10-10-2024
ottobre 10, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
GRAN PIEMONTE
Lo statunitense Neilson Powless (EF Education – EasyPost) si è imposto nella corsa italiana, Valdengo – Borgomanero, percorrendo 182 Km in 3h57′36″, alla media di 45.96 Km/h. Ha preceduto di 7″ il neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech) e lo spagnolo Alex Aranburu (Movistar Team). Miglior italiano Filippo Magli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 4° a 7″
TOUR OF TAIHU LAKE (Cina)
Il belga Steffen De Schuyteneer (Lotto Dstny Development Team) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Qidong, percorrendo 78.6 Km in 1h38′39″, alla media di 47.805 Km/h. Ha preceduto allo sprint gli estoni Rait Ärm (Van Rysel – Roubaix) e Martin Laas (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team). Miglior italiano Attilio Viviani (Team Corratec – Vini Fantini), 18°. Laas è ancora leader della classifica con 3″ su De Schuyteneer e 8″ su Ärm. Miglior italiano Jakub Mareczko (Team Corratec – Vini Fantini), 28° a 14″
VUELTA CICLISTA A VENEZUELA
Il colombiano Javier Ernesto Jamaica (Team Medellín – EPM) si è imposto nella quinta tappa, Barquisimeto – Nirgua, percorrendo 135 Km in 3h20′45″, alla media di 40.349 Km/h. Ha preceduto di 2″ il venezuelano Roniel Campos (Team La Guacamaya INDET Trujillo) e 44″ il connazionale Walter Vargas (Team Medellín – EPM). Nessun italiano in gara. Vargas è ancora leader della classifica con 24″ su Jamaica e 1′52″ sul venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo-Orbea)
SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta anche nella terza tappa, circuito di Zeewolde, percorrendo 148.4 Km in 3h20′03″, alla media di 44.509 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek) e la belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime). La britannica Zoe Bäckstedt (Canyon//SRAM Racing) è ancora leader della classifica con 3″ sulla Kopecky e 8″ sull’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek). Miglior italiana la Balsamo, 8° a 36″
09-10-2024
ottobre 9, 2024 by Redazione
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TOUR OF TAIHU LAKE (Cina)
L’estone Martin Laas (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team) si è imposto nella prima tappa, circuito di Wuxi, percorrendo 103 Km in 2h04′27″, alla media di 49.658 Km/h. Ha preceduto allo sprint il cinese Kuicheng Wang (Bodywrap Men’s Cycling Team) e il polacco Tobiasz Pawlak (Mazowsze Serce Polski). Miglior italiano Jakub Mareczko (Team Corratec – Vini Fantini), 19°. Laas è il primo leader della classifica con 4″ su Wang e Pawlak. Miglior italiano Mareczko, 23° a 10″
VUELTA CICLISTA A VENEZUELA
Il colombiano Walter Vargas (Team Medellín – EPM) si è imposto nella quarta tappa, circuito a cronometro di Barquisimeto, percorrendo 25 Km in 28′43″, alla media di 52.234 Km/h. Ha preceduto di 1′20″ il connazionale Javier Ernesto Jamaica (Team Medellín – EPM) e di 2′03″ il connazionale Samuel Florez (Team Medellín – EPM). Nessun italiano in gara. Vargas è il nuovo leader della classifica con 1′14″ su Jamaica e 1′48″ sul venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo-Orbea)
SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella seconda tappa, Coevorden – Assen, percorrendo 154.8 Km in 3h44′34″, alla media di 41.36 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek) e la connazionale Charlotte Kool (Team Dsm-Firmenich PostNL). La britannica Zoe Bäckstedt (Canyon//SRAM Racing) è ancora leader della classifica con 7″ sull’olandese Lieke Nooijen (Team Visma | Lease a Bike) e 8″ sull’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek), 11° a 36″
08-10-2024
ottobre 8, 2024 by Redazione
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TRE VALLI VARESINE
La 103a edizione della corsa italiana, che si sarebbe dovuta disputare tra Busto Arsizio e Varese su di un tracciato di 200.3 Km, è stata interrotta e annullata a causa del maltempo a poco più di 100 Km dall’arrivo.
