CAVENDISH, VOLATA VINCENTE A ZIPAQUIRA’. CONTRERAS RESTA IN GIALLO
Nella volata della quarta tappa del Tour Colombia 2024 da Paipa a Zipaquirá, Mark Cavendish (Team Astana Qazaqstan) si impone davanti a Fernando Gaviria (Team Movistar) e (Team ). Rodrigo Contreras (Team NU Colombia) resta in maglia gialla alla vigilia della tappa decisiva
La quarta tappa del Tour Colombia 2024 parte da Paipa e termina a Zipaquirá, località che ha dato i natali ad Egan Bernal (Nazionale Colombiana), dopo 181.8 km. Anche se non mancano gpm e difficoltà altimetriche, questi sono concentrati tutti nella prima metà di tappa con una serie impegnativa di gpm: l’Alto Moral, l’Alto Tierra Negra, l’Alto Quemada e l’Alto Sisga. Giunti però al km 120 la strada spiana e gli ultimi 60 km sono completamente pianeggianti. Se bagarre ci sarà, sarà perciò nella prima parte della tappa e la classifica generale, ancora molto corta, potrebbe delineare nuove prospettive tra i ciclisti in gara, anche perchè in tre tappa la maglia gialla è passata sulle spalle di altrettanti atleti di casa: prima Gaviria, poi Tejada e infine Contreras. E sarà proprio Rodrigo Contreras (Team NU Colombia) a vestire il simbolo del primato nella tappa odierna. Gli otto fuggitivi della tappa odierna sono stati Brayan Sánchez (Team Medellin), Franklin Joel Revelo (Team Saitel), Heiner Rodrigo Parra (Team Canel’s Java), Kevin Castillo (Team Sistecredito), Daniel Osorio (Team Orgullo Paisa), Juan Diego Alba (Nazionale Colombiana), Byron Guamá e Wilson Haro (Nazionale Ecuadoriana). Il gruppo ha mantenuto un ritmo regolare durante la parte centrale della tappa nel quale la fuga ha raggiunto un vantaggio superiore ai 3 minuti ma nell’avvicinamento all’ultimo gpm dell’Alto Sisga le squadre degli uomini di classifica, tra cui quella della maglia gialla Contreras, hanno accelerato ed hanno annullato la fuga, il cui ultimo ciclista ad essere ripreso è stato Guamá. La strada spianava e questo era una manna dal cielo per i velocisti che aiutati dalle proprie squadre riuscivano a rientrare in gruppo. Tra di loro era presente anche Mark Cavendish (Team Astana Qazaqstan), pronto a rifarsi dopo aver ’steccato’ la volata della prima tappa. Ad una trentina di km dalla conclusione attaccavano Julian Cardona (Team Medellin), Laureano Rosas (Swift Carbon Pro Cycling Brasil) ed Angel Alexander Gil (Team Orgullo Paisa). I tre di testa arrivavano ad avere quasi un minuto di vantaggio sul gruppo prima di essere ripresi a 6 km dalla conclusione con Team NU Colombia, Team Astana Qazaqstan e Team Bingoal WB molto attivi. Il messicano Jose Ramon Muñiz (Team Petrolike) era l’ultimo ciclista a tentare l’assolo ma veniva ripreso a poco meno di 2 km dal termine. Nella volata a ranghi compatti Mark Cavendish sopravanzava di mezza ruota Fernando Gaviria (Team Movistar) mentre terzo era Nelson Andres Soto (Team Petrolike). Chiudevano la top five Cees Bol (Team Astana Qazaqstan) in quarta posizione e Jhonatan Restrep (Nazionale Colombiana) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava il sesto posto di Niccolò Bonifazio (Team Corratec – Vini Fantini), l’ottavo posto di Davide Persico (Team Bingoal WB) ed il decimo posto di Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost). E’ non solo la prima vittoria stagionale di Cavendish ma per il ciclista britannico è anche la prima vittoria sul suolo colombiano. In classifica generale resta tutto immutato nelle prime posizioni con Contreras che ha 4 secondi di vantaggio su Harold Tejada e 11 secondi di vantaggio su Andrea Piccolo. Domani è in programma la quinta tappa del Tour Colombia 2024, la più difficile dal punto di vista altimetrico. L’arrivo finale è sull’Alto del Vino, il quale sarà senza dubbio il grande protagonista con i suo 30 km di ascesa a quasi il 6% di pendenza media ma non mancheranno tratti in doppia cifra per cui i ciclisti e in particolare gli scalatori che vogliono vincere la corsa sudamericana dovranno necessariamente uscire allo scoperto.
