TOM PIDCOCK SI PRENDE ANCHE LA TAPPA REGINA DELL’ALULA TOUR

gennaio 31, 2025 by Redazione  
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Successo bis di Tom Pidcock che dopo essersi “regalato” la seconda frazione della corsa saudita si è aggiudicato anche quella che da tutti veniva indicata come la tappa regina. Il britannico si è imposto facendo il forcing sulla salita decisiva e arrivando solo al traguardo. Podio di giornata per Hatherly e Kepplinger. Sesto Pesenti e nono Fancellu.

Tom Pidcock, dopo il successo di Mercoledì scorso che lo aveva proiettato in testa alla classifica, ha rafforzato la sua leadership concedendo il bis anche nella Maraya-Skyviews of Harrat Uwayrid. La salita decisiva della tappa odierna ha visto il portacolori della Q36.5 Pro Cycling Team prima dettare il ritmo per sfoltire i potenziali avversari e poi involarsi in solitaria. Nonostante gli sforzi, gli avversari nulla hanno potuto contro la determinazione del venticinquenne di Leeds. I primi inseguitori, Alan Hatherly (Team Jayco AlUla), Rainer Kepplinger (Bahrain – Victorious) e Johannes Kulset (Uno-X Mobility) hanno chiuso dopo 12”. Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla) ha tagliato il traguardo 16″ più tardi. Dopo 24″ Thomas Pesenti (Soudal – Quick-Step Devo Team) ha regolato un gruppetto di 15 unità precedendo nell’ordine Xabier Mikel Azparren (Q36.5 Pro Cycling Team), Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO), Joris Delbove (Team TotalEnergies), Max van der Meulen (Bahrain – Victorious) e gli altri.
Al termine di questa decisiva tappa la classifica generale dell’AlUla Tour 2025 vede ovviamente Pidcock in maglia di leader con un vantaggio di 29” su Kepplinger, 32” su Hatherly, 1’11” su Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility) e 1’13” su Kulset. Primo italiano è Fancellu, decimo a 1’38”.
La tappa odierna si è svolta con la consueta fuga di giornata iniziata da Jens Reynders (Wagner Bazin WB), Alessandro Romele e Alexandre Vinokurov (XDS Astana), che si sono avvantaggiati dopo il primo traguardo volante, posto dopo soli 10 km di gara. Al terzetto si sono aggiunti dopo più di 45 Km Yuma Koishi (JCL Team Ukyo), Muhammad Shahmir Aiman Abdul Halim (Terengganu Cycling Team), Andreas Miltiadis e Kongphob Timachai (Roojai Insurance), Ali Jehad Alhassan (Rappr. Saudita) e Henri Renard-Haquin (Wagner Bazin WB). I fuggitivi perdendo elementi riescono comunque a raggiungere le prime rampe della salita simbolo della tappa odierna. I cinque sopravissuti – Romele, Reynders, Koishi, Abdul Halim e Renard-Haquin – vengono raggiunti poco prima dello show di Pidcock come in un ideale passaggio di testimone in testa alla gara.
Domani l’AlUla Tour terminerà con la quinta tappa, che preveda la partenza dall’AlUla Camel Cup Track e il ritorno dopo quasi 170 Km alla pista normalmente utilizzata per le corse dei cammelli. Il tracciato prevede solo qualche saliscendi e l’arrivo in volata sarà la soluzione più probabile, ma la corsa potrebbe essere resa molto più tosta del previsto dal vento, poichè si correrà in una delle zone più esposte dell’Arabia, con ampi tratti da percorrere allo scoperto nel deserto. Eventuali tempeste di sabbia potrebbe proporre un tranello non di poco conto, con il rischio che si verifichino i famigerati ventagli, nei quali si possono lasciare per strada parecchi minuti.

Mario Prato

Pidcock allattacco sulla salita più dura dellAlUla Tour (Getty Images)

Pidcock all'attacco sulla salita più dura dell'AlUla Tour (Getty Images)

STORK SORPRENDE I BIG A SELVA. SUO IL TROFEO SERRA DE TRAMUNTANA

gennaio 31, 2025 by Redazione  
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Con un attacco a poco più di tre km dalla conclusione, Florian Stork (Team Tudor Pro Cycling) si invola e va a vincere la sua prima corsa tra i pro. Piazza d’onore per Martin Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) mentre gli attesi Antonio Morgado (UAE Team Emirates XRG) e Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), nonostante qualche attacco isolato, non fanno meglio di una top ten.