TRE VALLI VARESINE WOMEN’S RACE
La francese Cédrine Kerbaol (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team) si è imposta nella corsa italiana, Busto Arsizio – Varese, percorrendo 108.7 Km (gara accorciata di circa 28 Km a causa del maltempo) in 2h48′58″, alla media di 37.276 Km/h. Ha preceduto di 13″ l’italiana Silvia Persico (UAE Team ADQ) e la tedesca Liane Lippert (Movistar Team)
VUELTA CICLISTA A VENEZUELA
IN AGGIORNAMENTO
Il venezuelano Edwin Yair Torres (Lotería del Táchira) si è imposto nella terza tappa, Monay – Barquisimeto, percorrendo 205 Km in 4h53′29″, alla media di 41.91 Km/h. Ha preceduto allo sprint i connazionali Arlex Mendez (Lotería del Táchira) e Roniel Campos (Team La Guacamaya INDET Trujillo). Nessun italiano in gara. Il colombiano David Alejandro Gonzalez (Team Medellín – EPM) è ancora leader della classifica con 8″ sul venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo-Orbea) e 43″ sul venezuelano Luis Pinto (MU Training – País de Futuro)
SIMAC LADIES TOUR (Paesi Bassi)
La britannica Zoe Bäckstedt (Canyon//SRAM Racing) si è imposta nella prima tappa, circuito a cronometro di Gennep, percorrendo 10.1 Km in 12′40″, alla media di 47.794 Km/h. Ha preceduto di 7″ l’olandese Lieke Nooijen (Team Visma | Lease a Bike) e di 8″ l’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek). Miglior italiana Elisa Longo Borghini (Lidl – Trek), 11° a 36″. La Bäckstedt è la prima leader della classifica con 7″ sulla Nooijen e 8″ sulla Van Dijk (Lidl – Trek). Miglior italiana la Longo Borghini, 11° a 36″
STAN VAN TRICHT VINCE LA COPPA BERNOCCHI 2024
Nel secondo atto del Trittico Lombardo spazio alle seconde linee, nonostante la presenza ai nastri di partenza di nomi altisonanti come Roglic, Evenepoel ed Hirschi. Vince in una volata ristretta Stan van Tricht (Team Alpecin Deceuninck) che si impone su Alex Baudin (Team Decathlon AG2R LA Mondiale) e Roger Adrià (Team Red Bull – Bora Hansgrohe)
La Coppa Bernocchi, secondo atto del Trittico Lombardo, parte e termina a Legnano e vede nella parte centrale del tracciato le maggiori insidie altimetriche con il circuito del Piccolo Stelvio che verrà affrontato per sette volte. Oltre alla salita citata di 1 km e 600 metri al 6.2%, i ciclisti dovranno scalare anche la breve salita di San Pancrazio, lunga poco più di 500 metri ma con una pendenza superiore all’8%. Dopo lo scollinamento dell’ultimo Piccolo Stelvio mancheranno una trentina di km alla conclusione, inframmezzati dal breve tratto il salita di Ceppine con pendenze che arrivano al 10%. Marc Hirschi (UAE Team Emirates) parte come uomo da battere dopo la vittoria di ieri alla Coppa Agostoni ma il ciclista svizzero dovrà fare i conti con avversari temibili, primo tra tutti Remco Evenepoel (Team Soudal Quick Step), vincitore della Coppa Bernocchi nel 2021. Dopo 15 km dalla partenza si formava la fuga di giornata grazie all’azione di Bart Lemmen (Team Visma Lease a Bike), Stan Van Tricht (Team Alpecin Deceuninck), Anthony Perez (Team Cofidis), Pierre Latour (Team Total Energies) ed Alessandro Pinarello (Team VF Bardiani CSF Faizanè). Al termine dei primi due giri del circuito, la fuga aveva un vantaggio di circa 4 minuti e mezzo sul gruppo tirato dagli uomini della Soudal Quick Step. Sul quarto passaggio sul Piccolo Stelvio Remco Evenepoel tentava l’attacco insieme al compagno di squadra Mauri Vansevenant. Alle loro spalle si portavano Marc Hirschi e Pavel Sivakov (UAE Team Emirates). Il primo gruppo inseguitore si avvantaggiava sul gruppo principale si una ventina di secondi salvo poi essere ripreso ad una quarantina di m dalla conclusione. A questo punto scattavano Roger Adria (Team Red Bull Bora Hansgrohe), Neilson Powless (Team EF Education EasyPost), Alex Baudin (Team Decathlon AG2R LA Mondiale) e lo stesso Sivakov. Nel frattempo Bart Lemmen si avvantaggiava sui compagni di fuga e scollinava tutto solo sull’ultimo Piccolo Stelvio quando mancavano una trentina di km alla conclusione. Il ciclista della Visma Lease a Bike doveva gestire una ventina di secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore di cui facevano parte anche Pinarello e Van Tricht, staccatisi precedentemente dalla testa della corsa. Lemmen veniva ripreso a 1 km dalla conclusione e nella volata a sette ad avere la meglio era Van Tricht che si imponeva su Baudin e Adrià. Chiudevano la top five Powless in quarta posizione e Lemmen in quinta posizione mentre il gruppo giungeva con un ritardo di 1 minuto e 27 secondi regolato da Dorian Godon (Team Decathlon AG2R LA Mondiale). Per Van Tricht è la prima vittoria in carriera dopo essere salito sul podio in qualche corsa minore. Inoltre per la prima volta nella storia, la Coppa Bernocchi non vede un ciclista italiano sul podio. Domani il Trittico Lombatdo si conclude con la Tre Valli Varesine, nobilitata dalla presenza di Tadej Pogacar che dopo la vittoria di Mondiali e Giro dell’Emilia preparerà al meglio l’assalto al Giro di Lombardia.
