ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI CHARTRES

luglio 22, 2012 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Anche al Tour 2012 vi proporremo l’appuntamento giornaliero con l’almanacco, rubrica contenitore con la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, la presentazione della tappa del giorno, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà, il ricordo del Tour del 1953 e una vista “retrospettiva” sul Tour in corso. Seguiteci.

Foto copertina: cattedrale di Chartres (wikipedia)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Wiggins stravince a pugni chiusi. Nibali conquista il podio di Parigi(Gazzetta dello Sport)

Tour, Wiggins vince la crono individuale (Corriere dello Sport / Stadio)

Francia

Pas de temps mort pour Wiggins(L’Equipe)

Svizzera

Uno straordinario Wiggins al Tour (Corriere del Ticino)

Bradley Wiggins gewinnt Zeitfahren (Neue Zuercher Zeitung)

Regno Unito

Wiggins confirms Tour win (The Daily Telegraph)

Wonderful Wiggins shatters the glass ceiling (The Independent)

Wiggins victory seals Tour win (The Times)

Spagna

Wiggins sentencia a lo grande el Tour (AS)

Marcha británica hacia París (Marca)

Wiggins arrasa en la penúltima etapa y es virtual ganador del Tour (El Mundo Deportivo)

Belgio

Wiggins écrase le chrono et file vers les Champs-Élysées (Le Soir)

Wiggins zet kroon op werk in tijdrit (De Standaard)

Bradley Wiggins survole Froome et le contre-la-montre (L’Avenir)

Bradley Wiggins, premier Britannique à remporter le Tour de France (La Dernière Heure/Les Sports)

Wiggins deviendra ce dimanche le premier vainqueur anglais (Sudinfo.be)

Wiggins zet kroon op werk in tijdrit (Het Nieuwsblad)

Germania

Wiggins gewinnt als erster Brite die Tour (Bild)

Lussemburgo

Erfolg im Einzel-Zeitfahren: Wiggins vor Tour-Sieg (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

FWiggins überragend (Tageblatt)

Paesi Bassi

Wiggins geeft geel extra glans(De Telegraaf)

Danimarca

Wiggins jubler: Drømmen er virkelighed (Jyllands-Posten)

Suveræne Wiggins smadrede hele feltet (Sporten)

Wiggins om sejr: Det kunne ikke være et bedre manuskript (Politiken)

Repubblica Slovacca

Na Tour tento raz žiaril P. Velits. V časovke bol štvrtý, vyhral Wiggins (Pravda)

Canada

Wiggins all but clinches Tour de France by winning final time trial (The Globe and Mail)

USA

Wiggins All but Clinches Tour Victory (The New York Times)

Wiggins all but clinches Tour de France victory (Usa Today)

Colombia

Wiggins ganó penúltima etapa del Tour y aseguró su victoria en París (El Tiempo)

Wiggins gana contrarreloj y es virtual campeón del Tour de Francia (El Espectador)

Australia

Wiggins wins 19th stage (The Age)

Wiggins poised for Tour win (The Australian)

Wiggins slams drugs culture (Herald Sun)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Secondo voi oggi Wiggins farà la crono a tutta o si accontenerà del vantaggio acquisito e tirerà un po’ il freno (vincendo comunque la tappa)?

Hotdogbr: oggi Wiggins può legittimare il suo Tour almeno in parte, se riuscirà a guadagnare una quarantina di secondi su Froome potrà dire che avrebbe comunque vinto il Tour anche se il connazionale non l’avesse aspettato in salita e se non avesse perso 1′25” a Seraing altrimenti resterà un vincitore dimezzato, per il resto Van Garderen può superare Van den Broeck, Brajkovic può finire 7° se non addirittura 6° davanti a Evans e Kloeden entrerà nei 10

Salitepuntocià: per legittimarlo dovrebbe dargli 3′, non 40″ solo… senza i problemi avuti a seraing e gli aiuti a wiggins, froome oggi aveva almeno 2′ 2′30″ su wiggins

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

PIU’ O MENO
Ecco chi ha rispettato o deluso le attese in questa giornata

+++ Wiggins
++ Froome
+ Sanchez L.L., Velits P., Gretsch, Van Garderen, Oss, Nibali, Pinot
= Van den Broeck, Rolland, Kloeden
- Menchov, Monfort, Zubeldia
– Brajkovic, Evans

a cura di Marco Salonna

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

We are the champions (Queen)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA DEL GIORNO

Siamo arrivati all’ultimo atto del Tour, una pura formalità di 120 Km – la distanza più breve per quanto riguarda le tappe in linea – una frazione che, come tradizione, partirà al piccolo trotto per poi vivacizzarsi al momento dell’ingresso nella capitale parigina. La prima parte della tappa si snoderà attraverso la vallata della Chevreuse, che da alcuni anni non veniva attraversata dal percorso della giornata conclusiva della Grand Boucle. In quel tratto sarò previsti gli ultimi due GPM, rigorosamente di 4a categoria e, assegnando appena un punto al primo a transitarvi, non influiranno minimamente sulla classifica della maglia a pois, che vede in testa il francese Voeckler con 11 punti sullo svedese Kessiakoff. Toccato il comune di Issy-les-Moulineaux, dove ha sede ASO (la società organizzatore del Tour), si varcheranno i confini della “Ville Lumière” per poi portarsi sul circuito degli Champs-Élysées, il classico anello di 6 Km (otto tornate complessive) che debutterà con la lievissima salitella sul celebre viale, in direzione dell’Arco di Trionfo, nei pressi del quale – come da tradizione – si disputerà l’ultimo traguardo volante. A seguire il doppio passaggio da Place de la Concorde, il sottopasso del Louvre e il ritorno sui “Campi” per il più prestigioso tra i traguardi per velocisti, ad un tiro di schioppo dal Petit e dal Grand Palais.

