Selle Italia), 17° a 1′33″.

INTERNATIONALE ÖSTERREICH-RUNDFAHRT – TOUR OF AUSTRIA
L’italiano Daniele Colli (ITeam Type 1 – Sanofi) si è imposto nell’ottava ed ultima tappa, Podersdorf am Neusiedler See – Vienna, percorrendo 122,8 Km in 2h29′54″, alla media di 49,152 Km/h. Ha preceduto allo sprint il russo Tsatevich e lo sloveno Jarc. In classifica si impone il danese Jakob Fuglsang (RadioShack-Nissan) con 1′24″ sull’elvetico Morabito e 1′52″ sullo sloveno Vrecer. Miglior italiano Danilo Di Luca (Acqua & Sapone), 4° a 2′15″

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)
L’ucraino Vitaliy Popkov (ISD – Lampre Continental) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Jaslo – Jaroslaw, percorrendo 165,2 Km in 3h53′47″, alla media di 42,398 Km/h. Ha preceduto di 6″ il russo Trusov e l’italiano Andrea Palini (Team Idea). In classifica si impone il polacco Mariusz Witecki (Bank BGZ) con 5″ e 37″ sui connazionali Huzarski e Pierzga. Miglior italiano Palini, 4° a 59″.

SIBIU CYCLING TOUR (Romania)
Il serbo Gabor Kasa (Salcano – Arnavutkoy) si è imposta nella quarta ed ultima tappa, circuito di Sibiu, percorrendo 146 Km in 3h44′30″, alla media di 39,020 Km/h. Ha preceduto di 2″ il bulgaro Gerganov e di 5″ il norvegese Haugård. Miglior italiano Alessandro Malaguti (Hemus 1896 Troyan). In classifica si impone lo spagnolo Victor De La Parte (SP Tableware Cycling Team) con 17″ sul croato Kvasina e 56″ sull’ucraino Topchanyuk. Miglior italiano Manuel Hillebrand (Union Raffeisen Redteam Tirol), 48° a 21′49″.

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA
Il venezuelano Gil Cordovés Pérez (Gobernación del Zulia – Alcaldía de Cabimas) si è imposto nella terza tappa, circuito di Cumaná, percorrendo 87,6 Km in 2h11′48″, alla media di 39,878 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Pérez Silva e l’argentino Mauro Abel Richeze. Unico italiano in gara Omar Bertazzo (Androni Giocattoli), 9°. ll venezuelano Arthur Alberto García Rincon (Loteria del Tachira) ha conservato la testa della classifica, con 2″ e 8″ sui connazionali Chacón Colmenares e Valero. Bertazzo 22° a 4′02″.

GIRO DEL MEDIO BRENTA (dilettanti)

L’italiano Matteo Busato (Team Idea 2010) si è imposto nella corsa veneta, Villa del Conte – Cittadella, percorrendo 169,1 Km in 4h03′, alla media di 41,753 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Matteo Marcolin (Zalf Désirée Fior) e di 19″ l’austriaco Krizek.

GP DE PONT Á MARCQ – CIRCUIT DU PÉVÈLE

Il francese Benoît Daeninck si è imposto nella corsa francese, circuito di Pont à Marcq, percorrendo 187,1 Km in 4h24′09″, alla media di 42,498 Km/h. Ha preceduto di 18″ il belga Lavery e il francese Desriac.

FUGLSANG VINCE, MA IN AUSTRIA E’ TANTA ITALIA

luglio 9, 2012 by Redazione  
Filed under News

Con l’arrivo di Vienna si chiude anche la sessantaquattresima edizione dell’Int. Österreich-Rundfahrt, vittoria finale per Fuglsang, ma anche tanta Italia nella otto giorni austriaca con ben sette vittorie: bis di Modolo e una vittoria a testa per Di Luca, Bazzana, Taborre, Colli e Pinotti. Il giovane Fuglsang si impone però nella tappa decisiva, la quarta, dove riesce a prendere il vantaggio decisivo per la vittoria finale.

Foto copertina: il podio del Giro dell’Austrra (foto Mario Stiehl)

Nonostante la vittoria finale del danese Fuglsang si può dire che la sessantaquattresima edizione del Giro d’Austria sia stato dominato dall’Italia. Ad aprire le danze è il portacolori della Type1 che si impone nella volata di apertura ad Innsbruck. Alle sue spalle altri due azzurri: Gavazzi e Canola, battuti nella volata conclusiva, ovvio epilogo di tappa dopo l’esaurimento della fuga che aveva visto protagonisti Bagot, Brandle, Bodrogi e Zoldi.
Nella tappa successiva, con arrivo a Kitzbuheler, torna alla vittoria Danilo Di Luca che giunge al traguardo in solitaria con una manciata di secondi su Morabito e Rohreggher con il danese Fuglsang a quasi due minuti.
Contrariamente alle attese termina in volata anche la terza tappa con lo sprint vinto ancora da un italiano, questa volta è Sacha Modolo a mettere la sua ruota davanti Schorn e Gavazzi, il portacolori della Colnago riuscirà a bissare poi il successo nella sesta tappa, davanti a Colli e Napolitano, chiude il poker italiano Guarnieri dell’Astana.
Nel frattempo si era disputata la tappa più importante della corsa austriaca, la Lienz-Alpendorf di circa 140km. Nella tappa che vedeva la scalata all’impinente Grossglockner ha vinto il danese Fuglsang grazie ad un’imponente fuga con la quale ha dato più di un minuto al primo inseguitore, Konig, il quale al traguardo dichiererà di non aver mai patito così tanto i crampi come nella lotta con il corridore della Radioshack. Terzo Vrecer che prende più di due minuti e mezzo, sesto Di Luca che perde 2′47” e anche la maglia di leader, per il killer di Spoltore grande rammarico e anche un po’ di leggerezza nel lasciar andare una fuga così pericolosa e non essere più in grado di riprenderla compromettendo il resto della gara.
La gara successiva ha visto l’Italia tornare sul primo gradino del podio, grazie al portacolori dell’Acqua&Sapone Taborre che si è imposto su Bandiera e Brandle, sul traguardo di Sonntagberg, a coronamento di una lunga fuga partita fin dai primi chilometri, giornata resa ancora più positiva per la squadra in tenuta bianca con Di Luca che non si arrende e nel finale rosicchia qualche secondo al capoclassifica e diretto avversario.
Detto della sesta tappa andata a Modolo, il dominio azzurro continua nella cronometro di Podersdorf, circa 24km, con la vittoria dell’ingegner Pinotti. Il corridore BMC corre senza rivali staccando di 33” Vandewalle (più di un secondo a chilometro) e quasi un minuto Rabon, dietro di loro Brutt, Barta, King e Bodrogi, con i primi di classifica che corrono una corsa parallela: Fuglsang giunge dodicesimo e incrementa il proprio vantaggio ipotecando la vittoria in vista della tappa conclusiva in cui è prevista volata, Di Luca invece non riesce a sorprendere e come da pronostico perde diversi secondi finendo in generale alle spalle di Morabito e Vercer fuori dal podio. La passerella finale fino a Vienna non cambia la situazione della generale, l’arrivo in volata premia ancora un italiano, è la volta di Colli che si impone su Tsatevich e Jarc calando il sipario su una settimana davvero raggiante per i colori azzurri, almeno sul fronte austriaco!

Andrea Mastrangelo

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PORRENTRUY

luglio 9, 2012 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Anche al Tour 2012 vi proporremo l’appuntamento giornaliero con l’almanacco, rubrica contenitore con la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, la presentazione della tappa del giorni, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà, il ricordo del Tour del 1953 e una vista “retrospettiva” sul Tour in corso. Seguiteci.

