LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): FUENTE DEL MAESTRE – SIVIGLIA

agosto 20, 2024 by Redazione  
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Dopo il primo arrivo in salita si corre la tappa più facile della Vuelta 2024. A Siviglia andrà in scena un appassionante poi ci sarà il “rompete le righe” per i velocisti, che ritroveremo sul palcoscenico del Giro di Spagna solo tra 14 giorni, in un’edizione della corsa iberica davvero avara di occasione per le ruote veloci.

Sembra strano dirlo, ma siamo solo al quinto giorno di gara e già stiamo a parlare di penultima occasione per i velocisti. La prossima (ed ultima) tappa a loro dedicata si disputerà tra due settimane, in mezzo si dovranno affrontare frazioni molto impegnative e così all’appuntamento con lo sprint a Santander diversi sprinter potrebbe anche non essere più in gara. Anche per questo motivo la quinta tappa è stata disegnata con mano leggera e, infatti, si tratterà della più facile tra le ventuno previste alla Vuelta 2024. Negli ultimi 52 Km non si inconteranno difficoltà altimetriche e sul piattone che anticipa l’ingresso nel capoluogo dell’Andalusìa andrà in scena lo spettacolo delle grandi manovre delle formazioni dei velocisti, impegnate prima a ridurre le distanze dai fuggitivi di giornata e poi a pilotare al meglio i propri uomini. Non sarà un lavoro facile, nonostante il tracciato scorrevole del finale, perchè le previsioni annunciano vento contrario e così non ci sarà il rischio che si verifichino i temuti “ventagli”, ma non si dovrà assolutamente far prendere troppo vantaggio alla fuga. Con il vento a sfavore, infatti, si farà il doppio della fatica per limare il gap e se fosse troppo elevato gli “evasori” potrebbero farcela.

La Torre dellOro a Siviglia e  l’altimetria della quinta tappa (www.viaggioinandalusia.it)

La Torre dell'Oro a Siviglia e l’altimetria della quinta tappa (www.viaggioinandalusia.it)

METEO VUELTA

Fuente del Maestre: cielo sereno, 35°C (percepiti 33°C), vento moderato da SO (5-19 Km/h), umidità al 24%
Bodonal de la Sierra (Km 46.6): nubi sparse, 34°C (percepiti 32°C), vento moderato da S (14-33 Km/h), umidità al 29%
Santa Olalla del Cala (Km 89): cielo sereno, 34°C (percepiti 33°C), vento moderato da S (17-36 Km/h), umidità al 29%
Siviglia: cielo sereno, 37°C (percepiti 38°C), vento moderato da SO (12-32 Km/h), umidità al 30%

GLI ORARI DELLA VUELTA

13.25: partenza da Fuente del Maestre
14.30: inizio diretta su Eurosport
16.45-17.10: traguardo volante di La Algaba (con abbuoni)
17.15-17.40: arrivo a Siviglia

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, il primo arrivo in salita è di Roglic: lo sloveno si prende anche la maglia rossa

Gazzetta dello Sport

Rogliču ni bil nihče kos. Oblekel je rdečo majico vodilnega (Nessuno poteva eguagliare Roglič. Indossava la maglia rossa del leader)

Delo – Slovenia

Roglic sends message to Vuelta rivals with ominous climb to red jersey (Roglic manda un messaggio ai rivali della Vuelta con una scalata minacciosa verso la maglia rossa)

The Guardian – Regno Unito

Roglic hace limpia (Roglic fa pulizia)

AS – Spagna

João Almeida não estava bem na Vuelta? Se calhar, até estava (João Almeida non stava andando bene alla Vuelta? Forse lo era)

Público – Portogallo

Roglic gagne d’un souffle et prend le maillot rouge (Roglic vince per un soffio e si prende la maglia rossa)

L’Équipe – Francia

Hij hief zijn arm al op om te juichen, maar Roglic verslaat onze landgenoot Lennert Van Eetvelt (23) op het nippertje op eerste aankomst bergtop Vuelta (Ha già alzato il braccio per esultare, ma Roglic batte di poco il nostro connazionale Lennert Van Eetvelt (23) al primo arrivo della Vuelta)

Het Nieuwsblad – Belgio

Roglic profiteert van blunderende Belg en slaat dubbelslag in Vuelta (Roglic approfitta di un errore belga e mette a segno la doppietta alla Vuelta)

De Telegraaf – Paesi Bassi

Selektive Bergankunft: Roglic gewinnt und schlüpft ins Rote Trikot (Arrivo selettivo in montagna: Roglic vince e indossa la maglia rossa)

Kicker – Germania

Primoz Roglic sprints to win steep summit finish at Spanish Vuelta and takes leader’s red jersey (Primoz Roglic sprinta per vincere il ripido arrivo in salita della Vuelta spagnola e conquista la maglia rossa di leader)

The Washington Post – USA

Brutal vuelco en la Vuelta a España tras primera llegada en alto: Primoz Roglic explotó la carrera (Brutale svolta alla Vuelta a España dopo il primo arrivo in quota: Primoz Roglic ha fatto esplodere la gara)

El Tiempo – Colombia

Primoz Roglic, nuevo líder de la La Vuelta a España 2024 con triunfo en la 4.ª etapa, en la que Richard Carapaz llegó en el puesto 25 – Richard Carapaz confiesa que el calor lo ‘liquidó’ en la 4.ª etapa de La Vuelta a España 2024 (Primoz Roglic, nuovo leader della Vuelta a España 2024 con la vittoria nella 4a tappa, nella quale Richard Carapaz arrivò 25° – Richard Carapaz confessa che il caldo lo ha ‘liquidato’ nella 4a tappa della Vuelta a España 2024)

El Universo – Ecuador

Roglic in red after sprinting to stage win in Spain (Roglic in rosso dopo lo sprint verso la vittoria di tappa in Spagna)

The West Australian – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quarta tappa, Plasencia – Pico Villuercas

1° Elie Gesbert
2° Tim Naberman a 1′25″
3° Edoardo Affini s.t.
4° Nico Denz a 2′16″
5° Jon Aberasturi s.t.