METEOTOUR

Rambouillet : cielo sereno, 20,1°C (percepiti 18°C), venti moderati da NE (10-12 Km/h), umidità al 56%
Parigi: cielo sereno, 21,6°C, venti deboli da NE (8-9 Km/h), umidità al 47%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Bulbarelli: “Gresc” (pronuncia di Gretsch; si deve dire Grecc)
Cassani, parlando della caduta di Gilbert: “Per colpa di quel cane caduto…”
Cassani, parlando dell’incidente a Sorensen: “Gli è caduto un giornale sopra la ruota anteriore” (tra i raggi, non sopra)
De Stefano: “Onorificenza per i medici sportivi” (meriti sportivi)
De Stefano: “A Londra c’è atmosfera politica, ci sono i giochi”
Cassani: “Accontentarsi di una secondo posto”
Pancani: “Collezione di dischi in vinili” (vinile)
De Luca a Nibali: “Si parte in genere con il bicchiere pieno e ti aspettano domani gli Champs-Élysées”
Pancani, commentando l’arrivo di Wiggins: “Quel pugno scagliato verso il cielo” (un altro uomo a pezzi dopo Vinokourov)
Bulbarelli: “Rivediamo i tre del Tour de France” (Remake de “I quattro dell’Ave Maria”?)
Conti, ricordando il Tour del 1990: “10 minuti di abbuono” (stava ricordando la fuga nella quale Chiappucci e altri tre andarono in fuga e arrivarono con 10 muniti di vantaggio)
Conti: “Stava per tornando”
Conti: “Ghirotto vinse una tappa sui Pirenei grazie ad un errore di percorso di Millar” (l’errore fu di Bouvatirt e Millar gli andò dietro)
Conti, ricordando un filmato trasmesso pochi giorni prima: “Ve l’abbiamo trasmesso a Sète, vicino a Le Cap d’Agde” (ma non siete a Milano?)
Televideo: “Sky Team” (Sky Procycling)
Televideo: “Il belga Van Den Broeck, suo diretto concorrente” (relativo a Nibali: mica troppo diretto concorrente, visto che alla partenza li separavano ben 3′12″)

TOUR DE GOMEZ

Ricordate Gomez Addams, il capo della celebre famiglia televisiva americana? Ci siamo ispirati alla sua passione per il francese (quando lo parlava l’amata Morticia) e alle sue “verticali” per proporvi giornalmente una curiosa vista retrospettiva sul Tour, ordine d’arrivo e classifica visti dal basso… la maglia nera, insomma!

Ordine d’arrivo della tappa Bonneval – Chartres (cronometro)

1° Karsten Kroon (Team Saxo Bank-Tinkoff Bank)
2° Arthur Vichot (FDJ-Big Mat) a 6″
3° Tyler Farrar (Garmin – Sharp) a 14″
4° Marco Marzano (Lampre – ISD) a 38″
5° Sébastien Minard (AG2R La Mondiale) a 43″

Classifica generale

1° Jimmy Engoulvent (Saur – Sojasun)
2° Jan Ghyselinck (Cofidis, Le Credit En Ligne) a 41″
3° Tyler Farrar (Garmin – Sharp) a 2′51″
4° Sebastian Langeveld (Orica GreenEdge Cycling Team) a 8′21″
5° Julien Fouchard (Cofidis, Le Credit En Ligne) a 15′14″
Miglior italiano Alessandro Vanotti (Liquigas-Cannondale), 36° a 53′22″

L’ULTIMA DOPPIETTA DEL CAMPIONISSIMO

Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Tour del 1952, quello dell’ultima doppietta Giro-Tour di Fausto Coppi. Le altimetrie sono prese dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

21a TAPPA: LIMOGES – PUY-DE-DÔME (245 Km)

FAUSTO COPPI DOMINA ANCHE SUL PUY DE DOME. BARTALI (3°) E CARREA (5°) COMPLETANO IL TRIONFO
Il Campionissimo sull’ultima salita ha “infilato” tutti gli avversari
2° l’olandese Nolten – Il magnifico “vecchio” Bartali, Magni e Carrea guadagnano un posto in classifica generale – Coppi ha vinto da lontano il G.P. della Montagna – L’Italia consolida il suo primato nella classifica a squadre.

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

21-07-2012

luglio 22, 2012 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE
Il britannico Bradley Wiggins (Sky Procycling) si è imposto nella diciannovesima tappa, Bonneval – Chartres, percorrendo 53,5 Km in 1h04′13″, alla media di 49,987 Km/h. Ha preceduto di 1′16″ il connazionale Froome e di 1′50″ lo spagnolo Sanchez Gil. Miglior italiano Daniel Oss (Liquigas-Cannondale), 14° a 3′27″. Wiggins (Sky Procycling) ha conservato la testa della classifica con 3′21″ su Froome e 6′19″ sull’italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale).

TOUR DE WALLONIE
Il francese Nacer Bouhanni (FDJ-Big Mat) si è imposto nella prima tappa, Tournai – Lessines, percorrendo 159,7 Km in 3h45′24″, alla media di 42,511 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Ligthart e l’italiano Giacomo Nizzolo (RadioShack-Nissan). La prima classifica vede in testa Bouhanni con 3″ sul belga Van Melsen e 4″ sull’olandese Ligthart. Miglior italiano Nizzolo, 5° a 6″.

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA MONT BLANC (dilettanti)

Il kazako Alexey Lutsenko (Continental Team Astana) si è imposto nella quinta tappa, Aigle – Châtel, percorrendo 142 Km in 4h23′32″, alla media di 32,329 Km/h. Ha preceduto di 15″ il bielorusso Bazhkou e di 22″ l’italiano Francesco Manuel Bongiorno (Team Hopplà Wega Truck Italia Valdarno). L’italiano Fabio Aru (Palazzago Elledent Rad Logistica) ha conservato la testa della classifica con 1′48″ e 3′13″ sugli italiani Andrea Manfredi (Team Hopplà Wega Truck Italia Valdarno) e Gianfranco Zilioli (Team Colpack)

CENTRAL EUROPEAN MISKOLC GP

L’ungherese Krisztian Lovassy (Tusnad Cycling Team) si è imposto nella corsa ungherese, Szerencs – Miskolc, percorrendo 157,8 Km in 3h31′41″ alla media di 44,727 Km/h. Ha preceduto allo sprint i russi Kuznetsov e Kochetkov. Miglior italiano Giacomo Barigelli (Calzaturieri Montegranaro Marini Silvano), 84° a 1′23″.

WIGGINS, L’ULTIMO SIGILLO

luglio 21, 2012 by Redazione  
Filed under News

Il fuoriclasse britannico domina la cronometro di Chartres e riafferma il proprio ruolo di leader all’interno del Team Sky infliggendo ben 1′16” al compagno-rivale Froome e 1′50” a un Luis Leon Sanchez favorito dalle condizioni meteo. Malgrado il pesante distacco di 3′38” Nibali è autore comunque di una buona prova e mantiene saldamente il terzo posto prima della passerella sui Campi Elisi.

