UN DECENNIO DI SALITE IN “SALSA GIALLA”

luglio 28, 2010
Categoria: Approfondimenti

Abbiamo analizzato le tappe di montagna dell’ultimo decennio di Grande Boucle, partendo dall’edizione 2001, la prima del XXI secolo, quella successiva all’ultima che vide ai nastri di partenza Marco Pantani. Per ciascuna frazione vi proponiamo una breve cronaca, per farvi rivivere gli spettacoli messi in scena giorno per giorno dai primattori del Tour. Spettacoli talvolta meritevoli di applausi a scena aperta, talaltra da dimenticare (se non addirittura assenti).

Foto copertina: Basso e Armstrong all’attacco sul Tourmalet, tappa della Mongie del 2004

2001

AIX-LES-BAINS – L’ALPE D’HUEZ. E’ la tappa del bluff di Armstrong. La Telekom fa un ritmo sostenuto, anche se non esagerato, su Madeleine e Glandon riducendo il gruppo a 40 corridori. Poi sull’ascesa finale Armstrong parte e gli altri lo vedono sul traguardo .

PERPIGNAN – AX-LES-THERMES (Plateau de Bonascre). Tappa non durissima con solo l’ascesa finale veramente impegnativa. Vince Cardenas che era in fuga. Negli ultimi chilometri Ullrich e Armstrong se ne vanno: l’americano stacca il tedesco nel finale.

FOIX – SAINT-LARY-SOULAN (Pla d’Adet). Classico tappone pirenaico con tanti colli uno dietro l’altro. Lo spettacolo non è mancato. Lunga fuga di Jalabert mentre già sul Peyresourde Ullrich attacca Armstrong e i due rimangono soli con il texano, che aspetta il tedesco caduto in discesa. Ai piedi dell’ultima salita ci sono una decina di corridori rimasti nel primo gruppo con Armstrong che se ne va, riprende Jalabert e vince.

TARBES – LUZ-ARDIDEN. Anche qui non manca lo spettacolo con il solito Ullrich che attacca sul Tourmalet, rimanendo ancora una volta solo con Armstrong. Il tedesco ci riprova sull’ascesa finale, i due arrivano assieme ma la tappa va a Laiseka, scattato ai piedi di Luz Ardiden.

Altimetrie: http://www.ilciclismo.it/2009/?p=1157

2002

PAU – LA MONGIE. Fuga di una decina di uomini con Jalabert ultimo a mollare, ritmo regolare della US Postal sull’Aubisque e poi, sull’ultima salita, forcing di Heras alla cui ruota rimangono Armstrong e Beloki. Il texano vince la tappa.


LANNEMEZAN – PLATEAU DE BEILLE.
Tappone pirenaico anche se la penultima salita è lontana dal traguardo. Ancora in fuga Jalabert (con Dufaux e Nozal) mentre dietro la US Postal controlla e non c’è grande selezione. Arrivano in una sessantina ai piedi dell’ultima ascesa, sulla quale si rivede il trio Heras-Armstrong-Beloki. È ancora l’americano a staccare tutti e a vincere.


LODÈVE – MONT VENTOUX.
Tappa pianeggiante prima dell’ascesa finale. Virenque stacca il resto dei fuggitivi e vince mentre dietro c’è un po’ di forcing da parte della Once. Attacco di Beloki a 7-8 km dall’arrivo, ma Armstrong lo riprende e lo stacca


VAISON-LA-ROMAINE – LES DEUX ALPES.
Salite abbastanza facili prima dell’ultima. Mentre Botero va in fuga e vince, in gruppo non succede niente fino agli ultimi 3 km, quando si assistono a timidi scatti di Heras e Mancebo e ad un allungo di Beloki nel finale. I big arrivano separati di pochi secondi l’uno dall’altro