Il Challenge Mallorca 2025 giunge al giro di boa con la terza delle cinque prove totali, il Trofeo Serra de Tramuntana. Sono poco più di 151 i km da Lluc a Selva. La corsa si deciderà molto probabilmente nella parte centrale della corsa, quando i ciclisti affronteranno in rapida successione il Coll de Sa Batalla, Il Coll Puig Maior ed il Coll de Sóller, tutte e tre salite lunghe tra i 7 e gli 8 km e con pendenze piuttosto accentuate. Tra i favoriti alla partenza troviamo Jan Christen (UAE Team Emirates XRG), vincitore l’altro ieri nel Trofeo Calvià. La squadra emiratina ha tra le sue fila anche Antonio Morgado, che si è già messo in luce in questo Challenge Mallorca con due terzi posti, oltre alla vittoria all’esordio stagionale nel Gran Premio Castellon. Morgado e Christen dovranno vedersela principalmente con Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling) ma altri ottimi finisseur come Christian Scaroni e Clement Champoussin (Team XDS Astana) e Roger Adrià (Team Redbull BORA Hansgrohe). Attenzione anche a quei ciclisti che possono resistere in salita e rientare nel tratto pianeggiante finale come Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty), Marijn van den Berg (Team EF Education EasyPost) ed Alex Aranburu (Team Cofidis). Sui primi due gpm il gruppo restava compatto con le squadre dei favoriti – principalmente UAE Team Emirates XRG e Team Tudor Pro Cycling – a condurre l’andatura in testa. Sul Coll de Soller la corsa finalmente si animava e si formava un primo gruppo di testa di una decina di ciclisti tra cui gli onnipresenti Morgado, Christen e Hirschi. Tra gli italiani era presente Diego Ulissi (Team XDS Astana). Ad una ventina di km dalla conclusione Morgado restava da solo in testa alla corsa seguito a una ventina di secondi da Hirschi, Ulissi, Florian Stork (Team Tudor Pro Cycling), Markus Hoelgaard (Team Uno X Mobility), Hugo de la Calle (Team Burgos Burpellet BH), on Barrenetxea (Team Movistar), Raul Garcia Pienna (Team Arkea B&B Hotels) e da un terzetto della VF Group – Bardiani CSF – Faizanè formato da Alessandro Pinarello, Filippo Fiorelli e Martin Marcellusi. Morgado veniva ripreso a 12 km dalla conclusione. A poco più di 3 km dall’arrivo Stork rompeva gli indugi ed accelerava. Il tedesco si avvantaggiava in breve tempo sul gruppetto degli inseguitori, dal quale usciva a sua volta Marcellusi, ma il ciclista italiano nulla poteva contro la progressione di Stork che continuava a guadagnare terreno andando a vincere in solitaria sull’arrivo in salita di Selva. Marcellusi era secondo a 18 secondi di ritardo mentre chiudeva il podio Hoelgaard a 25 secondi di ritardo. Quarto posto per Barrenetxea e quonto posto per Garcia Pienna a 25 secondi di ritardo da Stork. In top ten troviamo Ulissi in settima posizione e Fiorelli in decima posizione mentre Hirschi, favorito della vigilia, deve accontentarsi dell’ottavo posto. Per Stork è la prima vittoria in carriera tra i pro. Domani il Trofeo Andratx – Pollença, quarto atto del Challenge Mallorca 2025, presenta ancora tanta salita con i gpm del Coll de Sa Gramola, dell Coll d’en Claret, del Coll de Puig Maior e del Mirador d’es Colomer, sul quale è posto l’arrivo. Sarà una corsa ancora votata all’attacco con i velocisti che dovranno aspettare domenica per contendersi la vittoria nel Trofeo Palma, quinto ed ultimo capitolo del Challenge Mallorca.

Antonio Scarfone

Florian Stork vince il Trofeo Serra de Tramuntana (foto: Getty Images)

Florian Stork vince il Trofeo Serra de Tramuntana (foto: Getty Images)

ALULA TOUR, BIS PER TIM MERLIER ALLA TERZA TAPPA

gennaio 30, 2025 by Redazione  
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Bis di Tim Merlier che si aggiudica anche la terza tappa della corsa saudita. Il velocista belga amministra la volata e si mette alle spalle Dylan Groenewegen e Juan Sebastian Molano. Quarto Matteo Moschetti mentre Alberto Bruttomosso chiude nono. Da registrare anche una foratura del leader Tom Pidcock negli utimi 3 km, senza conseguenze.

