24-03-2025

marzo 24, 2025 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VOLTA CICLISTA A CATALUNYA

Il britannico Matthew Brennan (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella prima tappa, circuito di Sant Feliu de Guíxols, percorrendo 178.6 Km in 4h25′17″, alla media di 40.395 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck) e l’olandese Tibor Del Grosso (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), 5°. Brennan è il primo leader della classifica con 4″ su Groves e 6″ su Del Grosso. Miglior italiano Vendrame, 7° a 10″

TOUR OF THAILAND

L’elvetico Simon Pellaud (Li Ning Star) si è imposto nella prima tappa, circuito di Aranyaprathet, percorrendo 121.4 Km in 2h27′06″, alla media di 49.517 Km/h. Ha preceduto allo sprint il giapponese Yukiya Arashiro (Team Solution Tech – Vini Fantini) e di 15″ il neozelandese Tom Sexton (St George Continental Cycling Team) Miglior italiano Lorenzo Quartucci (Team Solution Tech – Vini Fantini), 28° a 15″. Pellaud è il primo leader della classifica con 4″ su Arashiro e 18″ su Sexton. Miglior italiano Quartucci, 33° a 25″

MILANO – SANREMO 2025: LE PAGELLE

marzo 23, 2025 by Redazione  
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Mathieu van der Poel e Tadej Pogacar ovvero lo spettacolo del ciclismo ma anche il secondo posto di Filippo Ganna riempiono cuore e occhi degli appassionati. I nosttri voti alla Milano – Sanremo, probabilmente la Classica Monumento più spettacolare che ci sia – almeno fin quando parteciperanno Pogacar e Van der Poel

MATHIEU VAN DER POEL. Seconda Milano Sanremo per il campione olandese che resta attaccato con i denti alle ruote di uno scatenato Tadej Pogacar e vince in una volata ristretta. Talento, cuore e forza riassumono in tre parole le qualità del ciclista moderno e vincente. VOTO: 9.5

TADEJ POGACAR. Una Cipressa triturata in meno di 9 minuti dal campione sloveno che manda all’aria i piani dei suoi avversari, tranne uno. Era la tattica migliore per far esplodere la corsa e avere possibilità concrete di vittoria. Il terzo posto, come nel 2024, è forse poco e Tadej ha già dichiarato che il prossimo anno tenterà una nuova impresa sempre sulla Cipressa, magari partendo un po’ prima. VOTO: 9

FILIPPO GANNA. Secondo nel 2025 così come nel 2023, sempre dietro Van der Poel, ma questa volta compiendo un vero e proprio capolavoro riuscendo a non staccarsi troppo dalle ruote dei due fenomeni sia sulla Cipressa, sia sul Poggio. Probabilmente in questo periodo storico è il solo (se non l’unico) ciclista italiano in grado di vincere una Classica Monumento. VOTO: 9

MICHAEL MATTHEWS. Dopo tre podi ottiene la sua quarta top ten dimostrando, nonostante gli anni che passano inesorabilmente, di essere uno dei ciclisti più a loro agio con la Classicissima. VOTO: 8

KADEN GROVES. Quinto posto che vale molto per un altro ciclista australiano e che lo proietta in una primavera che può dargli soddisfazioni impreviste, anche se i capitani Van der Poel e Philipsen avranno sempre la precedenza. VOTO: 7.5

JASPER PHILIPSEN . Prima della Cipressa capisce di non avere la forma dello scorso anno, principalmente per la caduta che lo ha segnato qualche giorno fa alla Nokere – Koerse. Si mette comunque a disposizione di Van der Poel sui Capi, dimostrando professionalità e spirito di squadra. Lo aspettiamo nell’inferno del Nord. VOTO: 7.5

MATTEO TRENTIN. A 35 anni suonati è il ciclista più vecchio a entrare nella top ten. Bella prestazione del ciclista trentino che gli dà fiducia per i prossimi impegni in Belgio, su tutti Gand – Wevelgem e Giro delle Fiandre. VOTO: 7

MAGNUS CORT. Il più classico degli outsider, dopo un ottima O Gran Camiño. Arriva in riviera per sorprendere e quasi ci riesce, chiudendo al sesto posto. VOTO: 7