Antonio Scarfone
OSORIO METTE TUTTI NEL SACCO A TUNJA. CONTRERAS NUOVA MAGLIA GIALLA
Un finale concitato e appassionante caratterizza la terza tappa del Tour Colombia che vede la vittoria del campione nazionale Alejandro Osorio (Team GW Erco Shimano) davanti a Rodrigo Contreras (Team NU Colombia) che si consola vestendo la maglia gialla
La terza tappa del Tour Colombia 2024 vede la località di Tunja protagonista, essendo sede di partenza e di arrivo. Sono in totale 141.9 km che si dipanano attraverso 11 giri del circuito cittadino, sede tra l’altro dei recenti campionati colombiani su strada. Harold Tejada (Team Astana Qazaqstan) veste la maglia di leader della classifica generale dopo la bella vittoria nella movimentata tappa di ieri. La fuga di giornata ha visto protagonisti Santiago Gómez (Team Sistecrédito) e Bernardo Suaza (Team Petrolike) ma anche Mark Cavendish (Team Astana Qazakstan) suo malgrado visto che il ciclista britannico metteva il piede a terra e si ritirava ad una quarantina di km dalla conclusione. La fuga veniva ripresa a circa 6 km dal termine e subito iniziavano alcuni scatti che animavano il finale di tappa. Tra i più pimpanti si segnalava Rodrigo Contreras (Team NU Colombia) che allungava seguito da Alejandro Osorio (Team GW Erco Shimano). Una caduta nel gruppo a circa 2 km dal traguardo complicava l’inseguimento e nella volata a due era Osorio ad imporsi su Contreras. In terza posizione si classificava Rigoberto Uran (Team EF Education EasyPost) mentre chiudevano la top five Jonathan Caicedo (Team Petrolike) in quarta posizione ed Egan Bernal (Nazionale Colombiana) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava anche il nono posto di Niccolò Bonifazio (Team Corratec Vini Fantini) che regolava il gruppo principale a 11 secondi di ritardo da Osorio, che già aveva vinto sullo stesso traguardo il titolo di campione nazionale colombiano una decina di giorni fa. Tejada, giunto staccato a causa della caduta predetta, perde la maglia gialla a favore di Contreras, nuovo leader della classifica generale, mentre lo stesso Tejada è ora secondo a 6 secondi di ritardo ed Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost) è terzo a 11 secondi di ritardo. Domani è in programma la quarta tappa da Paipa a Zipaquirá di 181.8 km. Le maggiori difficoltà altimetriche sono concentrate nella prima metà del percorso con i gpm dell’Alto Moral, dell’Alto Terra Negra e dell’Alto Sisga. Gli ultimi 70 km sono invece completamente pianeggianti e potrebbero favorire i velocisti, anche se dopo le difficoltà incontrate nella prima parte del percorso non è certo detto che assisteremo ad una volata a ranghi compatti e gli uomini di classifica potrebbero far esplodere la tappa proprio per saggiare loro stessi prima del decisivo Alto del Vino che verrà affrontato sabato.