Dopo essersi aggiudicato la prima tappa dell’AlUla Tour, Tim Merlier ha dimostrato oggi tutta la sua supremazia nello scontro diretto con le altre ruote veloci presenti alla corsa saudita. Il portacolori della Soudal Quick-Step si è imposto al termine della terza frazione, 180.6 Km dell’area archeologica di Hegra al forte di Tayma, senza apparente difficoltà su Dylan Groenewegen (Jayco-AlUla), Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates – XRG) e Matteo Moschetti (UAE Team Emirates – XRG). Completano al topten di giornata Pierre Barbier (Wagner Bazin WB), Marc Brustenga (Equipo Kern Pharma), Yevgeniy Fedorov (XDS Astana Team), Florian Dauphin (Team TotalEnergies), Alberto Bruttomesso (Bahrain – Victorious) e Sebastian Kolze Changizi (Tudor Pro Cycling Team). Per quanto riguarda i corridori di casa nostra da segnalare anche l’undicesima piazza di Alessandro Romele (XDS Astana Team), la sedicesima di Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO) e la ventunesima dell’esperto Andrea Pasqualon (Bahrain – Victorious).
La classifica generale vede ancora al culmine Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), nonostante il corridore britannico abbia tagliato il traguardo con quasi 2 minuti di ritardo a causa di una foratura avvenuta all’interno degli ultimi 3 chilometri, “fascia protetta” dal regolamento UCI che prevede di annullare i distacchi subiti in caso di cadute e incidenti meccanico. Grazie a ciò continuano a inseguirlo con i ritardi dettati dalla tappa di ieri l’austriaco Rainer Kepplinger (Bahrain – Victorious), 2° a 8″ e il sudafricano Alan Hatherly (Team Jayco AlUla), 3° a 13″. Primo degli italiani in classifica è Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO), che ha mantenuto i 1′01″ di passivo che aveva alla partenza da Pidcock, anche se ha guadagnato cinque posizioni risalendo dal 17° al 12° posto, precedendo di tre secondi il compagno di squadra Nicolò Garibbo-
Prima del finale in volata la tappa odierna prima del finale è stata caratterizzata da due situazioni di gara particolari. La prima è stata la classica fuga di giornata, che ha avuto per protagonisti: Javier Ibanez (Caja Rural-Seguros RGA), Masaki Yamamoto (JCL Team UYKO), Yuma Koishi (JCL Team UYKO), Andreas Miltiadis (Roojai Insurance), Kane Richards (Roojai Insurance), Jens Reynders (Wagner Bazin WB) e Hugo Aznar (Equipo Kern Pharma), quest’ultimo rimasto per parecchi chilometri in testa alla classifica generale virtuale grazie al vantaggio accumulato lungo la strada. Da notare l’assenza di un italiano, cosa non avvenuta nelle fughe dei giorni precedenti, e soprattutto quella del leader della classifica della combattività Muhammad Nur Aiman Bin Rosli (Terengganu), che al traguardo ha ceduto le insegne a Reynders, uno dei protagonisti della fuga.
La seconda situazione di gara, molto più importante in chiave risultato di tappa e classifica generale, si è verificata dopo aver raggiunto i fuggitivi ai meno 35. A causa del vento laterale si sono, infatti, aperti dei ventagli che hanno tagliato fuori dalla testa della corsa, tra gli altri, un velocista quotato come Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) e l’irlandese Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), che alla partenza era quarto in classifica con 28″ di ritardo da Pidcock ed oggi è scivolato indietro fino al 19° posto dopo aver accusato poco più di un minuto di ritardo al traguardo.
Domani si disputerà la tappa regina, con partenza da Maraya per arrivare al belvedere dell’Harrat Uwayrid. Dopo un prima parte orograficamente tranquilla i corridori dovranno affrontare una salita breve ma ripidissima (3 Km al 12%, 22% di pendenza massima), scollinata la quale mancheranno solo 8 Km al traguardo, tracciati in lievissima discesa.

Mario Prato

Tim Merlier coglie il bis sulle strade dellAlUla Tour (Getty Images)

Tim Merlier coglie il bis sulle strade dell'AlUla Tour (Getty Images)

MARIJN VAN DEN BERG VINCE IL TROFEO SES SALINES

gennaio 30, 2025 by Redazione  
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Volata scontata nella seconda prova del Challenge Mallorca con i velocisti a contendersi la vittoria. È Marijn van den Berg (Team EF Education EasyPost) a vincere con autorità davanti ad Anthony Turgis (Tean TotalEnergies) ed Erlend Blikra (Team Uno X Mobility)