Foto copertina: Wiggins lanciato verso l’affermazione suprema nel Tour 2012 (foto Bettini)

Secondo una tradizione consolidata ormai da diverse stagioni, con pochissime eccezioni ultima delle quali quella del 2009 quando si disputò una frazione in linea con arrivo in cima al Mont Ventoux, il penultimo giorno del Tour de France ha visto andare in scena una lunga e pianeggiante cronometro, disputata nell’occasione sulla distanza di 53,5 km da Bonneval a Chartres, che nell’intento degli organizzatori sarebbe stata la chance per gli specialisti del tic tac di ribaltare la classifica venuta fuori dalle montagne, come accaduto un anno fa quando Evans strappò la maglia gialla ad Andy Schleck in quel di Grenoble: in realtà però con una generale che vedeva alla vigilia Wiggins in giallo con 2′05” su Froome, 2′41” su un Nibali comunque inferiore ai due britannici nelle prove contro il tempo e 5′53” su Van den Broeck era evidente che salvo clamorosi imprevisti le prime tre posizioni erano già assegnate e la lotta sarebbe stata solo per quelle di rincalzo.
Neanche a dirlo a dominare la prova contro il tempo, così come tutte le altre sei di una certa lunghezza disputate in questo 2012, è stata la maglia gialla che ha preso la testa fin dal primo intertempo e al traguardo ha inflitto ben 1′16” a Froome, riaffermando una superiorità all’interno del Team Sky già emersa nella crono di Besançon, in cui però il divario tra i due era stato di soli 35”, che era stata messa in discussione in montagna quando il connazionale aveva più volte tirato platealmente i freni per non levarlo di ruota; anche in questa occasione Froome ha tentato di tenere il passo del suo capitano accusando solo 12” di ritardo dopo 14 km ma successivamente il suo ritardo ha iniziato a salire in modo molto più evidente. La prestazione dei due britannici ha acquistato comunque ancora più valore se si considera che nel momento in cui hanno gareggiato le condizioni del vento erano certamente più sfavorevoli rispetto a qualche ora prima, in particolare nel settore centrale tra i 14 ai 30 km, e non a caso oltre ai due atleti del Team Sky solo l’ottimo Van Garderen (Bmc), 7° a 2′34”, si è inserito nelle zone alte della classifica di tappa mentre il resto delle prime posizioni è stato occupato da outsider. Sul terzo gradino del podio con un distacco di 1′50” da Wiggins ha chiuso infatti Luis Leon Sanchez (Rabobank), che ha riscattato un Tour iniziato male per una microfrattura allo scafoide con un successo di tappa a Foix e un’ultima settimana da protagonista e che sarà una pericolosa mina vagante alle Olimpiadi; 4° a 2′02” un Peter Velits (Omega-QuickStep) che riscatta in parte una Grande Boucle vissuta nell’anonimato, 5° a 2′25” Porte (Sky) che completa il trionfo della corazzata di Brailsford, 6° il giovane tedesco Gretsch (Argos-Shimano) che più di tutti ha beneficiato del vantaggio di partire tra i primi, 8° e 9° a 2′46” e 2′50” Kiryienka (Movistar) e Taaramae (Cofidis), entrambi molto a corrente alternata in queste tre settimane, e 10° il supercombattivo del Tour 2011 Roy (Fdj): da rimarcare anche la prestazione di Daniel Oss (Liquigas) che ha chiuso 14° a 3′27” e che con le sue doti di passista veloce sarebbe stato probabilmente molto utile alla causa azzurra in quel di Londra.
Il 25enne trentino è risultato il migliore dei nostri subito davanti a Nibali, che ha chiuso 16° a 3′38” consolidando la sua terza posizione della generale, con una prestazione che nonostante il pesante distacco va valutata più che positivamente se si considera che con condizioni meteo più favorevoli avrebbe chiuso nella top ten e che, tolti i due extraterrestri del Team Sky, ha ceduto solo 1′04” a uno specialista come Van Garderen e ha allungato su tutti gli altri uomini di classifica, primo fra tutti l’immediato inseguitore Van den Broeck che ha chiuso con un distacco di 4′22” da Wiggins salvando il quarto posto dall’assalto dello statunitense in maglia bianca. Molto più incerta la lotta per le posizioni dalla sesta alla nona, con Zubeldia (RadioShack) che, seppur autore di una prova mediocre chiusa a 5′32”, ha scavalcato un Evans (Bmc) neppure lontano parente di quello della crono di Grenoble che è sprofondato a 5′54” e avrebbe perso ulteriori due posizioni se negli ultimi 20 km non avesse potuto sfruttare il punto di riferimento del compagno Van Garderen, che lo ha raggiunto sul percorso dopo essere partito 3′ prima: l’altra delusione di giornata è stato Brajkovic (Astana) che ha chiuso a 5′38” infliggendo solo 36” a Rolland (Europcar) che ha così difeso l’8a posizione dall’assalto dello sloveno pur essendo sulla carta molto meno specialista, mentre l’altro transalpino Pinot (Fdj) che ha fatto addirittura meglio perdendo 5′31”, dimostrando a soli 21 anni grandi doti di recupero nell’arco delle tre settimane e salvando il suo spot nella top ten dal ritorno di un atleta già due volte sul podio del Tour come Kloeden (RadioShack), che ha fatto leggermente peggio di Nibali accusando un ritardo di 3′49” da Wiggins.
Lo Squalo dello Stretto, che domani sarà il primo azzurro a salire sul podio del Tour dal 2005 quando a riuscirci fu il suo attuale compagno di squadra Ivan Basso dietro a sua maestà Lance Armstrong, è stato l’unico a contenere in termini umani il divario nella generale dagli uomini del Team Sky, con Wiggins che guida con 3′21” su Froome e 6′19” sul siciliano, 10′15” su Van den Broeck, 11′04” su Van Garderen, 15′43” su Zubeldia, 15′51” su Evans, 16′31” su Rolland, 16′38” su Brajkovic e 17′17” su Pinot, e per quanto si è visto a Brive-la-Gaillarde il festival britannico potrebbe proseguire anche nella volata dei Campi Elisi che avrà in Cavendish il grande favorito e soprattutto nelle imminenti Olimpiadi di Londra.

Marco Salonna

JUNGELS: UN’OPERA D’ARTE

luglio 21, 2012 by Redazione  
Filed under News

Il lussemburghese delle ‘giovanili’ della Leopard se ne va sulla terzultima ascesa e fa il vuoto, raggiunge quasi i sei minuti di vantaggi su tutti gli inseguitori e sette sui migliori della generale che giungono tutti assieme. Nessun pericolo quindi per la maglia di Aru che resta saldamente sulle sue spalle.

