GIRO NEXT GEN, WIDAR VINCE ANCHE IL TAPPONE DI FOSSE
Jarno Widar vince anche il tappone di Fosse dopo aver fatto suo, tre giorni fa, l’arrivo in salita a Pian della Mussa. Il belga ora comanda con 52″ su Torres e 58″ su Rondel
Il belga Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team) non fa il Pagagini nel tappone di Fosse ripete le gesta che, qualche giorno fa, gli avevano consentito di fare l’en plein a Pian della Mussa, prendendosi vittoria di tappa e maglia rosa. Adesso a vittoria odierna ha fatto lievitare il vantaggia sui più immediati rivali di classifica. Tra questi c’è il francese Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team U23), terzo della generale, che è stato il primo dei big a muoversi sulle impegnative rampe dell’ascesa finale (quasi 9 km al 9% di pendenza media), autore di un’accelerazione che ha mandato in crisi l’olandese Wouter Toussaint (Wanty – ReUz – Technord), alla partenza da Borgo Virgilio quinto in classifica. Quando Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z) ha azzardato un tentativo dentro il chilometro conclusivo è stato, però, lo stesso Rondel a soffrirne, mentre con lo spagnolo rimanevano solo il suo connazionale Pau Martì (Israel Premier Tech Academy) e la maglia rosa, autore di uno scatto a 300 metri dall’arrivo che gli consentiva di tagliare la linea del traguardo con secondo di vantaggio sugli altri due, conquistando anche i 10 secondi d’abbuono spettanti al vincitore di tappa. Il belga consolida così la sua leadership, indossando l’insegna del primato con 52″ su Torres, che è riuscito a sorpassare Ronde, sceso di una posizione e ora terzo a 58″, paritempo con l’altro protagonista del finale di questa tappa, Martì
Il vincitore di tappa Jarno Widar, subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Questa mattina non mi sentivo molto bene in partenza ma ci tenevo ad offrire una grande performance perchè quella di oggi era la tappa regina. Col passare dei chilometri mi sono sentito sempre meglio. Era difficile tenere le ruote di Mathys Rondel ma sentivo di avere del margine. Quando Pablo Torres ha attaccato l’ho seguito per poi partire ai 250 metri. E’ una bella vittoria, in Maglia Rosa ha un sapore speciale. Vincere indossando la Maglia Rosa è uno dei sogni che coltivavo fin da bambino e farlo al Giro Next Gen, la corsa più importante della categoria U23, è veramente speciale. E’ la prima volta che mi trovo a correre per sei giorni, forse è per questo che in partenza non mi sentivo così bene. Questo rende ancora più grande il mio successo di tappa. Fino all’anno scorso in molti dicevano che non sarei stato capace di lottare per le classifiche generali nelle corse a tappe, sto dimostrando che si sbagliavano. La Tudor ha attaccato prima in discesa e poi sull’ultima salita ma non ci siamo fatti trovare impreparati. Mi sentivo di dover ripagare gli sforzi dei miei compagni di squadra”.
Il bolognese Florian Kajamini, anche oggi primo degli italiani, ha confermato la sua leadership nella classifica dei corridori di casa nostra: “E’ stata una tappa molto dura ma sono contento di aver consolidato il mio margine nella classifica della Maglia Tricolore. Credo che questo possa essere un obiettivo realistico, in quanto le prossime due tappe non dovrebbero smuovere più di tanto la classifica generale. Come team cercheremo di chiudere con una doppia top 10, la mia e quella di Novak, e abbiamo anche Nespoli in corsa per la Maglia Azzurra”.
Ora si correrà la settima tappa, che da Montegrotto Terme condurrà in 182 Km a Zocca di 182 Km, paese natale di Vasco Rossi. Si tratterà del terzo e ultimo arrivo in salita del Giro Next Gen, che arriverà la termine di una tappa totalmente pianeggiante e di un’ascesa finale di 12 Km al 4.5%, che presenta i tratti più impegnativi nei primi 5 Km al 6.3%, anche se è nel finale che si raggiunge il picco di pendenza massima del 12%
Mario Prato
ALMEIDA INSIDIA YATES AL GIRO DI SVIZZERA
E’ la volta di João Almeida al Giro di Svizzera 2024, il portoghese va vincere la tappa con arrivo in salita a Blatten allungando sul compagno di squadra Adam Yates. I due uomini della UAE Team Emirates sono ora distanziati da soli 27”; sul podio di giornata Mattias Skjelmose (Lidl-Trek).