Classifica generale

1° Oscar Riesebeek
2° Alessandro De Marchi a 1′40″
3° Elie Gesbert a 2′48″
4° Ibon Ruiz a 3′57″
5° Jasha Sütterlin a 4′06″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

27 APRILE 1974 – 4a TAPPA: MARBELLA – SIVIGLIA (206 Km)

SEGUNDA VICTORIA DEL VELOZ VAN LINDEN

Con poca colaboración de la climatología

FOTOFINISH D’ALTURA ALLA VUELTA, ROGLIC DOMA IL PICO VILLUERCAS ED È GIÀ MAGLIA ROJA

agosto 20, 2024 by Redazione  
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Alla prima occasione utile il grande favorito per la vittoria finale, lo sloveno Primoz Roglic, si issa al vertice della classifica generale imponendosi al termine dell’irta ascesa al Pico Villuercas.

Il cielo è terso, senza una nuvola e col sole che picchia feroce (più di 35 gradi) quando la quarta tappa della Vuelta prende il via, finalmente da una località spagnola dopo tre giorni passati in Portogallo. Stamattina la corsa ci offre una classifica che ancora rispecchia quella della cronometro di Lisbona, con qualche modifica dovuta agli abbuoni delle ultime volate: Wout van Aert è quindi in maglia rossa. Il campione belga, la cui stagione è stata sino ad oggi un fallimento quasi totale, complice una disastrosa caduta a fine marzo dalla quale ha stentato a riprendersi, sembra aver ritrovato la forma migliore e, anche se non è considerato tra i protagonisti dell’impegnativo arrivo in salita di oggi, c’è molta curiosità riguardo alle sue ambizioni e alle sue reali possibilità.
Si parte alle 13.30 (ora italiana): inizialmente tutto procede secondo copione, con un primo gruppetto di attaccanti (fra cui Joshua Tarling) che prende il largo dopo la partenza ma si sfalda sul primo GPM di giornata, il Puerto de Cabezabellosa (2° categoria, 9 chilometri tra il 5 e il 6%, salita molto regolare). I pochi rimasti si disputano lo sprint, vinto dal belga Sylvain Moniquet della Lotto davanti al nostro Filippo Zana; con loro gli spagnoli Castrillo e Bizkarra e soprattutto l’esperto passista (quest’anno campione nazionale di Francia a cronometro) Bruno Armirail. Il gruppo lascia fare e al 40esimo chilometro inizia la prima salita davvero impegnativa: l’Alto de Piornal, 1° categoria, pendenze sempre tra il 5 e il 6%, regolari, ma una lunghezza di quasi 14 chilometri. Nonostante queste terribili premesse, attaccanti e inseguitori procedono senza spingere più di tanto, con i primi che in cima replicano la volata precedente: primo Moniquet, secondo Zana. Il gruppo, praticamente compatto, segue a tre minuti e mezzo.
Inizia una discesa lunga, tranquilla, non ripida né tecnica, quasi un’oasi di pace nel ciclismo moderno, funestato spesso da cadute a volte fatali. L’Estremadura, la regione in cui si corre interamente la tappa odierna, si apre offrendo ai corridori i suoi boschi e le sue colline, meno aspre e meno aride di quelle che caratterizzano la “meseta” della Spagna centrale. L’Estremadura è la regione più interna del paese e può essere considerata, a seconda dei punti di vista, la zona meno sviluppata o quella più selvaggia e interessante dal punto di vista naturalistico, con una densità di abitanti di soli 25/Kmq (la più bassa della Spagna) e i suoi parchi naturali (il Monfrague soprattutto) dove abbonda l’avifauna. Se i fuggitivi pensano a godersi il panorama e a risparmiare energie in vista del lungo tratto pianeggiante che li porterà verso il terzo GPM della giornata, nel gruppo inizia a darsi da fare la Bora, cosa che potrebbe indicare qualche velleità da parte di Primoz Roglic, d’altronde già adesso primo in classifica tra i molti aspiranti alla vittoria finale (è settimo, a 30 secondi da Van Aert, con Joao Almeida poco più indietro). A Jaraiz de la Vera il gruppo ha ripreso un minuto ai fuggitivi; al passaggio sul fiume Tietar, in fondo alla discesa, il loro vantaggio è sceso ancora ed è adesso di soli due minuti.
I boschi lasciano il passo a una pianura desolata, dalla quale spuntano radi alberi ingialliti; se non fosse per l’antropizzazione sempre presente, con case e campi coltivati che si alternano agli alberi, potremmo dire di essere nella savana: non ci sono forse adesso 40 gradi, per la gioia dei corridori? È invece questo il parco del Monfrague, quanto meno la sua parte più bassa. Per decine di chilometri fuggitivi e gruppo, sempre trainato dalla Bora di Roglic, procedono alla stessa andatura; poi, finalmente, l’elicottero inquadra il bacino di Arrocampo, che una diga separa dal fiume Tago: è qui che inizia la salita verso il terzo GPM, il Puerto de Miravete, dopo il passaggio sul rinascimentale ponte di Almaraz. Sono 8 chilometri al 4%, che non decideranno nulla, ma potrebbero riportare il gruppo sui fuggitivi. A condizione, naturalmente, che la Bora o un’altra squadra si mettesse a tirare seriamente; ma pur mantenendo la testa del gruppo quelli della Bora sembrano invece tirare i proverbiali remi in barca, almeno per il momento, mentre i fuggitivi si danno cambi regolari in attesa del terzo sprint di giornata. Qui, infine, qualcosa cambia: Armirail scatta e passa per primo, mentre dietro Zana e Moniquet invertono le posizioni. Il gruppo, che è salito ad andatura cicloturistica ed è ancora compatto, passa a 3 minuti. A questo punto è bene far notare che da tempo Armirail è anche il nuovo leader della classifica generale, ovviamente virtuale, ed anche Zana e Castrillo non sono messi affatto male. Sarà da vedere se sull’ultima salita, davvero impegnativa, i favoriti si muoveranno con decisione o, come succedeva talvolta in altri tempi, la fuga diventerà una “fuga bidone”, con un outsider che alla fine prenderà la maglia rossa.
Passato il Miravete la corsa si snoda lungo un altopiano con molti saliscendi, nella parte orientale del Monfrague a circa 500 metri di altezza; la pianura è un po’ più verde, pur con meno alberi, la temperatura appena più bassa. I corridori ritrovano qualche energia: a 39 chilometri dal traguardo Armirail, che forse spera davvero di prendersi la maglia rossa, lascia i compagni di fuga e cerca di involarsi verso la vittoria, raggiunto quasi subito da Castrillo, ma non dagli altri fuggitivi, che finiscono per demoralizzarsi ed essere ripresi dal gruppo, che, tirato con più decisione dalla Bora, si porta a due minuti dai due superstiti. A tirare sono adesso Nico Denz e Patrick Gamper (due gregari comunque non digiuni di vittorie importanti), con gli uomini più forti che vengono probabilmente risparmiati per la salita conclusiva. Dietro di loro si intravedono gli uomini della Visma, con Van Aert in prima fila: che il campione belga voglia davvero difendere il primato in classifica?