Il Trofeo Ses Salines, seconda prova del Challenge Mallorca 2025, ha un percorso completamente diverso da quello del Trofeo Calvià. Se quest’ultimo è terra di conquista per ciclisti resistenti agli innumerevoli saliscendi che lo caratterizzano, e la vittoria di Jan Christen di ieri ne è un’evidente testimonianza, oggi saranno i velocisti a contendersi la vittoria visto che lungo i quasi 185 km da Ses Salines alla Colònia de Sant Jordi, dov’è posto il traguardo, sono presenti quattro gpm di quarta categoria che non dovrebbero impensierire più di tanto i velocisti presenti. Delle venticinque squadre presenti alla partenza, otto sono World Tour, dodici sono Professional e cinque sono Continental. Dopo la partenza da Ses Salines si formava immediatamente la fuga di giornata grazie all’azione di sei ciclisti ovvero Edgar Curto (Team Illes Balears Arabay), Sinuhé Fernández (Burgos Burpellet BH), Victor Martínez (Sabgal / Anicolor), George Radcliffe (Team XSpeed United Continental), Ethan Craine (Team Project Echelon Racing) e Colby Lange (Team Project Echelon Racing). Dopo aver guadagnato un vantaggio massimo di oltre 3 minuti, la fuga perdeva progressivamente terreno sul gruppo inseguitore tirato dalle squadre dei velocisti. Dopo il passaggio dal terzo traguardo volante di Campos, posto al km 134.3, la fuga iniziava anche a perdere pezzi. Il primo dei battistrada ad alzare bandiera bianca era Craine. Poco dopo veniva meno anche Martínez finchè a restare da solo in testa alla corsa rimaneva uno stoico Radcliffe. Ma anche per il ciclista britannico era ormai solo questione di tempo ed infatti il gruppo piombava su di lui a 20 km dalla conclusione. Tra le squadre più attive nella preparazione della volata si segnalavano la XDS Astana, la Tudor Pro Cycling Team e l’Uno X Mobility. Il Team Intermarchè Wanty. Tutto per Bibiam Girmay, si faceva vedere negli ultimi 3 km insieme al Team Cofidis ed all’EF Education Easy Post. Insomma la maggior parte delle squadre con i velocisti più forti erano gomito a gomito a proteggere il proprio capitano ed a lanciarlo nel migliore dei modi per la volata. Gli ultimi 200 metri in leggera salita favoriva due ciclisti resistenti come Marijn van den Berg ed Erlend Blikra che si giocavano la vittoria. L’olandese braccava il norvegese, il primo a scattare, e lo superava a circa 50 metri dalla conclusione, andando a vincere con una certa autorità. Anche Antony Turgis (Team TotalEnergies) era autore di un buona volata che gli permetteva di chiudere in seconda posizione proprio davanti a Blikra. Girmay, che non aveva colto l’attimo giusto per lo scatto, doveva accontentarsi della quarta posizione mentre Fernando Gaviria (Team Movistar) era quinto. Nella top ten si segnalava anche la nona posizione di Matteo Malucelli (Team XDS Astana). Per Van den Berg è la prima vittoria stagionale ed il ciclista olandese potrà ripetersi nella quinta delle ultime prove del Challenge Mallorca ovvero il Trofeo Palma di domenica prossima. Intanto domani nel Trofeo Serra de Tramuntana, terza prova del Challenge Mallorca, si torna a salire ed anche di molto. I tre gpm presenti a metà percorso – Coll de Sa Batalla, Coll de Puig Maior e Coll de Soller – sono lunghi e impegnativi ed anche se le salite termineranno a circa 40 km dalla conclusione, la fatica si farà sentire nelle gambe dei ciclisti, anche perchè siamo solo ad inizio stagione.

Antonio Scarfone

Marijn van den Berg vince la seconda prova del Challenge Ciclista Mallorca (foto Tim de Waele/Getty Images)

Marijn van den Berg vince la seconda prova del Challenge Ciclista Mallorca (foto Tim de Waele/Getty Images)

STOCCATA DI TOM PIDCOCK NELLA SECONDA TAPPA DELL’ALULA TOUR 2025

gennaio 29, 2025 by Redazione  
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Prova di forza di Tom Pidcock, che conquista in solitaria la seconda tappa dell’AlUla Tour. Piazzamenti sul podio per Reiner Kepplinger e Allan Hatherly. Decimo Alessandro Fancellu, primo degli italiani. Grazie al successo odierno il britannico della della Q36.5 Pro Cycling è balzato in testa alla classifica.