Tappa ridotta a soli 42 Km quest’oggi al Giro di Svizzera a causa del diniego delle autorità elvetiche al passaggio ai 2500 metri del Passo della Novena, ritenuto troppo pericoloso per la neve accumulatasi nelle scorse ore. Nell’impossibilità di aggire il valico facendo salire i corridori al Furkapass, dove pure sussistevano dei problemi dovuti alla neve, l’organizzazione si è vista costretta a rinunciare alla partenza da Locarno e a tagliare i primi 110 Km di gara, spostando le operazioni di partenza a Ulrichen, località distante appena una quarantina di chilometri dal previsto arrivo in salita a Blatten. Pronti via e si va quindi a formare la fuga di giornata, composta da Stefan Bissegger (EF Education-EasyPost), Frank Van Den Broek (Team Dsm-Firmenich PostNL) e Anders Foldager (Team Jayco AlUla). I tre vanno via di comune accordo, ma il gruppo concede poco spazio vista la brevità della frazione e, infatti, il loro vantaggio arriva a toccare un massimo di 1’15”. Il gruppo è pilotato dagli uomini della UAE Team Emirates, ai quali danno man forte anche gli Ineos Grenadiers. Davanti il primo a perdere contatto è Foldager, qualche chilometro dopo Bissegger va a prendersi i due sprint intermedi seguito da Van Den Brock. Riuscito nel suo intento, Bissenger si lascia sfilare e Van Den Brock resta da solo al comando della corsa, ma il suo destino è segnato perchè in gruppo un allungo di Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) porta il gruppo a gadagnare secondi preziosi. Con la salita finale iniziata ed esaurito il lavoro del messicano, è proprio la maglia oro Adam Yates UAE Team Emirates) a portarsi in testa e allungare con una progressione che provoca inizialemente la flessione di Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e João Almeida (UAE Team Emirates), costretti a cedere alcuni metri. Yates riprende Van Den Brock quando mancano poco più di 3 Km dall’arrivo; al suo inseguimento si porta Skjelmose, che traina Bernal mentre Almeida, compagno di squadra di Yates, è in funzione di controllo. Il distacco oscilla tra i dieci e gli otto secondi, da dietro scatta Almeida che si riporta sotto il compagno di squadra, mentre Skjelmose e Bernal inseguono. La coppia UAE collabora e stacca ulteriormente gli immediati insgeuitori, sembra che i due dovessero arrivar insieme sul traguardo ma, a 300 metri dall’arrivo, Almeida in progressione stacca Yates e va a vincere tutto solo. Secondo è il britannico a 4”, terzo all’arrivo Skjelmose a 9”, quarto Bernal a 15” mentre quinto a 35″ si piazza un ritrovato Lenny Martinez (Groupama – FDJ). In classifica generale resta sempre al comando Yates con 27” su Almeida ed 1’28” su Bernal. Domani tappa con due GPM di prima categoria e due di seconda categoria e l’arrivo in salita a Villars sur Ollon: se Yates sembra in controllo Almeida appare in forte crescita e vedremo se le gerarchie in casa UAE Team Emirates saranno rivoluzionate anche in vista della cronoscalata conclusiva.
Antonio Scarfone
STEFFEN DE SCHUYTENEER VINCE LA QUINTA TAPPA DEL GIRO NEXT GEN. JARNO WIDAR RIMANE IN MAGLIA ROSA
Steffen De Schuyteneer ha vinto la quinta tappa del Giro Next Gen. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Tim Torn Teutenberg e Lorenzo Conforti. Jarno Widar rimane in maglia rosa di leader della classifica generale.
Steffen De Schuyteneer (Lotto Dstny Development Team) ha vinto la quinta tappa del Giro Next Gen, la Bergamo – Cremona di 138 Km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Tim Torn Teutenberg (Lidl – Trek Future Racing) e Lorenzo Conforti (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè).
Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team) rimane in maglia rosa di leader della classifica generale.
Così anche a Cremona si è imposto un ciclista della classe 2005, dopo che due giorni fa a Pian della Mussa si era imposto il suo coetaneo e compagno di squadra Widar. De Schuyteneer ha conquistato la sua prima successo in carriera sulle strade italiane – terza affermazione stagionale dopo le due tappe conquistate alla H4A Beloften Weekend – precedendo allo sprint Tim Torn Teutenberg, anche oggi secondo, l’italiano Lorenzo Conforti. Stavolta Paul Magnier (Soudal Quick-Step) vincitore ieri a Borgomanero, si è dovuto accontentare del terzo posto, anche se ha conservato la maglia verde della classifica a punti. La tappa, quasi totalmente piatta, non ha provato cambiamenti n classifica generale è costi Widar continua a comandare con 34″ di vantaggio su Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team U23) e 47″ su Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z)
Il vincitore di tappa Steffen De Schuyteneer subito dopo l’arrivo ha dichiarato: “Oggi toccava a me sprintare dopo aver fatto da ultimo uomo per Grisel ieri. Mi sentivo benissimo e ho concretizzato questa condizione. E’ una vittoria speciale. Vengo da Geraardsbergen, amo le Classiche e nel futuro mi vedo più come corridore da corse di un giorno”. Durante la conferenza ha poi aggiunto: “E’ un grande giorno per il team, abbiamo conquistato un secondo successo di tappa e allo stesso tempo siamo ancora in Maglia Rosa con Jarno Widar. Gli ultimi 10 km sono stati come giocare a Tetris, abbiamo saputo incastrare bene tutti i pezzi e ho potuto esultare al traguardo. Ieri ho lavorato per Grisel, oggi ci siamo scambiati e il risultato è stato eccellente”.
Questo, invece, è il commento della Maglia Rosa Jarno Widar: “E’ da cinque anni che corro assieme a Steffen, lo conosco bene e sapevo che poteva battere Magnier allo sprint. Domani ci riproverò, credo che l’attacco sia la miglior difesa. Voglio vincere di nuovo ma avrò bisogno di essere al top per farlo”.
Oggi il Giro Next Gen affronta la seconda ed ultima frazione di montagna, la Borgo Virgilio – Fosse di 172km.
