LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LOURDES – HAUTACAM

luglio 21, 2022 by Redazione  
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L’ultima occasione in montagna per Pogacar per tentare di ribaltare il verdetto del Col du Granon è proposta allo sloveno dal tappone di Hautacam. L’arrivo in salita che vide vittorioso Nibali nel 2014 sarà affrontato al termine di una frazione che proporrà in precedenza il mitico Aubisque e un colle che sarà affrontato per la prima volta nella storia al Tour, lo Spandelles.

Anche l’ultima tappa di montagna va a pescare nel passato del Tour ma stavolta ci sarà spazio per una novità, una primizia succulenta anche se non assoluta. Nel 2012 alla Route du Sud (corsa che da qualche stagione ha mutato il suo nome in Route d’Occitanie) era stata proposta per la prima (e finora unica) volta in una gara professionistica l’impegnativo Col de Spandelles, 10 Km all’8.3% ancor più selettivi di quel che lasciano intendere i suoi numeri perchè caratterizzati da una sede stradale molto ristretta – anche sul versante della discesa – che metterà in fila i corridori e darà non pochi problemi anche alle ammiraglie al seguito. I corridori l’affronteranno a 33 Km dall’arrivo, stretto tra l’incudine del Col d’Aubisque (16.4 Km al 7.1%) – altro valico che, come l’Aspin scalato ieri, debuttò nel lontano 1910 – e il martello dell’ascesa finale verso Hautacam, 13.6 Km al 7.8% che hanno fatto per la prima volta la comparsa nell’edizione del 1994 e che sono stati affrontati l’ultima volta nel 2014, quando lassù Vincenzo Nibali ottenne la sua quarta e ultima vittoria di tappa nell’edizione che vinse con più di 7 minuti sul secondo classificato, il francese Jean-Christophe Péraud. Tornando alla tappa del 2022, con questi numeri anche un corridore come Vingegaard non dovrà troppo crogiolarsi nella sua “botte di ferro” di classifica perché un clamoroso ribaltone è sempre possibile.

In salita verso Hautacam e l’altimetria della diciottesima tappa (pyreneescyclinglodge.com)

In salita verso Hautacam e l’altimetria della diciottesima tappa (pyreneescyclinglodge.com)

METEO TOUR

Lourdes : cielo sereno, 27.9°C (percepiti 30°C), vento moderato da ENE (10 km/h), umidità al 64%
Gourette (72.1 Km): cielo sereno, 26.7°C, vento debole da SSW (10-16 km/h), umidità al 44%
Argelès-Gazost (124.4 Km): cielo sereno, 28.4°C (percepiti 31°C), vento debole da WNW (4-8 km/h), umidità al 67%
Hautacam : previsioni non disponibili

GLI ORARI DEL TOUR

13.20: inizio diretta su Eurosport1
13.40: partenza da Lourdes
14.45: inizio diretta su RAI2
15.00-15.10: traguardo volante di Laruns e inizio salita Col d’Aubisque
15.40-15.55: GPM del Col d’Aubisque
16.05-16.25: inizio salita Col de Spandelles
16.30-16.55: GPM del Col de Spandelles
16.50-17.20: inizio salita finale
17.25-17.55: arrivo ad Hautacam

RASSEGNA STAMPA

Pogacar attacca e regala il tris, Vingegaard difende la maglia gialla

Gazzetta dello Sport – Italia

Pogačar je zmagal, a pridobil le 4 sekunde proti rumeni majici

Delo – Slovenia

Vingegaard leverer ny storslået opvisning, og nu venter bjerget, hvor Riis triumferede

Politiken – Danimarca

Pogacar pips Vingegaard to stage as Thomas loses time

The Daily Telegraph – Regno Unito

Pogacar gagne l’étape, Vingegaard solide leader

L’Équipe – Francia

Vingegaard es una lapa

AS – Spagna

Pogacar komt na ritzege in Tour niet veel dichter bij Vingegaard, maar blijft optimistisch: “Ik kan de Tour nog steeds winnen”

Het Nieuwsblad – Belgio

Pogacar verslaat Vingegaard in directe confrontatie

De Telegraaf – Paesi Bassi

Angeschlagener Geniets kämpft sich ins Ziel

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Kampf der Tour-Giganten: Pogacar ringt im Bergsprint Vingegaard nieder

Kicker – Germania

Словенец Погачар выиграл 17-й этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Pogacar wins Stage 17, Vingegaard moves closer to Tour title

The Globe and Mail (Canada)

Tadej Pogacar se quedó con la etapa 17 del Tour de Francia

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della diciassettesima tappa, Saint-Gaudens – Peyragudes

1° Fabio Jakobsen
2° Taco van der Hoorn a 3′47″
3° Kevin Geniets s.t.
4° Dylan Groenewegen a 3′53″
5° Maciej Bodnar a 3′55″

Miglior italiano Alberto Dainese, 28° a 7′56″

Classifica generale

1° Caleb Ewan
2° Reinardt Janse Van Rensburg a 6′48″
3° Frederik Frison a 12′51″
4° Albert Torres a 17′01″
5° Fabio Jakobsen a 22′36″

Miglior italiano Luca Mozzato, 35° a 1h24′57″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Le discese dei Pirenei spesso gestiscono questo tipo di corsa”
Rizzato: “Vingegaard ha fatto sorpresa l’anno scorso”
Rizzato: “Questi sono i freni a disco che frenano in questi tornanti” (commentando lo stridore dei freni delle auto in discesa)
Rizzato: “Uno ha l’aria più scanzionata”
Garzelli: “Terribile rampa finala”
Rizzato: “Sono staccati di 3 minuti rispetto al podio di Geraint Thomas”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

17a TAPPA: LA BOURBOULE – MONTLUÇON (189 Km) – 22 LUGLIO 1992

CHIAPPUCCI DEVE FARE L’INDURAIN
Al Tour scaramucce tra i big, ma alla fine vince per distacco il francese Colotti
L’azzurro annulla una strana fuga dello spagnolo – Il gruppo a 16’

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SAINT-GAUDENS – PEYRAGUDES

luglio 20, 2022 by Redazione  
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La carovana del Tour si addentra nella catena pirenaica con una frazione che proporrà quattro salite in rapida successione negli ultimi 80 Km: si comincia con lo storico – seppur non durissimo – Col d’Aspin per poi scollinare Hourquette d’Ancizan e Col del Val Louron prima dell’ascesa finale verso Peyragudes

Come la celebre pizza, potrebbe essere ribattezza “Quattro stagioni” la seconda tappa pirenaica per il suo andare a proporre quattro ascese prese da differenti epoche della Grande Boucle. Si comincerà a salire a una cinquantina di chilometri dal via con i 12 Km al 6.5% del versante orientale del Col d’Aspin, uno dei valichi pirenaici della “prima ora”, affrontato sin dal 1910, l’anno nel quale per la prima volta fu proposta una tappa disegnata tra queste montagne. Immediatamente dopo si salirà sull’Hourquette d’Ancizan (8.2 Km al 5.1%) – scoperta recente del Tour, scalata per la prima volta nel 2011 – per poi sbarcare su un colle appartenente al “passato prossimo” della corsa francese: è il Col de Val Louron (10.7 Km al 6.8%), in cima al quale si è transitati per la prima volta nel 1997, anche se già nel 1991 questa salita era stata percorsa fin quasi alla vetta in occasione della tappa terminata presso la poco sottostante e omonima stazione di sport invernali, dove si era imposto il varesino Claudio Chiappucci e Miguel Indurain era andato a vestire per la prima volta in carriera la maglia gialla. Ciclisticamente coetanea dell’Hourquette d’Ancizan è la salita conclusiva verso Peyragudes, sede d’arrivo di una tappa del Tour per la prima volta nel 2012, la cui prima parte è in comune con un altro storico valico del Tour, il Peyresourde. Per arrivarci bisognerà affrontare 8 Km d’ascesa al 7.8%, nulla di particolarmente trascendentale almeno fino al momento di “planare” sul ripidissimo rettilineo d’arrivo di 400 metri al 16%, tracciato – per la terza e ultima volta in questa edizione del Tour – sulla pista dell’Altiport 007, così ribattezzato in ricordo delle riprese qui svoltesi del prologo de “Il domani non muore mai” (1997), diciottesimo film della saga del celebre agente segreto, nell’occasione interpretato dall’attore statunitense Pierce Brosnan.

