GIRO DI TURCHIA: A PHILIPSEN L’ULTIMA VOLATA, A LUTSENKO LA GENERALE
Il Presidential Cycling Tour of Türkiye si conclude come era iniziato. Ovvero con una vittoria di Philipsen, che fa poker in terra turca. La vittoria in classifica è invece andata al vincitore della tappa regina, Alexey Lutsenko.
Ad Istanbul si è concluso il Presidential Cycling Tour of Türkiye. Ad aggiudicarsi la classifica generale è stato il kazako Alexey Lutsenko. Il portacolori della Astana Qazaqstan Team dopo il successo nella terza tappa ha mantenuto la sua leadership senza particolari rischi.
La tappa che ha messo in archivio questa edizione della corsa turca è andata al “solito” Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck). al quarto successo in questa edizione della corsa, vittore hanno reso inattaccabile la sua leadership nella classifica a punti, Secondo si è piazzato Cees Bol (Astana Qazaqstan Team), che ha inanellato ben 5 piazzamenti nelle “topfour” e il secondo posto nella classifica a punti. Al terzo posto di giornata (e anche nella classifica a punti) si è collocato l’italiano Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa). Seguono nell’ordine d’arrivo Matteo Malucelli (Bingoal WB), Nico Denz (BORA – hansgrohe), Álvaro José Hodeg (UAE Team Emirates), il leader della classifica generale Lutsenko, Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex), Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e Nikiforos Arvanitou (Sofer Savini Due OMZ).
Con la vittoria odierna Philipsen ha raggiunto quota 19 per quanto riguarda le vittorie in stagione, mentre questa è stata la 42a affermazione in carriera.
In classifica generale Lutsenko, al 40° successo in carriera, ha preceduto di 26″ Ben Zwiehoff (Bora-hansgrohe) e di 51” il suo compagno di squadra Harold Tejada. Miglior italiano Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), sesto a 1’37”.
Mario Prato
JAPAN CUP 2023, ESULTA RUI COSTA
Rui Costa vince la classica nipponica davanti a Engelhardt e Martin
15 giri intorno alla città di Utsunomiya compongono il tracciato della classica del Sol Levante, con il dente di 2 km al 6% di Kogashiyama. La pioggia incessante di questi giorni però ha costretto gli organizzatori a ridurre il numero di tornate per garantire la sicurezza dei corridori.
Ciò nonostante lo spettacolo non ne ha risentito: dopo fasi concitate a prendere il largo si è ritrovato il terzetto composto da Rui Costa (Intermarché – Circus – Wanty), Felix Engelhardt (Jayco AlUla) e Guillaume Martin (Cofidis).
Il più veloce di tutti sul traguardo finale è risultato essere proprio il 37enne portoghese davanti al tedesco Engelhardt. Chiude il podio uno stanco Guillaume Martin.
Lorenzo Alessandri
PER MILAN VADER LA PRIMA VITTORIA TRA I PRO AL TOUR OF GUANGXI HA UN SAPORE SPECIALE
Milan Vader vince la tappa regina del Tour of Guangxi 2023, per il portacolori della Jumba Visma giornata densa di emozioni perchè conquista la prima vittoria tra i professionisti e passa al comando della classifica generale, chiudono in seconda posizione Rémy Rochas (Cofidis), terzo Hugh Carthy (EF Education – EasyPosT).