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI BRIVE-LA-GAILLARDE

luglio 20, 2012 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Anche al Tour 2012 vi proporremo l’appuntamento giornaliero con l’almanacco, rubrica contenitore con la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, la presentazione della tappa del giorno, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà, il ricordo del Tour del 1953 e una vista “retrospettiva” sul Tour in corso. Seguiteci.

Foto copertina: scorcio di Brive-la-Gaillarde (panoramio)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Cavendish! Un fulmine a Sky sereno(Gazzetta dello Sport)

A Cavendish le 18ª tappa Wiggins resta maglia gialla (Corriere dello Sport / Stadio)

Francia

On a retrouvé Cavendish (L’Equipe)

Svizzera

Tour de France, bis per Cavendish (Corriere del Ticino)

Der hundertste Aspekt (Neue Zuercher Zeitung)

Regno Unito

Cavendish wins sprint finish (The Daily Telegraph)

Cavendish storms to stage win (The Independent)

Cavendish sprint clinches more British glory (The Times)

Spagna

Espectacular triunfo al sprint de Cavendish (AS)

Mark Cavendish arrasa en el sprint de Brive-la-Gaillarde (Marca)

La insaciable ambición de Sky (El Mundo Deportivo)

Belgio

La flèche Cavendish coiffe les échappés (Le Soir)

Cavendish imponeert in de sprint (De Standaard)

Cavendish fait coup double (L’Avenir)

La fusée Cavendish s’impose malgré la pluie (La Dernière Heure/Les Sports)

Mark Cavendish s’impose dans un finish impressionnant (Sudinfo.be)

Cavendish imponeert in hectische finale (Het Nieuwsblad)

Germania

Sieberg-Team muss Cavendish ziehen lassen (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Auch B-Probe positiv: Fränk Schleck fährt nicht nach London –
Erholt von den Pyrenäen-Strapazen: Cavendish feiert „Wahnsinns-Sieg“ (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Frank Schleck: Auch B-Probe positiv – Cavendish gewinnt in Brive-la-Gaillarde (Tageblatt)

Paesi Bassi

Cavendish is Rabo te snel af (De Telegraaf)

Danimarca

Sky skyldte Cavendish en sejr (Jyllands-Posten)

Cavendish stolt af birolle (Sporten)

Kanonkuglen Cavendish triumferer efter megasprint em> (Politiken)

Repubblica Slovacca

Opäť skvelý Sagan! V 18. etape Tour skončil tretí (Pravda)

Canada

Mark Cavendish wins 18th stage of Tour de France (The Globe and Mail)

USA

Wiggins Nears Tour Title; Cavendish Wins Stage (The New York Times)

Mark Cavendish wins 18th stage of Tour de France (Usa Today)

Colombia

Mark Cavendish ganó en el embalaje la etapa 18 del Tour de Francia (El Tiempo)

Cavendish se impone al sprint en la etapa 18 del Tour (El Espectador)

Australia

Cavendish wins stage 18 of Tour (The Age)

Cavendish claims bunch sprint (The Australian)

Cavendish adds to Sky’s success (Herald Sun)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Volata o fuga?

Scattista: tipica tappa da fughe

DOPO LA TAPPA

Scattista: eccolo!! sempre smentito. Cavendish è sempre Cavendish! una bomba!

Howling Wolf14: Beh, la fuga c’è stata. E anche a lunga gittata. Tappa interessante, decisa a 100 metri dal traguardo.

Hotdogbr: diciamo che oggi si è vista la differenza tra Tour e Giro e qualsiasi altra corsa a tappe, intendiamoci anche nella corsa rosa abbiamo visto tappe spettacolari in cui la fuga prende il largo dopo moltissimi km vedi quella vinta da Capecchi un anno fa nel bergamasco, però non succede che il gruppo insegue con 14 squadre rappresentate nella fuga

Howling Wolf14: Bravo Hot Dog, osservazione molto acuta. Da esperto sopraffino. La condivido in pieno

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

PIU’ O MENO
Ecco chi ha rispettato o deluso le attese in questa giornata

++ Cavendish, Vinokourov, Paolini
+ Sanchez L.L., Roche, Hansen, Boasson Hagen, Wiggins
- Greipel

a cura di Marco Salonna

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Speed of Sound (Coldplay)

a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA DEL GIORNO

Questo Tour avrà due passerelle. Se la tappa di di domani lo sarà per tutti, quella odierna sarà una vera e propria marcia trionfale per il vincitore del Tour 2012 Bradley Wiggins. Se il britannico fosse stato realmente messo alle corde sulle montagne, la crono tracciata tra Bonneval e Chartres sarebbe diventata la tappa decisiva, ma i verdetti delle Alpi prima e dei Pirenei poi hanno promosso innegabilmente il corridore della Sky, che scenderà dalla rampa di lancio di questa prova contro il tempo con un vantaggio più che rassicurante sugli avversari. Avrà solo l’imbarazzo della scelta Wiggins, tra la possibilità di effettuare la crono senza spingere o dare comunque il massimo, andando a pescare le energie residue dal serbatoio personale e dilatando ancor più il suo vantaggio in classifica. In entrambi i casi dovrebbe essere lui il vincitore, come nella crono disputata dodici giorni fa a Besançon, nella quale aveva preceduto di 35″ il compagno di squadra Froome.
In quanto al tracciato, questo si presenta decisamente più filante rispetto a quello dell’altra crono, ma la totale assenza di salite potrebbe non comportare una media finale di 50 Km/h od oltre. Siamo a fine Tour e, come spesso capita nell’ultima crono, non si riesce ad essere più brillanti a causa delle energie profuso nelle precedenti tre settimane di gara: per questo, alla fine, il vincitore dovrebbe rimanere in sella per circa 1h10′ per percorrere i 53,5 Km previsti, viaggiando ad una media di poco inferiore ai 48 Km/h.

METEOTOUR

Bonneval – partenza primo corridore: cielo sereno, 15,5°C, venti deboli da N (6-7 Km/h), umidità al 78%
Chartres – arrivo ultimo corridore: cielo coperto, 19,5°C (percepiti 17°C), venti moderati da NNE (14-17 Km/h), umidità al 62%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Cassani: “La maglia gialla va più piana”
Bulbarelli: “C’è un italiano sul podio, Nibali. Verosibilmente lo terrà sino a Parigi” (dopo il podio finito nel salotto di Evans, ecco che il povero Vincenzo se lo porterà sulle spalle fin sugli Champs-Élysées)
Televideo: “Terz’ultima tappa lunga” (Primo: si scrive terzultima; secondo: questa è l’ultima tappa “lunga” visto che le due rimanenti misurano rispettivamente 53,5 e 120 Km)
Televideo: “Se le controanalisi avvessero

TOUR DE GOMEZ

Ricordate Gomez Addams, il capo della celebre famiglia televisiva americana? Ci siamo ispirati alla sua passione per il francese (quando lo parlava l’amata Morticia) e alle sue “verticali” per proporvi giornalmente una curiosa vista retrospettiva sul Tour, ordine d’arrivo e classifica visti dal basso… la maglia nera, insomma!

