LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): MONUMENTO JUAN DEL CASTILLO (ARNUERO) – SANTANDER
settembre 4, 2024 by Redazione
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Sulla carta sarà l’ultima occasione riservata ai velocisti perchè la quasi totale assenza di difficoltà altimetriche negli ultimi 70 Km li chiama inevitabilmente alla ribalta. Ma potrebbe non rivelarsi uno sprint per tutti i palati quello di Santander…
La Vuelta lascia le Asturie e fa rotta verso la Cantabria, dove nel capoluogo Santander cadrà per quest’anno il sipario sugli spettacoli offerti dai velocisti. Quest’ultimo traguardo a loro disposizione, però, potrebbe non spalancare le proprie porte a tutti i velocisti rimasti in gara perchè il percorso non sarà una passeggiata. È vero che negli ultimi 70 Km, a parte l’intrusione di qualche sparuta e semplice collina, non si incontreranno difficoltà altimetriche, ma il tratto immediatamente precedente proporrà due salite brevi che potrebbero lasciare il segno, intossicare i muscoli degli sprinter e far sprecare loro quelle energie che poi non si potrebbero più avere a disposizione nel finale. In particolare è il primo di questi due colli il più tremendo perchè l’Alto de La Estranguada prevede 5.5 Km all’8.5% con un muro finale che fa invidia ai suoi gemelli fiamminghi: per quasi 2 Km e mezzo la strada si inerpicherà al 14.7% e il tutto sarà reso ancor più complicato da una carreggiata abbastanza stretta. Chi dovesse staccarsi faticherà non poco a recuperare perchè una volta terminata la successiva discesa si riprenderà subito a salire verso gli 815 metri dell’Alto del Caracol, ascesa meno impegnativa della precedente, sono 7.2 Km al 6.6%, ma che ha in serbo una rampa finale di 1000 metri al 9.8%. A completare il quadro delle difficoltà di giornata potrebbe intervenire il vento, che dovrebbe farsi sentire lungo tutta la giornata ma soprattutto nel tratto conclusivo, tracciato a breve distanza dalla costa dell’Oceano Atlantico.

Il faro di Cabo Mayor a Santander e l’altimetria della diciassettesima tappa (www.expedia.it)
METEO VUELTA
Monumento Juan del Castillo (Arnuero): pioggia debole (0.1), 19°C, vento moderato da O (15-31 Km/h), umidità al 79%
Santa Maria de Cayón (Km 39.8): pioggia debole (0.2), 19°C, vento moderato da NO (12-29 Km/h), umidità al 77%
Selaya (Km 81.2): pioggia debole (0.7), 17°C, vento moderato da NO (12-32 Km/h), umidità al 84%
Arce (Traguardo volante – Km 117.7): parzialmente nuvoloso), 20°C, vento moderato da NO (15-32 Km/h), umidità al 74%
Santander: nubi sparse, 19°C, vento debole da NO (17-28 Km/h), umidità al 75%
GLI ORARI DELLA VUELTA
14.18: partenza da Arnuero
14.30: inizio diretta su Eurosport
15.25-15.40: GPM dell’Alto de La Estranguada
15.45-16.00: GPM dell’Alto del Caracol
16.50-17.10: traguardo volante di Arce (con abbuoni)
17.20-17.40: arrivo a Santader
RASSEGNA STAMPA
Vuelta, Soler vince ai Laghi di Covadonga, Zana secondo. O’Connor salva la maglia rossa
Gazzetta dello Sport
Rogliču samo še rokav rdeče majice manjka. O’Connor se je rešil za 5 sekund (A Roglič manca solo la manica della maglia rossa. O’Connor si è salvato di 5 secondi)
Delo – Slovenia
O’Connor clings on to Vuelta red jersey as Van Aert crashes out (O’Connor si aggrappa alla maglia rossa della Vuelta mentre Van Aert cade)
The Guardian – Regno Unito
Soler se lleva el premio gordo (Soler vince il jackpot)
AS – Spagna
Vuelta: Soler vence em Covadonga, vermelha de O’Connor presa por 5 segundos (Vuelta: Soler vince a Covadonga, rosso di O’Connor bloccato per 5 secondi)
Público – Portogallo
O’Connor toujours en rouge pour 5 secondes, victoire de Soler en solitaire (O’Connor ancora in rosso per 5 secondi, vittoria in solitaria per Soler)
L’Équipe – Francia
Soler zegeviert, O’Connor redt rode trui met vijf seconden in rit overschaduwd door valpartij en opgave van Van Aert (Soler trionfa, O’Connor salva la maglia rossa per cinque secondi alla fine di una corsa offuscata da una caduta e dal ritiro di Van Aert)
Het Nieuwsblad – Belgio
Spanning naar kookpunt: Primoz Roglic heeft rode trui bijna te pakken in Vuelta – Brute pech: lijkbleke Vuelta-uitblinker Wout van Aert valt en moet opgeven (Tensione al limite: Primoz Roglic sfiora la maglia rossa alla Vuelta – Sfortuna brutale: la pallida stella della Vuelta Wout van Aert cade e deve arrendersi)