Antonio Scarfone
TEJADA, TAPPA E MAGLIA A SANTA ROSA DE VITERBO
Harold Tejada (Team Qstana Qazaqstan) è tra i protagonisti della fuga della seconda tappa del Tour Colombia che resiste al ritorno del gruppo principale. Il ventiseienne batte in una volata ristretta Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost) e balza in testa alla classifica generale
La seconda tappa del Tour Colombia 2024 ha come sede di partenza Paipa e come sede di arrivo Santa Rosa de Viterbo per un totale di 168.6 km. Fernando Gaviria (Team Movistar) parte in maglia arancio ma presumibilmente cederà il simbolo del primato al termine della tappa che a differenza di ieri è molto nervosa visto che oltre ai tre gpm classificati – il doppio Alto Moral e l’Alto Malterias Pino – lungo il percorso sono presenti diversi saliscendi in cui bisognerà rilanciare l’andatura. Da non sottovalutare neanche l’altitudine della tappa che è verrà disputata tra i 2500 ed i 2800 metri. Coloro che aspirano alla vittoria della breve corsa sudamericana sono chiamati a farsi valere. La tappa è stata caratterizzata da una fuga di ciclisti: Andrea Piccolo (Team EF Education EasyPost), Harold Tejada (Team Astana Qazaqstan), Aaron Van Der Beken (Team Bingoal WB), Óscar Sevilla e Javier Jamaica (Team Medellín), Róbinson Chalapud (Team Banco Guayaquil), Efren Santos (Team Canels Java), Jose Muñíz (Team Petrolike), Rodrigo Contreras (Team NU Colombia), Yeison Reyes – Team e Santiago Gómez (Team Sistecrédito), Andrés Pinzón e Brandon Rojas (Team GW Erco Shimano), César Guavita (Team Colombia Potencia De Vida), Hugo Rodríguez e Juan Diego Alba (Nazionale Colombia) e Bayron Guamá (Nazionale Ecuadoriana). Il primo a scollinare sul primo Alto Moral è stato il messicano Efrén Santos, mentre sul secondo Alto Moral, ad una settantina di km dalla conclusione, ha scollinato in prima posizione Yeison Reyes (Team Sistécredito). A 30 km dalla conclusione, nonostante gli sforzi del Team Movistar, i fuggitivi avevvano ancora 2 minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo inseguitore. Sull’ultima ascesa dell’Alto Malterias Pino si faceva vedere Andrea Piccolo nel drappello di testa che iniziava a perdere pezzi. Restavano in otto mentre nel gruppo principale iniziavano gli scatti dei ciclisti più quotati come Nairo Quintana (Team Movistar), Egan Bernal (Nazionale Colombiana) e si faceva vedere anche il fresco campione nazionale colombiano Alejandro Osorio (Team GW Erco Shimano). I fuggitivi intanto preparavano la volata finale con Harold Tejada che riusciva a raggiungere e superare Andrea Piccolo proprio negli ultimi metri. Terzo era Sevilla mentre chiudevano la top five Contreras in quarta posizione e Pinzon in quinta posizione. Il gruppo dei migliori veniva regolato da Harold Martin Lopez (Team Astana Qazaqstan) a 23 secondi di ritardo da Tejada che ottiene la prima vittoria stagionale e a questo punto si candida come uomo da tenere in grande considerazione per la classifica generale, che lo vede vestire la maglia di leader con un secondo di vantaggio su Sevilla e 5 secondi di vantaggio su Piccolo. Domani è in programma la terza tappa da Tunja a Tunja di 143 lungo un percorso cittadino da ripetere 10 volte e dove spicca una salitella di 600 metri a quasi l’8% di pendenza media che può scatenare la bagarre tra gli uomini di classifica e delineare ulteriormente la graduatoria generale.
Antonio Scarfone
GAVIRIA PROFETA IN PATRIA. TAPPA E MAGLIA AL TOUR COLOMBIA
Fernando Gaviria (Team Movistar) trova subito il feeling con le volate all’esordio stagionale e vince nettamente la prima tappa della corsa di casa davanti a Davide Persico (Team Bingoal WB) e Mark Cavendish (Team Astana Qazakstan)
Dopo un’assenza di tre anni a causa delle problematiche legate al covid, ritorna in calendatio il Tour Colombia. Le prime tre edizioni hanno visto la vittoria di tre ciclisti colombiani: Egan Bernal nel 2018, Miguel Angel Lopez nel 2019 e Sergio Higuita nel 2020. Di questi tre, soltanto Bernal partecipa all’edizione 2024, nobilitata dalla presenza di tre formazioni WT ovvero Movistar, EF Education EasyPost ed Astana Qazaqstan. Inoltre delle 24 squadre totali, cinque sono nazionali e cioè Colombia, Brasile, Venezuela, Estonia ed Ecuador. Sono sei le tappe in programma, tutte in linea. Si inizia con la Paipa – Duitama di 155.8 km, completamente pianeggiante ed adatta quindi ai velocisti. La fuga di giornata ha visto se ciclisti protagoniosti: Brayan Sánchez (Team Medellín), Ignacio Prado (Team Canels), Diego Ochoa (Team Saitel), Cristian Muñoz (Team NU Colombia), David Gómez (Team Sistecrédito) ed Iván Ojeda (Team Colombia Potencia de Vida). Il