Ordine d’arrivo della tappa Blagnac – Brive-la-Gaillarde

1° Sebastian Langeveld (Orica GreenEdge Cycling Team)
2° Christophe Kern (Team Europcar) a 37″
3° Gorka Izaguirre Insausti (Euskaltel – Euskadi), s.t.
4° Pablo Urtasun Perez (Euskaltel – Euskadi) a 3′38″
5° Michael Morkov (Team Saxo Bank-Tinkoff Bank), s.t.
Miglior italiano Alessandro Vanotti (Liquigas-Cannondale), 10° a 3′38″

Classifica generale

1° Jimmy Engoulvent (Saur – Sojasun)
2° Jan Ghyselinck (Cofidis, Le Credit En Ligne) a 45″
3° Tyler Farrar (Garmin – Sharp) a 5′11″
4° Sebastian Langeveld (Orica GreenEdge Cycling Team) a 9′44″
5° Julien Fouchard (Cofidis, Le Credit En Ligne) a 12′55″
Miglior italiano Alessandro Vanotti (Liquigas-Cannondale), 40° a 55′04″

L’ULTIMA DOPPIETTA DEL CAMPIONISSIMO

Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Tour del 1952, quello dell’ultima doppietta Giro-Tour di Fausto Coppi. Le altimetrie sono prese dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

20a TAPPA: BORDEAUX – LIMOGES (228 Km)

FUGA FINALE DEI “FRILLI”. VINCE IL REGIONALE VIVIER
Altra tappa di trasferimento da Bordeaux a Limoges
Magni, che si era infilato nella fuga, desiste a causa del dolore per le ferite riportate nelle tappe precedenti – Le classifiche immutate

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

CAV-LE-GAILLARD, TAPPA E… ARMSTRONG

luglio 20, 2012 by Redazione  
Filed under News

Al termine di una frazione corsa a velocità folle per tutti i suoi 222,5 km il campione del mondo viene lanciato da Wiggins e a non più di 50 metri dal traguardo supera i fuggitivi Roche e Sanchez e trionfa davanti a Goss e Sagan, agganciando il campione texano a quota 22 successi al Tour de France. Grandi protagonisti di giornata anche Vinokourov e il nostro Paolini, tra gli ultimi ad arrendersi al ritorno del gruppo.

Foto copertina: l’urlo di Cavendish al traguardo di Brive-la-Gaillarde (foto AFP)

La diciottesima tappa del Tour de France, 222,5 km vallonati da Blagnac a Brive-la-Gaillarde, costituiva per molti corridori l’ultima occasione di centrare un successo parziale prima della crono di Chartres riservata agli specialisti e della conclusione a Parigi che salvo sorprese dovrebbe concludersi in uno sprint di gruppo, e questo ha prodotto uno spettacolo che quasi mai si era visto in questa Grande Boucle con una media finale che ha superato i 45 km/h malgrado l’elevato chilometraggio. Sono stati numerosissimi fin dalle prime battute i tentativi di andare in avanscoperta, il più significativo dei quali ad opera di Perez Moreno (Euskaltel), Simon (Saur-Sojasun), Cédric Pineau (Fdj), Morkov (Saxo Bank), Fofonov (Astana) e Sprick (Argos-Shimano), ma si è dovuto attendere il km 72 prima che partisse la fuga buona comprendente Popovych (RadioShack), Arashiro (Europcar), Fouchard (Cofidis), Boasson Hagen (Sky), Hansen e Vanendert (Lotto-Belisol), Boeckmans (Vacansoleil), Paolini (Katusha), Roy (Fdj), Kroon e Nuyens (Saxo Bank-Tinkoff), Vinokourov (Astana), Albasini (Orica-GreenEdge), Gretsch (Argos-Shimano), Millar (Garmin), l’unico tra i battistrada ad avere già alzato le braccia in questo Tour nella tappa di Annonay Davèzieux, e Rui Costa (Movistar), il meglio piazzato nella generale con un distacco di 29′43” dalla maglia gialla Wiggins (Sky): in altre occasioni una fuga del genere con 14 squadre rappresentate avrebbe accumulato minuti su minuti ma questa volta il gruppo dopo aver inizialmente concesso agli uomini di testa un vantaggio di 3′ non ha lasciato fare con quasi tutte le formazioni rimaste tagliate fuori, molte delle quali peraltro ancora a secco di successi parziali, che hanno iniziato a tirare a partire da Bmc, Saur-Sojasun e Omega-QuickStep alle quali si sono aggiunte successivamente Rabobank, Euskaltel e Liquigas; l’impresa di andare a riprendere un gruppo così nutrito era tutt’altro che semplice ma sia pure molto lentamente il distacco ha iniziato a ridursi.
A 40 km dall’arrivo sulla Côte de Souillac un’accelerazione di Millar seguito da Vinokourov ha fatto perdere contatto a Boeckmans e Fouchard, con la conseguenza di indurre anche la Cofidis a fare la sua parte in testa al plotone, e ha rotto l’accordo tra gli uomini di testa che hanno iniziato a scattarsi in faccia finchè davanti non sono rimasti Roy e Hansen inseguiti a breve distanza da Nuyens, un brillantissimo Paolini e uno scatenato Vinokourov che, malgrado le energie profuse nelle tappe pirenaiche in cui è sempre andato all’attacco, ha rilanciato più volte l’azione con solo l’azzurro e Hansen in grado di mantenerne la ruota mentre il gruppo si faceva sempre più minaccioso con in testa gli uomini del Team Sky, che hanno preso in mano la situazione una volta svanita per Boasson Hagen la possibilità di lottare per il successo. Sulla Côte de Lissac-sur-Couze, ultima ascesa di giornata con il gpm posto a 10 km dalla conclusione, il trio di testa è stato avvicinato e raggiunto poco dopo da Luis Leon Sanchez (Rabobank) e da Roche (Ag2r) e Kloeden (RadioShack), rispettivamente 11° e 12° in classifica generale, con il plotone ormai a una ventina di secondi. Con l’arrivo di forze fresche e l’asfalto bagnato che rendeva più complicata la rincorsa del gruppo sembrava che i 6 di testa ce l’avrebbero fatta malgrado il vantaggio minimo e il grande impegno degli inseguitori, tra i quali si è distinto un Oss (Liquigas) molto cresciuto nelle ultime giornate dopo la caduta che ne aveva condizionato l’avvio di Tour, ma negli ultimi 2 km si è messo a tirare in prima persona Wiggins seguito da che ha impresso un cambio di marcia che ha consentito al gruppo di riportarsi in scia a Roche e Sanchez che avevano allungato leggermente sui compagni di fuga: un Boasson Hagen a sua volta inesauribile malgrado tutti i km in avanscoperta ha lanciato Cavendish che ai 300 metri è partito con una fucilata impressionante cui nessuno è stato in grado di replicare e a meno di 50 ha saltato a doppia velocità Sanchez e Roche andando a vincere quasi per distacco davanti a Goss (Orica-GreenEdge) e Sagan (Liquigas) con lo spagnolo 4°, e presumibilmente arrabbiatissimo dopo che già a Cap d’Agde era stato il Team Sky a riprenderlo nel finale, e l’irlandese 5° seguiti da Farrar (Garmin), Bozic (Astana) e Hinault (Ag2r); pur in un Tour piuttosto avaro di traguardi per le ruote veloci e in cui di rado ha potuto contare sui compagni di squadra votati alla causa di Wiggins il campione del mondo ha conquistato il secondo successo parziale dopo quello di Tournai nonchè il 22° in carriera alla Grande Boucle eguagliando Lance Armstrong, e soprattutto ha dimostrato in vista delle Olimpiadi di possedere una condizione straripante che non aveva dimostrato nelle tappe precedenti.
Nonostante qualche piccolo buco creatosi negli ultimi km la classifica generale rimane sostanzialmente immutata con Wiggins che mantiene 2′05” su Froome, 2′41” su Nibali, 5′53” su Van den Broeck, 8′30” su Van Garderen, 9′57” su Evans e 10′11” su Zubeldia prima dell’ultimo momento della verità, la piattissima crono di 53,5 km da Bonneval a Chartres: sulla carta le prime tre posizioni sono comunque in ghiaccio e i due atleti del Team Sky dovrebbero giocarsi la tappa, con Nibali saldamente sul podio e Van Garderen che tenterà di fare da terzo incomodo per quanto riguarda il successo parziale e di balzare al quarto posto nella generale.