Antonio Scarfone
CRO RACE 2024: L’ULTIMA TAPPA È DI KOGUT, MCNULTY SI IMPONE IN CLASSIFICA
Successo israeliano nell’ultima tappa della CRO Race. Kogut ha regolato il gruppo davanti ai due norvegesi Kristoff e Gudmestad. Primo italiano Bruttomesso, quinto. La corsa a tappe è andata allo statunitense McNulty davanti a Lund Andresen e Wright, che ha scavalcato il compagno di squadra Zambanini
La sesta ed ultima tappa della CRO Race 2024 ha visto il successo in una volata a ranghi compatti di Oded Kogut (Israel – Premier Tech). L’israeliano ha colto il successo rimontando Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), terza piazza per Tord Gudmestad (Uno-X Mobility). A seguire si sono piazzati Ben Turner (INEOS Grenadiers), Alberto Bruttomesso (Bahrain – Victorious), Orluis Aular (Caja Rural – Seguros RGA), Jakub Kaczmarek (Mazowsze Serce Polski), Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates), Sam Welsford (Red Bull – BORA – hansgrohe) e Robin Froidevaux (Tudor Pro Cycling Team).
Con l’arrivo della tappa sul tragardo di Zagabria si è conclusa questa CRO Race 2024 che è andata per 8″ allo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates), nonostante il danese Tobias Lund Andresen (Team Dsm-Firmenich PostNL) gli abbia rosicchiato 6″ raccogliendo abbuoni lungo la strada. Gli abbuoni sono, invece, risultati decisivi per la terza piazza dove il londinese Fred Wright (Bahrain – Victorious), grazie allla bonificazione di un secondo conquistata ad un traguardo volante, ha scavalcato il compagno di squadra Edoardo Zambanini.
Per quanto riguarda le altre classifiche, Lund Andresen si consola ampiamente con il primato in quella a punti e quella dei giovani. Quella dei GPM è andata all’olandese Axel van der Tuuk (Metec – SOLARWATT p/b Mantel), mentre quella a squadre se l’è aggiudicata il Team Dsm-Firmenich PostNL.
Per quanto riguarda i corridori italiani i migliori piazzamenti, oltre al 4° posto di Zambanini in classiica, troviamo Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa) secondo nella Classifica a punti e di nuovo Zambanini 4° nella classifica dei GPM. L’unico squadra italiana al via, il Team Polti Kometa, ha chiuso in settima posizione su venti squadre partecipanti.
Mario Prato
07-10-2024
ottobre 7, 2024 by Redazione
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COPPA BERNOCCHI – GP BANCO BPM
Il belga Stan Van Tricht (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Legnano, percorrendo 174.3 Km in 3h50′07″, alla media di 45.457 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Alex Baudin (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e lo spagnolo Roger Adrià (Red Bull – BORA – Hansgrohe). Miglior italiano Alessandro Pinarello (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 7° a 5″.