A 20 chilometri dalla fine si arriva a Retamosa e si esce dal Monfrague; il gruppo è sempre a 2 minuti, mentre Armirail continua a darsi da fare, con Castrillo che gli dà cambi regolari. I corridori entrano nelle cosiddette “gole” del fiume Almonte, in realtà una normale vallata circondata da vere montagne: è appunto su una di queste che la tappa andrà a terminare, sul Pico Villuercas, GPM di prima categoria lungo ben 14 chilometri, di cui gli ultimi 5 veramente duri, con un lungo tratto molto sopra il 10% (sino al 20%) e un finale comunque impegnativo, al 6-7%. A Roturas inizia la salita, il gruppo si porta ad un minuto e mezzo dai due battistrada e già ai -13 dal traguardo arriva il primo verdetto: Van Aert si stacca e lascia i gradi di capitano della Visma a Sepp Kuss; probabilmente il suo obiettivo diventa adesso la classifica a punti.
La salita, inizialmente, non è dura, e tutti sembrano tenere: il gruppo è ancora composto da 50 o 60 corridori, il ritmo non è indiavolato, e ancora a 10 chilometri dall’arrivo Armirail e Castrillo mantengono un minuto e 15 secondi di vantaggio. Nonostante i corridori della Bora, presto affiancati da quelli dell’UAE, continuino a mantenere la testa del gruppo, questo si allarga, con i favoriti che si guardano e nessuno che scatta. Lo spettro di Campo Imperatore aleggia, anche se le condizioni meteo – che di certo hanno il loro peso in questo temporeggiare – sono ben diverse. Ai 9 chilometri si entra nel paese di Navezuelas, col vantaggio dei due fuggitivi che si mantiene sopra al minuto. Si fosse in pianura, forse… ma non siamo in pianura, e mentre i corridori della Bora, che molto hanno lavorato, spariscono ad uno ad uno, quelli della UAE si portano in testa al gruppo: prima Soler, dopo Sivakov. I 50 uomini perdono pezzi, diventano 40, poi 30; Armirail e Castrillo mantengono 20 secondi ai -6, circa 15 ai -5, quando il percorso della tappa lascia la vallata e si inerpica verso il Pico Villuercas: qui inizia la parte durissima della salita, oltretutto resa ancora più difficile da una strada cementata, non asfaltata, e non molto larga. In compenso i tifosi, peraltro non molti, rimangono tranquilli sui lati della strada, diversamente da quanto siamo ormai abituati a vedere, da troppi anni a questa parte, negli altri Grandi Giri.
Inizia il tratto duro ed è Pavel Sivakov – non certo tra i grandi favoriti – ad allungare: i due fuggitivi vengono ripresi in meno di 500 metri. Arriveranno, Armirail a 3 minuti e mezzo, Castrillo, esausto e demoralizzato, a quasi 8. Sotto la spinta di Sivakov, poi affiancato dallo stesso Roglic, il gruppo prima si allunga e poi si frantuma in più tronconi, senza che nessuno dei favoriti abbia un vero cedimento: chi ha avuto l’accortezza di restare davanti se la gode (pendenze permettendo), chi si è fatto sorprendere deve inseguire. Arrivati ai -4 parte, con sorpresa di tutti, l’austriaco Felix Gall, uno che già vanta un ottavo e un quattordicesimo posto al Tour de France, ma che nessuno vedrebbe mai sul podio di un Grande Giro. Che sia questa la volta buona? Dietro Sivakov e Roglic si intravedono, ancora tutti insieme, Kuss, Carapaz, Almeida, Mas, Rodriguez e il sorprendente belga Van Eetvelt. Simon Yates, tra i grandi favoriti, ha ceduto; anche Tiberi è più indietro.
Poi, ad uno ad uno, tutti si staccano: in testa rimangono Roglic, Mas e Van Eetvelt; mentre la strada sale ripidissima tra boschi finalmente montagnosi, e con qualche tornante da grande salita, Gall inizia ad accusare la fatica finché, quando mancano ancora 700 metri all’inizio del tratto meno ripido, viene ripreso dal terzetto di inseguitori. I quattro rimangono insieme; nessuno prova ad accelerare, mentre dietro Almeida, Kuss, Carapaz, Rodriguez e Sivakov cercano di non farsi staccare. Ai -2 la strada spiana, si allarga e ritorna asfaltata; questo facilita il rientro di Almeida, che salva Gall che stava per perdere le ruote degli altri e – ennesima sorpresa di giornata – fa comparire dal nulla lo sconosciuto italo-americano Matthew Riccitello, al secondo anno da professionista e che sinora non si era mai fatto notare. Cedono invece Kuss e Carapaz, mentre anche Landa e Tiberi si avvicinano, col primo che con uno sforzo supremo riesce ad agganciare i primi a 700 metri dall’arrivo, sia pure faticando a tenerne le ruote. Ma poi, con uno scatto d’orgoglio, è proprio lui a partire ai 300 metri, quando tutti iniziano a guardarsi; subito stoppato da Van Eetvelt, arriverà in coda al gruppetto. Ma il belga, sullo slancio, insiste, insiste… finché da dietro arriva Roglic e lo beffa proprio sul traguardo, in una volata da fotofinish! Terzo Almeida, poi Mas, Gall, Riccitello e Landa. Le esitazioni finali favoriscono qualche altro corridore, come l’ottimo Tiberi, che nonostante si sia visto poco guadagna un ottimo ottavo posto a soli 18 secondi, e come anche Kuss, che limita i danni a 28 secondi. Affondano invece Carapaz e Yates, che arrivano insieme a circa un minuto e mezzo. Buona anche la prova del nostro Fortunato, 13esimo.
In classifica Roglic è ovviamente primo; Van Eetvelt, che nel prologo era andato abbastanza piano, è solo quinto. Secondo è Almeida ad 8 secondi, terzo il solido Mas a 32″, quarto il nostro Tiberi, che conferma le ambizioni con cui è venuto in Spagna, anche se la strada per Madrid è ancora molto lunga. Dei grandi favoriti Landa è nono, ad un minuto, Kuss 13esimo, Rodriguez 18esimo, Carapaz 26esimo, Uijtdebroeks 30esimo, Quintana 37esimo, Van Aert 123esimo. Quest’ultimo guida la classifica a punti, Sylvain Moniquet grazie alla fuga di oggi quella degli scalatori. Tiberi è il miglior giovane. Domani tappa collinosa con finale pianeggiante. Roglic, salvo cadute, potrà godersi la maglia rossa.