Marco Salonna

ARU PREPARA IL BIS IN VAL D’AOSTA

luglio 20, 2012 by Redazione  
Filed under News

Nella salita più dura di tutto il Giro di Val d’Aosta va ad imporsi Fabio Aru, campione in carica e già pronto per accasarsi all’Astana fra qualche giorno. Il corridore Sardo conclude la scalata in generale andando a issarsi al primo posto. Alle sue spalle il vecchio leader che oggi ha finito a ben 4′, l’unico a resistere Bongiorno, giunto comunque a 1′.

Foto copertina: l’arrivo solitario di Fabio Aru ai Piani di Tavagnasco (foto Scanferla)

Era di sicuro la tappa più attesa, con la terribile salita di Tavagnasco scalata dopo il Traversella. E’ proprio su questa salita che la corsa si accende con l’allungo di Bescond, Kirch e Bush. I tre procedono di comune accordo fino alle prime rampe della salita finale quando ad allungare è Bescond. I vecchi compagni di fuga vengono presto riassorbiti, mentre dalla testa del gruppo parte il corridore più atteso della corsa: Fabio Aru.
Il sardo, già vincitore della passata edizione e di conseguenza favorito numero uno di questa edizione, impone immediatamente un ritmo impossibile per chiunque sulle rampe al 20% della terribile salita. Il vantaggio del battistrada continua a scemare fino al momento in cui il transalpino cede di schianto finendo a più di due minuti dal corridore della Palazzago, dietro nessuno è in grado di mantenere il distacco e il più vicino al traguardo sarà Bongiorno che paga circa un primo. Terzo formolo a 1′32”, quarto Bescond. Il leader della generale finisce invece a 4′ dimostrando che il suo è stato più un exploit giornaliero che non una condizione da rivale temibile.
In generale ora Aru ha 1′44” dal vecchio leader Manfredi, un minuto più lontano Penasa, considerato uno degli avversari più temibili per il corridore della Palazzago, pronto a congedarsi dalla categoria nel migliore dei modi, il sardo infatti ha già firmato per l’Astana e questa sarà la sua ultima apparizione tra i dilettanti-U23 prima del grande salto fra i professionisti dove speriamo possa mantenere questi livelli, affiancando l’altro isolano nel tenere alto l’onore italiano.

Andrea Mastrangelo

ALMANACCO DEL DOPO TAPPA: QUI PEYRAGUDES

luglio 20, 2012 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Anche al Tour 2012 vi proporremo l’appuntamento giornaliero con l’almanacco, rubrica contenitore con la rassegna stampa internazionale; il parere dei tifosi; la colonna sonora dell’ultima frazione disputata, la presentazione della tappa del giorno, le “perle” dei telecronisti, le previsioni del tempo per la tappa che verrà, il ricordo del Tour del 1953 e una vista “retrospettiva” sul Tour in corso. Seguiteci.

Foto copertina: panorama da Peyragudes (www.bon-ski.com)

TOUR DE FRANCE, GIRO DEL MONDO

Italia

Vince Valverde. E il Tour è di Wiggins(Gazzetta dello Sport)

Tour, 17ª tappa a Valverde – Wiggins sempre in giallo (Corriere dello Sport / Stadio)

Francia

Wiggins dans un fauteuil (L’Equipe)

Svizzera

Tour, scatto vincente di Valverde (Corriere del Ticino)

Alejandro Valverde mit Solo-Sieg(Neue Zuercher Zeitung)

Regno Unito

Bradley Wiggins on brink of making Tour history (The Daily Telegraph)

Wiggins retains yellow jersey after final major mountain test (The Independent)

Wiggins in tears as he contemplates historic Tour… (The Times)

Spagna

Valverde resucita y firma una gesta en Peyragudes (AS)

Valverde vuelve a lo grande (Marca)

Gran victoria de Alejandro Valverde (El Mundo Deportivo)

Belgio

Valverde s’impose grâce à… Wiggins! (Le Soir)

Froome wacht weer op Wiggins (De Standaard)

Valverde en solitaire à Peyragudes, Froome freine pour Wiggins (L’Avenir)

La renaissance de Valverde, la mascarade des Sky (La Dernière Heure/Les Sports)

“Chris Froome est mentalement très fort”, réagit Wiggins (Sudinfo.be)

Valverde wint laatste bergetappe (Het Nieuwsblad)