Peyragudes e l’altimetria della diciassettesima tappa (www.francethisway.com)

Peyragudes e l’altimetria della diciassettesima tappa (www.francethisway.com)

METEO TOUR

Saint-Gaudens: cielo coperto, 21.3°C, vento debole da NNW (5-8 km/h), umidità al 72%
La Barthe-de-Neste (traguardo volante – 32.9 Km): cielo coperto, 20.6°C, vento debole da NE (5 km/h), umidità al 77%
Arreau (inizio salita Col d’Aspin – 53.6 Km): cielo coperto, 20.1°C, vento debole da W (5 km/h), umidità al 93%
Saint-Lary-Soulan (inizio salita Col de Val Louron – 97.3 Km): cielo coperto, 20.5°C, vento debole da W (4 km/h), umidità al 90%
Peyragudes : previsioni non disponibili

GLI ORARI DEL TOUR

13.05: inizio diretta su Eurosport1
13.25: partenza da Saint-Gaudens
14.15-14.25: traguardo volante di La Barthe-de-Neste
14.45: inizio diretta su RAI2
15.10-15.20: GPM del Col d’Aspin
15.35-15.50: GPM dell’Hourquette d’Ancizan
16.00-16.20: inizio salita Col de Val Louron-Azet
16.15-16.40: GPM del Col de Val Louron-Azet
16.35-17.00: inizio salita finale
16.50-17.15: arrivo a Peyragudes

RASSEGNA STAMPA

Sui Pirenei vince Houle, Pogacar attacca ma è nella morsa Vingegaard-Van Aert

Gazzetta dello Sport – Italia

Pogi trikrat napadel rumeno majico, Hugo Houle zmagal

Delo – Slovenia

Vingegaard beholder sin gule trøje og virker ikke mærket efter sit styrt – Bardet er dagens store taber i klassementet

Politiken – Danimarca

Houle wins first Pyrenean stage of Tour de France as Thomas fights to stays in contention

The Daily Telegraph – Regno Unito

Houle chavire d’émotion

L’Équipe – Francia

El Movistar sigue negado

AS – Spagna

Canadees Hugo Houle draagt ritzege op aan overleden broer, Pogacar bestookt Vingegaard zonder succes

Het Nieuwsblad – Belgio

Vingegaard slaat aanvallen Pogacar af, Houle pakt zege

De Telegraaf – Paesi Bassi

Houle sorgt für den nächsten Sieg eines Ausreißers

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Houle holt emotionalen Sieg – Geschke weiter im Bergtrikot

Kicker – Germania

Канадец Уль стал победителем 16-го этапа «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Hugo Houle wins Stage 16 of Tour de France, fellow Canadian Michael Woods third

The Globe and Mail (Canada)

Hugo Houle se llevó el primer día del Tour de Francia 2022 en los Pirineos

El Espectador – Colombia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della sedicesima tappa, Carcassonne – Foix

1° Caleb Ewan
2° Fabio Jakobsen s.t.
3° Alexander Krieger s.t.
4° Reinardt Janse Van Rensburg s.t.
5° Mattia Cattaneo s.t.

Classifica generale

1° Caleb Ewan
2° Reinardt Janse Van Rensburg a 12′36″
3° Frederik Frison a 13′06″
4° Albert Torres a 22′38″
5° Amund Grøndahl Jansen a 29′30″

Miglior italiano Luca Mozzato, 34° a 1h25′34″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “Ha la capacità di aprire tutto la maglietta”
Rizzato: “Teuns ha questo tipo di terreno ritagliato addosso”
Garzelli: “Da qui a fine traguardo la situazione può evolversi”
Garzelli: “Tatticamente sono stati perfetto”
Televideo: “Vingeggard” (Vingegaard)
Televideo: “Tuens” (Teuns)
Televideo: “Geshke” (Geschke)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

16a TAPPA:-SAINT-ÉTIENNE – LA BOURBOULE (212 Km) – 21 LUGLIO 1992

LO MANDA INDURAIN, VIA LIBERA A ROCHE
Chiappucci se ne sta tranquillo e la Maglia Gialla lascia vincere il luogotenente del varesino
Arrivo solitario nella nebbia dopo un uragano, Ekimov a 46” – Oggi i velocisti

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): CARCASSONNE – FOIX

luglio 19, 2022 by Redazione  
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Dopo l’ultima giorno di riposo è in programma il “blocco” pireanico, le ultime tre frazioni di montagna dell’edizione 2022 del Tour. Si comincia con la Carcassonne – Foix, la meno facile del trittico ma non certo una passeggiata, soprattutto per la presenza del ripido Col de Péguère a una trentina di chilometri dall’arrivo

È ora di riprendere l’ascensore. Dopo l’ultimo giorno di riposo il Tour riparte con la tre giorni pirenaica, che debutterà con la meno difficile tra le frazioni che ne compongono il trittico. È sbagliato, però, definire poco impegnativa la tappa di Foix poiché si dovrà affrontare il Col de Péguère, salita che gli organizzatori hanno denominato “muro” sulle cartine a causa delle notevoli inclinazioni che la strada proporrà negli ultimi tre chilometri (complessivamente l’ascesa ne misura nove), nei quali la pendenza media non scende mai sotto il 10% e si raggiunge un picco massimo del 18%. Va, però, detto che sul Péguère non è mai successo nulla di particolare, con i corridori poco motivati alla battaglia dai quasi 30 Km che successivamente si dovranno percorrere per andare al traguardo: così andò a finire la tappa terminata a Foix nel 2012 (arrivo della fuga e gruppo con i migliori di classifica tutti assieme a quasi 20 minuti), il cui finale era “gemello” di quello odierno per la presenza subito prima del Péguère dell’ascesa al Port de Lers (11.4 Km al 7%). A rendere la tappa più difficile ci penseranno le condizioni climatiche, con temperature che potranno toccare ancora i 36°C e vento fino a 30 Km/h nelle fasi iniziali.

Il castello di Foix e l’altimetria della sedicesima tappa (www.francethisway.com)

Il castello di Foix e l’altimetria della sedicesima tappa (www.francethisway.com)

METEO TOUR

Carcassonne : sole e caldo, 32.3°C, vento moderato da ESE (30-36 km/h), umidità al 40%
Lavelanet (traguardo volante – 67.8 Km): sole e caldo, 31.8°C, vento debole da NE (10-11 km/h), umidità al 41%
Tarascon-sur-Ariège (97 Km): sole e caldo, 33.4°C, vento debole da NE (5-7 km/h), umidità al 40%
Foix : sole e caldo, 32.8°C, vento debole da ENE (9-12 km/h), umidità al 42%

GLI ORARI DEL TOUR

12.20: inizio diretta su Eurosport1
12.40: partenza da Carcassonne
13.00-13.05: GPM della Côte de Saint-Hilaire
13.35-13.45: GPM del Col de l’Espinas
14.15-14.30: traguardo volante di Lavelanet
14.45: inizio diretta su RAI2
15.45-16.10: GPM del Port de Lers
16.00-16.30: inizio salita Mur de Péguère
16.30-17.00: GPM del Mur de Péguère
17.00-17.30: arrivo a Foix

RASSEGNA STAMPA

Philipsen batte Van Aert in volata. Vingegaard in giallo cade e perde Roglic e Kruijswijk

Gazzetta dello Sport – Italia

Drama z rumeno majico se je srečno končala, Philipsen zmagal

Delo – Slovenia

Vingegaard slipper med skrækken på barsk dag, der koster ham to støtter

Politiken – Danimarca

Jonas Vingegaard stays in yellow but Tour hopes suffer blow with crash and team-mates’ withdrawal

The Daily Telegraph – Regno Unito

Cette fois, Philipsen peut célébrer

L’Équipe – Francia

Un infierno para Vingegaard

AS – Spagna

Eindelijk! Jasper Philipsen heeft zijn eerste zege in de Tour dan toch binnen, voor Van Aert

Het Nieuwsblad – Belgio

Philipsen sprint naar ritzege, Vingegaard met geel naar rustdag – Gaat Roglic zichzelf verlossen van ’Tour-trauma’? – Steven Kruijswijk met breuk bij sleutelbeen uit de Tour

De Telegraaf – Paesi Bassi

Jasper Philipsen gewinnt im Massensprint

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Premierensieg für Philipsen – Politts Flucht bei Hitzeschlacht nicht belohnt

Kicker – Germania

Бельгиец Филипсен выиграл 15-й этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Jasper Philipsen se quedó con la etapa 15 del Tour de Francia 2022

El Espectador – Colombia

Philipsen wins stage 15 sprint finish as Vingegaard survives tough day

The Sydney Morning Herald – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Rodez – Carcassonne

1° Caleb Ewan
2° Matis Louvel a 2″
3° Taco van der Hoorn s.t.
4° Adrien Petit s.t.
5° Tiesj Benoot s.t.