Andrea Carta

Roglic vince al fotofinish la prima tappa di montagna della Vuelta 2024 (Getty Images)

Roglic vince al fotofinish la prima tappa di montagna della Vuelta 2024 (Getty Images)

20-08-2024

agosto 20, 2024 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Lo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) si è imposto nella quarta tappa, Plasencia – Pico Villuercas, percorrendo 170.5 Km in 4h26′49″, alla media di 38.341 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny) e il portoghese João Almeida (UAE Team Emirates) Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 8° a 18″. Roglič è la nuova maglia rossa con 8″ su Almeida e 32″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Tiberi, 4° a 38″

TOUR DE L’AVENIR (Under23)

L’italiano Ludovico Crescioli (nazionale italiana) si è imposto nella seconda tappa, Mouchard – Plateau d’Hauteville, percorrendo 170.2 Km in 3h50′31″, alla media di 44.3 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Ole Theiler (nazionale tedesca) e di 6″ il britannico Matthew Brennan (nazionale britannica). Il danese Henrik Pedersen (nazionale danese) è ancora in maglia gialla con 29″ sullo sloveno Gal Glivar (nazionale slovena) e 58″ sul canadese Michael Leonard (nazionale canadese). Miglior italiano Florian Samuel Kajamini (nazionale italiana), 25° a 1′21″

TOUR POITOU – CHARENTES EN NOUVELLE AQUITAINE

Il norvegese Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility) si è imposto nella prima tappa, Les Gonds – Cognac, percorrendo 178.5 Km in 3h49′10″, alla media di 46.735 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Samuel Leroux (Van Rysel – Roubaix) e Thomas Gachignard (TotalEnergies). Miglior italiano Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa), 7° a 12″. Dversnes è il primo leader della classifica con 3″ su Gachignard e 4″ su Leroux. Miglior italiano Mirco Maestri (Team Polti Kometa), 9° a 20″

EGMONT CYCLING RACE (Donne)

L’olandese Lieke Nooijen (Team Visma | Lease a Bike) si è imposta nella corsa belga, Sint-Lievens-Houtem – Zottegem, percorrendo 113.8 Km in 2h55′02″, alla media di 39.01 Km/h. Ha preceduto di 3′47″ le connazionali Sofie van Rooijen (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) e Nienke Veenhoven (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Chiara Consonni (UAE Team ADQ), 4° a 3′47″

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Elizabeth Castaño (Colombia Potencia de la Vida) si è imposta nella prima tappa, circuito di Cartagena, percorrendo 101.9 Km in 2h39′25″, alla media di 38.352 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Diana Peñuela (DNA Pro Cycling) e l’taliana Valentina Basilico (Eneicat – CMTeam), unica azzurra in gara. La Castaño è la prima leader della classifica con 7″ sulla Peñuela e 10″ sulla Basilico.

TAPPA E MAGLIA PER IL CAMPIONE EUROPEO PEDERSEN AL TOUR DE L’AVENIR

agosto 20, 2024 by Redazione  
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Dopo 177 Km di fuga il Campione Europeo Henrik Pedersen regola Gal Glivar e Tim Rex, diventando così il nuovo leader della Corsa a tappe francese.

Successo di tappa e maglia gialla per il campione europeo Henrik Pedersen. Il danese, coprotagonista di una fuga durata ben 177 Km, ha preceduto sul traguardo i suoi compagni di avventura, lo sloveno Gal Glivar e il belga Tim Rex, quest’ultimo staccato di 2”.
Il gruppo, regolato dal britannico Matthew Brennan, è giunto dopo 1’09” e comprendeva tutti gli azzurri in gara, primo dei quali si è classificato Pietro Mattio, classificatosi diciassettesimo.
La tappa ha cambiato tutte le classifiche scritte dalla breve cronometro iniziale. Il vincitore di tappa Pedersen guida, infatti, la Generale con 29″ di vantaggio su Glivar e 41″ su Rex. Inoltre il campione europeo si è portato al comando anche della classifica riservata ai giovani, mentre Glivar è primo nella graduatoria della maglia verde con un punto di vantaggio sul danese e Rex indossa la maglia a pois.
La giornata di gara, come detto, è stata caratterizzata dalla lunga fuga del terzetto che si è anche giocato la vittoria di tappa. I tre hanno preso il largo dopo soli 8 km di gara. Raggiunti dopo una quarantina chilometri dai francesi Yoan Morin e Baptiste Troja, i primi tre promotori del tentativo sono nuovamente rimasti soli in testa alla corsa sul Col des Croix, il secondo dei tre posti nel finale di gara.
Ora si disputerà la Mouchard – Plateau d’Hauteville di 170.2 km. Le difficoltà di giornata sono tutte concentrate negli ultimi 30 km, nei quali i futuri professionisti dovranno affrontare nell’ordine la Montée de Breignes (4a cat., 2.5 km al 5.5%) e la Côte de Corlier (3a cat., 10.3 km al 4.5%), quest’ultima collocata a una dozzina di chilometri dall’epilogo.