Trattasi di un vero e proprio tappone, pianeggiante nei primi 70 km e caratterizzato dalla successione di sei salite nella seconda parte. Le attenzioni di tutti saranno concentrate, però, su quella conclusiva verso il traguardo di Fosse, quasi 9 km al 9% di pendenza media, con un picco massimo del 13% che si raggiungerà a 2 Km dall’arrivo
Mario Prato
YATES VINCE A CARI’ E CONSOLIDA IL PRIMATO IN CLASSIFICA GENERALE
Adam Yates (UAE Team Emirates) sfrutta al meglio il lavoro della sua squadra con Joao Almeida gregario di lusso e vince sul traguardo in salita di Carì davanti allo stesso portoghese ed a Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers). Il ciclista britannico è sempre più maglia oro
La quinta tappa del Giro di Svizzera 2024 metterà un altro mattoncino per il consolidamento della classifica generale da parte di Adam Yates (UAE Team Emirates) che ieri su Passo del Gottardo ha dato una dimostrazione di forza piuttosto netta ed è ora la nuova magli oro. Si parte da Ambrì e si arriva a Carì dopo 148 km con le difficoltà maggiori all’inizio e alla fine della tappa. Si inizia subito col botto con i due gpm ravvicinati di Altanca e di Carì che probabilmente innescheranno la fuga di giornata. Dopo un lungo tratto in pianura di un centinaio di km di fondovalle, si risalirà per l’ascesa finale di Carì da un altro versante rispetto a quello di prima. Tra i non partenti si segnalavano Alberto Bettiol e Richard Carapaz (Team EF Education EasyPost), entrambi caduti nella tappa di ieri. I primi attacchi vedevano la formazione di un drappello di testa formato da otto ciclisti ovvero Axel Laurance (Team Alpecin Deceuninck), Simon Guglielmi (Team Arkea B&B Hotels), Ben Zwiehoff (Team BORA Hansgrohe), Johan Price-Petersen (Team Bahrain Victorious), Lawson Craddock (Team Jayco AlUla), Damien Howson (Team Q36.5 Pro Cycling), Simone Velasco ed Alexey Lutsenko (Team Astana Qazaqstan). Sulla prima salita di giornata si staccavano Price-Petersen, Velasco e Guglielmi. Era Lutsenko a scollinare in prima posizione sul gpm di Altanca posto al km 7.8. Tra la successiva discesa ed i primi km del gpm di Carì rientravano sulla testa del gruppo Louis Vervaeke (Team Soudal Quick Step) e Stepehen Williams (Team Israel Premier Tech). IL gruppo maglia gialla non lasciava troppa strada ai fuggitivi i quali venivano ripresi quasi tutti ad eccezione di Lutsenko, unico in grado di scollinare sul gpm di Carì e di continuare nell’azione solitaria fino a quando anche il kazako veniva ripreso nei primi km della discesa. UAE Team Emirates e INEOS Grenadies erano le squadre più impegnate a tirare ma da dietro a poco a poco rientravano tutti i big di classifica fin quando un nuovo tentativo di fuga si concretizzava nuovamente. Oltre agli immancabili Lutsenko e Williams erano presenti Nans Peters (Team Decathlon AG2R La Mondiale), Johannes Staune-Mittet (Team Visma Lease a Bike) ed Einer Rubio (Team Movistar). A 40 km dalla conclusione i cinque battistrada avevano 1 minuto e 45 secondi di vantaggio sul gruppo maglia oro. Staune-Mittet si aggiudicava il primo traguardo Tissot sto al km 127.9. Un km dopo, era invece Rubio a conquistare il secondo traguardo Tissot. Il primo dei fuggitivi a rialzarsi e ad essere ripreso dal gruppo era Williams. Staune-Mittet vinceva il traguardo volante di Chiggiogna posto al km 132.5. I quattro battistrada iniziavano la salita finale verso il traguardo di Carì con 40 secondi di vantaggio sul gruppo maglia oro in forte rimonta. I fuggitivi venivano ripresi uno ad uno ed il gruppo ritornava compatto a poco meno di 11 km dalla conclusione. A poco meno di 8 km dalla conclusione attaccavano Matteo Badilatti (Team !36.5 Pro Cycling) e Matthew Riccitello (Team Israel Premier Tech). Il gruppo annullava l’attacco della coppia a 6.5 km dalla conclusione. Era l’UAE Team Emirates che dettava il ritmo del gruppo con Adam Yates pronto a scattare e consacrarsi la comando della classifica generale con una vittoria. Joao Almeida, in versione gregario, aumentava l’andatura e a 4 km dalla conclusione restavano in testa, oltre al portoghese, Adam Yates, Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers), Enric Mas (Team Movistar) e Matthew Riccitello. Yates scattava a poco meno di 1 km dalla conclusione e si andava a prendere una vittoria praticamente scritta. Almeida era secondo a 5 secondi di ritardo mentre Bernal chiudeva il podio di giornata a 16 secondi di ritardo. Riccitello era quarto e Mas quinto, rispettivamente a 18 e 22 secondi di ritardo da Yates, sempre più al comando della classifica generale visto che adesso ha 35 secondi di vantaggio su Almeida e 1 minuto e 11 secondi di vantaggio su Bernal. Domani è in programma la sesta tappa da Ulrichen a Blatten-Belalp di soli 42 km. L’organizzazione aveva infatti comunicato nei giorni precedenti la cancellazione della salita del Nufenenpass a causa della neve per cui i ciclisti dovranno affrontate l’unica salita finale che ha dei tratti in doppia cifra. Yates può aspirare alla seconda vittoria consecutiva e ipotecare così il Giro di Svizzera 2024.
Antonio Scarfone
PAUL MAGNIER VINCE LA QUARTA TAPPA DEL GIRO NEXT GEN. JARNO WIDAR RIMANE IN MAGLIA ROSA
La maglia rossa Paul Magnier bissa a Borgomanero il successo ottenuto a Saint-Vincent. Preceduti Teutenberg e D’Amato.