Miglior italiano Mattia Cattaneo, 11° a 18″

Classifica generale

1° Caleb Ewan
2° Reinardt Janse Van Rensburg a 12′36″
3° Frederik Frison a 13′06″
4° Albert Torres a 22′38″
5° Amund Grøndahl Jansen a 29′30″

Miglior italiano Luca Mozzato, 38° a 1h25′34″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Inizialmento”
Rizzato: “Il lavoro per abbassare la temperatura di questa squadra” (strada)
Garzelli: “Il tempo viene preso lo stesso tempo del corridore”
Rizzato: “40°C sulle spalle dei corridori”
Garzelli (a Rizzato, che ha seguito il Giro in moto): “Tutti i giri che hai corso in moto”
Garzelli: “L’ex compagno di attacco”
Televideo: “Carcassone” (Carcassonne)
Televideo: “Ammiriglia” (Ammiraglia)
Televideo: “Vingegaar” (Vingegaard)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

15a TAPPA: LE BOURG-D’OISANS – SAINT-ÉTIENNE (198 Km) – 20 LUGLIO 1992

CHIOCCIOLI BATTE IL SUO COLPO
Continua in Francia lo show di chi è stato protagonista al Giro d’Italia
Pazza picchiata di “Coppino” in discesa sotto la pioggia – Chiappucci ci prova, ma Indurain non si fa sorprendere – Perini terzo

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): RODEZ – CARCASSONNE

luglio 17, 2022 by Redazione  
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Si torna a Carcassone ad un anno dalla vittoria allo sprint di Mark Cavendish, ma ci sono ottime probabilità che stavolta a tagliare per primo la linea d’arrivo non sia un velocisti. I continui saliscendi renderanno molto problematica la tappa da controllare per le loro squadre e anche oggi potrebbe andare in porto la fuga da lontano. Sempre che il gran caldo non costringa l’organizzazione a prendere provvedimenti

Se il caldo non costringerà l’organizzazione ad accorciare la tappa (previsti quasi 40° al traguardo), come recentemente successo alla Route d’Occitanie, questa sarà la seconda frazione più lunga dell’edizione 2002 del Tour, una delle tre a superare la distanza di 200 Km. L’arrivo sarà a Carcassonne, sullo stesso rettilineo dove dodici mesi fa il britannico Mark Cavendish – quest’anno assente – s’impose allo sprint ottenendo la sua quarta e ultima vittoria, al termine di una frazione facilissima, quasi completamente pianeggiante. Ripetersi, per i velocisti, non sarà gioco facile perché stavolta il percorso avrà tutt’altro aspetto e di pianura vera se ne incontreranno poca, praticamente “confinata” ai 13 Km conclusivi. In precedenza il percorso proporrà sin dalla partenza un continuo saliscendi e in particolare si contano 14 brevi ascese, mai difficili ma che metteranno a dura prova le squadre degli sprinter, chiamate a lavorare per andare a riprendere i fuggitivi di giornata su di un tracciato che non rende molto facile questo tipo di operazioni. Non è escluso, quindi, che la fuga da lontano rimanga tale fin sotto gli imponenti baluardi delle famose fortificazioni di Carcassonne.

La cittadella fortificata di Carcassonne e l’altimetria della quindicesima tappa (whc.unesco.org)

La cittadella fortificata di Carcassonne e l’altimetria della quindicesima tappa (whc.unesco.org)

METEO TOUR

Rodez : cielo sereno, 29.2°C, vento debole da ESE (6-8 km/h), umidità al 27%
Côte d’Ambialet (GPM – 68.9 Km): sole e caldo, 36°C, vento debole da SE (4-5 km/h), umidità al 27%
Revel (141.7 Km): sole e caldo, 37.4°C, vento debole da ESE (5 km/h), umidità al 21%
Carcassonne : sole e caldo, 36.7°C, vento moderato da ESE (19-23 km/h), umidità al 22%

GLI ORARI DEL TOUR

12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.15: partenza da Rodez
14.45: inizio diretta su RAI2
14.45-14.55: GPM della Côte d’Ambialet
16.30-16.45: traguardo volante di Saint-Ferréol
16.40-16.55: GPM della Côte des Cammazes
17.40-18.05: arrivo a Carcassonne


RASSEGNA STAMPA

Tour, Matthews supersonico spegne il sogno di Bettiol. Pogacar, attacco a vuoto

Gazzetta dello Sport – Italia

Matthews slavil, Pogačar ni pridobil niti sekunde

Delo – Slovenia

Vingegaard forsvarer med stil sin førertrøje under Pogacars angreb på en dag, hvor australier vandt

Politiken – Danimarca

Matthews ends five-year wait for Tour de France victory

The Daily Telegraph – Regno Unito

Matthews vainqueur, Vingegaard ne cède rien

L’Équipe – Francia

Vingegaard aguanta el pulso

AS – Spagna

Michael Matthews boekt fantastische overwinning na zenuwslopende finale, Vingegaard doorstaat aanvalswerk Pogacar

Het Nieuwsblad – Belgio

Matthews wint Tour-rit na waanzinnige ontknoping

De Telegraaf – Paesi Bassi

Michael Matthews gewinnt Hitzeschlacht

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Matthews besitzt das größte Stehvermögen in der Ausreißergruppe

Kicker – Germania

Австралиец Мэттьюс выиграл 14-й этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Michael Matthews ganó la etapa 14 del Tour de Francia 2022

El Espectador – Colombia

Aussie Michael Matthews wins Tour de France stage 14 after solo ride

The Sydney Morning Herald – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa, Saint-Étienne – Mende

1° Reinardt Janse Van Rensburg
2° Caleb Ewan s.t.
3° Frederik Frison s.t.
4° Tim Wellens s.t.
5° Mads Pedersen a 11′03″

Miglior italiano Luca Mozzato, 15° a 13′32″

Classifica generale

1° Caleb Ewan
2° Anthony Turgis a 12′17″
3° Reinardt Janse Van Rensburg a 12′18″
4° Frederik Frison a 12′48″
5° Michael Mørkøv a 14′31″

Miglior italiano Luca Mozzato, 32° a 1h5′00″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Tenere sotto contrallo la fuga”
Garzelli: “È una situazione di corsa che stanno andando molto forte”
Rizzato: “La caduta di ieri ha picchiato duro”
Garzelli: “Domani la volata non arriverà”
Garzelli: Domani tappa che dovranno salvarsi”
Garzelli: “Speriamo possa cambiare la ruota interiore”
Garzelli: “L’inerzia della fuga è di andare più veloci”
Garzelli: “Questi 15 Km a 15 Km dalla conclusione”
Garzelli: “Questa lunga curva a destra che Alberto ha paura”
Televideo: “Jokob Fuglsang” (Jakob)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

14a TAPPA: SESTRIERE – ALPE D’HUEZ (186.5 Km) – 19 LUGLIO 1992

SOLO CHIAPPUCCI NON GETTA LA SPUGNA
Tour, all’Alpe d’Huez arrivo solitario dello statunitense Hampsten e crollo di Bugno – Bugno: un ko senza scuse
Indurain, trionfo sempre più vicino – Un grande Vona di nuovo secondo – L’iridato perde oltre nove minuti, LeMond si ritira – Tanti errori, ma non è solo colpa sua – Chioccioli a 6’

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): SAINT-ÉTIENNE – MENDE

luglio 16, 2022 by Redazione  
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La traversata del Massiccio Centrale toccherà oggi il suo culmine con il classico arrivo sulla pista dell’aeroporto di Mende, preceduto dalla breve ma ripida salita della Croix-Neuve, l’ascesa che dal 1995 porta il nome del campione francese Laurent Jalabert, autore lassù di un’impresa rimasta impressa nella memoria dei suoi connazionali

