TERPSTRA SIGNORE DEI MURI
aprile 1, 2018 by Redazione
Filed under 3) GIRO DELLE FIANDRE, News
L’olandese vince il 102° Giro delle Fiandre con un’azione solitaria di oltre 25 km, nata sul Kruisberg. Sul podio il sorprendente 22enne Mads Pedersen, ultimo a perdere la ruota dell’olandese, e Philippe Gilbert. Nibali, a lungo protagonista, cede sull’Oude Kwaremont.
Aveva già assaporato in passato i due gradini meno nobili del podio: secondo nel 2015, terzo lo scorso anno. A un mese dal suo 34esimo compleanno, Niki Terpstra ha conquistato il 102° Giro delle Fiandre. Una vittoria che ha premiato il più coraggioso tra i favoriti, anche se l’azione decisiva è nata quasi per caso, a poco più di 25 km dal traguardo.
L’olandese è stato infatti, fra i capitani della Quick Step, quello a cui è toccato chiudere su Vincenzo Nibali, partito all’attacco sul Kruisberg. Nella prima parte del gruppo sin dall’ascesa al Muro di Grammont, a quasi 100 km dal traguardo, il siciliano ha provato ad approfittare di una fase di stallo tra i migliori per andare in caccia di un risultato che avrebbe fatto impallidire l’impresa della Milano-Sanremo. Davanti pedalavano in quel momento, con circa mezzo minuto di vantaggio, Sebastian Langeveld, Dylan Van Baarle e Mads Pedersen: luogotenenti di Vanmarcke, Kwiatkowski e Stuyven, rispettivamente, partiti all’attacco una trentina di chilometri prima.
Terpstra si è riportato nella scia di Nibali, ma è parso in un primo momento poco determinato a dare seguito all’azione. Soltanto quando si è reso conto di non avere avversari alla propria ruota l’olandese ha scelto di sostenere l’attacco, salvo poi levarsi quasi inavvertitamente di ruota anche il messinese, oggi nei panni che a Sanremo erano toccati a Krists Neilands. Il tentativo di rientro di Gianni Moscon è sfumato dopo pochi metri, e così i migliori si sono ricompattati, riprendendo un marcamento che aveva caratterizzato una corsa dura ma avara di attacchi.
Per alcuni chilometri, quelli che precedevano l’ultimo passaggio sull’Oude Kwaremont, Terpstra è sembrato in trappola. Il suo distacco dal terzetto di testa restava nella forbice 15-20 secondi, mentre il gruppetto dei migliori, ancora forte di una ventina di corridori, lo seguiva ad analoga distanza. Sul Kwaremont, invece, quella che sembrava una situazione scomoda si è invece rivelata il frutto di una perfetta gestione delle energie: Terpstra ha raggiunto in poche pedalate i tre al comando, li ha saltati e se n’è andato, con il solo Pedersen capace di opporre una seria resistenza. Gli altri favoriti continuavano a non prendere iniziative, con Benoot a scandire un ritmo sostenuto, ma che consentiva al nuovo leader di dilatare il vantaggio verso il mezzo minuto.
Soltanto sul Paterberg, mentre Terpstra vinceva la residua opposizione di Pedersen, Sagan, fino ad allora autore soltanto di uno scatto di dubbio tempismo in un tratto pianeggiante in asfalto, è passato all’offensiva. Il campione del mondo ha staccato tutti, ma, una volta rimasto solo, ha dimostrato di essere lontano dalla condizione di altre campagne del Nord. Il ritardo dal leader è rimasto superiore ai 30’’, e, dopo una manciata di chilometri al vento, lo slovacco si è lasciato riassorbire dagli altri big.
A quattro anni dal trionfo alla Parigi-Roubaix, Terpstra si è così potuto godere con relativa tranquillità la cavalcata verso la seconda classica monumento in carriera. Grazie anche alla scarsa collaborazione nel gruppetto dei favoriti, dove Philippe Gilbert e Zdenek Stybar agivano da stopper a qualsiasi tentativo di inseguimento, Pedersen è riuscito a difendere la seconda piazza. Per il danese è il primo podio su un grande palcoscenico, e – a 22 anni e 3 mesi – difficilmente resterà l’ultimo.
Nel finale, Michael Valgren ha provato a regalare alla Danimarca un inaudito doppio podio, ma ha trovato la marcatura di Gilbert. Il belga non ha avuto difficoltà a prevalere nello sprint per il terzo posto, completando il trionfo della Quick Step, che pure non ha acceso la gara come da pronostico. Greg Van Avermaet ha anticipato Sagan nello sprint per la quinta piazza, volata dalla quale sono rimasti esclusi tutti gli italiani.
Matteo Novarini
ORDINE D’ARRIVO
1 Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors 6:21:25
2 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo 0:00:12
3 Philippe Gilbert (Bel) Quick-Step Floors 0:00:17
4 Michael Valgren (Den) Astana Pro Team 0:00:20
5 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:25
6 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
7 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
8 Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal
9 Wout Van Aert (Bel) Veranda’s Willems Crelan
10 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
11 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
12 Dylan van Baarle (Ned) Team Sky
13 Sep Vanmarcke (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
14 Timo Roosen (Ned) LottoNL-Jumbo 0:01:09
15 Arnaud Demare (Fra) Groupama-FDJ 0:01:13
16 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates
17 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
18 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
19 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
20 Magnus Cort (Den) Astana Pro Team
21 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
22 Sebastian Langeveld (Ned) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:01:15
23 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
24 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 0:01:18
25 Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida 0:01:24
26 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe 0:03:16
27 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team
28 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky
29 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors
30 Tom Devriendt (Bel) Wanty-Groupe Gobert 0:03:40
31 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
32 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
33 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
34 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
35 Jimmy Turgis (Fra) Cofidis, Solutions Credits
36 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale
37 Ivan Garcia Cortina (Spa) Bahrain-Merida
38 Frederik Backaert (Bel) Wanty-Groupe Gobert
39 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo
40 Sven Erik Bystr¿m (Nor) UAE Team Emirates
41 Julien Vermote (Bel) Dimension Data
42 Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo
43 Amund Gr¿ndahl Jansen (Nor) LottoNL-Jumbo 0:03:44
44 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors 0:03:47
45 Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott 0:04:10
46 Kristijan Koren (Slo) Bahrain-Merida
47 Piet Allegaert (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
48 Davide Cimolai (Ita) Groupama-FDJ
49 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
50 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
51 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
52 Oscar Gatto (Ita) Astana Pro Team
53 S¿ren Kragh Andersen (Den) Team Sunweb 0:05:49
54 Maarten Wynants (Bel) LottoNL-Jumbo 0:07:34
55 Stefan KŸng (Swi) BMC Racing Team
56 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo 0:08:18
57 Jasper De Buyst (Bel) Lotto Soudal
58 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal
59 Hugo Houle (Can) Astana Pro Team
60 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team
61 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal
62 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team
63 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin
64 Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott
65 Carlos Barbero (Spa) Movistar Team 0:09:14
66 Julien Duval (Fra) AG2R La Mondiale
67 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale
68 Dion Smith (NZl) Wanty-Groupe Gobert
69 Alex Kirsch (Lux) WB Aqua Protect Veranclassic
70 Huub Duijn (Ned) Veranda’s Willems Crelan
71 Patrick MŸller (Swi) Vital Concept Club
72 Pim Ligthart (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
73 Michal Golas (Pol) Team Sky
74 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
75 Lukas Spengler (Swi) WB Aqua Protect Veranclassic
76 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
77 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb
78 Olivier Le Gac (Fra) Groupama-FDJ
79 Ignatas Konovalovas (Ltu) Groupama-FDJ
80 Tom Scully (NZl) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
81 Oliviero Troia (Ita) UAE Team Emirates
82 Jelle Wallays (Bel) Lotto Soudal
83 Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott
84 Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott
85 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida
86 Bert Van Lerberghe (Bel) Cofidis, Solutions Credits
87 Sean De Bie (Bel) Veranda’s Willems Crelan 0:13:12
88 Amaury Capiot (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
89 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 0:14:31
90 Dimitri Peyskens (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
91 Benjamin Declercq (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
92 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
93 Ryan Mullen (Ire) Trek-Segafredo
94 Jan Willem van Schip (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
95 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
96 Nicolas Dougall (RSA) Dimension Data
97 Ramon Sinkeldam (Ned) Groupama-FDJ
98 Matti Breschel (Den) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
99 Alex Edmondson (Aus) Mitchelton-Scott
100 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
101 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
102 Justin Jules (Fra) WB Aqua Protect Veranclassic
103 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits
104 Stijn Steels (Bel) Veranda’s Willems Crelan
SAGAN FA TRIS, VIVIANI CHE PECCATO!
marzo 26, 2018 by Redazione
Filed under 2) GAND - WEVELGEM, News
Peter Sagan conquista per la terza volta in carriera la Gand – Wevelgem battendo allo sprint Elia Viviani che è rimasto chiuso nel momento chiave ed ha lanciato lo sprint con un attimo di ritardo, cosa che gli ha impedito di completare la rimonta sul campione del mondo.
Sarebbe bastato qualche metro in più ad Elia Viviani (Quick-Step Floors) per conquistare l’edizione 2018 della Gand – Wevelgem. L’olimpionico dell’omnium ha, infatti, mancato di pochissimo la rimonta allo sprint su Peter Sagan (Bora – Hansgrohe) che ha, dal canto suo, conquistato questa corsa per la terza volta eguagliando Merckx, Boonen e Super Mario Cipollini. A dire il vero, il velocista italiano rimane un po’ imbrigliato nel momento in cui viene lanciato lo sprint ed esce così tardi dalle ruote di chi lo precedeva. Il suo spunto, però, è di quelli irresistibili e Arnaud Démare (Groupama – FDJ) viene passato senza problemi mentre Sagan si salva per pochissimo dalla rimonta. Arrabbiato e deluso Viviani batte i pugni sul manubrio per la frustrazione di una vittoria sfuggita per un soffio.
Molto veloce la prima fase di gara tanto che, nonostante i continui tentativi, è necessario aspettare il chilometro 35 per assistere al formarsi di una fuga, composta da José Gonçalves (Katusha – Alpecin), Brian van Goethem (Roompot – Nederlandse Loterij) e Frederik Frison (Lotto-Soudal), presto raggiunti anche da Filippo Ganna (UAE Team Emirates), Jimmy Duquennoy (WB Aqua Protect Veranclassic) e Jan-Willem Van Schip (Roompot – Nederlandse Loterij).
Dopo una prima fase in cui il gruppo sembra non voler concedere spazio, gli attaccanti riescono a guadagnare rapidamente un buon margine che arriva a toccare i dieci minuti. Successivamente la corsa vive fasi alterne con il vantaggio dei fuggitivi che cala in concomitanza con i passaggi chiave della corsa, nei quali in gruppo si lotta per le prime posizioni e la velocità è più elevata. Nelle fasi tra una e l’altra difficoltà il gap tende, invece, ad aumentare a causa del rilassamento del gruppo. Nelle fasi di calo, però, il vantaggio subisce abbattimenti maggiori rispetto agli ampliamenti avvenuti nelle fasi di calma.
Le cose cambiano dopo le Plugstreets, con la BMC che, in un primo tempo, spezza il gruppo con una forte accelerazione e, successivamente, tira i remi in barca. In questa fase, il vantaggio della fuga si riduce ad un solo minuto e Jelle Wallays (Lotto Soudal), Julien Vermote (Dimension Data), Viacheslav Kuztensov (Katusha-Alpecin) e Alex Kirsch (WB Aqua Protect Veranclassic) decidono di approfittare della situazione per riportarsi sulla testa della corsa.
In gruppo è uno scatenato Philippe Gilbert (Quick-Step Floors) che polverizza il plotone con una delle sue accelerazioni, alla quale risponde Sep Vanmarcke (Education First-Drapac), che si porta dietro tutti i big.
Segue una fase molto inquieta, con continue accelerazioni e relative risposte, alla fine della quale alle spalle dei fuggitivi si trova un gruppo composto da Sagan, Markus Burghart (Bora-Hansgrohe), Jens Debusschere (Lotto Soudal), Philippe Gilbert, Yves Lampaert, Zdeněk Štybar, Elia Viviani (Quick-Step Floors), Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Sep Vanmarcke, Sacha Modolo (EF-Drapac), Arnaud Démare (Groupama-FDJ), Matteo Trentin, Luka Mezgec (Mitchelton-Scott), Danny Van Poppel (LottoNL-Jumbo), Michael Matthews (Team Sunweb), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo), Preben Van Hecke (SportVlaanderen-Baloise), Wout van Aert (Veranda’s Willems-Crelan), Christophe Laporte (Cofidis) e Guillaume Van Keirsbulck (Wanty-Groupe Gobert).
Tra i big attardati vanno segnalati Alexander Kristoff (UAE-Team Emirates) e soprattutto lo sfortunato Gianni Moscon (Sky), che ha perso il treno buono a causa di un urto contro una transenna. L’inseguimento è molto difficile vista la qualità degli uomini davanti e il secondo gruppo deve alzare bandiera bianca, mentre i big davanti vanno a chiudere sui fuggitivi.
Nella fase finale ci sono numerosi tentativi di attacco, tutti stoppati da Gilbert che tenta poi di evitare altri attacchi con un’andatura elevata per favorire lo sprint di Viviani. All’ultimo chilometro prova l’affondo Vanmarcke, ma anche il suo tentativo viene vanificato. Si arriva così allo sprint, lanciato da Sagan con Demare dalla parte opposta e Viviani che rimane un po’ chiuso. Trovato il pertugio giusto, Viviani rimonta agevolmente Démare e si avvicina moltissimo a Peter Sagan, senza però riuscire a sopravanzarlo.
Sagan continua a fare incetta di vittorie, sperando che queste possano fargli dimenticare in fretta di non essere riuscito neppure quest’anno nel tentativo di conquistare quella Classicissima che insegue ormai da molti anni.