De Telegraaf – Paesi Bassi
Van Aert stürzt wieder schwer – Roglic fehlen nur noch fünf Sekunden (Van Aert cade di nuovo malamente -Roglic è a soli cinque secondi di distanza)
Kicker – Germania
O’Connor znovu ztrácel, ale vedení udržel. Triumf slaví Soler, van Aert končí – Vacek se chce ještě ukázat: Závěrečnou časovku už mám dlouho v hlavě (O’Connor stava perdendo di nuovo ma ha mantenuto il comando. Soler festeggia il trionfo, van Aert conclude – Vacek vuole ancora mettersi alla prova: ho in testa da tempo la cronometro finale)
Mladá fronta Dnes – Repubblica Ceca
O’Connor keeps Spanish Vuelta lead by just 5 seconds over Roglič in mountains. Van Aert crashes out (O’Connor mantiene il primato nella Vuelta spagnola con soli 5 secondi di vantaggio su Roglič in montagna. Van Aert cade)
The Washington Post – USA
Vuelta a España 2024: Soler ganó brutal etapa en Lagos de Covadonga; Roglic le dio un ‘mazazo’ al liderato de O’Connor – La cruda cara del ciclismo: Wout van Aert sufre durísima caída en la Vuelta a España, sus gritos de dolor son desgarradores (Vuelta a España 2024: Soler ha vinto una tappa brutale a Lagos de Covadonga; Roglic ha inferto un duro colpo alla leadership di O’Connor – Il volto crudo del ciclismo: Wout van Aert subisce una durissima caduta alla Vuelta a España, le sue urla di dolore sono strazianti)
El Tiempo – Colombia
Richard Carapaz llega décimo y el español Marc Soler se queda la 16.ª etapa de La Vuelta a España 2024 (Richard Carapaz arriva decimo e lo spagnolo Marc Soler conquista la 16a tappa della Vuelta a España 2024)
El Universo – Ecuador
O’Connor keeps Vuelta lead as Van Aert crashes out (O’Connor mantiene il comando della Vuelta mentre Van Aert cade)
The West Australian – Australia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della sedicesima tappa, Luanco – Lagos de Covadonga
1° Txomin Juaristi
2° Nicolas Vinokurov a 9′41″
3° Ide Schelling a 9′45″
4° Joan Bou a 10′17″
5° Xabier Berasategi s.t.
Miglior italiano Luca Vergallito, 10° a 10′54″
Classifica generale
1° Tim Naberman
2° Kamil Gradek a 15′52″
3° Thibault Guernalec a 16′33″
4° Enzo Leijnse a 24′00″
5° Ide Schelling a 24′20″
Miglior italiano Alessandro De Marchi, 10° a 31′44″
RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE
50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”
10 MAGGIO 1974 – 17a TAPPA: BILBAO – MIRANDA DE EBRO (157 Km)
TAMAMES ENTRÒ GANADOR EN MIRANDA DE EBRO
Jornada prodiga en cambios y emociones
Fuente, ayudado per Lazcano, logrò salvar su liderato
SOLER SPLENDE NELLA NEBBIA AI LAGOS, TRAMONTO PARZIALE PER O’CONNOR CHE RIMANE IN TESTA PER CINQUE SECONDI.
Lo spagnolo dell’UAE Team Emirates ottiene la terza vittoria in carriera alla Vuelta con un assolo nei chilometri conclusivi della salita ai Laghi di Covadonga, l’Alpe d’Huez di Spagna. Secondo posto per un ottimo Filippo Zana, che stacca Max Poole in volata. Roglic attacca la maglia “roja”, ma il leader della classifica è ancora l’australiano della Decathlon – AG2R La Mondiale, anche se per soli 5 secondi. Wout Van Aert cade rovinosamente mentre era in fuga e si ritira.
Dopo il secondo ed ultimo giorno di riposo è successo di tutto nella sedicesima tappa che da Luanco conduce in 181 Km ai mitici Lagos de Covadonga, al termine di una salita di categoria “Especial” che per la ventitreesima volta ospita un arrivo di tappa della Vuelta, ormai annoverata tra i grandi classici del ciclismo internazionale.
C’è molto da raccontare su questa frazione caratterizzata da tre GPM impegnativi, il Mirador del Fito (km 77.5), la Collada Llomena (km 125.5) e l’erta conclusiva. Poco dopo il via da Luanco si verifica un incidente nel quale la maglia verde Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) resta coinvolto, ma poi il belga riparte e va in fuga con altri sedici corridori, tra i quali gli italiani Filippo Zana (Jayco-Alula) e Marco Frigo (Israel – Premier Tech). Sulle prime due salite di giornata è lotta serrata da Van Aert e Jay Vine (UAE Team Emirates), primo e secondo nella classifica degli scalatori.
