IL RITORNO DI ILJIO

novembre 30, 2010 by Redazione  
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La seigiorni delle Fiandre è la prima della nuova carriera di Iljo Keisse e, proprio come quella disputata due anni fa, finisce nel suo palmares. Le seigiorni del 2010 si dimostrano ancora una volta molto aperte e combattute, fino all’ultima sera.

Foto copertina: il podio della 6 giorni di Gand (www.uiv.dk)

Due anni fa, dopo il trionfo nella seigiorni di casa, quella più cara, in coppia col compagno di sempre Bartko, Iljio Keisse era stato trovato positivo ad un controllo antidoping.
Come sempre succede in queste situazioni, il corridore si dichiarò subito stupito della positività e giurò di non aver mai assunto alcuna sostanza.
La situazione si faceva intricata quando, nell’estate 2009, la seigiorni di Fiorenzuola lo accolse come se nulla fosse, dato che nessuno ancora lo aveva squalificato.
Di lì a pochi mesi tutto sembrava risolversi, la federazione belga – considerato che l’atleta aveva dimostrato di aver assunto accidentalmente il prodotto dopante attraverso del cibo – riteneva di non squalificarlo e la squadra belga più importante, la Quick Step, decideva di ingaggiarlo per affiancare Boonen in volata (qualcuno vociferava che questa fosse un’operazione atta anche ad accaparrarsi lo sponsor storico di Iljio, le biciclette Merckx).
Il calvario però non era finito e, dopo vari ricorsi Keisse, veniva nuovamente fermato, per una squalifica terminata pochi giorni fa.

Scontata definitivamente la squalifica Keisse è tornato con nuove motivazioni, con una nuova squadra e un nuovo compagno (Schep) dopo che i rapporti con Bartko si erano rotti a causa di alcune dichiarazioni del tedesco sulla positività del belga e.
Ad essere rimasta uguale è stata solo la determinazione, che ha portato Keisse a ricominciare da dove era rimasto, dalla vittoria nella seigiorni di casa.

Se guardiamo la classifica delle varie serate ci sembra tutto facile – la coppia belga-olandese prende il comando dopo la seconda serata e lo mantiene fino alla fine – ma se osserviamo l’evolversi dei risultati vediamo come ci sia stata vera bagarre dietro ai due vincitori.
Il campo dei partenti era eccellente e su tutti emergevano i danesi ex campioni del mondo Morkov-Rasmussen, i quali si sono dimostrati coppia solida e forte, ma un po’ in ritardo di condizione dopo un anno passato a fare le corse su strada. Poco male, hanno promesso che saranno presenti in diverse seigiorni e siamo sicuri che li rivedremo presto sul gradino più alto del podio.
La piazza d’onore è stata conquistata dal regolarissimo tedesco Lampater, in coppia col belga De Ketele mentre al terzo posto, molto staccati, si sono piazzati i tedeschi Bartko e Hondo.
Nella UIV Talent’s Cup, una speciale seigiorni riservata ai giovani più promettenti si sono messi in evidenza due atleti azzurri, Longo e Bonifazio, giunti settimi. A vincere la manifestazione sono, invece, stati gli svizzeri Imhof e Dillier, due astri nascenti del movimento. Il primo in particolare sembra avere doti fisiche straordinarie e una spregiudicatezza degna di un seigiornista navigato.
Il prossimo appuntamento sarà la prima prova della coppa del mondo, che proporrà la nuova formula delle sole discipline olimpiche (più altre due discipline a rotazione in ogni tappa). L’appuntamento è fissato a Melbourne, in Australia.

Matteo Colosio

EUROPEI 2010: INIZIA UNA NUOVA ERA PER LA PISTA

novembre 9, 2010 by Redazione  
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I cambiamenti erano nell’aria ormai da diversi mesi, da quando CIO e UCI avevano deciso di modificare le discipline olimpiche, ma questo ha portato a degli scenari imprevedibili. Come se ciò non bastasse, agli europei di Pruszkòv si è visto un cambio anche fra gli atleti di punta, con i mostri britannici detronizzati in alcune delle loro discipline di punta.

Foto copertina: il podio della velocità maschile (foto British Cycling)

Gli europei appena conclusi a Pruszkòv in Polonia hanno segnato l’inizio di un nuovo corso, nel quale le discipline del ciclismo su pista muteranno notevolmente la loro importanza.
Un bel calcio alla tradizione e spazio alle discipline di squadra, questa la decisione presa da UCI e CIO quando hanno stilato il programma delle prossime olimpiadi; ciò, ovviamente, ha modificato anche il calendario dei campionati mondiali, degli europei e della coppa del mondo, attribuendo maggior spazio alle gare di inseguimento a squadre, velocità olimpica, velocità, keirin e omnium.
Quelli di Pruszkòv erano i primi eventi che permettevano di acquisire punti per le qualificazioni alle olimpiadi di Londra e questo ha fatto si che tutti i migliori atleti del continente fossero presenti (ad eccezione dei danesi, i quali avevano imprudentemente fissato per gli stessi giorni i campionati nazionali).
Il primo giorno di gare ha visto imporsi, secondo pronostico, la nazionale britannica sia nella prova maschile che in quella femminile dell’inseguimento a squadre. Nella velocità olimpica, dove i britannici erano ancora grandi favoriti, si è invece affermata la Germania in campo maschile e la Francia – grazie alla superficialità delle britanniche che si ritenevano superiori e hanno preso sottogamba la prova – sul versante femminile.
La seconda giornata di corsa prevedeva solo due finali, ma è ha offerto molto di cui parlare.
Nella velocità maschile il britannico Hoy si era qualificato col miglior tempo ma al turno successivo, dopo aver preso la testa della corsa, ha rallentato in modo significativo convinto di aver già vinto ed è stato così superato da uno sconosciuto irlandese (che uscirà al turno successivo): Hoy ha commesso un errore da principiante, forse sintomo che qualcosa non va più come una volta nella macchina da medaglie britannica.
In finale sono quindi arrivati il francese Sireau, che era fra i favoriti, e il semisconosciuto russo Dmitriev che conquista questa possibilità grazie a molta fortuna. Ma la fortuna ha aiutato il russo anche al momento della sfida decisiva, dove Sireau l’ha snobbato, gli ha permesso di lanciarsi e non l’ha raggiunti più; infine, nella seconda manche Sireau ha condotto ma si è fatto nfilare proprio sulla fettuccia del traguardo.
Fra le donne ha vinto la francese Sandie Clair, non una sorpresa ma quasi essendo in corsa la campionessa del mondo Krupeckaite e la bielorussa Panarina, date per favorite.
L’ultima giornata di corse ha visto uno strappo al programma con la Madison cup, campionato europeo dell’americana, che si è conclusa con la vittoria dei cechi Blaha-Hochmann, bravi a guadagnare un giro di vantaggio su tutti. Gli azzurri, in corsa con due coppie, dopo aver animato le prime fasi di corsa si sono spenti e hanno ottenuto il sesto posto finale con due sprint vinti.
La prova del keirn femminile ha visto al via tutte le migliori atlete continentali, ma la britannica Pendleton e la Krupeckaite favorite della vigilia sono battute dalla bielorussa Panarina.
In campo maschile la vittoria è andata al ventiduenne britannico Kenny, bravo a sfruttare la scia di un compagno di nazionale prima di sprigionare tutta la sua potenza in volata.
Si conclude l’ultimo giorno anche la nuova prova dell’Omnium, massacrante gara composta da 6 specialità e che non ha permesso agli atleti coinvolti di cimentarsi nelle altre specialità. A vincere sono stati il tedesco Kluge – che ha mostrato una superiorità imbarazzante sul resto dei concorrenti – e la trentatreenne spagnola Olaberria.

