LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): JEREZ DE LA FRONTERA – YUNQUERA

agosto 22, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Secondo arrivo in salita per la Vuelta 2024, ma l’ascesa verso il traguardo di Yunquera non ha “nè apparenza nè bellezza”, per citare un passo del libro biblico del profeta Isaia. Le pendenza molto tenere non ispireranno certo i big della classifica e oggi ci saranno ottime opportunità per i cacciatori di tappe

La Vuelta si appresta a vivere il suo secondo arrivo in salita, dei ben nove dei quali è infarcito il percorso di quest’anno. Non aspettatevi, però, di rivedere le gesta che i big della classifica hanno inscenato poche ore fa percorrendo le ripidissime rampe che conducevano sul Pico Villuercas. La salita che conduce a Yunquera è, infatti, molto facile proponendo 9 Km di strada inclinata al 3.9% appena e nemmeno si trovano al suo interno tratti molto più duri degli altri. Certamente non ispirerà attacchi al vertice e lo stesso si può dire dei quasi 15 Km al 5.7% che condurranno ai 1100 metri del Puerto del Boyar, la salita più impegnativa prevista in questa tappa, che ha il grosso difetto di essere collocata a poco più di 70 Km dalla partenza, quando all’arrivo di chilometri ne mancheranno poco meno di 120. I tratti successivi non saranno comunque una passeggiata poichè si salirà e scenderà in continuazione superando strada facendo altre tre GPM, tutti considerati di terza categoria e tra questi c’è anche l’Alto de las Abejas, nome ufficiale della salita in cima alla quale sarà collocato il traguardo di tappa. Con queste premesse quella che si correrà oggi sembra proprio un’occasione d’oro per i cacciatori di tappe perchè la fuga del giorno avrà altissime possibilità di andare in porto

Il borgo di Yunquera e l’altimetria della sesta tappa (www.i-sierradelasnieves.com)

Il borgo di Yunquera e l’altimetria della sesta tappa (www.i-sierradelasnieves.com)

METEO VUELTA

Jerez de la Frontera: parzialmente nuvoloso, 28°C (percepiti 30°C), vento moderato da SO (16-35 Km/h), umidità al 61%
El Bosque (Km 57.5): nubi sparse, 32°C (percepiti 33°C), vento moderato da O (10-26 Km/h), umidità al 45%
Grazalema (Km 76.4): nubi sparse, 30°C, vento moderato da O (10-28 Km/h), umidità al 40%
Ronda (Traguardo volante – Km 119.5): pioggia debole (0.1 mm), 31°C (percepiti 30°C), vento moderato da O (8-29 Km/h), umidità al 36%
Yunquera : pioggia debole (0.2 mm), 31°C, vento moderato da S (6-34 Km/h), umidità al 39%

GLI ORARI DELLA VUELTA

12.40: partenza da Jerez de la Frontera
14.30: inizio diretta su Eurosport
14.40-14.55: GPM del Puerto del Boyar
15.45-16.05: traguardo volante di Ronda (con abbuoni)
16.00-16.20: GPM del Puerto del Viento
16.40-17.05: GPM del Puerto Martinez
17.15-17.45: arrivo a Yunquera

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, quinta tappa al 21enne Bittner. Van Aert beffato, Roglic resta leader

Gazzetta dello Sport

Mladi Čeh pristrigel peruti albatrosu. Roglič ostaja v rdečem – Roglic sends message to Vuelta rivals with ominous climb to red jersey (Un giovane ceco tarpò le ali di un albatro. Roglič resta in rosso – Primož Roglič non sa cosa sia peggio, il caldo o la velocità)

Delo – Slovenia

Bittner pips Van Aert in stage five sprint in Seville (Bittner batte Van Aert nello sprint della quinta tappa a Siviglia)

The Guardian – Regno Unito

Bittner se presenta en sociedad en otro tostón de etapa (Bittner appare nella società su un altro grande palcoscenico)

AS – Spagna

O “forno” da Vuelta derreteu o pelotão e Bittner derreteu os rivais (La “fornace” della Vuelta ha sciolto il gruppo e Bittner ha sciolto i suoi rivali)

Público – Portogallo

Van Aert battu par Bittner (Van Aert battuto da Bittner)

L’Équipe – Francia

Verrassende Pavel Bittner verslaat in fotofinish van Aert en wint massaprint in de Vuelta na typische sprintersrit (Il sorprendente Pavel Bittner batte Van Aert al fotofinish e vince lo sprint di massa alla Vuelta dopo una tipica corsa da velocista)

Het Nieuwsblad – Belgio

Bittner verrast Van Aert en pakt etappe dankzij millimetersprint (Bittner sorprende Van Aert e si prende la scena grazie ad uno sprint millimetrico)

De Telegraaf – Paesi Bassi

Vuelta: Youngster Bittner düpiert Radstar van Aert (Vuelta: il giovane Bittner inganna il ciclista Van Aert)

Kicker – Germania

Bittnerova paráda na Vueltě! Ve spurtu porazil i van Aerta a slaví vítězství (Lo spettacolo di Bittner alla Vuelta! Ha battuto anche van Aert in volata e festeggia la vittoria)

Mladá fronta Dnes – Repubblica Ceca

Bittner sprints to photo finish victory on Spanish Vuelta stage 5, Roglic remains in red (Bittner scatta verso la vittoria al fotofinish nella quinta tappa della Vuelta spagnola, Roglic rimane in rosso)

The Washington Post – USA

Vuelta a España 2024: Einer Rubio mantiene viva la ilusión, así van las clasificaciones tras la etapa 5 (Vuelta a España 2024: Einer Rubio mantiene viva l’illusione, ecco come vanno le classifiche dopo la quinta tappa)

El Tiempo – Colombia

¡Sorpresa en la 5.ª etapa de La Vuelta a España! Jhonatan Narváez es 7.º y Richard Carapaz llegó en el puesto 55.º de esta jornada, ganada por Pavel Bittner (Sorpresa nella 5a tappa della Vuelta a España! Jhonatan Narváez è 7° e Richard Carapaz è arrivato 55° in questa giornata, vinta da Pavel Bittner)

El Universo – Ecuador

Aussie Groves looks wrong way and misses La Vuelta boat (L’aussie Groves guarda dalla parte sbagliata e manca il battello della Vuelta)

The West Australian – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quinta tappa, Fuente del Maestre – Siviglia

1° Owain Doull
2° Gleb Brussenskiy a 1′28″
3° Harry Sweeny a 3′15″
4° James Shaw s.t.
5° Alessandro De Marchi a 3′24″

Classifica generale

1° Alessandro De Marchi
2° Oscar Riesebeek a 2′13″
3° Owain Doull a 4′20″
4° Gleb Brussenskiy a 4′34″
5° Elie Gesbert a 6′12″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

28 APRILE 1974 – 5a TAPPA: SIVIGLIA – CORDOVA (139 Km)

PERURENA, TRIUNFO EN CORDOBA

El heroe de la jornada fue Santisteban, protagonista de una escapada de 135 kilometros

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): FUENTE DEL MAESTRE – SIVIGLIA

agosto 20, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo il primo arrivo in salita si corre la tappa più facile della Vuelta 2024. A Siviglia andrà in scena un appassionante poi ci sarà il “rompete le righe” per i velocisti, che ritroveremo sul palcoscenico del Giro di Spagna solo tra 14 giorni, in un’edizione della corsa iberica davvero avara di occasione per le ruote veloci.

Sembra strano dirlo, ma siamo solo al quinto giorno di gara e già stiamo a parlare di penultima occasione per i velocisti. La prossima (ed ultima) tappa a loro dedicata si disputerà tra due settimane, in mezzo si dovranno affrontare frazioni molto impegnative e così all’appuntamento con lo sprint a Santander diversi sprinter potrebbe anche non essere più in gara. Anche per questo motivo la quinta tappa è stata disegnata con mano leggera e, infatti, si tratterà della più facile tra le ventuno previste alla Vuelta 2024. Negli ultimi 52 Km non si inconteranno difficoltà altimetriche e sul piattone che anticipa l’ingresso nel capoluogo dell’Andalusìa andrà in scena lo spettacolo delle grandi manovre delle formazioni dei velocisti, impegnate prima a ridurre le distanze dai fuggitivi di giornata e poi a pilotare al meglio i propri uomini. Non sarà un lavoro facile, nonostante il tracciato scorrevole del finale, perchè le previsioni annunciano vento contrario e così non ci sarà il rischio che si verifichino i temuti “ventagli”, ma non si dovrà assolutamente far prendere troppo vantaggio alla fuga. Con il vento a sfavore, infatti, si farà il doppio della fatica per limare il gap e se fosse troppo elevato gli “evasori” potrebbero farcela.

La Torre dellOro a Siviglia e  l’altimetria della quinta tappa (www.viaggioinandalusia.it)

La Torre dell'Oro a Siviglia e l’altimetria della quinta tappa (www.viaggioinandalusia.it)

METEO VUELTA

Fuente del Maestre: cielo sereno, 35°C (percepiti 33°C), vento moderato da SO (5-19 Km/h), umidità al 24%
Bodonal de la Sierra (Km 46.6): nubi sparse, 34°C (percepiti 32°C), vento moderato da S (14-33 Km/h), umidità al 29%
Santa Olalla del Cala (Km 89): cielo sereno, 34°C (percepiti 33°C), vento moderato da S (17-36 Km/h), umidità al 29%
Siviglia: cielo sereno, 37°C (percepiti 38°C), vento moderato da SO (12-32 Km/h), umidità al 30%

GLI ORARI DELLA VUELTA

13.25: partenza da Fuente del Maestre
14.30: inizio diretta su Eurosport
16.45-17.10: traguardo volante di La Algaba (con abbuoni)
17.15-17.40: arrivo a Siviglia

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, il primo arrivo in salita è di Roglic: lo sloveno si prende anche la maglia rossa

Gazzetta dello Sport

Rogliču ni bil nihče kos. Oblekel je rdečo majico vodilnega (Nessuno poteva eguagliare Roglič. Indossava la maglia rossa del leader)

Delo – Slovenia

Roglic sends message to Vuelta rivals with ominous climb to red jersey (Roglic manda un messaggio ai rivali della Vuelta con una scalata minacciosa verso la maglia rossa)

The Guardian – Regno Unito

Roglic hace limpia (Roglic fa pulizia)

AS – Spagna

João Almeida não estava bem na Vuelta? Se calhar, até estava (João Almeida non stava andando bene alla Vuelta? Forse lo era)

Público – Portogallo

Roglic gagne d’un souffle et prend le maillot rouge (Roglic vince per un soffio e si prende la maglia rossa)

L’Équipe – Francia

Hij hief zijn arm al op om te juichen, maar Roglic verslaat onze landgenoot Lennert Van Eetvelt (23) op het nippertje op eerste aankomst bergtop Vuelta (Ha già alzato il braccio per esultare, ma Roglic batte di poco il nostro connazionale Lennert Van Eetvelt (23) al primo arrivo della Vuelta)

Het Nieuwsblad – Belgio

Roglic profiteert van blunderende Belg en slaat dubbelslag in Vuelta (Roglic approfitta di un errore belga e mette a segno la doppietta alla Vuelta)