Il Tour si addentra nel Massiccio Centrale per raggiungere un traguardo storico, almeno per i corridori francesi. È dal 14 luglio del 1995 che la salita che conduce all’aeroporto di Mende ha cambiato nome divenendo per tutti i transalpini (e non solo) la “Montée Jalabert” in ricordo dell’impresa che Laurent Jalabert confezionò nel giorno della festa nazionale, regalando ai suoi tifosi un’impresa nata da lontano e che gli permise di recuperare quasi sei minuti su Indurain, risalendo in classifica dal sesto al terzo posto con un passivo di 3’35” sullo spagnolo. Quella tappa si disputava come quella odierna tra Saint-Étienne e Mende, anche se i due percorsi avranno in comune solo il tratto conclusivo, proprio quello che prevede la breve ma bruciante “Salita Jalabert”, 2900 metri al 10.4% per arrivare fino alla “Croix Neuve”, rampa sulla quale nella tappa disputata 27 anni fa ci provò anche Marco Pantani, senza riuscire a scrollarsi di dosso gli avversari. L’arrivo non sarà in vetta all’ascesa poiché per questioni logistiche si dovranno poi percorrere 1500 metri in leggera discesa per “planare” sulla pista dell’aeroporto di Mende – Brenoux, che ospiterà un arrivo di tappa del Tour per la sesta volta nella storia. Dopo Jalabert, che inaugurò questo traguardo, qui si sono imposti lo spagnolo Marcos Serrano nel 2005, il suo connazionale Joaquim Rodríguez nel 2010, il britannico Steve Cummings nel 2015 e ancora un iberico, Omar Fraile, nel 2018. A questi precedenti vanno aggiunti i tre arrivi della Parigi-Nizza, occasioni le tappe si concludevano al termine della “Salita Jalabert”, luogo ha colto due volte la vittoria Alberto Contador (2007, 2010) mentre nel 2012 il primo al traguardo fu l’olandese Lieuwe Westra.

La cattedrale di Mende e l’altimetria della quattordicesima tappa (TripAdvisor)

La cattedrale di Mende e l’altimetria della quattordicesima tappa (TripAdvisor)

METEO TOUR

Le Bourg-d’Oisans: cielo sereno, 24.3°C, vento moderato da N (13-16 km/h), umidità al 47%
Yssingeaux (traguardo volante – 50.7 Km): cielo sereno, 25.3°C, vento moderato da NNE (14-17 km/h), umidità al 41%
Mende*: sole e caldo, 31.6°C, vento debole da N (10-15 km/h), umidità al 31%

* previsioni relative al centro di Mende (734 metri), arrivo a quota 1030

GLI ORARI DEL TOUR

12.00: inizio diretta su Eurosport1
12.30: partenza da Saint-Étienne
12.50-12.55: GPM della Côte de Saint-Just-Malmont
13.25-13.35: GPM della Côte de Châtaignier
13.40-13.50: traguardo volante di Yssingeaux
14.45: inizio diretta su RAI2
15.40-16.05: GPM della Côte de Grandrieu
16.20-16.45: GPM della Côte de la Fage
17.00-17.30: GPM della Côte de la Croix Neuve – Montée Jalabert
17.05-17.35: arrivo a Mende

RASSEGNA STAMPA

Tour 2022: Pedersen trionfa a Saint Etienne dopo una volata senza storia

Gazzetta dello Sport – Italia

Pedersenu nesrečna 13. etapa, Pogačar ostaja drugi

Delo – Slovenia

Mads Pedersens pragtpræstation understreger et næsten surrealistisk dansk felttog

Politiken – Danimarca

Pogacar and Vingegaard renew Tour de France rivalry on stage 13

The Independent – Regno Unito

Pedersen avec la manière

L’Équipe – Francia

El Tour habla danés

AS – Spagna

De Tour is aan de Denen! Pedersen is sterkste vluchter, favorieten beleven snipperdag

Het Nieuwsblad – Belgio

Pidcock wint op Alpe d’Huez, Vingegaard geeft geen krimp – Van Aert kan zich vinden in ploegtactiek: “Verstandig om ons afzijdig te houden en onze benen te sparen”

De Telegraaf – Paesi Bassi

Pedersen lässt sich seine Chance nicht entgehen

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Ausreißer kommen durch: Pedersen siegt im Sprint der Spitzengruppe

Kicker – Germania

Мадс Педерсен выиграл 13-й этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

La calma después de la tormenta: Mads Pedersen ganó la etapa 13 del Tour

El Espectador – Colombia

Luckless Ewan crashes on stage 13 as Pedersen claims win

The Sydney Morning Herald – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della tredicesima tappa, Le Bourg-d’Oisans -Saint-Étienne

1° Benjamin Thomas
2° Caleb Ewan a 7″
3° Michael Mørkøv s.t.
4° Fabio Jakobsen s.t.
5° Edward Planckaert s.t.

Miglior italiano Kristian Sbaragli, 18° a 7″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Caleb Ewan a 1′18″
3° Mikkel Bjerg a 2′21″
4° Michael Mørkøv a 4′46″
5° Albert Torres a 9′31″

Miglior italiano Luca Mozzato, 32° a 52′46″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Pancani: “La Lotta Soudal” (Lotto Soudal)
Garzelli: “Guardate le bandiere come stanno soffiando”
Garzelli: “Lora faranno questa doppia fila”
Garzelli: “Stanno mantenendo tutta la sede stradale”
Garzelli: “Andava a 170 di battiti”
Garzelli: “Pederez” (Pedersen)
Rizzato: “Andiamo a fare un break sulla gioia di Mads Pedersen”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

13a TAPPA: SAINT-GERVAIS MONT BLANC – SESTRIERE (254.5 Km) – 18 LUGLIO 1992

CHIAPPUCCI
Al Tour, grande impresa dell’italiano: stacca tutti sui monti e vince al Sestriere tra 100 mila tifosi in delirio – “Ho pensato, ora svengo”
Come Fausto Coppi 40 anni fa – Indurain in giallo, Bugno ko – Vona secondo – Claudio ironico: dietro, Bugno tirava – Per la tv un arrivo a sorpresa

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LE BOURG-D’OISANS – SAINT-ÉTIENNE

luglio 15, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Inizia il lungo trasferimento dalle Alpi verso i Pirenei, tre insidiose giornate interlocutorie che si snoderanno sulle tormentate strade del Massiccio Centrale. Oggi si viaggerà in direzione di Saint-Étienne, una meta che 32 anni fa costò una probabile vittoria al Tour a Claudio Chiappucci

Archiviata la pratica Alpi ora il Tour intraprenderà la traversata del Massiccio Centrale, costituita da tre insidiose frazioni che traghetteranno il gruppo verso l’ultimo giorno di riposo, in programma lunedì prossimo, e la tre giorni pirenaica. Si tratta di percorsi altimetricamente non impossibili ma sui quali in diverse occasioni si sono viste azioni a sorpresa che hanno lasciato il segno in classifica e, per fare un esempio oggi particolarmente calzante, è quel che accadde il 14 luglio del 1990 in occasione di una tappa che partiva dall’area alpina per concludersi proprio a Saint-Étienne. Grazie anche a una fuga bidone sottovalutata durante la prima tappa, all’uscita delle Alpi Claudio Chiappucci si trovava a vestire la maglia gialla con più di sette minuti di vantaggio sul grande favorito per la vittoria finale, l’americano Greg LeMond, il quale provò a ridurre le distanze il giorno successivo con un attacco a più voci che spezzò il gruppo. Rimasto staccato, il “Diablo” non riuscì più a recuperare e perse quel giorno 4’53”, riuscendo a mantenere la maglia gialla con 2’34” di vantaggio su LeMond. Se si pensa che quest’ultimo giungerà a Parigi in giallo con 2’16” su Chiappucci, il corridore varesino forse avrebbe vinto quel Tour se non ci fosse stata la giornataccia di Saint-Étienne. Tornando al percorso di quest’anno, la tappa presenterà un’altimetria meno impegnativa rispetto a quello della frazione del 1990, ma dobbiamo rammentare il fatto che l’azione che spezzò il gruppo 32 anni fa avvenne su di una modesta salitella di quarta categoria e oggi di ascese lungo il tracciato se ne incontreranno cinque, tra le quali una di seconda categoria. Con un tracciato del genere un piccolo gruppo all’attacco avrà maggior chance di resistere all’inseguimento di un gruppo più corposo e, anche se non ci fossero “pesci grossi” in avanscoperta, di andare fino al traguardo. Sarà dunque un’altra freccia a disposizione dei cacciatori di tappe, mentre non dovrebbero avere grandi possibilità di vittoria i velocisti: anche se la fuga dovesse essere ripresa, un’ultima difficoltà altimetrica a ridosso del traguardo potrebbe tarpar loro le ali e metterle a un finisseur. E non è ancora finita perché proprio in corrispondenza delle tre frazioni disegnate sul Massiccio Centrale i corridori andranno incontro ad un progressivo innalzamento delle temperature, con la “canicule” che potrebbe picchiar duro soprattutto in occasione della tappa di domenica, quando a Carcassonne la colonnina di mercurio sfiorerà i 40°C.