Abbiamo evitato di parlare troppo approfonditamente delle prove degli azzurri nelle varie discipline per non dover sempre evidenziare le pecche del nostro movimento. In campo maschile possiamo dire di essere fra gli ultimi in Europa e, a quanto sembra, il fatto di portare sempre gli stessi atleti nelle competizioni internazionali non li sta facendo crescere. Perché non puntare su altri giovani promettenti, magari sui campioni italiani in carica nella velocità a squadre? Il fatto che i convocati per le prove veloci corrano per una determinata squadra e abbiano in gran parte lo stesso cognome del vice CT (Ceci) ci induce a pensare che, forse, sarebbe il caso di cambiare il responsabile di settore per evitare un conflitto di interessi grande come una casa. Segnali positivi vengono da Elia Viviani, non tanto dal suo risultato (sesto posto nell’omnium) ma dal fatto che, nonostante stia facendo bene anche su strada, si voglia cimentare ancora in pista: lavorando si può arrivare in alto.
In campo femminile da segnalare che molte delle nostre atlete di punta erano assenti, su tutte la Bronzini e la Guderzo. La nostra unica velocista era febbricitante e le altre atlete non hanno fatto granchè….Da rivedere.
Il prossimo appuntamento importante sarà Coppa del mondo, anch’essa rinnovata con le discipline olimpiche, che si disputerà i primi di dicembre a Melbourne.

Matteo Colosio

KLUGE E BARTKO LANCIANO LA NUOVA STAGIONE DELLA PISTA

ottobre 26, 2010 by Redazione  
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Dopo il lungo letargo estivo, interrotto solo dalla seigiorni delle rose e dal mondiale juniores corso a Montichiari, riprende la stagione della pista, come da tradizione inagurata nel velodromo di Amsterdam. Sull’anello olandese i miglior sono stati i tedeschi Kluge e Bartko, già vincitori di questa seigiorni nella scorsa edizione.

Fotocopertina: Kluge e Bartko in azione nel velodromo di Amsterdam (www.gva.be)

Come da tradizione il primo appuntamento stagionale è stata la seigiorni di Amsterdam, giunta alla decima edizione, che si è confermata degna apertura del calendario invernale.
Una starting list di primordine ha dimostrato ancora una volta come siano i Paesi Bassi il luogo dove il ciclismo su pista si trova più a suo agio.
A vincere questo primo appuntamento è stata la coppia tedesca formata da Roger Kluge e Robert Bartko, campioni europei del madison, che così hanno confermana la vittoria ottenuta lo scorso anno nella capitale olandese.
Alle spalle dei tedeschi si è piazzata la coppia di casa, costituita da Léon Van Bon – una vecchia conoscenza del ciclismo su strada, ormai trapiantato stabilmente in pista – e da Danny Stam; al terzo posto, dopo essere stati al comando per 2 sere, si sono piazzati lo svizzero Franco Marvulli e dall’olandese Niki Terpstra.
Diamo ora un occhio al calendario di specialità che si presenta impoverito dalla cancellazione di diverse seigiorni: su tutte quella di Monaco, una delle più significative e prestigiose, che ha chiuso i battenti l’anno scorso per mancanza di fondi.
Buone notizie arrivano per il movimento italiano, con il gradito ritorno, dopo un anno di stop, della seigiorni di Cremona. Infine, si appresta ad un grande inverno anche il nuovo velodromo di Montichiari, inaugurato nel 2009, che accoglierà i campionati del mondo di paraciclismo (11-13 marzo 2011) e gare minori riservati ai pistard più giovani.
Scendendo nel dettaglio la prossima seigiorni sarà quella di Grenoble, in Francia, in calendario dal 28 ottobre al 2 novembre. Un mese più tardi toccherà a Gand, seguita a ruota da Zurigo e Apeldoorn, che ospiterà l’ultima gara del 2010. L’Epifania tutte le feste si porterà via e proprio il 6 gennaio 2011 il circo della seigiorni ripartirà da Rotterdam, nuovamente nei Paesi Bassi. Toccherà quindi e Brema e poi alla citata Cremona, dove si gareggerà nelle serate tra il 20 e il 25 gennaio. In febbraio la seigiorni farà tappa prima a Berlino e poi a Copenaghen, mentre l’ultima prova si disputerà dal 14 al 19 marzo a Tilburg, sempre sul suolo olandese.
Contemporaneamente agli ultimi appuntamenti stagionali si svolgerà la coppa del mondo di pista, articolata nei quattro appuntamenti di Melbourne, Calì, Pechino e Manchester, compresi nel periodo che andrà dal 2 dicembre 2010 al 20 febbraio 2011.
I Paesi Bassi organizzerano anche i campionati del mondo, che si svolgeranno ad Apeldoorn dal 23 al 27 Marzo.
Di rilievo, infine, saranno i campionati europei che si terranno a Pruszkòw (Polonia) dal 5 al 7 Novembre, poiché vi parteciperanno tutti i migliori atleti del settore, con la prospettiva delle qualificazione per le Olimpiadi di Londra del 2012.
La stagione è dunque partita con i migliori propositi. Ci auguriamo che gli atleti italiani, assenti ad Amsterdam, possano crescere a livello internazionale: il movimento tutto ne avrebbe bisogno per continuare il rilancio che la federazione sta cercando di dare alla specialità.

Matteo Colosio

RASMUSSEN-MORKOV VINCONO LA 13a SEI GIORNI DELLE ROSE

luglio 21, 2010 by Redazione  
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I due favoritissimi danesi non perdono l’occasione per inserire i loro nomi nell’albo d’oro della seigiorni estiva per eccellenza. Succedono a Marvulli-Aescbach ed interrompono il dominio di Marvulli che aveva vinto, con diversi compagni di pista, le ultime 4 edizioni.

Foto copertina: il podio finale della Seigiorni delle Rose (www.piacenzasera.it)

I pronostici erano tutti per loro, la loro forma fisica, il loro affiatamento, le loro doti veloci, tutto deponeva a loro favore. Eppure Morkov e Rasmussen hanno dovuto sudarsela la prima maglia bianca di vincitori della seigiorni delle rose.
Ad inizio serata erano 4 le coppie a pieni giri, anche se il duo danese Hester – Madsen aveva pochi punti per sperare di poter vincere senza guadagnare un giro alle altre 3 coppie.