Foto copertina: castello di Porrentruy (www.tourismesuisse.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Pinot, un’impresa sul futuro. Wiggins giallo, Nibali fa sognare (Gazzetta dello Sport)

Tour, tappa a Pinot: Wiggins resta in giallo (Corriere dello Sport / Stadio)

Francia

Pinot jeune premier (L’Equipe)

Svizzera

A Porrentruy primo è un francese (Corriere del Ticino)

Thibaut Pinot Sieger der Etappe in Pruntrut (Neue Zuercher Zeitung)

Regno Unito

Pinot triumphs as Wiggins holds yellow jersey (The Daily Telegraph)

Wiggins in a rage over dope slurs (The Independent)

Pinot wins but Wiggins keeps yellow jersey (The Times)

Spagna

Victoria de Thibaut Pinot – Samuel: fractura en la mano y contusión en la clavícula (AS)

‘Samu’ abandona el Tour – Pinot toma la alternativa (Marca)

Thibaut Pinot gana mientras la desgracia se ceba en Samuel (El Mundo Deportivo)

Belgio

Victoire en solitaire du jeune Pinot devant les favoris (Le Soir)

Jongste van het pak rondt mooie solo af (De Standaard)

Pinot remporte la 8e étape, Wiggins toujours en jaune (L’Avenir)

Thibaut Pinot, le benjamin du Tour, s’impose à Porrentruy (La Dernière Heure/Les Sports)

Gros numéro du jeune Thibaut Pinot, abandon pour Samuel Sanchez (Sudinfo.be)

Thibaut Pinot rondt mooie solo af (Het Nieuwsblad)

Germania

Pinot gewinnt achte Tour-Etappe – Wiggins in Gelb (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Franzose Pinot gewinnt achte Tour-Etappe – Wiggins weiter in Gelb (Bild)

Lussemburgo

Franzose Pinot gewinnt – Fränk Schleck auf Platz zehn (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Franzose Pinot gewinnt 8. Etappe (Tageblatt)

Paesi Bassi

Franzose Pinot gewinnt 8. Etappe (De Telegraaf)

Danimarca

Wiggins amok på pressemøde(Jyllands-Posten)

Fransk stortalent brillerede på 8. etape (Sporten.dk)

Tourens yngste rytter vinder udfordrende bjergetape (Politiken)

Repubblica Slovacca

Benjamínok pelotónu Pinot vyhral ôsmu etapu, Sagan stále v zelenom (Pravda)

Canada

French rider Thibaut Pinot wins 8th stage of Tour de France (The Globe and Mail)

USA

Olympic Winner Crashes and May Miss London (The New York Times)

Pinot wins Tour’s 8th stage; Wiggins keeps lead (Usa Today)

Colombia

Thibaut Pinot se quedó con el triunfo en la octava etapa del Tour (El Tiempo)

El francés Pinot gana octava etapa del Tour (El Espectador)

Australia

Wiggins retains Tour lead ahead of Evans (The Age)

Evans shadows Wiggins ahead of time trial (The Australian)

Evans exposes Wiggins’ fragility (Herald Sun)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Secondo voi ci può stare l’attacco di qualche uomo di classifica che teme la crono? Oppure, cosa prevedete?

Hotdogbr: ci sarà la fuga di gente tipo Voeckler, Casar, Moncoutiè o Vinokourov che andrò al traguardo e sull’ultima salita e la discesa successiva Evans e Nibali potrebbero provare qualcosa, non saranno certo gli ultimi 16 km a pregiudicare il loro rendimento nella crono e il peggio che può accadere loro è di essere ripresi

Salitepuntocià: Senza abbuoni le tappe perdono quel poco di interessante… vi fossero stati, Evans e Nibali avrebbero tentato qualcosa… sapendo che nel caso arrivassero con 2″ sul gruppo almeno han il premio dell’abbuono. Togliendo gli abbuoni, rende la corsa piu prevedibile e meno avvincente. Consiglierei ai 2 umani, Evans e Nibali, di risparmiare energie per la crono ove i 2 sky-robot si avvantaggeranno

DOPO LA TAPPA

Hotdogbr: bella tappa, inizierei dal Team Sky che ieri e oggi ha tirato a tutta per tutto il giorno malgrado nessuno dei fuggitivi fosse pericoloso e non è chiaro se lo fa per intimorire gli avversari oppure per farli stancare in modo da esaltare le doti di passisti scalatori di Froome e Wiggins o per altro, fatto sta che Porte e Rogers nel finale sono mancati e può darsi che si siano risparmiati visto che non c’era più bisogno di loro però fossi stato il ds avrei fatto in modo di tenerli nelle zone alte della classifica, anche alla luce della crono di domani dove guadagneranno su molti, il che può sempre venir buono in seguito. Che Pinot è un futuro fuoriclasse si sapeva, molto bene anche Gallopin già in evidenza ieri e Kessiakoff, ritrovato Van den Broeck che evidentemente ieri in quella rincorsa aveva speso molto di più del previsto e male Taaramae ma già ieri avevo detto della sua discontinuità tra un giorno e l’altro, per il resto i valori sono rimasti più o meno gli stessi di Planche des Belles Filles e a tal proposito sia ieri che oggi ho visto Evans leggermente meglio di Wiggins e anche nella crono l’australiano non credo che perderà tanto, e malgrado Nibali stia andando molto forte l’unico che può competere con questi due è Froome

Howling Wolf14: Con gli abbuoni può darsi che le tappe siano più prevedibili, però sono sicuramente più regolari. E poi non credo nemmeno che siano più prevedibili, perché nonostante l’assenza di abbuoni Evans e VdB hanno attaccato a poche centinaia di metri dal traguardo.

Jack.ciclista: Credo che in sostanza non cambi nulla. Come uno rinuncia allo sprint perchè non ci sono abbuoni può anche essere che uno scatta a 500 metri dall’arrivo per guadagnare anche solo 5 preziosissimi secondi.

Howling Wolf14: Hai ragione, Jack. Più o meno è come dici tu.

Salitepuntocià: Ma appunto per questo Evans rimane con nulla in mano… oggi 12″ li avrebbe meritati

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

PIU’ O MENO
Ecco chi ha rispettato o deluso le attese in questa giornata

++ Pinot, Gallopin, Kessiakoff
+ Evans, Van den Broeck, Horner, Roy, Voigt, Boasson Hagen, Knees
= Wiggins, Nibali, Froome, Schleck F.
- Monfort, Rolland, Brajkovic, Valverde, Porte, Rogers
– Taaramae, Gesink

a cura di Marco Salonna

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Festeggiamo la vittoria di Pinot… con un brindisi a base di Pinot

Libiamo ne’ lieti calici (Giuseppe Verdi – La Traviata)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA DEL GIORNO

E’ la prima delle due tappe “regine” del Tour 2012, poichè quest’anno gli organizzatori hanno deciso di dilatare il numero di chilometri a cronometro, al contempo diminuendo la quantità delle salite. Occhio decisamente strizzato ai passisti e ai cronoman, dunque, che oggi avranno a disposizione 41 Km per fare “male” più possibile agli avversari. La strada che collegherà Arc-et-Senans a Besançon lo permetterà perchè sarà sempre scorrevole, anche nei chilometri iniziali, che sulla cartina appaiono morbidamente vallonati, con asperità talmente facili che non saranno considerate valide per la classifica del gran premio della montagna. Quel tratto, però, quasi certamente influirà sulla velocità finale ed infatti per i corridori più veloci gli organizzatori hanno previsto 52 minuti di gara, pari ad una media di poco inferiore ai 48 Km/h.
Dopo questa frazione il Tour osserverà una giornata di riposo, durante la quale la carovana effettuerà il tasferimento verso Mâcon, la cittadina dalla quale martedì scatterà la prima delle due frazioni alpine.

METEOTOUR

Arc-et-Senans – partenza primo corridore : poco nuvoloso, 19,4°C (percepiti 18°C), venti moderati da SW (10-14 Km/h), umidità al 76%
Besançon – arrivo ultimo corridore : poco nuvoloso, 23,5°C (percepiti 22°C), venti moderati da WSW (11-14 Km/h), umidità al 63%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Cassani: “Ha cominciato con il mountain-bike”
Cassani: “Fuslang” (Fuglsang)
Dancelli: “La tappa del pianura”
Bulbarelli: “In Francia, è dal 1985 che non vincono il Tour” (l’oggetto sono i corridori francesi; messa così sembra che dal 1986 non ci siano più stati vincitori del Tour in Francia, ma lo vincano solo nelle tappe all’estero)
Conti: “Andy Sleck” (Schleck)
Grafica RAI: “Tour de France 2000″ (stavano ritrasmettendo alcune immagini del Tour 2009″

TOUR DE GOMEZ

Ricordate Gomez Addams, il capo della celebre famiglia televisiva americana? Ci siamo ispirati alla sua passione per il francese (quando lo parlava l’amata Morticia) e alle sue “verticali” per proporvi giornalmente una curiosa vista retrospettiva sul Tour, ordine d’arrivo e classifica visti dal basso… la maglia nera, insomma!