In entrambi i casi ad avere la meglio è il belga della Visma, che attacca anche nella discesa dal Mirador del Fito e arriva ad avere un minuto di vantaggio. Il leader della classifica a punti in seguito si rialza e affronta il secondo GPM con il resto della fuga, ma in cima alla salita è ancora lui a transitare al comando. Nella successiva discesa, però, accade il dramma: Van Aert segue Felix Engelhardt (Jayco – Alula) ma in una curva i due cadono rovinosamente (rimane coinvolto anche un corridore della UAE). La botta presa e le ferite vistose alla gamba destra gli provocano troppo dolore e purtroppo il campione fiammingo è costretto ad alzare bandiera bianca e a lasciare la Vuelta, vendodosi sfilare dalle spalle anche le maglie di leader della classifica a punti e degli scalatori, ora vestite da Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck) la prima e dal citato Vine la seconda.
Il gruppo ha qui circa sei minuti di distacco dal plotoncino di testa e la Decathlon – AG2R la Mondiale fa l’andatura in vista della salita finale, sulle cuio prime rampe la fuga si sgretola e restano davanti Zana, Frigo, Max Poole (DSM – Firmenich PostNL) e Marc Soler (UAE Team Emirates). Lo spagnolo inizialmente arranca ma si riporta su Poole e Zana fino a staccarli nel tratto più duro, con pendenze fino al 16%. Alle loro spalle c’è uno scatto di Mikel Landa (Soudal-Quickstep), mentre Enric Mas (Movistar Team) prova a dare filo da torcere a Primoz Roglic (Red Bull – Bora Hansgrohe). Non ce la fa, invece, il leader della classifica generale Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team), che si stacca e cerca di perdere meno terreno possibile nei confronti dello sloveno vincitore del Giro d’Italia 2023 e di tre edizioni della Vuelta.
Alla fine Soler arriva al traguardo con 18” su Zana e 23” su Poole a completare il podio di tappa, mentre dopo quasi 4 minuti la volata dei big viene vinta da Mas su Richard Carapaz (EF Education – EasyPost) e Primoz Roglic, che resta secondo in classifica per soli 5”. Mas ora ha 1′25” di ritardo da recuperare nelle prossime tappe, ma domani tornano protagonisti i velocisti a Santander nella 17° tappa: i GPM dell’Alto de la Estranguada e dell’Alto del Caracol sono troppo lontani dal traguardo, situato nella capitale della Cantabria, ma presentano pendenze molto esigenti (il primo soprattutto) e potrebbero rimanere nelle gambe di alcuni sprinter.
Andrea Giorgini

O'Connor tiene la maglia rossa con i denti sulle rampe dei Lagos de Covandonga (foto Dario Belingheri/Getty Images)
TOUR OF BRITAIN: PAUL MAGNIER PIÙ VELOCE DI TUTTI NELLA PRIMA TAPPA
Successo transalpino nella prima tappa del Tour of Britain 2024. Sul traguardo di Kelso il francese Paul Magnier ha avuto la meglio sul terzetto britannico formato da Vernon, Donaldson e Pidcok. Primo italiano Edoardo Zambanini, settimo.
Con la partenza e l’arrivo nella cittadina di Kelso si è svolta la prima tappa del Tour of Britain 2024. La corsa a tappe britannica, giunta alla ventesima edizione, si svolgerà in sei tappe per concludersi a Felixstowe il prossimo 8 settembre.
Al via oltre alla nazionale padrona di casa, quattro formazioni WT, ovvero INEOS Grenadiers, Soudal Quick-Step, DSM-firmenich PostNL e Bahrain-Victorious; le Professionale Israel – Premier Tech, Q36.5 e Uno-X Mobility e le Continental Lidl-Trek Future Racing, Van Rysel-Roubaix, Equipe continental Groupama-FDJ, Decathlon AG2R La Mondiale Development, Project Echelon, Sabgal / Anicolor, Trinity Racing, Global 6 United, Saint Piran e REMBE Pro Cycling Team Sauerland.
La prima tappa con conclusione in volata a ranghi compatti ha visto il successo del transalpino Paul Magnier (Soudal Quick-Step), che ha avuto la meglio sui padroni di casa Ethan Vernon (Israel – Premier Tech), Robert Donaldson (Trinity Racing) e Thomas Pidcock (INEOS Grenadiers). A seguire, tutti con lo stesso tempo, Casper van Uden (Team dsm-firmenich PostNL), Rory Townsend (Q36.5 Pro Cycling Team), Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious), Matevž Govekar (Bahrain – Victorious) e Jake Stewart (Israel – Premier Tech) con Norman Vahtra (Van Rysel – Roubaix) a chiudere la topten. Oltre al settimo posto di Zambanini la sparuta pattuglia italiana – quattro elementi al via – ha raccolto anche il 23° posto del del compagno di squadra Nicolò Buratti e il 33° di Giacomo Ballabio (Global 6 United), mentre ultimo con quasi 15 minuti di ritardo è giunto al traguardo Gianni Moscon (Soudal Quick-Step)
Domani si correrà la seconda tappa da Darlington a Redcar per 152 Km. Si tratta di una frazione mista che prevede salite brevi e ripide. Il finale non è duro, ma la quantità di saliscendi potrebbe favorire la selezione portando ad uno sprint a ranghi ridotti.