Benedetto Ciccarone
1 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 5:53:37
2 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors
3 Arnaud Demare (Fra) FDJ
4 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
5 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal
6 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
7 Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott
8 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
9 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
10 Wout Van Aert (Bel) Veranda’s Willems Crelan
11 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
12 Jan Willem van Schip (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
13 Michael Matthews (Aus) Team Sunweb
14 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
15 Julien Vermote (Bel) Dimension Data
16 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
17 Philippe Gilbert (Bel) Quick-Step Floors
18 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
19 Brian van Goethem (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
20 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors 0:00:05
21 Sep Vanmarcke (Bel) EF Education First-Drapac p/b Cannondale 0:00:08
22 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty-Groupe Gobert
23 Luka Mezgec (Slo) Mitchelton-Scott 0:00:12
24 Magnus Cort (Den) Astana Pro Team 0:01:01
25 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates
26 Michael Valgren (Den) Astana Pro Team 0:01:14
27 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise 0:01:22
28 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin 0:02:49
29 Justin Jules (Fra) WB Aqua Protect Veranclassic 0:03:14
30 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty-Groupe Gobert
31 Alex Kirsch (Lux) WB Aqua Protect Veranclassic
32 Edward Theuns (Bel) Team Sunweb 0:03:17
33 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team
34 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
35 Dries Van Gestel (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
36 Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo
37 Bert Van Lerberghe (Bel) Cofidis, Solutions Credits
38 Timo Roosen (Ned) LottoNL-Jumbo
39 Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors
40 Frederik Frison (Bel) Lotto Soudal
41 Jelle Wallays (Bel) Lotto Soudal
42 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo
43 Filippo Ganna (Ita) UAE Team Emirates
44 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe
45 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
46 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
47 Florian Senechal (Fra) Quick-Step Floors
48 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
49 Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida
50 Sebastian Langeveld (Ned) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
51 Coen Vermeltfoort (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij 0:05:34
52 Rudy Barbier (Fra) AG2R La Mondiale
53 Ryan Gibbons (RSA) Dimension Data
54 Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin
55 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
56 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo
57 Jérémy Lecroq (Fra) Vital Concept Club
58 Edward Planckaert (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
59 Lars Bak (Den) Lotto Soudal
60 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal
61 Julien Duval (Fra) AG2R La Mondiale
62 Huub Duijn (Ned) Veranda’s Willems Crelan
63 Christophe Noppe (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
64 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
65 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
66 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
67 Stijn Devolder (Bel) Veranda’s Willems Crelan
68 Jorge Arcas (Spa) Movistar Team
69 Zico Waeytens (Bel) Veranda’s Willems Crelan
70 Owain Doull (GBr) Team Sky
71 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
72 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
73 Hugo Houle (Can) Astana Pro Team
74 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
75 Carlos Barbero (Spa) Movistar Team
76 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team
77 Christian Knees (Ger) Team Sky
78 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
79 Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team
80 Michal Golas (Pol) Team Sky
81 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
82 Pim Ligthart (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
83 Andrey Amador (CRc) Movistar Team 0:05:39
84 Kristijan Koren (Slo) Bahrain-Merida
85 Ignatas Konovalovas (Ltu) FDJ
86 Jimmy Duquennoy (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
87 Jacopo Guarnieri (Ita) FDJ
88 Simone Consonni (Ita) UAE Team Emirates
89 Hector Carretero (Spa) Movistar Team
90 Ian Stannard (GBr) Team Sky
91 Tom Devriendt (Bel) Wanty-Groupe Gobert
92 Maarten Wynants (Bel) LottoNL-Jumbo
93 Dylan Groenewegen (Ned) LottoNL-Jumbo
94 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo
95 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team
96 Tom Scully (NZl) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
97 Mathew Hayman (Aus) Mitchelton-Scott
98 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits
99 Dylan van Baarle (Ned) Team Sky
100 Jack Bauer (NZl) Mitchelton-Scott
101 Alex Edmondson (Aus) Mitchelton-Scott
102 Nico Denz (Ger) AG2R La Mondiale 0:11:47
103 Floris Gerts (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
104 Kenneth Van Rooy (Bel) Sport Vlaanderen-Baloise
105 Luke Durbridge (Aus) Mitchelton-Scott
106 Benjamin King (USA) Dimension Data
107 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale
108 Antoine Duchesne (Can) FDJ
109 Tanguy Turgis (Fra) Vital Concept Club
110 Ramon Sinkeldam (Ned) FDJ
111 Jay Thomson (RSA) Dimension Data
112 Bert De Backer (Bel) Vital Concept Club
113 Lukas Spengler (Swi) WB Aqua Protect Veranclassic
114 Geoffrey Soupe (Fra) Cofidis, Solutions Credits
115 Mark McNally (GBr) Wanty-Groupe Gobert
116 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
117 Kenneth Vanbilsen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
118 Marco Marcato (Ita) UAE Team Emirates
119 Michaël Van Staeyen (Bel) Cofidis, Solutions Credits
120 Sjoerd van Ginneken (Ned) Roompot-Nederlandse Loterij
121 Alberto Bettiol (Ita) BMC Racing Team
122 Ivan Garcia (Spa) Bahrain-Merida
123 Kristoffer Halvorsen (Nor) Team Sky
124 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
125 Julien Stassen (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
126 Oliviero Troia (Ita) UAE Team Emirates
127 Ben Swift (GBr) UAE Team Emirates
128 Alex Dowsett (GBr) Katusha-Alpecin
129 David Per (Slo) Bahrain-Merida
130 Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin
131 Borut Bozic (Slo) Bahrain-Merida
132 Michael Hepburn (Aus) Mitchelton-Scott
133 Nicolas Dougall (RSA) Dimension Data
134 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida
135 Michael Goolaerts (Bel) Veranda’s Willems Crelan
136 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
137 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Wanty-Groupe Gobert
138 Tim Declercq (Bel) Quick-Step Floors
139 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
140 Thomas Leezer (Ned) LottoNL-Jumbo
141 Bryan Coquard (Fra) Vital Concept Club
142 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
143 Oscar Gatto (Ita) Astana Pro Team
144 Kenny Dehaes (Bel) WB Aqua Protect Veranclassic
145 Jasper De Buyst (Bel) Lotto Soudal
146 Tony Gallopin (Fra) AG2R La Mondiale
147 Kris Boeckmans (Bel) Vital Concept Club
148 Dries De Bondt (Bel) Veranda’s Willems Crelan
149 Julien Morice (Fra) Vital Concept Club 0:11:56
LO SQUALO SBANCA LA SLOT DELLA SANREMO
marzo 17, 2018 by Redazione
Filed under 1) MILANO - SANREMO, News
Vincenzo Nibali vince alla grande la Classicissima con un’azione di forza sul Poggio che non lascia scampo agli avversari. Il tentativo di inseguimento di Trentin naufraga negli ultimi chilometri sull’Aurelia, tratto in cui Nibali stringe i denti e riesce per un soffio a resistere al disperato tentativo di rientro del gruppo. Beffati i velocisti che, fino al Poggio, erano riusciti a tenere chiusa la corsa in un modo per loro ideale.
Non è la sua corsa in assoluto e quella di quest’anno non lo era neppure in modo relativo, visto come si è sviluppata. Ma Vincenzo Nibali (Bahrain Merida) è noto per essere in grado di tirare fuori il coniglio dal cilindro quando meno te lo aspetti ed è esattamente quello che ha fatto oggi, inventandosi un’azione che, per audacia ed imprevedibilità, ha lasciato tutti di stucco, favorendo così il guadagno di un piccolo gruzzoletto di secondi, che gli hanno consentito di presentarsi sul rettilineo d’arrivo con un vantaggio sufficiente a tagliare il traguardo di Via Roma braccia al cielo, nonostante il disperato tentativo di recupero del gruppo, andato praticamente in porto sulla linea d’arrivo, quando oramai era troppo tardi.
In realtà, due elementi potevano far presagire da un lato il possibile tentativo del siciliano, dall’altro la concreta possibilità di vincere. Durante le fasi importanti della corsa Nibali ha, infatti, fatto a “sportellate” per riuscire a mantenere le posizioni migliori in gruppo, sia sui tre storici capi, sia sulla Cipressa, e questo è l’elemento che poteva ingenerare il sospetto che lo “Squalo” fosse venuto a questa corsa per tentare di fare risultato. La caratteristica della Sanremo che, invece, poteva far pensare alla possibilità per un corridore come Nibali di imporsi era il chilometraggio. Per un fondisti di talento come lui, i più di 300 Km da percorrere (considerando anche i 7,5 Km da pedalare per raggiungere il via ufficiale) potevano essere l’elemento decisivo per riuscire a fare la differenza, nel momento nel quale le energie degli avversari si sarebbero ridotte al lumicino. La progressiva riduzione delle distanze delle corse attuali fa sì che, specialmente i più giovani, non siano più abituati a chilometraggi come quello della Sanremo, che ha lasciato la propria lunghezza quasi invariata rispetto al 1907, anno della prima edizione.
La vittoria di Nibali, inoltre, ha riportato questa meravigliosa corsa nella sua giusta dimensione per quanto riguarda la levatura dei vincitori. Scorrendo l’albo d’oro si trovano nomi come quelli di Girardengo, Binda, Bartali, Coppi, Merckx, Gimondi, De Vlaeminck, Fignon, Bugno,Chiappucci, Jalabert, oltre a molti altri che tralasciamo solo per brevità.
Nel ciclismo moderno, però, le caratteristiche del percorso hanno molto spesso portato alla volata, premiando i velocisti ma, anche in quei casi, coloro che sono riusciti a vincere sono stati quelli che hanno retto meglio il chilometraggio che oggi solo questa corsa presenta.
La Cipressa e il Poggio non sono salite durissime e, per di più, vengono percorse a velocità spesso molto elevate anche se regolari, rendendo difficili tentativi di attacco. Tuttavia, dopo aver percorso 290 K anche questa strategia di gara può saltare ed è esattamente ciò che è accaduto oggi. I velocisti sono riusciti a tenere narcotizzata la corsa nonostante la capitolazione della fuga già dal Capo Berta, quando mancavano ancora 40 Km alla conclusione. Sulla Cipressa uomini come Démare (Groupama – FDJ) sono andati in carrozza, leccandosi i baffi pensando alla volata finale nella quale le loro possibilità sarebbero state significativamente elevate. Anche la media molto bassa, dovuta anche al veloce formarsi di una fuga con uomini senza grandi pretese ed alla pioggia che è caduta copiosa per moltissimi chilometri prima di lasciar spazio ad ampie schiarite, sembrava favorire i velocisti, che così potevano risparmiare energie.
La fuga, come si diceva, è partita dopo pochissimi chilometri di gara ed era composta da Mirco Maestri e Lorenzo Rota (Bardiani – CSF), Evgeny Koberniak (Gazprom – Rusvelo), Guy Sagiv e Dennis Van Winden (Israel Cycling Academy), Sho Hatsuyama (NIPPO – Vini Fantini – Europa Ovini), Charles Planet (Novo Nordisk), Matteo Bono (UAE Team Emirates) e Jacopo Mosca (Wilier – Selle Italia).
Questi uomini hanno avuto un vantaggio massimo vicino ai 7 minuti, ma il gruppo ha sempre tenuto sotto controllo l’azione di costoro, che hanno preso moltissima acqua durante la loro azione. Il tentativo ha intrapreso il viale del tramonto nella marcia di avvicinamento alla fase calda della corsa ed è terminato definitivamente lungo la discesa del Capo Berta, dopo che il gruppo di testa si era appena sgretolato sulle pendenze più cattive del celebre strappo. In quel frangente il primo grosso nome a farne le spese è stato quello del tedesco Marcel Kittel (Team Katusha – Alpecin), che partecipava alla Sanremo per la prima volta in carriera.
Da questo momento è stata una guerra di posizione, con gli uomini più blasonati impegnati a tenere le migliori posizioni, anche perché ritrovarsi dietro in queste fasi potrebbe anche voler dire salutare definitivamente le speranze di vittoria. Diverse cadute si sono registrate negli ultimi 40 Km e la più paurosa è stata certamente quella occorsa a Mark Cavendish (Dimension Data) che, nel tratto immediatamente precedente l’imbocco del Poggio, è andato ad impattare violentemente contro uno spartitraffico posto dopo l’uscita di un rondò, facendo un volo pauroso e venendo centrato da un altro corridore che sopraggiungeva.
Sulla Cipressa, gli uomini di Démare hanno tenuto una andatura molto regolare e neppure l’avvicendarsi in testa degli Sky ha potuto scalfire la tranquillità del campione francese che, nella pericolosa discesa successiva, ha messo di nuovo in testa i suoi uomini e si è ripresentato sull’Aurelia addirittura con qualche secondo di vantaggio sul resto del gruppo, ancora composto da ben oltre cento unità.
Nel generale tentativo di restare davanti si è arrivati al Poggio con i migliori intenti a fare a spallate. Appena iniziato lo salita è partito Marcus Burghardt (Bora – Hansgrohe), che sembra più intenzionato ad accelerare l’andatura del gruppo in vista di un attacco di Peter Sagan piuttosto che a staccare gli altri. Quasi subito Jean-Pierre Drucker (BMC) si è riportato sul tedesco ma, tramontato tale tentativo, si è mosso Krists Neilands (Israel Cycling Academy) con a ruota Vincenzo Nibali. Dietro si sono marcati un po’ troppo, pensando ad un tentativo effimero e, nel tratto più duro della salita, lo “Squalo dello Stretto” ha provato l’affondo deciso, riuscendo a guadagnare una decina di secondi grazie all’indecisione di Sagan e Michał Kwiatkowski (Sky), che continuavano a marcarsi tra loro aspettando ognuno che fosse l’altro a prendere in mano la situazione. In un simile quadro l’esperto Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), intuito il pericolo concreto, si è lanciato all’inseguimento ed un’altra volta Sagan e Kwiatkowski non sono saltati sulla ruota del corridore di Borgo Valsugana, lasciandolo da solo all’inseguimento di Nibali. Trentin ha continuato l’inseguimento nella discesa ma, una volta ritornato sull’Aurelia, il gruppo, lanciato a forte velocità, lo ha tosto riassorbito.
Gli ultimi 2,8 Km sono stati i più duri per Nibali che, dopo aver affrontato la discesa a forte velocità, ha dovuto dare fondo a tutte le energie per resistere al ritorno del gruppo su vialoni dritti e larghi da percorrere faccia al vento. In un simile terreno, 100 corridori che inseguono un uomo solo sono certamente in grado di recuperare una decina di secondi ma, ancora una volta, gli avversari del messinese non sono riusciti a condurre un inseguimento strutturato, procedendo un po’ disordinatamente alla ricerca di una quadra che non hanno mai trovato. Il vantaggio di Nibali ha cominciato a polverizzarsi solo quando da dietro hanno lanciato lo sprint lungo. Tutto ciò non è stato sufficiente per raggiungere il bravissimo siciliano che ha tagliato lo storico traguardo di Via Roma con almeno un paio di biciclette di vantaggio su Caleb Ewan (Mitchelton-Scott) che ha preceduto Arnaud Démare.
Dopo l’ormai lontano successo di Filippo Pozzato, datato 2006,, la Classicissima prende di nuovo la strada dell’Italia, grazie ad un numero veramente pregevole di Vincenzo Nibali.
Anche se la condotta di gara degli avversari dopo l’attacco ha certamente favorito la vittoria del siciliano, non si può non apprezzare la classe e la fantasia di questo atleta che si conferma un fuoriclasse che, dove non arriva con le gambe, arriva con la testa e con una perfetta visione di gara.
Dopo la conclusione, Nibali affermerà che la strategia di gara era quella di fare da stopper per portare alla volata Sonny Colbrelli, ma è apparso chiaro che l’inserimento in eventuale tentativo era finalizzato a tenere aperte entrambe le possibilità per la squadra.