VUELTA CICLISTA A VENEZUELA
Il venezuelano Luis Pinto (MU Training – País de Futuro) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Valera, percorrendo 117 Km in 2h57′57″, alla media di 39.449 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Arlex Mendez (Lotería del Táchira) e il colombiano Javier Ernesto Jamaica (Team Medellín – EPM). Nessun italiano in gara. Il colombiano David Alejandro Gonzalez (Team Medellín – EPM) è ancora leader della classifica con 6″ sul venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo-Orbea) e 43″ su Pinto
LAPORTE TRIONFA NEL FANGO E SOTTO LA PIOGGIA. E’ SUA LA PARIGI – TOURS 2024
La Parigi – Tours si trasforma sotto la pioggia in una Parigi – Roubaix ed ha vincere tra gli sterrati infangati della Loira è Christophe Laporte (Team Visma Lease a Bike) che ha la meglio su Mathias Vacek (Team Lidl Trek) mentre Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) chiude in terza posizione
La 118° edizione della Parigi Tours è lunga 213.8 km, parte da Chartres e termina sulla mitica Avenue de Grammont di Tours. La corsa si deciderà negli ultimi 60 km quando si affronteranno gli sterrati e le cotes tra i vigneti della Loira. Alla partenza sono davvero tanti i ciclisti che possono ambire al successo, dai velocisti, ai passisti veloci, agli attaccanti più o meno nati. Ai nastri di partenza è presente anche Riley Sheehan (Team Israel Premier Tech), vincitore lo scorso anno in un finale pieno di colpi di scena. L’edizione di quest’anno sarà indurita dal meteo, visto che è prevista pioggia lungo tutto il percorso. La fuga di giornata si concretizzava dopo una decina di km grazie all’azione di Edoardo Affini (Team Visma Lease a Bike), Mikel Retegi (Team Kern Pharma), Ceriel Desal (Team Bingoal WB) ed Enzo Boulet (Team CIC U Nantes Atlantique). La fuga raggiungeva un vantaggio massimo di 5 minuti e 30 secondi dopo 40 km. Il fondo scivoloso a causa della pioggia provocava diverse cadute tra cui quelle di Arnaud De Lie (Team Lotto Dstny), Paul Penhoet (Team Gruopama FDJ), Ethan Vernon (Team Israel Premier Tech), Thomas Gachignard (Team TotalEnergies), Per Strand Hagenes (Team Visma Lease a Bike) e Sander De Pestel (Team Decathlon AG2R La Mondiale). A circa 50 km dalla conclusione Mads Pedersen (Team Lidl Trek) raggiungeva Affini in testa alla corsa. Il ciclista italiano era l’ultimo fuggitivo rimasto in avanscoperta. La coppia di testa pur cercando di collaborare, non guadagnava terreno rispetto al gruppo inseguitore, a sua volta molto spezzettato. A poco meno di 30 km dalla conclusione un’improvvisa accelerazione di Christophe Laporte (Team Visma Lease a Bike) e Mathias Vacek (Team Lidl Trek), raggiungevano Affini e Pedersen che quasi come in una staffetta si facevano da parte per i nuovi compagni di squadra. Questa volta Vacek e Laporte guadagnavano sul resto del gruppo fino ad una quarantina di secondi. Il ceco ed il francese si sarebbero giocati la vittoria sull’Avenue de Grammont. Era La porte ad avere la meglio su Vacek mentre Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck) regolava il gruppetto dei ritardatari a 21 secondi di ritardo. Chiudevano la top five Mike Teunissen (Team Intermarchè Wanty) ed Alexis Renard (Team Cofidis), rispettivamente in quarta ed in quinta posizione. Il primo italiano all’arrivo era Matteo Trentin (Team Tudor Pro Cycling), che si classificava in undicesima posizione. Per Laporte, dopo alcune top five spalmate tra le corse di primavera (Omloop Het Nieuwsblad e Kuurne . Bruxelles – Kuurne) e quelle estive, dove ha comunque raccolto una medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici, quella di oggi è la prima vittoria stagionale.
Antonio Scarfone
COPPA AGOSTONI, ANCHE LA CORSA BRIANZOLA FINISCE NEL CARNIERE DI HIRSCHI
È un vero e proprio autunno d’oro quello dello scatenato corridore elvetico, che nel giro di un mese ha fatto incetta di vittorie in semiclassiche italiane. Dopo il GP di Larciano, la Coppa Sabatini e il Memorial Pantani è arrivata la Coppa Agostoni, sempre a firma di Marc Hirschi.