La quarta tappa del Tour of Guangxi 2023 prevedeva l’arrivo in salita a Nongla per un totale di 161,4 km caratterizzati da tre sprint intermedi, dopo il via si forma subito la fuga di giornata con dentro: Zdeněk Štybar (Team Jayco AlUla), Julius Johansen (Intermarché-Circus-Wanty), Jensen Plotwright (Alpecin-Deceuninck), Jens Reynders (Israel-Premier Tech) e Changseng Sun (China). Il gruppo non ha concesso troppo spazio agli attaccanti, corsa in pratica chiusa dalle squadre con dentro gli scalatori più adatti a fare il colpaccio e portarsi al comando della classifica generale, tra le squadre più attive la Jumbo-Visma, la EF Education – EasyPosT e la UAE Team Emirates. Il gruppo dei migliori riesce ad annullare la fuga poco prima della salita finale, 3,3 Km al 6,6 %, prima della bagarre conclusiva ci hanno provato Oscar Onley (Team DSM-Firmenich) ed Esteban Chaves (EF Education-EasyPost) ma la loro azione non ha dato i frutti sperati infatti lo scatto decisivo è stato messo in strada da Milan Vader (Jumbo-Visma), l’olandese è andato via tutto solo alzando le braccia al cielo in una dimensione emotiva unica perchè conquista la prima vittoria tra i professionisti, secondo Rémy Rochas (Cofidis) a 2”, terzo Hugh Carty (EF Education-EasyPost) che regola il gruppetto dei migliori a 8”. In virtù del successo odierno Vader sale al comando della classifica generale con 6” proprio su Rochas e 14” su Carthy. Doamani quinta tappa con arrivo a Guilin mossa nella parte centrale con due GPM di seconda e prima categoria in rapida successione a trenta chilometri dall’arrivo.
Antonio Scarfone
FORMOLO ROCCIA DEL VENETO. SUA LA VENETO CLASSIC 2023
Davide Formolo (UAE Team Emirates) sfrutta come già successo alla Coppa Agostoni la superiorità numerica di squadra e vince in solitaria la difficile corsa veneta giunta alla terza edizione. Secondo si piazza il compagno di squadra Marc Hirschi mentre terzo è Filippo Zana (Team Jayco AlUla)
Il calendario italiano del ciclismo su strada si chiude con la terza edizione della Veneto Classic, una corsa che in futuro potrebbe avere maggiore visibilità e magari entrare nel circuito WT visto che il percorso è davvero bello e accattivante. Si parte da Mel e dopo quasi 197 km si arriva a Bassano del Grappa. La parte centrale e quella finale sono un concentrato di difficoltà che in un crescendo rossiniano portano all’arrivo di Bassano. Si inizia infatti con il circuito della Rosina, salita di 2.6 km al 6.2% da ripetere quattro volte, poi si entra nel successivo circuito con il terribile muro de La Tisa, 300 metri a quasi il 10% di pendenza media. Infine gli ultimi 10 km sono caratterizzati dall’altrettanto impegnativo muro della Diesel Farm, lungo 1 km e 200 metri ad oltre il 10% di pendenza media e caratterizzato dal fondo sterrato. Prima dell’arrivo ci sta ancora da scalare l’impegnativa salita di Contrà Soarda, 400 metri al 13%. Insomma un percorso duro per uomini duri, che abbiano anche caratteristiche di fondo e di resistenza e che siano a loro agio con lo sterrato. Gli occhi sono puntati su Marc Hirschi (UAE Team Emirates), vincitore nel 2022 ma attenzione a Florian Vermeersch (Team Lotto Dstny), vice campione del mondo di gravel e validissimo uomo da classiche. Dopo una ventina di km di calma apparente, con brevi allunghi annullati dal gruppo, la fuga vera e propria riusciva ad evadere grazie all’azione di Marco Frigo (Team Israel Premier Tech), Joey Rosskopf (Q36.5 Pro Cycling Team ) e Michael Belleri (Team Biesse Carrera). Dopo 30 km il vantaggio del terzetto in testa alla