vantaggio massimo della fuga non ha mai superato i due minuti e le squadre dei velocisti, in particolare la Movistar per Fernando Gaviria e l’Astana Qazaqstan per Mark Cavendish, hanno lavorato al meglio per contenere il distacco. Una volta raggiunta la fuga sono iniziate le grandi manovre per la volata conclusiva che ha visto Gaviria, ottimamente lanciato dai suoi compagni, primeggiare con autorità davanti ad un ottimo Davide Persico (Team Bingoal WB), alla prima corsa da pro, mentre terzo si è classificato Cavendish. Hanno completato la top five Nelson Soto (Team Petrolike) in quarta posizione e Jhonatan Restrepo (Nazionale Colombiana) in quinta posizione. Sono entrati nella top tean anche Andrea Piccolo (Team EF Education Easy Post) e Niccolò Bonifazio (Team Corratec – Vini Fantini), rispettivamente settimo e ottavo. Gaviria ottiene all’esordio la prima vittoria stagionale ed è la prima maglia arancione davanti a Persico e Cavendish, staccati rispettivamente di 4 e di 6 secondi. Domani è in programma la seconda tappa da Paipa a Santa Rosa de Viterbo di 168.6 km. Iniziano le prime difficoltà altimetriche con la doppia scalata dell’Alto Moral, anche se da due versanti differenti, ma soprattutto con la salita finale dell’Alto Malterias Pino, un gpm di terza categoria di 2.6 km ad oltre il 5% di pendenza media. Gaviria al 99% perderà la leadership della classifica generale ed assisteremo alle prime scaramucce tra coloro che aspirano alla vittoria della corsa sudamericana
Antonio Scarfone
A VALENCIA LA FUGA PREMIA WILL BARTA. BRANDON MCNULTY VINCE LA VOLTA VALENCIANA 2024
Le stelle e le strisce abbondano nella quinta ed ultima tappa della Violta a la Comunitat Valenciana. A Valencia Will Barta (Team Movistar) concretizza la fuga partita sull’Alto de Oronet mentre Brandon McNulty (UAE Team Emirates) vince la sua seconda corta a tappe in carriera dopo averla ipotecata ieri sul durissimo Alto del Miserat
La quinta ed ultima tappa della Volta a la Comunitat Valenciana parte da Bétera e termina a Valencia dopo soli 93 km. Ieri Brandon McNulty (UAE Team Emirates) ha vinto sul durissimo Alto del Miserat ipotecando la breve corsa spagnola che oggi, a meno di clamorose sorprese, dovrebbe confermare la classifica generale ieri visto che i due gpm del percorso sono abbastanza lontani dal traguardo. Ed anzi una fuga ben assortita avrebbe le sue belle chance di giocarsi la tappa se l’inseguimento del gruppo non sarà efficace, anche perchè non sembrano tantissimi i velocisti presenti. Dopo la partenza da Bétera ed i primi attacchi infruttuosi, la fuga partiva intorno al km 15 grazie all’azione di cinque ciclisti: Will Barta (Movistar Team), Joel Nicolau (Team Caja Rural – Seguros RGA), Xavier Cañellas (Team Euskaltel – Euskadi), Diego Sevilla (Team Polti Kometa) e José María García (Team Illes Balears Arabay Cycling). A questi sei fuggitivi si univa Filippa Fiorelli (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) durante la scalata del primo gpm di Oronet. Era Cañellas a scollinare in prima posizione. Sul successivo gpm de La Frontera il drappello di testa si spezzettava e Barta restava da solo al comando, riuscendo anche a scollinare per primo. Lo statunitense, buon passista, per diverse decine di km manteneva un vantaggio costante sul gruppo maglia gialla tra il minuto ed il minuto e mezzo e soltanto una impetuosa accelerazione del Team Lidl Trek faceva calare sensibilmente i suo vantaggio negli ultimi 5 km. Barta resisteva strenuamente al ritorno del gruppo e andava a vincere in solitaria sul traguardo di Valencia mentre il gruppo veniva regolato a 8 secondi di ritardo da Jonathan Milan (Team Lidl Trek) che perdeva così la possibilità di bissare il successo della terza tappa. Al ytrezo posto si piazzava Vito Braet (Team Intermarchè Wanty) mentre chiudevano la top five Orluis Aular (Team Caja Rural – Seguros RGA) in quarta posizione e Matej Mohorič (Team Bahrain – Victorious) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava il sesto posto di Davide De Pretto (Team Jayco AlUla). Per Barta è la prima vittoria in carriera mentre Brandon McNulty vince la sua seconda corsa a tappe in carriera dopo il Giro di Sicilia 2019. Per quanto riguardano le altre classifiche Milan vince quella a punti, Mikel Bizkarra (Team Euskaltel Euskadi) quella gpm e Santiago Buitrago (Team Bahrain Victorious) quella dei giovani. Infine il Team Bahrain Victorious vince la classifica a squadre. La prossima corsa a tappe in Spagna è prevista tra dieci giorni quando inizierà la Vuelta a Andalucia, consueto appuntamento di metà Febbraio che si disputerà in contemporanea con la Volta ao Algarve.