De Telegraaf – Paesi Bassi

Selektive Bergankunft: Roglic gewinnt und schlüpft ins Rote Trikot (Arrivo selettivo in montagna: Roglic vince e indossa la maglia rossa)

Kicker – Germania

Primoz Roglic sprints to win steep summit finish at Spanish Vuelta and takes leader’s red jersey (Primoz Roglic sprinta per vincere il ripido arrivo in salita della Vuelta spagnola e conquista la maglia rossa di leader)

The Washington Post – USA

Brutal vuelco en la Vuelta a España tras primera llegada en alto: Primoz Roglic explotó la carrera (Brutale svolta alla Vuelta a España dopo il primo arrivo in quota: Primoz Roglic ha fatto esplodere la gara)

El Tiempo – Colombia

Primoz Roglic, nuevo líder de la La Vuelta a España 2024 con triunfo en la 4.ª etapa, en la que Richard Carapaz llegó en el puesto 25 – Richard Carapaz confiesa que el calor lo ‘liquidó’ en la 4.ª etapa de La Vuelta a España 2024 (Primoz Roglic, nuovo leader della Vuelta a España 2024 con la vittoria nella 4a tappa, nella quale Richard Carapaz arrivò 25° – Richard Carapaz confessa che il caldo lo ha ‘liquidato’ nella 4a tappa della Vuelta a España 2024)

El Universo – Ecuador

Roglic in red after sprinting to stage win in Spain (Roglic in rosso dopo lo sprint verso la vittoria di tappa in Spagna)

The West Australian – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quarta tappa, Plasencia – Pico Villuercas

1° Elie Gesbert
2° Tim Naberman a 1′25″
3° Edoardo Affini s.t.
4° Nico Denz a 2′16″
5° Jon Aberasturi s.t.

Classifica generale

1° Oscar Riesebeek
2° Alessandro De Marchi a 1′40″
3° Elie Gesbert a 2′48″
4° Ibon Ruiz a 3′57″
5° Jasha Sütterlin a 4′06″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

27 APRILE 1974 – 4a TAPPA: MARBELLA – SIVIGLIA (206 Km)

SEGUNDA VICTORIA DEL VELOZ VAN LINDEN

Con poca colaboración de la climatología

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): PLASENCIA – PICO VILLUERCAS

agosto 19, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Al quarto giorno di gara arriva il momento di misurarsi con le prime salite. La tappa ne presenta quattro e su tutte spicca quella conclusiva, caratterizzata da un ripissimo tratto in cemento sul quale la pendenza schizza fino al 20%

La Vuelta approda in Spagna e la musica cambia. I toni si alzano e così anche i grafici altimetrici che oggi prenderanno quota per arrivare sino ai 1535 metri del Pico Villuercas, la principale elevazione della catena dei Monti di Toledo, nella regione dell’Estremadura. E la salita finale per andare al traguardo è per davvero estrema e dura, anche se non lo si direbbe a leggerne i dati numerici, che parlano di un’ascesa di quasi 15 Km al 6.2%, numeri comunque di tutto rispetto per essere questo il primo arrivo in quota di una corsa a tappe di tre settimana. Ma in realtà bisogna entrare nello specifico di questa salita per capirne la sua durezza e così, dopo una fase introduttiva caratterizzata da pendenze pedalabili (i primi 11 Km salgono al 4% medio) i corridori lasceranno l’asfalto per incominciare uno scosceso tratto di 3 Km pavimentato in ruvido cemento nel quale l’inclinazione media si attesta sul 13.2% mentre la massima arriva addirittura al 20%. Bisognerà riguadagnare l’asfalto per ritrovare pendenze più agevoli, ma a quel punto mancheranno solo 2 Km al traguardo e spazio per rimediare ce se ne sarà ben poco e, anzi, in quell’ultimo tratto i distacchi subiti sul cemento potrebbe anche lievitare. E a lievitare oggi non saranno solo i percorsi ma anche le temperature: al via da Plasencia sono previsti 35°C ma durante la giornata la colonnina di mercurio dovrebbe arrivare a toccare i trentanove, rendendo ancor più dura una tappa che, prima di quella conclusiva, proporrà altre 3 ascese per un totale di quasi 45 Km da percorrere verso il cielo…

Il Pico Villuercas e l’altimetria della quarta tappa (www.europeangeoparks.org)

Il Pico Villuercas e l’altimetria della quarta tappa (www.europeangeoparks.org)

METEO VUELTA

Plasencia : cielo sereno, 35°C (percepiti 33°C), vento moderato da N (11-30 Km/h), umidità al 33%
Piornal (Km 53.3): cielo sereno, 30°C (percepiti 28°C), vento moderato da O (8-31 Km/h), umidità al 25%
Almaraz (Km 103.4): cielo sereno, 39°C (percepiti 37°C), vento moderato da NO (7-22 Km/h), umidità al 15%
Roturas (traguardo volante e inizio salita finale – Km 155): cielo sereno, 37°C (percepiti 34°C), vento moderato da NO (16-37 Km/h), umidità al 16%
Pico Villuercas : previsioni non disponibili

GLI ORARI DELLA VUELTA

13.05: partenza da Plasencia
13.55-14.05: GPM del Puerto de Cabezabellosa
14.30: inizio diretta su Eurosport
14.40-14.50: GPM dell’Alto de Piornal
16.15-16.35: GPM del Puerto de Miravete (con abbuoni)
16.55-17.20: traguardo volante di Roturas e inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo al Pico Villuercas

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, Van Aert vince la terza tappa e resta leader

Corriere dello Sport

Van Aert končno poletel, na krila čaka še Roglič (Van Aert finalmente è volato, Roglič aspetta dietro le quinte)

Delo – Slovenia

Van Aert gets revenge on Groves to add stage three win to red jersey (Van Aert si vendica di Groves e aggiunge la vittoria della terza tappa alla maglia rossa)

The Guardian – Regno Unito

Van Aert vuelve a volar (Van Aert torna a volare)

AS – Spagna

Volta a Espanha: Van Aert vence ao sprint em Castelo Branco (Giro di Spagna: Van Aert vince in volata a Castelo Branco)

Público – Portogallo

Van Aert le plus fort au sprint (Van Aert il più forte in volata)

L’Équipe – Francia

Eindelijk! Wout van Aert pakt indrukwekkende sprintzege in de Vuelta (Finalmente! Wout van Aert ottiene un’impressionante vittoria in sprint alla Vuelta)

Het Nieuwsblad – Belgio

Eindelijk weer een zege: Van Aert wint derde etappe in Vuelta (Finalmente un’altra vittoria: Van Aert vince la terza tappa della Vuelta)

De Telegraaf – Paesi Bassi

Van Aert dreht den Spieß mit neuer Strategie um (Van Aert ribalta la situazione con una nuova strategia)

Kicker – Germania

Rigo, Nairo Quintana y Daniel Felipe Martínez se mantienen en la pelea; Wout van Aert conquistó la etapa 3 (Vuelta a España 2024: Rigo, Nairo Quintana e Daniel Felipe Martínez restano in lotta; Wout van Aert ha conquistato la terza tappa)

El Tiempo – Colombia

Wout Van Aert se quedó con la 3.ª etapa de La Vuelta a España 2024, y Richard Carapaz se ubicó en el puesto 37 (Wout Van Aert ha vinto la terza tappa della Vuelta a España 2024 e Richard Carapaz si è piazzato 37°)

El Universo – Ecuador

Groves misses out on back-to-back Vuelta stage win (Groves perde la vittoria consecutiva di tappa alla Vuelta)

The West Australian – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della terza tappa, Lousã – Castelo Branco

1° Enzo Leijnse
2° Robert Gesink a 1′17″
3° Alessandro De Marchi s.t.
4° Gijs Leemreize s.t.
5° Chris Hamilton s.t.

Classifica generale

1° Oscar Riesebeek
2° Jasha Sütterlin a 25″
3° Alessandro De Marchi a 1′07″
4° Kim Heiduk a 2′03″
5° Enzo Leijnse a 3′19″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

26 APRILE 1974 – 3a TAPPA: GRANADA – FUENGIROLA (161 Km)

VAN DER LINDEN TRIUNFO EN FUENGIROLA*

Los “sprinters” siguen mandado

El maillot amarillo herido en una caida colectiva

* Il titolo del quotidiano spagnolo è sbagliato, il vincitore della tappa si chiamava Rik Van Linden

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LOUSÃ – CASTELO BRANCO

agosto 18, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Seconda occasione per gli sprinter sulle strade del Vuelta. Dopo la volatona di ieri ad Ourém oggi si prospetta un altro arrivo di massa prima dell’ingresso del gruppo sulle strade spagnole

La Vuelta saluta il Portogallo e lo fa con un’altra tappa dalla fisionomia articolata, ma che non dovrebbe sfuggire ai velocisti. Ieri ad Ourém si è presentato un gruppone folto di ben 165 elementi a giocarsi la vittoria, nonostante i saliscendi e una salita piazzata nei chilometri conclusivi. Oggi il numero dei corridori che piomberanno sul traguardo potrebbe anche essere maggiore perchè la tappa, pur non essendo piatta, presenterà un disegno leggermente più favorevole agli sprinter rispetto a quello di ieri. La parte più impegnativa si vivrà lontano dal traguardo quando, subito prima di metà tappa, si dovrà salire fino agli 860 metri dell’Alto de Teixeira, colle che prevede ben 17 Km d’ascesa, caratterizzati da pendenze molto morbide (la media è appena del 3.2%, con gli ultimi 3 Km al 5.4%). Ancor più semplice sarà il successivo Alto de Alpedrinha (6.3 Km al 3.3%), svalicato il quale mancheranno 43 Km al traguardo, altimetricamente snelli ma non del tutto. Proprio a ridosso dell’arrivo, infatti, si dovranno affrontare un paio di modesti dislivelli, che avranno la forma di lievi falsopiani, buoni al massimo per far perdere qualche vagoncino ai treni lanciati a tutta per posizionare il loro velocista.