La serata è stata finalmente caratterizzata dal pienone di pubblico che vuole essere un giusto premio per i corridori che hanno dato spettacolo in queste 6 sere e per gli organizzatori che hanno allestito per la tredicesima volta questa manifestazione portando molti big della pista a Fiorenzuola e offrendo gratuitamente lo spettacolo al pubblico.

La prima prova della serata, la corsa a punti, è stata vinta dalla coppia dell’Arda Natura Simes-Simpson, due giovani americani che hanno approfittato del grande marcamento fra i big e hanno fatto valere il loro talento. Simpson, nome nuovo del ciclismo su pista, non ha ancora 20 anni, ma in questa seigiorni si è dimostrato veramente forte e sentiremo ancora parlare di lui nei prossimi anni.
L’eliminazione è stata vinta dai veterani della manifestazione, Kadlec e Zabka (in maglia Alu Tecno): per Zabka questa era una serata speciale in quanto dopo la Seigiorni delle Rose si ritirerà dal ciclismo ed anche per questo, conclusa la prova gli atleti gli hanno concesso il giro d’onore. Zabka detiene il record di partecipazioni alla seigiorni delle Firenzuola, 11 su 13 edizioni disputate.
Il giro lanciato è conquistato per la terza sera consecutiva dall’argentino Colla, su Marvulli e Guarnieri. Durante questa prova Matteo Montaguti cade, proprio mentre stava cambiando col compagno Ermeti, e per il ventiseienne portacolori della Garbi è necessario l’intervento dei mezzi di soccorso e il trasferimento in ospedale.
Ermeti, scosso per l’accaduto, reagisce nel migliore dei modi e vince, da solo, una prova a coppie, la serie di sprint, superando corridori in lizza per la vittoria finale.
Arriva il momento decisivo, quello dell’americana conclusiva, con i punti degli sprint che vanno direttamente in classifica generale e in questa gara si vede come tutti tengano a vincere la seigiorni.
L’unico italiano in lizza per la vittoria finale, Guarnieri, approfitta della presenza di connazionali in pista e stringe un’alleanza con i campioni d’Italia Ciccone-Buttazzoni e con Masotti-Edwards. A 38 giri dalla fine, Guarnieri-Stam attaccano assieme a Ciccone e Buttazzoni, ma Marvulli-Perez e Morkov-Rasmussen ricuciono sul tentativo. Non domo Guarnieri si lancia nuovamente all’attacco con l’ultima goccia di energia che ha in corpo dopo 6 giorni di corsa. Assieme a lui si muovono ancora i campioni d’Italia e Masotti-Edwards. Il tentativo sembra essere quello buono, il vantaggio cresce e il sestetto arriva a vedere la coda del plotone. Quando il corridore italiano inizia a sentire il profumo di rose della vittoria, la coppia danese compie il capolavoro. Rasmussen fa una tirata in testa al gruppo che vanifica lo sforzo degli attaccanti.
Il gruppo torna compatto, l’ultimo sprint è vinto da Angelo Ciccone, ancora una volta in evidenza, e la seigiorni va meritatamente a finire nel palmares dei due danesi dell’Acef.

Matteo Colosio

RISULTATI DELLA SESTA SERATA

CORSA A PUNTI A COPPIE
1. Jacky Simes -Myron Simpson (Arda Natura) 13 punti; 2. Ryan Sabga -Ryan Luttrel (Padana Impianti) 9; 3. Jesper Morkov -Philip Nielsen (Macro) 7; 4. Alessandro De Marchi -Andrea Pinos (Mori Onofrio) 6; 5. Vojtech Hacecky -Jan Dostal (Ferri) 4.

ELIMINAZIONE ALL’AMERICANA
1. Milan Kadlec -Joseph Zabka(Alu Tecno); 2. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti); 3. Alex Rasmussen -Michael Morkov (Acef); 4. Alois Kankovsky -Geert-Jan Jonkman (Cmo); 5. Martin Blaha -Jiri Hochmann (Conad).

GIRO LANCIATO
1. Dario Colla -Fernando Antogna (La Rocca) 22.00; 2. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti) 22.19; 3. Jacopo Guarnieri -Danny Stam (Pulinet) 22.33; 4. Alex Rasmussen -Michael Morkov (Acef) 22.35; 5. Jacky Simes – Myron Simpson (Arda Natura) 22.75

SERIE SPRINT A COPPIE
1. Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi) 20 punti; 2. Jacopo Guarnieri-Danny Stam(Pulinet) 12; 3. Jesper Morkov -Philip Nielsen (Macro) 10; 4.Vojtech Hacecky -Jan Dostal (Ferri) 9; 5. Alex Rasmussen -Michael Morkov (Acef) 8.

CLASSIFICA FINALE
1. Alex Rasmussen -Michael Morkov (Acef) 201;
2. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti) 193;
3. Jacopo Guarnieri -Danny Stam(Pulinet) 185;
4. Mark Hester -Jens-Erik Madsen (Bussandri) 119 (-1);
5. Angelo Ciccone -Alex Buttazzoni(Pinarello) 95 (-2);
6. Martin Blaha -Jiri Hochmann (Conad) 67 (-2);
7. Milan Kadlec -Joseph Zabka(Alu Tecno) 62 (-2);
8. Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi) 87 (-4);
9. Dario Colla -Fernando Antogna (La Rocca) 80 (-4);
10. Jesper Morkov -Philip Nielsen (Macro) 75 (-4);
11. Vojtech Hacecky -Jan Dostal (Ferri) 73 (-4);
12. Fabio Masotti -Dean Edwards(Pavinord) 65 (-4);
13. Alois Kankovsky -Geert-Jan Jonkman (Cmo) 32 (-4);
14. Martin Ercila -Guy East (Rosti) 34 (-5);
15. Jacky Simes -Myron Simpson (Arda Natura) 64 (-6);
16. Ryan Sabga -Ryan Luttrel (Padana Impianti) 27 (-6)
17. Alessandro De Marchi -Andrea Pinos (Mori Onofrio) 18 (-6)

SEI GIORNI DELLE ROSE: FINALMENTE GUARNIERI

luglio 20, 2010 by Redazione  
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Penultima serata a Fiorenzuola. Le numerose prove non hanno cambiato la situazione in classifica, anzi, hanno reso ancora più incerto il pronostico per la vittoria finale. Dario Colla è il più veloce nel giro lanciato, mentre Hester si conferma ottimo attore delle seigiorni, vincendo la corsa a punti e aiutando i connazionali Morkov-Rasmussen nell’americana finale.