Dopo l’arrivo di Pian della Mussa Paul Magnier (Soudal – Quick-Step Devo Team) era stato l’unico a conservare la maglia che indossa alla partenza, quella rossa di leader della classifica a punti. Quale miglior modo per dimostrare il proprio valore se non quello di sfruttare il primo traguardo utile? E così è stato. Magnier ha, infatti, concesso il bis al Giro Next Gen conquistando la Pertusio-Borgomanero. Il corridore francese ha preceduto il tedesco Tim Torn Teutenberg (Lidl – Trek Future Racing) e Andrea D’Amato (Biesse – Carrera). Nulla cambia in classifica generale e così la maglia rosa è ancora indossata dal vincitore della citata tappa di Pian della Mussa, il bega Jarno Widar (Lotto Dstny Development Team). Nonostante questo la tappa non è stata “liscissima” per il secondo corridore della classifica, Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team U23), e per l’italiano Florian Samuel Kajamini (Team MBH Bank Colpack Ballan), costretti ad un dispensioso inseguimento, fortunamente coronato dal successo, dopo esser stati coinvolti in una caduta.
Il vincitore di tappa Paul Magnier ha così commentato la sua gara: “Era importante per noi arrivare allo sprint dopo aver controllato tutto il giorno. Ci sono stati tanti attacchi, è stata una tappa nervosa, ma all’ultimo km avevo ancora diversi compagni di squadra per supportarmi allo sprint. C’era vento contrario, era importante scegliere il momento giusto per partire. Domani dovrebbe esserci un altro sprint, magari potremmo virare su Andrea Raccagni Noviero, per lui sarebbe importante vincere, visto che non ha un contratto professionistico per il 2025″. “E’ una grande sensazione. Ho avuto due chances, a Saint-Vincent e oggi, e le ho capitalizzate entrambe. La squadra ha fatto un grande lavoro, in una frazione molto nervosa. Nel finale in particolare, tutti volevano stare davanti all’ultima curva. Domani ci riproveremo, ma forse cambieremo sprinter. Il mio compagno Andrea Raccagni Noviero è molto forte e merita una chance. La Maglia Rossa può essere un obiettivo, ma la mia priorità è quella di vincere altre tappe”.
Dopo una tappa per lui abbastanza tranquilla la maglia rosa Jarno Widar ha raccontato così la sua giornata: “E’ molto bello indossare la Maglia Rosa, in tanti mi hanno acclamato durante la tappa. Nel finale ci sono state alcune manovre pericolose dei velocisti, per fortuna sono riuscito ad arrivare indenne. Abbiamo cercato di dare una mano al nostro sprinter Grisel ma non è riuscito a cogliere il risultato a cui ambiva. L’importante è aver difeso la Maglia Rosa”.
Come abbiano accennato, è starta più complicata la giornata per Kajamini che – dopo aver tirato un sospiro di sollievo per il rischio occorso e aver conservato la maglia tricolore di miglior italiano della classifdica – ha raccontato: “E’ stata una giornata molto complicata per me e per il mio team. Siamo caduti quasi tutti, compresi io e Novak che curiamo la classifica generale. Fortunatamente anche la Tudor aveva diversi uomini coinvolti e siamo riusciti a collaborare per rientrare sul Gruppo Maglia Rosa. Domani sarà una giornata buona per recuperare alla vigilia del tappone di Fosse”.
Oggi il Giro Next Gen si sposta in Lombardia per la quinta tappa, che da Bergamo condurrà i futuri professionisti a Cremona. A parte la brevissima e facile salita di Belfuggito, non si incontreranno difficoltà altimetriche e sicuramente si assisterà ad un altro arrivo in volata.
Mario Prato
IMPRESA DI TRAEEN SUL PASSO DEL SAN GOTTARDO: VITTORIA PER IL NORVEGESE, ADAM YATES NUOVA MAGLIA ORO
In un 2024 che lo ha visto primeggiare finora soltanto al Tour of Oman, Adam Yates (UAE Team Emirates) sale agli onori della cronaca spianando la salita finale del Passo del San Gottardo nella quarta tappa del Giro di Svizzera ma per la vittoria di tappa si deve arrendere alla tenacia di Torstein Træen che corona la fuga della prima ora ottenendo la prima affermazione stagionale. Yates si consola indossando la maglia oro di leader della classifica generale
Nella quarta tappa del Giro di Svizzera 2024 entrano in scena le prime vere montagne alpine. Il Passo del Gottardo, in cima al quale è posto l’arrivo dopo essere partiti da Rüschlikon 171 km prima, ci dirà chi sono i veri pretendenti alla vittoria della maglia oro, che adesso è indossata da Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) ma che molto probabilmente al termine della tappa di oggi cambierà ‘indossatore’. Scorrendo la classifica generale, i papabili della nuova leadership potrebbero racchiudersi in un terzetto formato da Joao Almeida (UAE Team Emirates), Wilco Kelderman (Team Visma Lease a Bike) e Mattias Skjelmose Jensen (Team Lidl Trek). La tappa era subito vivace con il primo gpm di Albispass posto al km 5.2 sul quale scollinava in prima posizione Louis Vervaeke (Team Soudal Quick Step) anche se il gruppo era da considerarsi compatto. La fuga di giornata si concretizzava intorno al km 20 grazie all’azione di otto ciclisti ovvero Michael Matthews (Team Jayco AlUla), Lilian Calmejane e Gerben Kuypers (Team Intermarchè Wanty), Torstein Træen (Team Bahrain Victorious), Bryan Coquard (Team Cofidis), Roland Thalmann (Team Tudor Pro Cycling), Jan Sommer (Team Swiss Cycling) e Silvan Dillier (Team Alpecin