Mario Prato

Pedersen vince la prima tappa del Tour de lAvenir (foto Tour de lAvenir)

Pedersen vince la prima tappa del Tour de l'Avenir (foto Tour de l'Avenir)

GIRO DI DANIMARCA: UN PREZIOSO SECONDO GARANTISCE LA VITTORIA A DE LIE

agosto 20, 2024 by Redazione  
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Un secondo, un battito di ciglia dopo 730 km è stato sufficiente per Arnaud De Lie (Lotto Dstny) per aggiudicarsi il Giro di Danimarca edizione 2024. Con questa vittoria il Belgio si porta a quattro successi nella corsa a tappe danese nata nel lontano ’85 e vinta il primo anno dal nostro Moreno Argentin

Al solito il percorso non prevede particolari difficoltà altimetriche, ma nemmeno tappe completamente pianeggianti e scontate fin dal via. Si parte con una cronosquadre vinta dalla DSM con in testa Tobias Lund Andresen, che veste quindi la prima maglia di leader. Alle loro spalle per appena 4 decimi la UAE e a seguire la Lotto Dstny a 2”.
La seconda tappa consegna la maglia di leader a Arnaud De Lie (Lotto Dstny), che non la mollerà più nei giorni a venire. Il corridore belga giungerà secondo alle spalle di Magnus Cort (Uno-X), che si impone sul muro di Vejle. La corsa risulta molto movimentata nella battute conclusive con sette corridori, tra cui Cort, a giocarsi la vittoria all’inizio dell’ultima tornata. Tra loro è assente De Lie, che rientra grazie al lavoro della squadra e a un’azione solitaria che lo riporta sui battistrada. Sul muro finale, però, le energie scarseggiano e proprio sotto lo striscione viene superato dal danese. Da segnalare all’ottavo posto l’italiano Matteo Trentin (Tudor).
La terza tappa in linea prevede l’arrivo in leggera salita e ancora una volta De Lie finisce secondo, stavolta rimontato e superato Tobias da Lund Andresen (DSM). Al terzo posto ancora Cort, seguito da Trentin, Jelte Krijnsen (Parkhotel Valkenburg) e Nicolò Parisini (Q36.5). La tattica del belga è fondamentale e probabilmente gli vale i secondi necessari alla vittoria finale: la sua squadra tiene sotto controllo la corsa, portando il gruppo compatto al primo traguardo volante di Kolding, vinto proprio da De Lie. Successivamente alcuni fuggitivi riescono ad evadere, ma vengono ripresi giusto in tempo per la volata, a poco più un chilometro dal traguardo.
Nella penultima tappa è, invece, protagonista una fuga che arriva al traguardo. A sfruttare l’occasione è Krijnsen, che anticiperà il compagno di avventura Anton Stensby (Coop) mentre il terzo fuggitivo, Mads Andersen (Airtox), dovrà abbandonare i sogni di gloria in seguito a una caduta nell’ultima tornata. Sarà sempre Andresen ad aggiudicarsi la volata del gruppo, forse pensando di essere il vincitore di giornata, davanti ad Arvid Kleijn (Tudor) e De Lie.
Il finale è invece con brivido per De Lie, che non riuscirà a partecipare alla volata di Gladsaxe e deve ringraziare nuovamente Andresen, alla terza vittoria, e a Enrico Zanoncello (Bardiani) per aver levato a Cort, quarto, i secondi di abbuono necessari a soffiargli la maglia di leader.
Si chiude così il Giro di Danimarca con la vittoria di De Lie per un secondo su Cort, 27” su Anders Foldager (nazionale danese), 33” su Søren Kragh Andersen (Alpecin) e 41” su Jenno Berckmoes (Lotto Dstny).

Andrea Mastrangelo

Arnaud De Lie (Getty Images)

Arnaud De Lie (Getty Images)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): PLASENCIA – PICO VILLUERCAS

agosto 19, 2024 by Redazione  
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Al quarto giorno di gara arriva il momento di misurarsi con le prime salite. La tappa ne presenta quattro e su tutte spicca quella conclusiva, caratterizzata da un ripissimo tratto in cemento sul quale la pendenza schizza fino al 20%

La Vuelta approda in Spagna e la musica cambia. I toni si alzano e così anche i grafici altimetrici che oggi prenderanno quota per arrivare sino ai 1535 metri del Pico Villuercas, la principale elevazione della catena dei Monti di Toledo, nella regione dell’Estremadura. E la salita finale per andare al traguardo è per davvero estrema e dura, anche se non lo si direbbe a leggerne i dati numerici, che parlano di un’ascesa di quasi 15 Km al 6.2%, numeri comunque di tutto rispetto per essere questo il primo arrivo in quota di una corsa a tappe di tre settimana. Ma in realtà bisogna entrare nello specifico di questa salita per capirne la sua durezza e così, dopo una fase introduttiva caratterizzata da pendenze pedalabili (i primi 11 Km salgono al 4% medio) i corridori lasceranno l’asfalto per incominciare uno scosceso tratto di 3 Km pavimentato in ruvido cemento nel quale l’inclinazione media si attesta sul 13.2% mentre la massima arriva addirittura al 20%. Bisognerà riguadagnare l’asfalto per ritrovare pendenze più agevoli, ma a quel punto mancheranno solo 2 Km al traguardo e spazio per rimediare ce se ne sarà ben poco e, anzi, in quell’ultimo tratto i distacchi subiti sul cemento potrebbe anche lievitare. E a lievitare oggi non saranno solo i percorsi ma anche le temperature: al via da Plasencia sono previsti 35°C ma durante la giornata la colonnina di mercurio dovrebbe arrivare a toccare i trentanove, rendendo ancor più dura una tappa che, prima di quella conclusiva, proporrà altre 3 ascese per un totale di quasi 45 Km da percorrere verso il cielo…