OLAV KOOIJ. A 23 anni è il ciclista che può avere maggiori margini di miglioramento alla Milano – Sanremo. L’ottavo posto finale fa ben sperare per le prossime edizioni. VOTO: 7

FRED WRIGHT. La Bahrain Victorious si doveva affidare a Matej Mohoric ma lo sloveno, complice una forma fisica non buonissima, non si vede praticamente mai. VOTO: 7

MADS PEDERSEN. Dei grandi favoriti della vigilia, è forse quello che delude di più, dovendo rincorrere dopo la Cipressa non solo i tre battistrada ma anche il primo gruppo inseguitore. Deve ringraziare la sua squadra se riesce almeno a partecipare alla volata dei battuti, anche se non fa meglio della settima posizione. VOTO: 6.5

JONATHAN MILAN. Aveva raccolto i risultati più numerosi da inizio stagione ma deve ancora crescere per domare Cipressa e Poggio, specialmente quando ci sono all’opera Van der Poel e Pogacar. Ma è ancora giovane e ci riproverà VOTO: 6.5

ROMAIN GRÉGOIRE. Sembra poter rispondere sulla Cipressa al micidiale affondo di Pogacar, ma dopo qualche centinaio di metri piomba nelle retrovie e alla fine arriva nel gruppo dei battuti, senza infamia e senza lode. VOTO: 6

BINIAN GIRMAY. Veniva da un mese di allenamenti in Africa ma la gamba non è sembrata buona, nonostante abbia superato i Capi con apparente facilità. Poi però è arrivata la Cipressa… VOTO: 5

MAXIM VAN GILS. Doveva essere la speranza per la Lotto, anche dopo il sesto posto dello scorso anno, ma ha palesato una condizione approssimativa che lo ha escluso quasi subito dai pretendenti alla vittoria. VOTO: 5

ALBERTO BETTIOL. Nel 2024 fu il migliore italiano con il quinto posto, quest’anno si perde nell’anonimato senza lasciare traccia alcuna. VOTO: 4.5

Antonio Scarfone

23-03-2025

marzo 23, 2025 by Redazione  
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CHOLET AGGLO TOUR

Lo slovacco Lukáš Kubiš (Unibet Tietema Rockets) si è imposto nella corsa francese, circuito di Cholet, percorrendo 205 Km in 4h39′50″, alla media di 43.955 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Benjamin Thomas (Cofidis) e di 3″ il danese Niklas Larsen (BHS – PL Beton Bornholm). Miglior italiano Filippo Magli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 5° a 8″.

GP SLOVENIAN ISTRIA

Il belga Michiel Coppens (BEAT Cycling Club) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Isola, percorrendo 156.5 Km in 3h40′00″, alla media di 42.682 Km/h. Ha preceduto di 43″ l’olandese Frits Biesterbos (BEAT Cycling Club) e il polacco Tomasz Budziński (Voster ATS Team). Miglior italiano Andrea Cantoni (Mg.K Vis Costruzioni e Ambiente), 4° a 43″

TROFÉU INTERNACIONAL DA ARRÁBIDA

L’italiano Luca Giaimi (UAE Team Emirates Gen Z) si è imposto nella corsa portoghese, Sesimbra – Setúbal, percorrendo 173.8 Km in 3h54′55″, alla media di 44.39 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino German Nicolás Tivani (Aviludo – Louletano – Loulé) e il britannico Harrison Wood (Anicolor / Tien 21). In gara anche l’italiano Davide Stella (UAE Team Emirates Gen Z), 49° a 6′22″

GRAND PRIX APOLLON TEMPLE

Il polacco Bartosz Rudyk (Monogo Lubelskie Perła Polski) si è imposto nella corsa turca, circuito di Side, percorrendo 130.5 Km in 2h48′02″, alla media di 46.598 Km/h. Ha preceduto allo sprint il turco Ramazan Yilmaz (Konya Büyükşehir Belediye Spor) e l’algerino Youcef Reguigui (Madar Pro Cycling Team). Nessun italiano in gara

MIDWEST CYCLING CLASSIC (Donne)