Foto copertina: il podio della 4a serata (www.piacenzasera.it)

La quinta serata nelle seigiorni di solito è quella del ribaltone, quella in cui i favoriti si controllano e qualche outsider ne approfitta per guadagnare il famigerato giro durante l’americana.
Era stato così anche nell’edizione del 2009, quando Kankosky e Lazar balzarono in testa beffando le ben più quotate coppie Risi-Guarnieri e Marvulli-Aescbach.
Quest’anno non è stato così, poiché il fatto di essere tre le coppie a giocarsi la vittoria finale ha forse influito sul risultato delle prove. Non c’è stata una corsa o un tentativo di allungo che non abbia visto la presenza di uno dei magnifici 6 (Marvulli, Perez, Guarnieri, Stam, Morkov, Rasmussen). Ne sono derivate corse tirate anche se, a volte, non molto spettacolari.
La corsa a punti, prima prova della serata ha visto la vittoria della coppia Hester-Madsen (Bussandri) che, grazie alla presenza costante nelle volate, sono riusciti ad avere la meglio sull’esperto Masotti e sul veloce Edwards. La successiva prova dell’eliminazione è stata vinta da Morkov sull’atleta della Garbi Giairo Ermeti: nelle prove in cui conta l’esplosività il duo danese dell’Acef ha una marcia in più.
Lo scratch – prova veloce, pochi chilometri con unico traguardo finale – ha visto imporsi il sempre brillante Franco Marvulli che ha battuto in una volata tutti i migliori, nell’ordine l’argentino Colla, Guarnieri, Ercila e Ciccone, il quale merita una menzione particolare. Angelo Ciccone, campione italiano della Madison in coppia con Alex Buttazzoni, sta dimostrando in questi giorni una forma davvero buona e, se riuscirà a mantenerla fino ai campionati italiani di fine Agosto, si prospetta un’altra incetta di medaglie per il trentenne atleta delle fiamme azzurre.
Il giro lanciato è stato dominato dallo specialista Dario Colla col tempo di 21.97, staccando di quasi mezzo secondo l’altrettanto veloce Guarnieri.
Il folto pubblico presente al Velodromo Attilio Pavesi ha deciso dopo questa prova, forse anche per l’ora tarda, di abbandonare gli spalti. A godersi lo spettacolo dell’americana sono così rimasti solo una parte del numeroso pubblico che aveva caratterizzato la serata.
L’americana non ha portato novità in classifica generale: alla caccia portata a termine da Marvulli-Perez assieme a Stam-Guarnieri, hanno risposto Morkov-Rasmussen, supportati dai connazionali Hester-Madsen. Ai punti si è rivelata vincente la coppia che ha dominato anche l’ultimo sprint, quella costituita da Guarnieri e Stam.
Stasera il gran finale sarà tutto da vedere. La situazione incertissima farà si che ogni prova possa risultare determinante per ottenere i punti necessari a vincere. Chi potrà essere presente si godrà uno spettacolo di prima qualità mentre, per chi desiderasse comunque vedere la seigiorni, sarà possibile vedere la replica dell’ultima serata nei prossimi giorni, in streaming, collegandosi al sito www.teleliberta.tv.
Tirando le somme di quanto visto finora, i favoriti sembrerebbero Morkov e Rasmussen, per la compattezza e la velocità di entrambi i corridori. Perez e Marvulli sono esperti e possono inventarsi qualcosa ma i danesi sono superiori. Guarnieri avrà l’incitamento del pubblico, ma ha al suo fianco un compagno non proprio all’altezza dei migliori.

Matteo Colosio

RISULTATI DELLA QUINTA SERATA


CORSA A PUNTI A COPPIE

1. Mark Hester -Jens-Erik Madsen (Bussandri) 13 punti; 2. Fabio Masotti -Dean Edwards (Pavinord) 9; 3. Jacky Simes -Myron Simpson (Arda Natura) 5; 4.Vojtech Hacecky -Jan Dostal (Ferri) 5; 5. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti).

ELIMINAZIONE NUMERI NERI

1. Michael Morkov (Acef); 2. Giairo Ermeti (Garbi); 3. Jan Dostal (Ferri); 4. Fernando Antogna (La Rocca); 5. 5. Gert-Jan Jonkmann (Cmo).

SCRATCH NUMERI ROSSI
1. Franco Marvulli (Rossetti); 2. Dario Colla (La Rocca); 3. Jacopo Guarnieri (Pulinet); 4. Martin Ercila (Rosti); 5. Angelo Ciccone (Pinarello).

GIRO LANCIATO
1. Dario Colla – Fernando Antogna (La Rocca) 21.97; 2. Jacopo Guarnieri-Danny Stam (Pulinet) 22.32; 2. Mark Hester -Jens-Erik Madsen (Bussandri) 22.32. 4. Alex Rasmussen -Michael Morkov (Acef) 22.47; 5. Jacky Simes – Myron Simpson (Arda Natura) 22.66.

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA QUINTA TAPPA
1. Alex Rasmussen -Michael Morkov (Acef) 123; 2. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti) 122; 3. Jacopo Guarnieri -Danny Stam(Pulinet) 107; 4. Mark Hester -Jens-Erik Madsen (Bussandri) 103 (-1); 5. Angelo Ciccone -Alex Buttazzoni (Pinarello) 61 (-1); 6. Martin Blaha -Jiri Hochmann (Conad) 53 (-1); 7. Milan Kadlec -Joseph Zabka (Alu Tecno) 34 (-1); 8. Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi) 57 (-3); 9. Vojtech Hacecky -Jan Dostal (Ferri) 53 (-3); 10. Jesper Morkov -Philip Nielsen (Macro) 49 (-3); 11. Dario Colla -Fernando Antogna (La Rocca) 47 (-3); 12. Fabio Masotti -Dean Edwards (Pavinord) 47 (-3); 13. Alois Kankovsky -Geert-Jan Jonkman (Cmo) 17 (-3); 14. Martin Ercila -Guy East (Rosti) 27 (-4); 15. Jacky Simes -Myron Simpson (Arda Natura) 33 (-5); 16. Ryan Sabga -Ryan Luttrel (Padana Impianti) 13 (-5) 17. Alessandro De Marchi-Andre

SEI GIORNI DELLE ROSE: I 100 KM DECISIVI PER LA VITTORIA

luglio 19, 2010 by Redazione  
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Programma stravolto per la terza serata della seigiorni delle rose. Solo due le gare in programma: l’americana di 100 km, prova unica nel suo genere, e il Giro lanciato. La classifica non ha subito gli scossoni che ci si aspettava e in lizza per la vittoria ci sono ancora molte coppie.

Foto copertina: il podio della 4a serata (www.piacenzasera.it)

La sera della 100 km di americana è una sera particolare alla seigiorni delle rose.
Particolare per il pubblico, che la attende con impazienza, essendo l’americana la prova regina delle seigiorni, e particolare per i corridori che la temono.
Nei giorni precedenti questa prova i ciclisti fanno calcoli per risparmiarsi in vista della 100 km (è l’americana più lunga che si disputa durante la stagione), tutti hanno timore di arrivare “cotti” a quella che rischia di essere l’ago della bilancia per classifica generale.
Questi timori ieri sera non sono cessati al via della prova, com’era successo in altre edizioni, ma sono continuati anche durante la corsa, che ha visto sì 4 cacce portate a termine dalle coppie più accreditate per la vittoria finale, ma anche tanta paura da parte di molti partecipanti nel lanciarsi in avanscoperta.
L’americana, corsa comunque ad una media di oltre 50 km/h, non ha dato esiti definitivi, se non che la rosa dei pretendenti alla vittoria finale è da restringere a 3 coppie (in fondo lo si sapeva fin dalla prima sera): Marvulli-Perez (Rossetti), Rasmussen-Morkov (ACEF) e Guarnieri-Stam (Pulinet), in quanto Blaha – Hochman hanno perso una tornata e per loro recuperarla in queste ultime due serate sarà veramente difficile.
La vittoria dell’americana è andata alla coppia della Rossetti, Marvulli e Perez. E’ stato Perez a vincere la volata finale, battendo Morkov (che è più lento del compagno Rasmussen) e, come ha fatto diverse volte in queste sere, ha festeggiato la vittoria alzando la ruota anteriore sulla linea d’arrivo, imitando il gesto caro al grande assente a questa seigiorni, Iljo Keisse.
A questo punto le tre coppie favorite sono a pari giri, in quanto tutte hanno superato i 100 punti e hanno ottenuto il giro di abbuono. In classifica i danesi sono al comando, ma il vantaggio è veramente esiguo, con tre coppie in 15 punti: l’incertezza regna sovrana.
La prova finale, corsa con le gambe ancora indolenzite, è stato il giro lanciato, vinto dal detentore del record della pista Dario Colla, che ha fatto fermare il cronometro sul tempo di 22.36, molto alto rispetto alle prove delle altre serate.