I giardini del Palazzo Vescovile di Castelo Branco e l’altimetria della terza tappa (www.sabado.pt)

I giardini del Palazzo Vescovile di Castelo Branco e l’altimetria della terza tappa (www.sabado.pt)

METEO VUELTA

Lousã : cielo sereno, 28°C, vento moderato da NO (10-28 Km/h), umidità al 54%
Cõja (Km 38.3): cielo sereno, 30°C, vento moderato da NO (10-27 Km/h), umidità al 47%
Unhais da Serra (Km 103): cielo sereno, 31°C (percepiti 30°C), vento moderato da NO (10-33 Km/h), umidità al 33%
Fundão (traguardo volante – Km 139.8): cielo sereno, 34°C (percepiti 33°C), vento moderato da O (7-27 Km/h), umidità al 28%
Castelo Branco: cielo sereno, 35°C (percepiti 34°C), vento moderato da NO (15-33 Km/h), umidità al 25%

GLI ORARI DELLA VUELTA

12.50: partenza da Lousã
14.30: inizio diretta su Eurosport
14.55-15.10: GPM dell’Alto de Teixeira
16.10-16.30: traguardo volante di Fundão (con abbuoni)
16.20-16.45: GPM dell’Alto de Alpedrinha
17.15-17.45: arrivo a Castelo Branco

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, la prima volata è di Kaden Groves. E Van Aert si prende la maglia rossa

Gazzetta dello Sport – Italia

Strašen padec pred sprintom ni zmotil Grovesa. Roglič varno na cilju – Težav ni videti, Roglič je nared za boj za rdečo majico (Una caduta spaventosa prima dello sprint non ha spaventato Groves. Roglič sano e salvo al traguardo – Non ci sono problemi, Roglič è pronto a lottare per la maglia rossa)

Delo – Slovenia

Groves takes stage, Van Aert red jersey as Tarling avoids injury (Groves sale sul palco, maglia rossa per Van Aert mentre Tarling evita infortuni)

The Guardian – Regno Unito

Van Aert se viste de rojo (Van Aert si veste di rosso)

AS – Spagna

Kaden Groves vence segunda etapa e Wout van Aert é o novo líder da Vuelta (Kaden Groves vince la seconda tappa e Wout van Aert è il nuovo leader della Vuelta)

Público – Portogallo

Groves s’impose, Van Aert nouveau leader (Vince Groves, Van Aert nuovo leader)

L’Équipe – Francia

Wout van Aert verliest sprint tegen Kaden Groves, maar is nieuwe leider in de Vuelta (Wout van Aert perde lo sprint contro Kaden Groves, ma è il nuovo leader della Vuelta)

Het Nieuwsblad – Belgio

Groves grijpt ritzege, Van Aert nieuwe leider in Vuelta – Zijn rotjaar duurt voort: Van Baarle eerste Vuelta-opgever na zoveelste valpartij in 2024 (Groves conquista la vittoria di tappa, Van Aert nuovo leader della Vuelta – Il suo brutto anno continua: Van Baarle abbandona per la prima volta la Vuelta dopo l’ennesimo incidente nel 2024)

De Telegraaf – Paesi Bassi

Groves gewinnt im Massensprint – van Aert übernimmt das Rote Trikot (Groves vince lo sprint di gruppo – Van Aert prende la maglia rossa)

Kicker – Germania

Vuelta a España 2024: positiva jornada para Nairo Quintana, Rigo y Brandon Rivera en la etapa 2; Groves ganó en el embalaje (Vuelta a España 2024: giornata positiva per Nairo Quintana, Rigo e Brandon Rivera nella seconda tappa; Groves ha vinto nell’imballaggio)

El Tiempo – Colombia

Kaden Groves conquistó la etapa 2, Wout Van Aert está de líder y Richard Carapaz está en el puesto 32 (Kaden Groves ha conquistato la seconda tappa, Wout Van Aert è il leader e Richard Carapaz è al 32° posto)

El Universo – Ecuador

Australian Groves claims stage two win in Vuelta (L’australiano Groves conquista la vittoria nella seconda tappa della Vuelta)

The West Australian – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della seconda tappa, Cascais – Ourém

1° Jasha Sütterlin
2° Kim Heiduk a 1″
3° Oscar Riesebeek s.t
4° Alessandro De Marchi a 2′52″
5° Ibon Ruiz a 3′07″

Classifica generale

1° Kim Heiduk
2° Oscar Riesebeek a 18″
3° Jasha Sütterlin a 42″
4° Alessandro De Marchi a 3′14″
5° Ibon Ruiz a 3′38″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

25 APRILE 1974 – 2a TAPPA: ALMERÍA – GRANADA (187 Km)

LEMAN SE EMPULSO EN GRANADA

Con una rutas en pesimas condiciones

Thevenet, nuevo leadet de la Vuelta

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CASCAIS – OURÉM

agosto 18, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti, Copertina

La prima tappa in linea dovrebbe terminare allo sprint, anche se diversi velocisti potrebbero soffrire i saliscendi proposti dal tracciato e in particolare la salita che si dovrà affrontare vicinissima al traguardo

C’è una categoria di corridori che non sarà contenta del modo con la quale è stata progettata questa edizione della Vuelta. Stiamo parlando dei velocisti ai quali nel 2024 è stato lasciato ancor meno delle briciole per via degli appena quattro traguardi messi a loro disposizione, esattamente la metà rispetto a quelli che erano previsti sia al Tour, sia al Giro, dove però si sono viste sette volate perchè nella tappa di Lucca è andata in porto la fuga da lontano. Quest’ultima è un’eventualità che dovrà essere messa in conto anche al Giro di Spagna perchè solo una delle quattro tappe destinate agli sprinter sarà realmente facile e consentirà agevolmente alle loro squadre di tenere sotto controllo la situazione. Non sarà certo il caso dell’odierna frazione che da Cascais condurrà ad Ourém, il comune portoghese nel cui territorio comunale si trova la località di Fátima. Il celebrere santuario sarà lambito dal percorso di gara ad una quindicina di chilometri dall’arrivo, poco dopo lo scollinamento dell’Alto da Batalha, salita apparentemente semplice di 7 Km al 3.3% che prevede però un tratto iniziale di 2 Km al 7% mentre la parte rimanente avrà l’aspetto di un falsopiano che ricorda un pò quello del Poggio. Con le alte velocità tipiche dei finali sicuramente darà una bella setacciata al gruppo, che sulle sue pendenze potrebbe perdere per strada qualche sprinter e tra quelli che rimarranno davanti poi ci sarà anche ci soffrirà la lieve pendenza che caratterizza il chilometro conclusivo. A rendere ancora più complicata la giornata interverrà il vento, vero e proprio “biglietto da visita” delle regioni portoghesi più prossime al Portogallo: se date un’occhio più sotto alle previsioni meteo vi accorgerete che questa giornata potrebbe rivelarsi molto più dura del previsto.

Il santuario di Fatima ad Ourém e l’altimetria della seconda tappa (www.portogallo.info)

Il santuario di Fatima ad Ourém e l’altimetria della seconda tappa (www.portogallo.info)

METEO VUELTA

Cascais : parzialmente nuvoloso, 21°C, vento moderato da N (30-42 Km/h), umidità al 86%
Mafra (Km 43.4): parzialmente nuvoloso, 23°C (percepiti 24°C), vento forte da N (30-55 Km/h), umidità al 73%
Óbidos (Km 104.3): parzialmente nuvoloso, 23°C (percepiti 24°C), vento forte da N (28-52 Km/h), umidità al 75%
Alcobaça (traguardo volante – Km 140.3): nubi sparse, 24°C (percepiti 25°C), vento forte da N (26-49 Km/h), umidità al 71%
Ourém : cielo sereno, 27°C (percepiti 28°C), vento forte da NO (31-56 Km/h), umidità al 50%

GLI ORARI DELLA VUELTA

12.50: partenza da Cascais
13.15-13.20: GPM dell’Alto do Lagoa Azul
14.30: inizio diretta su Eurosport
16.05-16.30: traguardo volante di Alcobaça (con abbuoni)
16.50-17.15: GPM dell’Alto da Batalha
17.15-17.45: arrivo a Ourém

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, la crono è di McNulty: la prima maglia rossa è a stelle e strisce. Roglic meglio di Kuss

Gazzetta dello Sport – Italia

Roglič je na 8. mestu. McNulty v rdeči majici (Roglič è all’ottavo posto. McNulty con una maglietta rossa)

Delo – Slovenia

McNulty sees off Vacek to win Vuelta a España opener (McNulty sconfigge Vacek e vince la prima tappa della Vuelta a España)

The Guardian – Regno Unito

LRoglic golpea primero en su liga, McNulty viste de rojo en la suya (Roglic colpisce per primo nel suo campionato, McNulty veste di rosso nel suo)

AS – Spagna

Brandon McNulty é o primeiro líder após vencer contra-relógio em Oeiras (Brandon McNulty è il primo leader dopo aver vinto la cronometro di Oeiras)

Público – Portogallo

McNulty devant la surprise Vacek (McNulty davanti allla sorpresa Vacek)

L’Équipe – Francia

Cian Uijtdebroeks beperkt de schade, Primoz Roglic kan lachen: dit zijn de verschillen tussen de favorieten na tijdrit Vuelta (Cian Uijtdebroeks limita i danni, Primoz Roglic può ridere: queste le differenze tra i favoriti dopo la cronometro della Vuelta)

Het Nieuwsblad – Belgio

McNulty slaat toe en wint openingstijdrit Ronde van Spanje (McNulty colpisce e vince la cronometro di apertura del Giro di Spagna)

De Telegraaf – Paesi Bassi

McNulty gewinnt erste Etappe der Vuelta (McNulty vince la prima tappa della Vuelta)

Kicker – Germania

American Brandon McNulty wins individual time trial in record time in first stage of Spanish Vuelta (L’americano Brandon McNulty vince la cronometro individuale in tempo record nella prima tappa della Vuelta spagnola)

The Washington Post – USA

Daniel Felipe brilló en la crono, Nairo y Rigo no desentonaron: McNulty es el primer líder (Daniel Felipe ha brillato nella cronometro, Nairo e Rigo non si sono scontrati: McNulty è il primo leader)

El Tiempo – Colombia

Brandon McNulty gana la prueba contrarreloj. Richard Carapaz finaliza en el puesto 35 (Brandon McNulty vince la cronometro. Richard Carapaz chiude al 35° posto)

El Universo – Ecuador

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della prima tappa, Lisbona – Oeiras, e prima classifica generale

1° Elie Gesbert
2° Laurens Huys a 5″
3° Luca Vergallito a 10″
4° Kamil Gradek a 11″
5° Casper Pedersen a 13″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

24 APRILE 1974 – 1a TAPPA: ALMERÍA – ALMERÍA (98 Km)

PEELMAN BATIÓ AL SPRINT A PERURENA

Swerts se mantiene lider con tres segundos de ventaja

Mucha lluvia y el primer abandono

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LISBONA – OEIRAS

agosto 17, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Parte dal Portogallo la 79a edizione del Giro di Spagna. Si inizia con una cronometro individuale di 12 Km i cui esiti potrebbero essere condizionati dal vento

Un, due, tre… Vuelta! E’ arrivato il momento del terzo ed ultimo dei grandi giri, il Giro di Spagna, la cui 79a edizione si aprirà sulle strade del Portogallo, che così tornerà ad ospitare la partenza della corsa iberica 27 anni dopo l’ultima volta, che fu anche la prima nella quale la Vuelta scattò dall’estero. Come nel 1997 si prenderà il via da Lisbona ma con modalità differenti rispetto a quella edizione, che cominciò con una tappa in linea di 155 Km terminata sulla pista dell’autodromo dell’Estoril, dove si impose il danese Lars Michaelsen. Stavolta la prima maglia rossa di leader della classifica sarà assegnata al termine di una cronometro individuale che vedrà i corridori scendere dalla rampa di lancio di Praça do Império – non distante dalla celebre Torre di Belém, monumento simbolo della capitale portoghese – per poi percorrere 12 Km in direzione di Oeiras, dove si giungerà al termine di un tracciato privo di difficoltà altimetriche, con la sola esclusione di un microscopico strappo di 300 metri al 4.4% che s’incontrerà a 5 Km dalla partenza. Anche la planimetria, pur non essendo totalmente lineare, lascia presagire velocità di gara piuttosto sostenute, anche se queste potrebbe essere influenzate dal vento, annunciando piuttosto sostenuto. Non va dimenticato, infatti, che la tappa si snoderà costantemente lungo la sponda settentrionale dell’estuario del fiume Tago e gli sconfinati spazi dell’Oceano Atlantico sono lì a portata di… folata.