L’olandese Scarlett Souren (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si è imposta nella corsa belga, Gand – Oostrozebeke, percorrendo 135.7 Km in 3h22′48″, alla media di 40.136 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Martina Alzini (Cofidis Women Team), unica azzurra in gara, e la connazionale Lonneke Uneken (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team)

­POGACAR INFIAMMA LA CLASSICISSIMA SULLA CIPRESSA, LA VITTORIA SE LA PRENDE VAN DER POEL

marzo 22, 2025 by Redazione  
Filed under 1) MILANO - SANREMO, News

Il campione del mondo ha regalato un sabato indimenticabile agli appassionati con un attacco sulla salita di Cipressa che, dal lontano 1996, non era mai più stata decisiva per via delle caratteristiche del percorso che rendono estremamente difficile andare all’arrivo. Van der Poel e uno stoico Filippo Ganna riescono a resistere e, dopo un’altra battaglia sul Poggio, è volata a tre con l’olandese che disputa uno sprint perfetto e precede Ganna e Pogacar che, ancora una volta, deve rimandare l’appuntamento con la vittoria in questa corsa.

Inutile girarci intorno, la Milano – Sanremo è la classica più complicata da vincere per il fuoriclasse sloveno (la Roubaix è un capitolo a parte).
Dopo aver tentato nelle scorse edizioni di fare la differenza sul Poggio, quest’anno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG) ha tentato di giocare una delle sue armi migliori, l’attacco da lontano.
Una simile opzione sembrava nell’aria e già era stata ipotizzata lo scorso anno, visto che sul Poggio è quasi impossibile fare la differenza rispetto a certi uomini.
Quest’anno il pronostico si è trasformato in realtà e la maglia iridata è uscita dal gruppo con una delle sue brutali accelerate già sulla prima rampe della salita della Cipressa; solo due uomini sono stati in grado di non farsi travolgere dall’attacco: il già vincitore di questo corsa Mathieu Van der Poel (Alpecin – Deceuninck) e l’ottimo Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), che ha mostrato all’ultima Tirreno Adriatico un’ottima condizione.
L’italiano ha avuto i suoi problemi a tenere il ritmo sulle accelerate di Pogacar, ma è riuscito a gestirsi molto intelligentemente, evitando il fuori giri e cercando sempre di rientrare, approfittando degli inevitabili rallentamenti dopo le rasoiate. Con questa condotta di gara il nostro grande passista è riuscito a ricucire il gap causato dagli attacchi di Pogacar sulla Cipressa prima e sul Poggio poi. Dopo l’ultima asperità Ganna si è superato guadagnando secondi in discesa, terreno nel quale, almeno sulla carta, è inferiore sia a Pogacar, sia a Van der Poel. L’italiano ha portato a compimento l’inseguimento all’interno dell’ultimo chilometro ma, ovviamente, lo sforzo profuso nel finale di una gara lunghissima e tiratissima lo ha inevitabilmente lasciato un po’ a corto di energie per uno sprint combattuto al cospetto di un corridore esplosivo come Van der Poel.
La gara di Ganna è stata quindi ottima ed il secondo posto è un grandissimo risultato.
Il vincitore di questa edizione 116 della Classicissima, invece, ha adottato l’unica tattica possibile, ovvero non mollare un metro sulle tremende rasoiate del campione del mondo, e ha retto molto bene, anche se in alcuni momenti ha dovuto dar fondo a tutte le sue energie e sulle ultime rampe del Poggio ha addirittura provato un allungo, prontamente rintuzzato da Pogacar.
La condotta di gara dell’olandese è stata perfetta anche in pianura e, tornato sull’Aurelia con Ganna e Pogacar dopo la Cipressa, ha collaborato per aumentare il vantaggio sul gruppo, in modo tale da assicurare un finale a tre. Nel tratto conclusivo ha sfruttato il tentativo di Pogacar di impedire il rientro di Ganna ed è riuscito ad anticipare lo sprint osservando gli avversari e cogliendo il momento migliore per partire a tutta, dando fondo alla sua grande esplosività.
Decisivo è stato l’attimo in cui Pogacar era distante qualche metro e Ganna, dal lato opposto della strada, cercava di ordinare le idee; è a questo punto che Van der Poel ha saputo cogliere l’attimo ed è andato a prendersi la vittoria.
Per quanto riguarda Pogacar, l’appuntamento con la vittoria è ancora rimandato; del resto si sa che in una volata con Van der Poel non c’è storia. Il campione del mondo non ha nulla da rimproverarsi, la tattica è stata quella giusta: quella di attaccare sulla Cipressa per far fuori definitivamente i velocisti e impedire situazioni come quella dello scorso anno, quando nel finale erano presenti squadre in superiorità numerica.
L’attacco è stato ottimo e il primo gruppo inseguitore, nonostante fosse rimasto molto ridotto, non è riuscito a contenere il distacco, che allo scollinamento superava i 30 secondi. Si tratta di un gap davvero difficile da scavare su una salita con quelle pendenze e in una situazione in cui certo i tre non sono stati lasciati andare.
Nel tratto pianeggiante Pogacar era consapevole che avrebbe ricevuto collaborazione, essendo interesse comune andare all’arrivo, e sulle primissime rampe del Poggio ha iniziato la girandola di attacchi nell’estremo tentativo di staccare Van der Poel. L’olandese non ha mollato mai ruota e, anzi, come azione dimostrativa ha provato un allungo nelle ultime rampe della salita, azione che sulle prime aveva sorpreso Pogacar.
In definitiva, i tre hanno dato un grande spettacolo anche se in realtà il protagonista assoluto è stato una volta ancora Pogacar, che riesce a dar sfoggio della sua classe anche quando non vince.
Per quel che riguarda il resto della corsa, va segnalata una lunga fuga di giornata esauritasi sui tre capi e animata da Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), Baptiste Veistroffer (Lotto Cycling Team), Kristian Sbaragli (Team Solution Tech – Vini Fantini), Tommaso Nencini (Team Solution Tech – Vini Fantini), Mark Stewart (Team Solution Tech – Vini Fantini), Martin Marcellusi (VF Group Bardiani-CSF Faizanè) e Filippo Turconi (VF Group Bardiani-CSF Faizanè).
Un’ultima notazione pare opportuna per censurare la scelta di spostare la partenza da Milano a Pavia. La corsa è storica e si chiama Milano – Sanremo ed è quindi evidente che non ha senso non farla partire dal capolugo lombardo. É stato affermato che anche le corse che vedono Parigi come partenza non scattano da Parigi. Quello che non si comprende è per quale motivo si debbano copiare gli errori commessi da organizzatori di altre corse.
Per fortuna i corridori ci hanno fatto dimenticare questa stortura con una corsa bellissima e spettacolare.
La stagione delle classiche monumento è partita e, se il buon giorno si vede dal mattino, gli appassionati possono aspettarsi una straordinaria primavera.