Matteo Colosio


RISULTATI DELLA QUARTA SERATA

AMERICANA 100 KM
1. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti) 26 punti; 2. Alex Rasmussen – Michael Morkov (Acef) 25; 3. Jacopo Guarnieri – Danny Stam(Pulinet) 20; 4. Mark Hester – Jens-Erik Madsen (Bussandri) 20 (-1); 5. Martin Blaha -Jiri Hochmann (Conad) 13 (-1).

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA QUARTA SERATA
1. Alex Rasmussen -Michael Morkov (Acef) 117; 2. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti) 112; 3. Jacopo Guarnieri -Danny Stam(Pulinet) 102; 4. Angelo Ciccone -Alex Buttazzoni (Pinarello) 61 (-1); 5. Martin Blaha -Jiri Hochmann (Conad) 53 (-1); 6. Milan Kadlec -Joseph Zabka (Alu Tecno) 34 (-1); 7. Mark Hester -Jens-Erik Madsen (Bussandri) 80 (-2); 8. Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi) 57 (-3); 9. Jesper Morkov -Philip Nielsen (Macro) 45 (-3); 10. Vojtech Hacecky -Jan Dostal (Ferri) 45 (-3); 11. Dario Colla -Fernando Antogna (La Rocca) 37 (-3); 12. Fabio Masotti-Dean Edwards (Pavinord) 35 (-3); 13. Alois Kankovsky -Geert-Jan Jonkman (Cmo) 17 (-3); 14. Martin Ercila -Guy East (Rosti) 27 (-4); 15. Jacky Simes -Myron Simpson (Arda Natura) 21 (-5); 16. Ryan Sabga -Ryan Luttrel (Padana Impianti) 13 (-5) 17. Alessandro De Marchi -Andrea Pinos (Mori Onofrio) 10 (-5);

SEI GIORNI DELLE ROSE, UNA GARA ALL’INSEGNA DELL’EQUILIBRIO

luglio 18, 2010 by Redazione  
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Nuovo cambio della guardia al vertice della Sei Giorni delle Rose che, dopo la terza serata di gare, vede al comando i cechi Martin Blaha e Jiri Hochmann. Ancora apertissima la classifica, con una decina di coppie concentrate in un giro.

Foto copertina: il podio della terza sera (www.piacenzasera.it)

Terza giornata di gare e terza coppia diversa al comando della tredicesima Sei Giorni delle Rose. Questa volta, un po’ a sorpresa, in testa troviamo i cechi Martin Blaha e Jiri Hochmann (Conad), incalzati comunque da Alex Rasmussen e Michael Morkov (Acef), con una tornata di ritardo ma a un passo dai fatidici 100 punti in classifica generale che danno diritto a un giro d’abbuono. Praticamente nella stessa situazione privilegiata dai danesi, ci sono pure le coppie Guarnieri – Stam (Pulinet) a 92 punti e Marvulli – Perez (Rossetti) a 88 punti.
Regna dunque un grande equilibrio, testimoniato dal fatto che in un solo giro sono ammassate una decina di coppie. Sicuramente l’americana della nottata e ancor più quella successiva di 100 chilometri daranno una fisionomia molto più precisa alla graduatoria generale.
La terza serata prende avvio con le posizioni della classifica generale fortemente rimescolate dall’americana della notte precedente, vinta dalla coppia tutta italiana Montaguti-Ermeti (Garbi), davanti a Blaha-Hochmann (Conad) e Colla-Antogna (La Rocca). Al termine della prova, conclusa a pieni giri solo dalle prime tre coppie, proprio la formazione della Repubblica Ceca Blaha-Hochmann ha vestito virtualmente la maglia bianca, con una tornata di vantaggio su altre nove coppie.
Il programma è aperto dalla corsa a punti a coppie, con i dorsali neri subito in pista, per poi lanciare pista i numeri rossi. Volate vincenti per Nielsen, Madsen, Kankovsky e Hester, successo finale per la coppia Mark Hester – Jens-Erik Madsen (Bussandri).
E’ poi la volta dello scratch riservato ai numeri neri, che si conclude con l’affermazione di Jiri Hochmann (Conad). L’eliminazione dei numeri rossi viene risolta dal testa a testa tra Angelo Ciccone e Matteo Montaguti, con il primo che si aggiudica nettamente il derby tutto italiano.
Non lesina emozioni la serie di sprint, con i punti ottenuti nei traguardi parziali che finiscono direttamente in classifica generale. Sono ancora i dorsali neri a dare il via alle ostilità, prima di passare il testimone ai rossi. Nelle singole volate primeggiano Dostal, Morkov, Luttrel, Perez, Hacecky e, per ben tre volte, Jacopo Guarnieri. Vittoria finale quindi per la coppia Guarnieri- Stam (Pulinet), davanti a Hacecky-Dostal (Ferri) e Rasmussen-Morkov (Acef).
La tappa si conclude con il giro lanciato, nel quale Alex Rasmussen, ben lanciato da Michael Morkov, centra ancora il miglior tempo con un eccellente 21.63. Alle spalle del duo targato Acef, i sempre più affiatati Guarnieri-Stam e gli specialisti Colla-Antogna. I vincitori della prova arrivano così a 99 punti in graduatoria generale, mancando d’un soffio il raggiungimento della tornata d’abbuono che, per loro avrebbe, significato la conferma della maglia bianca di leader.

Paolo Terzi

RISULTATI DELLA TERZA TAPPA
AMERICANA 100 GIRI (disputata nella notte tra il 16 e il 17 luglio) 1. Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi) 13 punti; 2. Martin Blaha – Jiri Hochmann (Conad) 9; 3. Dario Colla – Fernando Antogna (La Rocca) 4; 5. Jacopo Guarnieri – Danny Stam (Pulinet) 15 (-1 giro).

CORSA A PUNTI A COPPIE
1. Mark Hester – Jens-Erik Madsen (Bussandri) 11 punti; 2. Alois Kankovsky – Geert-Jan Jonkman (Cmo) 9; 3.Jasper Morkov – Philip Nielsen (Macro) 8; 4. Martin Ercila – Guy East (Rosti) 7; 5. Jacopo Guarnieri – Danny Stam (Pulinet) 5.