LES DEUX ALPES – LA PLAGNE.
Si parte affrontando il Galibier dal versante più facile: sul mitico colle non succede niente se non nel finale, quando nasce la fuga che porterà Boogerd al successo. Anche sulla Madeleine non c’è grande selezione nel gruppo, forte di una quarantina di unità. Andando verso la Plagne, il solo Sastre scatta ai piedi della salita finale mentre dietro la US Postal fa un ritmo sostenuto ma regolare. Armstrong va a prendersi altri secondi di margine negli ultimi 5 km

AIME – CLUSES. Quattro colli uno dietro l’altro. La corsa si accende sul Roselend – con attacchi di Heras, Botero, Leipheimer e I. González de Galdeano tra gli altri – e poi ancora sul Saisies, quando ci prova Mancebo. Per un po’ rimangono davanti solo i migliori ma su Aravis e Colombière non attacca più nessuno (se non ancora Botero) e arrivano una ventina di corridori al traguardo, preceduti da Frigo che batte in volata Aerts e Guerini.

Altimetrie: http://www.ilciclismo.it/2009/?p=1159


2003

LIONE – MORZINE. Virenque vince con una fuga da lontano. Sul punto più duro della Ramaz scatta Vinokourov e in quel momento restano davanti una ventina di corridori. Il kazako viene ripreso e la US Postal conduce il gruppo dei migliori che, nel frattempio, si è rinfoltito (40 corridori). Rimangono tagliati fuori Botero e Simoni.

SALLANCHES – L’ALPE D’HUEZ. Sul Galibier non succede nulla. La US Postal fa un ritmo regolare e anche qui scollinano in 40. Sull’ascesa finale qualche timido tentativo di Beloki prima di quello di Mayo, che va a vincere la tappa

LE BOURG-D’OISANS – GAP. Tappa con le salite più impegnative all’inizio. Nel finale i big si danno comunque battaglia, con gli attacchi di Vinokourov e Beloki che riescono a provocare grande selezione. Davanti rimangono in 8, con il kazako che vince la tappa e il basco che cade in discesa, compromettendo qui la sua carriera

TOLOSA – AX 3 DOMAINES. Sul Port de Pailhères il gruppo si riduce a una qundicini di unità per il forcing della Bianchi di Ullrich. Non succede granchè a parte lo scatto di Sastre – che era comunque lontano in classifica – e altri due, piuttosto timidi, di Mayo. Sull’ultima ascesa è Vinokourov ad accendere la miccia. Ullrich gli risponde ma guadagna soli 7” su Armstrong, che qui avrebbe potuto perdere il Tour, dopo anche la pessima prestazione del giorno precedente nella difficile cronometro di Cap’Découverte. Sastre vince la tappa

SAINT-GIRONS – LOUDENVIELLE. Simoni va in fuga con altri 15 e vince la tappa mentre dietro, malgrado il susseguirsi delle salite, non succede nulla se non sul Peyresourde, dove Vinokourov attacca ancora insieme a Mayo e guadagna 40” su Armstrong e Ullrich.

BAGNÈRES-DE-BIGORRE – LUZ-ARDIDEN. Tappa fotocopia di quella disputata nel 2001, con Ullrich che accelera sul Tourmalet rimanendo per un po’ solo con Armstrong e poi anche con Zubeldia e Mayo. Vinokourov è in difficoltà, ma in discesa il kazako e altri 15 corridori rientrano. Sull’ultima salita Armstrong dopo una caduta attacca e va a prendersi il quinto Tour de France.

PAU – BAYONNE. La tappa prevede i colli di Soudet e Bagargui, salite molto dure ma anche lontane dal traguardo. E’ il giorno dell’impresa di Hamilton che va a conquistarsi il successo e il 4° posto in classifica, nonostante corra con una clavicola fratturata fin dalla seconda tappa. Tra i big non succede nulla.

