UN SUCCESSO RICCO(’) DI SPUNTI

ottobre 7, 2010
Categoria: News

A Peccioli, in una delle classiche di fine stagione del calendario italiano, si impone Riccardo Riccò, al primo successo con la nuova maglia della Vacansoleil in un periodo non proprio bellissimo per lui. E la squadra svedese coglie la doppietta con Marcato, mentre lo sconfitto di giornata è Visconti che puntava al tris ed, alla fine, è rimasto anche fuori dal podio.

Foto copertina: Riccò esulta sul traguardo di Peccioli (foto Riccardo Scanferla)

Arrivata in un periodo diverso della sua vita ciclistica (e anche di quella italiana), la vittoria di oggi a Peccioli di Riccardo Riccò sarebbe stata semplicemente una delle tante. Invece, va a collocarsi in giorni dove di ciclismo, ahinoi ancora una volta, se ne parla non per quello che succede sulla strada ma per quanto combinano tutti quelli che questo sport lo vogliono distruggere. Ma, soprattutto, si colloca in un periodo molto delicato proprio per il vincitore: non bastava il trasferimento lampo dalla Flaminia alla Vacansoleil, ma ci si è messo di mezzo il nuovo caso che lo ha coinvolto con il blocco imposto all’ex cognato Enrico Rossi e le perquisizioni nella sua casa di Modena.
Ma il “cobra”, ancora una volta, ha risposto a modo suo: dando lezione sulla bicicletta di come si può vincere una gara dura come la Coppa Sabatini.
Oltre a queste motivazioni ed alla voglia di riscatto e di rivincita verso tutto e tutti, anche la gioia delle prime braccia al cielo con la nuova maglia che, si spera, gli potrà consentire di partecipare a diverse corse importanti a livello internazionale. Ma la Vacansoleil festeggia la doppietta con Marcato, bravo scudiero di Riccò, mentre il podio viene chiuso da un generoso Bertagnolli.
La corsa vive sulla fuga a quattro nata nelle prime battute e composta da un bravissimo Alessandro Proni (Acqua&Sapone) che da quando è tornato a correre si è meritato la fiducia dei Masciarelli andando sempre all’attacco ma raccogliendo, purtroppo per lui, molto poco, oltre che da Pinizzotto (Miche), Bonuccelli (CDC) e Canuti (Colnago-CSF). Il quartetto, nonostante la buona volontà, non è mai andato oltre i 3’40” di vantaggio perché il gruppo, tirato soprattutto dall’ISD-Neri, non ha mai lasciato troppo spazio a questa azione.
La fuga viene ripresa a quaranta chilometri dall’arrivo all’interno del circuito finale che, come sempre, risulta essere molto selettivo e non soltanto per l’ultimo rettilineo in leggera salita. All’ultimo giro ci provano due “strangers”, Pujol (Cervelo) e Hoogerland (Vacansoleil), ma la loro trenata sortisce pochi effetti. Dietro, e poi una volta ripresi i due, è sempre la squadra di Luca Scinto a tenere in pugno la corsa, segno che Giovanni Visconti, già vincitore a Peccioli nel 2006 (col tricolore addosso) e nel 2007, vuole calare il tris. E proprio il “marines” di San Baronto ci prova più e più volte sull’erta finale, scremando il gruppo ma mai realizzando una vera e propria selezione.
E questi sforzi, uniti anche ad un po’ di giusta stanchezza dovuta dalla prova Mondiale di domenica a Geelong ed al ritorno in Italia ed il fuso orario, lo hanno tagliato un po’ fuori dalla volata finale.
Così il successo per Riccò è stato più facile del previsto in quanto negli ultimi 150 metri è riuscito a prendere un margine sui più agguerriti rivali piuttosto consistente e, quando dietro di se ha visto che a scortarlo c’era proprio Marco Marcato, si è definitivamente rilassato: la Coppa Sabatini 2010 è sua, riportando in Italia una gara che negli ultimi due anni aveva cantato straniero con i successi di Khalilov e Gilbert.
Come detto, alle spalle di un positivo Marcato, si è piazzato Leo Bertagnolli in una Androni che in questa stagione non ha colpito come successo nel 2009. Quarto Visconti, poi Scherlinckx, un generoso Pozzovivo (l’arrivo era anche adatto, ma lo sprint proprio no), Appollonio, Botcharov, Stortoni e Alessandro Bertolini a chiudere i dieci.
La vittoria di Riccò è sintomo di sicurezza e di essersi lasciato alle spalle le burrascose vicende doping degli ultimi giorni. E, con un pizzico di convinzione, “Richie” potrebbe essere un protagonista quasi indiscusso in questi ultimi quindici giorni di stagione, mettendo magari nel mirino il Giro di Lombardia. Sempre che non arrivi un nuovo uragano che spazza via tutto e tutti. Ma, francamente, vorremmo che non succedesse. Per il bene della nostra salute.

Saverio Melegari

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