Ordine d’arrivo della tappa Belfort – Porrentruy

1° Vladimir Gusev (Katusha Team)
2° Matthieu Ladagnous (FDJ-Big Mat), s.t.
3° Vincent Jerome (Team Europcar), s.t.
4° Samuel Dumoulin (Cofidis, Le Credit En Ligne), s.t.
5° Mark Renshaw (Rabobank Cycling Team), s.t.
Miglior italiano Daniel Oss (Liquigas-Cannondale), 33° a 1′35″

Classifica generale

1° Brice Feillu (Saur – Sojasun)
2° Tyler Farrar (Garmin – Sharp) a 2′02″
3° Jimmy Engoulvent (Saur – Sojasun) a 3′16″
4° Albert Timmer (Argos-Shimano) a 3′30″
5° Johan Vansummeren (Garmin – Sharp) a 8′23″
Miglior italiano Daniel Oss (Liquigas-Cannondale), 33° a 21′22″

L’ULTIMA DOPPIETTA DEL CAMPIONISSIMO

Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Tour del 1952, quello dell’ultima doppietta Giro-Tour di Fausto Coppi. Le altimetrie sono prese dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

10a TAPPA: LOSANNA – ALPE D’HUEZ (266 Km)

FAUSTO COPPI AQUILA SOLITARIA ALL’ALPE D’HUEZ CONQUISTA LA MAGLIA GIALLA PER 5” SU CARREA
Il “Tour de France” ha raggiunto ieri le nevi alpine
Robic 2° e Ochers 3° nella prima tappa di montagna – Il magnifico e tenacissimo Carrea al 6° posto a 3’29” dal suo capitano – Magni è nono a 4’13” dal vincitore – Bartali, danneggiato negli ultimi chilometri, si piazza al 12° posto – La classifica generale: 1° COPPI, 2° CARREA, 3° MAGNI – La classifica a squadre: 1° ITALIA

GIORNO DI RIPOSO A BOURG D’OISANS

MANCANO GLI AVVERSARI DEGNI DI UN COPPI EDIZIONE DI LUSSO
Il Tour ha trovato il suo padrone
Amare considerazioni di Goddet nel giorno di riposo all’Alpe d’Huez – Oggi una tappa durissima comprendente la Croix de Fer, il Galibier, il Lautaret, il Monginevro e l’arrampicata al Sestriere.

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

LA FDJ STAPPA IL PINOT BUONO

luglio 8, 2012 by Redazione  
Filed under News

Il giovanissimo francese anticipa per 26’’ i migliori sul traguardo di Porrentruy, dopo aver distanziato in salita i compagni di fuga. Alle sue spalle è Cadel Evans a regolare il drappello dei migliori, ridottosi ad una decina di unità sul Col de la Croix sotto l’impulso di Jurgen Van den Broeck. Altra prova convincente per Vincenzo Nibali, che chiude 5° dopo aver anche provato un’azione in discesa. Domani l’attesissima crono di Besançon.

Foto copertina: Thibaut Pinot trionfa in solitaria a Porrentruy (foto AFP)

È Thibaut Pinot a regalare alla Francia la prima gioia del Tour 2012, e non è un caso che il giorno buono per i padroni di casa sia coinciso con la frazione di gran lunga più combattuta dal via di Liegi. Rimasti all’asciutto in una prima settimana che – cadute a parte – ben ha concesso alle sorprese, i transalpini si sono fiondati in massa alla ricerca della fuga buona sui saliscendi ininterrotti dell’ottava frazione, quarta ed ultima con arrivo in terra straniera, riuscendo ad inserire dieci uomini nel tentativo buono. Fra questi, tuttavia, almeno Tony Gallopin, Christophe Kern e Jean-Christophe Péraud godevano di credenziali maggiori rispetto al più giovane corridore al via, e la concorrenza straniera di Kruijswijk, Mollema, Kessiakoff e Kiserlovski appariva in grado di rinviare ulteriormente l’appuntamento con il primo sventolio di tricolore bleu-blanc-rouge.
A complicare il tutto ha poi provveduto il Team Sky, che, dopo aver costretto agli straordinari per evadere i sopracitati attaccanti e gli altri compagni d’avventura (Kiryienka, Cherel, Moinard, Voigt, Izagirre, Marzano, Nerz, Moncoutié, Jeandesboz, N. Sorensen, Hoogerland, Caruso, Ten Dam, De Weert, Valls Ferri, Vorganov e Weening), beneficiari del via libera dopo un’infinità di azioni neutralizzate, hanno mantenuto il distacco sempre al di sotto dei quattro minuti, lasciando aperta una possibilità di rientro. Un rientro che sarebbe probabilmente avvenuto se gli uomini Liquigas avessero anticipato di una manciata di chilometri la loro entrata in azione, avvenuta invece soltanto alle pendici della Côte de la Caquerelle, penultima ascesa in programma.
Mentre Koren e Canuti provavano a scremare il plotone e a limare il divario dalla testa della corsa, occupata allora in solitaria da Kessiakoff, Pinot iniziava una progressione alla quale soltanto Gallopin riusciva temporaneamente a resistere, prima di capitolare sulle prime rampe del Col de la Croix. Nel mirino del 22enne di Mélisay è finito allora lo svedese al comando, che, dopo aver gestito per decine di chilometri un margine oscillante intorno al minuto sugli inseguitori, si è visto raggiungere e staccare proprio nell’ultima e più impegnativa sezione dell’asperità conclusiva. La successiva discesa e i 10 km pianeggianti per raggiungere Porrentruy non hanno arrestato la cavalcata di Pinot, malgrado un forte vento contrario che ha causato non pochi patemi a Marc Madiot, spettacolare nel suo gesticolare ed urlare selvaggiamente dall’ammiraglia.
Kessiakoff, sulla carta più cronoman del francese, non ha tenuto altrettanto bene, venendo fagocitato ai -5 dal drappello dei big. Un drappello che nel mentre aveva cambiato radicalmente fisionomia, grazie al forcing del duo belga Vanendert – Van den Broeck. Il trionfatore di Plateau de Beille della passata edizione si è insediato al comando di quel che restava del gruppo a 3 km circa dall’ultimo GPM, scalzando uno Szmyd sempre più lontano parente di quello che due anni fa falcidiava gli avversari di Basso sul Mortirolo. Nel tratto più arcigno della scalata è stato quindi VdB a muoversi in prima persona, trascinandosi dietro inizialmente i soli Wiggins, Evans, Froome e Nibali, cui si sono aggiunti poco dopo Menchov e il trio Radioshack composto da Schleck, Zubeldia e Horner.
Dopo un paio di allunghi poco convinti di Nibali in discesa, rintuzzati prima da Evans e poi da Froome, i nove hanno trovato rapidamente un accordo, andando a risucchiare nel tratto di fondovalle Gallopin (quarto Radioshack) e, come detto, Kessiakoff, tanto stremato da non riuscire neppure ad accodarsi.
Ad offrire l’ultimo sussulto di una tappa corsa a ritmi folli (40 di media su un tracciato senza un barlume di pianura), che tra ventiquattro ore potrebbe presentare il conto a molti, ha pensato Jurgen Van den Broeck, che ha approfittato di una rotonda per guadagnare una manciata di metri, suscitando la replica di Cadel Evans. Wiggins è stato costretto a chiudere in prima persona per difendere la maglia gialla, riuscendo nell’intento con una facilità che non lascia presagire nulla di buono (per i suoi avversari) in vista della crono di domani.
L’australiano ha ancora avuto la forza di regolare i migliori 26’’ dopo l’arrivo di Pinot, e soprattutto 59’’ prima che tagliasse il traguardo il primo gruppetto di ritardatari, comprendente Roche, Chris Sorensen, Monfort, Rolland, Scarponi, Van Garderen, Rui Costa, Basso, Leipheimer, Brajkovic, Vande Velde e Vanendert.
Con tutti gli altri distanziati dagli 1’56’’ di Di Gregorio in su, gli uomini di classifica si presentano alla prima giornata chiave del Tour con una graduatoria sensibilmente allungatasi rispetto a ieri, che i 41 km contro il tempo tra Arc-et-Senans e Besançon minacciano di stirare ulteriormente. Solo cinque atleti – Evans, Nibali, Menchov, Zubeldia e Froome – pagano ora meno di 2’ da Wiggins; la missione del britannico sarà domani quella di azzerare questo elenco.

Matteo Novarini

IL GIRODONNE SI CHIUDE NEL SEGNO DI EMMA JOHANSSON E DI MARIANNE VOS

luglio 8, 2012 by Redazione  
Filed under News

La campionessa svedese ha vinto a Bergamo l’ultima frazione del Giro d’Italia Femminile, davanti alla Maglia Rosa di Marianne Vos e alla Maglia Verde Emma Pooley, un trio che ha voluto darsi battaglia fino all’ultimo metro della tappa. Termina così la seconda Corsa Rosa consecutiva vinta dalla fuoriclasse olandese, capace di vincere ben 5 tappe in questa edizione, con la Pooley che scavalca al secondo posto della Generale l’americana Evelyn Stevens, andando ad aggiudicarsi la classifica dei GPM. Per quanto riguarda le altre maglie, Marianne Vos porta a casa anche quella del ranking a punti, mentre Elisa Longo Borghini è eletta come miglior giovane, con Fabiana Luperini invece prima nella speciale classifica riservata alle atlete italiane.