Benedetto Ciccarone

Per la seconda volta in carriera Van der Poel vince la Milano-Sanremo (Getty Images)

Per la seconda volta in carriera Van der Poel vince la Milano-Sanremo (Getty Images)

22-03-2025

marzo 22, 2025 by Redazione  
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MILANO – SANREMO

L’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella classica italiana, Pavia – Sanremo, percorrendo 289 Km in 6h22′53″, alla media di 45.288 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG)

SANREMO WOMEN

L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella corsa italiana, Genova – Sanremo, percorrendo 156 Km in 3h43′32″, alla media di 41.873 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike) e la svizzera Noemi Rüegg (EF Education-Oatly). Miglior italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek), 7°.

BREDENE – KOKSIJDE, IL RITORNO AL SUCCESSO DI EDWARD THEUNS

marzo 21, 2025 by Redazione  
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Quattro anni dopo la tappa di Budapest al Giro di Ungheria il fiammingo di Lidl-Trek porta a casa un nuovo successo grazie ad una bella azione di un piccolo gruppetto. Nella volata finale Theuns ha preceduto lo statunitense Luke Lamperti (Soudal – Quickstep) e l’olandese Nils Eekhoff (Team Picnic PostNL), con il gruppo che manca per poche centinaia di metri l’aggancio finale agli attaccanti. Decimo posto per Alessandro Romele (XDS Astana Team), migliore degli italiani.

