BEN O’ CONNOR VINCE IN SALITA A JEBEL JAIS
Ben O’ Connor (Decathlon-Ag2R La Mondiale Team) con uno scatto nel finale di tappa vince l’arrivo in salita a Jebel Jais, terza frazione dell’UAE Tour 2024; secondo Jay Vine (UAE Team Emirates) che si consola con il prmato in classifica generale grazie agli abbuoni, terzo Brandon McNulty (UAE Team Emirates).
La terza tappa dell’UAE Tour 2024 può già essere decisiva per il prosieguo della corsa mediorientale, visto che l’arrivo in salita di Jebel Jais metterà l’uno contro l’altro i pretendenti alla vittoria finale. E, classifica generale alla mano, lo scontro più interessante potrebbe avvenire paradossalmente all’interno stesso dell’UAE Team Emirates, che ha tre suoi ciclisti – McNulty, Vine e Bjerg – nelle prime tre posizioni, con Adam Yates, capitano designato alla vigilia, che insegue a 28 secondi di ritardo da McNulty, attuale maglia rossa. Dopo la partenza scattavano immediatamente Mark Stewart (Team Corratec – Vini Fantini) e Silvan Dillier (Team Alpecin – Deceuninck). Stewart vinceva il primo traguardo volante di Ras-al-Khaimah posto al km 24.1. La corsa si animava intorno al km 80 quando il gruppo maglia rossa aumentava il ritmo. Anche il vento ci metteva del suo favorendo i ventagli. Una volta raggiunta la coppia di testa il gruppo rallentava leggermente e questo favoriva il ricompattamento dei gruppetti rimasti indietro. Stewart attaccava nuovamente insieme a Jonas Rickaers (Team Alpecin Deceuninck). Quest’ultimo restava in testa insieme al britannico per una decina di km prima di rialzarsi. A 47 km dalla conclusione una caduta coinvolgeva Adam Yates (UAE Team Emirates). Dopo un inseguimento di 5 km, Yates riusciva a rientrare in gruppo con l’aiuto dei suoi compagni. Apparentemente il ciclista britannico non sembrava aver riportato particolari problemi fisici dopo la caduta. Stewart, rimasto da solo in testa, vinceva anche il secondo traguardo volante posto al km 140.6. Il gruppo maglia rossa annullava la fuga a 29 km dal termine. Iniziava così la salita finale ed ovviamente i primi a staccarsi erano i velocisti. Il primo attacco vero e proprio lo portava Einer Rubio (Team Movistar) a 12 km dalla conclusione. Yates, evidentemente segnato dalla caduta, si staccava a 11 km dall’arrivo. Addirittura, dopo aver messo piede a terra, il ciclista britannico affiancava l’ammiraglia e decideva di ritirarsi (nel dopotappa si scoprirà che aveva riportato una commozione cerebrale). A questo punto la strada era spianata per MnCnulty e Vine, sempre molto attenti nelle prime posizioni del gruppo. Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates) tirava il gruppo che perdeva sempre più pezzi. A 7 km dalla conclusione si muovevano anche gli uomini dell’INEOS in testa al gruppo dei migliori, forte di una trentina di corridori. Poco dopo il primo allungo era messo in atto da Jan Hirt (Soudal-QuickStep) con a ruota Bjerg e dopo da Nicolas Prodhomme (Decathlon-Ag2R) che provava a dare maggior accelerazione alla corsa, il francese si spostava lasciando così l’azione ancora a Bjerg ma da dietro un grande allungo di Valentin Paret-Peintre era l’assist ideale per favorire lo scatto di Ben O’Connor (Decathlon-Ag2R) riusciva subito a guadagnare secondi preziosi e mantenere la testa della corsa fin sotto lo striscione di arrivo, imprendibile anche per il connazionale Jay Vine (UAE Team Emirates), che doveva accontentarsi della seconda posizione ma grazie agli abbuoni va a piazzarsi al comando della nuova classifica generale proprio sul vincitore di tappa, terzo all’arrivo invece Brandon McNulty (UAE Team Emirates) stessa posizione in classifica generale. Domani è il programma la quarta tappa di 175 km da Dubai Police Officer’s Club a Dubai Harbour. Un percorso completamente pianeggiante sul quale torneranno a battersi per la vittoria, a meno di sorprese, i velocisti.
Giuseppe Scarfone
MCNULTY, IL TRIPUDIO NELLA TRIPLETTA UAE. TAPPA E MAGLIA PER LO STATUNITENSE
Brandon McNulty (UAE Team Emirates) vince la cronometro di Al Hudayriyat Island davanti ai compagni di squadra Jay Vine e Mikkel Bjerg. Lo statunitense è la nuova maglia rossa di una corsa che sembra già aver imboccato la strada immaginata alla vigilia. Unico dubbio: cosa farà adesso Adam Yates ?