Andrea Giorgini

www.bikeshowtv.com

bikeshowtv

La premiazione di Marianne Vos (sportitalia.com)

La premiazione di Marianne Vos (sportitalia.com)

07-07-2012

luglio 8, 2012 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE
Il britannico Christopher Froome (Sky Procycling) si è imposto nella settima tappa, Tomblaine – La Planche des Belles Fille, percorrendo 199 Km in 4h58′35″, alla media di 39,988 Km/h. Ha preceduto di 2″ l’australiano Evans e il britannico Bradley Wiggins (Sky Procycling). Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 4° a 7″. Wiggins è il nuovo leader della classifica, con 10″ su Evans e 16″ su Nibali.

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)
Il russo Artur Ershov (RusVelo) si è imposto nell’ottava tappa, Qilian – Zhangye, percorrendo 200 Km in 4h25′01″, alla media di 45,280 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Andrea Guardini (Farnese Vini – Selle Italia) e il russo Kovalev. L’iraniano Hossein Alizadeh (Tabriz Petrochemical Team) ha conservato la testa della classifica con 9″ sul colombiano Baez Alvarez e 11″ sullo spagnolo Ramirez Abeja. Miglior italiano Alfredo Balloni (Farnese Vini – Selle Italia), 17° a 1′33″.

GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE
La svedese Emma Johansson (Hitec Products – Mistral Home Cycling Team) si è imposta nella nona ed ultima tappa, Sarnico – Bergamo, percorrendo 106,9 Km in 2h44′38″, alla media di 38,959 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Marianne Vos (Stichting Rabo Women Cycling Team) e di 2″ la britannica Pooley. Miglior italiana Rossella Ratto (Verinlegno – Fabiani), 5° a 3′37″. In classifica si impone la Vos, con 2′01″ sulla Stevens e 3′27″ sulla Pooley e 6′32″ sulla statunitense Stevens. Migliore italiana Fabiana Luperini (Faren Honda Team), 4° a 7′39″.

INTERNATIONALE ÖSTERREICH-RUNDFAHRT – TOUR OF AUSTRIA
L’italiano Marco Pinotti (BMC Racing Team) si è imposto nella settima tappa, circuito a cronometro di Podersdorf am Neusiedler See, percorrendo 24,1 Km in 27′43″, alla media di 52,170 Km/h. Ha preceduto di 32″ il belga Vandewalle e di 52″ il ceco Rabon. Il danese Jakob Fuglsang (RadioShack-Nissan) ha conservato la testa della classifica con 1′24″ sull’elvetico Morabito e 1′52″ sullo sloveno Vrecer. Miglior italiano Danilo Di Luca (Acqua & Sapone), 4° a 2′15″

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)
Il polacco Bartosz Huzarski (Team NetApp) si è imposto nella quinta tappa, Nowy Sacz – Krosno, percorrendo 186,5 Km in 4h44′02″, alla media di 39,396 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Mariusz Witecki (Bank BGZ) e di 33″ il connazionale Pierzga. Miglior italiano Luca Barla (Team Idea), 7° a 1′20″. Witecki è il nuovo leader della classifica con 6″ su Huzarski e 35″ su Pierzga. Miglior italiano Andrea Palini (Team Idea), 5° a 1′01″.

SIBIU CYCLING TOUR (Romania)
Lo slovacco Martin Haring (CK Banska Bystrica) si è imposto nella terza tappa, Sibiu – Balea Lac, percorrendo 90,1 Km in 2h45′06″, alla media di 32,743 Km/h. Ha preceduto di 6″ il croato Kišerlovski e di 9″ l’italiano Nicola Dal Santo (Hemus 1896 Troyan). Lo spagnolo Victor De La Parte (SP Tableware Cycling Team) ha conservato la testa della classifica con 17″ sul croato Kvasina e 56″ sull’ucraino Topchanyuk. Miglior italiano Manuel Hillebrand (Union Raffeisen Redteam Tirol), 49° a 21′49″.

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA
Il venezuelano Arthur Alberto García Rincon (Lotería del Táchira) si è imposto nella seconda tappa, Aragua de Maturín – Cumaná, percorrendo 172,7 Km in 3h49′07″, alla media di 45,225 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Chacón Colmenares e Valero. Unico italiano in gara Omar Bertazzo (Androni Giocattoli), 12° a 3′49″. García Rincon è il nuovo leader della generale, con 2″ su Chacón Colmenares e 9″ su Valero. Bertazzo 19° a 4′02″.

CRONOSCALATA GARDONE VAL TROMPIA – PRATI DI CAREGNO (dilettanti)
L’italiano Patrick Facchini (Casati – MI Impianti) si è imposto nella corsa bresciana percorrendo 9,4 Km in 25′41″, alla media di 21,959 Km/h. Ha preceduto di 17″ e 19″ gli italiani Alessio Marchetti (Cerone – Rafi) e Stefano Di Carlo (Aran Cucine – Focus – D’Angelo&Antenucci – Farnese Vini)

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI LA PLANCHE DES BELLES FILLES

luglio 8, 2012 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Anche al Tour 2012 vi proporremo l’appuntamento giornaliero con l’almanacco, rubrica contenitore con la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, la presentazione della tappa del giorni, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà, il ricordo del Tour del 1953 e una vista “retrospettiva” sul Tour in corso. Seguiteci.

Foto copertina: l’attacco della salita verso La Planche des Belles Filles (www.cyclismactu.net)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Froome gigante a La Planche. Wiggins in giallo, Nibali c’è (Gazzetta dello Sport)

Tour, tappa a Froome. Wiggins maglia gialla (Corriere dello Sport / Stadio)

Francia

Wiggins et Sky prennent le pouvoir (L’Equipe)

Svizzera

Vittoria di Froome al Tour de France (Corriere del Ticino)

Wiggings neuer Träger des Maillot jaune (Neue Zuercher Zeitung)

Regno Unito

Wiggins takes yellow as Froome earns stage win (The Daily Telegraph)

Wiggins in yellow jersey as teammate Froome wins stage (The Independent)

Bradley Wiggins takes yellow jersey (The Times)

Spagna

Wiggins se viste de amarillo y Froome se lleva la etapa (AS)

Wiggins toma el mando (Marca)

El Sky destroza la carrera (El Mundo Deportivo)

Belgio

Froome remporte l’étape, Wiggins nouveau maillot jaune (Le Soir)

Froome wint eerste bergrit (De Standaard)

Froome gagne l’étape, Wiggins maillot jaune (L’Avenir)

Froome a su séduire les Belles Filles, Wiggins se pare déjà de jaune (La Dernière Heure/Les Sports)

Wiggins maillot jaune, Monfort 7e, Van den Broeck retardé (Sudinfo.be)

Froome wint eerste bergrit, Wiggins pakt geel (Het Nieuwsblad)

Germania

Wiggins erobert das Gelbe Trikot der Tour de France (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Tour brutal! Greipel beißt sich durch (Bild)

Lussemburgo

Fränk Schleck verliert in den Vogesen mehr als eine Minute (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Christopher Froome gewinnt 7. Etappe (Tageblatt)

Paesi Bassi

Tour stuk wijzer (De Telegraaf)

Danimarca

Bradley Wiggins ny mand i gult – Chris Anker: Jeg prøver igen i morgen (Jyllands-Posten)

Britisk triumf efter vild bjergetape – Cadel Evans blev mast i spurten (Sporten.dk)

Ny Tour-konge styrer mod tronen i Paris (Politiken)

Repubblica Slovacca

Martin Velits bol v 7. etape v dlhom úniku, na čele je už Wiggins (Pravda)

Canada

Froome wins 7th stage of Tour de France; Wiggins takes race lead (The Globe and Mail)

Froome wins but Wiggins takes bigger prize (The Vancouver Sun)

USA

Wiggins in Yellow Jersey After Tour’s First Climb (The New York Times)

Wiggins takes Tour de France lead; Froome wins 7th stage (Usa Today)

Colombia

Christopher Froome ganó la séptima etapa del Tour de Francia (El Tiempo)

Bradley Wiggins es el nuevo líder del Tour de Francia (El Espectador)

Australia

Wiggins in yellow, Evans second at Tour (The Age)

Wiggins claims yellow jersey (The Australian)

Evans scores decisive blow (Herald Sun)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Cosa succederà in questa tappa?