Mario Prato

Paul Magnier vince la prima tappa del Giro della Gran Bretagna (foto SWPix)
03-09-2024
settembre 3, 2024 by Redazione
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VUELTA A ESPAÑA
Lo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates) si è imposto nella sedicesima tappa, Luanco – Lagos de Covadonga, percorrendo 181.5 Km in 4h44′46″, alla media di 38.242 Km/h. Ha preceduto di 18″ l’italiano Filippo Zana (Team Jayco AlUla) e di 23″ il britannico Max Poole (Team Dsm-Firmenich PostNL). L’australiano Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) è ancora in maglia rossa con 5″ sullo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) e 1′25″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 17° a 18′21″
TOUR OF BRITAIN
Il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella prima tappa, circuito di Kelso, percorrendo 181.9 Km in 4h11′45″, alla media di 43.353 Km/h. Ha preceduto allo sprint i britannici Ethan Vernon (Israel – Premier Tech) e Robert Donaldson (Trinity Racing). Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious), 7°. Magnier è il primo leader della classifica con 1″ sul danese Julius Johansen (Sabgal / Anicolor) e 4″ su Vernon. Miglior italiano Zambanini, 10° a 10″
TOUR OF POYANG LAKE (Cina)
Il team cinese Chengdu Cycling Team si è imposto nella prima tappa, cronometro a squadre di Leping, percorrendo 32 Km in 37′03″, alla media di 51.822 Km/h. Ha preceduto di 16″ il team cinese Hengxiang Cycling Team e di 34″ il team thailandese Roojai Insurance. Nessun italiano in gara. Il russo Petr Rikunov (Chengdu Cycling Team) è il primo leader della classifica con lo stesso tempo del bielorusso Yauhen Sobal (Chengdu Cycling Team) e del connazionale Roman Maikin (Chengdu Cycling Team)
TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE
L’olandese Thalita de Jong (Lotto Dstny Ladies) si è imposta nella prima tappa, Saint-Fortunat-sur-Eyrieux – Beauchastel, percorrendo 88.1 Km in 2h32′10″, alla media di 34.746 Km/h. Ha preceduto di 1″ la polacca Karolina Perekitko (Winspace) e l’italiana Debora Silvestri (Laboral Kutxa – Fundación Euskadi). La De Jong è la prima leader della classifica con 1″ sulla Perekitko e sulla Silvestri
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LUANCO – LAGOS DE COVADONGA
settembre 2, 2024 by Redazione
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La Vuelta arriva al tradizionale appuntamento con i Laghi di Covadonga, meta di una delle più impegnative e al contempo spettacolari ascese spagnola. Cosa accadrà quest’anno? Riuscirà Roglic a riprendersi quella maglia rossa sfuggitagli dalle spalle sulle assolate strade andaluse?
E’ la salita più emblematica della Vuelta assieme all’Angliru. Stiamo parlando dell’ascesa che conduce agli spettacolari laghi di Covadonga, specchi azzurri incastonati ai piedi dei Picos de Europa, catena montuosa che fin dal 1918 è protetta da un parco nazionale e che nel 2003 è stata inserita nella lista dall’UNESCO nella lista delle “rete mondiale di riserve della biosfera”, la versione “green” dei patrimoni dell’umanità. La Vuelta ha scoperto questo luogo incantevole piuttosto tardi, nel 1983, ed è stato amore a prima vista se si pensa che negli ultimi 40 anni questo traguardo è stato proposto per ben 22 volte, molte delle quali in edizioni consecutive. Ovviamente non ha conquistato organizzatori, ciclisti e appassionati sono con la bellezza dei panorami (e pensare che la quota è di poco inferiore ai 1000 metri sul livello del mare), ma anche con la durezze delle sue pendenze, apparentemente non troppo accese perchè il dato ufficiale parla di 12.5 Km al 6.9% medio. In questi numeri vengono, però, conteggiati anche gli ultimi 1.7 Km prevalentemente tracciati in discesa, con la salita che riprende solamente a poche centinaia di metri dal traguardo, previsto a 1069 metri di quota. Il punto più elevato sarà, infatti, raggiunto quasi 2 Km prima, a quota 1105, e fin lì si dovrà affrontare una salita di 11 Km all’8.2% che prevede i tratti più impegnativi nei primi 7.5 Km al 9.4%. Come tradizione mamma Vuelta i Lagos non li manderà da soli e, infatti, prima dovrà essere affrontata l’ascesa al Mirador del Fito (7 Km al 8%) che solitamente veniva proposta come ultima salita prima di quella conclusiva. Ma non sarà così quest’anno perchè, terminata la discesa dal Fito, non ci si dirigerà subito in direzione Covadonga ma si dovrà effettuare un lungo circuito tra le