La cattedrale di Saint-Étienne e l’altimetria della tredicesima tappa (www.leprogres.fr)

La cattedrale di Saint-Étienne e l’altimetria della tredicesima tappa (www.leprogres.fr)

METEO TOUR

Le Bourg-d’Oisans: previsioni non disponibili
Grenoble (40.3 Km): sole e caldo, 32.4°C (percepiti 35°C), vento moderato da N (12-14 km/h), umidità al 48%
Vienne (136 Km): sole e caldo, 32.7°C, vento moderato da N (21-23 km/h), umidità al 37%
Saint-Étienne : cielo sereno, 28.4°C, vento moderato da NNE (14-17 km/h), umidità al 45%

GLI ORARI DEL TOUR

12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.20: partenza da Le Bourg-d’Oisans
14.00-14.05: GPM della Côte de Brié
14.45: inizio diretta su RAI2
15.00-15.10: GPM del Col de Parménie
15.30-15.45: traguardo volante di La Côte-Saint-André
16.30-16.50: GPM della Côte de Saint-Romain-en-Gal
17.25-17.50: arrivo a Saint-Étienne

RASSEGNA STAMPA

L’Alpe d’Huez è di Pidcock, oro olimpico mtb: Pogacar attacca tre volte re Vingegaard

Gazzetta dello Sport – Italia

Pogiju ni uspelo streti rumene majice, Pidcock zmagal

Delo – Slovenia

Jonas Vingegaard brillerer sammen med sit hold i suverænt forsvar af den gule trøje

Politiken – Danimarca

Tom Pidcock becomes youngest winner on Alpe d’Huez in Tour de France history

The Daily Telegraph – Regno Unito

Pidcock vainqueur, Vingegaard solide, Bardet hors du podium

L’Équipe – Francia

Indestructible Vingegaard

AS – Spagna

Pidcock steelt de show in de Tour en wint op Alpe d’Huez, Pogacar prikt maar zonder succes

Het Nieuwsblad – Belgio

Pidcock wint op Alpe d’Huez, Vingegaard geeft geen krimp

De Telegraaf – Paesi Bassi

Pidcock stürmt auf der Königsetappe zum Sieg

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Cross-Weltmeister Pidcock gewinnt Königsetappe nach Alpe d’Huez – Vingegaard wehrt Pogacars Attacken ab

Kicker – Germania

Британский велогонщик Пидкок выиграл 12-й этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Pogacar Attacks Tour Leader on Iconic Climb, to No Avail

The New York Times – USA

Tour de Francia 2022: Thomas Pidcock salió victorioso en Alpe d’Huez

El Espectador – Colombia

Ewan allays Tour doubt after surviving the Alps, as Pidcock triumphs on Alpe d’Huez

The Sydney Morning Herald – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della dodicesima tappa, Briançon – Alpe d’Huez

1° Victor Lafay
2° Fabio Jakobsen s.t.
3° Michael Mørkøv s.t.
4° Yves Lampaert a 59″
5° Reinardt Janse Van Rensburg a 1′38″

Miglior italiano Luca Mozzato, 15° a 3′51″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 2′14″
3° Caleb Ewan a 9′03″
4° Marc Hirschi a 10′31″
5° Victor Lafay a 11′03″

Miglior italiano Luca Mozzato, 29° a 45′11″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Pancani: “Un continuo saliscendi” (Galibier, Croix de Fer, Alpe d’Huez: alla faccia dei saliscendi!)
Garzelli: “Risposte importante”
Rizzato: “Pidcock ha tirato delle curve strepitose”
Garzelli: “Ieri hanno più speso tutti più energie”
Rizzato: “Hinault, vincitore di cinque volte”
Garzelli: “Un corridore arriva magra all’inizio del Tour”
Garzelli: “Ha sprecato tante energia”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

GIORNO DI RIPOSO – 17 LUGLIO 1992

RESA DEI CONTI SULLE ALPI
Per Bugno e Chiappucci un tranquillo weekend di paura
Il Tour de France arriva oggi ai piedi del Monte Bianco – Domani si sale al Sestriere, domenica all’Alpe d’Huez

12a TAPPA: DOLE- SAINT-GERVAIS MONT BLANC (267.5 Km) – 17 LUGLIO 1992

BUGNO E CHIAPPUCCI, A VOI
A St. Gervais, Jaermann si impone su Delgado e Roche, i nostri a 2’56” con Indurain – L’iridato sotto accusa
La tappa del Sestriere, ultima chance – Il severo giudizio di Hinault: “Gianni sta sbagliando tutto” – Perini è quarto

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): BRIANÇON – ALPE D’HUEZ

luglio 14, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo 4 anni d’assenza il Tour fa ritorno all’Alpe d’Huez nel 70° anniversario della prima scalata alla mitica ascesa francese. Fu il nostro Fausto Coppi il primo a domare i quasi 14 Km all’8.1% che conducono ad un traguardo che diventerà una meta ricorrente della Grande Boucle a partire dagli anni ‘70

Qualcuno l’aveva data per dispersa. Erano 4 anni che il Tour non proponeva l’arrivo sull’Alpe d’Huez e mai gli organizzatori del Tour aveva lasciato trascorrere così tanto tempo senza inserire la mitica ascesa alpina nel tracciato da quando questo traguardo – era il 1976 – è divenuto ricorrente nel percorso della Grande Boucle. Ma c’è un perché: si è voluto attendere il 2022 per celebrare il 70° anniversario della prima scalata, tenuta a battesimo il 4 luglio del 1952 da Fausto Coppi con una delle sue indimenticate imprese. Quel giorno si partiva da Losanna e si dovevano percorrere quasi 270 Km per giungere all’Alpe, senza affrontare altre difficoltà altimetriche prima dei 13800 metri finali all’8.1% che salgono con 21 tornanti fino a 1850 metri di quota. Stavolta ci saranno molti meno chilometri da effettuare tra il raduno di partenza di Briançon e il traguardo, 165 per la precisione, ma molto più infarciti di difficoltà rispetto alla tappa vinta dal Campionissimo. E così a una trentina di chilometri dal via si dovrà tornare ai 2642 metri del Galibier, stavolta salendo dal versante ieri percorso in discesa, meno impegnativo rispetto a quello di Valloire (media del 5.1%) anche se i suoi 23 Km impegneranno i corridori per almeno una quarantina di minuti. Tornati nella Maurienne il gruppo imboccherà quindi la salita diretta a un altro dei “moloch” del Tour, il Col de la Croix-de-Fer, 2067 metri di quota e 29 Km d’ascesa a corrente alternata, la cui pendenza media del 5.2% è motivata dalla presenza da due consistenti tratti in discesa o falsopiano. Poi altrettanti di chilometri di discesa e una dozzina di fondovalle pianeggiante condurranno dritti ai piedi dell’Alpe più iconica della storia del ciclismo.

I mitici tornanti verso l’Alpe d’Huez e l’altimetria della dodicesima tappa (www.vtf-vacances.com)

I mitici tornanti verso l’Alpe d’Huez e l’altimetria della dodicesima tappa (www.vtf-vacances.com)

METEO TOUR

Briançon : cielo sereno, 29°C, vento debole da NW (9 km/h), umidità al 36%
Col du Galibier (GPM – 33.2 Km): cielo sereno, 16.3°C, vento debole da NW (10-13 km/h), umidità al 38%
Saint Jean-de-Maurienne (80.5 Km): cielo sereno, 29.5°C, vento moderato da WSW (16-19 km/h), umidità al 42%
Alpe d’uez : previsioni non disponibili

GLI ORARI DEL TOUR

12.55: inizio diretta su Eurosport1
13.20: partenza da Briançon
13.40-13.45: traguardo volante di Le Monêtier-les-Bains e inizio salita Col du Galibier
14.15-14.25: GPM del Col du Galibier
14.45: inizio diretta su RAI2
15.35-15.50: inizio salita Col de la Croix-de-Fer
16.25-16.50: GPM della Col de la Croix-de-Fer
17.30-18.05: inizio salita finale
17.55-18.30: arrivo all’Alpe d’Huez

RASSEGNA STAMPA

Impresa Vingegaard nel giorno del Galibier: è maglia gialla! Crollo di Pogacar

Gazzetta dello Sport – Italia

Vingegaard v neštetih potezah matiral Pogačarja

Delo – Slovenia

Suveræne Vingegaard vinder dramatisk bjergetape og tager den gule førertrøje fra slovener i dyb krise- Vilde Vingegaard: »Vi lagde en plan fra dagens start. Jeg tænker, I kunne se, hvad planen var«