La seconda tappa dell’UAE Tour 2024 è una cronometro individuale di 12 km sul circuito di Al Hudayriyat Island. La classifica generale acquisirà un fisionomia più delineata dopo la prima tappa adatta ai velocisti che vede in maglia rossa Tim Merlier (Team Soudal Quick Step). Non mancano ai nastri di partenza autentici protagonisti della specialità come Brandon McNulty e Mikkel Bjerg (UAE Team Emirates), Tobias Foss (Team INEOS Grenadiers), Remi Cavagna (Team Soudal Quick Step) e Bruno Armirail (Team Decathlon AG2R La Mondiale). La distanza non eccessivamente esigente potrà comunque favorire anche attesi uomini di classifica come Ilan van Wilder (Team Soudal Quick Step), Adam Yates (UAE Team Emirates), Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious) e Ben O’Connor (Team Decathlon AG2R La Mondiale). Che la UAE team portava uno squadrone nella corsa di casa era risaputo e la testimonianza di ciò si rivelava in tutta la sua evidenza proprio nella cronometro odierna. McNulty vinceva con il tempo di 13 minuti e 27 secondi. A due secondi di ritardo il compagno di squadra Jay Vine. A 4 secondi di ritardo, l’altro compagno Mikkel Bjerg. Una dimostrazione di forza significativa del valore dell’UAE Team Emirates, che lasciava le briciole agli altri ciclisti. Chiudevano la top five Tobias Foss (Team INEOS Grenadiers), quarto a 14 secondi di ritardo da McNulty e Rainer Kleppinger (Team Bahrain Victorious), quinto a 16 secondi di ritardo da McNulty. Il primo ciclista italiano era Lorenzo Milesi, addirittura ventesimo a 32 secondi di ritardo da McNulty. Adesso McNulty non solo è la nuova maglia rossa, ma all’interno dell’UAE Team Emirates dovrà decidersi il ruolo di Adam Yates, che segue a ben 28 secondi di ritardo dallo statunitense e che ha davanti a lui anche Bjerg e Vine, quest’ultimo ottimo scalatore. Yates partiva con i gradi di capitano, ma a questo punto non escludiamo che possa ripiegare al ruolo di gregario di lusso. E già domani avremo una sicura risposta nella terza tappa da Al Marjan Island a Jebel Jais, il primo arrivo in salita della breve corsa mediorientale. Saranno 19 km finali al 5.6% con gli ultimi 3 km, quelli più duri, al 7% di pendenza media. In questo momento la lotta per la maglia rossa sembra una questione a due tra McNulty e Vine e vedremo chi può essere il o i guastafeste dei ciclisti UAE.
Antonio Scarfone
MERLIER SI LEVA TUTTI DALLA RUOTA, VOLATA VINCENTE E PRIMA MAGLIA ROSSA PER IL BELGA ALL’UAE TOUR 2024
Nella volata della prima tappa dell’UAE Tour, condizionata da una caduta di una decina di ciclisti, Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) non dà scampo agli avversari e vince con autorità la volata sul traguardo di Liwa Palace. Il belga, prima maglia rossa, precede Arvid De Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) e Jakub Mareczko (Team Corratec – Vini Fantini)
L’UAE Tour è l’ultima corsa dell’anno che si corre in Medio Oriente ed essendo anche corsa WT raccoglie le squadre migliori in circolazioni e vede ai nastri di partenza ciclisti di grande livello. Tra tutti spicca il nome di Adam Yates, recente vincitore del Tour of Oman, che capitanerà la squadra di casa alla vittoria. Il ciclista britannico è il chiaro favorito della corsa che vede, su complessive sette tappe, tre frazioni decisive: la cronometro della seconda tappa da affrontare sul circuito di Al Hudayriyat Island e gli impegnativi arrivi in salita della terza e della settima tappa, rispettivamente Jebel Jais e Jebel Hafeet. Le altre quattro tappe in linea sono completamente pianeggianti ma il vento del deserto è sempre in agguato e bisognerà fare molta attenzione ai ventagli. Yates potrebbe avere il rivale più insidioso all’interno della propria squadra, visto che nell’UAE Team Emirates è presente anche Brandon McNulty. Lo stanutitense è tra i ciclisti più in forma in questo inizio di stagione e potrebbe addirittura dividere i gradi di capitano con Yates. La prima tappa parte da Madinat Zayed e termina a Liwa Palace dopo 141 km. La fuga di giornata partiva soltanto dopo una trentina di km grazie all’azione di Mark Stewart e Marco Murgano (Team Corratec – Vini Fantini). Stewart si aggiudicava il primo traguardo volante di Liwa posto al km 53.9. La coppia di testa raggiungeva il vantaggio massimo rispetto al gruppo intorno al km 45, qualdo il gruppo principale inseguiva a circa 4 minuti di ritardo tirato dal Team Jumbo Visma Lease a Bike. Oltre alla squadra olandese, si