Una lunga volata, di vera potenza sulle strade di casa, per la decima vittoria in carriera: così oggi Edward Theuns, 33enne fiammingo della Lidl-Trek, si è aggiudicato la Bredene-Koksijde Classic, semiclassica di 201 km con arrivo nella località balneare affacciata sul Mare del Nord. E’ stata una corsa con varie emozioni ed un finale sempre molto incerto, dove il vento (che qui è “di casa”) si è fatto sentire e non sono mancate le cadute.

I continui attacchi hanno portato un gruppo di quindici corridori a lasciare il plotone principale e a proseguire verso l’arrivo. Quando sembrava che questi venissero ripresi per dare spazio alle azioni finali dei velocisti, l’azione di riaggancio è arrivata con notevole ritardo e il gruppetto ha resistito fino all’arrivo. A nulla, infatti, è valso il recupero, arrivato ai -300 metri dal traguardo, dove Theuns è riuscito con una lunga volata a prevalere su Luke Lamperti e Nils Eekhoff, regalandosi una emozionantissima vittoria. Era da ben quattro anni, esattamente dal 16 maggio 2021, che il belga nato a Gand mancava all’appello tra i vincitori di una corsa. Dopo la vittoria nella quinta ed ultima tappa del Tour de Hongrie, a Budapest, la sua carriera è andata avanti come gregario, fino a trasformarsi in un uomo-squadra fondamentale per Jonathan Milan negli sprint del friulano. Fondamentale è stato il suo contributo nella recente edizione della Tirreno-Adriatico, nella quale Milan è andato a segno due volte, nelle tappe di Follonica e San Benedetto del Tronto. A Koksijde Teuns ha avuto la sua chance ed è arrivata finalmente anche la vittoria.

Per Theuns i futuri appuntamenti resteranno sulle strade del Belgio, la prossima settimana alla Brugge – De Panne (mercoledì) e domenica alla Gand – Wevelgem, per proseguire poi con la Dwars Door Vlaanderen del 2 aprile. Ma domani i fari sono tutti puntati alla “Classicissima”, la Milano-Sanremo, prima “Monumento” della stagione 2025.

Andrea Giorgini

Teuns torna alla vittoria sulle strade della Bredene Koksijde Classic (foto Luc Claessen/Getty Images)

Teuns torna alla vittoria sulle strade della Bredene Koksijde Classic (foto Luc Claessen/Getty Images)

21-03-2025

marzo 21, 2025 by Redazione  
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BREDENE KOKSIJDE CLASSIC

Il belga Edward Theuns (Lidl – Trek) si è imposto nella corsa belga, Bredene – Koksijde, percorrendo 200.9 Km in 4h15′50″, alla media di 47.117 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo statunitense Luke Lamperti (Soudal Quick-Step) e l’olandese Nils Eekhoff (Team Picnic PostNL). Miglior italiano Alessandro Romele (XDS Astana Team), 10°.

YOUNGSTER COAST CHALLENGE (Under23)

Il belga Sente Sentjens (Alpecin-Deceuninck Development Team) si è imposto nella corsa belga, Bredene – Koksijde, percorrendo 170.9 Km in 3h34′22″, alla media di 47.834 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Emmanuel Houcou (Arkéa – B&B Hôtels Continentale) e il connazionale Liam Van Bylen (Lotto Development Team) Miglior italiano Thomas Capra (Bahrain Victorious Development Team), 5°.

20-03-2025

marzo 20, 2025 by Redazione  
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GRAN PRIX DE DENAIN – PORTE DE HAINAUT

Il britannico Matthew Brennan (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella corsa francese, circuito di Denain, percorrendo 197.4 Km in 4h15′54″, alla media di 46.284 Km/h. Ha preceduto allo sprint i belgi Gianni Vermeersch (Alpecin – Deceuninck) e Dries De Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Miglior italiano Filippo Baroncini (UAE Team Emirates – XRG), 14° a 30″.