corsa era di 1 minuto e 30 secondi. Al km 60 i tre battistrada avevano 2 minuti e mezzo di vantaggio sulla coppia formata da Ben Granger (TeamMg K Vis) e Lorenzo Peschi (Team General Store), mentre il gruppo inseguitore era segnalato a 6 minuti di ritardo. Dopo una decisa accelerazione del Team Alpecin Deceuninck, il gruppo riprendeva Granger e Peschi prima della terza scalata della Rosina. Rosskopf era l’ultimo battistrada ad arrendersi al ritorno del gruppo che veniva anticipato da un attacco in cui erano presenti Erik Fetter (Team EOLO Kometa), Milan Menten (Team Lotto Dstny), Stefano Oldani (Team Alpecin Deceuninck), Natnael Tesfatsion (Team Lidl Trek) e Davide Formolo (UAE Team Emirates). Sull’ultima delle tre ascese della Tisa restavano in testa Formolo, Tesfatsion e Oldani. Sui tre uomini di testa riuscivano a rientrare in tre: Matteo Trentin (UAE Team Emirates), Benoit Cosnefroy (Team AG2R Citroen) ed Anthon Charmig (Uno-X Pro Cycling Team). Il gruppo tirato dal Team Israel Premier Tech non dava però troppo spazio ad attaccanti e contrattaccanti. Al termine della salita e della successiva discesa un gruppo allungato si avvicinava alla Diesel Farm, la salita che probabilmente avrebbe deciso le sorti della Veneto Classic 2023. A prendere le redini della corsa era l’Uno-X Pro Cycling Team, il quale si metteva in testa al gruppo per tenere un’andatura elevata e costante. A circa metà salita della Diesel Farm restvano in testa Marc Hirschi (UAE Team Emirates) e Filippo Zana (Team Jayco AlUla). Nella discesa successiva Formolo si riportava sulla coppia di testa. La superiorità numerica dei ciclisti dell’UAE Team Emirates dava i suoi frutti sull’ultimo dentello di Contrà Soarda, quando Formolo trovava l’allungo decisivo su Zana, mentre Hirschi restava saggiamente sulla ruota di quest’ultimo. Dopo la bella vittoria alla scorsa Coppa Agostoni, Formolo andava a vincere così la Veneto Classic in solitaria. In seconda posizione si piazzava Hirschi a 14 secondi di ritardo mentre Zana perdeva le ruote dello svizzero e si doveva accontentare della terza posizione a 16 secondi di ritardo da Formolo. Più staccati giungevano Andrea Vendrame (AG2R Citroen) in quarta posizione ed Andreas Kron (Team Lotto Dstny) in quinta posizione a completamento della top five. Formolo chiude ottimamente la stagione 2023 palesando una forma eccellente e ritrovando la fiducia per essere un uomo di punta della squadra emiratina nella prossima stagione.
Antonio Scarfone
GIRO DI TURCHIA: JAY VINE BEFFA I VELOCISTI
Sfruttando l’ultima salita di giornata l’australiano Jay Vine anticipa i velocisti e si aggiudica la settima tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye 2023. A Philipsen davanti a Bol la volata per il secondo posto. Quinto Lonardi, settimo Peron davanti a Viviani e Maestri.
La settima tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye ha visto il successo del portacolori della UAE Team Emirates Jay Vine. L’australiano è stato capace di beffare i velocisti sfruttando a suo vantaggio l’ultima salita di giornata. Un’azione questa che, oltre ad avvantaggiarsi in maniera consistente nei confronti del plotone, lo ha anche fatto insediare al primo posto della classifica dei Gran Premi della Montagna.
Un po’ di soddisfazione per l’australiano che, partito con ambizioni di classifica,ha dovuto fare i conti con la sfortuna e con qualche problema fisico. “Fatale” fu la tappa regina che vide Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) prendere la testa della classifica e lui finire nelle retrovie.