faceva viva nelle prime posizioni del gruppo anche la BORA Hansgrohe e la Lidl Trek. Stewart riusciva a vincere anche il secondo traguardo volante posto al km117.5 prima di essere ripreso definitivamente dal gruppo insieme a Murgano a 20 km dalla conclusione. Era ormai tutto apparecchiato per la volata finale con le squadre dei velocisti che mantenevano a turno la testa della corsa anche se il ritmo si era leggermente placato. L’andatura aumentava decisamente negli ultimi 5 km grazie alla decisa accelerazione in testa di Jumbo Visma Lease a Bike, Soudal Quick Step e BORA Hansgrohe. La volata premiava un ottimo Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) che scatenava tutta la sua potenza su un arrivo leggermente in pendenza. Alle sue spalle si piazzava Arvid De Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) mentre terzo e primo degli italiani era Jakub Mareczko (Team Corratec – Vini Fantini). Chiudevano la top five Fabio Jacobsen (Team dsm-firmenich PostNL) in quarta posizione e Sam Welsford (Team BORA Hansgrohe) in quinta posizione. Nella top ten si segnalava l’ottavo posto di Simone Consonni (Team Cofidis) mentre la maggior parte dei ciclisti raggiungeva il traguardo alla spicciolata a causa di una maxi caduta negli ultimi 200 metri. Merlier, dopo aver già vinto due tappe all’AlUla Tour), centra la terza vittoria stagionale e veste la prima maglia rossa di leader della classifica generale. Il ciclista belga ha 4 secondi di vantaggio su De Kleijn e Welsford. Domani come già anticipato si correrà la cronometro individuale di 12 km tutta compresa sul circuito di Al Hudayriyat Island. La classifica generale acquisirà una nuova fisionomia e potremo già farci una prima idea dei ciclisti che aspirano alla vittoria finale.
Antonio Scarfone
DANIEL MARTINEZ FA DOPPIETTA IN ALGARVE MA NON BASTA, LA CORSA VA A REMCO EVENEPOEL
Vince ancora sul secondo arrivo in salita dell’Alto de Malhão Daniel Martinez (Bora-hansgrohe) alla Volta ao Algarve 2024 battendo anche quest’oggi Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) e Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) ma il belga controlla e sicuro del vantaggio in classifica generale conquista per la terza volta in carriera la corsa portoghese.
L’ultima tappa della Volta ao Algarve 2024 registra il ritiro di Isaac del Toro (UAE) nonostante l’ottima prova a cronometro di ieri, partenza nervosa con diversi uomini che cercano di andare in fuga come Yevgenyi Fedorov (Astana Qazaqstan) e Filippo Ganna (Ineos Grenadiers). Il gruppo non lascia spazio e si arriva compatti al primo GPM di giornata su cui transita per primo Wout van Aert (Visma-Lease a Bike), precedendo il compagno di squadra Sepp Kuss e Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) in assoluto controllo della corsa dopo la magistrale prova a cronometro di ieri con cui, di fatto, blinda la classifica generale. Qualche chilometro più tardi quando mancano 100 chilometri all’arrivo va via una fuga molto corposa, abbiamo: Max Walker (Astana Qazaqstan), James Shaw (EF Education – Easypost), Olivier Le Gac (Groupama-FDJ), Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Clément Russo (Groupama-FDJ), Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), Mike Teunissen (Intermarché – Wanty), Jasper Stuyven (Lidl-Trek), Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step), Gijs Leemreize (Team dsm-firmenich PostNL), Per Strand Hagenes (Visma | Lease A Bike), Nils Politt (UAE Team Emirates), Marius Mayrhofer (Tudor), Andreas Leknessund (Uno-X Mobility), Rasmus Tiller (Uno-X Mobility), Hugo Nunes (Rádio Popular – Paredes – Boavista), Rafael Reis (Sabgal/Anicolor), Max Schachmann (Bora-hansgrohe), Florian Sénéchal (Arkèa-B&B) e Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck). Il gruppo inizialmente lascia fare concedendo un vantaggio massimo di 3’:30” ma è la quiete prima della tempesta perchè ai meno 40 dalla conclusione Wout van Aert (Visma-Lease a Bike) lancia il guanto di sfida con uno scatto dei suoi sullo strappo di Alte, ad accodarsi al belga c’è il solo Ben Healy (Ef Education-EasyPost). I due vanno via insieme di comune accordo aiutati da Hagenes, compagno di Van Aert, che intanto si era staccato dalla testa della corsa in supporto del proprio capitano. I tre riescono a rientrare sui fuggitivi, mentre dal gruppo, tirato dalla Soudal-QuickStep, si stacca Magnus Sheffield (Ineos), per colpa di una foratura. Gli attaccanti entrano negli