TOUR DE TAIWAN

Il francese Paul Hennequin (Euskaltel – Euskadi) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Meinong Hakka Cultural Museum – Liudui Hakka Cultural Park, percorrendo 121.4 Km in 2h33′53″, alla media di 47.338 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Davide Bomboi (Unibet Tietema Rockets) e l’israeliano Itamar Einhorn (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Filippo Fortin (Team Solution Tech – Vini Fantini), 5°. L’australiano Brady Gilmore (Israel Premier Tech) si impone in classifica con lo stesso tempo del tedesco Moritz Kretschy (Israel Premier Tech) e 6″ sullo spagnolo Jordi López (Euskaltel – Euskadi). Miglior italiano Giacomo Ballabio (Hrinkow Advarics), 4° a 6″.

NOKERE KOERSE 2025: EEKHOFF DOMINA LO SPRINT, PHILIPSEN OUT PER CADUTA

marzo 20, 2025 by Redazione  
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L’olandese Nils Eekhoff vince l’edizione 2025 della Nokere Koerse, semiclassica belga che ha visto tra i protagonisti in negativo il grande favorito della vigilia Jasper Philipsen, incappato in una brutta caduta a pochi giorni da quella Milano-Sanremo il cui bis era uno degli obiettivi stagionali del corridore belga

La Nokere Koerse 2025 si conclude con una volata mozzafiato e un colpo di scena che scuote il mondo del ciclismo. A tagliare per primo il traguardo è Nils Eekhoff del Team Picnic PostNL, autore di uno sprint lunghissimo e potente, che gli ha permesso di resistere al ritorno di Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), costretto ad accontentarsi della seconda piazza. Sul terzo gradino del podio sale il giovane talento Luke Lamperti (Soudal Quick-Step), mentre tra gli italiani spicca Alberto Dainese (Tudor Pro Cycling Team), ottavo con la maglia della Tudor Pro Cycling Team.
Se il successo di Eekhoff è stato costruito con intelligenza e determinazione, la corsa è stata però segnata da un episodio drammatico: Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck), grande favorito della vigilia, è stato vittima di una rovinosa caduta proprio nel finale di gara. Il velocista belga, che essere stato tra i più attivi negli ultimi chilometri con numerosi attacchi, è finito pesantemente a terra nel corso dello sprint, riportando evidenti ferite sul lato destro del corpo. Dopo essere rimasto immobile per qualche istante, il campione belga è stato caricato in ambulanza, visibilmente scosso e dolorante.
Si sono visti costretti ad incassare un duro colpo Philipsen e l’Alpecin-Deceuninck, perchè l’infortunio è accaduto a pochi giorni dalla Milano-Sanremo, dove il belga avrebbe dovuto difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Le sue condizioni saranno valutate nelle prossime ore, ma la preoccupazione nel team è palpabile: anche un piccolo infortunio potrebbe compromettere le sue chance di prendere il via alla classicissima di primavera, anche se le news dell’ultimo ora lo danno tra i partenti.
Tornando alla 79a edizion della Nokere Koerse, si è trattato di una corsa combattuta fin dalle prime battute, infiammate da una fuga coraggiosa promossa da Rasmus Bogh Wallin (Uno-X Mobility), Jelle Jannik (Unibet Tietema Rockets), Alex Colman (Team Flanders Baloise) e Lennert Teugels (Tarteletto-Isorex). Nonostante un vantaggio mai troppo consistente, il quartetto ha saputo resistere a lungo al ritorno del gruppo, anche quando a movimentare la corsa ci ha pensato Florian Vermeersch (UAE Team Emirates XRG) con un primo attacco a 80 km dall’arrivo.
Il vero show è iniziato a 40 chilometri dalla conclusione, quando Philipsen ha deciso di passare all’azione con un primo attacco, confermando le sue ambizioni di vittoria. Il belga ha poi continuato a muoversi nel finale, mantenendosi sempre nelle prime posizioni, fino al drammatico epilogo che lo ha visto finire rovinosamente a terra.
Alla fine, lo sprint ha premiato un Eekhoff perfetto, capace di partire lungo e gestire il ritorno degli avversari, scrivendo il suo nome nell’albo d’oro della Nokere Koerse. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla condizione che Philipsen potrà fornire sabato prossimo alla Sanremo.