Deceuninck). Dopo 40 km gli otto battistrada avevano quasi 4 minuti di vantaggio sul gruppo maglia oro tirato dal Team Lidl Trek. Fino all’inizio della salita del Passo del San Gottardo le note di cronaca erano tutte per Bettiol che prima era vittima di un problema meccanico con conseguente cambio di bici e successivamente era coinvolto in una caduta da cui ripartiva con evidenti graffi ad entrambi i glutei. Matthews si aggiudicava il traguardo volante di Gotthardstrasse posto al km 135.1. La salita finale era anticipata dal gpm di Schöllenen, sul quale la fuga esplodeva e restavano in testa Thalmann, Dillier e Træen. Quest’ultimo scollinava in prima posizione. Nel gruppo maglia oro a fare l’andatura per il momento era l’EF Education EasyPost anche se era molto attiva nelle prime posizioni l’INEOS Grenadiers. A 15 km dalla conclusione restavano in testa alla corsa Træen e Thalmann i quali avevavo ancora 4 minuti di vantaggio sul gruppo inseguitore. Træen si aggiudicava anche i due sprint Tissot con abbuoni posti rispettivamente al km 159 ed al km 160. La strada riprendeva a salite verso il Passo del San Gottardo con la coppia in testa che aveva ancora 3 minuti e 45 secondi di vantaggio sul gruppo. Træen allungava a 10 km dall’arrivo, praticamente all’inizio della salita conclusiva. Un deciso attacco di Valentin Paret-Peintre (Team Decathlon AG2R La Mondiale) a poco meno di 7 km dalla conclusione faceva saltare Bettiol che si sfilava nelle retrovie. Il gruppo dei migliori, composto da una quarantina di unita, andava così all’attacco di Træen, che aveva ancora 3 minuti di vantaggio quando mancavano 5 km alla conclusione. Nel frattempo Isaac Del Toro (UAE Team Emirates) e Wilco Kelderman si arrotavano e perdevano terreno sul gruppo principale tirato ora dall’INEOS Grenadiers. L’UAE Team Emirates prendeva in mano le redini della corsa a poco più di 4 km dalla conclusione. Adam Yates (UAE Team Emirates) accelerava proprio ai 4 dalla conclusione. Il gruppo dei migliori si sgretolava a sua volta sotto i colpi dello scatenato britannico. Al suo inseguimento restavano Skjelmose Jensen, Joao Almeida (UAE Team Emirates) ed Egan Bernal (Team INEOS Grenadiers). Træen riusciva a scollinare con le unghie e con i denti sul GPM del Passo del San Gottardo posto al km 169.2 e sfruttando l’ultimo km tra discesa e pianura andava a vincere in solitaria con 23 secondi di vantaggio su Yates e 48 secondi di vantaggio su Skjelmose Jensen mentre Almeida era quarto con lo stesso tempo del danese e Bernal quinto a 1 minuto di ritardo da Træen. Per Træen è la prima vittoria stagionale mentre Yates è la nuova maglia oro con 27 secondi di vantaggio su Skjelmose Jensen e 29 secondi di vantaggio su Almeida. La quinta tappa di domani da Ambrì a Carì di 148.6 km vede il Canton Ticino protagonista. I tre gpm di Altanca e di Carì – quest’ultimo, da affrontare in due occasioni anche se da due versanti diversi – metteranno altro pepe alla tenzone agonistica dopo il bel finale della tappa di ieri con Yates che proverà a confermarsi.
Antonio Scarfone
GIRO NETX GEN, TAPPA E MAGLIA A JARNO WIDAR DOPO LE PRIME MONTAGNE
Jarno Widar vince a Pian della Mussa e diventa la nuova Maglia Rosa. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Wouter Toussaint e Mathys Rondel. Kajamini, primo degli italiani, è la nuova Maglia Tricolore
Il primo arrivo in salita del Giro Next Gen 2024 ha sorriso al portacolori della Lotto Dstny Development Team Jarno Widar. L’appena maggiorenne belga lungo l’ascesa finale che conduceva al Pian della Mussa, Cima Coppi di questa edizione, ha sferrato un primo attacco ai meno 4. Prontamente hanno risposto Mathys Rondel (Tudor Pro Cycling Team U23) e Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z), ma i due hanno dimostrato fin da subito la loro idiosincrasia alla collaborazione e così dopo lo striscione dell’ultimo chilometro il belga ha salutato la compagnia ed è andato a cogliere il successo in solitaria, conquistando anche la maglia di leader.
Dopo 21” Rondel ha chiuso in terza posizione preceduto dal francese Wouter Toussaint (Wanty – ReUz – Technord), mentre Florian Samuel Kajamini (Team MBH Bank Colpack Ballan), primo degli italiani, ha terminato la tappa in 5a posizione, andando ad indossare la maglia tricolore di miglior italiano della classifica.
Un festante Jarno Widar ha così commentato la sua gara: “E’ incredibile. Il Giro Next Gen è una delle corse più importanti al mondo della categoria. Vincere qua e conquistare la Maglia Rosa è fantastico. Sulla salita finale ho attaccato una prima volta e mi hanno seguito solo Toussaint e Rondel. Ho visto che non collaboravano e ci ho riprovato. E’ andata bene e sono contentissimo”. “Ho conquistato tre maglie di leader ma chiaramente quella che preferisco è la Maglia Rosa, il mio obiettivo. Ho finalizzato un grande lavoro di squadra, con Milan Donie che mi ha supportato alla perfezione sull’ultima salita. Ha accelerato poco prima del tratto duro, ai -4, e da lì è toccato a me. Rondel e Toussaint mi hanno seguito ma erano poco collaborativi e così ho deciso di attaccare nuovamente all’ultimo km. Nei prossimi giorni dovrò stare attento a potenziali trappole come cadute o ventagli e poi mi giocherò tutto nelle rimanenti frazioni in montagna”.