La Torre di Belém a Lisbona e l’altimetria della prima tappa (www.visitlisboa.com)

La Torre di Belém a Lisbona e l’altimetria della prima tappa (www.visitlisboa.com)

METEO VUELTA

Lisbona – partenza primo corridore (ore 17.23): cielo sereno, 30°C, vento moderato da NO (25-41 Km/h), umidità al 49%
Lisbona – ore 18.30: cielo sereno, 28°C (percepiti 29°C), vento moderato da N (28-45 Km/h), umidità al 55%
Lisbona – ore 19.30: cielo sereno, 27°C (percepiti 28°C), vento moderato da N (28-46 Km/h), umidità al 61%
Lisbona – partenza ultimo corridore (ore 20.18): cielo sereno, 25°C (percepiti 26°C), vento moderato da N (28-47 Km/h), umidità al 68%

GLI ORARI DELLA VUELTA

17.00: inizio diretta su Eurosport
17.23: partenza del primo corridore da Lisbona
17.35: arrivo del primo corridore a Oeiras
20.18: partenza dell’ultimo corridore da Lisbona
20.30: arrivo dell’ultimo corridore a Oeiras

RASSEGNA STAMPA

Rogličeva španska odrešitev – Primoža Rogliča na cilju Vuelte ne bo več bolel hrbet (La salvezza spagnola di Roglic – Primož Roglič non avrà più mal di schiena al traguardo della Vuelta)

Delo – Slovenia

Pogacar’s absence opens door for lesser lights to shine (L’assenza di Pogacar apre le porte a luci minori)

The Guardian – Regno Unito

Los grandes favoritos de La Vuelta 2024 (I grandi favoriti della Vuelta 2024)

AS – Spagna

Começa neste sábado, em Lisboa, a Vuelta mais portuguesa de todas – João Almeida assume que é um dos favoritos na Vuelta mas não o número um (La Vuelta più portoghese di tutte inizia questo sabato a Lisbona – João Almeida presume di essere uno dei favoriti della Vuelta ma non il numero uno)

Público (Portogallo)

Ce qu’il faut attendre des Français – Quand les chats ne sont pas là… (Cosa aspettarsi dai francesi – Quando i gatti non sono in giro…)

L’Équipe – Francia

Uitkijken naar twee jonge Belgen maar de topfavoriet is toch de drievoudige winnaar (In attesa di due giovani belgi, ma il favorito è il tre volte vincitore)

Het Nieuwsblad – Belgio

Roglic verliest dag voor Vuelta-start tand: ’Dit scheelt zeker twee gram’ – Primoz Roglic mist ploegenpresentatie Vuelta zodat hij podium voor zichzelf heeft: ’We weten ook niet waar hij is’ (Roglic perde un dente il giorno prima della Vuelta: ‘Così si risparmiano almeno due grammi’ – Primoz Roglic manca la presentazione della Vuelta e ha il podio tutto per sé: “Non sappiamo neanche dove sia”)

De Telegraaf – Paesi Bassi

Wer folgt auf Kuss? Vuelta-Ausgang verspricht Spannung – Einschlag wie ein Meteorit: “Wunderkind” del Toro auf Pogacars Spuren (Chi succederà a Kuss? La Vuelta promette emozioni – Impatto come un meteorite: “Prodigio” Del Toro segue le orme di Pogacar)

Kicker – Germania

American rider Sepp Kuss takes on leading role as he begins title defense in Spanish Vuelta (Il ciclista americano Sepp Kuss assume un ruolo da protagonista mentre inizia la difesa del titolo nella Vuelta spagnola)

The Washington Post – USA

Vuelta a España 2024: Rigo Urán y Daniel Felipe Martínez, las cartas de Colombia; Nairo Quintana es la gran duda (Vuelta a España 2024: Rigo Urán e Daniel Felipe Martínez, le carte dalla Colombia; Nairo Quintana è il grande dubbio)

El Tiempo – Colombia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Così è terminata la Vuelta nel 2023

1° Rui Oliveira
2° Sebastian Molano a 5′14″
3° Davide Cimolai a 6′30″
4° Jarrad Drizners a 7′05″
5° Alberto Dainese a 7′16″

Maglia nera: Sepp Kuss, 148° a 4h32′55″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

23 APRILE 1974: CRONOPROLOGO DI ALMERÍA (5 Km)

SWERTS PRIMER LIDER Y GANADOR DE LA ETAPA PRELIMINAR

TRAS EL SE CLASIFICARON MANZÁNÉQUE, GONZALEZ LINARES, ELORRIAGA, KARSTENS Y OCA

UN AGOSTO OLIMPICO

agosto 1, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

All’inizio del mese si disputerà l’attesa gara olimpica di ciclismo su strada, poi i riflettori dei media si sposteranno in direzione del Portogallo, dal quale il 17 agosto prenderà il via il Giro di Spagna. In attesa della corsa iberica altre brevi e interessanti gare a tappe si svolgeranno qua e là per l’Europa, ma si tornerà ancora a parlare di Tour de France con le edizioni riservate a donne e under23.

Arriva il mese di agosto, che quest’anno vedrà le attenzioni degli appassionati di sport catalizzate dalle Olimpiadi di Parigi, inaugurate il 26 luglio e in programma fino all’11 agosto. Per i ciclofili la data più attesa sarà quella di sabato 3 agosto, quando si correrà la corsa su strada elite, 273 Km (158 quelli riservati alle donne, che gareggeranno l’indomani) con partenza e arrivo fissate sul Pont d’Iéna, tra la Tour Eiffel e il Trocadéro. La prima fase del tracciato attraverserà la vallata della Chevreuse, dove si affronterà una serie di facili colline conosciute ai corridori perché spesso sono inserite nel percorso della tappa conclusiva del Tour, prima dell’ingresso nella capitale francese: tra queste nove “côtes” si segnalano quindi alcune ben note come quelle di Saint-Rémy-lès-Chevreuse, di Châteaufort e del Pavé des Gardes, che è la più difficile (gli ultimi 600 metri salgono al 10% medio). Rientrati a Parigi si dovrà affrontare il circuito olimpico vero e proprio, un anello di 19 Km che dovrà essere ripetuto due volte e che si presenta nettamente meno impegnativo rispetto a quelli di Rio di Janeiro e Tokyo, pur non essendo banale. Dovrà, infatti, essere ripetuta per tre volte – una in più rispetto al numero di giri – la salita verso la celebre collina di Montmartre, 1.1 Km al 5.8% pavimentati in porfido e con poco meno di 10 Km da percorrere dopo l’ultimo scollinamento per andare al traguardo.

Come sempre avviene la rassegna olimpica ha provocato un piccolo “terremoto” nel consueto calendario estivo del grande ciclismo, costringendo il Tour a slittare indietro di una settimana e l’Unione Ciclistica Internazionale a spostare tutte le altre corse previste in questo periodo. Tra quelle che rivestono una certa importanza la prima di queste sarà l’Arctic Race of Norway, la cui edizione numero 11 scatterà da Bodø il 4 agosto, il giorno successivo l’assegnazione della medaglia d’oro olimpica, per terminare nella medesima località quattro giorni più tardi, aprendosi con una frazione di 157 Km che terminerà a Rognan, presumibilmente con un arrivo in volata a gruppo non compattissimo per la presenza di un paio di GPM non durissimi negli ultimi 35 Km (a parte un muro di 1 Km all’11%). Imitando il “fratello maggiore” Tour de France (l’organizzatore è lo stesso) il giorno successivo ci sarà il debutto dello sterrato nella corsa norvegese con un settore di strada bianca lungo quasi 6 Km che si dovrà percorrere nel finale della Beiarn – Fauske, tappa di 175 Km altimetricamente non troppo difficile e, infatti, non è esclusa anche su questo traguardo la vittoria di uno sprinter. La classifica verosimilmente si deciderà nella terza e penultima tappa, che scatterà da Tverlandet alla volta di Sulitjelma, dove – dopo 155 Km di gara – l’arrivo sarà in salita sulla “collina di Jakobs”, ascesa di 6.9 Km al 6.2% che presenta le pendenze più difficili nei 2000 metri iniziali (media del 9%). Se non si verificassero grandi distacchi determinante potrebbe anche rivelarsi la conclusiva frazione che da in 156 Km da Glomfjord riporterà i corridori a Bodø, dove l’ultimo traguardo sarà posto in cima a una rampa di 1500 metri al 7%.

Il 17 agosto prenderà il via il Giro di Spagna e una dozzina di giorni prima andrà in scena quella che da sempre è una delle corse d’avvicinamento più gettonate tra i corridori che ambiscono alla conquista della prestigiosa maglia rossa. Stiamo parlando della Vuelta a Burgos, che quest’anno si correrà tra il 5 e il 9 agosto con alcune novità in cartellone mentre rimane confermato l’immancabile arrivo della prima tappa a Burgos, alla quale si giungerà dopo esser partiti da Vilviestre del Pinar e aver percorso 168 Km caratterizzati da dislivelli poco sensibili per la gioia dei velocisti, che ringraziano l’organizzazione di aver rimosso dal tracciato la breve salita verso il castello, in cima alla quale era previsto il traguardo fino a un paio di anni fa. Spettacolare sarà il luogo presso il quale terminerà la seconda tappa, che da Villasana de Mena porterà il gruppo fino al complesso di Ojo Guareña, il sistema di grotte più grande di Spagna, esteso per oltre 100 Km: di chilometri la tappa ne proporrà 161, con le fasi salienti concentrate nel finale, dove il traguardo sarà posto al termine di una salita di 1.2 Km al 5.8% che fa gola ai “puncheurs” ma anche agli sprinter più resistenti, resa selettiva anche dalla sede stradale ristretta. Le prime novità riguarderanno l’immancabile tappa regina con arrivo in salita alle Lagunas de Neila, solitamente prevista all’ultimo giorno e quest’anno anticipata alla terza tappa, che scatterà da Gumiel de Izán e proporrà – seconda novità – una doppia ascensione finale, la prima volta fermandosi ai quasi 1600 metri dell’Alto de Rozavientos (10 Km al 4.7%) e la seconda proseguendo fino ai 1730 metri del traguardo, dopo una salita conclusiva di 11 Km al 5.5%, leggermente meno impegnativa rispetto alle edizioni più recenti perché si è scelto di evitare il tratto finale accorciando la salita di quasi un chilometro e mezzo. Dopo queste ci sarà un’altra novità, anche se sarebbe più giusto parlare di “grande ritorno” perché a distanza da 10 anni dall’ultima volta si tornerà ad affrontare una cronometro individuale, disegnata tra Santa María del Campo e Pampliega su di un tracciato totalmente pianeggiante di quasi 20 Km. Sarà con tutta probabilità la frazione decisiva della corsa iberica, che si concluderà il giorno successivo così come era partita: sarà ancora affaire per i velocisti la conclusiva tappa che da Frías porterà a Treviño, exclave della Provincia di Burgos interamente circondata dalla Comunità autonoma dei Paesi Baschi.