La Coppa Agostoni è una gara di altri tempi, di quelle che una volta scandivano le settimane tra la fine del Tour e le corse importanti di fine stagione, Mondiale e Giro di Lombardia in particolare, e che per questo motivo erano spesso frequentate da campioni desiderosi di arrotondare i loro guadagni e i loro palmares. Ai suoi tempi d’oro, che iniziano negli anni ’60 (esiste dal 1946), questa corsa è stata vinta da tutti i grandi nomi del ciclismo italiano (Gimondi, Bitossi, Moser, Saronni e Bugno) e anche da alcuni stranieri di grande fama, fra cui l’onnipresente Merckx, De Vlaeminck, Ullrich e Jalabert.
Relegata a ottobre dopo il terremoto causato dallo spostamento della Vuelta a fine Agosto, la Coppa Agostoni fa oggi parte di quello che chiamano “trittico lombardo” insieme ad altre due gare che hanno subito la stessa sorte: la Coppa Bernocchi, in programma domani, e la Tre Valli Varesine, che si correrà martedì. La gara odierna si corre come sempre nei dintorni di Lissone, importante città della Brianza: dei suoi 167 chilometri due terzi circa saranno disputati in un circuito di 28 chilometri (da percorrere 4 volte) sulle Prealpi, dove si affronteranno le uniche salite di qualche importanza: il “Sirtori” (1,5 km. al 5,5%), il “Colle Brianza” (quasi 4 km al 6.3%) e il “Lissolo” (2 km al 6,6%), quanto basta per sperare in un esito diverso dalla volata di gruppo, che negli anni ’10 stava diventando abbastanza frequente.
La partenza è data alle ore 12.30, con tempo finalmente sereno ma piuttosto freddo; il favorito è di gran lunga lo svizzero Marc Hirschi (UAE Team Emirates), che nelle ultime settimane ha vinto molte gare in linea di media importanza, fra cui la Classica di San Sebastian, la Coppa Sabatini e il memorial Pantani, e si è piazzato sesto in un Mondiale molto duro e selettivo. Quest’anno vanta 9 vittorie, bilancio che farebbe gola a molti corridori, e certamente spera di fare cifra tonda. A contendergli il successo il compagno di squadra Tim Wellens, recente vincitore del Renewi Tour, il britannico Simon Yates (Team Jayco AlUla), ben piazzato ieri al Giro dell’Emilia, e il nostro Alberto Bettiol (Astana Qazaqstan Team), che dopo un buon avvio di stagione (culminato nella vittoria al Campionato italiano) non è più riuscito a cogliere risultati di rilievo e sta cercando di ritrovare una forma almeno decente.
Dopo un avvio sonnolento (neanche movimentato dalla consueta fuga dalla lunga distanza) i corridori entrano nel circuito prealpino dopo 24 chilometri di corsa e iniziano a frazionarsi già sulla prima salita, nonostante non parta nessuna fuga. Alla fine del primo giro si ritrovano al comando una trentina di corridori, con i migliori in un secondo gruppetto ad un minuto circa; la UAE, in questa occasione, non può tirare a tutta, dato che nel primo gruppo vi sono due gregari di lusso come il giovane svizzero Jan Christen e il navigato Rafal Majka (quest’ultimo a sua volta reduce dal Giro dell’Emilia) che potrebbero giocarsi la vittoria. La situazione sembra stabilizzarsi, ma nel corso del terzo giro il nostro Filippo Conca, modesto gregario della Q36.5 Pro Cycling Team il cui palmares è praticamente vuoto, si lancia in un’azione solitaria e raggiunge a sua volta un minuto di vantaggio. Verso la fine di questo giro i gruppi si ricongiungono e Conca si ritrova da solo, a cercare gloria effimera in un’azione coraggiosa ma senza speranza: all’inizio del quarto giro, sulla salita di Sirtori, viene raggiunto da cinque corridori usciti dal gruppo. Tra questi ci sono il francese Guillaume Martin (Cofidis), che quest’anno ha corso Tour e Vuelta piazzandosi a ridosso dei primi 10 in entrambe le corse, e l’altro transalpino Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale Team), vincitore di una tappa al Giro 2023. Dietro di loro il gruppo si sfilaccia nuovamente, riducendosi a una ventina di corridori, fra i quali stavolta sono presenti molti dei favoriti. Finalmente, sulla salita di Colle Brianza, unica del percorso lunga e impegnativa, si muove Hirschi, che in pochi minuti si riporta sui