Altimetrie: http://www.ilciclismo.it/2009/?p=1161

2004


LIMOGES – SAINT-FLOUR.
Tappa di media montagna. Va in fuga il solito Virenque che vince, mentre nel gruppo dei leader c’è un po’ di selezione sul Pas de Peyrol : rimangono davanti una ventina di corridori, ma di concreto non succede nulla.

CASTELSARRASIN – LA MONGIE. Sull’Aspin ci sono attacchi di Rasmussen, Moreau e ancora Virenque, che si contendono la maglia a pois. Il gruppo, guidato dalla US Postal ,si riduce a 40 corridori e la battaglia che conta si ha sull’ascesa finale, con Armstrong e Basso che se ne vanno a 7-8 km dall’arrivo. Il varesino vince la tappa

LANNEMEZAN – PLATEAU DE BEILLE. Lunga fuga di Chavanel, Voigt e Rasmussen e gruppo condotto dalla US Postal che si riduce a una quindicina di unità sul Col d’Agnès, complice un timido tentativo di Mancebo. Sull’ultima salita Armstrong e Basso non hanno neanche bisogno di attaccare, perchè il ritmo di Azevedo fa staccare tutti gli altri. Distacchi importanti al traguardo con il texano che supera il varesino in volata.

VALRÉAS > VILLARD-DE-LANS. Tappa di montagna non difficilissima, nella quale non doveva succedere granchè. Invece sul Col de l’Echarrasson, duro ma abbastanza lontano dal traguardo, c’è l’attacco di Ullrich che guadagna un minutino. Nel gruppo Armstrong rimangono 7-8 corridori. Il gran lavoro di Landis e Voigt annulla, però, l’azione del leader della Telekom e tutto si gioca sullo strappo finale, dove è ancora Armstrong a spuntarla.


LE BOURG-D’OISANS – LE GRAND-BORNAND.
Si parte con Glandon e Madeleine, che sono però lontane dal traguardo. Infatti, non succede niente anche perché la US Postal mantiene un controllo ferreo della corsa. C’è selezione sui colli della Forclaz e di Croix Fry, dove il solo Sastre prova ad attaccare ma viene ripreso da Landis, che si porta dietro i soli Armstrong, Ullrich, Basso e Kloden. Quest’ultimo scatta nell’ultimo chilometro, una volta terminata la discesa, ma il texano lo riprende e lo batte in volata.

Nota: non considerata la seconda frazione alpina, la cronoscalata all’Alpe d’Huez, vinta da Lance Armstrong

Altimetrie: http://www.ilciclismo.it/2009/?p=1164

2005

GRENOBLE – COURCHEVEL. Il Cormet de Roselend viene affrontato ad andatura piuttosto blanda. Solo nel finale c’è qualche timido tentativo – di Valverde e Mancebo tra gli altri – ma senza esito. Sull’ascesa finale la Discovery impone un grande ritmo finchè, a una decina di km dall’arrivo, non restano davanti i soli Armstrong, Rasmussen, Mancebo e Valverde. Tra di loro non c’è nessuno scatto ed è il murciano a imporsi in volata.

COURCHEVEL – BRIANÇON. Sulla Madeleine c’è un’azione importante di Mancebo, Vinokourov, Botero e altri ma la Discovery non lascia spazio e in cima riprende lo spagnolo, che era il più pericoloso. Sul Galibier sono sempre gli uomini di Armstrong a fare un ritmo sostenuto ma regolare. Nessuno scatta e in cima rimangono una ventina di corridori. Davanti Vinokourov batte Botero in volata.

AGDE – AX 3 DOMAINES. Sul Pailhères c’è grande battaglia con attacchi, fin dai primi chilometri di salita, di Ullrich e Basso che rimangono soli con Armstrong, Landis e Leipheimer ,riuscendo a staccare Rasmussen (che poi rientra con altri in discesa). Sull’ultima salita è Basso ad attaccare, rimanendo solo con Armstrong e staccando Ullrich.Totschnig, unico sopravvissuto della fuga del mattino, vince la tappa.

