JAN CHRISTEN VINCE A SULL’ALTO DA FOIA ED E’ LA NUOVA MAGLIA GIALLA

febbraio 20, 2025 by Redazione  
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UAE Emirates XRG protagonista della seconda tappa della Volta ao Algarve con tre ciclisti nei primi cinque classificati. Jan Christen vince davanti al compagno di squadra Joao Almeida ed indossa la maglia gialla di leader della classifica generale. Un po’ in ombra gli attesi Vingegaard e Roglic

Dopo il pazzesco finale della prima tappa e la neutralizzazione dei tempi La Volta ao Algarve 2025 riparte da Lagoa con una tappa che può già dire molto in ottica classifica generale. L’arrivo sull’Alto da Foia dopo oltre 177 km vede in particolare gli ultimi 35 km con tre gpm di difficoltà crescente e i ciclisti già dovranno ‘riscaldarsi’ nella prima parte di tappa con i primi due gpm di Picota e di Alferece. La fuga di giornata si concretizzava dopo una decina di km dalla partenza grazie all’azione di nove ciclisti ovvero Tobia Bayer (Team Alpecin Deceuninck), Brent van Moer (Team Lotto), Iuri Leitao (Team Caja Rural Seguros RGA), Fabio Costa (Team Anicolor/Tien 21), Leangel Ruben Linarez e Guilherme Lino (Team Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua), André Carvalho (Team Efapel Cycling), Hugo Nunes (Team Credibom / LA Alumínios / Marcos Car) e German Nicolas Tivani (Team Aviludo – Louletano – Loulé). Dopo 20 km il vantaggio dei nove battistrada era di circa 3 minuti. Tivani scollinava in prima posizione sul primo gpm di Picota posto al km 36.6. Le squadre più attive all’inseguimento erano Visma Lçease a Bike e Redbull BORA Hansgrohe. Tivani si aggiudicava anche il secondo gpm di Alferece posto al km 99 mentre il gruppo dei fuggitivi si era ridotto a cinque unità. Oltre a Tivani erano ancora presenti in testa alla corsa Bayer, Van Moer, Nunes e Carvalho. Ad una cinquantina di km dalla conclusione si facevano vedere in testa al gruppo anche gli uomini della Bahrain Victorious, dell’EF Education EasyPost e della Soudal Quick Step. Tivani scollinava per primo anche sul gpm di Marmelete posto al km 141.5 mentre sul successivo traguardo volante di Monchique posto al km 155.4 era Bayer a transitare per primo. Nunes era l’ultimo fuggitivo ripreso dal gruppo a 21 km dalla conclusione. Sulle prime rampe del gpm di Pomba il gruppo di allungava vistosamente. Era la Redbull BORA Hansgrohe a fare il ritmo in testa al gruppo. All’inizio della salita finale dell’Alto da Foia in testa si formava un gruppo di sei ciclisti ovvero Jan Christen (UAE Team Emirates XRB), Ben Tulett (Team Visma Liase a Bike), Laurens De Plus (Team INEOS Grenadiers), Remi Rochas (Team Groupama FDJ), Luca Vergallito (Team Alpecin Deceuninck) e Neilson Powless (Team EF Educatione EasyPost). De Plus accelerava a 5 km dalla conclusione e con sé si trainava Christen, Vergallito e Powless. I quattro ciclisti avevano poco meno di 20 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore a meno di 2 km dalla conclusione. All’inizio dell’ultimo km Christen accelerava e restava da solo in testa. Il compagno di squadra Joao Almeida era autore di una progressione eccezionale che gli consentiva di raggiungere Christen proprio in vista del traguardo ma il portoghese lasciava correttamente la vittoria a Christen. De Plus chiudeva in terza posizione a 7 secondi di ritardo da Christen. Completavano la top five Romain Bardet (Team Picnic PostNL) in quarta posizione ed Antonio Morgado (UAE Team Emirates) in quinta posizione, entrambi a 10 secondi di ritardo da Christen. Vergallito, primo italiano all’arrivo, era settimo a 11 secondi di ritardo da Christen mentre gli attesi Vingegaard e Roglic, nonostante qualche breve accelerazione nel finale, non facevano meglio di un sesto e di un nono posto. Christen ottiene la seconda vittoria stagionale dopo quella di fine gennaio al Trofeo Calvià. Il ciclista svizzero è la nuova maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Almeida e 13 secondi di vantaggio su De Plus. Domani la terza tappa da Vila Real Santo António a Tavira di 183.5 km vedrà quasi sicuramente un arrivo in volata anche perchè i facili gmp di terza categoria di Mercador e di Faz Fato saranno superati con una certa nonchalance dai velocisti presenti.