Il Pico Villuercas e l’altimetria della quarta tappa (www.europeangeoparks.org)

Il Pico Villuercas e l’altimetria della quarta tappa (www.europeangeoparks.org)

METEO VUELTA

Plasencia : cielo sereno, 35°C (percepiti 33°C), vento moderato da N (11-30 Km/h), umidità al 33%
Piornal (Km 53.3): cielo sereno, 30°C (percepiti 28°C), vento moderato da O (8-31 Km/h), umidità al 25%
Almaraz (Km 103.4): cielo sereno, 39°C (percepiti 37°C), vento moderato da NO (7-22 Km/h), umidità al 15%
Roturas (traguardo volante e inizio salita finale – Km 155): cielo sereno, 37°C (percepiti 34°C), vento moderato da NO (16-37 Km/h), umidità al 16%
Pico Villuercas : previsioni non disponibili

GLI ORARI DELLA VUELTA

13.05: partenza da Plasencia
13.55-14.05: GPM del Puerto de Cabezabellosa
14.30: inizio diretta su Eurosport
14.40-14.50: GPM dell’Alto de Piornal
16.15-16.35: GPM del Puerto de Miravete (con abbuoni)
16.55-17.20: traguardo volante di Roturas e inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo al Pico Villuercas

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, Van Aert vince la terza tappa e resta leader

Corriere dello Sport

Van Aert končno poletel, na krila čaka še Roglič (Van Aert finalmente è volato, Roglič aspetta dietro le quinte)

Delo – Slovenia

Van Aert gets revenge on Groves to add stage three win to red jersey (Van Aert si vendica di Groves e aggiunge la vittoria della terza tappa alla maglia rossa)

The Guardian – Regno Unito

Van Aert vuelve a volar (Van Aert torna a volare)

AS – Spagna

Volta a Espanha: Van Aert vence ao sprint em Castelo Branco (Giro di Spagna: Van Aert vince in volata a Castelo Branco)

Público – Portogallo

Van Aert le plus fort au sprint (Van Aert il più forte in volata)

L’Équipe – Francia

Eindelijk! Wout van Aert pakt indrukwekkende sprintzege in de Vuelta (Finalmente! Wout van Aert ottiene un’impressionante vittoria in sprint alla Vuelta)

Het Nieuwsblad – Belgio

Eindelijk weer een zege: Van Aert wint derde etappe in Vuelta (Finalmente un’altra vittoria: Van Aert vince la terza tappa della Vuelta)

De Telegraaf – Paesi Bassi

Van Aert dreht den Spieß mit neuer Strategie um (Van Aert ribalta la situazione con una nuova strategia)

Kicker – Germania

Rigo, Nairo Quintana y Daniel Felipe Martínez se mantienen en la pelea; Wout van Aert conquistó la etapa 3 (Vuelta a España 2024: Rigo, Nairo Quintana e Daniel Felipe Martínez restano in lotta; Wout van Aert ha conquistato la terza tappa)

El Tiempo – Colombia

Wout Van Aert se quedó con la 3.ª etapa de La Vuelta a España 2024, y Richard Carapaz se ubicó en el puesto 37 (Wout Van Aert ha vinto la terza tappa della Vuelta a España 2024 e Richard Carapaz si è piazzato 37°)

El Universo – Ecuador

Groves misses out on back-to-back Vuelta stage win (Groves perde la vittoria consecutiva di tappa alla Vuelta)

The West Australian – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della terza tappa, Lousã – Castelo Branco

1° Enzo Leijnse
2° Robert Gesink a 1′17″
3° Alessandro De Marchi s.t.
4° Gijs Leemreize s.t.
5° Chris Hamilton s.t.

Classifica generale

1° Oscar Riesebeek
2° Jasha Sütterlin a 25″
3° Alessandro De Marchi a 1′07″
4° Kim Heiduk a 2′03″
5° Enzo Leijnse a 3′19″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

26 APRILE 1974 – 3a TAPPA: GRANADA – FUENGIROLA (161 Km)

VAN DER LINDEN TRIUNFO EN FUENGIROLA*

Los “sprinters” siguen mandado

El maillot amarillo herido en una caida colectiva

* Il titolo del quotidiano spagnolo è sbagliato, il vincitore della tappa si chiamava Rik Van Linden

FINALMENTE VAN AERT! IL BELGA SPEZZA ALLA VUELTA UN DIGIUNO DURATO SEI MESI

agosto 19, 2024 by Redazione  
Filed under News

Dopo tantissimi piazzamenti e una vittoria che da sei mesi sembrava stregata, il fiammingo della Visma-Lease a Bike trova finalmente la vittoria nella terza tappa del Giro di Spagna (Lousa – Castelo Branco, 191.2 km), l’ultima in territorio portoghese. Seconda posizione per il vincitore di ieri Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), seguito da Jon Aberasturi (Euskaltel-Euskadi). Van Aert rafforza la maglia roja, ma domani si inizia a salire con il durissimo arrivo al Pico Villuercas, che presenta pendenze fino al 20%.