In un concatenarsi di eventi a due ruote il giorno successivo la conclusione della Vuelta a Burgos si correrà l’unica corsa in linea spagnola inserita nel calendario World Tour, la Classica di San Sebastián, quest’anno meno “classica” del solito perché l’Olimpiade l’ha costretta a rinunciare alla tradizionale collocazione in calendario a fine luglio, quando si disputa normalmente una settimana dopo la fine del Tour. Nell’occasione la corsa basca si è rifatta il “look” nel finale, introducendo a ridosso del traguardo il muro di Pilotegi (2 Km al 10.6% con gli ultimi mille metri al 14.5%), che si affronterà dopo le immancabili ascese agli “alti” di Jaikzibel (8 Km al 5.5%) e di Erlaitz (3.8 Km al 10.7%).

Il trasloco più rilevante per causa di forza maggiore sarà quello subito dal Giro di Polonia che, come accaduto anche in occasione delle Olimpiadi di Tokyo, andrà a incastrarsi con la partenza della Vuelta, sovrapponendosi a essa nelle ultime due giornate di gara. Giunta nel 2024 all’81a edizione la corsa polacca si disputerà quest’anno tra il 12 e il 18 agosto e proporrà per prime le tappe più impegnative, cominciando da quella d’apertura che scatterà da Breslavia per raggiungere la località di sport invernali di Karpacz, dove l’arrivo sarà posto al termine di una salita di 3.7 Km metri al 6.9% che riserva le inclinazioni più forti nel tratto iniziale di 1.6 Km al 9.5%, ribattezzato dai cicloamatori del posto con il soprannome di “muro del pianto”. Il giorno successivo si farà il bis perché la stessa salita costituirà anche il finale della seconda tappa, una cronometro individuale di 15 Km e rotti che prenderà le mosse di Mysłakowice con un tratto iniziale di circa 8 Km pianeggiante o in lieve falsopiano. La terza sarà la tappa maggiormente dotata in metri di dislivello, più di 3000 distribuiti lungo le 12 ascese che si dovranno affrontare tra il raduno di partenza di Wałbrzych e Duszniki-Zdrój, dove l’arrivo sarà posto in cima a un muro di 400 metri al 12.4%. Si tratta, quelli di Karpacz e di Duszniki-Zdrój, di traguardi non certo inediti per la corsa polacca, già proposti nella scorsa edizione quando le tappe che vi terminarono furono rispettivamente conquistate dallo sloveno Matej Mohorič – che poi s’imporrà in classifica – e del corridore di casa Rafał Majka. Nei successivi due giorni saliranno sul palcoscenico i velocisti, per i quali sono state “confezionate” la tappa che da Kudowa-Zdrój condurrà a Prudnik e poi quella disegnata in circuito attorno a Katowice, dove sarà proposto un finale inedito e nettamente meno pericoloso rispetto a quello adottato fino al 2020 , il rettilineo d’arrivo in leggera discesa che è stato “bandito” dall’UCI dopo la rovinosa caduta dell’olandese Fabio Jakobsen. Ci sarà a questo punto il ritorno a Bukowina Tatrzańska, la località termale che è stata arrivo di tappa fisso per dodici edizioni consecutive, dal 2010 al 2021, e che tornerà a ospitare il traguardo di una frazione, tappa che scatterà da Wadowice, paese natale di Papa Giovanni Paolo II, e che ha in programma nel finale un giro del tradizionale circuito di 45 Km che prevede la salita di Sciana Bukowina (4.8 Km al 5.7%) subito prima di quella di 2.2 Km al 6.8% che si conclude a 1.5 Km dall’arrivo. Per decretare ufficialmente il nome del vincitore assoluto mancherà ora solo la tappa conclusiva, classica passerella di fine corsa che dalla celebre miniera di sale di Wieliczka, patrimonio UNESCO, porterà i corridori dopo una prima parte vallonata sul pianeggiante circuito finale di Cracovia, come da tradizione disegnato attorno al parco Błonia.

La vigilia di Ferragosto e pure a ridosso del “via” della Vuelta è collocato il Giro di Danimarca, una delle poche corse del mese a non esser stata ricollocata in calendario poiché andrà in “onda” nello stesso periodo nel quale era stata trasmessa l’edizione 2023, vinta dal corridore di casa Mads Pedersen grazie alla vittoria nella crono conclusiva. Quest’anno la prova contro il tempo individuale non ci sarà, sostituita da una cronosquadre di quasi 14 Km – una novità assoluta per la corsa danese – che si disputerà il 14 agosto, primo giorno di gara, su di un circuito totalmente pianeggiante disegnato sulle strade di Holstebro. Ringkøbing sarà il giorno successivo sede di partenza della tappa regina del Giro, che avrà in serbo 2000 metri di dislivello e la strada più ripida della Danimarca (Christian Winthers Vej, 400 metri al 14% con un picco al 25%) prima di giungere sul tradizionale circuito di Vejle, 11 Km da ripetere tre volte con il cosiddetto “muro del mulino a vento” (300 metri al 12.7%) da scavalcare in corrispondenza dello striscione dell’ultimo chilometro. La prima occasione per i velocisti arriverà sul traguardo della terza tappa, anche se il circuito finale della KoldingHaderslev sicuramente metterà fuori gioco alcuni tra gli sprinter in gara per via della rampa di un chilometro al 4%, che porta fin sulla linea d’arrivo e che dovrà essere ripetuta 4 volte negli ultimi 23 Km. Decisamente più snelle e tarate sulle misure degli sprinter saranno le rimanenti due frazioni, la penultima con partenza da Store Heddinge e traguardo a Holbæk, mentre quella conclusiva vedrà i corridori partire dalla storica cittadina di Roskilde in direzione di Gladsaxe.

Partita la Vuelta – che quest’anno scatterà dal Portogallo – in contemporanea alla prima settimana del Giro di Spagna si disputerà il Giro di Germania (21 – 25 agosto), la cui 39a edizione presenta un tracciato non particolarmente difficile, inaugurato da un breve cronoprologo nella cittadina bavarese di Schweinfurt. Da qui si ripartirà il giorno dopo per raggiungere Heilbronn, dove si dovrebbe assistere a un arrivo allo sprint con il gruppo “setacciato” dalla salita di Jäerhaus (1600 metri al 7.5%) che si scavalcherà a 12 Km dall’arrivo. Più movimentata sarà il tracciato della frazione che terminerà a Schwäbisch Gmünd, caratterizzata da diversi saliscendi e in particolare proprio a ridosso del traguardo – alla linea d’arrivo mancheranno a quel punto soli 1500 metri – si dovrà affrontare uno strappo di 1.5 Km al 5.3% (con gli ultimi 300 metri al 10%) in vetta al quale gli organizzatori hanno stabilito di piazzare un traguardo volante che fornirà abbuoni validi per la classifica generale. Si disputerà ora la tappa più lunga, che prevede 212 Km per raggiungere il traguardo di Villingen-Schwenningen, palcoscenico per i velocisti considerata la quasi totale mancanza di difficoltà negli ultimi 40 Km. La conclusione allo sprint sembra molto probabile anche per la tappa finale da Annweiler am Trifels a Saarbrücken, anche se le collinette che s’incontreranno negli ultimi chilometri potrebbero garantire una leggera selezione.

Alla fine del mese è quindi in programma il Renewi Tour (28 agosto – 1 settembre), la corsa che dallo scorso anno abbiamo imparato a conoscere con questo nome dopo che dal 2005 al 2016 era stata chiamata Eneco Tour e successivamente prima BinckBank Tour (2017-2020) e poi Benelux Tour (2021-2022). Nata dalle ceneri del Giro dei Paesi Bassi, disputato per l’ultima volta nel 2004, la corsa ha esteso il suo raggio d’azione al vicino Belgio, che nel corso degli anni è divenuto predominante, al punto che nell’edizione 2024 l’Olanda sarà coinvolta soltanto come sede di partenza di una delle cinque frazioni. A ridosso del confine con i Paesi Bassi si disputerà tra Riemst e Bilzen la tappa d’apertura, il cui disegno ricalca in parte quello della frazione conclusiva della scorsa edizione, prevalentemente pianeggiante ma con l’intrusione di alcune modestissime collinette che non dovrebbero impedire l’arrivo di massa. Ci si sposterà quindi nel centro di Tessenderlo, nei cui dintorni si snoderà la prima delle due tappe chiave, una cronometro individuale di circa 15 Km nella quale i passisti non avranno grossi problemi nel lanciare le loro cilindrate, favorita dalla presenza di lunghi rettifili e da un tracciato scorrevole, pur non essendo piattissimo. Il giorno dopo si viaggerà in totale pianura da Blankenberge alla volta di Ardooie – traguardo classico di questa corsa, che lo propone ininterrottamente dal 2008 – e priva di difficoltà altimetriche si presenterà anche la penultima tappa, che da Oostburg porterà il gruppo ad Aalter. Da Menen, infine, scatterà la frazione conclusiva, la più impegnativa e spettacolare perché si arriverà a Geraardsbergen, il centro delle Fiandre dove si trova il mitico Muro di Grammont (1 Km al 9.2% con punte di pendenza fino al 20%), che nel finale dovrà essere ripetuto ben tre volte.

Ma il mese di agosto per l’appassionato di ciclismo non si esaurisce con queste gare poiché quest’anno eccezionalmente si disputeranno nel corso dello stesso mese anche i due Tour de France “cadetti”, quello femminile e quello riservato agli Under23, la categoria che fino a parecchie stagioni fa era definita con il nome di “dilettanti”.

In ordine d’apparizione per primo s’incontrerà il Tour de France Femmes (12-18 agosto), tornato in calendario nel 2022 a quasi 30 anni dalla precedente edizione e che normalmente viene organizzato a fine luglio, subito dopo la conclusione della Grande Boucle professionisti. A imitazione di quest’ultima anche il Tour femminile nel 2024 scatterà dall’estero, non dall’Italia ma dai Paesi Bassi, dove la città di Rotterdam ospiterà la partenza della prima tappa che terminerà a L’Aia dopo 123 Km totalmente pianeggianti. Sarà previsto un doppio appuntamento il giorno successivo, con una frazione mattutina 70 Km, lisci come l’olio, che da Dordrecht ricondurrà le cicliste a Rotterdam, sulle cui strada il pomeriggio si disputerà l’unica cronometro inserita nel percorso, una brevissima prova contro il tempo lunga poco più di 6 Km. Sulle rotte delle grandi classiche del nord si svolgerà la terza tappa, che da Valkenburg porterà in 123 Km a Liegi andando a ripercorrere in partenza alcuni tratti dell’Amstel Gold Race (con la salita simbolo del Cauberg) e quindi il finale della Liegi-Bastogne-Liegi, della quale si affronteranno le due salite più rappresentative e difficili, le “côtes” della Redoute (1.6 Km al 9.4%) e della Roche-aux-Faucons (1.3 Km all’11%). Da Bastogne scatterà l’indomani che introdurrà la corsa in Francia, dove si arriverà ad Amnéville al termine di un tracciato vallonato che dovrebbe comunque favorire le velociste, sempre che lo sprint di gruppo non sia anticipato dalla sparata finale di qualche atleta ispirata dalla rampa di 600 metri al 5.5% che terminerà a 800 metri dal traguardo. La frazione di media montagna disegnata tra Remiremont e Morteau, 159 Km e 5 colli non particolarmente difficili, farà da antipasto alle ultime due tappe, entrambe disegnate sulle Alpi, la prima delle quali scatterà da Champagnole per terminare ai quasi 1300 metri della Montée du Chinaillon, sopra la stazione di sport invernali di Le Grand-Bornand, percorso il tratto iniziale (7 Km al 5.5%) della celebre salita del Col de la Colombière. Ancor più difficili e mitici sono i quasi 14 Km all’8.1% che condurranno all’Alpe d’Huez, quest’anno selezionata per ospitare l’arrivo della tappa regina, che vedrà le cicliste affrontare un’altra salita monumento del Tour, quella che porterà fino a quasi 2000 metri del Col du Glandon (19.7 Km al 7.2%).