Dal canto suo Kajamini ha così commentato la gara: “La squadra mi ha messo nelle condizioni ideali per fare bene. Non ero al 100% ma mi sono difeso ottenendo un buon quinto posto. I tre corridori che ci hanno preceduti sono andati davvero forte e il mio compagno di squadra Pavel Novak ha imposto un buon ritmo facendo sì che il distacco non fosse eccessivo. Questa Maglia Tricolore è un riconoscimento importante data la qualità dei partecipanti, spero di difenderla fino alla fine. Non sono uno scalatore puro, ho una buona punta di velocità e mi difendo a cronometro. Spero di migliorare e di poter fare bene nella frazione di venerdì, che sarà ancora più dura rispetto a oggi”.
Dopo il primo arrivo in salita la classifica ha decisamente un’altra fisionomia, con il vincitore di tappa in prima posizione seguito da Rondel a 34″ e da Torres a 47″
Oggi il Giro Next Gen prosegue con la Pertusio-Borgomanero di 139 km, tappa quasi pianeggiante che prevede un circuito lievemente movimentato di 11 Km che dovrà essere ripetutto due volte: per i velocisti in gara non dovrebberò, però, particolari problemi per arrivare a giocarsi la vittoria di tappa, anche se qualche sprinter potrebbe soffrire la leggerissima pendenza che caratterizza gli ultimi 3 Km.
Mario Prato
BENE, BRAVO, NYS. IL TALENTINO DELLA LIDL TREK NON DELUDE A RUSCHLIKON. BETTIOL NUOVA MAGLIA ORO
Thibau Nys (Team Lidl Trek) dimostra di essere uno dei ciclisti più forti su arrivi piazzati su strappetti al 6-7 % e non si fa sfuggire la quinta vittoria stagionale nella terza tappa del Giro di Svizzera con arrivo a Rüschlikon. Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) è terzo dietro Stephen Williams (Team Israel Premier Tech) ma si consola indossando la maglia oro. Domani primi ipegnativo test per gli uomini di classifica sul Passo del Gottardo
Il Giro di Svizzera entra nel vivo con la terza tappa da Steinmaur a Rüschlikon di 161.7 km. Un finale decisamente interessante attende i ciclisti che, oltre a tre gpm di terza categoria piuttosto ripidi, sono attesi da tre km finali davvero esplosivi con due strappetti di quasi un km ad oltre il 7% di pendenza media. Gli uomini di classifica si daranno battaglia e la maglia oro di Yves Lampaert (Team Soudal Quick Step) traballa sulle spalle del ciclista belga. Alla partenza non si presentavano Emanuel Buchmann (Team BORA Hansgrohe) e Nairo Quintana (Team Movistar), quest’ultimo costretto al ritiro per una frattura al polso. La tappa è stata caratterizzata da una fuga di cinque ciclisti ovvero Fabian Lienhard (Team Groupama FDJ), Johan Jacobs (Team Movistar), Roberto Carlos Gonzalez (Team Corratec – Vini Fantini), Christoph Jannsen e Luca Jenni (Team Swiss Cycling). Gonzalez vinceva il traguardo volante di Aristau posto al km 121.9. Poco prima del primo gpm di Oberwil-Lieli si rialzavano Lienhard e Jannsen. Dopo lo scollinamento, sul quale Gonzalez transitava in prima posizione, Jacobs provava l’azione solitaria staccando Gonzalez e Jenni mentre il gruppo maglia oro era segnalato in forte rimonta a una quarantina di secondi di ritardo da Jacobs che riusciva ad aggiudicarsi il doppio sprint Tissot con abbuoni posti rispettivamente al km 133 ed al km 134. Le squadre più attive all’inseguimento di Jacobs erano Lotto Dstny e EF Education EasyPost. Una ulteriore e violenta accelerazione del Team EF Education EasyPost riduceva drasticamente il vantaggio di Jacobs che iniziava il secondo gpm di Aegst am Albis con una decina di secondi di vantaggio sul gruppo maglia oro. Jacobs veniva ripreso a 18 km dalla conclusione ed il ritmo indiavolato della EF ma anche del Team Lidl Trek riduceva il gruppo salendo verso il gpm di Aegst am Albis sul quale Jake Stewart (Team Groupama FDJ) scollinava in prima posizione. Dopo una breve discesa di circa 3 km, si risaliva per il terzo ed ultimo gpm di tappa, l’Albispass. Posto al km 151.2. Questa volta era il Team Visma Lease a Bike a tirare il gruppo. Uno scatto di Brandon Smith Rivera (Team INEOS Grenadiers) allungava il gruppo e nelle prime posizioni si favìceva vivo anche Valentin Paret-Peintre (Team Decathlon AG2R La Mondiale) ancora in buona forma dopo il Giro d’Italia. Adam Yates (UAE Team Emirates) scollinava in prima posizione in un gruppo che comprendeva una settantina di unità. Sul primo strappetto a 3 km dalla conclusione una bella accelerazione di Marc Hirschi (UAE Team Emirates) consentiva al ciclista svizzero di guadagnare qualche decina di metri sul gruppo al suo inseguimento. Nonostante gli sforzi Hirschi veniva ripreso a circa 600 metri dal’arrivo da una violenta dopo una violenta accelerazione del Team Decathlon AG2R La Mondiale. Nella volata in salita si imponeva Thibau Nys (Team Lidl Trek) davanti a Stephen Williams (Tem Israel Premier Tech) ed Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost). Chiudevano la top five Roger Adrià (Team BORA Hansgrohe) in quarta posizione e Paul Lapeira (Team Decathlon AG2R La Mondiale) in quinta posizione. Per Nys è la quinta vittoria stagionale mentre Bettiol sale al comando in classifica generale ed è la nuova maglia oro con 6 secondi di vantaggio su Ethan Hayther (Team INEOS Grenadiers) e Wilco Kelderman (Team Visma Lease a Bike). Domani è in programma la quarta tappa da Rüschlikon al Passo del Gottardo di 171 km. E’ il primo vero arrivo in salita del Giro di Svizzera 2024 con gli oltre 8 km di lunghezza del Passo del Gottardo. Su pendenze regolari intorno al 6-7% e con anche alcuni brevi tratti in pianura capiremo chi sono i veri pretendenti alla vittoria della maglia oro.