Antonio Scarfone

Jan Christen vince sullAlto da Foia (foto: Getty Images)

Jan Christen vince sull'Alto da Foia (foto: Getty Images)

VUELTA A ANDALUCÍA, TOM PIDCOCK SI AGGIUDICA LA SECONDA TAPPA E SIVAKOV SI VESTE DI GIALLO

febbraio 20, 2025 by Redazione  
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Quarta vittoria stagionale per il campione inglese del team Q36.5, che si impone sull’impegnativo traguardo di Torredelcampo, con gli ultimi 1500 metri in ripida salita. Alle sue spalle si piazza il portacolori colombiano della Ineos – Grenadiers Brandon Rivera e terzo il russo naturalizzato francese della UAE Team Emirates – XRG Sivakoc, nuovo leader della classifica generale. A poco più di 1′ arriva il gruppetto con l’ormai ex maglia gialla Maxim Van Gils.

Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) continua a palesare il suo notevole stato di forma e fa già poker stagionale dopo le due tappe vinte e la classifica generale dell’AlUla Tour alcune settimane fa. Il quarto sigillo del britannico in questo 2025 arriva al termine della seconda tappa della Vuelta a Andalucía, Alcaudete – Torrdelcampo di 133.2 Km, frazione ricca di importanti difficoltà e di salite non facili, inclusa la rampa di poco più di un chilometro all’8% medio, con punte in doppia cifra, che portava fino alla retta conclusiva.

Igor Arrieta (UAE Team Emirates – XRG) è stato il primo a scuotere il gruppo grazie a diversi scatti che hanno provocato la selezione maggiore, seguito poi dal suo capitano Pavel Sivakov. La squadra emiratina aveva come obiettivo la riscossa dopo il secondo ed il terzo posto di Wellens e dello stesso Sivakov ieri, battuti in superiorità numerica da Maxim Van Gils. Il fiammingo della Red Bull – Bora – Hansgrohe infine cedeva e restavano davanti i soli Clément Berthet (Decathlon – AG2R La Mondiale), Enric Mas (Movistar Team), Brandon Rivera (Ineos – Grenadiers), Pidcock e Sivakov.

All’inseguimento dei cinque c’è il gruppetto con Giovanni Aleotti nelle vesti di gregario per Van Gils, ma il gap era vicino ai due minuti nelle fasi finali di corsa. I fuggitivi arrivano alla rampa finale cercando di studiarsi, nonostante due deboli attacchi di Mas, immediatamente neutralizzati. Nulla è valso agli altri quando Pidcock ha fatto partire la volata, dimostrando la sua grande condizione su un arrivo per corridori esplosivi. Secondo si piazza Brandon Rivera e terzo è Sivakov, che diventa il nuovo leader in classifica generale.

Domani è in programma la terza tappa, 162 km da Arjona a Pozoblanco che dovrebbero prevedere l’arrivo in volata anche se non sarà una passeggiata per via dei continui lievi saliscendi e della leggera pendenza che caratterizzerà i chilometri conclusivi.

Andrea Giorgini

Pidcock ottiene la sua quarta vittoria stagionale sulle strade del Giro dellAndalusia (Getty Images)

Pidcock ottiene la sua quarta vittoria stagionale sulle strade del Giro dell'Andalusia (Getty Images)

MILAN SI RIPETE A UMM AL QUWAIN. POGACAR SEMPRE IN MAGLIA ROSSA

febbraio 20, 2025 by Redazione  
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Nonostante qualche ventaglio nel finale della quarta tappa, il gruppo affronta la volata finale di Umm al Quwain a ranghi compatti ed è ancora Jonathan Milan che ha la meglio su Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) e Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck)