ultimi 25 km di gara con poco più di 1′ sul gruppo. Verso il primo passaggio sull’Alto de Malhao, Shaw fa impone un buon ritmo che frammenta il drappello in testa, riescono a resistere soltanto Schachmann, Healy, Madouas, Ganna, Cattaneo, Gijs Leemreize, Wout van Aert, Marius Mayrhofer e Andreas Leknessund. Il contrattacco è portato da Healy poco prima dello passaggio in vetta, all’irlandese resistono Van Aert e Leemreize, i tre conservano circa 1’ sul gruppo dei migliori immediati inseguitori. Il gran lavoro della Soudal-QuickStep di Remco Evenepoel fa si che tutti i componenti della fuga vengono, intanto, ripresi. I tre davanti iniziano il secondo passaggio verso l’Alto de Malhao con corca 10” di margine, troppo poco perchè da dietro Mikel Landa (Soudal-QuickStep) e Bob Jungels (Bora-hansgrohe) riportano i propri capitani sul terzetto di cui l’ultimo ad arrendersi è Healy. In vista dell’arrivo prova uno scatto ancora per primo Evenepoel ma anche questa volta il belga viene ripreso prima da Sepp Kuss (Visma|Lease a Bike) e poi, nonostante un nuovo scatto, da Daniel Martinez (Bora-hansgrohe) che va per la seconda volta a vincere proprio sul belga, chiude terzo Tom Pidcock (Ineos Grenadiers). In classifica generale resta Remco Evenepoel che vince per la terza volta in carriera la corsa portoghese con 43” su MarTinez, 1’:21” su Tratnik, 1’:42 su Healy e 1’:45” su Arensman.
Antonio Scarfone
EVENEPOEL METTE IL TURBO AD ALBUFEIRA. TAPPA E MAGLIA PER IL BELGA
Nella cronometro di Albufeira Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) vince da favorito rifilando 16 secondi a Magnus Sheffield (Team INEOS Grenadiers) e 26 secondi a Stefan Kung (Team Groupama FDJ). Deludono Ganna e Van Aert su un percorso con diversi saliscendi che spezzano il ritmo. Evenepoel è la nuova maglia gialla e domani può vincere la prima corsa a tappe del suo 2024
La Volta ao Algarve giunge alla sua tappa decisiva, la quarta, una cronometro individuale di 22 km da Albufeira ad Albufeira di 22 km. La distanza favorisce senz’altro i cronomen ma non quelli puri perchè il percorso presenta alcuni strappetti che spezzeranno il ritmo. Daniel Martinez (Team BORA Hansgrohe) partirà per ultimo con addosso la maglia gialla di leader della classifica generale ed alle sue spalle Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) pregusta il probabile e pronosticatissimo passaggio di consegne. E proprio Evenepoel non deluderà, risultando primo a tutti gli intertempi posizionati lungo il percorso. Alla fine il campione belga terminerà la sua prova con il tempo di 27 minuti e 9 secondi, alla media di quasi 49 km/h. Secondo, a 16 secondi di ritardo, giungeva Magnus Sheffield (Team INEOS Grenadiers) mentre la posizione più bassa del podio di giornata era di Stefan Kung (Team Groupama FDJ) a 29 secondi di ritardo. Buona prova di Isaac Del Toto (UAE Team Emirates) che al traguardo faceva segnare il quarto tempo a 37 secondi di ritardo da Evenepoel, mentre chiudeva la top five Mattia Cattaneo (Team Soudal Quick Step) a 46 secondi di ritardo da Evenepoel. Martinez, campione colombiano a cronometro, doveva accontentarsi dell’ottava piazza a 51 secondi di ritardo da Evenepoel. Per quanto riguarda le prove di Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers) e di Wout van Aert (Team Jumbo Visma Lease a Bike), non si può certo dire che abbiano corso una cronometro indimenticabile visto che il campione piemontese faceva segnare soltanto il sesto tempo a 47 secondi di ritardo da Evenepoel. Ancora più dietro Van Aert, che chiudeva in undicesima posizione staccato di 1 minuto netto dal suo connazionale. Dopo la vittoria nella Figueira Champions Classic, Evenepoel ottiene la seconda vittoria stagionale, la prima a cronometro. Il ciclista belga sale al primo posto in classifica generale ed è la nuova maglia gialla con 47 secondo di vantaggio su Martinez ed 1 minuto e 12 secondi di vantaggio su Jan Tratnik (Team Jumbo Visma Lease a Bike). Evenepoel sembra avere ormai in pugno la breve corsa portoghese che domani vedrà di scena la quinta ed ultima tappa da Faro all’Alto do Malhāo di 165.8 km. Sono ben cinque i gpm da affrontare: Picota, Vermelhos, Alte e la doppia scalata Alto do Malhāo, la prima al km 141.5 e la seconda che coincide con la linea d’arrivo. Sono 2,5 km al 9.8%. Evenepoel ha un vantaggio consistente in cg e gli basterà stare sulla ruota dei diretti inseguitori per portarer a casa la sua prima corsa a tappe del 2024.