LEZAT SUR LEZE – SAINT LARY SOULAN (Pla d’Adet). Classico tappone pirenaico. Nella prima parte non succede nulla (se non la fuga di una ventina di uomini che porterà Hincapie alla vittoria). La corsa si accende sul Peyresourde, terzultima salita di giornata, con il forcing della CSC che riduce il gruppo a 15 corridori e prelude all’attacco di Basso sul Colle di Val Louron. Davanti rimangono il varesino con i soli Armstrong e Ullrich, che poi si stacca sull’ascesa finale.


MOURENX – PAU.
I colli di Marie Blanque e dell’Aubisque sono lontani dal traguardo ma ci sono comunque degli attacchi di Basso e Ullrich, anche se non troppo convinti. Nel finale in discesa e pianura tutto si ricompatta e Pereiro, che era scattato sul Marie Blanque, va a vincere la tappa

ALBI – MENDE. Decisamente più battaglia rispetto alla tappa vista al Tour 2010, con scaramucce già nella salita precedente e Basso che affronta a tutta la Croix Neuve, rimanendo con i soli Armstrong, Ullrich ed Evans, infliggendo distacchi pesanti agli avversari . La vittoria va allo spagnolo Serrano.

Nota: non considerate le due tappe disputate sui Vosgi (Pforzheim – Gerardmer e Gerardmer – Mulhouse)

Altimetrie: http://www.ilciclismo.it/2009/?p=1167

2006

CAMBO LES BAINS – PAU. In programma Soudet e Marie Blanque ma sono lontani dal traguardo e in gruppo non succede nulla. Dessel vince la tappa e si prende la maglia gialla

TARBES – VAL D’ARAN / PLA DE BERET. Nessun attacco su Tourmalet, Aspin e Peyresourde, dove c’è selezione da dietro. Qualcosa di più succede sul Portillon, dove il forcing della T-Mobile riduce il gruppo a 15 unità. La battaglia vera avviene solo nell’ultima salita malgrado essa non sia durissima: sono Menchov, Landis e Leipheimer a fare la differenza, con il russo che batte i due americani in volata.

GAP – ALPE D’HUEZ. Fuga di una ventina di uomini, tra i quali Franck Schleck e Cunego, che alla fine saranno 1° e 2° al traguardo. Tra i big nulla avviene su Izoard e Lautaret, anche perchè lontani dal traguardo. Si decide tutto verso l’Alpe, dove sono Landis e Kloeden a staccare i diretti rivali.

BOURG D’OISANS – LA TOUSSUIRE. Tappa durissima con Galibier in partenza e poi Croix de Fer. Sulla prima ascesa ci sono molti attacchi ma non di uomini di classifica, mentre sulla seconda – malgrado dopo un accenno di forcing della CSC il leader Landis sembri in difficoltà – attacca il solo Leipheimer che è lontano in classifica generale. Mentre Rasmussen va a vincere la tappa, è Sastre ad attaccare tra i big a circa 10 km dall’arrivo, provocando il crollo di Landis nonchè pesanti distacchi tra gli altri uomini di classifica.

SAINT JEAN DE MAURIENNE – MORZINE. È il giorno dell’impresa di Landis che se ne va sul primo colle di giornata, il Saisies, mentre i vari Sastre, Kloeden e Menchov tentano invano di tenergli la ruota. Dietro si ricompatta un gruppo di 30 corridori all’inseguimento dell’americano, che continua a guadagnare e vince riprendendosi la maglia gialla. Dietro, Sastre che attacca ai piedi della salita dello Joux Plane e arriva 2°, conquistando un posto sul podio dopo la squalifica di Landis.

Altimetrie: http://www.ilciclismo.it/2009/?p=1169

2007


BOURG EN BRESSE – LE GRAND BORNAND.
L’unica salita di giornata è la Colombière nel finale ma non succede nulla tra i big. Davanti Gerdemann stacca gli altri fuggitivi e vince la tappa.