La stagione delle classiche monumento non poteva iniziare in un modo migliore e si spera che anche la corse del Nord possano offrire grande spettacolo e qualche soddisfazione per i nostri atleti che vi parteciperanno. Il prossimo grande appuntamento sarà rappresentato dalla Gand-Wevelgem di domenica prossima, che anticiperà di una settimana l’atteso Giro delle Fiandre, quest’anno in calendario il giorno di Pasqua.
Benedetto Ciccatone
ORDINE D’ARRIVO
1 Vincenzo Nibali (Ita) Bahrain-Merida 7:18:43
2 Caleb Ewan (Aus) Mitchelton-Scott
3 Arnaud Demare (Fra) Groupama-FDJ
4 Alexander Kristoff (Nor) UAE Team Emirates
5 Jurgen Roelandts (Bel) BMC Racing Team
6 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
7 Michael Matthews (Aus) Team Sunweb
8 Magnus Cort (Den) Astana Pro Team
9 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
10 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
11 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky
12 Matti Breschel (Den) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
13 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
14 Sacha Modolo (Ita) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
15 Marco Canola (Ita) Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini
16 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
17 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
18 Nathan Haas (Aus) Katusha-Alpecin
19 Elia Viviani (Ita) Quick-Step Floors
20 Maximiliano Richeze (Arg) Quick-Step Floors 0:00:04
21 Daryl Impey (RSA) Mitchelton-Scott
22 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal 0:00:05
23 Krists Neilands (Lat) Israel Cycling Academy
24 Jos van Emden (Ned) LottoNL-Jumbo
25 Matej Mohoric (Slo) Bahrain-Merida
26 Tony Gallopin (Fra) AG2R La Mondiale
27 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
28 Luis León Sanchez (Spa) Astana Pro Team
29 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
30 Christopher Juul Jensen (Den) Mitchelton-Scott
31 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
32 Daniel Oss (Ita) Bora-Hansgrohe 0:00:10
33 Heinrich Haussler (Aus) Bahrain-Merida 0:00:11
34 Simon Spilak (Slo) Katusha-Alpecin 0:00:15
35 Julian Alaphilippe (Fra) Quick-Step Floors
36 Oscar Gatto (Ita) Astana Pro Team 0:00:17
37 Matteo Trentin (Ita) Mitchelton-Scott
38 Julien Vermote (Bel) Dimension Data 0:00:32
39 Edward Theuns (Bel) Team Sunweb
40 Scott Thwaites (GBr) Dimension Data
41 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
42 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale
43 Koen de Kort (Ned) Trek-Segafredo
44 Ben Swift (GBr) UAE Team Emirates
45 August Jensen (Nor) Israel Cycling Academy
46 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo
47 Guillaume Boivin (Can) Israel Cycling Academy
48 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb 0:00:34
49 Jacopo Guarnieri (Ita) Groupama-FDJ
50 Enrico Battaglin (Ita) LottoNL-Jumbo
51 Davide Cimolai (Ita) Groupama-FDJ 0:00:45
52 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia 0:00:53
53 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin 0:01:02
54 Sven Erik Bystrøm (Nor) UAE Team Emirates
55 Danny van Poppel (Ned) LottoNL-Jumbo
56 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
57 Carlos Barbero (Spa) Movistar Team 0:01:21
58 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe 0:01:27
59 Zakkari Dempster (Aus) Israel Cycling Academy
60 Igor Boev (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:02:23
61 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
62 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
63 Matthieu Ladagnous (Fra) Groupama-FDJ
64 Edoardo Zardini (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
65 David Lozano (Spa) Team Novo Nordisk
66 Giulio Ciccone (Ita) Bardiani CSF
67 Clement Venturini (Fra) AG2R La Mondiale
68 Koen Bouwman (Ned) LottoNL-Jumbo
69 Kristian Sbaragli (Ita) Israel Cycling Academy
70 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale
71 Ignatas Konovalovas (Ltu) Groupama-FDJ
72 Artem Nych (Rus) Gazprom-Rusvelo
73 Stephen Cummings (GBr) Dimension Data
74 Sergey Firsanov (Rus) Gazprom-Rusvelo
75 Philippe Gilbert (Bel) Quick-Step Floors
76 Fabio Sabatini (Ita) Quick-Step Floors
77 Carlos Betancur (Col) Movistar Team
78 Sebastian Langeveld (Ned) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
79 Alexis Gougeard (Fra) AG2R La Mondiale
80 Juan José Lobato (Spa) Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini
81 Ivan Santaromita (Ita) Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini
82 Marco Tizza (Ita) Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini
83 Neilson Powless (USA) LottoNL-Jumbo 0:02:56
84 Winner Anacona (Col) Movistar Team 0:03:52
85 Franco Pellizotti (Ita) Bahrain-Merida 0:04:00
86 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida
87 Nikolas Maes (Bel) Lotto Soudal 0:04:50
88 Gijs Van Hoecke (Bel) LottoNL-Jumbo
89 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
90 Salvatore Puccio (Ita) Team Sky
91 Daniele Bennati (Ita) Movistar Team
92 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
93 Simone Consonni (Ita) UAE Team Emirates
94 Dayer Quintana (Col) Movistar Team
95 Alberto Bettiol (Ita) BMC Racing Team 0:05:20
96 Simone Ponzi (Ita) Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini
97 Michael Valgren (Den) Astana Pro Team
98 Giovanni Carboni (Ita) Bardiani CSF
99 Dylan van Baarle (Ned) Team Sky
100 Enrico Barbin (Ita) Bardiani CSF
101 Aleksandr Vlasov (Rus) Gazprom-Rusvelo
102 Davide Villella (Ita) Astana Pro Team
103 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
104 Sam Bewley (NZl) Mitchelton-Scott
105 Lennard Kämna (Ger) Team Sunweb
106 Roger Kluge (Ger) Mitchelton-Scott
107 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team 0:05:22
108 Mirco Maestri (Ita) Bardiani CSF 0:06:14
109 Jasper De Buyst (Bel) Lotto Soudal 0:06:42
110 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe 0:07:53
111 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo
112 Jens Keukeleire (Bel) Lotto Soudal 0:08:30
113 Guillaume Bonnafond (Fra) Cofidis, Solutions Credits
114 Alessandro Tonelli (Ita) Bardiani CSF 0:08:37
115 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo 0:09:37
116 Joonas Henttala (Fin) Team Novo Nordisk
117 Ryan Mullen (Irl) Trek-Segafredo
118 Andrea Peron (Ita) Team Novo Nordisk
119 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal
120 Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin
121 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
122 Marco Coledan (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
123 Victor De La Parte (Spa) Movistar Team
124 Kristijan Koren (Slo) Bahrain-Merida
125 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
126 Maarten Wynants (Bel) LottoNL-Jumbo
127 Ian Stannard (GBr) Team Sky
128 Simone Andreetta (Ita) Bardiani CSF
129 Mickael Delage (Fra) Groupama-FDJ 0:11:40
130 Lars Bak (Den) Lotto Soudal
131 Charles Planet (Fra) Team Novo Nordisk
132 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe
133 Stepan Kuriyanov (Rus) Gazprom-Rusvelo
134 Dennis van Winden (Ned) Israel Cycling Academy
135 Lorenzo Rota (Ita) Bardiani CSF
136 Sam Brand (GBr) Team Novo Nordisk
137 Guy Sagiv (Isr) Israel Cycling Academy
138 Olivier Le Gac (Fra) Groupama-FDJ
139 Truls Engen Korsaeth (Nor) Astana Pro Team
140 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
141 Jay Thomson (RSA) Dimension Data
142 Umberto Poli (Ita) Team Novo Nordisk
143 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
144 Damiano Cima (Ita) Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini
145 Jacopo Mosca (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
146 Luke Rowe (GBr) Team Sky
147 Nikolai Cherkasov (Rus) Gazprom-Rusvelo 0:13:19
148 Cyril Lemoine (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:15:03
149 Bert Van Lerberghe (Bel) Cofidis, Solutions Credits
150 Sho Hatsuyama (Jpn) Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini
151 Hector Carretero (Spa) Movistar Team
152 Svein Tuft (Can) Mitchelton-Scott 0:16:13
153 Maxim Belkov (Rus) Katusha-Alpecin
154 Taylor Phinney (USA) EF Education First-Drapac p/b Cannondale
155 Marcel Kittel (Ger) Katusha-Alpecin
156 Tim Declercq (Bel) Quick-Step Floors 0:16:32
157 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
158 Brian Kamstra (Ned) Team Novo Nordisk
159 Matteo Busato (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
160 Jakub Mareczko (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
161 Filippo Ganna (Ita) UAE Team Emirates 0:16:53
162 Liam Bertazzo (Ita) Wilier Triestina-Selle Italia
163 Daniel Teklehaimanot (Eri) Cofidis, Solutions Credits 0:21:00
164 Evgeny Kobernyak (Rus) Gazprom-Rusvelo
TOUR DE FRANCE 2017
giugno 29, 2017 by Redazione
Filed under Tour de France
TOUR DE FRANCE 2017
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RADUNO DI PARTENZA
1a TAPPA: DÜSSELDORF (cronometro individuale)
2a TAPPA: DÜSSELDORF – LIEGI
3a TAPPA: VERVIERS – LONGWY
4a TAPPA: MONDORF-LES-BAINS – VITTEL
5a TAPPA: VITTEL – LA PLANCHE DES BELLES FILLES
6a TAPPA: VESOUL – TROYES
7a TAPPA: TROYES – NUITS-SAINT-GEORGES
8a TAPPA: DOLE – STATION DES ROUSSES
9a TAPPA: NANTUA – CHAMBÉRY
10a TAPPA: PÉRIGUEUX – BERGERAC
11a TAPPA: EYMET – PAU
12a TAPPA: PAU – PEYRAGUDES
13a TAPPA: SAINT-GIRONS – FOIX
14a TAPPA: BLAGNAC – RODEZ
15a TAPPA: LAISSAC-SÉVÉRAC L’EGLISE – LE PUY-EN-VELAY
16a TAPPA: LE PUY-EN-VELAY – ROMANS-SUR-ISÈRE
17a TAPPA: LA MURE – SERRE CHEVALIER
18a TAPPA: BRIANÇON – IZOARD
19a TAPPA: EMBRUN – SALON-DE-PROVENCE
20a TAPPA: MARSIGLIA (cronometro individuale)
21a TAPPA: MONTGERON – PARIGI
MESTA LIEGI: ADDIO MICHELE
aprile 24, 2017 by Redazione
Filed under 7) LIEGI - BASTOGNE - LIEGI, News
Difficile scrivere di corse con nella testa e nel cuore la notizia della morte di Scarponi, ucciso mentre si allenava dall’errore omicida del guidatore di un furgone. Ci pensa Alejandro Valverde a immortalare il ricordo di Michele trionfando tra le lacrime a Liegi.
È uno strazio pensarci ora, ma Michele Scarponi è stato – anche – il miglior corridore italiano per la Liegi fra tutte le generazioni successive all’epoca dorata dei Bettini, Rebellin e Di Luca. Con la solita umiltà sorniona, non ha mai strombazzato la propria solidità nella decana delle Classiche, quella che sa sorridere anche agli scalatori ma solo se se dotati di guizzo, intuito e classe: ha sempre coltivato in modo quasi intimo una storia d’amore personale con la severa signora belga, sfiorando il podio all’esordio, un neoprofessionista di appena ventitré anni col completo zebrato della Domina, e di nuovo quando fu quinto dieci anni dopo, all’ultima stagione in Lampre, non mancando di intascare nel frattempo un altro paio di top ten. I Gasparotto o Nibali, invece, pur avendo dato una più netta impressione di poter agguantare la vittoria, non han brillato che per un paio di stagioni su queste strade. Il ricordo più recente e indelebile è quello di Scarponi che nel 2015 scala la leggendaria Redoute in testa alla corsa, mezzo minuto davanti al gruppo, con il giovanissimo e talentuoso Chaves in scia. Stava lavorando in funzione del capitano Fuglsang, oggi in lacrime alla partenza, ma quell’istantanea di Michele che scollina davanti a tutti sulle rampe del mito è un piccolo regalo che si fece e ci fece: proprio oggi acquista una rilevanza speciale.
È bello allora che arrivi qui il primo di una serie di omaggi a Michele Scarponi da parte dei suoi amici nel mondo del ciclismo, e la parola “amici” per una volta non sembra abusata come troppo spesso accade: Valverde, vincitore con gli indici e lo sguardo puntati al cielo, stenta a parlare nell’intervista, rifiuta come prima domanda di commentare il finale di gara e impone, anzitutto, il ricordo commosso, con la voce rotta e gli occhi rossi di pianto, del collega italiano e della famiglia di questi, a cui devolverà il premio.
Lo sprint folgorante di Valverde, a conclusione di una progressione che sgretola e spazza via la concorrenza, è uno dei pochi gesti tecnici che danno lustro a una giornata a cui, oggi, non ci sentiamo di rimproverare il solito, oppressivo grigiore e l’andamento mesto, contratto, come di chi corra con il cuore in un pugno. Sembra ormai questo il destino costante della Liegi, in attesa di novità che la ravvivino, però, solo per quest’anno, è davvero già molto riuscire a trovare la voglia di correre, spingere, scattare, soffrire.
Poche note di cronaca. La fuga del mattino dilaga, ma si sfalda sulla Rocca dei Falchi nonostante i sussulti finali dell’indefessa coppia Cofidis con Rossetto e Perez. Dietro bisogna aspettare il Maquisard affinché prenda corpo una mossa robusta, con in luce gli ottimi De Marchi, Brambilla e Benedetti rodando i motori per il Giro, assieme a nomi noti come Latour o Betancur, che fa respirare i suoi compagni Movistar fino ad allora in testa al gruppo, o la coppia Dimension Data di Fraile e Haas. La Redoute però, invece che spaccare la corsa, la rimpasta, con le trenate di Sebastian Henao e Kreuziger che ricuciono i distacchi. Eccoci alla Rocca dei Falchi dove ci prova l’altro Henao, il più forte Sergio Luis, con Kreuziger stavolta più aggressivo che difensivo. La testa del gruppo si rimescola con gli abituali giri di mano che vedono gruppetti diversi provare a sganciarsi tra scatti e controscatti – tutti piuttosto timidi, invero – finché non se ne va un’altra buona azione con il sempre coraggioso Tim Wellens a fare la parte del leone, più di nuovo un paio di italiani, Villella che scorta il suo capitano Woods, e Damiano Caruso che sembra pensare soprattutto ai suoi capitani belgi rimasti in gruppo, Van Avermaet e Teuns. Ci sono anche l’assatanato Kreuziger e la promessa Sam Oomen (oltre a Vuillermoz e Konrad).