Antonio Scarfone
COQUARD VINCE A REGENSDORF. LAMPAERT RESTA IN MAGLIA ORO
Con uno sprint che ricorda i tempi migliori, Bryan Coquard (Team Cofidis) si impone a Regensdorf davanti a Michael Matthews (Team Jayco AlUla) ed Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny). Il ciclista francese ottiene la prima vittoria stagionale mentre Yves Lampaert (Team Soudal Quick Step) conserva la maglia oro
La seconda tappa del Giro di Svizzera 2024 è anche la prima in linea. Si parte da Vaduz e si arriva a Regensdorf dopo 177.3 km. Yves Lampaert (Team Soudal Quick Step) deve difendere la maglia oro conquistata nel cronoprologo di ieri ed ha oggettivamente buone chances di farlo visto che i tre gpm che caratterizzano il percorso non sono duri, tant’è vero che a meno di fughe ben organizzate i velocisti, o quanto meno quelli più resistenti, potrebbero giocarsi la vittoria in volata. La fuga di giornata, aprtita dopo pochi km dal via, ha visto protagonisti cinque ciclisti: Gerben Kuypers (Team Intermarché – Wanty). Antoine Debons e Roberto Carlos Gonzalez (Team Corratec – Vini Fantini), Luca Jenni e Félix Stehli (Team Swiss Cycling). Dopo una decina di km i cinque uomini di testa avevano già 2 minuti e 50 secondi di vantaggio sul gruppo maglia oro. Kuypers scollinava in prima posizione sul gpm di Kerenzerberg posto al 42.1 km. In testa al gruppo si alternavano gli uomini della Soudal Quick Step e dell’INEOS Grenadiers. Jenni scollinava in prima posizione sul successivo gpm di Ricken posto al km 74.2. Nel frattempo anche l’Alpecin Deceuninck si era fatta viva nelle prime posizioni del gruppo inseguitore. Il primo dei fuggitivi che si rialzava era Gonzalez quando mancavano circa 68 km alla conclusione. A 49 km dal termine i quattro battistrada avevano un vantaggio di quasi 3 minuti sul gruppo. Jenni vinceva il traguardo volante di Winterberg posto al km 140.6. Stehli si aggiudicava i due successivi traguardi Tissot con abbuoni posti rispettivamente ai km 150.8 e 151.8. Stehli veniva ripreso dopo una decisa accelerazione del gruppo quando mancavano 12 km alla conclusione. Iniziavano così alcuni attacchi tra i quali quello di Alberto Bettiol (Team EF Education EasyPost) e di David De La Cruz (Team Q36.5 Pro Cycling). Il gruppo a 10 km dal traguardo era composto da non più di una quarantina di ciclisti. Soren Kragh Andersen (Team Alpecin) scollinava per primo sul terzo ed ultimo gpm di Regensberg posto al km 165.7. Bettiol attaccava nuovamente a meno di 5 km dall’arrivo. Il ciclista toscano raggiungeva un vantaggio di una decina di secondi e sembrava favorirlo anche una caduta di Emanuel Buchmann (Team BORa Hansgrohe), Yannis Voisard (Team Tudor Pro Cycling) ed Ethan Hayter (Team INEOS Grenadiers). Ma una nuova accelerazione, questa volta da parte del Team Lotto Dstny, riportava il gruppo su Bettiol quando mancava poco più di 1 km alla conclusione. Nella volata finale, piuttosto convulsa, Bryan Coquard (Team Cofidis) aveva la meglio su Michael Matthews (Team Jayco AlUla) ed Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny) mentre chiudevano la top five Brandon Smith Rivera (Team INEOS Grenadiers) in quarta posizione e Rui Costa (Team EF Education EasyPost) in quinta posizione. Francesco Busatto (Team Intermarchè Wanty), primo italiano all’arrivo, chiudeva in nona posizione. Per Coquard è la prima vittoria stagionale mentre la classifica generale vede Lampaert in maglia oro davanti a Ethan Hayter e Joao Almeida (UAE Team Emirates). Domani è in programma la terza tappa da Steinmaur a Rüschlikon di 161.7 km. Le difficoltà altimetriche sono concentrate nei 35 km km dove spiccano tre gpm di terza categoria brevi ma piuttosto arcigni. Negli ultimi tre km si segnalano anche due ripide salitelle di quasi un km ad oltre il 7% di pendenza media per cui ci attendiamo un finale davvero scintillante, tra finisseur che attaccheranno per la vittoria di tappa e gli stessi uomini di classifica che non dovranno farsi trovare impreparati.
Antonio Scarfone
GIRO NEXT GEN, A SAINT-VINCENT TAPPA E MAGLIA A PAUL MAGNIER
Paul Magnier ha vinto la seconda tappa del Giro Next Gen e ha conquistato la maglia rosa. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Lorenzo Conforti e Gal Glivar. Andrea Raccagni Noviero si conferma miglior italiano in classifica.