battistrada: con lui altri 5 corridori, fra cui lo spagnolo Alex Aranburu (Movistar Team), campione nazionale in carica, e il francese Romain Grégoire (Groupama – FDJ). In discesa l’azione di Hirschi si affievolisce e il gruppo dei migliori si ricompatta. Tra questi sono presenti Majka, Bettiol e il francese Clément Champoussin (Arkéa – B&B Hotels), che meno di un mese fa ha vinto a sorpresa il Giro di Toscana. Dispersi Wellens, Yates, Christen, segnalati a 2 minuti. Sul Lissolo, ultima salita della giornata, ci riprovano Hirschi, Aranburu e Gregoire; con loro anche il giovane francese Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team). In cima alla salita il loro vantaggio è di 30 secondi: sarà questa l’azione decisiva? A lungo la risposta rimane incerta. Alla fine del circuito, quando il percorso torna a dirigersi verso il traguardo di Lissone, il vantaggio dei quattro è salito ad un minuto sul gruppo principale (ora composto da una ventina di corridori) e, nonostante la loro collaborazione non sia sempre quella ideale, da dietro non riescono più a rientrare. Ma ben presto partono una serie di attacchi e contrattacchi, da parte di corridori che sperano di riportarsi sui battistrada, e il distacco scende a 30 secondi, a volte anche meno. Avvertiti del pericolo, Hirschi e i compagni di fuga iniziano a collaborare seriamente e a 10 chilometri dall’arrivo mantengono una ventina di secondi sui primi inseguitori, tra i quali vi sono Martin, Conca e il nostro Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), che al Giro di quest’anno ha vinto la tappa di Sappada. A 6 chilometri il loro vantaggio è sceso a 17 secondi ed ai meno 4, dopo un velleitario scatto di Gregoire che pone fine alla ritrovata collaborazione, sembrano fermarsi: Aranburu ne approfitta con uno scatto più energico di quello del francese, ma anche il suo tentativo fallisce quando mancano 2 chilometri. Gli inseguitori, forse stanchi dopo una rincorsa che dura da 30 chilometri, non sanno sfruttare il momento favorevole e i fuggitivi, che sembravano quasi spacciati, arrivano a giocarsi la vittoria in volata. Gregoire è nuovamente il primo a scattare, ma alla fine è proprio Hirschi, ben più esperto e veloce, a spuntarla nettamente dopo aver preso la sua ruota: e cifra tonda sia! Gregoire è secondo, Lapeira è terzo, Aranburu arriva quarto, un po’ staccato. A 32 secondi il nostro Vincenzo Albanese (Arkéa – B&B Hotels), primo degli italiani, regola il gruppetto degli inseguitori. Conca è nono, Vendrame 11esimo, un discreto Bettiol 15esimo. Arrivano in 70. Unico nome importante fra i ritirati, Jan Christen, che sembra aver perso l’ottima forma mostrata ai mondiali.
Andrea Carta
06-10-2024
ottobre 6, 2024 by Redazione
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COPPA AGOSTONI – GIRO DELLE BRIANZE
L’elvetico Marc Hirschi (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Lissone, percorrendo 166.7 Km in 3h59′08″, alla media di 41.826 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Romain Grégoire (Groupama – FDJ) e di 1″ il francese Paul Lapeira (Decathlon AG2R La Mondiale Team). Miglior italiano Vincenzo Albanese (Arkéa – B&B Hotels), 5° a 31″
PARIGI-TOURS
Il francese Christophe Laporte (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella corsa francese, Chartres – Tours, percorrendo 213.8 Km in 5h00′27″, alla media di 42.696 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Mathias Vacek (Lidl – Trek) e di 21″ il belga Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team), 11° a 21″
PARIGI-TOURS ESPOIRS (Under23)
Il francese Antoine L’Hote )Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) si è imposto nella corsa francese, Bonneval – Tours, percorrendo 178.9 Km in 4h08′57″, alla media di 43.117 Km/h. Ha preceduto di 11″ il danese Pelle Køster Mikkelsen (Team ColoQuick) e di 21″ il norvegese Halvor Dolven (Uno-X Mobility Development Team). Miglior italiano Giosuè Epis (Arkéa – B&B Hôtels Continentale), 15° a 51″
CRO RACE (Croazia)