La Sky è rimasta fuori dal mazzo e si incarica dunque di menare le danze dietro, levando le castagne dal fuoco a un Valverde provvisoriamente a corto di compagni. Moscon, il trentino 23enne che già fu splendido alla Roubaix, viene speso in un’infinita menata da mulo che smonta le velleità degli attaccanti, dei quali si rilancia in avanti solo l’indomito Wellens, senza che però il suo vantaggio faccia mai sperare che possa superare il Saint-Nicolas, la salita degli italiani che ci introduce al gran finale. Fedele al suo nome, la côte tra le case di mattoni imbruniti si apre e si chiude con begli spunti italici: il primo è ancora Villella, che allunga fluido, e viene agguantato solo dalla duplice fucilata di Sergio Henao e Albasini, ansiosi di anticipare. Il gruppo si ricompatta grazie all’intensità di Ion Izagirre altro gregario più o meno involontario di Valverde (in Movistar l’anno scorso, ma ora sarebbe pure capitano in casa Bahrein-Merida!): tuttavia prima che spiani l’ultimo metro del Saint-Nicolas squilla di nuovo un acuto italiano, con Formolo che allunga decisissimo e prende il largo, mentre dietro si tentenna.
Formolo regge bene sui saliscendi infarciti di sanpietrini, ma lo strappo finale di Ans incombe: il primo allungo è di Fraile, ma le polveri sono bagnate da quella fuga di tanti km fa.
Al fulmicotone la sparata di Daniel Martin ai -800 metri dal traguardo, lui sì prende il largo e dribbla Formolo in scioltezza: dietro però è l’Orica che s’incarica di tirare il guinzaglio, peraltro con un’azione confusa in cui non è chiaro se Adam Yates e Albasini collaborino o pensino ciascuno a sé – l’impressione è che entrambi pensino a Valverde, finiranno infatti settimo e ottavo. Quando Valverde innesca la sua progressione, lo sparpaglìo è graduale ma inesorabile, la lunga fila indiana di una ventina di uomini che serpeggiava per le vie delle periferie belghe si sbriciola, perdono le ruote i Bardet, i Majka, i Van Avermaet, mentre Valverde piomba su Daniel Martin come il falco su un coniglio, rifiata in curva, riapre il gas in piena spinta ma in appena pochi metri già capisce di aver schiantato tutti e con ampio anticipo si rialza, leva gli indici, guarda lassù, oltre il cielo di polvere e limatura, lasciandosi alle spalle gli affanni di Martin ancora secondo, di Kwiatkowski in rimonta affannosa, di Matthews che sprinta forte in salita dopo aver sgomitato sorprendentemente sulla Redoute, di Izagirre indomito, e poi tutti gli altri. Pozzovivo dodicesimo, primo degli italiani nell’ordine d’arrivo, ma il primo italiano, oggi, passava il traguardo con Valverde.
Comunque Scarponi oggi sarebbe stato contento dell’azzardo e della smorfia sofferta di Formolo, delle sortite di Villella, delle puntate offensive in funzione dei capitani fatte da De Marchi, Brambilla o Caruso, di Moscon duro, umile e fedele, del proprio capitano di anni anteriori Fuglsang, che arriva a dieci secondi dopo una gara cominciata con un pianto a dirotto ma altresì del compagno e collega Cataldo che, già distrutto emotivamente al via, non ce l’ha fatta a finire.
Eppure, va detto, questa corsa da italiani vede gli italiani anche se degnissimi sempre più outsider e gregari. Forse c’è un qualche rapporto con il calo di oltre il 40% dei km in bici percorsi all’anno per abitante, in Italia rispetto al 1997, vent’anni fa, quando Michele era juniores?
Michele Scarponi fu tra i primi e più entusiasti professionisti a sostenere, l’iniziativa #salvaiciclisti, innescata ormai cinque anni fa. Da allora i ciclisti morti in Italia hanno superato i milleduecento. Michele è uno fra le centinaia di ciclisti che ogni anno vengono ammazzati sulle strade italiane, chi per lavoro – come nel suo caso, o di chi in bici ci va in fabbrica o in ufficio – chi per il puro piacere di spostarsi senza rumore e inquinamento. Non credete a chi dice che è perché la bici è intrinsecamente pericolosa: la straripante maggioranza delle morti è causata da un veicolo a motore. Non credete a chi dice che non potrebbe essere diversamente, perché le strade sono fatte per le automobili: negli altri Paesi europei la situazione è ben diversa rispetto all’Italia. In Francia, dove il ciclismo, numeri alla mano, si pratica quanto in Italia, i morti si attestano intorno ai 150 all’anno. La media italiana dal 2001 al 2015 è di 300.
L’Italia è di gran lunga il Paese con la peggior combinazione di pratica ciclistica relativamente moderata e gran numero di morti: la Polonia, con cui ci disputavamo il poco ambito trofeo, ha rivoluzionato la propria sicurezza stradale nell’ultimo quinquennio. La Spagna, vent’anni fa uno dei Paesi meno pedalatori del continente nonostante il mito Indurain, ha cambiato in modo sempre più radicale il proprio codice della strada dal 2001 al 2014, con governi di ogni colore, e nell’ultimo biennio il ciclismo amatoriale ha scavalcato calcio, nuoto e atletica diventato lo sport più praticato nel tempo libero.
L’isteria dei guidatori italiani, sulle strade o in rete, ignora che vent’anni fa la presenza ciclistica sulle strade del Belpaese era quasi doppia e l’auge recente ha recuperato solo parte di quel prezioso patrimonio. Come si circolava allora? E come faranno mai in Germania, Olanda, Danimarca, Svezia, Finlandia, Corea del Sud con tre, quattro, dieci volte i ciclisti che ha l’Italia? Saranno tutti in coda, o viceversa la mobilità è molto più fluida ed efficiente per tutti?
Mentre in altri Paesi, come appunto la Spagna, le leggi obbligano i guidatori di veicoli motorizzati a contemplare perennemente la possibilità della presenza di un ciclista per reagire di conseguenza (dal metro e mezzo di distanza obbligatoria per sorpassare, fino ai limiti di velocità ridotti in orari di forti flussi ciclistici, o all’obbligo di considerare il gruppo come un tutt’uno e quindi attendere il passaggio fino all’ultimo ciclista nelle rotonde, e molto altro), in Italia invece non si stimola questa cura costante, per cui il ciclista italico o è invisibile o disturba. Se l’occhio non si abitua a guardare sempre con la massima attenzione per individuare ciclisti, pedoni, motociclisti, insomma, la cosiddetta utenza debole, ebbene la probabilità del “non l’ho visto” incrementa esponenzialmente. Non è un caso: è un evento reso possibile o probabile da un contesto. Magari sei controluce, hai fretta, non vedi bene, e se non c’è niente “di grosso” in arrivo, ti butti. Con l’incuranza di chi non sa o finge di non sapere che sta conducendo, a tutti gli effetti, una potenziale arma omicida.
Il Presidente della Federciclismo dichiara che per Scarponi si è trattato di un “destino scritto male”: ad essere scritto male è il codice della strada italiano. “Si sta lavorando”, dice Di Rocco: ma è in carica da dodici anni e mentre in questo stesso periodo altre nazioni hanno fatto passi da gigante sia nella pratica ciclistica, sia nella sicurezza, noi arranchiamo nella prima e sprofondiamo nella seconda. Se davvero ci si tiene, sarebbe il caso di fare un gesto di rottura e dare le dimissioni, di fronte a un caso così eclatante. Che cosa ha fatto la FCI, ad esempio, dall’incidente gravissimo di Marina Romoli a oggi? Quali azioni concrete, quali proposte, quali pressioni sulla politica? Incrociare le dita, sperando che non accadesse qualcosa di ancora più grave? Con centinaia di morti all’anno non è questione di auspici, è solo una questione di tempo. Il tempo corre, i ciclisti vengono uccisi. E fare ciclismo diventa sempre più duro perché ancor più dei morti è il non sentirsi rispettati che fa crescere, giustamente, la paura. Michele – lo dichiarò – percepiva un aumento dei rischi e dell’aggressività del traffico, ma rimaneva ad allenarsi in Italia perché amava la propria famiglia e perché amava questo Paese: sarebbe ora che il Paese ricambiasse l’amore che Scarponi e i ciclisti e cicliste italiani di ogni età, passione, velocità riversano sulle strade dell’Italia.
Scarponi non era in doppia fila. Non era passato col rosso. Non parlava con un amico. Non era in gruppo. Non era uno “che crede di essere al Giro”, perché il Giro lui sapeva benissimo che cosa fosse. Non era uno “che si compra la bici da corsa poi non la sa guidare”. Non si prendeva rischi. Non faceva il prepotente. Aveva il casco.
E noi non dovremmo più tollerare queste sciocchezze sulle centinaia di ciclisti che come Michele vengono uccisi da mezzi a motore, per poi subire l’insulto di vedersi colpevolizzati senza alcun fondamento logico.
Se l’Italia fosse un Paese al passo con gli altri, almeno cento, centocinquanta, duecento vite di ciclisti all’anno non andrebbero perse. È pura matematica. E magari, tra esse, anche quella di un grande uomo e grande campione come Michele Scarponi. O magari no, magari sarebbero stati altri “i morti in meno”: il rischio è e sarà sempre parte del ciclismo come della vita, ogni ciclista lo accetta. Ma vogliamo davvero tollerare di rimanere con il dubbio che, se solo avessimo costruito una cultura stradale migliore, lui, Michele, come tanti altri, sarebbe tornato a casa leggero sui pedali?
Gabriele Bugada
1 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 6:24:27
2 Daniel Martin (Irl) Quick-Step Floors
3 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky 0:00:03
4 Michael Matthews (Aus) Team Sunweb
5 Jon Izaguirre (Spa) Bahrain-Merida
6 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale
7 Michael Albasini (Swi) Orica-Scott
8 Adam Yates (GBr) Orica-Scott 0:00:07
9 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac
10 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe
11 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
12 Domenico Pozzovivo (Ita) AG2R La Mondiale
13 Sergio Henao (Col) Team Sky
14 Rui Costa (Por) UAE Team Emirates 0:00:10
15 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
16 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo 0:00:14
17 Rudy Molard (Fra) FDJ
18 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
19 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal
20 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
21 Rigoberto Uran (Col) Cannondale-Drapac
22 Tom Dumoulin (Ned) Team Sunweb
23 Davide Formolo (Ita) Cannondale-Drapac
24 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team 0:00:24
25 Omar Fraile (Spa) Dimension Data 0:00:28
26 Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo
27 Roman Kreuziger (Cze) Orica-Scott 0:00:34
28 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team 0:00:51
29 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:54
30 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
31 Damiano Caruso (Ita) BMC Racing Team
32 Lawrence Warbasse (USA) Aqua Blue Sport
33 Jay McCarthy (Aus) Bora-Hansgrohe
34 Gianluca Brambilla (Ita) Quick-Step Floors
35 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
36 Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates
37 Enrico Gasparotto (Ita) Bahrain-Merida
38 Warren Barguil (Fra) Team Sunweb
39 Davide Villella (Ita) Cannondale-Drapac
40 Antwan Tolhoek (Ned) Team LottoNl-Jumbo
41 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
42 Floris De Tier (Bel) Team LottoNl-Jumbo
43 Igor Anton (Spa) Dimension Data
44 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin
45 Tom-Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Drapac
46 Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin
47 Sam Oomen (Ned) Team Sunweb
48 Louis Meintjes (RSA) UAE Team Emirates
49 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale
50 Serge Pauwels (Bel) Dimension Data 0:01:00
51 José Gonçalves (Por) Katusha-Alpecin
52 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team
53 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo
54 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:01:08
55 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal 0:01:56
56 Lilian Calmejane (Fra) Direct Energie
57 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo 0:02:13
58 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
59 Jose Rojas (Spa) Movistar Team
60 David De La Cruz (Spa) Quick-Step Floors 0:03:22
61 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:03:29
62 Nathan Haas (Aus) Dimension Data 0:03:38
63 Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
64 Tiago Machado (Por) Katusha-Alpecin 0:03:50
65 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert
66 Simon Clarke (Aus) Cannondale-Drapac
67 Stefan Denifl (Aut) Aqua Blue Sport
68 Alex Howes (USA) Cannondale-Drapac 0:04:42
69 André Cardoso (Por) Trek-Segafredo
70 Pawel Poljanski (Pol) Bora-Hansgrohe
71 Nick Van Der Lijke (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij 0:04:50
72 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida 0:05:01
73 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 0:05:31
74 Carlos Betancur (Col) Movistar Team
75 Eliot Lietaer (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
76 Dion Smith (NZl) Wanty – Groupe Gobert
77 Yoann Bagot (Fra) Cofidis, Solutions Credits
78 Gianni Moscon (Ita) Team Sky 0:05:35
79 Diego Rosa (Ita) Team Sky
80 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team
81 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:05:41
82 Fabien Grellier (Fra) Direct Energie 0:06:14
83 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:07:27
84 Thomas Sprengers (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:07:40
85 Alexey Vermeulen (USA) Team LottoNl-Jumbo
86 Arthur Vichot (Fra) FDJ
87 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
88 Rúben Guerreiro (Por) Trek-Segafredo
89 Sebastian Henao (Col) Team Sky
90 Mark Christian (GBr) Aqua Blue Sport
91 Anthony Roux (Fra) FDJ
92 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors
93 Matej Mohoric (Slo) UAE Team Emirates
94 Guillaume Martin (Fra) Wanty – Groupe Gobert
95 Yukiya Arashiro (Jpn) Bahrain-Merida
96 Sébastien Delfosse (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
97 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal
98 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
99 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits
100 José Mendes (Por) Bora-Hansgrohe
101 Paul Martens (Ger) Team LottoNl-Jumbo
102 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky
103 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb
104 Michal Golas (Pol) Team Sky
105 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
106 Amael Moinard (Fra) BMC Racing Team
107 Toms Skujins (Lat) Cannondale-Drapac
108 Benoit Vaugrenard (Fra) FDJ
109 Arnaud Courteille (Fra) FDJ
110 Kevin Reza (Fra) FDJ
111 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team
112 Thomas Voeckler (Fra) Direct Energie
113 Jonathan Hivert (Fra) Direct Energie
114 Alberto Losada (Spa) Katusha-Alpecin
115 Ángel Vicioso (Spa) Katusha-Alpecin
116 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team 0:07:52
117 Anthony Perez (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:08:41
118 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 0:09:15
119 Antoine Warnier (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect 0:10:39
120 Bryan Nauleau (Fra) Direct Energie
121 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert
122 Perrig Quemeneur (Fra) Direct Energie
123 Gregory Habeaux (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
124 Christophe Masson (Fra) WB Veranclassic Aqua Protect
125 Dries Van Gestel (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
126 Matteo Bono (Ita) UAE Team Emirates
127 Marco Minnaard (Ned) Wanty – Groupe Gobert
128 Odd Christian Eiking (Nor) FDJ
129 Jeroen Meijers (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
130 Tsgabu Grmay (Eth) Bahrain-Merida
131 Pieter Weening (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
132 Matvey Mamykin (Rus) Katusha-Alpecin 0:10:44
133 Guillaume Bonnafond (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:11:32
134 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team 0:13:11
135 Remy Mertz (Bel) Lotto Soudal
136 Aaron Gate (NZl) Aqua Blue Sport
137 Andriy Grivko (Ukr) Astana Pro Team
138 Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
139 Simon Gerrans (Aus) Orica-Scott
140 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
141 Oscar Riesebeek (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
142 Dries Devenyns (Bel) Quick-Step Floors
143 Michel Kreder (Ned) Aqua Blue Sport
144 Romain Guillemois (Fra) Direct Energie 0:13:32
145 Grega Bole (Slo) Bahrain-Merida
146 Pierre Roger Latour (Fra) AG2R La Mondiale 0:13:55
147 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale
148 Petr Vakoc (Cze) Quick-Step Floors 0:14:09
149 Benjamin Declercq (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:14:41
150 Aime De Gendt (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
151 Rein Taaramäe (Est) Katusha-Alpecin
152 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:15:35
153 Simon Yates (GBr) Orica-Scott 0:16:39
VALVERDE, POKERISSIMO CON VISTA LIEGI
aprile 19, 2017 by Redazione
Filed under 6) FRECCIA VALLONE, News
Quarto successo consecutivo e quinto in carriera alla Freccia Vallone per il fuoriclasse murciano che, dopo il gran lavoro della sua Movistar per tenere sotto controllo gli attaccanti di giornata, scherza con gli avversari sul muro di Huy per poi fare il vuoto negli ultimi 150 metri e imporsi davanti a Daniel Martin e al sorprendente Dylan Teuns, candidandosi nel ruolo di grande favorito anche per la “Doyenne”. In casa Italia arriva il 10° posto di Diego Ulissi e con lui si mettono in evidenza anche Alessandro De Marchi, rimasto al comando prima da solo e poi in compagnia di Bob Jungels, e Gianni Moscon, determinante nell’andare a riprendere il lussemburghese prima della rampa finale.