Dopo due tappe che hanno iniziato a definire la classifica generale e con Tadej Pogacar che guarda tutti dall’alto al basso, oggi nella quarta tappa da Fujairah Qidfa Beach ad Umm al Quwain di 181km tornano di scena i velocisti. La strada è quasi completamente pianeggiante se si eccettua la facile salitella di Masafi sulla quale è posto il primo traguardo volante. La fuga di giornata si formava già dopo 1 km dalla partenza ad opera di Đorđe Đurić (Team Solution Tech – Vini Fantini) e Michael Leonard (Team INEOS Grenadiers). Đurić vinceva il primo traguardo volante di Masafi posto al km 46.9. Le squadre più attive all’inseguimento dei due battistrada erano il Team Jayco AlUla, il Team Lidl Trek ed il Team Alpecin Deceuninck. La fuga veniva ripresa a 52 km dalla conclusione. Đurić riusciva comunque ad avvantaggiarsi in vista del secondo traguardo volante posto al km 149.3 sul quale riusciva a transitare per primo. Ad una quindicina di km dal termine entravano in scena vento e ventagli con l’UAE Team Emirates compatta nelle prime posizioni a protezione di Tadej Pogacar. Nonostante qualche ’separazione’ il gruppo affrontava la volata finale a ranghi complessivamente compatti e Jonathan Milan (Team Lidl Trek) sprintava a modo suo riuscendo a mettere la sua rota davanti a quella di Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) per questione di centimetri. Terzo era Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) mentre chiudevano la top five Daniel McLay (Team Visma Lease a Bike) in quarta posizione e Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) in quinta posizione. Per Milan è la seconda vittoria di tappa all’UAE Tour. In classifica generale Pogacar è sempre primo con 18 secondi di vantaggio su Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers) e 23 secondi di vantaggio su Pablo Castrillo (Team Movistar). Domani la quinta tappa da American University Dubai ad Hamdan Bin Mohammed Smart University sarà un’altra occasione per i velocisti visto che il percorso è completamente pianeggiante. Milan vuole fare il tris e ipotecare la vittoria nella classifica della maglia verde.

Antonio Scarfone

Jonathan Milan vince a Umm al Kuwain (foto: Getty Images)

Jonathan Milan vince a Umm al Kuwain (foto: Getty Images)

GANNA NON S’INGANNA, IL PIEMONTESE INFILA LA CORSIA GIUSTA E VINCE LA PRIMA TAPPA DELLA VOLTA AO ALGARVE

febbraio 19, 2025 by Redazione  
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In un pazzesco finale di tappa, dopo l’ultimo km, la maggior parte del gruppo prende il rettilineo sbagliato mentre Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) è il più lesto a imboccare la strada giusta. La sua vittoria sarà successivamente annullata dall’organizzazione, come tutta la tappa. Anche se domani il piemontese partirà comunque in maglia gialla

La Volta ao Algarve si apre con una tappa adatta ai velocisti, la prima da Portimão a Lagos di 192.2 km. La corsa portoghese vede l’esordio stagionale di ciclisti come Jonas Vingegaard (Team Visma Lease a Bike) e Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe) che sono alcuni dei nomi più interessanti da seguire in ottica classifica generale. La tappa ha visto la fuga di Gonçalo Oliveira (Team Anicolor / Tien 21), Francisco Morais (Team Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua), Victor Cesar de Paula (Team FEIRENSE – BEECELER), Carlos Miguel Salgueiro e Francisco Campos (APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense), Noah Campos (GI Group Holding – Simoldes – UDO), Diogo Narciso (Credibom / LA Alumínios / Marcos Car) e German Nicolás Tivani (Aviludo – Louletano – Loulé). Tivani si aggiudicava il gpm di Nave posto al km 97.2. Il vantaggio massimo della fuga arrivava ai 4 minuti ma le squadre dei velocisti controllavano la situazione e la tenevano costantemente nel mirino. Salgueiro si aggiudicava il traguardo volante di Vila do Bispo posto al km 161.8. La fuga veniva ripresa a 24 km dalla conclusione. La corsa si rilassava nell’ultima ventina di km ed il ritmo rallentava parecchio, almeno fino agli ultimi 4 km quando le squadre dei velocisti riprendevano a pedalare con maggior decisione. Una volta superato lo striscione dell’ultimo km, succede quello che non ti aspetti, ovvero che in una rotonda la maggior parte del gruppo sbaglia strada prendendo quella parallela al rettilineo d’arrivo nel quale il più scaltro a entrarvi è Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) che vince praticamente in solitaria con 1 secondo di vantaggio su Romain Grégoire (Team Groupama FDJ) e Jan Christen (UAE Team Emirates XRG). Chiudevano la top ten Yves Lampaert (Team Soudal Quick Step) in quarta posizione e Stefan Kung (Team Groupama FDJ) in quinta posizione. Per Ganna è la prima vittoria stagionale e l’italiano è anche il primo leader in classifica generale con 5 secondi di vantaggio su Grégoire e 7 secondi di vantaggio su Christen. Domani è in programma la seconda tappa da Lagoa all’Alto da Foia di 117.6 km. Saranno quattro i gpm da affrontare con gli ultimi 35 km davvero insidiosi. L’arrivo è posto proprio in cima all’Alto da Foia che negli ultimi 500 metri ha una pendenza costantemente superiore al 10%. Dopo l’annullamento della tappa – notizia resa pubblica negli ultimi minuti – tutti i tempi sono stati neutralizzati e domani si riparte da zero, anche se Ganna indosserà la maglia gialla.