La volata dei battuti, dopo 7”, ha visto primeggiare Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), che ha preceduto Cees Bol (Astana Qazaqstan Team), Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex), Giovanni Lonardi (EOLO-Kometa), Kenneth Van Rooy (Bingoal WB), Andrea Peron (Team Novo Nordisk), Attilio Viviani (Team Corratec – Selle Italia) e Mirco Maestri (EOLO-Kometa) con Clément Alleno (Burgos-BH) a chiudere la TopTen. Facendo, invece, un salto in fondo all’ordine d’arrivo, troviamo in 133a posizione Alexander Konychev (Team Corratec – Selle Italia) a 13’29”. L’ultima posizione di giornata non faccia, però. credere a dei suoi demeriti. Il “figlio d’arte” è stato, infatti, vittima di una caduta.
L’ottava ed ultima tappa manderà in archivio questa 58a edizione del Presidential Cycling Tour of Türkiye. Con la frazione di Istanbul si dovrebbe ritornare alla volata di gruppo, sprint che potrebbe essere ancora importante per definire la classifica a punti , nella quale attualmente Philipsen conduce con 62 punti sui 57 di Bol, i 48 di Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), i 45 di Dupont e 42 di Lonardi.
Mario Prato
QUESTA VOLTA AL TOUR OF GUANGXI E’ IL TURNO DI OLAV KOOIJ, VITTORIA IN VOLATA PER IL VELOCISTA DELLA JUMBO VISMA
Partenza ed arrivo nella cittadina di Nanning al Tour of Guangxi 2023 per un percorso di 135 km senza particolari difficoltà altimetriche, non impensierisce infatti lo strappo di 1,4 chilometri che caratterizza il circuito da ripetere intorno a Nanning. Saranno quindi ancora una volta le ruote veloci del gruppo a contendersi la vittoria, ma prima la fuga di giornata portata via dal gruppo e composta da sei uomini: Petr Kelemen (Tudor Pro Cycling Team), Julius Johansen (Intermarché-Circus-Wanty), Lukas Pöstlberger (Team Jayco AlUla), Frederik Wandahl (BORA-hansgrohe), Jens Reynders (Israel-Premier Tech) e . Proprio De Bondt grazie agli abbuoni conquistati ai due sprint intermedi che ha vinto è riuscito, grazie ai 6”, a scavalcare Jonathan Milan in classifica generale. I fuggitovi sono sempre stati tenuti a tiro dal gruppo che grazie alle squadre dei velocisti ha annullato la fuga a 10 Km dall’arrivo. Da segnalare a 2 chilometri dal traguardo una caduta , tra gli uomini coinvolti Arnaud De Lie (Lotto Dstny). Una volta entrati nell’ultimo chilometro la volata è stata lanciata dai compagni di squadra di Olav Koij che a 200 metri dalla linea di arrivo si è tolto tutti di ruota resistendo al rientro di Rick Pluimers (Tudor) e Marijn van den Berg (Ef Education-EasyPost) rispettivamente secondo e terzo, Jonathan Milan rimasto coinvolto in un contatto tra Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) e Amaury Capiot (Team Arkéa Samsic) è giunto soltanto decimo ed ha lasciato la maglia di leader della classifica generale che passa sulle spalle di Dries De Bondt (Alpecin-Deceuninck), segue proprio Milan a 2”, terzo Olav Koij a 8”.
Antonio Scarfone
GIRO DI TURCHIA: LANGELLOTTI SU LUTSENKO, TERZO GIULIO PELLIZZARI
Il monegasco Langellotti conquista la sesta tappa della corsa turca davanti al leader Lutsenko. Ottimo terzo per Pellizzari, ripreso a soli 100 metri dalla vittoria
La sesta tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye ha visto il successo di Victor Langellotti (Burgos-BH). Il monegasco nelle fasi finali della Bodrum-Selçuk si è riportato sul giovane marchigiano Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), che in solitaria già assaporava la sua prima vittoria da professionista. Incollato alla ruota del portacolori della Burgos-BH non poteva mancare il leader della classifica generale Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), che grazie a questo secondo posto odierno ha incrementato il suo vantaggio in classifica e ora ha di 26″ su Ben Zwiehoff (Bora-hansgrohe) e 51″ sul compagno di squadra Harold Tejada.