L’israeliano Oded Kogut (Israel – Premier Tech) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Sveta Nedelja – Zagabria, percorrendo 157.5 Km in 3h16′07″, alla media di 48.186 Km/h. Ha preceduto allo sprint i norvegesi Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) e Tord Gudmestad (Uno-X Mobility). Miglior italiano Alberto Bruttomesso (Bahrain – Victorious), 5°. Lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates) è ancora leader della classifica con 8″ sul danese Tobias Lund Andresen (Team Dsm-Firmenich PostNL) e 27″ sul britannico Fred Wright (Bahrain – Victorious). Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious), 4° a 28″
PETRONAS TOUR DE LANGKAWI (Malesia)
L’italiano Matteo Malucelli (JCL Team UKYO) si è imposto anche nell’ottava ed ultima tappa, circuito di Bintulu, percorrendo 147.5 Km in 3h07′38″, alla media di 47.166 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) e il russo Gleb Syritsa (Astana Qazaqstan Team). Il britannico Max Poole (Team Dsm-Firmenich PostNL) si impone in classifica con 13″ sull’italiano Thomas Pesenti (JCL Team UKYO) e 20″ sullo spagnolo Unai Iribar (Equipo Kern Pharma)
GRAND PRIX D’ONGOLA
L’algerino Oussama Abdellah Mimoun (nazionale algerina) si è imposto nella corsa camerunense percorrendo 105 Km in 3h33′05″, alla media di 41.154 Km/h. Ha preceduto di 3′12″ il connazionale Yacine Hamza (nazionale algerina) e il belga Wannes Heylen (Cycling Vlaanderen). Nessun italiano in gara
VUELTA CICLISTA A VENEZUELA
Il colombiano David Alejandro Gonzalez (Team Medellín – EPM) si è imposto nella prima tappa, circuito di Mérida, percorrendo 109 Km in 2h17′55″, alla media di 47.42 Km/h. Ha preceduto di 6″ il venezuelano Luis Guillermo Mora (Gobernación Trujillo-Orbea) e di 37″ il connazionale Julián Cardona (Team Medellín – EPM). Nessun italiano in gara. Gonzalez è il primo leader della classifica con 8″ su Mora e 47″ su Cardona
CRO RACE 2024: KRISTOFF È NUOVAMENTE IL PIÙ VELOCE
Nonostante l’accorciamento per problemi viari, la quinta tappa non ha perso le sue caratteristiche di tappa adatta alle ruote veloci. La vittoria è, infatti, andata ad Alexander Kristoff che si è imposto su Oded Kogut, Giovanni Lonardi e il resto del plotone. In classifica Brandon McNulty è ancora leader inseguito da Tobias Lund Andresen, che grazie agli abbuoni raccolti per strada ha ridotto il suo ritardo.
La quinta tappa doveva essere la più lunga tra le sei in programma. Giove Pluvio però ci ha messo lo zampino, costringendo gli organizzatori a prendere provvedimenti. Alcune strade allagate nella prima parte di percorso hanno fatto si che la partenza venisse spostata da Ozalj a Bosiljevo portando il chilometraggio da 167 ad un centinaio di chilometri senza snaturare le caratteristiche della frazione, dedicata alle ruote veloci.
La vittoria è così andata a colui che già si era imposto nella prima frazione, ovvero Alexander Kristoff. L’esperto norvegese della Uno-X Mobility si è imposto su Oded Kogut (Israel – Premier Tech) e Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa), saliti con il norvegese sul podio di giornata. Interessante quarta posizione per Tobias Lund Andresen (Team dsm-firmenich PostNL, capace di raggranellare strada facendo 8″ di abbuono utilissimi in chiave classifica generale. A seguire completano la TopTen Ben Turner (INEOS Grenadiers), Tord Gudmestad (Uno-X Mobility), Mirco Maestri (Team Polti Kometa), Sam Welsford (Red Bull – BORA – hansgrohe), Campbell Stewart (Team Jayco AlUla) e Alberto Bruttomesso (Bahrain – Victorious).
Nonostante il danese cominci ad insediarne la leadership, lo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates) a una tappa al termine continua a guidare la classifica con 14″ sul rivale e 28″ sull’italiano Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious).
Oggi sarà il giorno decisivo anche se la Sveta Nedelja – Zagabria di 157.5 Km non presenta difficoltà altimetriche. La classifica generale potrebbe essere quindi decisa dagli abbuoni distribuiti lungo il percorso più che da quelli sul traguardo, che – salvo sorprese – saranno appannaggio dei velocisti.
Mario Prato