Antonio Scarfone

Filippo Ganna vince la prima tappa dellAlgarve, successivamente annullata (foto: Tim de Waele/Getty Images)

Filippo Ganna 'vince' la prima tappa dell'Algarve, successivamente annullata (foto: Tim de Waele/Getty Images)

DOVE ERAVAMO RIMASTI: LA VUELTA A ANDALUCÍA DOPO UN ANNO DI STOP RIPARTE PROPRIO DA VAN GILS

febbraio 19, 2025 by Redazione  
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Nella frazione d’apertura della Vuelta a Andalucía, il fiammingo ha avuto la meglio sui due compagni di fuga al termine di un percorso di media montagna, senza alcun metro di pianura. Tra i protagonisti del giorno il norvegese Leknessund e il britannico Pidcock, autore di un interessante azione da discesista.

È partita col botto la 71a Vuelta a Andalucía – Ruta del Sol, disputata a un anno dall’annullamento dell’edizione 2024 a causa delle proteste e degli scioperi degli agricoltori locali, che permisero all’organizzazione di far disputare solamente una cronometro di cinque chilometri, vinta da belga Max Van Gils. E si è ripartiti con il medesimo corridore, nel frattempo passato dalla Lotto Dstny alla Red Bull – BORA – hansgrohe, al punto più alto della classifica perchè Van Gils si è imposto anche sul traguardo della prima tappa, al termine di una gara ricca di sussulti interessanti tra i vari contendenti per la vittoria finale.

Il primo protagonista è stato il norvegese Andreas Leknessund (Team Uno-X Mobility), promotore di una fuga durata quasi tutta la tappa, tentativo che lo ha visto inizialmente in compagnia di Leander Van Hautegem (Wagner Bazin WB), Víctor de la Parte (Euskaltel-Euskadi), Unai Iribar (Equipo Kern Pharma), Ander Okamika (Burgos Burpellet BH), Siebe Deweirdt (Team Flanders – Baloise) ed Alan Jousseaume (Team TotalEnergies). Nel gruppo il primo corridore a prendere l’iniziativa è stato Pavel Sivakov (UAE – Team Emirates) e poco dopo Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) ha tentato la sortita personale in un tratto di discesa piuttosto tecnico.

Leknessund verrà poi ripreso e staccato a meno di 20 km dal traguardo di Nerja e subito dopo al comando si forma un terzetto con Van Gils, Sivakov e Tim Wellens (UAE Team Emirates – XRG). Van Gils va dritto su un tornante ma riprende in breve tempo la coppia del team emiratino e così il terzetto procede compatto verso il traguardo. Wellens e Sivakov cercano di sfruttare la superiorità numerica ma il fiammingo Van Gils è in grande condizione e non concede un centimetro ai due avversari, battendoli in volata. Al secondo posto si piazza Wellens e Sivakov è terzo. Nel gruppetto inseguitore, giunto al traguardo dopo 30″, vince lo sprint Marc Soler (UAE Team Emirates – XRG) su Clement Berthet (Decathlon – AG2R La Mondiale).
Domani si affrontare una tappa ancora più impegnativa ed esplosiva di quella odierna, da disputare sui 133.2 Km che da Alcaudete condurranno a Torrdelcampo, con la doppia scalata del Puerto Viejo (8.8 Km al 5.8% con un tratto di 3 Km al 10.6%) e un rampa finale di 1200 metri all’8%.

Andrea Giorgini

Van Gils vince la prima tappa della corsa andalusa (Getty Images)

Van Gils vince la prima tappa della corsa andalusa (Getty Images)

POGACAR INIZIA A FARE SUL SERIO A JEBEL JAIS. TAPPA E MAGLIA PER LO SLOVENO

febbraio 19, 2025 by Redazione  
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Tadej Pogacar non si smentisce e vince sul primo arrivo in salita all’UAE Tour, quello di Jebel Jais nella seconda tappa. Lo sloveno, nuova maglia rossa, batte Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Buon quinto posto per Giulio Ciccone (Team Lidl Trek)