Ritornando all’ordine d’arrivo odierno in quarta posizione si è piazzato dopo 4”, a 8″ è giunto Alexis Guerin (Bingoal WB), a 12″ Tejada, a 18″ Domen Novak (UAE Team Emirates), a 20″ Aldemar Reyes (Team Medellín – EPM), Matteo Badilatti (Q36.5 Pro Cycling Team) e Florian Lipowitz (BORA – hansgrohe).
La tappa si è sviluppata in maniera molto frizzante fin sotto il traguardo. Dopo la prima ora di corsa, dove si sono succeduti molteplici ma infruttuosi tentativi di fuga, a portare via il tentativo buono sono stati Antonio Angulo (Burgos-BH), Alexander Konychev (Corratec-Selle Italia), Victor Ocampo (Team Medellin-EPM), Philip Heijnen (ABLOC CT), Patryk Stosz (Voster ATS Team), Mauro Verwilt (Tarteletto-Isorex) e Burak Abay (Konya Buyuksehir Belediye Spor). Su questi in rapida sucessione si sono portati prima Pavel Novak (Q36.5 Pro Cycling Team), Robigzon Oyola (Team Medellin-EPM) e Tobias Nolde (P&S Benotti) e poi Mustafa Tekin e Feritcan Samli (Spor Toto Cycling Team). I folto gruppetto di battistrada procede d’amore e d’accordo fino a toccare i 5 minuti di vantaggio intorno ai meno 50 al termine.
Le due salite piazzate nel finale di gara sfiaccano le velleità dei fuggitivi che sgranandosi vedono diminuire in maniera esponenziale il loro vantaggio. Dietro, invece, è da registrare il tentativo di riportarsi sui battistrada di Alessandro Santaromita (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè) e Andrea Pietrobon (Eolo-Kometa). I due strada facendo raccolgono coloro che si erano staccati, ma questo tentativo non riuscirà nell’intento di riportarsi sui battistrada, ridotti a 5 unità.
Il vantaggio dei cinque davanti è ormai esiguo e quel che resta del plotone non ha nessuna voglia di lasciar loro la tappa. Il ricongiungimento avviene all’inizio della rampa finale. I giochi non sono fatti e la situazione in gruppo è tutt’altro che tranquilla. Strada facendo provano ad avvantaggiarsi Domen Novak (UAE Team Emirates), che riesce a guadagnare una ventina di secondi. Questo tentativo è seguito da quello di Mario Aparicio (Burgos-BH). Per loro non c’è stata fortuna, fortuna che sembrava arridere invece a Giulio Pellizzari (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), partito secco in prossimità dello striscione dell’ultimo chilometri. Gli ultimi 100 metri, però, gli sono stati fatali e si è dovuto accontentare del terzo posto. In classifica, invece, il giovane marchigiano ha limato qualche secondo e, seppur sempre sesto assoluto, si è avvicinato ai due che lo precedono facendo ben sperare per una possibile TopFive finale.
Oggi il Giro di Turchia prosegue con la Selçuk – Smirne di 160 Km. La tappa ha un disegno vallonato ma le salite non sono difficilissime e non è improbabile che l’arrivo sia allo sprint.