Exploit di Tom Pidcock nella seconda tappa dell’AlUla Tour 2025. Il britannico passato quest’anno alla Q36.5 Pro Cycling si è scatenato negli ultimi 500 metri dell’ascesa finale verso il traguardo della Bir Jaydah Mountain Wirkah, atto conclusivo della tappa che aveva preso il via dalla città vecchia di AlUla. Dopo 4″ ha chiuso Rainer Kepplinger (Bahrain-Victorious), mentre Alan Hatherly (Jayco AlUla) si è piazzato terzo dopo 7”. A seguire sono giunti al traguardo nell’ordine Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla) dopo 18”, Stefan De Bod (Terengganu Cycling Team) dopo 21”, Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility), Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team) e Rafał Majka (UAE Team Emirates – XRG) dopo 27″, Hugo Aznar (Equipo Kern Pharma) dopo 30″ e , a chiusura della TopTen Alessandro Fancellu (JCL Team Ukyo), che è arrivato dopo 34″ dal vincitore precedendo in una volata a due Ådne Holter (Uno-X Mobility).
Grazie al successo di giornata il due volte campione olimpico della MTB guida la classifica generale con 8” di vantaggio su Kepplinger e 13” su Hatherly.
La tappa ha visto fin dalle prime fasi l’azione di Simone Raccani (JCL Team UKYO), di Muhammad Shahmir Aiman Abdul Halim (Terengganu Cycling Team), di Kongphob Thimachai (Roojai Insurance), di Jens Reynders (Wagner Bazin WB) e del leader della classifica della combattività Muhammad Nur Aiman Bin Rosli (Terengganu Cycling Team), in cerca dei punti ai traguardi intermedi.
Gli ultimi a cedere sono stati l’italiano e Reynders quando si era già entrati nel circuito finale, in gran parte neutralizzato dalla giura poichè la discesa dopo il passaggio dal traguardo, che doveva essere ripetuta due volte, presentava tratti divenuti pericoli a causa della presenza di sabbia sull’asfalto, provenente dal deserto circostante e portata fin sulla strada dal vento. La corsa è stata cosi fermata e si è fatto percorrere fuori gara il tratto più pericoloso, per poi dare nuovamente il via quando mancavano soli 5 Km al traguardo. Ai due fuggitivi rimasti in avanscoperta è stato concesso di ripartire con i 28” di vantaggio che avevano al momento dello stop, ma ben preso la loro avventura è terminata, ripresi ai meno 3 in seguito alle grandi manovre tra i favoriti per il successo finale, che come abbiamo detto ha premiato il britannico Pidcock.
Domani la terza tappa, la Hegra – Tayma Fort di 180.6 Km, dovrebbe vedere protagonisti i velocisti mentre i per i prossimi giochi di classifica bisognerà attendere la giornata di venerdì.

Mario Prato

Pidcock vince la seconda tappa della corsa saudita (Getty Images)

Pidcock vince la seconda tappa della corsa saudita (Getty Images)

JAN CHRISTEN VINCE IL TROFEO CALVIA’. SECONDA POSIZIONE PER CHRISTIAN SCARONI

gennaio 29, 2025 by Redazione  
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Non sappiamo ancora se la Svizzera ha il suo nuovo Cancellara ma Jan Christen (UAE Team Emirates XRG) cresce benissimo ed a venti anni sembra già avere doti di velocità e di resistenza che possedeva la locomotiva di Berna. Christen prima scatta tutto solo all’inseguimento di Scaroni e di Wandahl, li raggiunge e li saluta con una progressione irresistibile a un km dall’arrivo

Dopo il GP Castellon e la Classica Comunitat Valenciana 1969, la Spagna è ancora protagonista nel calendario ciclistico europeo con il Challenge Mallorca, spalmato su cinque prove prevalentemente collinari, che sfruttano i rilievi a nord est dell’isola delle Baleari. La prima di queste prove è il Trofeo Calvià, lunga poco meno di 150 km. Sede di partenza e di arrivo è Palmanova ed il percorso è quasi completamente privo di pianura. Lo caratterizza infatti una miriade di saliscendi coronati dai quattro gpm categorizzati del Coll des Tords, del Coll den Claret, da percorrere due volte ma con distanze differenti, del Col de Soller e del Coll de Sa Gramola. I velocisti sembrano tagliati fuori dalla vittoria che invece possono inseguire finisseur e scalatori. Sono 25 le squadre alla partenza di cui otto World Tour, dodici Professionale e cinque Continental. Sarà presente sia Antonio Morgado (UAE Team Emirates XRG) che Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), che hanno già vinto recentemente GP Castellon e Classica Comunitat Valenciana 1969 e sono tra i principali candidati alla vittoria di oggi. Il primo vero tentativo di fuga era portato sulla prima scalata verso il Coll den Claret grazie all’azione di Hugh Carthy (Team EF Education EasyPost). Il gruppo reagiva ed annullava l’azione di Carthy nella successiva discesa. La corsa si decideva negli ultimi 30 km quando ad un primo attacco di Frederik Wandahl (Team Redbull BORA Hansgrohe) rispondeva la coppia XDS Astana formata da Christian Scaroni e Clement Champoussin. Era in paricolara il ciclista francese a lavorava per il compagno italiano sull’ultimo gpm del Coll de Sa Gramola. Scaroni restava da solo all’inseguimento del danese e riusciva a raggiungerlo in testa alla corsa a circa 10 km dall’arrivo. La coppia di testa veniva però raggiunta a sua volta da uno scatenato Jan Christen (UAE Team Emirates XRG) a 7 km dalla conclusione, dopo essere scattato dal primo gruppo inseguitore. Christen rilanciava l’azione dopo il passaggio sotto lo striscione dell’ultimo km e con una progressione impressionante andava a vincere in solitaria. Scaroni era secondo a secondi di ritardo mentre chiudeva il podio Antonio Morgado (UAE Team Emirates XRG) che negli ultimi km aveva accelerato insieme a Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), quest’ultimo giunto quinto alle spalle di Wandahl. Da segnalare nella top ten anche il settimo posto di Simone Velasco (Team XDS Astana). Per Christen è la prima vittoria stagionale mentre Scaroni è al secondo posto del 2025 dopo quello ottenuto nella Classica Comunitat Valenciana 1969. Il Challenge Mallorca prosegue domani con la seconda prova del Trofeo Ses Salines, corsa di 184.5 km che presenta quattro semplici gpm di quarta categoria e che a differenza del Trofeo Calvià dovrebbe favorire i velocisti.