montagne asturiane che porterà i corridori verso l’ancor più impegnativa ascesa della Collada Llomena, i cui 7.5 Km al 9.3% sono stati scoperti dalla Vuelta solo recentemente, inseriti per la prima volta nel 2021 proprio in occasione di una frazione che terminava ai Lagos di Covadonga, tappa vinta proprio dal corridore che sta attendendo con ansia questo arrivo per tentare di riprendersi la maglia rossa, Primož Roglič. Potrebbe essere proprio lo sloveno a succedere a sè stesso nello speciale albo d’oro di questa mitica salita, nel quale figurano scalatori di razza come Thibaut Pinot, Nairo Quintana, Pedro Delgado, Lucho Herrera e Marino Lejarreta, che il 2 maggio del 1983 – all’epoca la Vuelta si disputava in primavera – fu il primo a levare le braccia al cielo verso i Picos de Europa

Il Lago Enol e l’altimetria della sedicesima tappa (www.turismoasturias.es)
METEO VUELTA
Luanco : nubi sparse, 27°C, vento debole da S (5-18 Km/h), umidità al 58%
Mieres (Km 42.8): pioggia debole (0.2), 17°C, vento debole da N (7-19 Km/h), umidità al 81%
Arriondas (Km 87): pioggia debole (0.4), 18°C, vento debole da NO (6-19 Km/h), umidità al 82%
Collada Llomena (GPM – Km 125): pioggia debole (0.4), 13°C, vento moderato da N (7-21 Km/h), umidità al 94%
Covadonga – inizio salita finale : pioggia debole (0.5 mm), 16°C, vento debole da N (4-17 Km/h), umidità al 92%
GLI ORARI DELLA VUELTA
12.30: inizio diretta su Eurosport
12.59: partenza da Luanco
14.45-15.00: GPM del Mirador del Fito
15.55-16.20: GPM della Collada Llomena (con abbuoni)
16.45-17.10: traguardo volante di Cangas de Onís
17.00-17.25: inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo ai Lagos de Covadonga
RASSEGNA STAMPA
Vuelta, Roglic recupera altri 38” ma O’Connor resiste in maglia rossa
Gazzetta dello Sport
Roglič je za 38 sekund bližje rdeči majici. Še ena zmaga mladega Španca (Roglič è 38 secondi più vicino alla maglia rossa. Un’altra vittoria per il giovane spagnolo)
Delo – Slovenia
Castrillo takes stage 15 as Roglic eats into O’Connor’s overall lead (Castrillo vince la tappa 15 mentre Roglic erode il vantaggio generale di O’Connor)
The Guardian – Regno Unito
Castrillo climbs to Vuelta stage 15 win as Dunbar finishes 14th (Castrillo vince la 15a tappa della Vuelta mentre Dunbar chiude 14°)
The Irish Times – Irlanda
Castrillo es la estrella (Castrillo è la stella)
AS – Spagna
Pablo Castrillo, o homem que apareceu na Vuelta numa tarde de nevoeiro (Pablo Castrillo, l’uomo apparso alla Vuelta in un pomeriggio nebbioso)
Público – Portogallo
Une victoire de prestige pour Castrillo, O’Connor perd du terrain (Una vittoria di prestigio per Castrillo, O’Connor ha perso terreno)
L’Équipe – Francia
Revelatie Pablo Castrillo pakt op het dak van de Vuelta tweede ritzege, O’Connor behoudt rood, maar ziet Mas en Roglic weer naderen (La rivelazione Pablo Castrillo vince la seconda tappa sul tetto della Vuelta, O’Connor mantiene il rosso, ma vede Mas e Roglic avvicinarsi nuovamente)
Het Nieuwsblad – Belgio
Vuelta: Castrillo verrast met tweede ritzege, Roglic pakt weer wat tijd op O’Connor (Vuelta: Castrillo sorprende con la vittoria nella seconda tappa, Roglic recupera tempo su O’Connor)
De Telegraaf – Paesi Bassi
Außenseiter Castrillo feiert nächsten Coup – Lipowitz im Weißen Trikot (L’outsider Castrillo celebra il suo colpo di stato – Lipowitz in maglia bianca)
Kicker – Germania
Roglič útočil, ale červený dres nezískal. Castrillo zařídil další senzaci (Roglič ha attaccato, ma non ha preso la maglia rossa. Castrillo ha fatto un’altra sensazione)
Mladá fronta Dnes – Repubblica Ceca
Pablo Castrillo wins his 2nd Spanish Vuelta stage as Ben O’Connor loses more ground to Primoz Roglic (Pablo Castrillo vince la sua seconda tappa alla Vuelta spagnola mentre Ben O’Connor perde altro terreno su Primoz Roglic)
The Washington Post – USA
Ben O’Connor sigue aguantando como líder de la Vuelta a España: Pablo Castrillo ganó la etapa 15 (Ben O’Connor continua a restare leader della Vuelta a España: Pablo Castrillo ha vinto la quindicesima tappa)
El Tiempo – Colombia
La Vuelta a España 2024: Richard Carapaz finaliza séptimo en la 15.ª etapa, la que tuvo como ganador al español Pablo Castrillo (Vuelta a España 2024: Richard Carapaz chiude settimo nella 15a tappa, vinta dallo spagnolo Pablo Castrillo)
El Universo – Ecuador
Gritty O’Connor digs deep to hang on to red jersey (Un grintoso O’Connor si impegna a fondo per mantenere la maglia rossa)