LE GRAND BORNAND – TIGNES. Sul Cormet de Roselend attacca Rasmussen che, non considerato uomo di classifica, viene lasciato andare. Mentre il danese vince e prende la maglia gialla dietro Moreau accende la miccia sull’ultima salita, portandosi dietro Contador, F. Schleck, Evans, Mayo e Valverde e guadagnando qualcosa sul gruppo guidato dall’Astana. L’ascesa è comunque troppo facile e non ci sono grandi differenze, con il solo Mayo che guadagna qualcosa nel finale.

VAL D’ISERE – BRIANCON. Non succede nulla nè sull’Iseran affrontato in partenza, nè sul Telegraphe (a parte lo scatto di Soler, che andrà a vincere la tappa). Sul Galibier, invece, Valverde accende la miccia e scatta più volte ma a fare la differenza è Contador, che rimane dapprima con Evans e poi da solo ma viene raggiunto in discesa dal gruppetto degli altri big.


MAZAMET – PLATEAU DE BEILLE.
Il Pailhères è abbastanza lontano dal traguardo e non ci sono attacchi ma solo un ritmo sostenuto da parte di Saunier Duval e Rabobank ,che riduce il gruppo a 20 corridori. A metà dell’ascesa finale Contador scatta più volte finchè non riesce a rimanere solo con Rasmussen, battutto in volata

FOIX – LOUDENVIELLE LE LOURON. Calma piatta sulle prime salite e si ha un po’ di selezione sul Port de Balès grazie a un attacco, seppur timido, di Kasheckin. Anche qui rimangono in 20, la battaglia vera si ha però solo negli ultimi 3 km del Peyresourde, con alcuni scatti molto violenti di Contador cui risponde il solo Rasmussen. I due staccano gli altri big mentre davanti Vinokourov vince la tappa (poi assegnata al lussemburghese Kirchen per la squalifica per doping del kazako).

ORTHEZ – GOURETTE (Col d’Aubisque). Sastre a caccia di un posto sul podio accende la miccia sul Soudet, prima salita di giornata, rimanendo con Mayo e Soler. Dietro la Rabobank non molla e questo fa ridurre il gruppo a 15 corridori sul Marie-Blanque. Anche oggi i big aspettano il finale: Contador ci prova più volte ma i suoi scatti non sono incisivi e nell’ultimo chilometro è Rasmussen che stacca lo spagnolo, Leipheimer ed Evans, andando a vincere prima di venire espulso dal Tour

Altimetrie: http://www.ilciclismo.it/2009/?p=1171

2008

AIGURANDE – SUPER BESSE. Non succede molto prima degli ultimi 3 km, nè poteva succedere visto che non c’era il terreno. Ci provano Vande Velde, Efimkin e Piepoli ma è Riccò a spuntarla battendo Valverde in volata. In seguito alla squalifica per doping del romagnolo, sarà il murciano ad essere ufficialemente considerato vincitore di questa frazione.

TOLOSA – BAGNERES DE BIGORRE. Peyresourde affrontato ad andatura regolare, con l’Euskaltel davanti e 60 uomini che scollinano insieme. Sull’Aspin ci sono diversi scatti ma non di uomini di classifica: riesce a fare la differenza Riccò che, comunque, è lontano nella generale e viene lasciato andare, mentre gli altri si controllano e 40 corridori arrivano insieme al traguardo dietro al modenese. Dopo la squalifica, sarà considerato vincitore il russo Vladimir Efimkin.


PAU – HAUTACAM.
Forcing della CSC (e segnatamente di Voigt) sul Tourmalet, che riduce il gruppo a 15 unità e fa staccare Samuel Sanchez, Valverde e Cunego. Il tedesco prosegue l’azione in discesa insieme a Cancellara, che era in fuga, e all’inizio dell’ascesa finale Frank Schleck se ne va insieme a Cobo Acebo e Piepoli . Quest’ultimo vince la tappa, mentre i vari Sastre, Menchov, Evans e Riccò si controllano tra loro e arrivano al traguardo dopo 2 minuti.