Antonio Scarfone
VUELTA A ANDALUCÍA: VAN GILS VINCE UN’EDIZIONE MUTILATA.
Le proteste degli agricoltori hanno lasciato poco spazio alla corsa andalusa e gli organizzatori si sono visti costretti ad annullare tutte le tappe previste, trasformando quella che doveva essere la terza frazione in una brevissima cronometro lunga poco meno di 5 Km
Si sa che il ciclismo è uno degli sport più soggetti all’influenza dei fattori esterni. Ciò che è successo alla 70a edizione della Vuelta a Andalucía era però difficilmente prevedibile: la corsa iberica, che l’anno scorso aveva vissuto una delle edizioni più interessanti della sua lunga storia, stavolta è stata letteralmente sconvolta e mutilata da un evento che nulla ha a che fare con lo sport, ovvero la protesta degli agricoltori, anche conosciuta come “movimento dei trattori”. La rivolta, che aveva già causato la cancellazione della prima tappa dell’Étoile de Bessèges, disputata alcune setttimane fa nel sud-est della Francia, ha letteralmente troncato la Ruta del Sol a causa dell’indisponibilità della Guardia Civil, impegnata a garantire l’ordine pubblico nella regione più meridionale della Spagna. Dapprima è stata cancellata la prima frazione, quindi lo stesso destino è toccato anche alla seconda tappa. A questo punto gli organizzatori, già duramente colpiti dalla protesta, hanno deciso di stravolgere ulteriormente il disegno della corsa trasformando la terza tappa, inizialmente una frazione in linea di 161 km, in una breve crono di appena 5 Km. Ma gli stravolgimenti non erano ancora finiti e anche le ultime due frazioni sono state annullate. E così la corsa a tappe spagnola è stata ridotta ad una brevissima prova contro il tempo.
Il percorso di quello che in altri casi sarebbe stato definito prologo era costituito da un falsopiano in salita (pendenza media del 3,9%) lungo poco meno di 5 km.
Il primo a partire è stato il belga Sander De Pestel (Decathlon-Ag2r). che ha concluso la prova con il tempo di 8′51″. Il belga, poi 19° a fine tappa, è stato a lungo in testa alla graduatoria, venendo superato dal polacco Rafal Majka (UAE Team Emirates), che ha saputo fare meglio di 7″. Di lì a poco è giunto uno dei giovani italiani più interessanti in circolazione, ovvero Antonio Tiberi. L’alfiere della Bahrain-Victorius ha fatto registrare il tempo di 8′28″, candidandosi seriamente alla vittoria finale. Il laziale è stato però superato prima da Juan Ayuso (UAE Team Emirates), che ha chiuso con 4″ di vantaggio su Tiberi, e quindi dall’altro belga Maxim Van Gils (Lotto-Dstny), autore di una prova rimarchevole con il tempo di 8′17″. Nessuno ha saputo far meglio del giovane fiammingo, che ha così conquistato la prova contro il tempo e di conseguenza anche la classifica generale della Ruta del Sol.
La classifica vede trionfare quindi Van Gils con 10″ su Ayuso e 11″ su Tiberi. Quarta posizione per l’ecuadoriano Jefferson Cepeda (Caja Rural-Seguros RGA), che ha chiuso con 14″ di ritardo davanti a Tim Wellens (UAE Team Emirates). In sesta posizione troviamo un altro corridore della Lotto, Sylvain Moniquet (a 15″), seguito da Santiago Buitrago (Bahrain-Victorius) a 16″ e Alex Baudin (Decathlon-Ag2r). Completano la top ten Marc Soler (altro uomo UAE) a 23″ e Gonzalo Serrano (Movistar Team) a 24″.