Vedo23: Difficile prevederlo dopo la mezza catastrofe di ieri con tutte quelle cadute. Io prima dei danni riscontrati ieri mi sarei aspettato proprio F. Schleck e Gesink all’attacco sulla salita finale, ma oggi sarà dura per loro. Stesso discorso per Hesjedal, che comunque oggi avrebbe dovuto difendersi, e tra l’altro definitivamente fuori classifica.
Non penso che ci saranno grandi distacchi tra i big della classifica, con probabilmente Wiggins, Evans e Nibali assieme al traguardo. La curiosità maggiore potrebbe essere rivalutare anche in salita Menchov, capire se Van den Broeck sarà effettivamente un contendente serio e, appunto, valutare lo strascico delle cadute di ieri per gli altri uomini.
Qualcuno fa il nome di Valverde, ma fino ad oggi in stagione non è mai stato su livelli stratosferici, anche se era apparso già in crescendo di condizione al Giro di Svizzera (specie nell’ultima tappa dove aveva fatto un lavoro notevole per Rui Costa).

DOPO LA TAPPA

Ceemo: Sky devastante. Ricorda molto da vicino la Us Postal del Texano. Sia nei risultati che ne dubbi che mi suscita la loro condotta. Non vedo come Wiggins possa perdere questo Tour, se non dal proprio compagno.

Hotodogbr: FROOME: se non fosse per il distacco che ha già in classifica questo vincerebbe il Tour perchè semplicemente è più forte di Wiggins e da più garanzie di tenuta sulle tre settimane, non è detto che lo sia anche a cronometro ma all’ultima Vuelta lo è stato
EVANS: tutto sommato la sua accelerazione ha messo in leggera difficoltà Wiggins, sta bene, è al livello dell’anno scorso, è sicuramente da podio poi vincere contro questa Sky è dura
WIGGINS: sicuramente rivivrà i fantasmi dell’ultima Vuelta, chiaramente sta bene ed è in forma e inoltre l’arrivo odierno era il meno adatto a lui però qualche dubbio in più ce l’abbiamo
NIBALI: ottimo, è arrivato a 7” dal primo e con 12” sul quinto e 36” sul sesto, pretendere di più era difficile e se qualcuno dei primi tre dovesse avere qualche problema il podio sarà suo
TAARAMAE: grande sorpresa del giorno soprattutto alla luce della mononucleosi che doveva condizionarne le prestazioni, ora però serve continuità sulle tre settimane e non è il piatto forte e inoltre lui si trova meglio su salite brevi come quella odierna
ZUBELDIA: tra F.Schleck, Horner e Kloeden quelli che vanno meglio della RadioShack sono lui e Monfort e ci aggiungiamo anche Gallopin e Cancellara, in particolare il basco non lo si vedeva a questi livelli dal Tour 2007 e andava più forte solo nel Tour 2003
ROLLAND: tutto sommato non lontano da quello di un anno fa e come accaduto allora potrebbe avere una crescita nella terza settimana e finire nei primi 6-7 a Parigi
BRAJKOVIC: il miglior Brajkovic mai visto in una grande corsa a tappe da La Covatilla 2006 quando fu 2° dietro a Di Luca, però non credo possa reggere a questi livelli nei prossimi giorni anche se ha il percorso dalla sua
MENCHOV: benino ma non benissimo specie se lo confrontiamo con Nibali che ha più o meno le stesse caratteristiche lasciando stare Evans che è obiettivamente superiore, si fosse gestito meglio sarebbe forse arrivato qualcosa più avanti
SCHLECK F.: strano che si sia staccato praticamente all’inizio della salita e abbia recuperato posizioni su posizioni nel finale, evidentemente la preparazione per il Tour fatta da tutta la campagna delle Ardenne, due settimane di Giro, Lussemburgo e Tour de Suisse non è stata l’ideale
PORTE: se lui e Rogers sono questi, anche se il secondo dovrebbe calare strada facendo, la Sky è inattaccabile anche nei prossimi giorni
SANCHEZ S.: considerando la condizione con cui si è presentato al Tour dopo la caduta del Delfinato non poteva fare di più e di qui in avanti può solo migliorare, chiaramente il podio è praticamente andato
CANCELLARA: semplicemente straordinario, quella di oggi era una salita vera e non come quelle del Giro di Svizzera 2009
VAN DEN BROECK: d’accordo che è stato costretto a un inseguimento dispendioso ma era dal 2007 che non andava così piano in una tappa di montagna in un grande Giro, forse la delusione più grande della giornata
VOECKLER: non è quello di un anno fa, e sono rimasto colpito da una sua intervista in cui ha dichiarato che anche un anno fa non era arrivato al Tour al meglio di una condizione, ma non va neanche così male e nei prossimi giorni lo vedremo
SCARPONI: i sogni di top ten finiscono qui e dovrà andare a caccia di tappe, comunque la condizione non è da buttare via e come al solito ha osato troppo nella prima parte di salita per poi cedere nel finale
VALVERDE: non mi aspettavo nulla di più, i due anni di inattività pesano e l’avevamo visto già nelle classiche delle Ardenne
HORNER: da lui invece mi aspettavo molto di più nonostante i 40 anni però evidentemente paga il fatto di non aver corso nè Delfinato nè Svizzera
GESINK: prestazione evidentemente condizionata dalla caduta e già ieri si vedeva che era tra quelli usciti più malconci, rischia di ripetere il Tour di un anno fa che portò al termine ma in modo del tutto anonimo
BASSO: e dire che secondo alcuni addetti ai lavori avrebbe dovuto fare l’uomo di classifica al posto di Nibali
LEIPHEIMER: dopo la caduta ha ritrovato una discreta condizione al Giro di California e poi al Tour de Suisse ma evidentemente la preparazione non ideale si fa sentire, pensavo però cedesse nella terza settimana e non già oggi

Scattista: quoto tutto. Molto bella questa salita. Il ritmo degli Sky ha fatto sconquassi. Per ora sembra molto simile al Delfinato: con la crono la Sky monopolizzerà la classifica. Frank Schleck forse ancora qualcosa da dire in questo Tour ce lo avrà visto che sembrava comunque bello brillante nella sua rimonta. Per gli altri le gerarchie sembrano queste. La crono sarà molto decisiva. Van den broeck e Valverde penso abbiano forato poco prima della salita finale.

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

PIU’ O MENO
Ecco chi ha rispettato o deluso le attese in questa giornata

+++ Froome, Cancellara
++ Evans, Wiggins, Nibali, Taaramae, Zubeldia, Porte, Rogers
+ Brajkovic, Roche
= Rolland, Menchov
- Sanchez S., Scarponi, Valverde
– Schleck F., Van den Broeck, Gesink, Basso, Leipheimer

a cura di Marco Salonna

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

L’incredibile Hulk (sigla)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA DEL GIORNO

Domani c’è la cronometro, una delle “tappe faro” di quest’edizione, ed è inevitabile che le attenzioni di tutti, corridori e non, siano calamitate verso questa frazione. Non andrà però sottostimata la giornata precedente, che porterà il gruppo dalla Francia alla Svizzera, tracciata con un profilo di media montagna tra Belfort e Porrentruy, nel Canton Jura. Con l’esclusione dei primi 15 Km e degli ultimi 12, in entrambi i casi pianeggianti, l’intera tappa sarà un continuo salire e scendere, affrontando una dopo l’altra ben sette salite, tutte coronate dal GPM. E’ un percorso che protrebbe rivelarsi una trappola se, approfittando del clima di attendismo generale, andrà in porto un attacco serio, promosso da qualche corridore che ha ambizioni di classifica ma sa già che l’indomani rischierà di lasciar per strada parecchi minuti. Il terreno per far male c’è, le salite non sono nè lunghe nè durissime ma se affrontate a tutta potranno lasciare il segno. In due casi, tra l’altro, si dovranno superare pendenze interessanti, prima affrontando i 4,6 Km al 8,6% (massima del 14%) della Côte de Saulcy e, infine, lungo i 3,7 Km al 9,2% (massima del 17%) del Col de la Croix, l’ultimo dei sette GPM previsti, collocato a 16 Km dall’arrivo e inserito anche nel finale della tappa di Porrentruy dell’ultimo Tour de l’Avenir, la “Grande Boucle” riservata ai dilettanti, vinta dall’australiano Michael Hepburn.