Antonio Scarfone
ÉTOILE DE BESSÈGES: A VAUQUELIN LA CRONO FINALE, A PEDERSEN LA CLASSIFICA
La cronometro finale dell’Étoile de Bessèges è andata a Kévin Vauquelin, capace di rifilare 9 secondi al leader della corsa Mads Pedersen, classificatosi secondo. Il danese si porta comunque a casa la classifica generale. Terza piazza di giornata per Alberto Bettiol, che chiude terzo anche in classifica, dietro al vincitore di oggi.
L’ultimo atto dell’Étoile de Bessèges, la consueta cronometro di Alès con i chilometri finali in ascesa verso la cima della collina dell’Ermiage, ha visto il successo del francese Kévin Vauquelin. Il portacolori dell’Arkéa – B&B Hotels ha preceduto di 10″ Mads Pedersen (Lidl – Trek), di 14″ Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost), di 22″ Ben Healy (EF Education – EasyPost), di 24″ Sean Quinn (EF Education – EasyPost), di 27″ Simon Carr (EF Education – EasyPost), di 36″ Stefan Bissegger (EF Education – EasyPost), di 37″ Toms Skujiņš (Lidl – Trek), di 38″ Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e di 39″ Jenno Berckmoes (Lotto Dstny).
Il vantaggio di 10” del vincitore odierno sul danese leader della classifica generale non è stato però sufficiente per superarlo. Per soli 2”, infatti, Pedersen mette in carniere l’edizione numero 54 della corsa a tappe francese. Sul podio finale con il ventottenne portacolori della Lidl – Trek salgono il vincitore di giornata con un ritardo e Alberto Bettiol, che grazie alla prestazione odierna ha fatto un salto in avanti di ben 8 posizioni. Dietro ai tre appena menzionati troviamo a 43″ Healy, a 51″ Rémy Rochas (Groupama – FDJ) e Paret-Peintre, a 54″ Alex Baudin (Decathlon AG2R La Mondiale Team), a 56″ Berckmoes, a 58″ Brent Van Moer (Lotto Dstny) e a 59″ Kevin Geniets Groupama – FDJ), che chiude la TopTen.
Grazie alle prestazioni sfoggiate questi giorni Mads Pedersen primeggia anche nella classifica a punti davanti a Vauquelin e Axel Laurance (Alpecin – Deceuninck). Il vincitore odierno oltre al secondo posto assoluto ha conquistato anche la classifica dei giovani, mentre il miglior scalatore è risultato il norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility). Infine, lo speciale ranking riservato alle squadre vede in testa il team francese Decathlon AG2R La Mondiale Team.
Mario Prato
ÉTOILE DE BESSÈGES: SORPRESA SAMUEL LEROUX, LA FUGA ARRIVA AL TRAGUARDO!
Conclusione a sorpresa nella quarta tappa dell’Étoile de Bessèges. La vittoria è andata a Samuel Leroux, uno dei componenti della fuga che ha animato la quasi totalità della tappa odierna. Sul podio di giornata altri due fuggitivi, Stefan Bissegger e Dries De Bondt. Bettiol sesto.