Pierpaolo Gnisci
WOUT VAN AERT IN VESTE DI VELOCISTA VINCE IN ALGARVE
Ieri si era staccato sulla salita finale, oggi invece Wout Van Aert (Visma | Lease a Bike) va a vincere la terza tappa della Volta ao Algarve 2024 bruciando in volata Rui Oliveira (UAE Team Emirates) e Marius Mayrhofer (Tudor Pro Cycling). Il belga grazie all’abbuono guadagna preziose posizioni in classifica generale
La fuga della prima ora parte subito dopo il via ufficiale della terza tappa della Volta ao Algarve 2024, ad avvantaggiarsi sono: Afonso Eulálio (Efapel), Carlos Miguel Salgueiro (ABTF), German Nicolás Tivani (Aviludo-Louletano), António Ferreira (Efapel), Raúl Rota (Radio Popular-Paredes-Boavista), Frederico Figueiredo (Sabgal-Anicolor) e Francisco Morais (Ap Hotels-Tavira), il gruppo lascia fare concedendo un vantaggio massimo di circa 4’. Al primo GPM di giornata transita per primo Tivani; il gruppo intanto inizia a ricucire passando al GPM con poco più di 3’ di ritardo. In discesa una caduta mette fuori dai giochi Rui Costa (EF Education – EasyPost) che deve abbandonare la corsa, anche se non riporta particolari conseguenze. La fuga in questa fase di corsa torna a guadagnare ma, non appena il gruppo torna compatto con il rientro dei gruppetti frazionati per la caduta, le squadre dei velocisti si portano in testa per iniziare il recupero sulla testa della corsa. A prendere in mano la situazione è soprattutto la Intermarché – Wanty e la Arkéa – Samsic, l’azione produce gli effetti sperati arrivando ai piedi della seconda salita prevista con 1’:30” di ritardo. Il GPM è vinto ancora da Tivani, seguito da Figueiredo e Salgueiro, i tre in discesa trovano un accordo per allungare sugli ex compagni di fuga e resistono al rientro del gruppo fino ai meno 15 chilometri dall’arrivo in cui il gruppo assorbe anche loro tre. Non resta a questo punto che aspettare la volata con le canoniche operazioni delle squadre dei velocisti a prendere le posizioni di testa Adrien Petit pilota e protegge Gerben Thijssen per la Intermarché – Wanty che sembra, come per la prima tappa, la squadra da battere. Proprio Thijssen sicuro della sua superiorità in volata parte per primo, forse un pò lungo, il vento contrario gioca un brutto scherzo al belga che forse troppo presto allo scoperto subisce la rimonta di Marius Mayrhofer (Tudor Pro Cycling) e Rui Oliveira (UAE Team Emirates) ma soprattutto di un redivivo Wout Van Aert (Visma|Lease a Bike) che si toglie tutti di ruota e va a prendersi la vittoria in questa terza frazione della breve corsa a tappe portoghese. Il belga grazie all’abbuono recupera qualche posizione in classifica generale, entrando nei primi dieci, settimo a 22 “ da Daniel Martinez (Bora-hansgrohe) che guida la generale davanti a Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) a quattro secondi, terzo è Sepp Kuss (Visma|Lease a Bike) a 12 secondi. Domani va in scena la cronometro individuale intorno ad Albufeira, 22 Km favorevoli sia a Evenepoel sia a Wout van Aert senza particolari difficoltà altimetriche con i belgi che sanno come fare la differenza nella gare contro il tempo.
Antonio Scarfone
MARTINEZ, UN FULMINE SULL’ALTO DA FOIA. TAPPA E MAGLIA PER IL COLOMBIANO
Sull’esigente arrivo in salita dell’Alto de Foia, Daniel Martinez (Team BORA Hansgrohe) sferra l’attacco decisivo al momento giusto e vince con una progressione impetuosa davanti a Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step). Il colombiano è la nuova maglia gialla della Volta ao Algarve 2024
La Volta ao Algarve serra le fila e già con la seconda tappa da Lagoa all’Alto de Foia capiremo i veri pretendenti alla vittoria della breve corsa portoghese. Dei quattro gpm da affrontare, gli ultimi tre sono posizionati negli ultimi 25 km e saranno certamente decisivi per l’esito della tappa odierna. Gerben Thijssen (Team Intermarchè Wanty) parte da Lagoa in maglia gialla ma al 99% al termine della frazione dovrà cedere il simbolo del primato. Dopo una decina di km partiva la fuga di giornata formata da otto ciclisti: Rúben Simão (Team APHotels & Resorts / Tavira / SC Farense), Oliver Rees (Team Sabgal / Anicolor), Gonçalo Amado (Team Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua), Max Walker (Team Astana Qazaqstan), Martin Urianstad Bugge (Team Uno-X Mobility), Pedro Silva (Team ABTF Betão – Feirense), Aleksandr Grigorev (Team