METEOTOUR

Belfort : alternanza di piogge deboli (0,3 mm) e schiarite, 19,3°C (percepiti 16°C), venti moderati da WSW (17-23 Km/h), umidità al 84%
Porrentruy : nuvole sparse con possibilità di debolissime ed isolate piogge, 20,4°C (percepiti 16°C), venti moderati da WSW (17-23 Km/h), umidità al 77%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Saur” (pronunciati come è scritto; si dovrebbe dire “sor”)
Pancani, parlando della caduta di ieri: “Tra i corridori più penalizzati da questo monte”
Adorni: “Baggio è là per fare il gregario a Nibali” (Basso)
Pancani: “Striscione del traguardo volante dello sprint”
Pancani: “Lui specialisti dello sprint non è”
Cassani: “Assenza assoluto di fiducia”
Adorni: “Se aspetti l’ultimo 500 metri”
Adorni: “Le squadre che tira”
Bulbarelli: “Silverstod” (Silverstone)
Televideo: “Gauthier” (Gautier)
Televideo: “Michale Rogers” (Michael)

TOUR DE GOMEZ

Ricordate Gomez Addams, il capo della celebre famiglia televisiva americana? Ci siamo ispirati alla sua passione per il francese (quando lo parlava l’amata Morticia) e alle sue “verticali” per proporvi giornalmente una curiosa vista retrospettiva sul Tour, ordine d’arrivo e classifica visti dal basso… la maglia nera, insomma!

Ordine d’arrivo della tappa Tomblaine – La Planche des Belles Filles
1° Gorka Verdugo Marcotegui (Euskaltel – Euskadi)
2° Tyler Farrar (Garmin – Sharp), s.t.
3° Johan Vansummeren (Garmin – Sharp) a 2′40″
4° Luca Paolini (Katusha Team) a 2′47″
5° Karsten Kroon (Team Saxo Bank-Tinkoff Bank) a 2′48″

Classifica generale

1° Brice Feillu (Saur – Sojasun)
2° Gorka Verdugo Marcotegui (Euskaltel – Euskadi) a 37″
3° Johan Vansummeren (Garmin – Sharp) a 8′23″
4° Tyler Farrar (Garmin – Sharp) a 8′52″
5° Albert Timmer (Argos-Shimano) a 9′08″
Miglior italiano Simone Stortoni (Lampre – ISD), 15° a 16′14″

L’ULTIMA DOPPIETTA DEL CAMPIONISSIMO

Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Tour del 1952, quello dell’ultima doppietta Giro-Tour di Fausto Coppi. Le altimetrie sono prese dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

9a TAPPA: MULHOUSE – LOSANNA (238 Km)

CARREA CORAGGIOSO E TENACE GREGARIO INDOSSA LA MAGLIA GIALLA A LOSANNA
Ripetendo la strepitosa impresa di Biagioni nel Tour del 1951
La tappa vinta in volata dallo svizzero Diggelmann su un gruppetto comprendente il nuovo capolista – Lo sfortunato Martini al nono posto precedendo di 3’ il gruppo degli “assi” – L’Italia ritorna al primo posto nella classifica a squadre

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

WIGGINS IN GIALLO, MA QUESTO FROOME FA PAURA

luglio 7, 2012 by Redazione  
Filed under News

Dopo aver effettuato un forcing al quale oltre al suo capitano hanno resistito i soli Evans e Nibali il britannico nato in Kenya scatta negli ultimi 200 metri e conquista l’arrivo in salita di Planche des Belles Filles con 2” sull’australiano e sul connazionale, nuovo leader a discapito di un tenacissimo Cancellara, e 7” sul messinese. Limitano i danni Menchov e Frank Schleck, indietro Samuel Sanchez, Van den Broeck e Gesink

Foto copertina: Froome, braccia al cielo sulla Planche des Belles Filles (uk.eurosport.yahoo.com)

Dopo la frazione di Metz segnata dalle cadute, a causa delle quali 4 corridori sono stati costretti al ritiro e altri 8 non hanno preso il via tra cui il tre volte iridato Freire (Katusha), l’ex campione spagnolo Gutierrez (Movistar) e soprattutto il vincitore del Giro d’Italia Hesjedal (Garmin), il Tour de France è ripartito con la settima tappa, 199 km da Tomblaine a La Planche des Belles Filles, prima frazione chiave per quanto riguarda la lotta per la maglia gialla di Parigi alla luce del traguardo posto al termine di un’inedita salita di 5,9 km con pendenza media dell’8,5% e punte oltre il 13, che molto di rado si incontrano sulle strade transalpine. Dopo un primo tentativo di 19 atleti tra cui Vinokourov (Astana) rintuzzato dal gruppo al km 15 è nata la fuga che ha caratterizzato la corsa, ad opera di Albasini (Orica-GreenEdge), Riblon (Ag2r), Gautier (Europcar), Martin Velits (Omega-QuickStep), Fofonov (Astana), Luis Leon Sanchez (Rabobank), in ripresa dopo la microfrattura allo scafoide patita in una caduta nella tappa di Boulogne-sur-Mer, e Chris Soerensen (Saxo Bank), già in grado di imporsi in cima al Terminillo al Giro 2010 al termine di un’azione analoga e indubbiamente il più dotato in salita tra i battistrada, nonchè il migliore in classifica generale con un ritardo di poco superiore ai 5′ dalla maglia gialla Cancellara (RadioShack). Malgrado la fuga fosse molto bene assortita il gruppo non ha lasciato spazio con la Garmin che, rimasta orfana dei capitani Danielson ed Hesjedal, ha svolto il grosso del lavoro puntando tutto su Daniel Martin, anche se questo ha fatto soffrire moltissimo il velocista della squadra Farrar, un altro uscito malconcio dalla caduta di Metz così come Verdugo (Euskaltel), e anche il Team Sky di Wiggins e la Bmc di Evans hanno inseguito con un certo accanimento sebbene apparentemente non avessero interesse a farlo; in ogni caso il vantaggio dei 7 di testa che aveva in breve raggiunto i 6′ ha iniziato lentamente a scendere e ben presto è apparso evidente che i fuggitivi non avrebbero avuto chance di impedire il rientro del plotone, che a 20 km dal traguardo aveva ridotto il gap a circa 2′.
Sull’ultimo strappetto che precedeva l’ascesa finale il Team Sky ha aumentato l’andatura e nella successiva discesa il gruppo, dal quale avevano già perso contatto tutti i velocisti compreso Sagan (Liquigas) che allo sprint intermedio di Gerardmer aveva acquisito altri punti consolidando la sua maglia verde, si è spezzato in due tronconi, con Gesink (Rabobank) e Leipheimer (Omega-QuickStep) rimasti attardati insieme a Valverde (Movistar) rimasto vittima di una foratura e Van den Broeck (Lotto-Belisol) rimasto ancora più indietro a causa di un salto di catena e costretto a una dispendiosa rincorsa. Tutti questi atleti sono riusciti a rientrare proprio all’inizio della salita di Planche des Belles Filles ma di fronte all’implacabile forcing di Porte e Rogers (Sky), grazie al quale sono stati anche definitivamente ripresi Chris Soerensen e compagnia, hanno immediatamente riperso terreno: così come avvenuto un mese fa sul Joux Plane al Giro del Delfinato i due australiani hanno imposto un ritmo altissimo e uno dopo l’altro hanno ceduto nell’ordine anche come Voeckler (Europcar), la maglia bianca Van Garderen (Bmc), un comunque tenacissimo Cancellara intenzionato probabilmente a riprendersi la leadership nella crono di Besancon, e successivamente anche atleti di prim’ordine come Basso (Liquigas), Frank Schleck e Horner (RadioShack), Scarponi (Lampre), Samuel Sanchez (Euskaltel), Brajkovic (Astana), Roche (Ag2r), Zubeldia (RadioShack), Rolland (Europcar) e Menchov (Katusha) finchè a 2 km dal traguardo non sono rimasti davanti i soli Froome e Wiggins (Sky), Evans (Bmc), Nibali (Liquigas) e Taaramae (Cofidis), ritrovato a grandi livelli dopo una prima parte di stagione condizionata dalla mononucleosi. Anche l’estone non ha in seguito retto il ritmo imposto da Froome che ha proseguito nell’azione fino a 400 metri dall’arrivo, quando Evans ha lanciato il suo sprint: l’australiano non è però riuscito a fare la differenza e nulla ha potuto di fronte all’accelerazione del 27enne nativo di Nairobi, che con la sua tipica pedalata scomposta ma allo stesso tempo di una straripante potenza ha fatto il vuoto imponendosi con 2” su Evans e Wiggins, che probabilmente ora rivedrà i fantasmi dell’ultima Vuelta nella quale aveva chiuso al 3° posto alle spalle di Cobo e del compagno di squadra, che se non fosse stato sacrificato probabilmente avrebbe conquistato la maglia oro di Madrid.
4° a 7” è giunto un ottimo Nibali, che alla luce della condizione dimostrata dai primi tre difficilmente può puntare a un posto sul podio ma ha guadagnato abbastanza terreno su tutti gli altri, con Taaramae 5° a 19”, un Zubeldia che non si vedeva a questi livelli dal Tour 2007 6° a 43”, Rolland e Brajkovic 7° e 8° a 46”, Menchov che ha sofferto parecchio nel finale 9° a 50” e Monfort (RadioShack) 10° a 56”; più indietro Frank Schleck, molto deludente malgrado abbia limitato i danni nell’ultima parte di salita chiudendo a 1′12” e superando Samuel Sanchez che ha accusato 1′31”, uno strepitoso Cancellara a 1′52” insieme a Van den Broeck e al vincitore del Tour de Suisse Rui Costa (Movistar), Scarponi che dopo aver tenuto duro a lungo ha pagato dazio negli ultimi km a 2′05”, Valverde a 2′19”, Basso e un Gesink evidentemente condizionato dalla caduta di Metz a 2′53” e Leipheimer a 3′11”. La nuova classifica generale vede Wiggins in maglia gialla con 10” su Evans, 16” su Nibali, 32” su Menchov e 34” su Taaramae mentre Froome, a causa di una foratura avuta nel finale della tappa di Boulogne-sur-Mer, è 9° a 1′32”; l’ottava tappa, 157,5 km da Belfort a Porrentruy in Svizzera, potrebbe riservare sorprese alla luce dei 7 gpm in rapida successione, l’ultimo dei quali, il Col de la Croix, presenta nei suoi 3,7 km una pendenza media del 9,2% e potrebbe invogliare qualcuno dai big ad attaccare essendo posto a soli 16 km dal traguardo: la soluzione più probabile resta comunque quella per cui gli uomini di classifica risparmeranno energie in vista della crono di Besancon e prenderà il largo una fuga da lontano.