Mario Prato
CHE BEL MILAN A QINZHOU. TAPPA E MAGLIA PER IL 23ENNE FRIULANO
Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious) vince in volata la seconda tappa del Free-Tour of Guangxi battendo Arvid De Kleijn (Tudor Pro Cyling Team) e Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates)
La seconda tappa del Gree-Tour of Guangxi parte da Behiai e termina a Qinzhou. Misura 149,6 km ed è totalmente pianeggiante. I velocisti hanno quindi una seconda chance dopo la vittoria di Elia Viviani (Team INEOS Grenadiers) nella prima tappa. Vedremo anche se Olav Kooij (Team Jumbo Visma) e Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny), i principali favoriti di ieri, riusciranno a superare la delusione per essere arrivati fuori dal podio parziale e saranno capaci di contendersi la vittoria. La tappa è stata caratterizzata da una fuga di quattro uomini formata da Dries De Bondt (Team Alpecin Deceuninck), Jens Reynders (Team Israel Premier Tech), Julius Johansen (Team Intermarchè Circus Wanty) e Thomas Champion (Team Cofidis). De Bondt si è aggiudicato entrambi i traguardi volanti di Qinzhou posti rispettivamente al km 94.7 ed al km 131.3. Le squadre impegnate maggiormente nell’inseguimento sono state INEOS Grenadiers, Jumbo Visma e BORA Hansgrohe. La fuga è stata ripresa definitivamente a poco più di 7 km dalla conclusione. Nonostante l’ultimo attacco di Shane Archbold (Team Jayco AlUla) ai meno 3, il gruppo si presentava compatto alla volata finale dove si imponeva con autorità Jonathan Milan (Team Bahrain Victorious) davanti ad Arvid De Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) e Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates). A completamento della top five si piazzavano Max Kanter (Team Movistar) e Jhonatan Narvaez (Team INEOS Grenadiers), rispettivamente in quarta ed in quinta posizione, mentre erano ancora deludenti Kooij e De Lie che non facevano meglio della settima e della decima posizione. Milan ottiene la terza vittoria stagionale e prosegue la sua crescita come velocista. Il ventitreenne di Tolmezzo conduce la classifica generale con 4 secondi di vantaggio su De Bondt e 6 secondi di vantaggio su Viviani. La terza tappa da Nanning a Nanning è sulla carta ancora favorevole ai velocisti anche se lungo i cinque giri del circuito cittadino si dovrà scalare il muro di Nanning di 1 km e 400 metri al 12% di pendenza media. Dall’ultimo scollinamento mancheranno 20 km alla conclusione perciò i velocisti in gruppo dovranno essere abili a tenere le ruote dei migliori.
Antonio Scarfone
ELIA VIVIANI PROFETA IN CINA, VITTORIA INAUGURALE AL TOUR OF GUANGXI
Inizia all’insegna dell’Italia il Tour of Guangxi 2023 grazie alla vittoria in volata di Elia Viviani (Ineos Granadiers), il profeta con un grande recupero ai danni di Jonathan Milan (Bahrain Victorious) alza le braccia al cielo, terzo Sam Bennett (Bora-hansgrohe).
La prima tappa del Tour of Guangxi 2023 arrivava a Beihai, la corsa ultima in programma del calendario WorldTour prevede sei frazioni, quest’oggi l’epilogo più probabile era la volata di gruppo, troppo facile infatti lo strappetto di 1,5 Km al 4,7 % di media del circuto da ripetere per tre volte per impensierire i velocisti presenti. La prima ora di corsa aveva visto sganciarsi la fuga con dentro Dries De Bondt (Alpecin-Deceuninck), Frederik Wandahl (Bora-Hansgrohe), Omer Goldstein (Israel-Premier Tech) e Louis Barré (Arkéa Samsic). I quattro uomini al comando nonostante cambi regolari ed un buon margine di vantaggio sono stati ripresi a circa 15 Km dall’arrivo. Con il gruppo compatto le squadre con gli uomini veloci dettavano legge per prendere le posizioni di testa, in particolare la Bahrain-Victorious di Jonathan Milan il forte velocista italiana provava a lanciare per primo la volata a 250 m dall’arrivo ma veniva sopravanzato da Elia Viviani (Ineos Grenadiers) grazie ad una magistrale rimonta, terzo Sam Bennett (Bora-hansgrohe), quarto Arnaud De Lie (Lotto Dstny) quinto Olav Kooij (Jumbo-Visma). Grazie alla vittoria di quest’oggi il veronese domani vestirà la maglia di leader della classifica generale.