Anche il Tour de l’Avenir (18-24 agosto) visiterà l’Italia, come compiuto a luglio dai professionisti, ma in senso inverso perché sulle strade della nostra nazione si disputerà il gran finale con un arrivo in salita davvero molto spettacolare e d’altri tempi. A dare il “la” alla corsa destinata agli under23 sarà un tradizionale prologo che – come nel caso della corsa femminile – costituirà l’unica cronometro prevista, 7 Km da percorrere sulle pianeggianti e filanti strade di Sarrebourg. In un’edizione della corsa che non dovrebbe proporre tappe destinate ai velocisti, dopo la prova d’apertura si ripartirà dalla stessa Sarrebourg alla volta di Ronchamp, dove si giungerà dopo aver affrontato negli ultimi 60 Km tre ascese non particolarmente difficili e che potrebbero al massimo consentire a qualche sprinter particolarmente resistente di rimanere a “galla”. Partita da Mouchard la terza frazione terminerà sull’altopiano del Plateau d’Hauteville, dove il traguardo sarà collocato a 800 metri sul livello del mare, dopo un tratto finale di 12 Km in quota al quale si giungerà attraverso la salita di Corlier (8.4 Km al 5.2%). Nelle ultime 4 giornate si affronteranno le tappe decisive, cominciando con la frazione disegnata tra Peisey-Vallandry e La Rosière, un vero e proprio concentrato d’alta montagna con tre salite consecutive nei soli 71 Km del percorso: dopo la partenza in discesa s’incontreranno prima i 9 Km al 6.3% della Côte des Chapelles, poi la salita che condurrà alla stazione di sport invernali di Les Arcs 1800 (12.8 Km al 7.5%) e infine l’ascesa verso la località sede d’arrivo (18 Km al 5.7%), che coincide con il tratto iniziale del Piccolo San Bernardo. L’interminabile ascesa ai 2770 metri del Col de l’Iseran (46 Km al 4.2%, con gli ultimi 15 Km al 6%) caratterizzerà la parte iniziale della quarta tappa, che si concluderà con l’arrivo in salita presso la stazione di sport invernali di Les Karellis (12.5 Km al 7.8%), dalla quale si ripartirà in direzione dell’Italia, dove l’arrivo della penultima frazione sarà previsto a Condove dopo aver valicato la catena alpina ai 2008 metri del Passo del Moncenisio (9.8 Km al 7%), collocato però troppo distante dal traguardo perché possa rivelarsi decisivo. Tutto il contrario di quel che potrà accadere nella frazione conclusiva perché, dopo la partenza da Bobbio Pellice si dovrà pedalare verso il temutissimo Colle delle Finestre (2176 metri), che sarà affrontato per la quinta volta nella storia, ma finora non si era mai presa la decisione di porre lassù il traguardo di una tappa. La salita sarà affrontata dal versante più difficile, 16.5 Km al 9,2% con gli ultimi otto su strada sterrata, e i “rumors” annunciano che si tratterebbe di un test, di una vera e propria “prova generale” in vista  di un arrivo di tappa del “fratello maggiore”: il Tour de France!

Mauro Facoltosi

I SITI UFFICIALI DELLE CORSE CITATE NELL’ARTICOLO

Paris 2024

https://olympics.com/en/paris-2024/sports/cycling-road

Arctic Race of Norway

www.arctic-race-of-norway.com/en/

Vuelta a Burgos

www.vueltaburgos.com/es/

Donostia San Sebastian Klasikoa

https://klasikoa.eus/en/

Tour de Pologne

www.tourdepologne.pl/en/

PostNord Tour of Denmark

https://postnorddanmarkrundt.dk/

Vuelta a España

www.lavuelta.es/en/

Lidl Deutschland Tour

www.deutschland-tour.com/en/home

Renewi Tour

https://renewitour.com/en/

Tour de France Femmes avec Zwift

www.letourfemmes.fr/en

Tour de l’Avenir

https://tourdelavenir.com/en/

La collina di Montmartre a Parigi (frenchmoments.eu)

La collina di Montmartre a Parigi (frenchmoments.eu)

TOUR DE FRANCE 2024 – LE PAGELLE

luglio 23, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Le pagelle del Tour de France appena concluso

TADEJ POGACAR. Il nuovo cannibale del ciclismo domina il Tour 2024 lasciando le briciole agli avversari. Una dimostrazione di classe e potenza che si riassume nelle sei vittorie di tappa conquistate dal fenomeno sloveno tra Pirenei e Alpi. Entra con merito nel club dei ciclisti che hanno fatto la doppietta Giro – Tour nello stesso anno. Il prossimo passo sarà la tripletta Giro-Tour-Vuelta?. VOTO: 9.5

JONAS VINGEGAARD. Fa quello che può per contrastare Pogacar e vince anche l’11° tappa di Le Lioran davanti allo sloveno, forse illudendo se stesso e gli appassionati di ciclismo che avrebbe potuto competere per la vittoria finale. Ma alla fine il ritardo di preparazione dovuto alla caduta al Giro dei Paesi Baschi si fa sentire, pur concludendo in crescendo ed ottenendo con merito il secondo posto finale. VOTO: 8.5

REMCO EVENEPOEL. Alla partenza da Firenze non lo si era mai visto così magro e soprattutto convinto di poter ambire al podio finale. Fa vedere le cose migliori nella prima metà del Tour, raggiungendo il punto più alto con la vittoria nella cronometro individuale di Gevrey-Chambertin, salvo poi mantenersi a galla nelle tappe pirenaiche ed alpine. La brillantezza viene meno nel finale e alla fine oltre 9 minuti di ritardo da Pogacar si fanno sentire, anche se mantiene la terza posizione. VOTO: 8

JOAO ALMEIDA. Tra i gregari più preziosi di Pogacar, si ritaglia un suo spazio non mollando mai nelle tappe più impegnative, dopo essere stato spesso e volentieri l’ultimo uomo per lo sloveno. Alla fine termina in quarta posizione ma ci resta il dubbio che senza Pogacar sarebbe arrivato abbastanza comodamente nei primi tre. VOTO: 8

BINIAM GIRMAY. È il primo africano di colore a vincere la maglia verde al Tour de France. Mostra una tenacia e una convinzione davvero esemplari che lo portano a vincere tre tappe e altrettante top five, lui che inizialmente sembrava dovesse tirare le volate al compagno di squadra Gerben Thijssen. La caduta nel finale della sedicesima tappa poteva minare le sue certezze ma con grande abnegazione riesce a ribaltare le sorti a suo favore negli ultimi traguardi volanti. VOTO: 8

MARK CAVENDISH. Con la vittoria nella quinta tappa supera Eddy Merckx nel computo totale delle vittorie di tappa al Tour. Chapeau! VOTO: 8

MIKEL LANDA. Lavora per Evenepoel e anche lui non affonda del tutto nelle retrovie della classifica generale, concludendo in quinta posizione, pur con oltre 20 minuti di ritardo da Pogacar. VOTO: 7.5

RICHARD CARAPAZ. Sfrutta le sue doti di scalatore e vince l’insidiosa diciassettesima tappa con arrivo a SuperDévoluy, dopo aver addirittura indossato la maglia gialla al termine della terza tappa. Capisce che può inserirsi nella lotta per la maglia a pois e nelle tappe conclusive sulle Alpi è sempre protagonista tra fughe e scollinamenti sui GPM. Vince la maglia di leader degli scalatori nonostante Pogacar provi a insidiarlo nelle ultime tappe. VOTO: 7.5

ADAM YATES. Si sacrifica con abnegazione e dedizione alla causa di Pogacar risultando, forse al pari di Almeida, un valido gregario. Le sue accelerazioni in testa al gruppo selezionano il gruppo dei favoriti e la top ten finale è il giusto premio per un ciclista che avrebbe potuto tranquillamente fare corsa a sé. VOTO: 7

ROMAIN BARDET. La prima maglia gialla è sua grazie al bell’attacco in coppia col compagno di squadra Frank van den Broek. Una bella soddisfazione per un ciclista che si avvia sul viale del tramonto avendo dichiarato alla vigilia che sarebbe stato il suo ultimo Tour. VOTO: 7

BEN HEALY. Attaccare (quasi) sempre e comunque. Questo il motto del ciclista irlandese, protagonista spesso e volentieri nelle prime posizioni del gruppo. Siamo sicuri che prima o poi al Tour una tappa la vincerà. VOTO: 7

ANTHONY TURGIS, KEVIN VAUQUELIN. Danno alla Francia, dopo Bardet, altre due vittorie di tappa. VOTO: 7

DYLAN GROENEWEGEN. Vince in volata a Digione ottenendo complessivamente la sesta vittoria al Tour de France. VOTO: 7

VICTOR CAMPENAERTS. Va in fuga nella diciottesima tappa e vince in una volata ristretta davati a Vercher e Kwiatkowski, consegnando al Belgio la quarta vittoria di tappa al Tour 2024. VOTO: 7

JASPER PHILIPSEN. Una prima settimana da dimenticare lo esclude praticamente dalla lotta per la maglia verde, nonostante una seconda parte di Tour in crescendo condita da tre vittorie di tappa. Fatale, probabilmente, il declassamento nella tappa di Digione per avere chiuso Wout Van Aert contro le transenne. VOTO: 6

WOUT VAN AERT. Nonostante l’impegno e l’obiettivo dichiarato di vincere almeno una tappa, riesce a ottenere soltanto due secondi posti e cinque top ten. Lavora quando deve per Vingegaard, ma nel complesso non è apparso brillantissimo, avendo dovuto fare anche lui i conti con un lungo recupero dopo la brutta caduta alla Dwars door Vlaanderen. VOTO: 6

PRIMOZ ROGLIC. Alla vigilia del Tour sembrava la minaccia più grande per Pogacar ma non ha mai dato la sensazione di esserlo concretamente. La caduta – per colpe non sue – e il ritiro al termine della 12a tappa mettono fine ad un Tour a cui non possiamo dare la sufficienza. Lo aspettiamo alla Vuelta per una pronta reazione. VOTO: 5.5

GIULIO CICCONE. Sulla carta era e si conferma l’italiano più forte al Tour 2024. Due quinti posti nell’undicesima e nella quattordicesima tappa non bastano comunque a fargli raggiungere la sufficienza, anche perchè fallisce la top ten finale. VOTO: 5.5

CARLOS RODRIGUEZ. Il capitano designato dell’INEOS dopo un ottimo Giro di Romandia e un buon Criterium del Delfinato stecca il Tour senza se e senza ma, risultando impalpabile, quasi apatico, alle dinamiche di corsa. Mai un attacco, mai uno scatto, mai un sussulto. Il settimo posto finale sembra addirittura generoso per un ciclista dal quale ci si aspettava sinceramente qualcosa in più. VOTO: 5

ALBERTO BETTIOL. Sfoggia la maglia di campione italiano recentemente conquistata ma non riesce mai a incidere o a essere protagonista più di tanto, nonostante i proclami iniziali. Non fa meglio di un decimo posto nella tappa inaugurale da Firenze a Rimini, poi nel prosieguo del Tour si perde nell’anonimato fino al ritiro nella quattordicesima tappa. VOTO: 5

Antonio Scarfone

LA GRANDE BOUCLE CHE VERRÀ (e altro ancora): TOUR DE FRANCE 2025

luglio 22, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Ecco le modalità di partenza della prossima edizione del Tour de France. Nel 2025 la corsa trasalpina scatterà da Lilla, nel nord della Francia, e potrebbe tornare nuovamente in Italia.