EMBRUN – PRATO NEVOSO.
Il Colle dell’Agnello è lontano dal traguardo e non succede nulla di rilevante (a parte la drammatica caduta di Pereiro Sio in discesa). Tutto si decide nel finale con il forcing di Andy Schleck e alcuni scatti e controscatti tra i big che, però, non portano a nulla. A circa 3 km dall’arrivo è Kohl a fare la differenza, portandosi dietro Sastre e guadagnando secondi sugli altri, mentre Gerrans vince la tappa e Franck Schleck strappa la maglia gialla a Evans.

CUNEO – JAUSIERS. Andatura molto blanda sulla Lombarda e in molti, non nei primi 10 in classifica, ne approfittano per andare in fuga. La CSC accelera poi sulla Bonette riuscendo a staccare Vande Velde ma non c’è nessuno scatto. Franck Schleck, Sastre, Evans, Menchov, Kohl, Valverde, Samuel Sanchez e Kirchen rimangono in scia di Andy Schleck, mentre davanti Dessel vince la tappa.

EMBRUN – ALPE D’HUEZ. Nessun attacco e andatura blanda sul Galibier, poi Cancellara fa un grande ritmo sulla Croix de Fer riducendo il gruppo a 15 unità. In cima, a causa di un rallentamento, tornano a essere in 30: la vera battaglia si accende solo sull’Alpe d’Huez, con Sastre che parte ai piedi della salita e va a conquistare il Tour.

Nota: non considerate la 7a tappa (Brioude – Aurillac) e l’11a (Lannemezan – Foix)

Altimetrie: http://www.ilciclismo.it/2009/?p=1173

2009


BARCELLONA – ANDORRA ARCALIS.
Non succede assolutamente nulla, nè nelle prime salite di giornata, peraltro non dure, nè sull’ultima fino a 3 km dall’arrivo, quando Evans scatta da un gruppo in cui c’erano ancora 40 corridori. Poi c’è il contrattacco di Contador, che guadagna una manciata di secondi sui rivali mentre davanti il francese B. Feillu vince e Nocentini prende la maglia gialla.

ANDORRA LA VELLA (AND) – SAINT GIRONS. Sull’Envalira affrontato in partenza c’è battaglia con numerosi uomini che tentano la fuga, (tra i quali Andy Schleck, Wiggins ed Evans, che a un certo punto rimane da solo al comando), ma nel successivo tratto di discesa e pianura l’Astana chiude sugli attaccanti. Il lussemburghese ci riprova sul Col d’Agnès ma non in modo incisivo, al punto che si porta dietro 4 Astana e altri 15 corridori e l’azione si esaurisce.

SAINT GAUDENS – TARBES. Fedrigo batte Pellizotti in volata mentre in gruppo non succede assolutamente nulla, nè sull’Aspin, nè sul Tourmalet dove 80 corridori scollinano assieme in vetta.

PONTARLIER – VERBIER. L’unica salita significativa di giornata è l’ultima e, dopo il forcing della Saxo, ai piedi della stessa Contador attacca a 7 km dall’arrivo, stacca tutti, vince la tappa e prende la maglia gialla.