La quarta tappa dell’Étoile de Bessèges ha premiato i coraggiosi che hanno animato la fuga di giornata. La tappa era iniziata in maniera molto frizzante, con un tentativo sfortunato di Ben Healy (EF Education – EasyPost), Sander De Pestel (Decathlon AG2R La Mondiale), Sébastien Grignard (Lotto Dstny) e Lucas Eriksson (Tudor Pro Cycling). Più fortuna, invece, hanno Samuel Leroux (Van Rysel-Roubaix), Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale), Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost), Jonas Iversby Hvideberg (Uno-X Mobility) e Léo Danès (CIC U Nantes Atlantique), che dopo una quarantina di chilometri corsi dal gruppo in maniera garibaldina sono riusciti a guadagnare un cospicuo gruzzoletto di secondi, diventati rapidamente minuti. I quattro, grazie alla loro capacità di gestire il vantaggio guadagnato, sono riusciti ad arrivare in fondo alla tappa, nonostante il gruppo non abbia lesinato energie per chiudere il gap.
In prossimità del traguardo, con il fiato degli inseguitori sul collo, la collaborazione tra i 4 è venuta meno e non sono mancati i tentativi solitari. Ad avere la meglio è stato Leroux che ha preceduto nell’ordine Bisseger, De Bond e Hvideberg che ha chiuso con un ritardo di 2″. Con lo stesso ritardo del norvegese è piombato sulla linea d’arrivo il gruppo principale, composto da una cinquantina scarsa di corridori e regolato dal suo compagno di squadra Magnus Cort. Il danese ha anticipato Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost), Jenno Berckmoes (Lotto Dstny), Rasmus Tiller (Uno-X Mobility), il leader della classifica Mads Pedersen (Lidl – Trek) e Timo Kielich (Alpecin – Deceuninck).
Oggi la breve corsa a tappe transalpina si concluderà con la classica cronometro di Alès, 10.6 km con finale su una rampa di tre chilometri al 5.5% verso il colle dell’Ermitage.
Mario Prato
MCNULTY TRIONFA SULL’ALTO DE MISERAT ED IPOTECA LA VITTORIA DELLA VOLTA A LA COMUNITAT VALENCIANA 2024
Con un attacco deciso a 2 km dalla vetta, con pendenze che arrivavano al 20%, Brandon McNulty (UAE Team Emirates) saluta la compagnia di Buitrago e Vlasov e vince la decisiva quarta tappa della Volta a la Comunitat Valenciana. Lo statunitense balza al comando della classifica generale e domani dovrà amministrare il vantaggio sui diretti inseguitori per vincere la sua seconda corsa a tappe in carriera dopo il Giro di Sicilia 2019
La Teulada-Moraira – Val d’Ebo non solo sarà la tappa decisiva della Volta a la Comunitat Valenciana 2024 ma dando uno sguardo al percorso possiamo dire senza timore di smentite che siamo di fronte ad una delle tappe più dure di questo inizio di stagione 2024. Sono cinque i gpm che i ciclisti dovranno affrontare, il più duro dei quali è l’Alto de Miserat di prima categoria, sul quale terminerà la tappa dopo la comunicazione di un’emergenza che ha impedito di giungere a Val d’Ebo, 25 km dopo lo scollinamento del predetto gpm. La classifica generale molto probabilmente subirà dei notevoli stravolgimenti e vedremo se Alessandro Tonelli (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) sarà in grado di mantenere la maglia gialla. Da Bétera non partiva Michael Matthews (Team Jayco AlUla). La fuga di giornata, dopo vari attacchi, partiva solamente intorno al quarantesimo km grazie all’azione di otto ciclisti che attaccavano sul primo gpm di Benimantell: Pelayo Sanchez (Movistar Team), Sam Oomen (Team Lidl – Trek), Mikel Bizkarra (Team Euskaltel – Euskadi), Jokin (Caja Rural – Seguros RGA), Jokin Murguialday (Team Caja Rural – Seguros RGA), James Whelan (Q36.5 Pro Cycling Team), Manuele Tarozzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Fernando Tercero (Team Polti Kometa) ed Alex Molenaar (Illes Balears Arabay Cycling). Bizkarra scollinava in prima posizione. Il ciclista spagnolo si ripeteva sui successivi gpm di Confrides e dell’Alto de la Cabaña posti rispettivamente al km 61.5 ed al km 82.5. L’insegumentodel gruppo maglia gialla era principalmente sulle spalle della BORA Hansgrohe, oggi tutta schierata per aiutare e proteggere il capitano Aleksandr Vlasov. Bizkarra scollinava in prima posizione anche sul quarto gpm di Tollos posto al km 106.7 mentre Molenaar vinceva il traguardo volante di Pego posto al km 153.2. Dopo una decisa accelerazione del gruppo, la fuga