SCRATCH NUMERI NERI
1. Jiri Hochmann (Conad); 2. Guy East (Rosti); 3. Danny Stam (Pulinet); 4. Ryan Luttrel (Padana Impianti); 5. Alex Buttazzoni (Pinarello)

ELIMINAZIONE NUMERI ROSSI
1. Angelo Ciccone (Pinarello); 2. Matteo Montaguti (Garbi); 3. Milan Kadlec (Alu Tecno); 4. Jacopo Guarnieri (Pulinet); 5. Vojtech Hacecky (Ferri).

SERIE SPRINT 40 GIRI
1. Jacopo Guarnieri – Danny Stam (Pulinet) 15 punti; 2. Vojtech Hacecky – Jan Dostal (Ferri) 14; 3. Alex Rasmussen – Michael Morkov (Acef) 9; 4. Franco Marvulli-Walter Perez (Rossetti) 8; 5. Ryan Sabga – Ryan Luttrel (Padana Impianti) 6.

GIRO LANCIATO
1. Alex Rasmussen – Michael Morkov (Acef) 21.63; 2. Jacopo Guarnieri – Danny Stam (Pulinet) 22.01; 3. Dario Colla – Fernando Antogna (La Rocca) 22.05; 4. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti) 22.35; 5. Angelo Ciccone – Alex Buttazzoni(Pinarello) 22.42.

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA TERZA TAPPA
1. Martin Blaha -Jiri Hochmann (Conad) 47 punti; 2. Alex Rasmussen -Michael Morkov (Acef) 99 (-1); 3. Jacopo Guarnieri -Danny Stam(Pulinet) 92 (-1); 4. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti) 88 (-1); 5. Mark Hester -Jens-Erik Madsen (Bussandri) 72 (-1); 6. Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi) 57 (-1); 7. Angelo Ciccone -Alex Buttazzoni(Pinarello) 37 (-1); 8. Dario Colla -Fernando Antogna (La Rocca) 37 (-1); 9. Milan Kadlec -Joseph Zabka (Alu Tecno) 26 (-1); 10. Alois Kankovsky -Geert-Jan Jonkman (Cmo) 17 (-1); 11. Vojtech Hacecky -Jan Dostal (Ferri) 45 (-2); 12. Jesper Morkov -Philip Nielsen (Macro) 33 (-2); 13. Martin Ercila -Guy East (Rosti) 27 (-2); 14. Fabio Masotti -Dean Edwards (Pavinord) 25 (-2); 15. Jacky Simes -Myron Simpson (Arda Natura) 21 (-2); 16. Ryan Sabga -Ryan Luttrel (Padana Impianti) 13 (-2) 17. Alessandro De Marchi -Andrea Pinos (Mori Onofrio) 10 (-2).

SEI GIORNI DELLE ROSE, ORA COMANDANO I DANESI

luglio 17, 2010 by Redazione  
Filed under Giro di pista, News

La Sei Giorni delle Rose ha due nuovi padroni, i danesi Alex Rasmussen e Michael Morkov. I due sono balzati al comando della classifica al termine della seconda serata di gare, che li ha visti vincitori della corsa a punti. Molte le formazioni che hanno ancora la possibilità di imporsi nella competizione emiliana, che vede tra i “papabili” vincitori anche un pistard di casa, il piacentino Jacopo Guarnieri.

Foto copertina: il podio della seconda sera (www.piacenzasera.it)

Cambia la classifica, dopo la seconda giornata di gara. Gli emergenti danesi Alex Rasmussen e Michael Morkov sono balzati in testa, scalzando Franco Marvulli e Walter Perez. La situazione non è comunque ancora definitiva e può ancora succedere di tutto, anche perché molte altre formazioni possono considerarsi in lotta per il successo finale, prime fra tutte quella formata dal piacentino Jacopo Guarnieri e dall’olandese Danny Stam, attualmente terzi davanti a Mark Hester e Jens-Erik Madsen.
La seconda serata inizia con una classifica già delineata dall’americana della nottata precedente vinta dalla coppia Guarnieri-Stam. E’ ancora la corsa a punti a coppie ad aprire il programma: i traguardi parziali sono bottino di Perez, Simpson e Rasmussen, con quest’ultimo che, assieme a due successi, conquista col compagno Morkov la vittoria per i colori dell’Acef. A seguire il campione olimpico Walter Perez (Rossetti) e Mark Hester (Bussandri) si aggiudicano, rispettivamente, l’eliminazione (numeri neri) e lo scratch (numeri rossi). La prova successiva è quella del giro lanciato dove la spunta la coppia danese Rasmussen-Morkov che precede il duo Colla-Antogna per 11 centesimi (21.72 per i primi contro il 21.83 per i secondi); al terzo posto troviamo la coppia Guarnieri-Stam con il tempo di 22.04.
Per i vincitori del giro lanciato c’è anche la gioia di conquistare la maglia bianca di leader.

Paolo Terzi


CLASSIFICA GENERALE AL TERMINE DELLA SECONDA GIORNATA

1° Alex Rasmussen -Michael Morkov (Acef) 80 punti
2° Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti) 76
3° Jacopo Guarnieri -Danny Stam (Pulinet) 48
4° Mark Hester -Jens-Erik Madsen (Bussandri) 42
5° Blaha -Jiri Hochmann (Conad) 25
6° Angelo Ciccone -Alex Buttazzoni (Pinarello) 18
7° Milan Kadlec -Joseph Zabka (Alu Tecno) 16
8° Alois Kankovsky -Geert-Jan Jonkman (Cmo) 2

a 1 giro:
9°Vojtech Hacecky -Jan Dostal (Ferri) 28
10° Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi) 25
11° Dario Colla -Fernando Antogna (La Rocca) 22
12° Jesper Morkov -Philip Nielse (Macro) 18
13° Fabio Masotti -Dean Edwards ( Pavinord)16
14° Jacky Simes -Myron Simpson (Arda Natura) 14
15° Martin Ercila -Guy East(Rosti) 9
16° Alessandro De Marchi -Andrea Pinos (Mori Onofrio) 6
17° Ryan Sabga -Ryan Luttrel (Padana Impianti) 3

SBOCCIATA L’EDIZIONE 2010 DELLA SEI GIORNI DELLE ROSE

luglio 16, 2010 by Redazione  
Filed under Giro di pista, News

A Fiorenzuola d’Arda si è svolta ieri sera la prima giornata della “Sei giorni delle Rose”, uno dei principali appuntamenti italiani del calendario della pista. Le prime gare hanno già permesso di stilare l’identikit dei probabili vincitori della 13a edizione della prestigiosa competizione, che si concluderà martedì 20 luglio: si tratta della coppia costituita dallo svizzero Franco Marvulli e dall’argentino Walter Perez, medaglia d’oro nell’americana alle olimpiadi di Pechino.