Antonio Scarfone

Jan Christen vince il Trofeo Calvià (Getty Images)

Jan Christen vince il Trofeo Calvià (Getty Images)

TIM MERLIER IN PERFETTO ORARIO ALLA STAZIONE DI ALULA, SUA LA PRIMA TAPPA DELLA CORSA ARABA

gennaio 28, 2025 by Redazione  
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Ha preso il via dalla Al Manshiyah Train Station di AlUla la quinta edizione dell’AlUla Tour, corsa a tappe di inizio stagione che si disputa in Arabia Saudita con la regia di ASO. La vittoria nella frazione d’esordio è andata a Tim Merlier, che ha preceduto nella volata di gruppo Molano e Zijlaard. Primo italiano Matteo Moschetti, 4°.

In Arabia Saudita è andata in scena la prima tappa dell’AlUla Tour, sulla distanza di 142,7 km, con partenza e arrivo presso l’Al Manshiyah Train Station. La tappa si è conclusa come facilmente prevedibile, visto la conformazione orografica del territorio, in una volata di gruppo, caratterizzata dalla caduta di sei elementi quando il plotone era già all’interno dei meno 5. La vittoria di tappa è andata a Tim Merlier (Soudal Quick-Step) che ha preceduto nell’ordine Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates – XRG), Maikel Zijlaard (Tudor Pro Cycling Team), Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla), Max Walscheid (Team Jayco AlUla), Pierre Barbier (Wagner Bazin WB), Alberto Bruttomesso (Bahrain – Victorious), Sasha Weemaes (Wagner Bazin WB) e Andrea D’Amato (JCL Team UKYO).
L’esito di questa prima tappa ha scritto anche la prima classifica generale dove, ovviemente, i primi tre di giornata occupano i primi tre posti. La classifica dei giovani è, invece, guidata da Alberto Bruttomesso su D’amato sullo lo spagnolo Sergi Darder (Caja Rural – Seguros RGA).
Questa prima tappa è stata monopolizzata per quasi la sua totalità dall’azione in avanscoperta di un sestetto formato da Alexandre Vinokurov (XDS Astana Development Team), Azzam Alabdulmunim e Alhur Alkulaif (nazionale sudita), Masaki Yamamoto (JCL Team UKYO), Muhammad Nur Aiman Bin Rosli (Terengganu Cycling Team) e Kongphob Thimachai (Roojai Insurance). Il tentativo, nata dopo poco più di una dozzina di chilometri dal via, è durato fino all’ingresso nel circuito finale, giusto il tempo di un traguardo volante al passaggio dalla linea d’arrivo, vinto dal giapponese Yamamoto davanti al malese Rosli, ultimi reduci della fuga di giornata.
Negli ultimi venti chilometri di gara, corrispondenti a due giri del circuito finale, il gruppo ha messo in campo tutte le strategie necessarie a portare le ruote veloci a giocarsi la tappa, con l’incognita di un secondo traguardo volante posto ai meno 10, in corrispondenza del suono della campana che indica l’inizio dell’ultimo giro. Questo ultimo traguardo volante, con relativi abbuoni cronometrici, è andato a Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility) davanti a Jens Reynders (Wagner Bazin WB) e Frank van den Broek (Team Picnic PostNL), ma l’obiettivo della maggior parte dei presenti era posto 10 km più avanti, sotto lo striscione d’arrivo. L’ultimo giro del circuito finale è stato purtroppo caratterizzato da una caduta, avvenuta con il gruppo già entrato negli ultimi 5 km dì gara. I coinvolti sono stati il citato Yamamoto, Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling Team), Rafał Majka (UAE Team Emirates – XRG) Jordi Warlop (Soudal Quick-Step) e Marino Kobayashi (JCL Team UKYO).
Domani la seconda tappa di 157,7 Km prenderà il via dalla città vecchia di AlUla e terminerà presso la Bir Jaydah Mountain Wirkah. Si tratterà di una frazione altimetricamente molto movimentata e caratterizzata da un circuito finale di 27,2 Km che prevede di ripetere 3 volte la breve ma ripida salita che condurrà al traguardo, 2.8 Km al 9.8% con connotati di vero e proprio muro nei 1000 metri al 16.6% che termineranno in vista della linea d’arrivo