Mario Prato

IN CIMA A SUPERGA INFURIA DEL TORO. PRIMA VITTORIA MESSICANA ALLA MILANO – TORINO

marzo 19, 2025 by Redazione  
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Isaac del Toro vince di testa e di cuore una Milano – Torino molto selettiva, che ritorna a Superga dopo quattro anni. Il ciclista messicano è abile a superare nell’ultimo km prima Tobias Halland Johannessen (Team Uno X Mobility) e poi Ben Tulett (Team Visma Lease a Bike)

Dopo quattro anni la Milano – Torino torna al vecchio percorso con la doppia ascesa finale verso la Basilica di Superga. L’ultima volta, nel 2021, a vincere fu Primoz Roglic (Team Jumbo Visma). Quest’anno Alberto Bettiol (Team XDS Astana) parte con il dorsale numero 1 e prova a difendere la vittoria ottenuta nel 2024 su un percorso completamente diverso. La squadra punto di riferimento della corsa sarà come al solito l’UAE Team Emirates XRG che ha il Isaac del Toro e Adam Yates i due ciclisti più adatti alle pendenze della salita finale. Da segnalare che ai nastri di partenza, oltre a Bettiol, erano presenti altri due vincitori della Milano – Torino: Diego Ulissi (Team XDS Astana) vincitore nel 2013 e Michael Woods (Team Israel Premier Tech) vincitore nel 2019. Dopo una trentina di km dalla partenza di Rho si formava la fuga di giornata grazie all’azione di cinque ciclisti ovvero Jonas Rutsch (Team Intermarché Wanty), Nariyuki Masuda (JCL Team UKYO), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta), Davide Baldaccini e Kristian Sbaragli (Team Solution Tech – Vini Fantini). Le squadre più impegnate all’inseguimento erano l’UAE Team Emirates XRG ed la Tudor Pro Cycling Team. Una caduta a 114 costringeva al ritiro Michael Woods. Il ritmo impetuoso impresso dall’UAE Team XRG nella prima scalata verso Superga si faceva sentire nelle gambe del gruppo che affrontava l’ascesa finale forte di una trentina scarsa di unità, mentre la fuga perdeva pezzi irrimediabilmente. Rutsch era l’ultimo fuggitivo ad essere ripreso dal gruppo a circa 5 km dalla conclusione. Il primo attacco vero e proprio lo portava Anders Halland Johannessen (Team Uno X Mobility) a 4 km dall’arrivo. Rispondevano all’attacco del ciclista norvegese prima Adam Yates (UAE Team Emirates) e poi Ben Tulett (Team Visma Lease a Bike). Tobias Halland Johannessen (Team Uno x Mobility) prendeva il posto del fratello nelle prime posizioni del gruppo quando mancavano circa 3 km alla fine. Anche Isaac del Toro (UAE Team Emirates) recuperava posizioni e si faceva vedere nelle primissime posizioni del gruppo. Sotto lo striscione dell’ultimo km attaccava con decisione ma forse troppo presto Halland Johannessen che si faceva superare nel giro di un centinaio di metri da Tulett il quale a sua volta non riusciva a fare il vuoto e veniva anzi prima affiancato e poi superato da Del Toro negli ultimi metri, Il ciclista messicano andava così a vincere la sua prima Milano – Torino, che coincideva anche con la prima vittoria di un ciclista messicano in 106 edizioni. A un secondo di ritardo Tules si piazzava in seconda posizione mentre Halland Johannessen era terzo a 9 secondi di ritardo da Del Toro. Chiudevano la top five Adam Yates a 24 secondi di ritardo da Del Toro ed Einer Rubio (Team Movistar) a 27 secondi di ritardo da Del Toro. L’unico italiano nella top ten era Lorenzo Fortunato (Team XDS Astana), ottavo a 38 secondi di ritardo da Del Toro, alla prima vittoria stagionale. Adesso tutte le attenzioni degli appassionati si concentreranno nel week end quando la Milano – Sanremo, prima Monumento del 2025, infiammerà la riviera ligure.

Antonio Scarfone

Isaac del Toro vince la Milano - Torino 2025 (foto: Getty Images)

Isaac del Toro vince la Milano - Torino 2025 (foto: Getty Images)

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