veniva ripresa ai piedi della salita conclusiva. Era Jai Hindley, vincitore del Giro d’Italia 2022, a tirare il gruppo sacrificandosi per Vlasov. A poco meno di 4 km dalla conclusione si staccava la maglia gialla Tonelli. Restavano in testa sulle pendenze al 20% dell’ultimo km Brandon McNulty (UAE Team Emirates), Santiago Buitrago (Team Bahrain Victorious) ed Alexandr Vlasov. Era lo statunitense ad attaccare con convinzione ai meno 2 ed ad avvantaggiarsi sui due avversari. McNulty andava a vincere sull’ALto de Miserat con 12 secondi di vantaggio su Buitrago mentre Vlasov era terzo. A chiudere la top five erano Pello Bilbao in quarta posizione e Jai Hindley in quinta posizione, entrambi a 24 secondi di ritardo da McNulty. Lo statunitense ottiene la prima vittoria stagionale e balza al primo posto in classifica generale. Buitrago segue a 14 secondi di ritardo mentre Vlasov è terzo a 17 secondi di ritardo. McNulty ipoteca così la vittoria della breve corsa spagnola. Domani è in programma la quinta ed ultima tappa della Volta a la Comunitat Valenciana da Bétera a Valencia di 93 km. Sembrerebbe sulla carta poco più di una passerella finale ma attenzione ai due gpm di Oronet e di La Frontera al km 25 ed al km 48. Se presi ad alta velocità, soprattutto il secondo che è un prima categoria, si potrebbero creare dei presupposti interessanti per un finale davvero scoppiettante anche se McNulty parte in pole position per vincere la sua seconda corsa a tappe dopo il Giro di Sicilia 2019.
Antonio Scarfone
ALULA TOUR, TAPPA E CLASSIFICA FINALE A SIMON YATES
Lo scalatore britannico si è aggiudicato l’ultima frazione (AlUla Old Town – Skyviews of Harrat Uwayrid, 150 km) e grazie agli abbuoni si è portato a casa anche la vittoria assoluta, succedendo al portoghese Ruben Guerreiro nell’albo d’oro della corsa a tappe saudita. Secondo posto per il giovane belga della Soudal – Quickstep William Junior Lecerf e terzo al neozelandese del Team UAE Emirates Finn Fisher-Black. Nella top 10 di tappa ci sono anche gli italiani Davide Formolo, Matteo Sobrero e Gianluca Brambilla.
L’ultima tappa parte senza l’eritreo Henok Mulubrhan (Astana Qazaqstan Team) vittima di una caduta ieri provocandosi la frattura di una clavicola. Rinunciano a partire anche Juan Sebastiàn Molano (UAE Team Emirates), Nils Eeckhoff (Team DSM – Firmenich – PostNL) e Warre Vangheluwe (Soudal – Quickstep). Quello conclusivo è stato il “tappone” della corsa saudita, caratterizzato dal muro che porta all’altipiano di Harrat Uwayrid, con pendenze fino al 20% e una media del 12% in soli due chilometri. I fuggitivi della prima ora sono i danesi Henrik Pedersen (Uno X – Mobility) e Sebastian Kolze Changgizi (Tudor Pro Cycling Team), ai quali si aggiungono gli italiani Filippo Conca (Q36.5 Pro Cycling Team), Matteo Malucelli (JCL Team Ukyo), il giapponese Yuka Koishi e i portacolori della Roojai Insurance Tegsh-bayar Batsaikhan e Polychronis Tzortzakis.
Una volta ripresi gli attaccanti, a circa 30 km dal traguardo fora Finn Fisher Black (Team UAE Emirates) e poco dopo c’è una caduta in cui rimane coinvolto Lorenzo Milesi (Movistar Team), visibilmente dolorante ad una gamba e purtroppo costretto al ritiro. Si arriva all’attacco della salita finale, dove è William Junior Lecerf , classe 2002 della Soudal – Quickstep, a rompere gli indugi. Il fiammingo arriva fino a 20” di vantaggio sui primi inseguitori ma si pianta nel tratto più duro. Qui, purtroppo, si staccano anche Davide Formolo (Movistar Team), Gianluca Brambilla (Q36.5 Pro Cycling Team) e Matteo Sobrero (BORA – hansgrohe), i tre italiani più in lizza per la vittoria finale. Fisher-Black raggiunge il belga e scollina primo in vetta al muro prendendosi 3” di abbuono, poi entrambi vengono ripresi da Simon Yates (Team Jayco AlUla) e Rafal Majka (UAE Team Emirates). Alle loro spalle Sobrero prova a sfoggiare le doti da cronoman ma è troppo tardi; intanto il quartetto al comando si gioca la tappa in volata ed è il britannico della Jayco – AlUla il più lesto sulla linea d’arrivo, andando a prendersi tappa e vittoria generale, che conquista con 3” su Lecerf e Fisher-Black. Il gruppetto all’inseguimento giunge con soli 7” di ritardo e i tre italiani rimagono così appena fuori dal podio: Sobrero è 4° a 12”, Brambilla 5° a 18” e Formolo 6° a 22”.