Dopo un’avvincente Amstel Gold Race che ha visto il successo di un Philippe Gilbert tornato ai fasti di qualche anno fa il Trittico delle Ardenne è proseguito con la Freccia Vallone che – anche alla luce dei forfait del campione belga, per via di un risentimento muscolare che lo costringerà a saltare anche Liegi-Bastogne-Liegi e Giro d’Italia, e di Julien Alaphilippe, secondo nelle ultime due edizioni e fermo ai box per problemi a un ginocchio – aveva un favorito d’obbligo in Alejandro Valverde (Movistar), autore di uno strabordante avvio di stagione e già capace di imporsi in cima al muro di Huy nelle ultime tre edizioni, oltre che in quella del 2006.
Non a caso è stata la formazione guidata da Eusebio Unzué a mantenere cucita la corsa per gran parte dei 204,5 km del percorso, incaricandosi di tenere sotto controllo e poi andare a riprendere la fuga iniziale, che ha visto protagonisti Fabien Doubey (Wanty-Gobert), Yoann Bagot (Cofidis), Nils Politt (Katusha-Alpecin), Romain Guillemois (Direct Énergie), Daniel Pearson (Aqua Blue) e Olivier Pardini (WB Veranclassic), che dopo il primo dei tre passaggi previsti sul muro di Huy è rimasto per un breve tratto solo al comando, e a non dare spazio ai successivi contrattacchi. Un brillante Alessandro De Marchi (BMC) ci ha provato una prima volta sulla Côte d’Ereffe, venendo strettamente marcato da Carlos Betancur, e poi ha fatto il vuoto sulla Côte de Cherave a 35 km dal traguardo, acquisendo una ventina di secondi margine sul resto del gruppo.
A sparigliare le carte ci ha provato la Quick-Step Floors che, rimasta orfana di due dei tre capitani e potendo contare sul solo Daniel Martin, si è portata in testa lungo il secondo passaggio sul muro per lanciare Bob Jungels, che si è rapidamente riportato su De Marchi e, dopo aver percorso un tratto in compagnia del 30enne friulano, lo ha addirittura staccato in un tratto in discesa e ha acquisito fino a 50” di margine. Sembrava che l’azione dell’emergente lussemburghese potesse avere buon gioco, alla luce del fatto che la Movistar era rimasta a corto di uomini e al pari dell’Orica-Scott, che aveva affiancato la compagine iberica nel condurre l’inseguimento, non sembra avere le forze per andarlo a riprendere. Invece, determinante è stato il gran lavoro di Gianni Moscon (Sky) che, dopo aver replicato sulla Côte de Cherave, penultima ascesa di giornata, a un allungo di Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), si è portato in testa al gruppo dove pedalavano i suoi capitani di giornata Sergio Henao e Michal Kwiatkowski e ha fatto sì che il vantaggio di Jungels venisse dimezzato ai piedi della rampa finale.
Non c’è stato, dunque, nulla da fare per il battistrada e l’ascesa verso il traguardo si è trasformata in una lunga fase di studio con Valverde che, similmente a quanto fatto negli ultimi anni, ha preso la testa del plotoncino che andava via via sfilacciandosi attendendo le mosse dei suoi avversari, tra i quali si è visto un Diego Ulissi (UAE-Abu Dhabi) finalmente competitivo dopo le ultime non esaltanti uscite. A rompere gli indugi è stato Romain Gaudu (FDJ): a quel punto il fuoriclasse murciano ha preso la ruota del giovane francese e ai -150 metri dal traguardo con irrisoria facilità ha salutato la compagnia, andando a conquistare la sua quinta Freccia Vallone e il decimo successo in una stagione che lo sta vedendo dominante come mai, forse, lo era stato in passato. La piazza d’onore è andata, con una buona rimonta nel finale, a Daniel Martin che in prossimità della linea del traguardo ha avuto la meglio su di un sorprendente Dylan Teuns (BMC), mentre 4° si è piazzato Henao davanti a Michael Albasini (Orica-Scott), che si è confermato dopo il terzo posto dell’Amstel Gold Race, a un buon Warren Barguil (Team Sunweb), a un Kwiatkowski per il quale le pendenze estrema del muro di Huy si sono rivelate un po’ troppo ostiche, al duo della FDJ composto da Rudy Molard e da Gaudu e a un Ulissi che è un po’ calato nell’ultimo tratto ma ha salvato un piazzamento nella top ten mentre l’altro azzurro atteso alla vigilia, Enrico Gasparotto, non ha portato a termine la prova, probabilmente a causa dei postumi della caduta avvenuta all”Amstel. L’attenzione si sposta ora sulla Liegi-Bastogne-Liegi con Valverde che sarà ancora una volta l’uomo da battere dopo i successi conquistati nel 2006, nel 2008 e nel 2015.
Marco Salonna
ORDINE D’ARRIVO
1 Alejandro Valverde (Spa) Movistar Team 5:15:37
2 Daniel Martin (Irl) Quick-Step Floors 0:00:01
3 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
4 Sergio Henao (Col) Team Sky
5 Michael Albasini (Swi) Orica-Scott
6 Warren Barguil (Fra) Team Sunweb
7 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky
8 Rudy Molard (Fra) FDJ
9 David Gaudu (Fra) FDJ
10 Diego Ulissi (Ita) UAE Team Emirates
11 Michael Woods (Can) Cannondale-Drapac
12 Jon Izaguirre (Spa) Bahrain-Merida
13 Romain Bardet (Fra) AG2R La Mondiale 0:00:08
14 Pierre Roger Latour (Fra) AG2R La Mondiale
15 Robert Gesink (Ned) Team LottoNl-Jumbo
16 Patrick Konrad (Aut) Bora-Hansgrohe
17 Jelle Vanendert (Bel) Lotto Soudal 0:00:13
18 Tim Wellens (Bel) Lotto Soudal
19 Jay McCarthy (Aus) Bora-Hansgrohe
20 Jonathan Hivert (Fra) Direct Energie 0:00:16
21 Tom-Jelte Slagter (Ned) Cannondale-Drapac
22 Jakob Fuglsang (Den) Astana Pro Team
23 Rigoberto Uran (Col) Cannondale-Drapac 0:00:21
24 Eduardo Sepulveda (Arg) Fortuneo – Vital Concept
25 Maurits Lammertink (Ned) Katusha-Alpecin 0:00:24
26 Alexis Vuillermoz (Fra) AG2R La Mondiale
27 Mathias Frank (Swi) AG2R La Mondiale 0:00:29
28 Igor Anton (Spa) Dimension Data
29 Rafal Majka (Pol) Bora-Hansgrohe 0:00:35
30 Diego Rosa (Ita) Team Sky
31 Rui Costa (Por) UAE Team Emirates 0:00:37
32 Georg Preidler (Aut) Team Sunweb 0:00:39
33 Pavel Kochetkov (Rus) Katusha-Alpecin 0:00:42
34 Arthur Vichot (Fra) FDJ
35 Elie Gesbert (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:00:45
36 Nathan Haas (Aus) Dimension Data
37 Jarlinson Pantano (Col) Trek-Segafredo 0:00:48
38 Paul Martens (Ger) Team LottoNl-Jumbo 0:00:50
39 Bob Jungels (Lux) Quick-Step Floors 0:00:53
40 Xandro Meurisse (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:00:54
41 Thomas Sprengers (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
42 Thomas Degand (Bel) Wanty – Groupe Gobert
43 Rúben Guerreiro (Por) Trek-Segafredo
44 Mikael Cherel (Fra) AG2R La Mondiale
45 Louis Meintjes (RSA) UAE Team Emirates
46 Samuel Sanchez (Spa) BMC Racing Team 0:01:01
47 Ben Hermans (Bel) BMC Racing Team
48 Julien Simon (Fra) Cofidis, Solutions Credits
49 Daniel Moreno (Spa) Movistar Team
50 Guillaume Martin (Fra) Wanty – Groupe Gobert
51 Laurens De Plus (Bel) Quick-Step Floors
52 Cyril Gautier (Fra) AG2R La Mondiale
53 Simone Petilli (Ita) UAE Team Emirates
54 Eliot Lietaer (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
55 Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo 0:01:13
56 Maxime Vantomme (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
57 Pello Bilbao (Spa) Astana Pro Team
58 Jacques Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data 0:01:17
59 Floris De Tier (Bel) Team LottoNl-Jumbo 0:01:21
60 Serge Pauwels (Bel) Dimension Data
61 Lilian Calmejane (Fra) Direct Energie
62 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
63 Armindo Fonseca (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:01:26
64 Sebastian Henao (Col) Team Sky
65 Bart De Clercq (Bel) Lotto Soudal 0:01:34
66 Wilco Kelderman (Ned) Team Sunweb
67 Michael Matthews (Aus) Team Sunweb
68 Enrico Battaglin (Ita) Team LottoNl-Jumbo
69 Jose Rojas (Spa) Movistar Team 0:01:38
70 Dion Smith (NZl) Wanty – Groupe Gobert 0:01:44
71 Juan Jose Lobato (Spa) Team LottoNl-Jumbo 0:01:52
72 Roman Kreuziger (Cze) Orica-Scott 0:02:09
73 Merhawi Kudus (Eri) Dimension Data
74 André Cardoso (Por) Trek-Segafredo
75 Carlos Betancur (Col) Movistar Team
76 Haimar Zubeldia (Spa) Trek-Segafredo
77 Luis Angel Mate (Spa) Cofidis, Solutions Credits
78 Stéphane Rossetto (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:02:13
79 Jesus Herrada (Spa) Movistar Team
80 Ben O’Connor (Aus) Dimension Data
81 Sander Armee (Bel) Lotto Soudal
82 Dimitri Peyskens (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
83 Alex Howes (USA) Cannondale-Drapac
84 Simon Clarke (Aus) Cannondale-Drapac
85 Brendan Canty (Aus) Cannondale-Drapac
86 Maxime Bouet (Fra) Fortuneo – Vital Concept
87 Brice Feillu (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:02:20
88 Alexey Vermeulen (USA) Team LottoNl-Jumbo
89 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert 0:02:23
90 Perrig Quemeneur (Fra) Direct Energie
91 Romain Sicard (Fra) Direct Energie 0:02:27
92 Nicolas Edet (Fra) Cofidis, Solutions Credits
93 Nikita Stalnov (Kaz) Astana Pro Team 0:02:31
94 Giovanni Visconti (Ita) Bahrain-Merida
95 Antoine Warnier (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
96 Michael Schär (Swi) BMC Racing Team
97 Bryan Nauleau (Fra) Direct Energie
98 Amael Moinard (Fra) BMC Racing Team
99 Sébastien Delfosse (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect 0:02:41
100 Christophe Masson (Fra) WB Veranclassic Aqua Protect
101 Dries Devenyns (Bel) Quick-Step Floors 0:02:46
102 Yukiya Arashiro (Jpn) Bahrain-Merida
103 Manuele Mori (Ita) UAE Team Emirates 0:02:56
104 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
105 Michel Kreder (Ned) Aqua Blue Sport
106 Tosh Van Der Sande (Bel) Lotto Soudal 0:03:00
107 Guillaume Bonnafond (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:03:04
108 Lennard Hofstede (Ned) Team Sunweb
109 Ángel Vicioso (Spa) Katusha-Alpecin 0:03:11
110 Fabien Grellier (Fra) Direct Energie 0:03:14
111 Kevin Reza (Fra) FDJ 0:03:19
112 Tao Geoghegan Hart (GBr) Team Sky 0:03:22
113 Franck Bonnamour (Fra) Fortuneo – Vital Concept 0:03:30
114 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe 0:03:32
115 Maximilian Schachmann (Ger) Quick-Step Floors
116 Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin 0:03:55
117 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
118 Marco Minnaard (Ned) Wanty – Groupe Gobert 0:04:20
119 Tomasz Marczynski (Pol) Lotto Soudal 0:04:36
120 Mark Christian (GBr) Aqua Blue Sport
121 Gregor Mühlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
122 Gianluca Brambilla (Ita) Quick-Step Floors 0:05:51
123 Michal Golas (Pol) Team Sky
124 Cesare Benedetti (Ita) Bora-Hansgrohe
125 Jack Haig (Aus) Orica-Scott
126 Petr Vakoc (Cze) Quick-Step Floors 0:05:54
127 Matej Mohoric (Slo) UAE Team Emirates
128 Matteo Bono (Ita) UAE Team Emirates
129 Jaco Venter (RSA) Dimension Data
130 Christopher Juul Jensen (Den) Orica-Scott 0:06:09
131 Tsgabu Grmay (Eth) Bahrain-Merida 0:06:16
132 Tanel Kangert (Est) Astana Pro Team 0:06:42
133 Daryl Impey (RSA) Orica-Scott 0:07:04
134 Toms Skujins (Lat) Cannondale-Drapac
135 Rory Sutherland (Aus) Movistar Team
136 Andrey Grivko (Ukr) Astana Pro Team 0:07:14
137 Damien Howson (Aus) Orica-Scott 0:07:16
138 Bert-Jan Lindeman (Ned) Team LottoNl-Jumbo 0:07:46
139 Cedric Pineau (Fra) FDJ 0:08:56
140 Quentin Jauregui (Fra) AG2R La Mondiale
141 Axel Domont (Fra) AG2R La Mondiale 0:08:59
142 Paul Ourselin (Fra) Direct Energie
143 Lukas Pöstlberger (Aut) Bora-Hansgrohe
144 Anthony Perez (Fra) Cofidis, Solutions Credits
145 Alessandro De Marchi (Ita) BMC Racing Team
146 Floris Gerts (Ned) BMC Racing Team
147 Grega Bole (Slo) Bahrain-Merida 0:09:05
148 Simon Geschke (Ger) Team Sunweb
149 Sindre Skjøstad Lunke (Nor) Team Sunweb
150 Gregory Habeaux (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
151 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
GILBERT, POKER D’AMSTEL
aprile 16, 2017 by Redazione
Filed under 5) AMSTEL GOLD RACE, News
Il campione belga si invola sull’ultima ascesa in compagnia di Kwiatkowski e brucia il polacco allo sprint. Per Gilbert è il quarto successo in carriera all’Amstel Gold Race. Terza piazza per Albasini. Il migliore degli italiani è Sonny Colbrelli, nono.