Politiken – Danimarca

Vingegaard takes thrilling yellow jersey

The Independent – Regno Unito

Le coup de Granon de Vingegaard

L’Équipe – Francia

Vingegaard tumba a Pogacar

AS – Spagna

Jumbo-Visma zet Tour op zijn kop: ongenaakbaar gewaande Pogacar verliest minuten, Vingegaard stevig in het geel

Het Nieuwsblad – Belgio

Vingegaard zet Tour op zijn kop en ziet Pogacar door ijs zakken

De Telegraaf – Paesi Bassi

Vingegaard gewinnt elfte Etappe und holt das Gelbe Trikot

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Coup am Col du Granon: Vingegaard nimmt Topfavorit Pogacar Gelb ab

Kicker – Germania

Датчанин Вингегор выиграл 11-й этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Twist on the Mountain: Vingegaard Grabs Tour de France Lead

The New York Times – USA

Épica en el Tour: Vingegaard le quitó el amarillo a Pogacar; Nairo fue segundo

El Espectador – Colombia

Vingegaard blows the Tour de France apart as Pogacar cracks

The Sydney Morning Herald – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo dell’undicesima tappa, Albertville – Col du Granon (Serre Chevalier)

1° Fabio Jakobsen
2° Michael Mørkøv s.t.
3° Victor Lafay a 16″
4° Mikkel Bjerg s.t.
5° Reinardt Janse Van Rensburg a 47″

Miglior italiano Luca Mozzato, 27° a 2′57″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 4′52″
3° Marc Hirschi a 6′28″
4° Caleb Ewan a 14′27″
5° Albert Torres a 17′14″

Miglior italiano Alberto Dainese, 25° a 43′10″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Pantani scattò quando mancavano 3 Km al traguardo” (ne mancavano 43 al traguardo di Les Deux Alpes)
Garzelli: “Potrà prendere due se va in crisi”
Garzelli: “Stanno provando a mettere in difficoltà a Pogacar”
Rizzato: “Sente la vittoria nelle gambe”
Garzelli: “Pogacar ha una borraccia nella schiena”
Garzelli: “Quando Pogacar partirà ci passera in cima a Quintana”
Rizzato (mentre inquadravano il tentativo di Bardet): “Ecco lo scatto di Quintana”
Rizzato: “Una bici che pesa molto più leggera”
Rizzato: “Un duello che pende dalla parte della bilancia di Vingegaard”
Garzelli: “Guarda come è facile Adam Yates”
Garzelli: “Vingegord” (Vingegaard)
Televideo: “Valentine Madouas” (Valentin)
Televideo: “Louis Menintjes” (Meintjes)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

11a TAPPA: STRASBURGO – MULHOUSE (249.5 Km) – 16 LUGLIO 1992

A RE INDURAIN BASTA UN CENNO
Il vecchio Fignon vince la tappa del Tour col generoso consenso dell’iberico
Lo spagnolo vigila in cima al gruppo e coordina i suoi – Bugno sorvegliato speciale: ma è ancora un pericolo? – In classifica sempre Lino leader

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): ALBERTVILLE – COL DU GRANON

luglio 13, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Arriva finalmente il momento delle grandi montagne. L’inossidabile (e inevitabile) accoppiata Télégraphe – Galibier sarà il corposo antipasto alla dura ascesa verso il Col du Granon, 11 Km al 9.2% che da più di 30 anni attendono il ritorno del Tour de France

Erano anni che al Tour non si vedevano due tappe di montagna di fila così dure. Nel volgere di 48 ore i corridori dovranno affrontare qualcosa come 7363 metri di dislivello complessivo distribuiti su oltre 100 Km da percorrere in salita, numeri che coniugati matematicamente forniscono come risultato una pendenza media globale del 6%. Se è vero che la fetta più consistente del dislivello e dei chilometri da percorrere in salita sarà offerta dalla tappa di domani, è anche vero che pure la frazione odierna non scherza e, anzi, è quella che offrirà le inclinazioni maggiori. Si comincerà a salire a 46 Km dal via, al momento d’inerpicarsi tra gli spettacolari Lacets de Montvernier, 17 tornanti concentrati nello spazio di 3.4 km (media dell’8.2%). Una ventina di chilometri più avanti arriverà l’inevitabile accoppiata Télégraphe (12 Km al 7.1%) – Galibier (tetto del Tour 2022 dall’alto dei suoi 2642 metri), con quest’ultimo affrontato dal versante più impegnativo, i quasi 18 Km al 6.9% della “face nord” che il 27 luglio del 1998 furono teatro della fantastica impresa di Marco Pantani nel tappone di Les Deux Alpes. Quel giorno si dovettero percorrere sotto il diluvio – un “refrigerio” che non sarà concesso quest’anno – 43 Km per andare al traguardo, un paio di chilometri in meno rispetto alla tappa del Granon, il cui finale sarà molto più impegnativo: se l’ascesa verso Les Deux Alpes non presenta pendenze particolarmente cattive, gli undici chilometri che riporteranno i corridori abbondantemente sopra quota 2000 salgono a una media del 9.2%, che ne fa la salita più ripida di questa edizione della Grande Boucle, affrontata in passato una sola volta, ben 36 anni fa. Era il 20 luglio del 1986 quando ai 2413 metri del Col du Granon s’impose in solitaria lo spagnolo Eduardo Chozas, mentre la maglia gialla passò definitivamente dalle spalle di Bernard Hinault – che quell’anno puntava al sesto Tour, impresa mai riuscita a nessuno – a quelle del suo giovane compagno di squadra Greg LeMond.

Il col du Granon e l’altimetria dell’undicesima tappa (Wikipedia)

Il col du Granon e l’altimetria dell’undicesima tappa (Wikipedia)

METEO TOUR

Albertville : cielo sereno, 28.5°C (percepiti 30°C), vento debole da SW (6 km/h), umidità al 55%
Saint Jean-de-Maurienne (57.5 Km): cielo coperto, 25.7°C (percepiti 27°C), vento debole da N (5-6 km/h), umidità al 46%
Valloire (inizio salita Galibier – 88.3 Km): cielo sereno, 22.8°C, vento debole da W (6-7 km/h), umidità al 49%
Col du Galibier (GPM – 106.7 Km): poco nuvoloso, 15.8°C, vento debole da WNW (8-10 km/h), umidità al 55%
Col du Granon (Serre Chevalier) : nubi sparse, 17.4°C, vento debole da NW (9 km/h), umidità al 57%

GLI ORARI DEL TOUR

12.00: inizio diretta su Eurosport1
12.30: partenza da Albertville
12.50-12.55: traguardo volante di Aiguebelle
13.35-13.40: inizio salita Lacets de Montvernier
13.40-13.55: GPM dei Lacets de Montvernier
14.15-14.25: inizio salita Col du Télégraphe
14.45: inizio diretta su RAI2
14.45-15.00: GPM del Col du Télégraphe
14.50-15.05: inizio salita Col du Galibier
15.30-16.00: GPM del Col du Galibier
16.15-16.45: inizio salita finale
16.40-17.15: arrivo sul Col du Granon

RASSEGNA STAMPA

Manifestanti bloccano la tappa: ecco cosa è successo. Poi vince Cort Nielsen, Pogacar resta in giallo per 11″

Gazzetta dello Sport – Italia

Drama s srečnim koncem, Pogačar ostaja v rumeni majici

Delo – Slovenia

Cort efter årets første danske sejr: »Jeg var fuldstændig udkørt«

Politiken – Danimarca

Tour de France 10th stage halted after climate activists block the route

The Daily Telegraph – Regno Unito

Cort roi de l’altiport

L’Équipe – Francia

Pogacar ya conoce al enemigo

AS – Spagna

Wout van Aert over protestactie: “Goed geprobeerd, maar voor ons toch wel ambetant” – Knap eindschot levert Magnus Cort tweede Touretappe op: “Ongelofelijk! Ik bleef proberen en vandaag lukte het”

Het Nieuwsblad – Belgio

Magnus Cort Nielsen wint door protest ontsierde Tour-etappe

De Telegraaf – Paesi Bassi

Pogacar nach Zwangspause fast eingeholt

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Nach Demo-Chaos: Kämna verpasst Gelb um elf Sekunden

Kicker – Germania

10-й этап «Тур де Франс» был прерван из-за появления на трассе экоактивистов

Sport Express – Russia

Cort Nielsen ganó la décima etapa del Tour de Francia y Pogacar sigue líder – La manifestación por el medio ambiente que paró la décima etapa del Tour de Francia

El Espectador – Colombia

Schultz pipped and Pogacar’s team takes hit on eventful day in the Alps – Injured O’Connor abandons Tour de France, sets sights on Vuelta

The Sydney Morning Herald – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della decima tappa, Morzine – Megève

1° Caleb Ewan
2° Reinardt Janse Van Rensburg a 2′29″
3° Frederik Frison a 2′49″
4° Brent Van Moer s.t.
5° Florian Vermeersch s.t.