Torna a gioire Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike) e lo fa nel migliore dei modi in uno sprint di gruppo contro il maggior rivale Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck), che ieri lo aveva battuto a Ourem. Era da sei mesi che il corridore belga cercava una vittoria, in una stagione rallentata dall’infortunio subito in primavera alla Dwars door Vlaanderen. L’ultimo acuto, infatti, risale alla Kuurne – Bruxelles – Kuurne del 25 febbraio e quello precedente a 16 dello stesso mese, anch’esso ottenuto sulle strade portoghesi, a Tavira, durante la Volta ao Algarve.
Parlando della gara di oggi, due coppie di corridori di altrettante squadre hanno composto la fuga, ovvero Luis Ángel Maté e Xabier Isasa (Euskaltel – Euskadi) con Ibon Ruiz ed Unai Iribar (Equipo Kern Pharma). Ruiz e Maté erano già stati attaccanti nella giornata di ieri e l’andaluso della squadra basca ha puntato tutto ai traguardi della montagna dell’Alto de Teixeira (2° cat.) e dell’Alto de Alpedrinha (4° cat.), andando a prendersi la maglia a pois degli scalatori. La Euskaltel – Euskadi fa poi all-in grazie allo sprint intermedio vinto da Isasa a Fundão.
Dopo l’ultimo GPM il quartetto si è sfaldato e il plotone guidato da Robert Gesink (Visma-Lease a Bike), visto in testa a lavorare per gran parte della tappa, ha schiacciato il pedale sull’acceleratore. Iribar e Ruiz sono stati i primi a venire riassorbiti dal gruppo, poi è toccato a Isasa e Matè e ci si è concentrati solo sullo sprint al traguardo di Castelo Branco. A due chilometri dall’arrivo Victor Campenaerts (Lotto Dstny) ha provato a rovinare i piani dei velocisti ma il gap raggiunto non è stato sufficiente. Van Aert viene ben portato davanti dal suo treno con Edoardo Affini, segue Groves e lo anticipa trovando la 47° vittoria in carriera, la terza stagionale.
Nella classifica generale il fiammingo ha ora 13” su Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e 15” su Mathias Vacek (Lidl-Trek), ma da domani si va in montagna. La salita di Pico Villuercas è molto dura, avendo una rampa di quasi quattro chilometri che tocca anche il 20% e sarà preceduto da altri due GPM non semplici ad inizio tappa, il Puerto de Cabezabellosa (2° cat.) e l’Alto de Piornal (1° cat.). I grandi favoriti saranno Primoz Roglic (Red Bull – Bora Hansgrohe) e l campione uscente Sepp Kuss (Visma-Lease a Bike), passando anche per Adam Yates, Joao Almeida (UAE Team Emirates) e Carlos Rodriguez (INEOS – Grenadiers). Per quanto riguarda i colori italiani, le speranze sono affidate su Giulio Ciccone (Lidl – Trek).

Andrea Giorgini

Van Aert vola a prendersi il traguardo di Castelo Branco, primo successo dopo sei mesi di digiuno (Getty Images)

Van Aert vola a prendersi il traguardo di Castelo Branco, primo successo dopo sei mesi di digiuno (Getty Images)

19-08-2024

agosto 19, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A ESPAÑA

Il belga Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella terza tappa, Lousã – Castelo Branco, percorrendo 191.2 Km in 4h40′42″, alla media di 40.869 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck) e lo spagnolo Jon Aberasturi (Euskaltel – Euskadi). Miglior italiano Lorenzo Rota (Intermarché – Wanty), 13°. Van Aert ancora in maglia rossa con 13″ sullo statunitense Brandon McNulty (UAE Team Emirates) e 15″ sul ceco Mathias Vacek (Lidl – Trek). Miglior italiano Edoardo Affini (Team Visma | Lease a Bike), 5° a 21″

TOUR DE L’AVENIR (Under23)

Il danese Henrik Pedersen (nazionale danese) si è imposto nella prima tappa, Sarrebourg – Ronchamp-Champagney, percorrendo 184.5 Km in 4h02′32″, alla media di 45.643 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Gal Glivar (nazionale slovena) e di 2″ il belga Tim Rex (nazionale belga). Miglior italiano Pietro Mattio (nazionale italiana), 17° a 1′09″. Pedersen è la nuova maglia gialla con 29″ su Glivar e 41″ su Rex. Miglior italiano Florian Samuel Kajamini (nazionale italiana), 35° a 1′21″

AL CANADESE MICHAEL LEONARD LA TAPPA D’ESORDIO DEL TOUR DE L’AVENIR.

agosto 19, 2024 by Redazione  
Filed under News

L’avvio del Tour de l’Avenir ha visto la vittoria del canadese Michael Leonard nella breve cronometro che ha dato le mosse alla corsa a tappe transalpina dedicata agli under 23.

In questo caldo agosto ricco di appuntamenti sportivi, ha preso il via oggi a Sarrebourg con una cronometro individuale di 7,1 km il Tour de l’Avenir 2024, la corsa a tappe francese per nazionali riservata agli under23.
La gara è articolata su 7 tappe per un totale di 820 km e la conclusione in territorio italiano sarà con la Bobbio Pelice – Colle delle Finestre di 125.9 Km, anticipata di ventinquattrore da un’altra frazione che terminerà in Piemonte, per la precisione a Condove.
Il beve prologo ha visto la vittoria del rappresentante del Canada Michael Leonard, che va così ad indossare anche la prima maglia gialla. il giovane accasato alla Ineos Grenadiers ha impiegato 7′59″ per concludere la prova, sette secondi in meno del britannico Joseph Blackmore in maglia della Gran Bretagna e accasato alla Israel Premier Tech Academy. Il suddito di Sua Maestà britannica è rimasto a lungo sulla “hot seat”, e non è riuscito a scalzarlo nemmeno lo svedese Jakob Soderqvist, accasato alla Lidl Trek Future Racing, che ha fatto peggio di lui solo per 28 miseri centesimi di secondo. Primo degli azzurri è stato Florian Samuel Kajamini, 34° a 23″, che in occasione di questa gara ha sostituto la maglia della MBHBank Colpack Ballan CSB con quella nazionale.
Ora si correrà la Sarrebourg – Ronchamp-Champagney di 184.5km, sulla carta dedicata alle ruote veloci, anche se nel finale dovranno essere superate alcune facii ascese.