È la rinascita di Philippe Gilbert la storia della primavera ciclistica 2017. Già vincitore della Tre Giorni di La Panne e del Giro delle Fiandre, il quasi 35enne belga ha infilato il terzo successo della campagna del Nord sulle strade dell’Amstel Gold Race, già conquistata per tre volte in passato. Neppure il cambio di percorso, che ha allontanato dal traguardo il Cauberg e privato così Gilbert del trampolino di lancio prediletto, è stato sufficiente a spezzare il feeling tra la classica olandese e il campione di Verviers, che ha anticipato l’azione al Kruisberg, a oltre 30 km dal traguardo.
Gilbert si è mosso la prima volta per inseguire Tiesj Benoot, in compagnia di Sergio Henao, Bert-Jan Lindeman, Michael Albasini e Nathan Haas. Su di loro si sono subito riportati Jon Izagirre e José Joaquin Rojas, da subito esentato dai cambi per via della presenza alle sue spalle di Valverde.
La prima replica è arrivata da Tim Wellens, a 30 km circa dal traguardo, sulle rampe del Fromberg. Quasi in contemporanea, due vincitori degli anni passati come Kreuziger e Gasparotto sono finiti a terra e hanno dovuto accantonare ogni ambizione.
I sette di testa hanno presto trovato collaborazione, e così, sul Keutenberg, gli altri big sono stati costretti alla reazione. Il primo a muoversi è stato Greg Van Avermaet, ma ad impressionare è stato il cambio di passo di Michal Kwiatkowski. Il vincitore della Milano-Sanremo ha staccato i compagni di viaggio e nello spazio di poche centinaia di metri ha guadagnato le code del drappello di testa. Valverde, Van Avermaet e Felline hanno provato invano ad aggrapparsi al polacco, andando a formare un secondo gruppetto in compagnia di Wellens, raccolto per strada.
L’accordo tra gli uomini di testa è durato fino al Bemelerberg, quando Valverde e compagni, raggiunti anche da Jungels, Barguil e Rui Costa, pedalavano ormai con oltre 40’’ di ritardo.
Sull’ultima asperità di giornata, è stato Kwiatkowski il primo a muoversi, a 7 km dal termine. Gilbert ha subito riconosciuto la minaccia, mentre Haas si è lanciato nella scia del belga. Tra i primi due e gli altri si è creato subito un gap di cinque metri, rimasto pressoché invariato fin quasi in cima alla salita. A produrre lo strappo definitivo è stato il contrattacco di Gilbert: Kwiatkowski non ha ceduto un metro, ma nessuno degli inseguitori ha avuto la forza per rilanciare di nuovo l’andatura.
Fino all’ultimo chilometro, la coppia di testa ha proseguito in perfetto accordo. Soltanto allora, quando nessuno poteva più minacciare le prime due piazze, è iniziato un surplace che ha visto Kwiatkowski lasciare sempre qualche metro all’avversario, come a volerlo indurre nella tentazione della volata lunga. Il tranello in cui Sagan era caduto a Sanremo non ha però funzionato con Gilbert, che ha invece atteso che fosse il polacco a fare la prima mossa. Ed è stato anzi proprio Kwiatkowski a peccare di troppa fretta, riuscendo sì a cogliere di sorpresa il belga, ma incartandosi quando al traguardo mancavano ancora 100 metri buoni. Gilbert ha così avuto il tempo di ricucire il divario e saltare l’avversario, salutando con un gesto della mano il completamento di uno storico poker.
Dieci secondi più tardi, Michael Albasini ha conquistato il gradino più basso del podio, anticipando allo sprint Haas, Rojas, Henao e Izagirre. Oltre il minuto il ritardo di tutti gli altri, a cominciare dall’austriaco Gogl. Buon nono Sonny Colbrelli, migliore degli italiani, capace di precedere Michael Matthews.
ORDINE D’ARRIVO
1 Philippe Gilbert (Bel) Quick-Step Floors 6:31:40
2 Michal Kwiatkowski (Pol) Team Sky
3 Michael Albasini (Swi) Orica-Scott 0:00:10
4 Nathan Haas (Aus) Dimension Data
5 Jose Rojas (Spa) Movistar Team
6 Sergio Luis Henao Montoya (Col) Team Sky
7 Jon Izaguirre Insausti (Spa) Bahrain-Merida 0:00:14
8 Michael Gogl (Aut) Trek-Segafredo 0:01:10
9 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida 0:01:11
10 Michael Matthews (Aus) Team Sunweb
11 Juan Jose Lobato Del Valle (Spa) Team LottoNl-Jumbo
12 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team
13 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
14 Arthur Vichot (Fra) FDJ
15 Tiesj Benoot (Bel) Lotto Soudal
16 Kristian Sbaragli (Ita) Dimension Data
17 Jay Mccarthy (Aus) Bora-Hansgrohe
18 Daryl Impey (RSA) Orica-Scott
19 Alejandro Valverde Belmonte (Spa) Movistar Team
20 Paul Martens (Ger) Team LottoNl-Jumbo
VAN AVERMAET PIGLIATUTTO: SPRINT VINCENTE AL VELODROMO
aprile 9, 2017 by Redazione
Filed under 4) PARIGI - ROUBAIX, News
Greg Van Avermaet non si ferma più. Quella di Rio 2016 è stata solo la prima di una serie di prestigiose vittorie che stanno arrivando una dietro l’altra in quest’inizio di stagione, nelle corse di un giorno, quelle che maggiormente si addicono ad un corridore con le caratteristiche del belga. Oggi, in una corsa durissima e di difficile interpretazione, è stato perfetto e anche quando si è trovato nella sgradevole situazione di rimanere staccato poco prima della Foresta di Arenberg per una caduta è rimasto nel gruppetto che si è poi andato a giocare la vittoria e ha preso benissimo il tempo a Štybar, che aveva cercato di sorprendere tutti partendo sparato all’improvviso.
La classica delle pietre si è rivelata ancora una volta una corsa ricca d’intramontabile fascino. I tratti di pavè, le pietre sconnesse, i corridoi laterali che i corridori cercano disperatamente di percorrere sembrerebbero elementi fuori posto in un ciclismo che, camminando sempre di più nell’era postmoderna, sembra a tratti perdere di vista sempre più il sapore delle antiche sfide nella polvere, tra mille difficoltà, in strade strette, con imprevisti ad ogni metro.
E’, invece, proprio in una corsa come la Roubaix che si riesce a riassaporare, e quindi apprezzare ancor di più, come ogni cosa che diviene rara, l’emozione di una battaglia senza esclusione di colpi, su un terreno impervio che, anche oggi, non ha risparmiato nessuno. Nemmeno il vincitore Greg Van Avermaet è stato risparmiato dalle insidie delle quali sono piene le strade di questa magnifica ed antica classica.
Il belga si è, infatti, trovato a dover recuperare in uno dei punti critici del tracciato, poco prima di attaccare il primo settore di pavè a cinque stelle, quello che attraversa la Foresta di Arenbreg.
Il suo gruppo è poi riuscito a rientrare e poco dopo si è scatenata la bagarre, durata sostanzialmente fino al Carrefour de l’Arbre, all’uscita dal quale i giochi erano ormai fatti anche se, come si vedrà, il finale stava per riservare la sorpresa più imprevedibile.
In un inizio di gara a ritmi forsennati, con girandole di allunghi e tentativi, i primi a riuscire a guadagnare terreno sul gruppo sono Patrick Bevin e Simon Clarke della Cannondale – Drapac, Edward Theuns della Trek – Segafredo), Kenneth Vanbilsen del Cofidis, Pierre-Luc Périchon della Fortuneo – Vital Concept, Coen Vermeltfoort della Roompot Oranje Peloton, Iván García Cortina della Bahrain – Merida e Matteo Bono dell’UAE Fly Emirates. Il loro tentativo dura tuttavia lo spazio d’un mattino, perché dietro si continua a menare a tutta e, anche dopo il ricongiungimento, appare davvero difficile riuscire ad imbastire una fuga credibile. Di tale situazione fanno le spese Michael Mørkøv e Mads Würtz della Katusha – Alpecin, Hugo Hofstetter della Cofidis, Maxime Daniel della Fortuneo-Vital Concept) e Benjamin Giraud della Delko Marseille-Provence KTM, i quali cullano per appena 20 Km la pia illusione che il gruppo avesse loro concesso il beneplacito.
Dopo 75 chilometri di gara la situazione è quindi di gruppo compatto, una compattezza dovuta alle inquietudini di certuni che trovano pronta reazione in quelle degli avversari, con un sostanziale blocco della situazione.
Chiaramente, una situazione di elevate velocità e nervosismo possono facilmente provocare cadute, come infatti puntualmente accade già prima dell’inizio dei settori in pavè.
In vista del primo settore di pietre provano ancora Yannick Martinez (Delko Marseille Provence), Kenneth Vanbilsen (Cofidis) e Frederik Backaert (Wanty – Groupe Gobert), ma da dietro sopraggiungono Jelle Wallays (Lotto Soudal) e Mickaël Delage (FDJ), che verranno raggiunti in un secondo momento da Stijn Vandenbergh (Ag2r La Mondiale). Sarà questo il primo tentativo che riuscirà a gestire un certo vantaggio, comunque esiguo, nei confronti di un gruppo che si trova ora in un momento molto delicato, con le cadute che si susseguono a breve distanza e che coinvolgono nomi di primo piano come Oliver Naesen (AG2R La Mondiale), che in questa prima parte di stagione si è sempre dimostrato competitivo nelle classiche, e soprattutto Greg Van Avermaet (BMC) che si ritrova a dover inseguire gente come Sagan (Bora – Hansgrohe) e Boonen (Quick-Step Floors) prima ancora della Foresta di Arenberg. Anche Terpstra (Quick-Step Floors) rimane coinvolto nella caduta ed è anche colui che ne riporta le più gravi conseguenze, essendo costretto al ritiro.
In un primo momento sembrava che davanti volessero accelerare il ritmo per impedire il rientro di Van Avermaet, che in effetti all’inizio fatica a far calare il gap accumulato sul gruppo dei migliori, ma poi davanti c’è una fase di rallentamento che favorirà il rientro del campione olimpico.
La fase di stanca induce Sylvain Chavanel (Direct Énergie) ad avvantaggiarsi sul gruppo, riportandosi sulla testa della corsa che, a questo punto, era composta dal solo Wallays, essendosi rialzati gli altri due.
La corsa esplode nel settore tra Warlaing e Brillon, dove Sagan si produce in un’accelerazione fortissima alla quale resiste solo il compagno di squadra Maciej Bodnar. I due riprendono i battistrada, ma vengono poi a loro volta raggiunti da Daniel Oss (BMC) e Jasper Stuyven (Trek – Segafredo). Il tentativo è bene assortito – anche se la presenza di Oss è più che altro con la funzione di stopper per favorire il rientro di Van Avermaet – ma poi accade l’imprevisto: il campione del mondo incappa in un incidente meccanico e, per l’ennesima volta, deve arrendersi alla sfortuna mentre davanti restano soli Oss e Stuyven.
Il gruppo non è bene organizzato e non riesce così a recuperare la trentina di secondi che la testa della corsa continua a vantare sugli inseguitori.
Visto il momento difficile vari corridori provano ad evadere dal gruppo, ma i tentativi inscenati da Sebastian Langeveld (Cannondale – Drapac), André Greipel (Lotto Soudal), Arnaud Démare (FDJ) e Tony Martin (Katusha – Alpecin) hanno esito negativo.
Tuttavia, nel secondo tratto di pavè a cinque stelle, quello di Mons-en-Pevele, Jürgen Roelandts (Lotto Soudal), Dimitri Claeys (Cofidis) e uno splendido Gianni Moscon (Team Sky) riescono a raggiungere la coppia al comando.
In gruppo è Zdeněk Štybar (Quick-Step Floors) che decide di fare il diavolo a quattro e disintegra il drappello dei migliori che, dopo la sua accelerata, si riduce ad una decina di unità, con la presenza di tutti i maggiori pretendenti alla vittoria.
I cinque davanti cominciano a sentire il gruppo che si avvicina ed Oss tenta l’azione solitaria, riuscendo a staccare i compagni d’avventura. Sono Langeveld, Roelandts e Štybar i primi a lanciarsi all’inseguimento; anche Peter Sagan si riporta su costoro, ma è ancora una volta la sfortuna a fermare lo slovacco, che incappa nuovamente in una noia meccanica. Questa volta deve dire addio ai sogni di gloria, perché la corsa è nella fase rovente e il rientro appare subito operazione alquanto difficile, anche per via del prevedibile contraccolpo psicologico per il campione del mondo che riteneva, dopo il primo problema, di aver già pagato il dazio a questa corsa.
Sul terzetto all’inseguimento di Oss si riporta un altro terzetto, composto Greg Van Avermaet, Stuyven e Moscon. Si forma quindi un sestetto alla caccia del corridore della BMC, con Greg Van Avermaet nella situazione ideale in quanto la presenza del compagna di squadra solitario al comando lo esime dal tirare, lasciando agli altri il compito di guidare l’inseguimento.
Oss viene, tuttavia, fermato dall’ammiraglia per dare aiuto diretto al gruppo di testa, probabilmente perché Van Avermaet si sente così forte da preferire avere un compagno che lavorasse per impedire il rientro del gruppo Boonen, nel quale era in quel momento ancora presente Sagan, piuttosto che far lavorare gli altri per ricucire su Oss. Se questo era l’intento, deve dirsi che ha portato i suoi discreti risultati, dato che il ritardo del gruppo Boonen da questo momento ha preso a lievitare fino a rendere impossibile il rientro degli avversari.