Foto copertina: il podio della prima sera (www.piacenzasera.it)

Si è sciolta l’attesa durante la prima giornata di competizioni della Sei Giorni delle Rose . Dal Velodromo Attilio Pavesi di Fiorenzuola è uscito un primo identikit che porta alla scoperta del vincitore di quest’anno.
Ed è la coppia Marvulli-Perez che veste la maglia bianca di leader della Sei Giorni e li proietta nelle prossime serate come principali favoriti alla vittoria finale, anche se gli altri protagonisti non vorranno farsi sfuggire la possibilità di aggiudicarsi questo importante evento, in primis la coppia Morkov-Rasmussen ma senza dimenticarci di Guarnieri-Stam, Ciccone-Buttazzoni, Hacecky-Dostal, Ermeti-Montaguti, e Blaha-Hochmann
Dopo l’omnium per le categorie esordienti e allieve si è svolta la prima manche della corsa a punti disputata con i dorsali neri. Il primo traguardo se lo aggiudica il danese Morkov, il secondo è vinto da Dostal mentre l’ultimo della prima manche è preda di Myron Simpson. Nelle seconda manche, dopo il passaggio ai dorsali rossi i tre traguardi sono vinti nell’ordine da Marvulli, Guarnieri ed Hester. Però, fatta la somma, la corsa a punti va a Marvulli-Perez mentre salgono sul podio, nell’ordine, Morkov-Rasmussen e Hester-Madsen.
Nello scratch a numeri neri la vittoria va al campione olimpico Walter Perez davanti a Alex Buttazzoni e Jiri Hochmann, mentre il vincitore dell’eliminazione a numeri rossi è Matteo Montaguti che batte Angelo Ciccone.
L’evento successivo è la serie di sprint a coppie, con i punti dei singoli traguardi che vanno ad influire sullaclassifica generale. Nella serie a numeri neri vincono Giairo Ermeti, Micheal Morkov, Jan Dostal e Jiri Hochmann mentre nella serie a numeri rossi agguantano la vittoria Alex Rasmussen, Dario Colla, Franco Marvulli e Jacopo Guarnieri. Ma è la coppia Ermeti-Montaguti che si aggiudica alla fine la serie di sprint.
L’atteso giro lanciato è vinto dall’esplosivo Alex Rasmussen che, lanciato dal compagno Micheal Morkov, ferma le lancette sul tempo di 22.92, 2 centesimi di secondo meglio di Dario Colla (fermo a 22.94).
Il programma prevedeva anche l’Americana, valida però per la seconda giornata.

Paolo Terzi

LE CLASSIFICHE

CORSA A PUNTI A COPPIE

1. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti); 2. Alex Rasmussen – Michael Morkov (Acef); 3.Mark Hester -Jens-Erik Madsen (Bussandri);4. Vojtech Hacecky – Jan Dostal (Ferri); 5. Jacopo Guarnieri – Danny Stam (Pulinet); 6. Dario Colla -Fernando Antogna (La Rocca); 7. Jacky Simes -Myron Simpson (Arda Natura);8.Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi); 9. Jesper Morkov -Philip Nielsen (Macro);10. Martin Ercila -Guy East( Rosti);

SCRATCH NUMERI NERI

1. Walter Perez (Rossetti); 2. Alex Buttazzoni (Pinarello); 3. Jiri Hocmann (Conad); 4. Andrea Pinos (Mori Onofrio); 5. Myron Simpson (Arda Natura); 6. Guy East (Rosti)

ELIMINAZIONE NUMERI ROSSI

1. Matteo Montaguti (Garbi) 2. Angelo Ciccone (Pinarello); 3. Martin Blaha (Conad); 4. Alex Rasmussen (Acef); 5. Vojtek Hacecky (Ferri); 6. Fabio Masotti (Pavinord)

SERIE SPRINT A COPPIE 40 GIRI (20+20)

1. Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi); 2. Vojtech Hacecky – Jan Dostal (Ferri); 3. Alex Rasmussen – Michael Morkov (Acef); 4. Martin Blaha – Jiri Hochmann (Conad); 5. Franco Marvulli – Walter Perez(Rossetti); 6. Fabio Masotti – Dean Edwards (Pavinord).

GIRO LANCIATO

1. Alex Rasmussen – Michael Morkov (Acef) 22.92; 2. Dario Colla – Fernando Antogna (La Rocca) 22.94; 3. Jacopo Guarnieri – Danny Stam (Pulinet) 22.02; 4. Fabio Masotti – Dean Edwards (Pavinord), 22.19; 5. Mark Hester – Jens-Erik Madesen (Bussandri) 22.88; 6. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti) 22.95

CLASSIFICA GENERALE DOPO LA PRIMA TAPPA

1. Franco Marvulli – Walter Perez (Rossetti) 40 punti; 2. Alex Rasmussen -Michael Morkov (Acef) 36; 3. Matteo Montaguti – Giairo Ermeti (Garbi) 22; 4.Vojtech Hacecky -Jan Dostal (Ferri) 22; 5. Blaha -Jiri Hochmann (Conad) 20; 6. Jacopo Guarnieri -Danny Stam (Pulinet) 19; 7. Dario Colla -Fernando Antogna (La Rocca) 16; 8. Mark Hester -Jens-Erik Madsen (Bussandri) 16; 9. Fabio Masotti -Dean Edwards (Pavinord)14; 10. Angelo Ciccone -Alex Buttazzoni (Pinarello) 14; 11. Martin Ercila -Guy East (Rosti) 7; 12. Alessandro De Marchi -Andrea Pinos (Mori Onofrio) 4; 13. Jacky Simes -Myron Simpson (Arda Natura) 3; 14. Alois Kankovsky -Geert-Jan Jonkman (Cmo) 2; 15. Jesper Morkov -Philip Nielsen (Macro) 2; 16. Milan Kadlec -Joseph Zabka (Alu Tecno) 1; 17. Ryan Sabga -Ryan Luttrel (Padana Impianti) 0

L’AUSTRALIA SUL TETTO DEL MONDO

marzo 30, 2010 by Redazione  
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Si sono conclusi domenica i campionati del mondo su pista disputatisi a Copenaghen.
A far la parte del leone è stata l’Australia che ha strappato lo scettro del dominio alla Gran Bretagna.