Mario Prato

Tim Merlier vince la prima tappa dellAlUla Tour 2025 (Getty Images)

Tim Merlier vince la prima tappa dell'AlUla Tour 2025 (Getty Images)

CLASICA COMUNITAT VALENCIANA, MARC HIRSCHI CAMBIA CASACCA MA NON SMETTE DI VINCERE

gennaio 27, 2025 by Redazione  
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Lo svizzero, che è passato quest’inverno dalla UAE Team Emirates alla Tudor Pro Cycling Team, inaugura il 2025 vincendo la semiclassica spagnola di 184 km, terza corsa stagionale del calendario europeo. Hirschi ha avuto la meglio in un duello con l’italiano Christian Scaroni (XdA Astana) sul traguardo di La Nucía, cittadina a pochi chilometri da Altea e Benidorm, in Costa Blanca. Il podio è completato dal portoghese Antonio Morgado (UAE Team Emirates-XRG), vincitore ieri al Gran Premio Castellon.

La Comunità Valenciana è ancora il territorio protagonista della terza corsa dell’anno in Europa, sui 184 km da Valencia a La Nucía. Xavier Canellas (Sabgal Anicolor), Martin Pedersen (Lidl Trek Future) e Baptiste Veistroffer (Lotto) sono stati i compositori della fuga odierna, rimasti al comando fino alla parte più impegnativa di questa corsa, caratterizzata dalle salite al Coll de Rates e all’Alto del Turrón Duro, quest’ultimo piazzato a soli 9 km dall’arrivo e luogo dove la corsa è esplosa.
Qui, infatti, è stato Santiago Buitrago (Bahrein Victorious) il primo a partire, tallonato da Scaroni, Hirschi e Jan Christen (UAE Team Emirates – XRG). Il giovane elvetico ha poi perso terreno lasciando spazio al compagno di squadra Morgado, ma il portoghese ha dovuto compiere invano un secondo inseguimento in compagnia di Buitrago sull’azzurro della XDA Astana e sull’elvetico della Tudor Pro Cycling Team.

A La Nucía Hirschi ha avuto la meglio su Scaroni, regalando la prima vittoria del 2025 al suo Team. Da segnalare per l’Italia il piazzamento in Top 10 il valtellinese Davide Piganzoli (Team Polti – VisitMalta), seppure la nostra casella di successi stagionali è ancora ferma a quota zero.

Il calendario prosegue martedì con la prima tappa dell’AlUla Tour in Arabia Saudita, mentre mercoledì comincia la Challenge Mallorca.

Andrea Giorgini

Marc Hirschi vince la Classica Comunitat Valenciana 1969 - Gran Premi Valencia (foto Antonio Baixauli/Getty Images)

Marc Hirschi vince la Classica Comunitat Valenciana 1969 - Gran Premi Valencia (foto Antonio Baixauli/Getty Images)

SAM WELSFORD VINCE LA PASSERELLA FINALE DI ADELAIDE. A JHONATAN NARVAEZ IL TOUR DOWN UNDER 2025

gennaio 26, 2025 by Redazione  
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Nella sesta ed ultima tappa di Adelaide Sam Welsford (Team Redbull BORA Hansgrohe) vince davanti a Bryan Coquard (Team Cofidis) e Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious). Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates XRG) vince il Tour Down Under 2025