Con una corsa d’attacco e ben gestita dalla sua squadra il transalpino Paul Magnier (Soudal Quick-Step Devo Team) ha vinto la seconda tappa del Giro Next Gen, la Aymaville-Saint-Vincent di 105 Km. Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Lorenzo Conforti (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) e Gal Glivar (UAE Team Emirates Gen Z).
Il vincitore di giornata si è piazzato terzo al traguardo volante di Courmayeur, conquistando un secondo d’abbuono, e più avanti si è lanciato in un tentativo di fuga che vedeva all’opera alcuni tra i corridori favoriti oggi per la vittoria di tappa come Teutenberg (Lidl – Trek Future Racing), Robert Donaldson (Trinity Racing), Callum Thornley (Trinity Racing), Christian Bagatin (Team MBH Bank Colpack Ballan), Huub Artz (Wanty – ReUz – Technord) e Rasmus Søjberg Pedersen (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team).
Il gruppo maglia rosa, tirato dalla Lotto di Jarno Widar, ha annullato l’azione salendo verso la Côte du Champ de Vigne, salita non impossibile ma che ha messo in difficoltà il leader della classifica Jakob Söderqvist (Lidl – Trek Future Racing), successivamente rientrato per poi tornare nuovamente a perdere sullo strappo finale e arrivando ad accusare 13 secondi di passivo al traguardo. Nel chilometro conclusivo in salita il secondo della classifica Andrea Raccagni Noviero (Soudal Quick-Step) ha lavorato per il compagno di squadra Magnier, che metteva a frutto il lavoro di Raccagni Noviero e riusciva ad arginare il tentativo di rimonta di Lorenzo Conforti (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), secondo davanti a Gal Glivar (UAE Team Emirates Gen Z). Grazie alla vittoria di tappa e agli abbuoni conquistati Magnier è il nuovo leader della classifica, con 7″ di vantaggio su Raccagni Noviero e 14″ sull’ex capoclassifica Söderqvist.
Il vincitore di giornata , al 4° successo stagionale dopo il Trofeo Ses Salines, la 3a tappa del Tour of Oman e la 2a tappa della Course de la Paix, si è così espresso in conferenza stampa: “Lo sviluppo della tappa è stato ideale. Ho preso i secondi di abbuono che mi servivano per prendere la Maglia Rosa e poi ho deciso di entrare in fuga, visto che c’erano dei corridori molto importanti. Una volta ripresi, mi sono gestito in salita e, grazie all’aiuto del mio compagno Andrea Raccagni Noviero, ero messo alla perfezione per lo sprint finale. Sono felice della vittoria e di questa Maglia. Ho vinto nel WorldTour quest’anno ma mi mancava un successo prestigioso tra gli Under 23 ed è bello conquistarlo qui al Giro Next Gen”.”Vestire questa Maglia è un sogno per me. So che molto probabilmente non la terrò fino alla fine però sarà bello indossarla domani. Sapevo che, per guadagnare secondi, avrei dovuto lanciarmi nello Sprint Intermedio alla ricerca di abbuoni. C’erano solo due corridori all’attacco, quindi per me e per il mio team era una situazione ideale. Nel finale avevo energie, nonostante la fuga, e ho sfruttato le mie qualità da biker allo sprint. Il Giro Next Gen è una delle migliori corse Under 23 al mondo, con paesaggi stupendi come qui in Valle d’Aosta. Vincere qua è davvero speciale”.
Andrea Raccagni Noviero, che ha conservato la maglia tricolore di miglior italiano ha aggiunto: “Il grande obiettivo del team era prendere la Maglia Rosa con Paul Magnier e lo abbiamo colto. Non mi sentivo molto bene stamattina, a causa di dolori allo stomaco, ma nel finale ho dato tutto. Con una trenata ho allungato il gruppo e tra me e Paul c’è stata grande intesa. Siamo primo e secondo in classifica generale ma da domani cambierà tutto. Cercherò di gestire le mie forze e ad aiutare il team, se possibile”.
Cambio della guardia anche per la Speciale Classifica dei GPM, caratterizzata da quella maglia azzurra che oggi è passata dalle spalle di Söderqvist a quelle Fabian Weiss (Tudor Pro Cycling Team U23). Ecco le parole dell’elvetico subito dopo la conclusione: “Oggi c’era l’opportunità di passare in testa a questa classifica e l’ho colta. E’ un traguardo che dà motivazioni a me e al mio team anche se il nostro obiettivo principale è la vittoria del Giro Next Gen. Domani il mio compagno di squadra Mathys Rondel avrà una prima chance per mostrare le sue qualità e dovrò supportarlo”.
Domani, come si evince dalle parole dei protagonisti odierni, si disputerà una delle tappe decisive essendo previsto il primo dei tre arrivi in salita di questa edizione, previsto ai 1761 metri di Pian della Mussa. Dopo una prima fase priva di difficoltà altimetriche si affronterà una serie di salite non particolarmente difficili che anticiperanno le due ascese più impegnative, quella di Sant’Ignazio (6.8 Km al 5.6% con gli ultimi 1800 metri al 9.2%) e quella conclusiva verso il traguardo, lunga 19 Km e caratterizzata da pendenze dolci fino a 4 Km dall’arrivo, quando inizierà un tratto di circa 2 km al 10.6%. seguito da un tratto conclusivo che presenta inclinazioni nuovamente morbide. E’ facile prevedere un altro cambio di maglie.
Mario Prato