Mario Prato

Affiancato dal 5 volte vincitore del Tour Bernard Hinault, il canadese Michael Leonard indossa per la prima volta in carriera la maglia gialla (foto Gilles Wirtz)

Affiancato dal 5 volte vincitore del Tour Bernard Hinault, il canadese Michael Leonard indossa per la prima volta in carriera la maglia gialla (foto Gilles Wirtz)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LOUSÃ – CASTELO BRANCO

agosto 18, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Seconda occasione per gli sprinter sulle strade del Vuelta. Dopo la volatona di ieri ad Ourém oggi si prospetta un altro arrivo di massa prima dell’ingresso del gruppo sulle strade spagnole

La Vuelta saluta il Portogallo e lo fa con un’altra tappa dalla fisionomia articolata, ma che non dovrebbe sfuggire ai velocisti. Ieri ad Ourém si è presentato un gruppone folto di ben 165 elementi a giocarsi la vittoria, nonostante i saliscendi e una salita piazzata nei chilometri conclusivi. Oggi il numero dei corridori che piomberanno sul traguardo potrebbe anche essere maggiore perchè la tappa, pur non essendo piatta, presenterà un disegno leggermente più favorevole agli sprinter rispetto a quello di ieri. La parte più impegnativa si vivrà lontano dal traguardo quando, subito prima di metà tappa, si dovrà salire fino agli 860 metri dell’Alto de Teixeira, colle che prevede ben 17 Km d’ascesa, caratterizzati da pendenze molto morbide (la media è appena del 3.2%, con gli ultimi 3 Km al 5.4%). Ancor più semplice sarà il successivo Alto de Alpedrinha (6.3 Km al 3.3%), svalicato il quale mancheranno 43 Km al traguardo, altimetricamente snelli ma non del tutto. Proprio a ridosso dell’arrivo, infatti, si dovranno affrontare un paio di modesti dislivelli, che avranno la forma di lievi falsopiani, buoni al massimo per far perdere qualche vagoncino ai treni lanciati a tutta per posizionare il loro velocista.

I giardini del Palazzo Vescovile di Castelo Branco e l’altimetria della terza tappa (www.sabado.pt)

I giardini del Palazzo Vescovile di Castelo Branco e l’altimetria della terza tappa (www.sabado.pt)

METEO VUELTA

Lousã : cielo sereno, 28°C, vento moderato da NO (10-28 Km/h), umidità al 54%
Cõja (Km 38.3): cielo sereno, 30°C, vento moderato da NO (10-27 Km/h), umidità al 47%
Unhais da Serra (Km 103): cielo sereno, 31°C (percepiti 30°C), vento moderato da NO (10-33 Km/h), umidità al 33%
Fundão (traguardo volante – Km 139.8): cielo sereno, 34°C (percepiti 33°C), vento moderato da O (7-27 Km/h), umidità al 28%
Castelo Branco: cielo sereno, 35°C (percepiti 34°C), vento moderato da NO (15-33 Km/h), umidità al 25%

GLI ORARI DELLA VUELTA

12.50: partenza da Lousã
14.30: inizio diretta su Eurosport
14.55-15.10: GPM dell’Alto de Teixeira
16.10-16.30: traguardo volante di Fundão (con abbuoni)
16.20-16.45: GPM dell’Alto de Alpedrinha
17.15-17.45: arrivo a Castelo Branco

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, la prima volata è di Kaden Groves. E Van Aert si prende la maglia rossa

Gazzetta dello Sport – Italia

Strašen padec pred sprintom ni zmotil Grovesa. Roglič varno na cilju – Težav ni videti, Roglič je nared za boj za rdečo majico (Una caduta spaventosa prima dello sprint non ha spaventato Groves. Roglič sano e salvo al traguardo – Non ci sono problemi, Roglič è pronto a lottare per la maglia rossa)

Delo – Slovenia

Groves takes stage, Van Aert red jersey as Tarling avoids injury (Groves sale sul palco, maglia rossa per Van Aert mentre Tarling evita infortuni)

The Guardian – Regno Unito

Van Aert se viste de rojo (Van Aert si veste di rosso)

AS – Spagna

Kaden Groves vence segunda etapa e Wout van Aert é o novo líder da Vuelta (Kaden Groves vince la seconda tappa e Wout van Aert è il nuovo leader della Vuelta)

Público – Portogallo

Groves s’impose, Van Aert nouveau leader (Vince Groves, Van Aert nuovo leader)

L’Équipe – Francia

Wout van Aert verliest sprint tegen Kaden Groves, maar is nieuwe leider in de Vuelta (Wout van Aert perde lo sprint contro Kaden Groves, ma è il nuovo leader della Vuelta)

Het Nieuwsblad – Belgio

Groves grijpt ritzege, Van Aert nieuwe leider in Vuelta – Zijn rotjaar duurt voort: Van Baarle eerste Vuelta-opgever na zoveelste valpartij in 2024 (Groves conquista la vittoria di tappa, Van Aert nuovo leader della Vuelta – Il suo brutto anno continua: Van Baarle abbandona per la prima volta la Vuelta dopo l’ennesimo incidente nel 2024)

De Telegraaf – Paesi Bassi

Groves gewinnt im Massensprint – van Aert übernimmt das Rote Trikot (Groves vince lo sprint di gruppo – Van Aert prende la maglia rossa)

Kicker – Germania

Vuelta a España 2024: positiva jornada para Nairo Quintana, Rigo y Brandon Rivera en la etapa 2; Groves ganó en el embalaje (Vuelta a España 2024: giornata positiva per Nairo Quintana, Rigo e Brandon Rivera nella seconda tappa; Groves ha vinto nell’imballaggio)

El Tiempo – Colombia

Kaden Groves conquistó la etapa 2, Wout Van Aert está de líder y Richard Carapaz está en el puesto 32 (Kaden Groves ha conquistato la seconda tappa, Wout Van Aert è il leader e Richard Carapaz è al 32° posto)

El Universo – Ecuador

Australian Groves claims stage two win in Vuelta (L’australiano Groves conquista la vittoria nella seconda tappa della Vuelta)

The West Australian – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della seconda tappa, Cascais – Ourém

1° Jasha Sütterlin
2° Kim Heiduk a 1″
3° Oscar Riesebeek s.t
4° Alessandro De Marchi a 2′52″
5° Ibon Ruiz a 3′07″

Classifica generale

1° Kim Heiduk
2° Oscar Riesebeek a 18″
3° Jasha Sütterlin a 42″
4° Alessandro De Marchi a 3′14″
5° Ibon Ruiz a 3′38″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

25 APRILE 1974 – 2a TAPPA: ALMERÍA – GRANADA (187 Km)

LEMAN SE EMPULSO EN GRANADA

Con una rutas en pesimas condiciones

Thevenet, nuevo leadet de la Vuelta

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