Per Simon Yates sono 34 le vittorie da professionista, le prime di questa stagione.
Andrea Giorgini
RIVINCITA PEDERSEN ALL’ÉTOILE DE BESSÈGES
Tappa e maglia per Mads Pedersen. Il danese si è imposto sul traguardo di Bessèges e ha detronizzato dalla vetta della classifica il vincitore di ieri. Saliti sul podio di giornata Menten e Tiller. Settimo il vincitore di ieri. Primo italiano Alberto Bettiol, 26°.
“La vendetta è un piatto che va servito freddo” recita un vecchio adagio. Sulle strade dell’Étoile de Bessèges l’eco della sconfitta di Mads Pedersen nella prima tappa non si era ancora spento che nel giro di sole 24 si è consumata la più classica delle vendette.
Il danese della Lidl – Trek si è, infatti, imposto in volata davanti al belga Milan Menten (Lotto Dstny) e al norvegese Rasmus Tiller (Uno-X Mobility). Il successo grazie agli abbuoni lo ha insediato in vetta alla generale, anche perchè il vincitore della prima tappa, il francese Axel Laurance (Alpecin – Deceuninck) piazzandosi 7° ha visto “evaporare” il gruzzoletto di secondi guadagnato l’altro giorno.
La tappa odierna si è svolta in maniera abbastanza regolare. La fuga di giornata ha vivacizzato fin dall’inizio l’evolversi della gara. I protagonisti della prima ora sono stati Alexis Gougeard (Cofidis), Thibault Guernalec (Arkéa – B&B Hotels), Thomas Gachignard (TotalEnergies), Théo Delacroix (St Michel – Mavic – Auber93), Sander De Pestel (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility) e Simon Carr (EF Education – EasyPost). Quest’ultimo quando mancavano una trentina di chilometri al traguardo ha provato l’azione solitaria, come aveva già fatto recentemente e con successo al Trofeo Calvià, in Spagna; stavolta non ha avuto fortuna perchè è stato raggiunto successivamente da quel che rimaneva del gruppo principale, ridotto ad una settantina di elementi dai continui saliscendi che presentava il percorso.
Arrivati allo sprint la vittoria è andata, come già detto, a Pedersens che ha anticipato Menten e Tiller. Completano la TopTen di giornata Sandy Dujardin (TotalEnergies), Benoît Cosnefroy (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Samuel Leroux (Van Rysel – Roubaix), Axel Laurance (Alpecin – Deceuninck), Kenneth Van Rooy (Bingoal WB), Maxime Jarnet (Van Rysel – Roubaix) e Alexandre Delettre (St Michel – Mavic – Auber93). Per trovare il primo italiano della sparuta pattuglia di nostri connazionali bisogna scorrere l’ordine d’arrivo fino alla 26a posizione, dove si è piazzato Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost). Il vincitore del Giro delle Fiandre ’19 è stato preceduto da Andrii Ponomar, l’ucraino del Team Corratec – Vini Fantini, unica formazione italiana presente e oggi particolarmente sfortunata. Alessandro Monaco, infatti, è stato costretto al ritiro mentre Valerio Conti è rimasto coinvolto in una caduta quando mancavano pochi chilometri al traguardo. Ventisettesima posizione invece per un altro italiano, Giacomo Villa, in forza alla belga Bingoal WB.
Sabato si affronterà la quarta tappa, con partenza e arrivo a Méjannes-le-Clap. Si tratta di un’altra frazione dal profilo collinare movimentata da 4 GPM: tre sono di seconda categoria e sull’ultimo si scollinerà a soli 800 metri dal traguardo.
Mario Prato