Germania

Valverde gewinnt letzte Bergetappe – Wiggins vor Gesamtsieg (Westdeutsche Allgemeine Zeitung)

Lussemburgo

Wiggins meistert Pyrenäen-Hürde – Froome famos (Luxemburger Wort / La Voix du Luxembourg)

Valverde gewinnt in der Königsetappe (Tageblatt)

Paesi Bassi

Wiggins zei ‘ja’ tegen Froome (De Telegraaf)

Danimarca

Wiggins: Måske vandt jeg i dag (Jyllands-Posten)

Valverde vinder efter blodig dansk dag (Sporten)

Spansk triumf på blodig dansk dag em> (Politiken)

Repubblica Slovacca

Posledné Pyreneje si podmanil Valverde, Tour vyhrá Wiggins (Pravda)

Canada

Alejandro Valverde wins 17th stage of Tour de France (The Globe and Mail)

Alejandro Valverde wins Tour de France 17th stage, but Bradley Wiggins still in yellow (The Vancouver Sun.com)

USA

Wiggins Clears Last Mountain Stage, and Only Test Left Is His Specialty (The New York Times)

Wiggins retains yellow jersey with three days left in Tour (Usa Today)

Colombia

Alejandro Valverde ganó la etapa 17 el Tour de Francia (El Tiempo)

Alejandro Valverde ganó la etapa 17 de Tour de Francia (El Espectador)

Australia

Evans improves one place overall in Tour (The Age)

Nothing will stop Wiggins now (The Australian)

Froome ‘disrespected’ teammate Wiggins (Herald Sun)

BOX POPULI
Ecco le impressioni degli appassionati di ciclismo, gente che le corse non le segue solo davanti alla tv, ma le vive sia andando ad applaudire i campioni lungo le strade, sia ricalcando le stesse rotte e sudando in sella ad una bici.

Mauro Facoltosi: Se foste in Nibali cosa fareste per mettere in crisi Wiggins?

Garda Bike: Metterei Basso e, se è in condizione buona oggi” Szmyd a fare un gran lavoro per Vincenzo sulla salita del Bales, presa a tutta per sfiancare gli avversari. E dare il colpo di grazia in discesa e sulla salita successiva, il resto potrebbe essere “ordinaria amministrazione”. Almeno è ciò che spererei in Vincenzo, visto che per lui questa è l’ultima chance.

Hotdogbr: fino al Port de Bales non succede niente a parte la solita fuga da lontano visto il lungo tratto quasi pianeggiante che viene dopo il Col de Mentè, che semmai potrebbe agevolare quelle squadre che vogliono vincere la tappa e penso appunto alla Liquigas con Nibali, il siciliano deve semplicemente attaccare negli ultimi km del Bales che sono duri e tirare dritto fino al traguardo

Scattista: intanto Nibali si è fatto vedere nella fuga, prima di rialzarsi… Il problema è che la discesa del Bales non è tecnica nè ripida, ma anzi dall’altimetria sembra di vedere falsopiani dove non è auspicabile trovarsi da soli… o sbaglio??

Rickybici: Ma è l’unica che gli rimane. Comunque se non ricordo male, avendola fatta qualche anno fa, la strada nel tratto iniziale era molto stretta e priva di protezioni e per chi teme la discesa non è il massimo. Certo non è facile recuperare molto tempo in quel tratto.

Scattista: Si l’importante è che se attacca sul Bales riesca a mantenere il vantaggio fino all’imbocco dell’ultima salita. A parte che poi stiamo dando un pò tutti per scontato che Nibali stacchi gli altri in salita e magari già addirittura sul Bales, ma non è per niente detto. Non è che vanno piano gli altri

DOPO LA TAPPA

Pedale Pazzo: Abbiamo assistito tutti ad una delle scene più tristi del ciclismo.
Quando negli ultimi 3,8 km Froom si è messo a tirare poteva tranquillamente andare a mangiarsi Valverde e vincere la tappa. Inoltre avrebbe potuto dare secondi importanti a Nibali: ok che a crono Froom è più forte, ma metti una foratura, metti qualche guaio e il secondo posto può anche sfuggirgli.
Vedere un ciclista che è costretto ad aspettare il suo capitano negli ultimi 3 km, quando ormai il capitano non ha più alcun bisogno di aiuto e tutti gli avversari sono ormai staccati è davvero triste. Wiggins vince il Tour più inutile della storia e lo vince male, senza dare un minimo di spettacolo o un briciolo di emozione, senza nemmeno lasciare la gioia di una vittoria al suo compagno. Un compagno nettamente più forte in salita che se avesse avuto lo stesso trattamento del capitano (qualcuno che lo avesse aiutato nelle prime tappa a rientrare dopo la foratura dove perse 1 minuto e mezzo) e soprattutto carta bianca per attaccare, avrebbe vinto questo Tour in maniera piuttosto netta. Nibali oggi ha tentato di bleffare, mettendo a tirare i suoi sul Port de Bales ad un ritmo ridicolo. Sapeva di doversi difendere, dato che aveva un polpaccio a mezzo servizio. Bene così, ha tenuto duro e contenuto il distacco e il terzo posto è suo.

Hotdogbr: non molto da dire, il bluff di Nibali similare a quello del Colle delle Finestre di un anno fa è perfettamente riuscito mentre viene da chiedersi quale sia il vero potenziale di Froome che abbiamo visto solo in piccole dosi, anche con i 100 km a cronometro e il 1′30” perso nella foratura nelle prime tappe avrebbe vinto il Tour se avesse potuto fare la propria corsa e di atleti che sono andati più forte di lui negli ultimi anni in un grande Giro vedo solo il miglior Armstrong

Howling Wolf14: E’ un Tour che mi ha divertito. A me non sono mai piaciuti i grandi campioni, sono per i ciclisti più … umani. E così mi sono davvero divertito. Molto più di quando c’erano I merckx, gli Hinault, i Pantani o – peggio ancora – gli Armstrong.