Efapel Cycling) e César Martingil (Team Tavfer-Ovos Matinados-Mortágua). Dopo 20 km il vantaggio dei battistrada sul gruppo maglia gialla era di cinque minuti. Grigorev scollinava in prima posizione sul primo gpm dell’Alto de Choça posto al km 77.7 km. Il primo a sfilarsi dalla fuga ed addirittura a ritirarsi dalla corsa era Amado che era costretta a mettere il piede a terra a causa di problemi al ginocchio. A 60 km dalla conclusione, dopo un inseguimento durato una decina di km, riuscivano ad aggregarsi al gruppo di testa Andreas Leknessund e Jonas Abrahamsen (Team Uno-X Mobility). A 55 km dalla conclusione il vantaggio della fuga era sceso a 2 minuti. Grigorev vinceva il secondo gpm di Alferce posto al km 146.3. Abrahamsen ed Urianstad Bugge facevano il ritmo per lanciare Leknessund che scollinava da solo sul penultimo gpm di Pomba posto al km 158.2. Il ciclista norvegese aumentava il suo vantaggio sugli ex compagni di fuga ma allo stesso tempo il gruppo inseguitore, tirato con decisione dagli uomini della Soudal Quick Step, si faceva sempre più minaccioso alle spalle di Leknessund, che vinceva anche il traguardo volante di Monchique posto al km 164.7. Iniziava cos’ l’ultima salita verso Foia, con Leknessund che veniva ripreso a poco più di 5 km dall’arrivo. Restavano in testa circa venti ciclisti sempre con la Quick Step a fare l’andatura nelle prime posizioni. La velocità aumentava ed il drappello di testa si sgranava sempre di più fino all’allungo decisivo di Daniel Martinez (Team BORA Hansgrohe) che raggiungeva e superava il favorito di oggi, Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step) negli ultimi 100 metri. Il ciclista colombiano vinceva davanti al campione belga mentre terzo era Sepp Kuss (Team Jumbo Visma Lease a Bike) a 6 secondi di ritardo. Quarto era Sergio Higuita (Team BORA Hansgrohe) a 7 secondi di ritardo mentre quinto si piazzava Jan Tratnik (Team Jumbo Visma Lease a Bike) a 8 secondi di ritardo. Nella top ten si segnalava il decimo posto di Christian Scaroni (Team Astana Qazaqstan). Martinez ottiene la seconda vittoria stagionale dopo aver vinto lo scorso 25 gennaio i campionati nazionali a cronometro; il colombiano è la nuova maglia gialla con 4 secondi di vantaggio su Evenepoel e 12 secondi di vantaggio su Kuss. Domani è in programma la terza tappa da Vila Real de Santo António a Tavira di 192.2 km. La parte centrale del tracciato è piuttosto nervosa e ci sono anche due gpm di terza categoria che potrebbero animare la corsa. Gli ultimi 45 km sono però quasi completamente pianeggianti per cui i velocisti potrebbero giocarsi la vittoria di tappa.
Antonio Scarfone
THIJSSEN BUONA LA PRIMA IN ALGARVE
Gerben Thijssen (Intermarché-Wanty) vince in volata la prima tappa della Volta ao Algarve 2024 sul traguardo di Lagos, devono accontentarsi di un piazzamento Marijn Van Den Berg (EF Education-EasyPost) arrivato secondo e Jordi Meeus (Bora-hansgrohe) terzo
La Volta ao Algarve 2024 propone una prima tappa di apertura senza particolari difficoltà altimetriche e nella prima di corsa va a formarsi la fuga caratterizzata dall’azione di: Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck), Fábio Costa (ABTF Betao-Feirense), Tomas Contte (Aviludo-Louletano-Loulé Concelho), Diogo Narciso (Credibom/La Aluminios/Marco Car), Noah Campos (Kelly/Simoldes/UDO), César Fonte (Radio Popular-Paredes-Boavista) e Gonçalo Amado (Tavfer-Ovos Matinados-Mortagua). Il drappello di testa riesce subito a guadagnare minuti preziosi così che la situazione di corsa va a cristallizarsi per tutta la seconda parte di gara. La fuga tocca il vantaggio massimo di 3’ quando dal gruppo che insegue iniziano a portarsi avanti le squadre dei velocisti che hanno contrassegnato con un circoletto rosso questa tappa, occasione troppo ghiotta per non cercare una vittoria con il proprio uomo veloce, ed allora sia l’Arkéa-B&B Hotels che la Intermarché-Wanty prendono in mano la situazione iniziando a rosicchiare del tempo. Davanti, intanto, i fuggitivi passano indenni i due facili GPM previsti, in entrambi i GPM a transitare per primo è l’argentino Contte. Al secondo GPM, perde contatto Campos, con il gruppo che scollina con un ritardo di 2’. In discesa la strada è a favore del gruppo che in dieci chilometri guadagna un altro minuto, si entra successivamente nei 50 chilometri dall’arrivo di Lagos