Un’edizione del Tour è appena terminata e già la successiva traspare all’orizzonte. È da diversi mesi che si conoscono le modalità di partenza della Grande Boucle n° 112, essendo le prime tre tappe state svelate con grande anticipo il 30 novembre dello scorso anno. Non è, dunque, un mistero che nel 2025 il Tour tornerà a partire dentro i confini nazionali, dopo che le ultime tre edizioni erano consecutivamente scattate dall’estero. La cittadina prescelta per dare il “via” alla corsa sarà Lilla, nel nord est della nazione, da dove la Grande Boucle era già partita nel 1994, quando sulle strade del capoluogo della regione dell’Alta Francia si era disputato un tradizionale cronoprologo d’avvio, vinto dal britannico Chris Boardman. Tra dodici mesi le modalità di partenza saranno diverse e a vestire la prima maglia gialla sarà, sempre che non capitino strada facendo clamorose soprese, un velocità poichè il Tour si metterà in marcia con una tappa in circuito di 185 Km dall’altimetria prevalentemente pianeggiante, anche se non mancheranno alcune semplici collinette – Notre-Dame-de-Lorette, Cassel e Mont Noir – che metteranno in palio la prima maglia a pois di leader della classifica degli scalatori. Più articolato sarà il tracciato della successiva frazione che da Lauwin-Planque condurrà in 209 Km a Boulogne-sur-Mer, il cui finale ricorda quello della tappa di Bologna perchè si dovranno affrontare i muri di Haut Pichot (1 Km al 10%) e di Saint-Étienne-au-Mont (900 metri all’11%) a ridosso del finale, che prevede un ultima “côte” (Outreau, 800 metri all’8.8%) prima della breve e più pedalabile ascesa in cima alla quale sarà posto il traguardo. Torneranno protagonisti i velocisti nell’ultima delle tre tappe finora presentate, disegnata tra Valenciennes e Dunkerque, caratterizzata dalla sola ascesa a Cassel (affrontata anche il primo giorno) e probabilmente dal vento che spazza le zone costiere e l’entroterra della Manica.
L’indomani si ripartirà da Amiens, mentre il resto del tracciato è ancora da svelare – lo si conoscerà ufficialmente ad ottobre – ma incastrando i primi “rumors” pare che la corsa rimarrà nel nord della Francia ancora per qualche giorno puntando verso la Bretagna, dove il quotidiano locale Ouest-France ha “spoilerato” due probabili arrivi di tappa a Saint-Méen-le-Grand e Mûr-de-Bretagne: il primo è il paese natale del tre volte vincitore del Tour Louison Bobet, del quale l’anno prossimo si ricorerà il 70° anniversario della sua ultima vittoria alla Grande Boucle; l’altro centro è conosciuto agli appassionati per il suo “muro”, in cima al quale sono terminate quattro frazioni del Tour, l’ultima nel 2021 conquistata da Mathieu van der Poel. Stando così le cose si affronteranno prima i Pirenei e poi le Alpi, dove entra in ballo una delle due clamorose anticipazioni che il giornalista piemontese Beppe Conti ha fatto ai microfoni della RAI: tramontata la possibilità di un arrivo a Varese (smentita proprio negli scorsi giorni dall’organizzatore della Tre Valli Varesine Renzo Oldani), più concreta pare la notizia che nel 2025 il Tour scalerà il Colle delle Finestre, avvalorata dal fatto che il prossimo 24 agosto in vetta al celebre passo piemontese si concluderà l’ultima tappa del Tour de l’Avenir, la speciale Grande Boucle riservata agli Under23 e che pure è organizzato da ASO.
Infine, il direttore del Tour Christian Prudhomme ha già annunciato che l’anno prossimo si tornerà a Parigi per la passerella finale, che ritroverà lo spettacolare palcoscenico dei Campi Elisi

RASSEGNA STAMPA

Italia

Pogacar insaziabile: stravince anche la crono e conquista il suo terzo Tour da dominatore – Tadej: “E’ stato tutto perfetto. Adesso? La maglia iridata di VdP mi starebbe bene…”

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Pogačar do tretje zaporedne etapne zmage in do tretjega Toura – Pogačar se je otresel Pantanija in lovi Merckxa – Sprejem za Pogačarja v sredo v Ljubljani in Komendi (Pogačar alla sua terza vittoria di tappa consecutiva e al suo terzo Tour – Pogačar si è scrollato di dosso Pantani e insegue Merckx – Mercoledì ricevimento per Pogačar a Lubiana e Komenda)

Delo

Danimarca

Tadej Pogacar vinder Tour de France. Jonas Vingegaard bliver nr. to – Duellen mellem Pogacar og Vingegaard ligger i toppen af cykelsportens mere end 100-årige historie (Tadej Pogacar vince il Tour de France. Jonas Vingegaard è il numero due – Il duello tra Pogacar e Vingegaard è al vertice della storia ultracentenaria del ciclismo)

Politiken

Regno Unito

Pogacar’s dominant triumph is most brilliant ever seen in Tour (Il trionfo dominante di Pogacar è il più brillante mai visto al Tour)

The Times

Francia

Incontestable Pogacar – Pogacar, une carrière statistiquement monstrueuse (Pogacar innegabile – Pogacar, una carriera statisticamente mostruosa)

L’Équipe

Spagna

Pogacar arrasa con ¡12 etapas! – ¿Cuánto dinero se lleva Tadej Pogacar por ganar el Tour de Francia 2024? (Pogacar travolge con 12 tappe! – Quanti soldi riceve Tadej Pogacar per aver vinto il Tour de France 2024?)

AS

Belgio

En dat is ritzege nummer zes (!): Tadej Pogacar is ook in slottijdrit met voorsprong de beste, Remco Evenepoel kan niet meedoen voor winst en wordt derde – Tot tranen toe bewogen Remco Evenepoel over “mooi antwoord aan de criticasters”: “Ik ga zeker terugkomen om te proberen winnen” – Eddy Merckx spreekt met bewondering over Remco Evenepoel: “Die derde plaats moet hem veel voldoening geven” (E questa è la vittoria di tappa numero sei (!): Tadej Pogacar è di gran lunga il migliore anche nella cronometro finale, Remco Evenepoel non può partecipare alla vittoria e finisce terzo – Commosso fino alle lacrime, Remco Evenepoel sulla “bella risposta alla critica”: “Tornerò sicuramente per provare a vincere” – Eddy Merckx parla con ammirazione di Remco Evenepoel: “Quel terzo posto gli deve dare tante soddisfazioni”)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Fenomenale Pogacar verplettert rivalen ook in afsluitende tijdrit en wint voor derde keer Tour – Gele Pogacar kijkt alweer naar volgend doel: ‘Van der Poel ziet er goed uit, maar ik wil die trui’ (Il fenomenale Pogacar schiaccia i rivali anche nella cronometro finale e vince il Tour per la terza volta – Pogacar giallo guarda già al prossimo gol: ‘Van der Poel sta bene, ma voglio quella maglia’)

De Telegraaf

Germania

Historisches Double perfekt: Pogacar gewinnt zum dritten Mal die Tour de France – Rote Laterne: Cavendish wird nach Rekordsieg Letzter bei der Tour (Storica doppietta perfetta: Pogacar vince per la terza volta il Tour de France – Lanterna Rossa: Cavendish arriva ultimo nel Tour dopo una vittoria record)

Kicker

Stati Uniti

Tadej Pogacar wins Tour de France for the 3rd time and in style with a victory at time trial (Tadej Pogacar vince il Tour de France per la terza volta e in grande stile con una vittoria nella cronometro)

The Washington Post

Colombia

Tadej Pogačar, el gran campeón del Tour de Francia 2024 – Santiago Buitrago, en el Top 10 del Tour de Francia 2024: así quedó la general – ¡Adiós, leyenda! Así fue la última etapa de Mark Cavendish en el Tour de Francia (Tadej Pogačar, il grande campione del Tour de France 2024 – Santiago Buitrago, nella Top 10 del Tour de France 2024: ecco com’è rimasta la classifica generale – Addio, leggenda! Questa è stata l’ultima tappa di Mark Cavendish al Tour de France)

El Espectador

Ecuador

Tadej Pogacar, conquista su tercer título del Tour de Francia, en el que Richard Carapaz es el ‘Rey de la Montaña’ y ‘supercombativo’ – Richard Carapaz es ‘decepcionante’ para la Federación Ecuatoriana de Ciclismo, pero para el resto del mundo ‘estuvo sobrado de coraje’ y ‘dio espectáculo’ en el Tour de Francia (Tadej Pogacar, vince il suo terzo titolo al Tour de France, in cui Richard Carapaz è il “Re della Montagna” e “super combattivo” – Richard Carapaz è ‘deludente’ per la Federazione ciclistica ecuadoriana, ma per il resto del mondo ‘ha avuto molto coraggio’ e ‘ha dato spettacolo’ al Tour de France)

El Universo

Australia

Slovenian Pogacar wraps up third Tour de France title (Lo sloveno Pogacar conquista il terzo titolo del Tour de France)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo della ventunesima ed ultima tappa, cronometro individuale Monaco – Nizza

1° Dylan Groenewegen
2° Marc Soler a 55″
3° Nikias Arndt a 1′01″
4° Søren Wærenskjold s.t.
5° Sandy Dujardin a 1′05″

Miglior italiano Luca Mozzato, 16° a 2′06″

Classifica generale finale

1° Mark Cavendish
2° Davide Ballerini a 25″
3° Jarrad Drizners a 10′50″
4° Cees Bol a 15′00″
5° Luca Mozzato a 23′35″

Maglia nera: Tadej Pogacar, 141° a 6h23′11″

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “La Promenade des Anglais sta pedalando Biniam Girmay”
Cassani: “Armiral” (Armirail)
Rizzato: “Mangia otto secondi al colometro”
Rizzato: “La Slovenia sulle spalle di questo straordinario fenomeno” (poveretto lui)
Televideo: “I vincitori da Cesenatico a Nizza” (il Tour è partito da Firenze)
Sport Mediaset: “A Nizza vince il più forte di questo Tour de France, che piazza la sesta sinfonia sulle strade di casa: la città francese ospita Tadej Pogacar da anni” (in realtà abita nel Principato di Monaco)
Sport Mediaset: “Nato a Komenda, in Slovenia, nel novembre 1998″ (Pogacar è nato in settembre)
Sport Mediaset: “Campione nazionale a Elite a cronometro”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1948

La partenza del Tour da Firenze ci riporta con la memoria al Tour del 1948, l’ultimo dei due vinti dal fiorentino Gino Bartali, conquistato nei drammatici giorni dell’attentato al leader del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

25 LUGLIO 1948 – 21a TAPPA: ROUBAIX – PARIGI (286 Km)

PARIGI RINNOVA A BARTALI IL TRIONFO DI 10 ANNI FA

Corrieri in volata completa il successo – Gino è nella storia dello sport scrivono stamane i giornali francesi

Vittoria tricolore nell’ultima tappa – Un pronostico in uno schiaffo

La Grand Place di Lilla e il logo del Tour de France (www.minube.it)

La Grand Place di Lilla e il logo del Tour de France (www.minube.it)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): MONACO – NIZZA

luglio 21, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Il Tour si conclude eccezionalmente a Nizza e lo fa in maniera altrettanto eccezionale, perchè era dal 1989 che la Grande Boucle non terminava con una tappa a cronometro.