Sul Carrefour de l’Arbre Van Avermaet prova a lasciarsi alle spalle gli avversari con una trenata lunghissima e micidiale che stronca i tentativi di resistenza degli altri, con eccezione di Štybar e Langeveld. Il corridore ceco in un primo tempo tenta di esimersi dal tirare con la scusa di avere Tom Boonen dietro ma, successivamente, ben sapendo che il capitano non può rientrare, tenta di provare la febbre a Van Avermaet con due accelerate che vengono stoppate con grande autorità dall’olimpionico, che appare in forma smagliante.
Arrivati nel velodromo i tre cominciano una fase di studio estremamente pericolosa, dato che vanno in quasi surplace per tentare di conquistare la posizione migliore per lanciare lo sprint. Questo studio esasperato permette a Moscon e Stuyven di riportarsi sui tre al comando. E’ proprio l’ottimo Moscon che tenta di lanciare la volata lunga, ma le energie spese per rientrare non gli permettono di avere successo. Dal canto suo Štybar prova a partire sparato all’improvviso, ma Van Avermaet riesce a raggiungerlo ed a superarlo senza problemi.
Il belga, dopo Rio, ci ha preso gusto e non si ferma più, inanella un successo dietro l’altro e dopo il secondo posto al Giro delle Fiandre conquista la sua prima classica monumento. A questo punto, aspettiamo ancora Van Avermaet nelle prossime classiche di questa primavera.
Sagan anche questa volta è stato fermato dalla sfortuna e, dopo il secondo posto alla Milano Sanremo in una situazione nella quale si era trovato a doversi sobbarcare tutto il lavoro e dopo la caduta al Giro delle Fiandre, anche oggi ha dovuto alzare bandiera bianca anzitempo, fermato da un problema meccanico proprio nel momento in cui aveva agganciato il gruppetto dal quale si è poi sviluppata l’azione decisiva. Il campione del mondo ha comunque onorato la corsa come aveva fatto al Fiandre, arrivando al traguardo applaudito da tutto il pubblico del velodromo che ha tributato anche a Tom Boonen il ringraziamento per aver animato e corso con tutte le forze anche questa edizione della Parigi-Roubaix che, per lui che l’ha vinta 4 volte, è stata l’ultima. Ha tentato in ogni modo di battere il record di Roger de Vlaeminck, impresa sfuggitagli per un soffio l’anno scorso in uno sprint che sembrava vinto in partenza contro l’australiano Hayman.
Va così in archivio anche questa straordinaria edizione della classica delle pietre che non ha riservato neppure un minuto senza emozioni e che si inserisce in un inizio di stagione davvero emozionante, che sta offrendo corse straordinarie. Le tre monumento disputate sinora sono state tutte e tre all’altezza della loro fama e del loro prestigio grazie ai campioni che le hanno interpretate al meglio, offrendo agli appassionati uno spettacolo davvero imperdibile.
Benedetto Ciccarone
ORDINE D’ARRIVO
1 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 5:41:07
2 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
3 Sebastian Langeveld (Ned) Cannondale-Drapac
4 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
5 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
6 Arnaud Demare (Fra) FDJ 0:00:12
7 André Greipel (Ger) Lotto Soudal
8 Edward Theuns (Bel) Trek-Segafredo
9 Adrien Petit (Fra) Direct Energie
10 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
11 Mathew Hayman (Aus) Orica-Scott
12 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
13 Tom Boonen (Bel) Quick-Step Floors
14 Yoann Offredo (Fra) Wanty – Groupe Gobert
15 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
16 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
17 Piet Allegaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
18 Nikolas Maes (Bel) Lotto Soudal
19 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
20 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Drapac
21 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
22 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal 0:00:20
23 Jelle Wallays (Bel) Lotto Soudal 0:00:26
24 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal 0:00:36
25 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Sunweb 0:02:24
26 Marco Marcato (Ita) Team UAE Emirates
27 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
28 Jonas Van Genechten (Bel) Cofidis, Solutions Credits
29 Koen De Kort (Ned) Trek-Segafredo
30 Bert Van Lerberghe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
31 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
32 Bert De Backer (Bel) Team Sunweb
33 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo
34 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits
35 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale 0:03:01
36 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data 0:03:30
37 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Wanty – Groupe Gobert 0:03:45
38 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:05:12
39 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits 0:05:44
40 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team 0:07:12
41 Daniele Bennati (Ita) Movistar Team 0:09:41
42 Wouter Wippert (Ned) Cannondale-Drapac
43 Mickael Delage (Fra) FDJ
44 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
45 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ
46 Mads Würtz Schmidt (Den) Katusha-Alpecin
47 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
48 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin
49 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
50 Ryan Mullen (Irl) Cannondale-Drapac
51 Boy van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
52 Pim Ligthart (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
53 Scott Thwaites (GBr) Dimension Data
54 Lars Ytting Bak (Den) Lotto Soudal
55 Pierre Luc Perichon (Fra) Fortuneo – Vital Concept
56 Miles Scotson (Aus) BMC Racing Team
57 Maxime Farazijn (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
58 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
59 Christian Knees (Ger) Team Sky
60 Jorge Arcas Peña (Spa) Movistar Team
61 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team
62 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo
63 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
64 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
65 Tom Scully (NZl) Cannondale-Drapac
66 Alex Dowsett (GBr) Movistar Team
67 Luka Mezgec (Slo) Orica-Scott
68 Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team
69 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
70 William Clarke (Aus) Cannondale-Drapac
71 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
72 Ian Stannard (GBr) Team Sky
73 Manuel Quinziato (Ita) BMC Racing Team
74 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
75 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
76 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin
77 Andreas Schillinger (Ger) Bora-Hansgrohe 0:09:48
78 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal 0:09:53
79 Edward Planckaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:09:55
80 Wesley Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
81 Francis Mourey (Fra) Fortuneo – Vital Concept
82 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors
83 Jens Keukeleire (Bel) Orica-Scott 0:14:06
84 Marc Sarreau (Fra) FDJ
85 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:18:28
86 Franck Bonnamour (Fra) Fortuneo – Vital Concept
87 Marco Haller (Aut) Katusha-Alpecin
88 Matteo Trentin (Ita) Quick-Step Floors
89 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida
90 Alexander Edmonson (Aus) Orica-Scott 0:20:44
91 Mitch Docker (Aus) Orica-Scott
92 Truls Korsaeth (Nor) Astana Pro Team
93 David Per (Slo) Bahrain-Merida
94 Amund Grondahl Jansen (Nor) Team LottoNl-Jumbo
95 Mads Pedersen (Den) Trek-Segafredo
96 Jenthe Biermans (Bel) Katusha-Alpecin
97 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
98 Julien Vermote (Bel) Quick-Step Floors
99 Matti Breschel (Den) Astana Pro Team
100 Boris Vallee (Bel) Fortuneo – Vital Concept
101 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida 0:20:50
102 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data 0:27:12
FIANDRE, LA VENDETTA DI GILBERT
aprile 2, 2017 by Redazione
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Dopo il secondo posto nella E3 Harelbeke e nella “A travers la Flandre”, Philippe Gilbert, che vicino allo scoccar delle trentacinque primavere sembra tornato quello di un tempo, conquista la classica monumento che apre la stagione delle classiche del nord con un’impresa memorabile con tutti i crismi, compreso l’arrivo solitario ed il traguardo superato con la bici alzata verso il cielo.
Era nell’aria un successo di Philppe Gilbert, un campione che aveva fatto incetta di classiche fino a qualche anno fa, senza mai però centrare il successo in questa importante corsa. In questa stagione sinora aveva vinto solo la prima tappa della Tre giorni di La Panne, vittoria che gli aveva anche permesso di conquistare la classifica generale.
Tuttavia, le corse più importanti gli erano sfuggite di un soffio: la E3 Harelbeke persa in volata con Van Avermaet e la corsa che fa da preludio al Giro delle Fiandre, “A travers la Flandre”, vinta da Lampaert.
Queste due corse, nelle quali Gilbert ha conquistato la piazza d’onore, sono quelle che maggiormente si avvicinano al Giro della Fiandre, vuoi per le zone attraversate, vuoi per le caratteristiche del percorso. Era perciò presumibile, come si diceva in apertura, che Gilbert oggi avrebbe tentato il tutto per tutto per centrare la vittoria della più prestigiosa di queste tre gare.
La concorrenza era agguerrita, nomi come Van Avermaet e, soprattutto, Sagan non erano certo tranquillizzanti per il campione nazionale belga, che ha però confezionato un’impresa da ricordare.
Per quel che riguarda la cronaca della corsa, va segnalato che la fuga di giornata è partita in concomitanza con l’abbassarsi della bandiera del via ufficiale.
Salutano il gruppo Julien Duval (AG2R-La Mondiale), Oliviero Troia (UAE Team Emirates), Marc McNally (Wanty-Groupe Gobert), Stef Van Zummeren, Michael Goolaerts (Vérandas Willems–Crelan) e Julien Morice (Direct Énergie). A costoro si aggregano, dopo alcuni chilometri, anche Edward Planckaert (Sport Vlaanderen-Baloise) e André Looij (Roompot-Nederlandse Loterij). Il gruppo non sembra particolarmente preoccupato del tentativo di questi uomini che, infatti, riescono a mettere oltre 11 minuti tra loro ed il gruppo.
A quel punto alcune formazione, prima tra tutte la BMC, cercano di alzare l’andatura per ridurre il gap che ai piedi del primo muro è di circa 10 minuti.
Sull’Oude Kwaremont l’armonia in gruppo si spezza e vari corridori provano a scattare ed a formare tentativi, ma nessuno di questi riesce ad avere fortuna, mentre l’andatura, che comincia a salire progressivamente, apre una fase piuttosto confusa della corsa con moltissime cadute in gruppo. Tra i corridori coinvolti ci sono il nostro Niccolò Bonifazio (Bahrain Merida) e lo sfortunato taiwanese Chun Kai Feng, pure in forza al team arabo, che, dopo essere finito per ben due volte a terra, è costretto ad allontanarsi dalla corsa a bordo di un’autoambulanza.
La chiave della corsa odierna è stato il ritrovato Muro di Grammont, reintrodotto nel tracciato dopo esser stato affrontato l’ultima volta nel 2011, sul quale entrano in azione in prima persona Gilbert e Boonen: i due attesi campione della Quick-Step Floors riescono a sorprendere due grossi favoriti come il campione del mondo Sagan (Bora – Hansgrohe) e l’olimpionico Van Avermaet (BMC Racing Team), mentre restano a ruota Maciej Bodnar (Bora – Hansgrohe), Matteo Trentin (Quick-Step Floors), Gianni Moscon, Luke Rowe (Team Sky), Bryan Coquard, Sylvain Chavanel (Direct Énergie), Sacha Modolo (UAE Team Emirates), Sep Vanmarcke (Cannondale – Drapac), Jasper Stuyven (Trek – Segafredo), Alexander Kristoff (Katusha – Alpecin), Pieter Vanspeybrouck (Wanty – Groupe Gobert) e Arnaud Démare (FDJ).
Con due personaggi come Sagan e Van Avermaet indietro, il drappello dei contrattaccanti cerca un buon accordo per evitare il rientro dei pericolosi titolati e il loro vantaggio ondeggia tra i 40 secondi ed il minuto, mentre dietro faticano a trovare la quadra con BMC e Bora tra le più attive, mentre Lotto-Soudal e Astana contribuiscono all’inseguimento in modo meno incisivo.
La fuga del mattino viene quindi raggiunta dai contrattaccanti quando mancano ancora 65 Km alla conclusione, segno del fatto che il gruppo è esploso ben prima delle fasi finali.
Gilbert inizia a confezionare il proprio capolavoro al secondo passaggio sull’Oude Kwaremont, staccando tutti con un azione di forza quando mancano ancora 55 Km alla conclusione. Intanto, i suoi compagni di squadra Boonen e Trentin tentano di interpretare al meglio il ruolo di stopper.
Le operazioni per il tentativo di ricongiungimento vengono prese in mano da Sep Vanmarcke della Cannondale, anch’esso favorito dal correre in casa e dalle sue caratteristiche di uomo da classiche: purtroppo il suo tentativo si infrange sull’asfalto, come era toccato in precedenza a molti altri uomini.
Sul Paterberg Sagan e Van Avermaet rientrano sui più immediati inseguitori di Gilbert, che tenta di mantenere un buon ritmo senza sfinirsi e riesce ad incrementare il vantaggio sugli inseguitori sino a portarlo ad assestarsi intorno al minuto.
Sul Taaienberg, mentre Boonen è costretto a fermarsi per un problema meccanico, si forma un quintetto grazie all’accelerazione di Sagan che si porta dietro Oliver Naesen (Ag2r La Mondiale), Greg Van Avermaet, Matteo Trentin e Yoann Offredo (Wanty – Groupe Gobert). In cinque riescono agevolmente e riportarsi su Felline (Trek – Segafredo) e Van Baarle (Cannondale-Drapac), che si erano portati in avanscoperta dopo il Paterberg, mentre appare molto più complicato raggiungere la testa della corsa, dato che il battistrada riesce a gestirsi egregiamente anche nei tratti pianeggianti.
Sull’ultimo passaggio sull’Oude Kwaremont Sagan, che non dà mai per vinto, ci riprova e Van Avermaet e Naesen sono gli unici a tenere il ritmo dello slovacco; ma quasi in vetta al muro il campione del mondo sbanda, forse nel tentativo di stare a bordo strada per evitare il pavè, e cade facendo finire a terra anche Naesen e Van Avermaet. Per lo slovacco e per Naesen è la fine della corsa, mentre Van Avermaet riesce a ripartire dopo essere stato superato da Van Baarle, che era rimasto vittima dello scatto di Sagan.
A questo punto la situazione è, quindi, la seguente: davanti a tutti Gilbert seguito da Van Baarle e, più indietro, Offredo, Felline, Trentin, Van Avermaet e Terpstra (Quick-Step Floors).
Nell’ultima ascesa verso il Paterberg Van Avermaet e Terpstra si riportano su Van Baarle poi negli ultimi chilometri pianeggianti il peso della lunghissima azione solitaria ed il vento contrario mettono a dura prova il campione belga, che riesce comunque a mantenere un vantaggio tale da permettergli di scendere dalla bicicletta sulla linea d’arrivo e festeggiare la vittoria come aveva fatto l’anno Diego Rosa nella quinta tappa del Giro dei Paesi Baschi, anche il quel caso al termine di una lunghissima azione solitaria.
Come sappiamo, Gilbert ha un particolare feeling con l’Amstel Gold Race e, quindi, con uno stato di forma simile c’è da giurare che il belga tenterà di festeggiare la giornata di Pasqua con un’altra vittoria.