Marco Salonna

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI METZ

luglio 7, 2012 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Anche al Tour 2012 vi proporremo l’appuntamento giornaliero con l’almanacco, rubrica contenitore con la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, la presentazione della tappa del giorni, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà, il ricordo del Tour del 1953 e una vista “retrospettiva” sul Tour in corso. Seguiteci.

Foto copertina: Metz (flickr)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Sagan dopo la grande caduta. E festeggia in verde alla Hulk (Gazzetta dello Sport)

Francia

Sagan entre les chutes (L’Equipe)

Svizzera

Cancellara resta in giallo (Corriere del Ticino)

Erste Tour-Favoriten verlieren Zeit (Neue Zuercher Zeitung)

Regno Unito

Sagan avoids carnage to triumph again (The Daily Telegraph)

Sagan roars to third win – now Wiggins must hit the heights (The Independent)

Greipel wins his second stage in a row (The Times)

Spagna

Por los suelos de nuevo (AS)

Sagan, rey de la escabechina (Marca)

Sagan, imparable – Freire se retira tras romperse tres costillas y perforarse el pulmón (El Mundo Deportivo)

Belgio

Sagan s’impose au sprint devant Greipel (Le Soir)

Gesink verliest meer dan drie minuten (De Standaard)

Greipel grillé au sprint par Sagan, grosse chute collective (L’Avenir)

La Belgique se cherche un sprinter : “Patience” (La Dernière Heure/Les Sports)

3e étape pour Sagan, grosse pagaille dans le peloton (Sudinfo.be)

Fränk Schleck: ‘De Tour is ons dit jaar slecht gezind’ (Het Nieuwsblad)

Germania

André Greipel verpasst Etappensieg bei Tour de France – Greipel verpasst Sieg-Hattrick, Sagan jubelt (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Peter Sagan gewinnt sechste Etappe der Tour de France – Greipel mit kaputter Schulter auf Platz 2 (Bild)

Lussemburgo

Schleck in Massensturz verwickelt (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Sagan macht den (Tageblatt)

Paesi Bassi

Rampdag in Tour (De Telegraaf)

Danimarca

Sagan snød Greipel på drama-etape (Jyllands-Posten)

Sensationen Sagan vandt igen (Sporten.dk)

Tour-massakre sender talrige ryttere på hospitalet (Politiken)

Repubblica Slovacca

Začínam byť sám zo seba prekvapený, tvrdí nadšený Sagan (Pravda)

Canada

Ryder Hesjedal involved in huge crash at Tour de France 32 (The Globe and Mail)

Victoria’s Ryder Hesjedal likely out of running for Tour de France win after massive pileup (The Vancouver Sun)

USA

Czech Rider Sagan Wins His Third Stage (The New York Times)

Colombia

Eslovaco Peter Sagan ganó la sexta etapa del Tour de Francia (El Tiempo)

Eslovaco Peter Sagan gana la sexta etapa del Tour (El Espectador)

Australia

Chaos as crash splits Tour field – Sagan wins again, Cancellera retains lead (The Age)

Sagan wins third Tour stage (The Australian)

Goss goes close again as Sagan wins (Herald Sun)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Chi vince oggi? E chi finirà con le chiappe per terra? (incrociando le dita)

Vedo23: Io mi aspetto una rivincita di Cavendish. In occasione delle vittorie, pur belle, di Greipel è stato una volta estromesso dalla caduta e l’altra comunque disorientato dal trambusto finale. In queste volate del Tour stiamo vedendo veramente troppe cadute, non tanto per la pericolosità delle strade ma per il numero fin troppo elevato di corridori che vogliono stare davanti nel finale e spesso con un paio (almeno) di compagni di squadra, così che la bagarre è veramente elevatissima e le sbandate una costante. Speriamo che oggi una squadra riesca ad impostare senza problemi il proprio treno (l’unica in grado di farlo è la Lotto-Belisol e, in parte, la GreenEdge), in modo da semplificare la volata.

MirkoBL: Statisticamente, questa volta tocca a Greipel o a Petacchi.

MirkoBL: Grande! Malacarne maglia gialla virtuale! Peccato che lo sarà ancora per poco.

Gibosimoni: Esagerato Sagan, stratosferico.. ma Cavendish dov’era?

Mauro Facoltosi: Cavendish è arrivato con 6′ di ritardo. Staccati Schleck, Gesink ed Hesjedal.

Vedo23: Ancora troppe cadute, con soprattutto l’ingorgo impressionante nell’ultima (a circa 28 Km dall’arrivo), che ha tenuto bloccate a lungo tutte le ammiraglie oltre a tanti corridori. Schleck credo sia partito con la bici datagli da un suo compagno, dato che era rimasto senza la sua! Dispiace davvero tantissimo che diversi corridori importanti rischino di finire fuori classifica per situazioni del genere. I Garmin sono definitivamente usciti di scena, Gesink poco ci manca, quando secondo me era il candidato migliore per il terzo posto del podio dietro a Wiggins e Evans. La volata è stata più o meno lineare, anche se Boeckamans spezzando la catena ha fatto tremare per un attimo sia Sagan che Greipel. Mi aspettavo una vittoria dello slovacco vedendo i velocisti rimasti in gruppo e le ferite di Greipel (che addirittura non voleva fare la volata, è stato poi convinto dai compagni).

MirkoBL: Una sola parola per Sagan: Fenomeno.

MirkoBL: Magari i distacchi di oggi serviranno ai ritardatari per aprire le danze presto domani sull’ultima salita, piuttosto che aspettare, come al solito, gli ultimi 300 m.

Hotdogbr: dunque poco più di 2′ per Frank Schleck, Valverde, Scarponi e Rolland, 3′30” per Gesink che soprattutto temo vedendolo pedalare e staccarsi dal gruppetto dei sopra citati si sia fatto male e dnque sia fuori dai giochi e 13 per Hesjedal che è un vero peccato visto che sembrava avere una condizione paragonabile a quella del Giro, per la verità a questo proposito anche Scarponi sta correndo da corridore di classifica, anche perchè alla Lampre i punti del 10° posto a Parigi fanno gola, e sembra stare molto bene al di là del tempo perso oggi, di sicuro tutti questi corridori avranno un minimo di libertà in più a partire dalla tappa di domani

Gibosimoni: E bravi a Basso e alla Liquigas che per ora le hanno scansate tutte (non vorrei gufare)

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

PIU’ O MENO
Ecco chi ha rispettato o deluso le attese in questa giornata

++ Sagan
+ Greipel, Van Hummel
= Goss, Haedo
- Petacchi, Eisel
– Gesink

a cura di Marco Salonna

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

L’incredibile Hulk (sigla)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA DEL GIORNO

Finita la settimana dei “voli” e delle volate, inizia il vero Tour. E’ arrivato il momento di confrontarsi con le montagne, dopo la sbornia di collinette degli scorsi giorni, che debutteranno con un’inedita cima dei Vosgi, la Planche des Belles Filles, in vetta alla quale si concluderà la settima tappa, la frazione che lancerà il gruppo nella seconda settimana di gara, caratterizzata dalla prima delle due crono lunghe e dalle frazioni alpine. Non si tratta di un’ascesa particolarmente esigente sul piano del chilometraggio, essendo lunga appena 6 Km, ma fornirà i primi severi verdetti in virtù di pendenze di prim’ordine, con una media del 8,5% e un picco massimo del 14%, raggiunto proprio in vista del traguardo. Contribuirà alla selezione anche la sede stradale, non larghissima, e le prime sorprese si avranno subito all’attacco dell’ascesa finale, dove non solo le pendenze ma anche la strada metteranno in fila il gruppo dei migliori. Fin lì dovrebbero giungere tutti assieme poichè, nei chilometri precedenti, l’attraversamento dei Vosgi proporrà solo due ascese poco appetitose, corte, poco pendenti e collocate lontane dalle fasi calde di questa giornata.