Miglior italiano Fabio Felline, 22° a 4′44″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 12′59″
3° Marc Hirschi a 14′02″
4° Caleb Ewan a 20′01″
5° Albert Torres a 21′12″

Miglior italiano Andrea Bagioli, 16° a 38′26″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Garzelli: “Sarà un proseguo durissimo”
Rizzato: “È stato molto tranquillo per molto a lungo”
Garzelli: “La sensazione di caldo cerchi di portarla nel miglior modo”
Garzelli: “Potrebbe crearsi un gruppetto di sette-otto secondi”
Rizzato: “Si è andato a tutto velocità”
Garzelli: “Ripartire da fermo dopo otto minuto”
Televideo: “Jungels attaca sulla Croix”
Garzelli: “Lo sforzo che lo ha preceduto è stato tanto”
Televideo: “Matteo Jorgensen” (Jorgenson)
Televideo: “Urs Zimmermann” (Georg Zimmermanm, Urs ha smesso di correre 30 anni fa)

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

10a TAPPA: LUSSEMBURGO – STRASBURGO (217 Km) – 15 LUGLIO 1992

CHIAPPUCCI E BUGNO, CADONO LE SPERANZE
Tour: Indurain sembra proprio inattaccabile
In volata Van Poppel 1° – Lino in giallo

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): MORZINE – MEGÈVE

luglio 12, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Dopo il secondo giorno di riposo il Tour si rimette in marcia con la meno impegnativa tra le quattro tappe disegnate sulla catena alpina. L’interminabile ascesa finale verso Megève non presenta in nessun punto pendenze degne di segnalazione e con tutta probabilità i big si prenderanno una seconda giornata di relax vigile in attesa dei tapponi previsti nelle prossime ore

Non v’illuda l’interminabile salita finale, terza per lunghezza tra le ascese inserite nel percorso del Tour 2022, preceduta solo dai mitici colli del Galibier e della Croix-de-Fer. I 21 Km e rotti che condurranno oggi il gruppo fino ai 1460 metri dell’aeroporto della stazione di sport invernali di Megève, sulla cui pista sarà tracciata la linea d’arrivo, non presentano in nessun punto pendenze impegnative e difficilmente vedremo in azione i big, oggi principalmente attenti a non sprecare inutili energie in vista delle due dure tappe che sono programmate tra domani e dopo. Al massimo potrebbe esserci una sparata di qualche uomo di classifica sul rettilineo d’arrivo, che coincide con uno dei tratti più impegnativi dell’ascesa, sulla falsariga di quanto fatto da Pogacar domenica a Châtel, azione che gli ha permesso di guadagnare giusto una manciata di secondi sui rivali. Quella odierna, dunque, sarà un’altra occasione che i cacciatori di tappe e i corridori oramai fuori classifica non dovranno lasciarsi sfuggire, come ha saputo fare l’altro giorno il lussemburghese Jungels.

La pista dell’aeroporto di Megève e l’altimetria della decima tappa (www.savoie-mont-blanc.com)

La pista dell’aeroporto di Megève e l’altimetria della decima tappa (www.savoie-mont-blanc.com)

METEO TOUR

Morzine : cielo sereno, 25.2°C, vento debole da N (9 km/h), umidità al 41%
Thonon-les-Bains (42.8 Km): sole e caldo, 30.1°C, vento moderato da NNE (14-15 km/h), umidità al 35%
Châtillon-sur-Cluses (GPM – 97.3 Km): cielo sereno, 27.5°C, vento moderato da NNE (11 km/h), umidità al 38%
Megève* : nubi sparse, 23.1°C, vento debole da NW (8 km/h), umidità al 53%

* previsioni relative al centro di Megève (1111 metri), traguardo a quota 1460

GLI ORARI DEL TOUR

13.15: inizio diretta su Eurosport1
13.40: partenza da Morzine
14.10-14.15: GPM della Côte de Chevenoz
14.45: inizio diretta su RAI2
15.10-15.20: GPM del Col de Jambaz
15.50-16.00: GPM della Côte de Châtillon-sur-Cluses
16.25-16.40: traguardo volante di Passy-Marlioz
16.30-16.45: inizio salita finale
16.55-17.15: GPM della Montée de l’altiport de Megève
17.00-17.20: arrivo a Megève

RASSEGNA STAMPA

Tour, Jungels trionfa in solitario. Pogacar sempre in giallo

Gazzetta dello Sport – Italia

​Jungels zmagovalec 9. etape, Roglič je že na robu deseterice

Delo – Slovenia

Kalkuleret gambling slog fejl: Asgreen er ude af Touren

Politiken – Danimarca

Bob Jungels takes emotional Tour de France stage win with long-range solo effort

The Daily Telegraph – Regno Unito

Jungels, numéro en solo

L’Équipe – Francia

Jungels alarga la sequía española

AS – Spagna

Bob Jungels rondt lange solo in 9e rit van de Tour succesvol af, Tadej Pogacar pakt in laatste instantie toch nog wat tijd

Het Nieuwsblad – Belgio

Bob Jungels rondt solo van 50 kilometer succesvol af in Tour

De Telegraaf – Paesi Bassi

Bob Jungels gewinnt Tour-de-France-Etappe

Luxemburger Wort – Lussemburgo

Jungels attackiert zum Sieg – Geschkes Kampf mit Bergtrikot belohnt

Kicker – Germania

Люксембуржец Юнгельс выиграл девятый этап «Тур де Франс»

Sport Express – Russia

Mala jornada para Martínez y Urán en el Tour de Francia 2022

El Espectador – Colombia

Best day of Luxembourger’s life

The Australian – Australia

TOURALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della nona tappa, Aigle – Châtel

1° Frederik Frison
2° Reinardt Janse Van Rensburg s.t.
3° Amund Grøndahl Jansen s.t.
4° Caleb Ewan s.t.
5° Tim Wellens s.t.

Miglior italiano Mattia Cattaneo, 11° a 1′20″

Classifica generale

1° Anthony Turgis
2° Mikkel Bjerg a 12′59″
3° Marc Hirschi a 14′02″
4° Albert Torres a 23′12″
5° Amund Grøndahl Jansen a 24′55″

Miglior italiano Andrea Bagioli, 10° a 29′08″

STRAFALGAR SQUARE

L’angolo degli strafalcioni dei telecronisti

Rizzato: “Pogacar, due volte vincitore delle ultime due edizioni”
Rizzato: “L’ultima volta fu 25 anni fa, nel 1988″ (1998)
Garzelli: “Pidcock mi sembra di vederlo in maglia bianca” (a dire il vero la indossa da tre giorni)
Garzelli: “Otto giorni di corsi a tutta”
Rizzato: “La sua prima vittoria stra i professionisti”
Televideo: “Jungels attaca sulla Croix”
Televideo: “Thomas Geraint” (al contrario, Thomas è il cognome)
Televideo (riportando una dichiarazione di Pogacar): “L’Alpe d’Huez è la tappa regina”

CASA RICORDI: TOUR DE FRANCE 1992

Sono passati 30 anni dall’impresa di Claudio Chiappucci al Tour del 1992. Riviviamo quell’edizione della corsa francese attraverso i titoli del quotidiano “La Stampa”

9a TAPPA: LUSSEMBURGO – LUSSEMBURGO (cronometro individuale, 65 Km) – 14 LUGLIO 1992

INDURAIN È IL PADRONE
Lo spagnolo domina la cronometro e mette le mani sul Tour – E adesso addio ai sogni
Bugno perde quasi 4’, Chiappucci 5’ – Neppure l’aiuto di uno psicologo evita all’iridato un autentico kappaò – Il campione del mondo: “Bravo Miguel” – Lino ancora 1°

PAMBIANCO, RICORDO DI UN “GARIBALDINO”

luglio 11, 2022 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

È scomparso negli scorsi giorni all’età di 86 anni Arnaldo Pambianco, il corridore che vinse il Giro d’Italia del 1961 e che era soprannominato il “garibaldino” per il suo modo di correre e “Gabanein” dai suoi corregionali. Lo ricordiamo con il racconto di Mario Silvano