Il 2010 è l’anno che segna il giro di boa fra due Olimpiadi e, per quanto riguarda la pista, questo dato è determinante.
Determinante perché le federazioni investono in base alle possibili medaglie che si possono racimolare ai giochi olimpici. Inoltre, i campioni in grande spolvero a Pechino stanno iniziando a perdere colpi mentre coloro che saranno protagonisti a Londra stanno iniziando a farsi conoscere al grande pubblico.
Degno di nota è il fatto che questi sono stati i primi mondiali disputati dopo l’ufficializzazione del nuovo programma olimpico, caratterizzato da notevoli e inappropriate modifiche rispetto al passato.
Le prove veloci, quelle privilegiate dal nuovo programma olimpico, sono state molto combattute e incerte. Fra gli uomini il riferimento degli ultimi anni era sir Cris Hoy, vincitore di 3 medaglie d’oro alle Olimpiadi di Pechino e dominatore della prima prova di Coppa del Mondo di quest’anno, che ci aveva fatto pensare a un suo regno di lunga durata. La sua “tirannia”, invece, si è infranta già nella prima prova veloce, la velocità a squadre, dove un’arrembante Germania ha superato nella finale la sorprendente Australia, relegando la Gran Bretagna alla finalina (poi vinta).
Il keirin sembrava rimettere le cose a posto perché Hoy ha corso da padrone mostrando potenza ed esperienza, ma la velocità è stata dura con il campione britannico: già agli ottavi è stato costretto ai ripescaggi e poi è stato definitivamente eliminato dalla prova dal francese Bauge ai quarti.
La prova della velocità è stata vinta dall’atleta transalpino Bauge che, dopo aver superato Hoy, passa anche Sireau (primatista del mondo sui 200 metri) e, in finale, l’australiano Perkins, confermandosi così campione del mondo. Il km da fermo, unica prova veloce non inclusa nel calendario olimpico e per questo snobbata da molti velocisti, è risultata lo stesso una prova di alto livello e alla fine l’ha spuntata l’olandese Teun Mulder col tempo di 1’00’’341.
Fra le donne Victoria Pendleton non sembrava essere nel pieno della forma, ma con la classe che la contraddistingue riesce comunque a vincere la velocità sulla cinese Guo, abbonata ai piazzamenti, e ad arrivare seconda dietro alla Krupeckaite nel keirin. L’Australia vince, stabilendo il nuovo record del mondo, la velocità a squadre con Mc Culloch e Meares (con quest’ultima che si aggiudica anche l’oro nei 500 metri).

Nelle prove di resistenza la gara più attesa, in quanto inserita nel programma olimpico, è stata l’inseguimento a squadre. Anche qui ci sono state molte sorprese: fra le donne a spuntarla è l’Australia che ha superato la Gran Bretagna, nella finalina per il bronzo ha vinto la Nuova Zelanda stabilendo (forse era meglio farlo nella prova di qualificazione) il nuovo record del mondo sui 3000 m, mentre l’inseguimento individuale va alla statunitense Hammer che ha superato le avversarie di 4’’.
Fra gli uomini a spuntarla nell’inseguimento a squadre è l’Australia che ha superato sul filo dei millesimi una Gran Bretagna priva di due dei suoi migliori inseguitori (Gerain Thomas e Bradley Wiggins, che ormai sembra aver abbandonato la pista per dedicarsi alla strada). La prova individuale si rivela una sfida eccitante e incertissima: i due campioni più attesi erano Phinney e Bobridge, ma il neozelandese Sergeant, compagno di squadra di Phinney nella Treck Livestrong, facendo registrare un super tempo in qualifica ha escluso Bobridge dalla finale. A riconfermarsi campione del mondo è stato il ventenne Phinney.
La corsa a punti uomini è stata una di quelle prove da registrare e mostrare ai ragazzini che si recano in pista: il giovanissimo australiano Cameron Mayer, campione del mondo uscente, ha dominato la corsa, prima guadagnando con altri due atleti un giro (che significa 20 punti in classifica), poi ha accumulato 30 punti negli sprint e ha terminato la gara andandosi a prendere, questa volta da solo, un altro giro di vantaggio. A conti fatti Mayer ha vinto con 70 punti, più del doppio del secondo classificato, l’olandese Schep, che ne aveva totalizzati 32.
La Madison ha confermato la superiorità australiana e quella del talentuosissimo Mayer, il quale in coppia con il corridore del Team Columbya Howard (già vincitore di una volata fra i professionisti a inizio stagione in Qatar) ha vinto un altro iride superando la Francia e il Belgio e lasciando a un giro di distanza tutte le altre coppie favorite della vigilia, i padroni di casa danesi e i tedeschi recenti vincitori della Coppa del mondo.
Fra le donne non è riuscita la tripletta nella corsa a punti alla nostra esponente di spicco, Giorgia Bronzini che, complici una caduta nella prova scratch qualche giorno prima, qualche errore tattico e l’eccessivo controllo delle rivali, ha ottenuto un risultato sotto alle aspettative. A spuntarla è stata la canadese Whitten sulla neozelandese Ellis, al termine di una prova molto equilibrata.
Lo scratch, tra gli uomini si è rivelato una prova molto emozionante: il padrone di casa Rasmussen ha offerto una prova di forza e, guadagnando un giro assieme ad alcuni atleti di secondo piano, ha ipotecato la vittoria, arrivata puntuale su Carvajal e sul giapponese Mori.
Fra le donne l’ha spuntata la francese Jeuland, nome poco quotato, che ha superato Gonzales e Goss.
L’ultima prova presente nel programma dei mondiali è stata l’omnium, un minestrone dagli ingredienti variabili (gli ingredienti spesso sono avanzi, cioè altre prove mutilate) che sarà presente anche alle Olimpiadi, ma non con questa serie di prove.
Ogni commento a riguardo è superfluo e, per capire quanto la prova sia oscura anche agli addetti ai lavori, basta segnalare che neppure i commentatori tv avevano chiaro il meccanismo sottostante alla competizione e che, pochi minuti prima della diretta, cercavano chiarimenti dai colleghi, sperando di trovare qualcuno più ferrato a riguardo.
A spuntarla in questa strana e non soddisfacente disciplina è stato il britannico Clancy, su Howard e Phinney. Fra le donne si è imposta la Whitten sulla Armistead.

La spedizione italiana è tornata a casa con la conferma che c’è ancora molto da lavorare. Nella velocità, sia fra gli uomini quanto fra le donne, siamo praticamente inesistenti. Siamo riusciti a qualificare atleti fra gli uomini ma questi sono stati stritolati dai campioni stranieri, mentre fra le donne non abbiamo atlete da presentare, a parte una Frisoni non al top a causa di problemi nella preparazione. Nelle prove di resistenza le speranze erano alquanto fondate per la Bronzini, sfortunata nella prova scratch dove è caduta e un po’ deludente nella corsa a punti, dove però le perdoniamo volentieri il passaggio a vuoto dopo i successi degli anni scorsi e la Coppa del Mondo conquistata in questa stagione. Giorgia è uno dei perni del nostro movimento, è imprescindibile e in futuro ci darà altre soddisfazioni.
Fra gli uomini Viviani era molto atteso, e nonostante abbia corso una buona Madison, uno scratch e un omnium senza infamia e senza lode, mettendocela tutta, la speranza è che quest’ulteriore esperienza possa venirgli utile nel futuro, che gli auguriamo possa essere ancora in pista nonostante il passaggio al professionismo con la Liquigas.
Notizie positive dal quartetto dell’inseguimento maschile, che fino a pochi mesi fa fermava il cronometro a tempi attorno ai 4’ e 20’’, mentre stavolta ha fatto un’ottima prova in qualificazione, con 4’08’’512.
L’Australia è lontanissima, chilometricamente e come risultati, la Gran bretagna un po’ meno, chilometricamente, come risultati e anche temporalmente: nel 2012 le Olimpiadi saranno lì… C’è da lavorare.

Matteo Colosio

Foto copertina: parata delle medaglie australiane (www.cyclingworld.dk)

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