Il Tour Down Under 2025 termina con la passerella finale di Adelaide. La sesta ed ultima tappa è lunga appena 90 km con un circuito cittadino di 4.5 km da ripetere 20 volte. Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates XRG) è ad un passo dalla prima vittoria in carriera di una corsa a tappe WT. Anche l’ultima tappa è stata animata da una fuga iniziale formata da tre ciclisti ovvero Kelland O’Brien (Team Jayco AlUla), Casper Pedersen (Team Soudal Quick Step) e Damien Howson (Nazionale Australiana). Pedersen si aggiudicava il primo traguardo volante posto al km 18. Howson ’scollinava’ in prima posizione sul primo gpm di Montefiore Hill lungo appena 300 metri posto al km 33.5. Il ciclista australiano si ripeteva una trentina di km dopo quando scollinava sullo stesso gpm al km 69.5. Il gruppo non perdeva mai di vista la fuga che veniva ripresa a circa 8 km dalla conclusione. La volata finale premiava ancora una volta Sam Welsford (Team Redbull BORA Hansgrohe) che vinceva davanti Bryan Coquard (Team Cofidis) e Phil Bauhaus (Team Bahrain Victorious). Chiudevano la top five Rui Oliveira (UAE Team Emirates XRG) in quarta posizione e Danny van Poppel (Redbull BORA Hansgrohe), quest’ultimo piazzato pur avendo tirato la volata al compagno Welsford. Nella top ten si segnalava la decima posizione per Andrea Raccagni Noviero (Team Soudal Quick Step). Welsford vince la terza tappa del TDU 2025 e ed meritatamente primo nella classifica a punti. Fergus Browning (Nazionale Australiana) vince la classifica dei gpm mentre Albert Whiten Philipsen (Team Lidl Trek) quella dei giovani. Per quanto riguarda la classifica generale nulla cambia rispetto a ieri e Narvaez è il vincitore del TDU 2025 con 9 secondi di vantaggio su Romo (Team Movistar) e 12 secondi di vantaggio su Finn Fisher-Black (Team Redbull BORA Hansgrohe). Nei prossimi giorni l’Australia sarà ancora protagonista con due corse di un giorno: la Surf Coast Classic giovedì 30 gennaio e la Cadel Evans Great Road Race domenica 2 febbraio).

Antonio Scarfone

Sam Welsford vince la sesta tappa e la classifica a punti del Tour Down Under 2025 (foto: Getty Images)

Sam Welsford vince la sesta tappa e la classifica a punti del Tour Down Under 2025 (foto: Getty Images)

COLPO GROSSO PER NARVAEZ, VITTORIA CHE IPOTECA IL TOUR DOWN UNDER

gennaio 25, 2025 by Redazione  
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Vittoria e primato in classifica generale per Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates) nella quinta tappa del Tour Down Under 2025, l’ecuadoriano si impone nella tappa regina con arrivo a Willunga Hill, regolando in uno sprint ristretto Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Finn Fisher-Black (Red Bull-Bora-hansgrohe). Domani tappa conclusiva senza difficoltà altimetriche.

Attesissima la tappa con arrivo in salita a Willunga Hill del Tour Down Under 2025 che inizia subito forte con una fuga promossa da Ben Swift (INEOS Grenadiers), Pascal Eenkhoorn (Soudal Quick-Step), Michael Hepburn (Team Jayco AlUla) e Oliver Bleddyn (Australia), per loro vantaggio massimo di 5’. Il gruppo fa buona guardia e riduce tanto il distacco tanto che sul primo passaggio a Willunga Hill gli attaccanti vengono ripresi, subito dopo lo scollinamento provano un allungo la coppia Chris Harper e Mauro Schmid (Team Jayco AlUla). La coppia in testa guadagna subito un buon margine ma il gruppo ci mette poco a riorganizzare l’inseguimento che si compie a circa 4 Km dall’arrivo. Resta da affrontare l’ultima scalata a Willunga Hill presa in testa dal leader Javier Romo (Movistar). Lo scatto di Romo fa letteralmente esplodere il gruppetto dei migliori con Luke Plapp (Team Jayco-AlUla) a fare il forcing assieme ad Oscar Onley (Team Picnic PostNL) e Finn Fisher-Black (Red Bull-Bora-hansgrohe), ai tre si aggancia Jhonatan Narvaez (UAE Team Emirates) senza particolare dispendio di energie. I quattro si riportano così sulla testa della corsa pronti quindi a lanciare la volata, da dietro sbuca l’ecuadoriano imprendibile per tutti e fa così tappa e maglia, secondo si piazza Onley mentre terzo Fisher-Black segnalati allo stesso tempo del vincitore, Romo lascia vece ben 3”. Il capitano della UAE Team Emirates ipoteca il Tour Down Under 2025 in classifica generale infatti balza al comando con 9” su Javier Romo (Movistar) e 12” Fisher-Black. Domani tappa senza particolari difficoltà altimetriche in cui a Narvaez basterà soltanto non correre rischi e gestire la corsa da leader.

Antonio Scarfone

Narvaez esulta sul traguardo di Willunga Hill al Tour Down Under 2025 (Photo: Getty Images)

Narvaez esulta sul traguardo di Willunga Hill al Tour Down Under 2025 (Photo: Getty Images)

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