Antonio Scarfone
GIRO DI TURCHIA: DENZ – WALS, DOPPIETTA BORA – HANSGROHE
Successo di Nico Denz nella quinta tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye 2023. Il tedesco era incaricato di tirare la volata al compagno Matthew Walls, ma ha proseguito la sua azione fin dopo il traguardo. Terza piazza per Cees Bol, quarto Malucelli, quinto Lonardi, sesto Colnaghi e ottavo Konychev.
Finale pirotecnico nella quinta tappa del Presidential Cycling Tour of Türkiye. A imporsi sul traguardo di Bodrum è stato il tedesco Nico Denz (BORA – hansgrohe), che ha preceduto il compagno di squadra, al quale doveva tirare la volata, Matthew Walls e Cees Bol (Astana Qazaqstan Team). A seguire molta Italia con il quarto posto di Matteo Malucelli (Bingoal-WB), il quinto di Giovanni Lonardi (Eolo-Kometa), il sesto di Luca Colnaghi (Green Project-Bardiani Csf-Faizanè) e, dopo la settima piazza conquistata da Ryan Gibbons (UAE Team Emirates), l’ottavo posto di Alexander Konychev (Corratec-Selle Italia). Completano la TopTen Fabio Christen (Q36.5 Pro Cycling Team) e Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex). Come salta all’occhio nei primi dieci non è presente colui che ha dominato gli arrivi a ranghi compatti di questa competizione, Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck), rallentato da una caduta avvenuta all’ultima curva e che ha tagliato fuori dai giochi per la vittoria di tappa anche Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team).
La frazione odierna era iniziata subito in maniera effervescente. I primi 30 Km, infatti, sono stati teatro di una serie numerosa di scatti che non hanno portato a nulla. Più fortunato è stato Fernando Tercero (EOLO-Kometa), che ha definitivamente dato il via alla “fuga buona”. Sulle tracce dello spagnolo si sono poco dopo portati Jay Vine (UAE Team Emirates), Alessio Martinelli (Bardiani), Alejandro Franco (Burgos BH), Gianni Marchand (Tarteletto – Isorex) e Dawit Yemane (BikeAid) e così la situazione si è definitivamente normalizzata. I sei hanno raggiunto un vantaggio massimo di 5’30”. Ovviamente con il passare dei chilometri questo gap è andato calando grazie al lavoro delle squadre dei velocisti. Dopo un periodo di calma apparente, con i fuggitivi a circa quattro minuti dal plotone, gli inseguitori hanno ricominciato a guadagnare terreno.
Ai meno 20 davanti sopravvivono i soli Vine e Yamane, mentre dietro non demordono e vogliono chiudere il gap con la giusta tempistica. Ai meno 14 il gruppo è nuovamente compatto, mentre ai meno 10 c’è il tentativo di Mehmet Sampionbisiklet (Global 6), seguito ai meno 5 da una sortita di Alexys Guerin (Bingoal-WB). Questi e altri ancora più infruttuosi tentativi non hanno minimamente scalfito le intenzioni dei più di arrivare in volata.
Oltre alla caduta di cui si è già scritto, c’è da segnalare il rischio corso dal secondo in classifica Ben Zwiehoff (Bora-hansgrohe), incappato ai meno 20 in una foratura che lo portato ad incassare un ritardo di quasi un minuto, recuperato anche grazie al lavoro del compagno di squadra Denz (che poi, come abbiamo visto, si è preso la soddisfazione di andare a vincere la tappa)
In classifica generale la situazione non è cambiata con Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan) che continua a condurre con con 16” su Zwiehoff e con 33″ sul compagno di squadra Harold Tejada.
Ora la corsa proseguirà con sesta tappa, che scatterà da Bodrum per raggiungere in 193 Km Selçuk, dove il traguardo sarà posto al termine di una salita di quasi 5 Km al 7.8% di pendenza media.
Mario Prato