“Generoso!” Così ha definito Pambianco il mio amico Michele Dancelli, al quale ho chiesto che tipo di corridore fosse stato il campione romagnolo recentemente scomparso.
E che avesse questa caratteristica gli sportivi italiani se ne erano accorti ben prima del suo clamoroso successo al Giro del 1961.
Perché nel 1957, al campionato mondiale dei dilettanti, il ventunenne Arnaldo Pambianco diede prova di coraggio e di generosità, lanciandosi in un tentativo solitario verso il successo iridato, che si infranse a ottocento metri dal traguardo quando venne raggiunto dal belga Proost, che lo superò in volata. Un secondo posto amaro, invelenito dalla polemiche nell’ambiente azzurro, che non risparmiarono chi, tra i compagni di squadra, non lo avrebbe adeguatamente protetto. Quell’argento si aggiungeva non solo al titolo nazionale dei puri, conseguito lo stesso anno, ma anche al quinto posto ottenuto l’anno precedente alle Olimpiadi di Melbourne, dove il successo arrise al suo conterraneo Ercole Baldini.
Insieme a lui sarebbe passato professionista nelle fila della Legnano, ma nei primi due anni dovette accontentarsi di compiti di gregariato, che sembravano cozzare con i brillanti trascorsi da dilettante.
Al Mondiale di Reims, nel 1958, Pambianco c’era e quando Baldini andò in fuga fu sul punto di andarlo a riprendere, ma Coppi lo stoppò: “Lascialo andare”, gli disse. E Fausto aveva visto giusto, quel giorno.
Poi, nel 1960, dopo il secondo posto al Giro della Sardegna ottiene la prima vittoria da professionista: alla Milano-Torino giunge in solitudine nel motovelodromo, dopo essere scattato sulla salita che conduce all’Eremo. E il suo primo gesto dopo la vittoria è dettato anch’esso dalla generosità: depone il mazzo dei fiori del vincitore ai piedi della stele che ricorda Serse Coppi, tragicamente scomparso dopo la caduta alla Milano Torino del 1951.
Al Giro di quell’anno è un esempio di regolarità: in otto tappe si piazza nei primi dieci e nello storico tappone del Gavia è quarto. Conclude la corsa rosa al settimo posto e la brillante prestazione lo porta dritto in Francia, ad affiancare Gastone Nencini.
In quel Tour il generoso contributo di Pambianco per la vittoria di finale del campione toscano è determinante. Il giorno del trionfo azzurro a Briançon (primo Battistini, secondo Massignan) è accanto a Nencini e arriva insieme a lui sul traguardo. Addirittura potrebbe impreziosire la sua partecipazione alla Grande Boucle con una vittoria di tappa, ma a Luchon deve accontentarsi della piazza d’onore alle spalle dell’elvetico Gimmi.
Il settimo posto finale nella generale (terzo degli italiani, dopo il primoposto di Nencini e il secondo di Battistini) è un ulteriore conferma delle indubbie qualità del romagnolo.
Ma è l’anno successivo che Pambianco (il quale ha cambiato squadra, passando alla Fides con i gradi di capitano) compie il suo capolavoro, l’impresa che lo renderà indimenticabile.
E’ il Giro del 1961, la corsa a tappe dedicata al centenario dell’Unità d’Italia. Torriani pare essersi ispirato in buona parte alla memorialistica risorgimentale di Abba (Da Quarto al Volturno) quando ha disegnato il tracciato. Da Torino a Milano, passando per Quarto, Marsala, Teano, Castelfidardo, Trieste ,Vittorio Veneto e Trento: un evento sportivo il cui significato travalica il dato meramente agonistico per trasformarsi in una celebrazione dei luoghi del Risorgimento e dell’italianità.
Assente Nencini, non sembra che i nostri portacolori possano competere con Anquetil e Gaul, accreditati dei favori del pronostico.
Qualcuno, alla vigilia, accenna a Pambianco tra i possibili aspiranti alla vittoria finale, pur non nascondendo i limiti dell’atleta di Bertinoro il quale, invece, affronta la sfida con uno spirito “garibaldino”. Dopo una settimana di gara è quarto in classifica con soli 44 secondi di distacco dalla maglia rosa, l’iberico Suarez, mentre Anquetil ha quasi due minuti di ritardo.
Nella tappa da Cosenza a Taranto Pambianco è vittima di una grave caduta. Riesce a concludere la frazione, sospinto dai suoi compagni di squadra (“Qui non si ritira nessuno”, gli dicono) ma i sogni di gloria sembrano definitivamente tramontati. Il giorno successivo c’è la tappa cronometro e, miracolosamente, riesce a limitare i danni, pur accusando un ritardo di oltre quattro minuti dal transalpino. Risalendo la penisola, tuttavia, giorno dopo giorno guadagna terreno e dopo la tappa di Castelfidardo si ritrova al terzo posto, con un distacco di un minuto e 18 secondi dal campione d’oltralpe (ne aveva più di sette dopo la crono di Bari!).
Ma è nella tappa da Ancona a Firenze che Pambianco termina la sua rincorsa alla vetta della classifica. Sul passo del Muraglione si lancia in fuga con altri ardimentosi accorgendosi che Anquetil non è in giornata di grazia (il francese avrebbe addentato un panino insieme alla carta che lo avvolgeva, stagnola o oleata che fosse a seconda delle versioni). Settimo al traguardo, conquista la maglia rosa con un vantaggio di ventiquattro secondi sul francese, che diventano quarantaquattro dopo l’arrivo di Trieste.
L’Italia sportiva e non si appassiona all’impresa del romagnolo, a cui resta un ultimo ostacolo da superare, il temibile tappone dolomitico che, seppur modificato (il tracciato originario prevedeva il Gavia, oltre allo Stelvio da Bormio e l’arrivo in quota al Passo Resia), resta una prova ardua.
In quei giorni di inizio Giugno solo un altro evento ruba spazio al Giro: alla Corte d’Assise di Roma si celebrano le ultime udienze del famoso processo Fenaroli e gli italiani si dividonoin colpevolisti e innocentisti, in attesa del verdetto.
Pambianco, invece, rappresenta un momento di ritrovata unità e, sullo Stelvio, tutti vorrebbero essere lassù a sostenerlo. E l’impresa riesce: Gaul si aggiudica la frazione, ma il romagnolo a Bormio chiude al secondo posto, distanziando ulteriormente Anquetil. Il Giro è suo e la notizia oscura quella della sentenza di condanna emessa nel caso Fenaroli.
Finisce in un trionfo, per nulla annunciato, al Vigorelli (con l’attrice Joan Crawford a consegnargli il mazzo di fiori) e sarà il punto più alto (e irripetibile) della sua carriera.
Non ha vinto alcuna tappa, ma la lacuna verrà colmata due anni dopo con il successo al Nevegal.
Nel frattempo ci sarà spazio per un quinto posto ai Mondiali di Salò e per la vittoria finale al Giro di Sardegna. Passato nel 1963 alla Salvarani, Pambianco coglierà un prestigioso successo alla Freccia del Brabante prima di dedicarsi, negli ultimi due anni di carriera, a scortare con la consueta generosità Adorni e Gimondi nei loro successi al Giro e al Tour.
Una bella storia, quella di Arnaldo, che da ragazzo faceva il garzone di macelleria e indossava una giacchetta corta e striminzita (da qui il soprannome “Gabanein”).
Bella e romantica come la sua storia d’amore con Fabiola, la donna che avrebbe sposato dopo la vittoria al Giro e che sarebbe stata la compagna di tutta una vita.
E che fosse un atleta generoso lo aveva capito anche Coppi, il quale una volta gli consigliò di imparare ad amministrarsi, a non sprecare inutilmente energie. Il romagnolo fece tesoro dei preziosi suggerimenti del Campionissimo proprio in quel Giro del 1961, vinto – come ebbe a ricordare – grazie alla forza di volontà, alla resistenza alle avversità e a cinque minuti di fortuna. E chissà come sarebbe stato contento Fausto…..
Vera e propria icona del ciclismo di quegli anni Pambianco ha goduto dell’apprezzamento di colleghi e appassionati e non è mai stato dimenticato: il “garibaldino d’Italia” ha saputo conquistarsi, con pieno merito, un posto nella storia del ciclismo.

Mario Silvano

Arnaldo Pambianco in maglia rosa al Giro del 1961

Arnaldo Pambianco in maglia rosa al Giro del 1961

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