L’UAE Tour 2025 giunge ad una delle sue tappe clou, la terza da Ras al Khaimah a Jebel Jais. Lunga 181 km, vedrà gli uomini di classifica battagliare sull’ultima salita di 19 km al 5.6 di pendenza media. Difficile se non impossibile che la maglia rossa Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers) possa confermarsi in testa alla classifica generale. Il britannico dovrà verosimilmente cedere il simbolo del primato a uno dei ciclisti che si giocherà la vittoria finale. Dopo la partenza da Ras al Khaimah si formava la fuga di giornata grazie all’azione di Đorđe Đurić e Carlos Samudio (Team Solution Tech – Vini Fantini), Federico Biagini, Lorenzo Conforti e Manuele Tarozzi (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Dopo 25 km il vantaggio dei cinque battistrada sul gruppo maglia rossa era di 1 minuto e 50 secondi. Đurić vinceva il primo traguardo volante di Al Marjan Island posto al km 66.2. Le squadre più attive all’inseguimento della fuga erano l’UAE Team Emirates XRG, il Team Tudor Pro Cycling ed il Team INEOS Grenadiers. Samudio vinceva il secondo traguardo volante posto al km 145.6. La fuga veniva ripresa poco prima della salita finale verso Jabel Jais. La maglia rossa Tarling dopo una stoica resistenza si staccava a poco meno di 4 km dalla conclusione. Tadej Pogacar attaccava dopo un ottimo lavoro dei compagni di squadra ed andava a vincere davanti ad Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Quarto era Lennert van Eetvelt (Team Lotto) mentre chiudeva la top five Giulio Ciccone (Team Lidl Trek). Pogacar, alla prima vittoria stagionale, mette subito in chiaro le cose in classifica generale ed è la nuova maglia rossa con 18 secondi di vantaggio su Tarling e 23 secondi di vantaggio su Pablo Castrillo (Team Movistar). Domani la quarta tappa da Fujairah Qidfa Beach ad Umm al Quwain di 181 km arride ai velocisti. Jonathan Milan (Team Lidl Trek) è pronto a bissare la vittoria della prima tappa ed a scalare posizioni nella classifica della maglia verde.

Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince a Jebel Jais (foto: Getty Images)

Tadej Pogacar vince a Jebel Jais (foto: Getty Images)

TARLING, UNA FRECCIA NEL DESERTO: IL BRITANNICO VINCE LA CRONOMETRO ED È LA NUOVA MAGLIA ROSSA

febbraio 18, 2025 by Redazione  
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Joshua Tarling (Team INEOS GREnadiers) domina da favorito la cronometro individuale di Al Hudayriyat Island e balza in vetta alla classifica generale. Domani primo vero test per gli uomini di classifica sull’arrivo in salita di Jebel Jais

La seconda tappa dell’UAE Tour è una cronometro individuale di 12.2 km da Al Hudayriyat Island ad Al Hudayriyat Island. Il percorso completamente pianeggiante favorirà i cronomen più forti anche se qualche curva impegnativa rallenterà la loro azione. Jonathan Milan (Team Lidl Trek) deve difendere la maglia rossa dopo la bella vittoria in volata nella prima tappa e i big di classifica non staranno a guardare; tutti guarderanno con interesse alla prova di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRD) ma sarà da seguire anche Finn Fisher-Black (Team Redbull BORA Hansgrohe), ottimo passista e buon scalatore, che è attualmente secondo in classifica generale dietro Milan. Il ciclista neozelandese è stato infatti favorito dal declassamento di Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) nella volata della prima tappa e quei sei secondi di vantaggio sugli avversari diretti possono già essere determinati oggi nella prova contro il tempo. A vincere è Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers), favorito della vigilia, con il tempo di 12 minuti e 55 secondi, unico ciclista a scendere sotto i 13 minuti alla media record di 56.671 km/h. In seconda posizione si piazza Stefan Bissegger (Decathlon AG2R La Mondiale) a 18 secondi di ritardo da Tarling. Tadej Pogacar chiude invece in terza posizione a 18 secondi di ritardo da Tarling. La top five è completata in quarta posizione da Jay Vine (UAE Team Emirates XRG) ed in quinta posizione da Max Walscheid (Team Jayco AlUla), rispettivamente a 21 e 24 secondi di ritardo da Tarling. Per il britannico dell’INEOS Grenadiers è la prima vittoria stagionale. Tarling è anche la nuova maglia rossa con 13 secondi di vantaggio su Bissegger e 18 secondi di vantaggio su Pogacar. Domani è in programma la terza tappa da Ras al Khaimah a Jebel Jais di 181 km. Dopo tre quarti di tappa completamente pianeggianti si sale in cima a Jebel Jais, una salita di 19 km al 5.6%. I big di classifica si daranno battaglia e la classifica generale assumerà una fisionomia ancora più definita dopo la cronometro di oggi.