The West Australian – Australia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Infiesto – Valgrande-Pajares (Cuitu Negru)
1° Rémy Rochas
2° Kasper Asgreen a 1′15″
3° Reuben Thompson 2′48″
4° Tim Naberman a 2′57″
5° Tom Paquot a 3′27″
Miglior italiano Edoardo Affini, 18° a 9′34″
Classifica generale
1° Tim Naberman
2° Kamil Gradek a 16′08″
3° Thibault Guernalec a 16′33″
4° Tom Paquot a 20′37″
5° Maurice Ballerstedt a 25′02″
Miglior italiano Alessandro De Marchi, 11° a 31′44″
RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE
50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”
9 MAGGIO 1974 – 16a TAPPA: LAREDO – BILBAO (133 Km)
VICTORIA FINAL DE KARSTENS AL “SPRINT”
Sin cambios en la general
Ocaña no debiera arrojar la esponja todavia
02-09-2024
settembre 2, 2024 by Redazione
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VUELTA A ESPAÑA
Giorno di riposo
TOUR OF ROUTHE SALVATION (Turchia)
Il belga Rutger Wouters (Cycling Vlaanderen) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Çankiri – Ankara, percorrendo 174.5 Km in 4h08′45″, alla media di 42.09 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Oliver Mattheis (BIKE AID) e di 2″ il connazionale Robbe Mellaerts (Cycling Vlaanderen). Nessun italiano in gara. Wouters si impone in classifica con 1′17″ sul tedesco Vinzent Dorn (BIKE AID) e connazionale Elias Van Breussegem (Cycling Vlaanderen) e 1′25″ sul connazionale Jarno Bellens (Cycling Vlaanderen)
RENEWI TOUR 2024, TIM WELLENS CALA IL SUO QUARTO ASSO
Successo belga al Renewi Tour 2024. Tim Wellens si è aggiudicato per la quarta volta in carriera la corsa a tappe di casa sul connazionale Segaert e il britannico Hagenes. Primo italiano Alberto Bettiol 10°. Nei 5 giorni di gara due vittorie per Jonathan Milan.
Si è concluso oggi a Geraardsbergen con il successo del belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny), il Renewi Tour 2024. La breve corsa a tappe belga è andata al suo connazionale Tim Wellens (UAE Team Emirates), che si è imposto senza vincere nessuna tappa, portandosi così a casa questa gara per la quarta volta in carriera, le prime due quando la corsa si chiamava ancora Eneco Tour (2014 e 2015) e la terza lo scorso anno. I migliori piazzamenti del vincitore sono stati un quinto posto nella seconda tappa, la crono individuale vinta da Alec Segaert (Lotto Dstny), e un secondo posto nella tappa conclusiva, prevedeva di ripetere per 4 volte il mitico muro di Grammont e che gli ha permesso di scavalcare proprio lo stesso Segaert in classifica.
I cinque giorni di gara hanno visto ben due successi del friulano Jonathan Milan (Lidl – Trek), che si è imposto nella tappa d’apertura e nella terza: Nella Riemst-Bilzen ha regolato Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck) e Axel Zingle (Cofidis) mentre nella Blankenberge-Ardooie ha messo la sua ruota nuovamente davanti a quella del belga e a quella di Max Walscheid (Team Jayco AlUla). Il portacolori della Lidl – Trek si è, invece, ritirato nella corsa della frazione conclusiva, mentre aveva lasciato anzitempo che la corsa subito prima della crono Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), che avrebbe potuto essere uno dei grandi favoriti per la vittoria.
Il miglior atleta di casa nostra in classifica è, invece, risultato essere Alberto Bettiol (Astana Qazaqstan Team), che ha chiuso in decima posizione, con 1′04″ di ritardo.
Oltre le due tappe andate a Milan hanno ottenuto vittorie Segaert nella cronometro, Philipsen nella penultima tappa e De Lie nella frazione conclusiva.
Segaert nella prova contro il tempo ha battuto Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers) e Stefan Bissegger (EF Education – EasyPost), mentre il portacolori della Alpecin – Deceuninck ha preeduto nella Oostburg-Aalter Christophe Laporte (Team Visma | Lease a Bike) e De Lie. Quest’ultima nella decisiva Menen-Geraardsbergen ha avuto la meglio su Wellens e Valentin Madouas (Groupama).
La classifica generale finale vede il successo di Wellens su 40″ su Segaert e 42″ sul norvegese Per Strand Hagenes (Team Visma | Lease a Bike). La classifica a punti è stata conquistata da Philipsen su De Lie e Laporte. Segaert è il miglior giovane davanti a Per Strand Hagenes (Team Visma | Lease a Bike) e a Eddy Le Huitouze (Groupama – FDJ). Il Team Visma | Lease a Bike, infine, è risultato la migliore delle squadre in campo, distanziando di quasi un minuto e mezzo la Decathlon AG2R La Mondiale.