con la fuga che ormai è quasi a vista in alcuni tratti di strada, il vantaggio dei battistrada infatti è di soli 30”. L’unico accenno di scatto è di Bayer, cercano di accodarsi Contte e Fonte senza riuscirci, il gruppo è in forte ripresa ed ai meno 39 chilometri dall’arrivo assorbe i due immediati inseguitori, mentre Bayer resiste e si riporta a circa 2’ dal gruppo che in questa fase allenta la presa. Ma grazie anche al lavoro della UAE Team Emirates, del Team Visma – Lease a Bike e della Soudal-QuickStep Bayer viene ripreso a 22 chilometri dalla conclusione. A causa di un pò di pioggia che ha reso insidioso l’asfalto si registra la caduta, senza particolari conseguenze, di Valentin Madouas (Groupama-FDJ), Wout Van Aert e Sepp Kuss (Visma | Lease a Bike) che riescono comunque a rientrare in gruppo. Le squadre dei velocisti iniziano a cercare di conquistare le posizioni migliori in testa in cui si alternano la Uno-X Mobility, il Team Dsm-firmenich PostNL, la Intermarché-Wanty e la Tudor Pro Cycling Team e l’Arkéa-B&B Hotels. poco prima dell’arco dell’ultimo chilometro una caduta scombussola i piani delle squadre in testa che devono immediatamente riorganizzarsi ma dal caos esce, a circa 150 metri dall’arrivo, Gerben Thijssen che sorpassa sia Arnaud Demaré (Arkéa-B&B HotelsMarius) sia Mayrhofer (Tudor Pro Cycling Team) e va a vincere precedendo Marijn Van Den Berg (EF Education-EasyPost) e Jordi Meeus (Bora-hansgrohe) rispettivamente secondo e terzo. La classifica generale rispecchia l’ordine di arrivo dei primi due, terzo è Tobias Bayer (Alpecin-Deceuninck) grazie all’abbuono preso in fuga al traguardo volante. Domani seconda tappa con l’interessante arrivo in salita di Fòia.
Antonio Scarfone
ADAM YATES DOMINA SULLA GREEN MOUNTAIN, AL BRITANNICO IL TOUR OF OMAN 2024
Adam Yates (UAE Team Emirates) accelera a circa 2 km dalla conclusione, nel tratto più duro della Green Mountain e va a vincere in solitaria tappa e classifica generale finale del Tour of Oman 2024
La tappa più attesa del Tour of Oman è tradizionalmente la quinta ed ultima, con il consueto arrivo in salita di Green Mountain che risulta decisivo per la classifica generale e per la vittoria finale della breve corsa mediorientale. Quest’anno Green Mountain sarà ancora più decisiva visto che dopo due tappe interlocutorie accorciate – la terza e la quarta – la classifica generale è ancora molto fluida visto che ci sono ancora una quarantina di ciclisti compresi in meno di un minuto. Finn Fisher-Black (UAE Team Emirates) parte da con i favori del pronostico ma dovrà difendersi dagli attacchi che gli verranno inevitabilmente portati e, perchè no, anche dai compagni di squadra Diego Ulissi ed Adam Yates che lo precedono in classifica. Per completezza di informazione anche la tappa odierna veniva accorciata ed era lunga soltanto 74 km. Dopo la partenza si formava la fuga di giornata grazie all’azione di quattro ciclisti: Huub Hartz (Team Intermarchè Wanty), Tord Gudmestad (Team Uno X Mobility), Tegsh-bayar Batsaikhan (Team Roojai Insurance) e Tobias Lund Andresen (Team DSM-Firmenich PostNL). Batsaikhan si aggiudicava il traguardo volante di Birkat Al Mouz posto al km 60.7. I primi fuggitivi a sfilarsi dal gruppetto di testa erano Gudmestad ed Andresen. Hartz restava l’ultimo ciclista in tesata a circa 3 km dalla conclusione quando veniva raggiuntomda Adam Yates (UAE Team Emirates) e Jan Hirt (Team Soudal Quick Step). Il ciclista britannico allungava nel tratto più duro con pendenze costantemente superiori al 10% ed andava a vincere in solitaria. Hirt era secondo a 11 secondi di ritardo mentre Artz chiudeva in terza posizione a 29 secondi di ritardo. Più staccati erano Cristian Rodriguez (Team Arkea B&B Hotels), quarto a 34 secondi di ritardo ed Ulissi quinto a 40 secondi di ritardo. Fisher-Black era sesto e doveva cedere la maglia rossa a Yates, che in un solo colpo otteneva così la prima vittoria stagionale e la vittoria del Tour of Oman 2024. Fisher-Black, terzo della generale dietro anche ad Hirt, si consolava con la vittoria della classifica a punti e di quella di miglior giovane. Infine l’UAE Team vinceva la classifica a squadre. Il Medio Oriente sarà ancora protagonista dal 19 al 25 Febbraio con l’UAE tour, corsa WT in cui Adam Yates sarà l’uomo da battere vista la forma dimostrata sulla Green Mountain.
Antonio Scarfone