Antonio Scarfone

Joshua Tarling vince la cronometro di Al Hudayriyat Island (foto: Getty Images)

Joshua Tarling vince la cronometro di Al Hudayriyat Island (foto: Getty Images)

CLÁSICA JAÉN, ASSOLO DI KWIATKOWSKI

febbraio 17, 2025 by Redazione  
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Michal Kwiatkowski conquista la “Strade Bianche” spagnola davanti a Isaac Del Toro e Ibon Ruiz.

La fuga iniziale composta da sette corridori ottiene rapidamente il via libera del gruppo, raggiungendo un vantaggio massimo di cinque minuti. Alle loro spalle però UAE Team Emirates e Visma – Lease a Bike aumentano progressivamente il ritmo, riducendo il distacco col passare dei chilometri.
L’azione si accende nei settori di sterrato, dove il gruppo si sgretola come da previsioni. Arriola-Bengoa e Ruiz restano soli al comando, mentre dietro si susseguono gli attacchi. Wellens, Tulett e Bernal tentano di evadere, ma vengono ripresi. Successivamente, McNulty e Swift provano ad allungare, ma anche questo tentativo viene neutralizzato. La svolta arriva con l’attacco di Kwiatkowski e McNulty, che riescono a prendere un po’ di margine sul gruppo inseguitore insieme a Ruiz.
Ai 15 km dal traguardo una foratura costringe McNulty ad arrendersi, lasciando così Kwiatkowski solo al comando per l’ultima dozzina di chilometri.
Nel frattempo alle sue spalle Del Toro accelera e riprende Ruiz, ma non basta per raggiungere il polacco che si invola vrso il traguardo finale.
Kwiatkowski gestisce l’ultima parte con esperienza e vince con 30” di vantaggio su Del Toro, mentre Ruiz chiude terzo a 45”.

Lorenzo Alessandri

Kwiatkowski esulta in solitaria alla Clásica Jaén (Getty Images)

Kwiatkowski esulta in solitaria alla Clásica Jaén (Getty Images)

MILAN RE DEL DESERTO, TAPPA E MAGLIA A LIWA PALACE

febbraio 17, 2025 by Redazione  
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Nella prima tappa dell’UAE Tour Jonathan Milan (Team Lidl Trek) è autore di un’imperiosa volata sul traguardo di Liwa, con una pendenza negli ultimi 200 metri che arrivava al 9%. Il trentino batte Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) e Finn Fisher-Black (Team Redbull BORA Hansgrohe) ed indossa la prima maglia rossa

L’UAE Tour è l’ultima corsa a tappe mediorientale ed essendo anche corsa WT vede un parterre d’eccezione nobilitato dalla presenza di Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), all’esordio stagionale e subito deciso a portarsi a casa la terza vittoria dopo quelle del 2021 e del 2022. La prima tappa parte da Madinat Zayed e si conclude a Liwa dopo circa 137 km. Non sono previsti gpm e quindi assisteremo quasi sicuramente ad una volata, ma bisogna considerare l’ultimo km che sale intorno al 3% con punte del 9% negli ultimi 200 metri quindi i velocisti dovranno calcolare bene quando lanciarsi nello sprint. Rispetto alla lista partenti ufficiale, non prendeva il via Chris Harper (Team Jayco AlUla). La fuga di giornata si formava dopo appena due km dalla partenza grazie all’azione di Carlos Samudio (Team Solution Tech – Vini Fantini), Federico Biagini e Manuele Tarozzi (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Già dopo 5 km il vantaggio dei tre battistrada era salito a 2 minuti. Samudio si aggiudicava il primo traguardo volante di Liwa posto al km 48.2. Era invece Tarozzi a vincere il secondo traguardo volante posto al km 111.8 dopo essersi avvantaggiato sui due compagni di fuga. Il ciclista faentino perseverava nella sua azione anche se il gruppo si faceva sempre più minaccioso alle sue spalle con le squadre dei velocisti nelle prime posizioni; molto attive si registravano la Lidl Trek, l’Alpecin Deceuninck e la Soudal Quick Step. Tarozzi veniva ripreso a 1 km dal termine. SI registrava anche la caduta di Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates XRG) a 8 km dalla conclusione per cui il velocista della formazione di casa non avrebbe potuto partecipare alla volata. Era proprio Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) a lanciare lo sprint nel tratto più duro dell’ultimo km. Il fenomeno sloveno veniva affiancato da Jonathan Milan (Team Lidl Trek) che a sua volta era autore di una progressione irresistibile ed andava a vincere davanti a Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck), successivamete declassato, Finn Fisher-Black (Team Redbull BORA Hansgrohe) e Tobias Lund Andresen (Team Picnic PostNL). Quarto era Lennert van Eetvelt (Team Lotto) mentre chiudeva la top five Oscar Onley (Team Picnic PostNL). Per Milan si tratta della seconda affermazione stagionale dopo la vittoria nella quinta tappa della Volta a la Comunitat Vallenciana. Il ciclista friulano è la prima maglia rossa della corsa a tappe emiratina con 4 secondi di vantaggio su Fisher-Black e di 6 secondi su Andresen. La seconda tappa di domani, in circuito sull’Hudayriyat Island, è una cronometro individuale di 12.2 km. La classifica generale inizierà a delinearsi e vedremo all’opera quei ciclisti che cercheranno di insidiare il favoritissimo Pogacar.