Mario Prato

Tim Wellens affronta in testa al gruppo le rampe del muro di Grammont, affrontato nella conclusiva frazione del Renewi Tour (Getty Images)
BIS DI CASTRILLO SUL CUITU NEGRU. ROGLIC ROSICCHIA ALTRI SECONDI A O’CONNOR CHE RESTA LEADER
Pablo Castrillo c’ha preso gusto. Dopo la bella vittoria ottenuta pochi giorni fa a Manzaneda, il giovane corridore in forza all’Equipo Kern Pharma, ha ottenuto oggi un’altra vittoria, stavolta ancora più spettacolare e sorprendente. In cima alle durissime rampe che portavano al Cuitu Negru, l’aragonese è riuscito ad avere la meglio su Alexander Vlasov (RedBull-Bora-Hansgrohe), e Pavel Sivakov (UAE Team Emirates), ultimi superstiti di una fuga partita da lontano. La lotta per la maglia roja ha visto Enric Mas (Movistar Team) e Primoz Roglic (RedBull-Bora-Hansgrohe) rosicchiare altri 38″ al leader Ben O’Connor (Decathlon-Ag2r La Mondiale). Lo sloveno al termine della frazione è stato poi penalizzato di 20″ per aver usufruito a lungo della scia dell’ammiraglia dopo un cambio di bici. O’Connor resta quindi leader con 1′03″ su Roglic e 2′23″ su Mas.
La 15a tappa della Vuelta proponeva il durissimo arrivo in salita in cima al Cuitu Negru, sede d’arrivo della corsa iberica per la seconda volta dopo il 2012 (vittoria di Dario Cataldo). La frazione, lunga appena 143 km, prevedeva la partenza dalla cittadina di Infiesto e altri 3 gpm oltre alla salita finale. I primi 30 km erano sostanzialmente piatti, quindi i corridori erano chiamati ad affrontare per la prima volta l’Alto de la Colladiella (6,5 km al 8%) al km 37,5, classificato come gpm di 1a categoria. Dopo un tratto molto semplice, al km 65 era posto l’Alto de Santo Emiliano (5,6 km al 4,9%) e quindi, al km 88 nuovamente l’Alto de la Colladiella, sempre dallo stesso versante. Infine, un lungo tratto quasi totalmente pianeggiante anticipava la terribile salita finale, lunga ben 18,9 km e con una pendenza media (7,1%) che tradiva la reale durezza dell’ascesa vista la presenza di pendenze che arrivavano fino al 24%. Particolarmente duri erano gli ultimi 3 km, costantemente al di sopra del 10%.
La lotta per entrare nella fuga di giornata sono iniziati sin dal via, con Txomin Juaristi (Euskaltel-Euskadi) e Kasper Asgreen (Soudal-Quick Step) tra i primi a provarci. Dopo una dozzina di km si è formato un primo gruppo di attaccanti, composto da Jay Vine (UAE Team Emirates), il già citato Asgreen, Marco Frigo e Riley Sheehan (Israel-Premier Tech), Jonas Gregaard (Lotto-Dstny), Thomas Champion (Cofidis), Pablo Castrillo e Juan Antonio Soto (Equipo Kern Pharma). Gli attacchi in testa al gruppo principale non si sono però fermati e poco dopo in testa al gruppo è rientrato anche Max Poole (Team DSM-Firmenich-PostNL). Al primo passaggio sull’Alto de la Colladiella la corsa è ulteriormente esplosa grazie all’ennesimo attacco di Marc Soler (UAE Team Emirates) seguito da Michael Woods (Israel-PremierTech) e a cui si sono poi accodati anche Adam Yates (UAE Team Emirates), Dani Martinez (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Valentin Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale) e Mattia Cattaneo (Soudal-Quick Step).
Lungo la successiva discesa nel gruppo dei big è tornata la quiete, che però si è prontamente interrotta sul 2° gpm di giornata l’Alto de Santo Emiliano. Proprio lungo tale ascesa la fuga di giornata, composta da ben 21 uomini, ha preso definitivamente forma. A comporre il corposo gruppo di testa erano: Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), Jack Haig (Bahrain-Victorius), Ion Izagirre (Cofidis), Bruno Armirail e Valentin Paret-Peintre (Decathlon-Ag2r La Mondiale), Stefan Kung e Quentin Pacher (Groupama-FDJ), Oscar Rodriguez (INEOS Grenadiers), Louis Meintjes (Intermarchè-Wanty), Riley Sheehan, Marco Frigo e George Bennett (Israel-Premier Tech), Jonas Gregaard (Lotto-Dstny), Oier Lazkano (Movistar Team), Alexander Vlasov e Daniel Martinez (RedBull-Bora-Hansgrohe), Jay Vine, Pavel Sivakov e Marc Soler (UAE Team Emirates) Steven Kruijswijk (Visma-Lease a Bike) e Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma).