MARTIGNY – BOURG SAINT MAURICE.
Sul Gran San Bernardo attacchi solo di uomini fuori classifica; sul Piccolo, invece, a 7-8 km dalla vetta ci prova Andy Schleck che rimane con il fratello maggiore, Contador, Kloeden, Wiggins e Nibali ma la salita è troppo facile per fare ulteriori differenze. Verso il GPM Armstrong rientra e, poco dopo, anche altri 15 corridori. Davanti, Astarloza vince la tappa


BOURG SAINT MAURICE – LE GRAND BORNAND.
Roselend, Saisies e Aravis vengopno affrontate con un ritmo sostenuto ma regolare dal gruppo guidato da Astana e Saxo, che all’inizio del Romme è comunque ridotto a una trentina di unità. Il primo ad attaccare è Sastre ma non va lontano e, dopo alcuni scatti, sono i fratelli Schleck a fare la differenza con Contador e Kloeden a ruota. Sulla Colombière i lussemburghesi non attaccano ma si limitano a fare un’andatura sostenuta e da segnalare c’è solo uno scattino di Contador a 5 km dalla vetta che fa staccare Kloeden. In ogni caso i distacchi al traguardo sono pesanti.

MONTELIMAR – MONT VENTOUX. Il gruppo si presenta già molto ristretto all’inizio della salita a causa dei ventagli, ma tutti i big sono davanti e succede poco con gli scatti di Andy e Frank Schleck, sempre rintuzzati da Contador e Armstrong in difesa del 1° e del 3° posto in classifica. Questi scatti sono intervallati da lunghe fasi di rallentamento che consentono a Garate di resistere al ritorno del gruppo e di vincere la tappa

Note: non considerata la 13a tappa (Vittel – Colmar)

Altimetrie: http://www.ilciclismo.it/2009/?p=1175

2010


TOURNUS – STATION DES ROUSSES.
Succede poco anche perchè le salite troppo facili. Comunque, in gruppo c’è più selezione del previsto con Kloeden, tra gli altri, a lasciarci le penne.

STATION DES ROUSSES – MORZINE / AVORIAZ. Non si assiste a nessuno scatto dei big sulla Ramaz, anche se la salita è condotta a buon ritmo dall’Astana e fa staccare, tra gli altri Armstrong, Nessuno scatto neppure sull’ascesa finale fino a 2 km dall’arrivo: a quel punto ci prova Kreuziger ma a fare la differenza è Andy Schleck, che vince battendo in volata Samuel Sanchez e guadagna 10” su Contador e sugli altri.


MORZINE – SAINT JEAN DE MAURIENNE.
Scaramucce sulla Colombière con Vinokourov, tra gli altri, a provarci . Ma questa salita, così come le successive Aravis e Saisies, sono lontane dal traguardo e presto torna la calma. La battaglia si riaccende a metà della Madeleine con alcuni scatti di Andy Schleck, che rimane solo con Contador e prosegue fino all’arrivo con lo spagnolo, infliggendo distacchi pesanti agli avversari. Davanti, Casar va a vincere la tappa.

REVEL – AIX 3 DOMAINES. Il Port de Pailhères è affrontato a ritmo molto blando e in cima sono ancora in 40. Ne approfittano uomini non nelle prime posizioni come Sastre e Cunego per andarsene. Sull’ultima ascesa Andy Schleck ci prova più volte, salvo rallentare quando vede che Contador gli è a ruota. In questo modo Menchov e Samuele Sanchez riescono addirittura a staccarli.

PAMIERS – BAGNERES DE LUCHON. Sulle prime salite non succede nulla. Andy Schleck ci prova una prima volta a circa 5 km dalla vetta del Balès ma in maniera poco incisiva, tanto che poco dopo si ricompatta un gruppo di 20 corridori. Il secondo scatto è ben più convinto, ma un problema meccanico alla catena consente a Contador di avvantaggiarsi e guadagnare 39”, prendendo la maglia gialla.

PAU – COL DU TOURMALET. Nessun attacco su Marie Blanque e Soulor, anche perchè ci sono troppi tratti in discesa e pianura tra una salita e l’altra. A 11 km dall’arrivo parte Andy Schleck con a ruota Contador e i due rimangono in questa posizione fino al traguardo, se si eccettua un breve scatto dello spagnolo quando mancavano 4 Km.

Note: non considerata l’11a tappa (Chambery – Gap ) e la 17a (Bagneres de Luchon – Pau)

Marco Salonna

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