Antonio Scarfone

Jonathan Milan vince a Liwa (foto:Getty Images)

Jonathan Milan vince a Liwa (foto:Getty Images)

MORGADO PROFETA IN PATRIA, IL PORTOGHESE VINCE LA FIGUEIRA CHAMPIONS CLASSIC

febbraio 16, 2025 by Redazione  
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Il corridore lusitano vince la terza edizione della corsa di casa. Tra i protagonisti l’italano Filippo Ganna, a lungo in fuga solitaria

Non c’è disciplina sportiva nella quale non si cerchi in tutti i modi possibili, spesso a scapito della salute degli atleti, di aumentare il numero delle gare e di conseguenza i guadagni, diretti e indiretti, di cui godono un po’ tutti coloro che a vario titolo lavorano nell’ambito dello sport professionistico. Il ciclismo non fa certo eccezione e il mese di febbraio, un tempo dedicato agli allenamenti e a sporadiche competizioni di ciclocross, si va riempiendo di nuove gare alle quali anche i migliori corridori non disdegnano di partecipare, anche se solo per allenarsi in vista di quelle più importanti.
È stato così che a febbraio sono gradualmente entrate in calendario dapprima corse in località esotiche, ma che in quel periodo godono di un buon clima (Australia, Sudamerica, penisola arabica), e poi anche nelle zone più calde dell’Europa, in particolare Spagna e Portogallo. La classica portoghese chiamata “Figueira Champions Classic” è arrivata solo alla terza edizione, ma è già riuscita a guadagnarsi un posto nelle UCI ProSeries, il circuito che raccoglie le più importanti corse di seconda fascia del calendario mondiale (tra le quali, per fare un esempio, vi sono le nostre Milano-Torino, il Giro dell’Emilia e il Giro del Veneto). La corsa si è sempre svolta sullo stesso percorso, con partenza e arrivo nella località di Figueira da Foz, importante città marittima e turistica situata sulla costa portoghese a metà strada fra Lisbona e Porto. Il suo percorso che ricorda un po’ un trifoglio, con un primo lobo – a sud di Figueira – lungo circa 50 chilometri, un secondo – ad est – all’incirca sulla medesima distanza e infine un terzo e conclusivo disegnato a Nord della città, lungo 30 chilometri e che viene percorso 3 volte (l’anno scorso 4) per un totale complessivo di 193 chilometri circa. Il “lobo” conclusivo è quello che presenta le salite più impegnative, quelle su cui potrebbe decidersi la corsa: la Rua Parque Forestal (2,1 km all’8%) e la Enforca Cães (0,9 km al 10,3%), strappo breve ma molto duro situato a soli 6 chilometri dal traguardo.
Tra i favoriti, in assenza dei vincitori delle due precedenti edizioni (Casper Pedersen e Remco Evenepoel, entrambi della Soudal Quick Step), vanno segnalati il più forte dei corridori portoghesi, Joao Almeida (UAE Team Emirates – XRG), i francesi Romain Bardet (Team Picnic PostNL) e Julian Alaphilippe (Tudor Pro Cycling Team), il velocista eritreo Birian Girmay (Intermarché – Wanty) e il nostro Filippo Ganna (INEOS Grenadiers). Da non dimenticare due specialisti delle corse in linea come Nelson Powless (EF Education – EasyPost, vincitore di una San Sebastian) e il giovane svizzero Jan Christen (UAE Team Emirates – XRG), che l’anno scorso si è messo in luce vincendo diverse corse minori, tra le quali il Giro dell’Appennino.
Si parte puntualmente alle 12.30 locali (13.30 in Italia). Il cielo è nuvoloso ma non piove, la temperatura è mite, sui 14 gradi. Quasi subito parte la fuga di giornata, con dentro nove corridori, tutti spagnoli o portoghesi, nessuno dei quali è mai salito sul podio di una corsa importante: il più quotato sembrerebbe il portoghese Rafael Reis (Anicolor/Tien 21), campione nazionale a cronometro nel 2022. Il gruppo sonnecchia e la corsa si snoda senza sussulti fra le colline dell’entroterra sino alle 16 del pomeriggio (ora italiana) quando, una volta percorsi i primi due “lobi”, inizia il primo dei tre giri conclusivi. Il vantaggio dei fuggitivi non è stratosferico come avviene sempre in questi casi: si parla di soli 4 minuti, probabilmente più per demerito dei nove, nessuno dei quali pensa davvero di poter vincere la