Benedetto Ciccarone
ORDINE D’ARRIVO
1 Philippe Gilbert (Bel) Quick-Step Floors 6:23:45
2 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 0:00:29
3 Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors
4 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Drapac
5 Alexander Kristoff (Nor) Katusha-Alpecin 0:00:53
6 Sacha Modolo (Ita) Team UAE Emirates
7 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
8 Filippo Pozzato (Ita) Wilier Triestina
9 Sylvain Chavanel (Fra) Direct Energie
10 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
11 Michael Valgren Andersen (Den) Astana Pro Team
12 Luke Durbridge (Aus) Orica-Scott
13 Matteo Trentin (Ita) Quick-Step Floors
14 Yoann Offredo (Fra) Wanty – Groupe Gobert
15 Gianni Moscon (Ita) Team Sky
16 Scott Thwaites (GBr) Dimension Data
17 Tony Gallopin (Fra) Lotto Soudal
18 Nelson Oliveira (Por) Movistar Team
19 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo 0:01:01
20 André Greipel (Ger) Lotto Soudal 0:02:29
21 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
22 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
23 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale 0:02:32
24 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale-Drapac
25 Alexander Edmonson (Aus) Orica-Scott 0:03:30
26 Adrien Petit (Fra) Direct Energie
27 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
28 Nikias Arndt (Ger) Team Sunweb
29 Pim Ligthart (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
30 Magnus Cort Nielsen (Den) Orica-Scott
31 Julien Duval (Fra) AG2R La Mondiale
32 Matti Breschel (Den) Astana Pro Team
33 Marco Marcato (Ita) Team UAE Emirates
34 Matthieu Ladagnous (Fra) FDJ
35 Julien Vermote (Bel) Quick-Step Floors
36 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors
37 Tom Boonen (Bel) Quick-Step Floors
38 Boy Van Poppel (Ned) Trek-Segafredo
39 Frederik Backaert (Bel) Wanty – Groupe Gobert
40 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
41 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
42 Nils Politt (Ger) Katusha-Alpecin
43 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida
44 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
45 Stijn Vandenbergh (Bel) AG2R La Mondiale
46 Thomas Sprengers (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
47 Alexey Lutsenko (Kaz) Astana Pro Team
48 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
49 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
50 Eugert Zhupa (Alb) Wilier Triestina
51 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
52 Tom Van Asbroeck (Bel) Cannondale-Drapac
53 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert
54 Huub Duyn (Ned) Veranda’s Willems Crelan
55 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
56 Arnaud Demare (Fra) FDJ
57 Edward Theuns (Bel) Trek-Segafredo
58 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo
59 Reinardt Janse Van Rensburg (RSA) Dimension Data
60 Reto Hollenstein (Swi) Katusha-Alpecin
61 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
62 Gaetan Bille (Bel) Veranda’s Willems Crelan 0:03:35
63 Alex Turrin (Ita) Wilier Triestina
64 Ian Stannard (GBr) Team Sky 0:03:36
65 Bryan Coquard (Fra) Direct Energie
66 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
67 Zdenek Štybar (Cze) Quick-Step Floors
68 Ivan Garcia Cortina (Spa) Bahrain-Merida 0:04:15
69 Sam Bewley (NZl) Orica-Scott 0:04:32
70 Olivier Le Gac (Fra) FDJ 0:06:59
71 Mark Mcnally (GBr) Wanty – Groupe Gobert
72 Sebastian Langeveld (Ned) Cannondale-Drapac
73 Michael Morkov (Den) Katusha-Alpecin
74 Søren Kragh Andersen (Den) Team Sunweb 0:08:02
75 Koen De Kort (Ned) Trek-Segafredo
76 Pieter Vanspeybrouck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
77 Federico Zurlo (Ita) Team UAE Emirates 0:08:35
78 Ramon Sinkeldam (Ned) Team Sunweb
79 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
80 Christoph Pfingsten (Ger) Bora-Hansgrohe
81 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
82 Ryan Mullen (Irl) Cannondale-Drapac
83 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
84 Dries Van Gestel (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
85 Antoine Duchesne (Can) Direct Energie
86 Andrey Grivko (Ukr) Astana Pro Team
87 Imanol Erviti (Spa) Movistar Team
88 Dion Smith (NZl) Wanty – Groupe Gobert
89 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team
90 Roy Curvers (Ned) Team Sunweb
91 Mathew Hayman (Aus) Orica-Scott
92 Mitch Docker (Aus) Orica-Scott
93 Wesley Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
94 Jonas Rickaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
95 Julien Morice (Fra) Direct Energie
96 Mickael Delage (Fra) FDJ
97 Lars Boom (Ned) Team LottoNl-Jumbo
98 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits
99 Jean-Pierre Drucker (Lux) BMC Racing Team
100 Stijn Steels (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
101 Dries De Bondt (Bel) Veranda’s Willems Crelan
102 Christian Knees (Ger) Team Sky 0:11:31
103 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
104 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data
105 Twan Castelijns (Ned) Team LottoNl-Jumbo
106 Lukasz Wisniowski (Pol) Team Sky
107 Kiel Reijnen (USA) Trek-Segafredo
108 Owain Doull (GBr) Team Sky
109 Stijn Devolder (Bel) Veranda’s Willems Crelan
110 Tom Scully (NZl) Cannondale-Drapac
111 Rudy Barbier (Fra) AG2R La Mondiale
112 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
113 Rafael Andriato (Bra) Wilier Triestina
114 Bert Van Lerberghe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
115 Gijs Van Hoecke (Bel) Team LottoNl-Jumbo
116 Amund Grondahl Jansen (Nor) Team LottoNl-Jumbo
117 Yohann Gene (Fra) Direct Energie
118 Alexandre Pichot (Fra) Direct Energie
119 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo
120 Luke Rowe (GBr) Team Sky
121 Tyler Farrar (USA) Dimension Data
VAN AVERMAET CALA IL TRIS
marzo 27, 2017 by Redazione
Filed under 2) GAND - WEVELGEM, News
Dopo l’Omloop Het Nieuwsblad ed l’E3 Harelbeke Greg Van Avermaet si aggiudica anche la Gand – Wevelgem, nel giorno in cui Alejandro Valverde vince la Volta Catalunya, l’altra prova World Tour che si concludeva in contemporanea. Dietro Van Avermaet al secondo posto si piazza il fiammingo Keukeleire, al terzo Peter Sagan. Per il belga terza affermazione nel World Tour del 2017, che lo proietta come avversario più accreditato a contendere a Sagan il successo nell’imminente Giro delle Fiandre.
La Gand – Wevelgem si presenta con significative novità sul tracciato, finalizzate ad accrescere soprattutto lo spettacolo nel finale. Spazio dunque ai Ploegsteert, sterrati che il gruppo ha affrontato in fila indiana rendendo la corsa ancora più ostica da interpretare. Tra i muri in pavé, la doppia scalata del Kemmelberg ha costituito come sempre il piatto forte di una classica tra le più affascinanti della Campagna del Nord. Ed è proprio nell’ultimo passaggio sul Kemmelberg che la corsa si accende. Van Avermaet scatta, Sagan lo blocca subito. In testa insieme a loro resta un gruppo di quindici corridori, che si riducono a cinque a 20 km dal traguardo. Oltre a Van Avermaet (BMC) e Sagan (Bora Hansgrohe), in testa restano Keukeleire (Orica Scott), Andersen (Sunweb) e Terpstra (Quick-Step). Quest’ultimo non tira e Sagan gli fa il buco. Van Avermaet e Keukeleire guadagnano così qualche metro senza neanche scattare e il divario tra i due davanti e i tre dietro resta immutato per tutti i 13 km che separano la testa della corsa dal traguardo. È un gap di 200 metri che non sarà più recuperato. Passato l’ultimo chilometro Van Avermaet conduce in testa la volata, Keukeleire prova ad uscire dalla ruota ma senza risultato. Per il capitano della BMC è vittoria, mentre dietro Sagan si aggiudica la terza posizione. Buona la prova degli italiani, che sono mancati però nel momento clou della corsa. Colbrelli, Bettiol e Trentin, presenti alla fine della discesa del Kemmelberg, non sono riusciti a inserirsi nel gruppo dei cinque che sono poi andati a disputarsi la vittoria. Manca ancora qualcosa per colmare il divario con i migliori del lotto per questo tipo di corse, ma la strada è quella giusta.
Valerio Capsoni
ORDINE D’ARRIVO
1 Greg Van Avermaet (Bel) BMC Racing Team 5:39:05
2 Jens Keukeleire (Bel) Orica-Scott
3 Peter Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe 0:00:06
4 Niki Terpstra (Ned) Quick-Step Floors
5 John Degenkolb (Ger) Trek-Segafredo
6 Tom Boonen (Bel) Quick-Step Floors
7 Jens Debusschere (Bel) Lotto Soudal
8 Michael Matthews (Aus) Team Sunweb
9 Fernando Gaviria (Col) Quick-Step Floors
10 Sacha Modolo (Ita) Team UAE Emirates
11 Maxime Vantomme (Bel) WB Veranclassic Aqua Protect
12 Bert Van Lerberghe (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
13 Sonny Colbrelli (Ita) Bahrain-Merida
14 Juraj Sagan (Svk) Bora-Hansgrohe
15 Christophe Laporte (Fra) Cofidis, Solutions Credits
16 Søren Kragh Andersen (Den) Team Sunweb
17 Sam Bennett (Irl) Bora-Hansgrohe
18 Jos Van Emden (Ned) Team LottoNl-Jumbo
19 Edward Theuns (Bel) Trek-Segafredo
20 Guillaume Van Keirsbulck (Bel) Wanty – Groupe Gobert
21 Ian Stannard (GBr) Team Sky
22 Oliver Naesen (Bel) AG2R La Mondiale
23 Coen Vermeltfoort (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
24 Daniele Bennati (Ita) Movistar Team
25 Marco Marcato (Ita) Team UAE Emirates
26 Luka Mezgec (Slo) Orica-Scott
27 Loïc Vliegen (Bel) BMC Racing Team
28 Jasha Sütterlin (Ger) Movistar Team
29 Scott Thwaites (GBr) Dimension Data
30 Yoann Offredo (Fra) Wanty – Groupe Gobert
31 Nikolas Maes (Bel) Lotto Soudal
32 Alberto Bettiol (Ita) Cannondale-Drapac
33 Michael Valgren Andersen (Den) Astana Pro Team
34 Hugo Houle (Can) AG2R La Mondiale
35 Bram Tankink (Ned) Team LottoNl-Jumbo
36 Hugo Hofstetter (Fra) Cofidis, Solutions Credits
37 Niccolo Bonifazio (Ita) Bahrain-Merida
38 Dries Van Gestel (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
39 Daniel Oss (Ita) BMC Racing Team
40 Andrey Grivko (Ukr) Astana Pro Team
41 Jurgen Roelandts (Bel) Lotto Soudal
42 Silvan Dillier (Swi) BMC Racing Team
43 Mitch Docker (Aus) Orica-Scott 0:00:13
44 Edvald Boasson Hagen (Nor) Dimension Data
45 Koen De Kort (Ned) Trek-Segafredo
46 Jasper Stuyven (Bel) Trek-Segafredo
47 Christopher Juul Jensen (Den) Orica-Scott
48 Julien Vermote (Bel) Quick-Step Floors
49 Yves Lampaert (Bel) Quick-Step Floors
50 Fabio Felline (Ita) Trek-Segafredo
51 Matteo Trentin (Ita) Quick-Step Floors
52 Zdenek Stybar (Cze) Quick-Step Floors
53 Dimitri Claeys (Bel) Cofidis, Solutions Credits
54 Luka Pibernik (Slo) Bahrain-Merida 0:00:30
55 Tom Van Asbroeck (Bel) Cannondale-Drapac 0:01:20
56 Marcel Sieberg (Ger) Lotto Soudal 0:01:32
57 Robert Wagner (Ger) Team LottoNl-Jumbo 0:07:26
58 Pim Ligthart (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
59 Julien Duval (Fra) AG2R La Mondiale
60 Elmar Reinders (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
61 Laurens De Vreese (Bel) Astana Pro Team
62 Moreno Hofland (Ned) Lotto Soudal
63 Huub Duyn (Ned) Veranda’s Willems Crelan
64 Iljo Keisse (Bel) Quick-Step Floors
65 Francisco Ventoso (Spa) BMC Racing Team
66 Jay Robert Thomson (RSA) Dimension Data
67 Carlos Barbero (Spa) Movistar Team
68 Rick Zabel (Ger) Katusha-Alpecin
69 Viacheslav Kuznetsov (Rus) Katusha-Alpecin
70 Mark McNally (GBr) Wanty – Groupe Gobert
71 Simone Consonni (Ita) Team UAE Emirates
72 Ryan Mullen (Irl) Cannondale-Drapac
73 Alexander Kristoff (Nor) Katusha-Alpecin
74 Andrea Pasqualon (Ita) Wanty – Groupe Gobert
75 Kenneth Van Rooy (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
76 Bernhard Eisel (Aut) Dimension Data
77 Dennis Van Winden (Ned) Israel Cycling Academy
78 Arnaud Demare (Fra) FDJ
79 Mike Teunissen (Ned) Team Sunweb
80 Dylan Groenewegen (Ned) Team LottoNl-Jumbo
81 Amund Grondahl Jansen (Nor) Team LottoNl-Jumbo
82 Stefan Küng (Swi) BMC Racing Team
83 Borut Bozic (Slo) Bahrain-Merida
84 Jelle Wallays (Bel) Lotto Soudal
85 Baptiste Planckaert (Bel) Katusha-Alpecin
86 Dmitriy Gruzdev (Kaz) Astana Pro Team
87 Preben Van Hecke (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise
88 Raymond Kreder (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
89 Berden De Vries (Ned) Roompot – Nederlandse Loterij
90 Dylan Teuns (Bel) BMC Racing Team
91 Gediminas Bagdonas (Ltu) AG2R La Mondiale
92 Héctor Carretero (Spa) Movistar Team
93 Marcus Burghardt (Ger) Bora-Hansgrohe
94 Maciej Bodnar (Pol) Bora-Hansgrohe
95 Lars Boom (Ned) Team LottoNl-Jumbo
96 Tyler Farrar (USA) Dimension Data
97 Dylan Van Baarle (Ned) Cannondale-Drapac
98 Mathew Hayman (Aus) Orica-Scott
99 Sebastian Langeveld (Ned) Cannondale-Drapac
100 Florian Senechal (Fra) Cofidis, Solutions Credits
101 Caleb Ewan (Aus) Orica-Scott
102 Wesley Kreder (Ned) Wanty – Groupe Gobert
103 Michael Morkov (Den) Katusha-Alpecin 0:13:47
104 Ivan Garcia (Spa) Bahrain-Merida
105 Federico Zurlo (Ita) Team UAE Emirates
106 Olivier Le Gac (Fra) FDJ
107 Mickael Delage (Fra) FDJ
108 Loic Chetout (Fra) Cofidis, Solutions Credits
109 Lukasz Wisniowski (Pol) Team Sky
110 Christian Knees (Ger) Team Sky
111 Christophe Masson (Fra) WB Veranclassic Aqua Protect
112 Gregory Rast (Swi) Trek-Segafredo
113 Tony Martin (Ger) Katusha-Alpecin
114 Edward Planckaert (Bel) Sport Vlaanderen – Baloise 0:13:51
115 Gianni Moscon (Ita) Team Sky 0:13:52