METEOTOUR

Tomblaine : alternanza di piogge deboli (0,2 mm) e schiarite, 19,1°C (percepiti 17°C), venti moderati da S (11-14 Km/h), umidità al 70%
La Planche des Belles Filles: previsioni non disponibili

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Grafica Rai: “Braykovic” (Brajkovic)
Bulbarelli: “Lieuwe Werstra” (Westra)
Conti, ricordando la crono di Metz del 1999: “Il giorno dopo si arrivò a Sestriere” (due giorni dopo, anche perchè Metz e Sestriere non sono vicinissime)
Cassani: “Cavendish ha vinto due tappe quest’anno al Giro” (tre: Herning, Fano e Cervere)
Pancani: “Dalla gran premio della montagna al traguardo”
Pancani: “Tutta la Lotto – ISD in testa” (Chissà che faceva la Lampre – Belisol)
Bulbarelli: “Anche lui ha il vento” (è al vento)
Pancani: “Luis Leon Freire” (Luis Leon Sanchez e Oscar Freire)
Bulbarelli: “Divisa sbrecciata” (stracciata; si sbreccia la pietra, non il tessuto)
De Stefano: “Buscione di sughero” (buscione è un’italianizzazione della De Stefano del termine dialettale “busciun”, che significa tappo)
Bulbarelli: “Domani il primo arrivo in salita, Planche des Belles Filles, sulle Alpi” (si trova sui Vosgi)

TOUR DE GOMEZ

Ricordate Gomez Addams, il capo della celebre famiglia televisiva americana? Ci siamo ispirati alla sua passione per il francese (quando lo parlava l’amata Morticia) e alle sue “verticali” per proporvi giornalmente una curiosa vista retrospettiva sul Tour, ordine d’arrivo e classifica visti dal basso… la maglia nera, insomma!

Ordine d’arrivo della tappa Epernay – Metz

1° Johan Vansummeren (Garmin – Sharp)
2° Amets Txurruka (Euskaltel – Euskadi) a 2′48″
3° Bram Tankink (Rabobank Cycling Team), s.t.
4° Francis De Greef (Lotto Belisol Team), s.t.
5° Gorka Verdugo Marcotegui (Euskaltel – Euskadi), s.t.
Primo italiano: Federico Canuti (Liquigas-Cannondale), 14° a 2′48″

Classifica generale

1° Brice Feillu (Saur – Sojasun)
2° Gorka Verdugo Marcotegui (Euskaltel – Euskadi) a 18′03″
3° Francis De Greef (Lotto Belisol Team) a 19′08″
4° Matthieu Sprick (Argos – Shimano) a 19′58″
5° Simone Stortoni (Lampre – ISD) a 20′44″

L’ULTIMA DOPPIETTA DEL CAMPIONISSIMO

Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Tour del 1952, quello dell’ultima doppietta Giro-Tour di Fausto Coppi. Le altimetrie sono prese dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

8a TAPPA: NANCY – MULHOUSE (252 Km)

FIORENZO MAGNI RICONQUISTA LA MAGLIA GIALLA. GEMINIANI VINCE LA TAPPA DOPO UNA LUNGA FUGA
Da Nancy a Mulhouse sotto un solleone che mozzava il respiro
“Gem” fugge tutto solo per 129 Km. – Coppi e Bartali tirano la volata a Magni che, con i 30 secondi di abbuono concessi al secondo arrivato, ritorna in vetta alla classifica generale – Quattro italiani fra i primi sei: 1. Magni, 3. Coppi, 5. Carrea, 6.Bartali

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

06-07-2012

luglio 7, 2012 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE
Lo slovacco Peter Sagan (Liquigas-Cannondale) si è imposto nella sesta tappa, Épernay – Metz, percorrendo 207,5 Km in 4h37′00″, alla media di 44,946 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Greipel e l’australiano Goss. Miglior italiano Alessandro Petacchi (Lampre – ISD), 7°. L’elvetico Fabian Cancellara (RadioShack-Nissan) ha conservato la maglia gialla con 7″ sul britannico Wiggins e sul francese Chavanel. Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 7° a 18″.

TOUR OF QINGHAI LAKE (Cina)
oggi riposo

GIRO D’ITALIA INTERNAZIONALE FEMMINILE
L’olandese Marianne Vos (Stichting Rabo Women Cycling Team) si è imposta anche nell’ottava tappa, Crugnola di Mornago – Lonate Pozzolo, percorrendo 116,2 Km in 2h45′43″, alla media di 42,072 Km/h. Ha preceduto allo sprint la tedesca Arndt e la statunitense Stevens. Miglior italiana Giorgia Bronzini (Diadora – Pasta Zara), 6° a 40″. La Vos ha conservato la testa della classifica, con 2′01″ sulla Stevens e 3′23″ sulla britannica Pooley. Migliore italiana Fabiana Luperini (Faren Honda Team), 4° a 3′56″.

INTERNATIONALE ÖSTERREICH-RUNDFAHRT – TOUR OF AUSTRIA
L’italiano Sacha Modolo (Colnago – CSF Inox) si è imposto nella sesta tappa, Waidhofen/Ybbs – Melk, percorrendo 185,2 Km in 4h32′12″, alla media di 40,823 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli italiani Daniele Colli (Team Type 1 – Sanofi) e Danilo Napolitano (IAcqua & Sapone). Il danese Jakob Fuglsang (RadioShack-Nissan) ha conservato la testa della classifica con 1′04″ sull’italiano Danilo Di Luca (Acqua & Sapone) e 1′16″ sull’elvetico Morabito.

COURSE CYCLISTE DE SOLIDARNOSC ET DES CHAMPIONS OLYMPIQUES (Polonia)
Il polacco Adrian Honkisz (CCC Polsat Polkowice) si è imposto nella quarta tappa, Tomaszów Mazowiecki – Kielce, percorrendo 158,4 Km in 3h51′44″, alla media di 41,012 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Mugerli e l’olandese Hagenaars. Miglior italiano Luca Barla (Team Idea), 7°. Lo sloveno Marko Kump (Adria Mobil) è il nuovo leader della classifica con 2″ sull’italiano Andrea Palini (Team Idea) e Mugerli.

SIBIU CYCLING TOUR (Romania)
La formazione ucraina Kolss Cycling Team si è imposta nella seconda tappa, cronometro a squadre Cisnadie – Sibiu, percorrendo 10,2 Km in 13′29″, alla media di 45,389 Km/h. Ha preceduto di 4″ la formazione greca SP Tableware Cycling Team e di 5″ la formazione rumena Tusnad Cycling Team. Lo spagnolo Victor De La Parte (SP Tableware Cycling Team) ha conservato la testa della classifica con 17″ sul croato Kvasina e 54″ sull’ucraino Topchanyuk. Miglior italiano Matteo Malaguti (Hemus 1896 Troyan), 36° a 9′15″.

VUELTA CICLISTA A VENEZUELA
L’argentino Maximiliano Ariel Richeze Araquistain (Team Nippo) si è imposto nella prima tappa, circuito di Maturín, percorrendo 84,5 Km in 1h49′34″, alla media di 46,273 Km/h. Ha preceduto allo sprint il cubano Cordovés Pérez e il venezuelano Jesus Pérez. Unico italiano in gara Omar Bertazzo (Androni Giocattoli), 22° (stesso tempo). Richeze è il primo leader della generale, con 4″ su Cordovés Pérez e sul venezuelano Quevedo. Bertazzo 22° a 10″.

« Pagina precedentePagina successiva »