Salitepuntocià: Diciamo che Wiggins rimarrà Wiggins, mentre Froome ha alzato la sua reputazione, pur sospettato anche lui almeno ha dimostrato di avere qualcosa in piu dei suoi colleghi

con la collaborazione degli utenti del Forum dello Scalatore (www.salite.ch)

PIU’ O MENO
Ecco chi ha rispettato o deluso le attese in questa giornata

+++ Froome
++ Valverde, Pinot, Boasson Hagen
+ Wiggins, Rolland, Van den Broeck, Vanendert, Porte, Nerz, Rui Costa, Voeckler
= Van Garderen, Kloeden, Roche, Basso
- Nibali, Brajkovic, Leipheimer, Vinokourov
– Evans, Zubeldia

a cura di Marco Salonna

DISCOTOUR: la colonna sonora della tappa del Tour scelta per voi da ilciclismo.it

Dedicata a Wiggins e Froome

La coppia più bella del mondo (Claudia Mori – Adriano Celentano)


a cura di DJ Jorgens

LA TAPPA DEL GIORNO

Calato il sipario sulle montagne, ora il Tour rivolge lo sguardo verso la ribalta del gran finale, crono e passerella parigina, vivendo oggi la sua ultima tappa di trasferimento. Le soluzioni possibili per questa frazione sono due, l’arrivo allo sprint o l’approdo di una fuga e sembra quest’ultima eventualità la favorita. Il tracciato della tappa di Brive-la-Gaillarde, infatti, non sarà dei più semplici da gestire per i treni dei velocisti, poichè a partire dal 70° Km l’altimetria proporrà un continuo saliscendi, più sensibile rispetto a quello della tappa di Pau anche se il numero d’ascese da affrontare sarà minore. Gli sprinter rimasti in gara potrebbero decidere di prendere una giornata “sabbatica” in vista della più sentita e prestigiosa volata sugli Champs-Élysées, lasciando strada ai cacciatori di tappa, per i quali questa sarà molto probabilmente l’ultima opportunità. La fuga potrebbe nascere nei chilometri iniziali pianeggianti e arrivare al traguardo con alti minutaggi, come accaduto proprio nella citata frazione di Pau. Per il successo di tappa potrebbe rivelarsi utile l’ultima difficoltà in programma, la Côte de Lissac-sur-Couze, GPM di 4a categoria che rappresenta una sorta d’ideale trampolino di lancio verso il traguardo, distante 10 Km esatti.

METEOTOUR

Blagnac : cielo coperto, 20,8°C (percepiti 18°C), venti moderati da NW (12-14 Km/h), umidità al 75%
Brive-la-Gaillarde: cielo coperto, 20,8°C (percepiti 18°C), venti moderati da WNW (13-15 Km/h), umidità al 67%

I MISTERI DELLA CASSAPANCA
Gli strafalcioni dei giornalisti al seguito della corsa rosa

Pancani: “Questo è il prima categoria dove stanno andando adesso i corridori” (mancavano circa 15 Km all’inizio della salita)
Cassani su Menchov: “Ha vinto un podio al Tour de France” (lo tiene nel salotto buono?)
Cassani: “Primo e secondo della classifica maglia a pois”
Conti: “Stiamo passando i corridori del Tour de France”
Nibali: “L’arrivo finale” (perché? C’è anche un arrivo a metà tappa?)
Cassani: “Media di questo chilometro, 9 Km” (9%)
Pancani: “Michele Stortoni” (Simone Stortoni, pensando a Michele Scarponi)
Pancani: “Classifica generali”
Pancani: “Seconda tappa sui Pirenei” (sono state tre)

TOUR DE GOMEZ

Ricordate Gomez Addams, il capo della celebre famiglia televisiva americana? Ci siamo ispirati alla sua passione per il francese (quando lo parlava l’amata Morticia) e alle sue “verticali” per proporvi giornalmente una curiosa vista retrospettiva sul Tour, ordine d’arrivo e classifica visti dal basso… la maglia nera, insomma!

Ordine d’arrivo della tappa Bagnères-de-Luchon – Peyragudes

1° Alessandro Vanotti (Liquigas-Cannondale)
2° Mark Cavendish (Sky Procycling), s.t.
3° Bernhard Eisel (Sky Procycling), s.t.
4° Cyril Lemoine (Saur – Sojasun) a 35″
5° Jean Marc Marino (Saur – Sojasun), s.t.

Classifica generale

1° Jan Ghyselinck (Cofidis, Le Credit En Ligne)
2° Tyler Farrar (Garmin – Sharp) a 1′21″
3° Jimmy Engoulvent (Saur – Sojasun) a 5′04″
4° Johan Vansummeren (Garmin – Sharp) a 13′34″
5° Aliaksandr Kuchynski (Katusha Team) a 14′05″
Miglior italiano Luca Paolini (Katusha Team), 40° a 54′18″

L’ULTIMA DOPPIETTA DEL CAMPIONISSIMO

Ecco come il quotidiano l’Unità presentò ai propri lettori le gesta dei partecipanti al Tour del 1952, quello dell’ultima doppietta Giro-Tour di Fausto Coppi. Le altimetrie sono prese dal nostro personale archivio (in corso di aggiornamento), accessibile selezionando dal menù a discesa sotto la voce “Altimetrie storiche GT” (in alto a sinistra)

19a TAPPA: PAU – BORDEAUX (195 Km)

BENEFICIATA OLANDESE: 1° DEKKERS , 2° VOORTING, 4° FAANHOF
Marcia di trasferimento da Pau a Bordeaux
Tutti gli italiani, insieme agli altri assi, giungono sul traguardo a 7′05” dal vincitore – Le classifiche sono immutate

ARCHIVIO ALMANACCO

Selezionare la voce “Tour de France″ nel menù “Corse” (in home, sopra la copertina)

19-07-2012

luglio 19, 2012 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

TOUR DE FRANCE
Lo spagnolo Alejandro Valverde Belmonte (Movistar Team) si è imposto nella diciasettesima tappa, Bagnères-de-Luchon – Peyragudes, percorrendo 143,5 Km in 4h12′11″, alla media di 34,142 Km/h. Ha preceduto di 19″ i britannici Froome e Bradley Wiggins (Sky Procycling). Miglior italiano Vincenzo Nibali (Liquigas-Cannondale), 7° a 37″. Wiggins ha conservato la testa della classifica con 2′05″ su Froome e 2′41″ su Nibali.

GIRO CICLISTICO DELLA VALLE D’AOSTA MONT BLANC (dilettanti)

L’italiano Fabio Aru (Palazzago Elledent Rad Logistica) si è imposto nella terza tappa, Quincinetto – Tavagnasco, percorrendo 138,8 Km in 4h05′59″, alla media di 33,856 Km/h. Ha preceduto di 59″ e 1′32″ gli italiani Francesco Manuel Bongiorno (Team Hopplà Wega Truck Italia Valdarno) e Davide Formolo (Petroli Firenze). Aru è il nuovo leader della corsa con 1′44″ e 2′43″ sugli italiani Andrea Manfredi (Team Hopplà Wega Truck Italia Valdarno) e Pierre Paolo Penasa (Zalf Désirée Fior).

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