corsa, che per merito degli inseguitori. Già al primo passaggio sulla Rua Parque Forestal, una collina panoramica alta 210 metri sul livello del mare, il loro vantaggio si dimezza. Intanto il cielo si è rasserenato e la temperatura è rimasta intorno ai 14 gradi, anche 15, quasi ideale per chi voglia tentare lo sforzo di una fuga da lontano. Sulla seconda asperità, la Enforca Cães, è proprio Reis a passare per primo, mentre il gruppo continua a mantenersi a circa due minuti di distanza. La diretta televisiva inizia alla fine del primo giro, in un momento in cui il gruppo procede tranquillo e i fuggitivi, che intanto sono scesi ad otto, tornano a guadagnare, raggiungendo i tre minuti di vantaggio. Quando i corridori si accorgono di essere in diretta la musica cambia all’improvviso e, prima ancora che inizi la salita della Rua Parque Forestal il gruppo si allunga e dimezza lo svantaggio. Già a metà salita i fuggitivi vengono ripresi e in cima il gruppo passa sfilacciato, ma ancora abbastanza compatto (conta in tutto una cinquantina di corridori). Nei chilometri seguenti si mettono in luce prima Alaphilippe, poi Ganna: alla fine è proprio il passista italiano a guadagnare in discesa un vantaggio non banale. Col passare dei chilometri il gruppo, che pure insegue con notevole convinzione, non sembra recuperare, anzi. In vista della Enforca Cães si muovono il danese Michael Valgren (EF Education – EasyPost, una Amstel e un giro di Toscana fra le sue non poche vittorie) e l’eritreo Natnael Tesfatsion (Movistar Team), campione nazionale in carica; tuttavia, in cima alla salita Ganna mantiene 20 secondi di vantaggio. Più lontano il resto del gruppo, ormai ridotto a trenta, forse quaranta unità. Sul lungo tratto in pianura, lungo il mare, con cui termina il secondo giro i due inseguitori vengono ripresi, mentre l’italiano, che riesce a esprimere tutta la sua potenza, porta a 30 secondi il suo vantaggio, poi 35, infine 40 ai piedi della Rua Parque Forestal. Sulla salita, notoriamente il suo punto debole, Ganna si gioca la vittoria. E questa sfuma: affaticato e appesantito, l’italiano cede nel tratto più duro, dove la pendenza arriva al 16%, e viene passato con facilità dai primi inseguitori. È il giovane portoghese António Morgado (UAE Team Emirates – XRG), che l’anno scorso ha vinto il Giro di Romagna ed è stato campione nazionale a cronometro, a passare per primo in cima alla salita, con una manciata di secondi sul resto del gruppo, ormai ridotto a venti corridori. La discesa gli è favorevole e, come già aveva fatto Ganna nel giro precedente, Morgado porta a 30 secondi il suo vantaggio. In cima all’ultima salita, la terza ascesa all’Enforca Cães, il suo vantaggio è sempre di una trentina di secondi su ciò che resta del gruppo: ma negli ultimi 6 chilometri lo sforzo si fa sentire e dietro iniziano a tirare sul serio. Inesorabilmente il vantaggio scende, dapprima a 20 secondi al termine della discesa e poi, nel lungomare che sembra interminabile e sotto un sole che va tramontando come le sue forze, cala progressivamente sino a 13 secondi, quando arriva lo striscione dell’ultimo chilometro. Le forze abbandonano il giovane portoghese, da dietro lanciano persino lo sprint… ma alla fine, quando il più vicino degli inseguitori si trova a soli 30 metri, la linea del traguardo trasforma la sua sofferenza in una delle più importanti vittorie della sua carriera. Vince lo sprint per il secondo posto il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step), terzo il ceco Mathias Vacek (Lidl – Trek). Girmay è sesto, Alaphilippe ottavo. Primo degli italiani Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty), decimo. Filippo Ganna, che alla fine ha perso anche le ruote del gruppo principale, è solo ventinovesimo.

Andrea Carta

Il portoghese Morgado vince la terza edizione della Figueira Champions Classic (foto Figueira Champions Classic)

Il portoghese Morgado vince la terza edizione della Figueira Champions Classic (foto Figueira Champions Classic)

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