Un evento nell’evento. Avevamo utilizzato questi termini per descrivere il Grand Départ dall’Italia e andiamo a ripescarli per il gran finale del Tour de France 2024 e stavolta l’evento è ancora più eclatante. Quest’anno non ci sarà la consueta passerella finale sugli Champs-Élysées perchè Parigi non è stata eccezionalmente scelta dagli organizzatori per ospitare l’atto finale a causa dei preparativi in corso per gli imminenti giochi olimpici, che saranno inaugurati ufficialmente venerdì prossimo (anche se alcune gare si svolgeranno nei giorni precedenti). L’opportunità di ospitare l’arrivo conclusivo è stata offerta a Nizza e nell’occasione – ecco l’altro evento – si è pensato di farlo disputare a cronometro. Era da ben 35 anni che la tappa conclusiva non si svolgeva contro il tempo, abolita all’ultimo giorno perchè troppo complicato tenere bloccate per parecchie ore consecutive (cinque ce ne vorranno perchè gareggino tutti i corridori a Nizza) le strade di una metropoli problematica come Parigi. E probabilmente ha pesato molto anche lo smacco subito dai francesi nel 1989, quando l’ultima tappa terminò con il clamoroso sorpasso tra la maglia gialla Laurent Fignon e l’americano Greg Lemond, partito con 50″ da recuperare e alla fine vincitore per appena 8 secondi, il più basso distacco di sempre tra primo e secondo al Tour. Quel giorno si partì dalla reggia di Versailles nel 200° anniversario della rivoluzione francese e si percorsero 24 km e mezzo totalmente pianeggianti, mentre per l’epilogo della Grande Boucle numero 111 si è scelto un percorso più lungo (33.7 Km) e difficoltoso, poichè si è stabilito di non far percorrere la strada più diretta tra Monaco e Nizza, quella che costeggia il Mar Mediterraneo. La prima parte del tracciato sarà in concreto una cronoscalata poichè scesi dalla rampa di partenza di Monaco si uscirà dal principato in direzione dell’Italia e dopo quasi 3 Km piatti s’imbocchera la salita che conduce a La Turbie, poco più di 8 Km al 5.7% di pendenza media. Non si esauriranno qui le difficoltà di gara poichè si percorrerà solo una parte della successiva discesa, prima di svoltare in direzione del Col d’Èze, la salita simbolo della Parigi-Nizza, della quale se ne percorrerà solo il tratto conclusivo, uno dei più difficili perchè fino allo scollinamento si pedalerà per 1600 metri su di una pendenza media dell’8.8%, tratto che cela al suo interno un muro di quasi 500 metri al 12%. Solo a questo punto si potranno dirsi messe alle spalle tutte le difficoltà altimetriche di questo Tour perchè altre non se ne incontreranno nei rimanenti 16 Km, che inizieranno con un tratto in quota pianeggiante lungo 2 Km, introduttivo alla discesa di 9 Km al 5.2% che terminerà nei pressi del porto di Nizza. La strada diventerà realmente pianeggiante solamente nei conclusivi 5.5 Km, in gran parte tracciati sulla più celebre “avenue” di Nizza, la Promenade des Anglais, da sempre punto d’arrivo della frazione conclusiva della “Corsa al sole”. Non sarà così quest’anno poichè a poco meno di 2 Km dall’arrivo si dovrà affrontare l’ultima vera insidia del Tour 2024, una secca svolta da U che potrebbe dare problemi a chi giungerà a questo punto troppo velocemente e che immetterà nell’altra carreggiata del lungomare nizzardo per poi “proiettare” – affrontate le ultime curve concentrate negli ultimi 400 metri – verso la centralissima Place Massena, scenario prescelto per la cerimonia dell’incorazione del sovrano assoluto Tadej Pogacar.

METEO TOUR

Monaco – partenza primo corridore (ore 14.40): nubi sparse, 27°C (percepiti 29°C), vento moderato da SE (10-26 Km/h), umidità al 75%
Monaco – ore 16: parzialmente nuvoloso, 27°C (percepiti 29°C), vento moderato da SE (8-22 Km/h), umidità al 68%
Monaco – ore 17: nubi sparse, 27°C (percepiti 28°C), vento moderato da SE (9-26 Km/h), umidità al 71%
Monaco – ore 18: nubi sparse, 28°C, vento moderato da SE (9-20 Km/h), umidità al 74%
Monaco – partenza maglia gialla (ore 18.45): nubi sparse, 26°C (percepiti 27°C), vento moderato da E (8-19 Km/h), umidità al 74%
Nizza – arrivo primo corridore (ore 15.30): nubi sparse, 27°C (percepiti 30°C), vento moderato da SE (9-27 Km/h), umidità al 74%
Nizza – ore 16.30: nubi sparse, 28°C (percepiti 30°C), vento moderato da SE (9-20 Km/h), umidità al 70%
Nizza – ore 17.30: nubi sparse, 27°C (percepiti 29°C), vento moderato da SE (9-27 Km/h), umidità al 73%
Nizza – ore 18.30: nubi sparse, 27°C (percepiti 29°C), vento moderato da SE (9-21 Km/h), umidità al 81%
Nizza – arrivo maglia gialla (ore 19.30): nubi sparse, 26°C (percepiti 27°C), vento moderato da E (7-19 Km/h), umidità al 81%

GLI ORARI DEL TOUR

14.15: inizio diretta su Eurosport
14.40: partenza del primo corridore da Monaco
15.25: arrivo del primo corridore a Nizza
15.40: inizio diretta su Rai2
18.45: partenza della maglia gialla da Monaco
19.30: arrivo della maglia gialla a Nizza

RASSEGNA STAMPA

Italia

Pogacar non lascia nulla: sul Col de la Couillole batte Vingegaard e firma la manita

Gazzetta dello Sport

Slovenia

Pogačar tudi danes nepremagljiv (Ancora oggi Pogačar è imbattibile)

Delo

Danimarca

Suveræn Pogacar sætter Vingegaard på plads i vildt finaleridt (Il superbo Pogacar mette Vingegaard in posizione in una gara finale selvaggia)

Politiken

Regno Unito

Tadej Pogacar closes in on third Tour de France crown after fifth stage victory (Tadej Pogacar si avvicina al terzo titolo del Tour de France dopo la quinta vittoria di tappa)

The Independent

Francia

Pogacar triomphe encore (Pogacar trionfa ancora)

L’Équipe

Spagna

Pogacar gana incluso sin querer (Pogacar vince anche involontariamente)

AS

Belgio

Hij is onstopbaar: Pogacar pakt nóg een ritzege in de Tour, Evenepoel botst op counter van Vingegaard (È inarrestabile: Pogacar conquista un’altra vittoria di tappa al Tour, Evenepoel si scontra con la contromossa di Vingegaard)

Het Nieuwsblad

Paesi Bassi

Tadej Pogacar wint zelfs als hij dat niet wil en zet de puntjes op de i in de Tour de France (Tadej Pogacar vince anche se non vuole e dà gli ultimi ritocchi al Tour de France)

De Telegraaf

Germania

Pogacars fünfter Streich in seinem Wohnzimmer – Carapaz gewinnt das Bergtrikot (Quinto scherzo di Pogacar nel suo salotto: Carapaz vince la maglia della montagna)

Kicker

Stati Uniti

Pogacar edges Vingegaard to add more seconds to Tour de France lead and match a 76-year-old mark (Pogacar supera Vingegaard per aggiungere più secondi al vantaggio del Tour de France e eguagliare un traguardo di 76 anni)

The Washington Post

Colombia

Tour de Francia: Pogacar ganó la etapa 20 y acaricia el título (Tour de France: Pogacar vince la tappa 20 e conquista il titolo)

El Espectador

Ecuador

¡Histórico para Ecuador y Latinoamérica! Richard Carapaz, el ‘Rey de la Montaña’ del Tour de Francia (Storico per l’Ecuador e l’America Latina! Richard Carapaz, il “Re della Montagna” del Tour de France)

El Universo

Australia

Relentless Pogacar sets stage for Tour de France glory (L’implacabile Pogacar prepara il terreno per la gloria del Tour de France)

The West Australian

TOURALCONTRARIO

Ordine d’arrivo della ventesima tappa, Nizza – Col de la Couillole

1° Cees Bol
2° Mark Cavendish s.t.
3° Davide Ballerini s.t.
4° Harold Tejada s.t.
5° Robbe Ghys a 1′12″

Classifica generale

1° Davide Ballerini
2° Mark Cavendish a 1′03″
3° Jarrad Drizners a 10′04″
4° Cees Bol a 13′49″
5° Luca Mozzato a 23′59″

I MISTERI DELLA CASSAPANCA

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Pancani: “Il gruppo della maglia rosa è a 2’34”
Rizzato: “Carapaz, il vincitore del Giro 19” (2019)
Garzelli: “Keldermen” (Kelderman)
Rizzato: “Da un mese all’altra”
Rizzato: “Carapaz ha vinto il Tour de France”
Teletext Tv Svizzera: “Montecarlo – Nizza” (la cronometro conclusiva è Monaco – Nizza)
Sport Mediaset: “Grand Boucle” “Gran Boucle” (il soprannome del Tour è “Grande Boucle”)
Sport Mediaset: “Keldermann” (Kelderman)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1948

La partenza del Tour da Firenze ci riporta con la memoria al Tour del 1948, l’ultimo dei due vinti dal fiorentino Gino Bartali, conquistato nei drammatici giorni dell’attentato al leader del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

24 LUGLIO 1948 – 20a TAPPA: LIEGI – ROUBAIX (228 Km)

PARIGI ASPETTA BARTALI

L’asso italiano mira a concludere vittoriosamente la grande prova per rinnovare il trionfo del 1938 – La penultima tappa al francese Gauthier – Immutata la classifica

Panoramica di Nizza e l’altimetria della ventunesima tappa (www.nice.fr)

Panoramica di Nizza e l’altimetria della ventunesima tappa (www.nice.fr)

« Pagina precedentePagina successiva »