Il drappello dei fuggitivi è stato a lungo tirato dagli uomini della UAE, con Marc Soler molto attivo nella prima fase della fuga, mentre in testa al plotone vi erano gli uomini della Soudal (occasionalmente chiamata T-Rex nel corso della Vuelta) che hanno scandito a lungo il ritmo per il capitano Mikel Landa. Una volta arrivati al secondo passaggio sull’Alto de la Colladiella, Soler si è fatto da parte lasciando le redini della fuga nelle mani, anzi nelle gambe, di Jay Vine che ha imposto un ritmo decisamente elevato. L’andatura dell’Australiano ha letteralmente sgranato il gruppetto di testa che allo scollinamento era composto ormai solo da Vine, Sivakov, Pacher, Kung, Castrillo, Vlasov e Armirail. I 7 battistrada a questo punto avevano un vantaggio di circa 2′40″ su gruppo della maglia roja.
Ai -23, Roglic è stato protagonista di un cambio di bici in vista della salita finale: lo sloveno ha scelto di affrontare gli ultimi km con un monocorona e ruote a basso profilo. L’operazione di rientro nel gruppo ha però richiamato l’attenzione della giuria vista il prolungato dietro-macchina effettuato da Roglic e dai compagni di squadra. La manovra è costata cara allo sloveno visto che nel post-tappa è statao sanzionato con 20″ di penalità.
Si è così giunti alla salita finale, imboccata dai fuggitivi con poco più di 3′ sul gruppo. Sulle prime rampe si è immediatamente fatto da parte un esausto Vine, imitato poco dopo da Kung (-15,5), Pacher (-14,5) e Armirail. Davanti è così rimasto un terzetto formato da Sivakov, Vlasov e Castrillo con il francese di origine russa che si è sobbarcato tutto il lavoro. Nel gruppo invece, una volta esauirto il lavoro di Louis Vervaeke e James Shaw, sono entrati in azione nell’ordine Mauri Vansevenant, William Junior Lecerf e soprattutto di Mattia Cattaneo, tutti a supporto del capitano Mikel Landa. Ai -6 Cattaneo si è fatto da parte, lasciando spazio ad un timido quanto inefficace tentativo del Basco che non ha però fatto nessuna differenza. In testa al gruppetto dei big si è quindi posto Florian Lipowitz (RedBull-Bora-Hansgrohe) che ha tirato per i successivi 3 km.
Ai -3, proprio dove le rampe della salita finale diventavano infernali, la corsa è letteralmente esplosa: davanti Castrillo è immediatamente scattato lasciando sul posto Sivakov e Vlasov. Dietro invece, una volta spostatosi Lipowitz, è partito Roglic. Castrillo è riuscito rapidamente a guadagnare una dozzina di secondi sui due inseguitori e ha gestito il gap fino all’ultimo km. A quel punto dalla nebbia è spuntata la sagoma di Vlasov che ha poi raggiunto l’iberico ai -800. Dietro invece, Mas è riuscito a rientrare su Roglic e a staccarlo leggermente nei metri successivi. Poco più in là O’Connor saliva del suo passo cercando di limitare i danni.
Davanti la nuova coppia formata da Castrillo e Vlasov ha proseguito insieme fino ai -400 quando lo spagnolo ha lanciato un nuovo attacco al quale il russo non ha saputo reagire. Castrillo si è così lanciato verso un clamoroso quanto meritato bis dopo la vittoria ottenuta appena 4 giorni fa a Manzanada. Dietro di lui, staccato di 12″ Vlasov, mentre Sivakov si è dovuto accontentare del terzo posto di giornata, staccato di 31″. Alle loro spalle è invece giunta la coppia formata da Mas e Roglic (a 1′04″), quindi un ottimo Skjelmose (Lidl-Trek) a 1′09″. Seguono Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) a 1′13″, Sepp Kuss (Visma-Lease a Bike) a 1′22″ e un deludentissimo Mikel Landa a 1′27″. Chiude la top ten di giornata David Gaudu (Groupama-FDJ) giunto ad 1′37″.
Come già anticipato, Roglic ha poi subito una penalizzazione di 20″ a causa della scia prolungata della sua ammiraglia usufruita dopo il cambio di bici.
La nuova classifica, alla vigilia del secondo giorno di riposo, vede O’Connor sempre primo con 1′03″ su Roglic, 2′23″ su Enric Mas, 2′44″ su Carapaz e 3′05″ su Mikel Landa.
Pierpaolo Gnisci
01-09-2024
settembre 1, 2024 by Redazione
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VUELTA A ESPAÑA
Lo spagnolo Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma) si è imposto nella quindicesima tappa, Infiesto – Valgrande-Pajares (Cuitu Negru), percorrendo 143 Km in 3h45′51″, alla media di 37.99 Km/h. Ha preceduto di 12″ il russo Aleksandr Vlasov (Red Bull – BORA – hansgrohe) e di 31″ il francese Pavel Sivakov (UAE Team Emirates). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 18° a 5′01″. L’australiano Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) è ancora in maglia rossa con 1′03″ sullo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) e 2′23″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Fortunato, 17° a 16′28″
RENEWI TOUR
Il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Menen – Geraardsbergen, percorrendo 202.7 Km in 4h30′56″, alla media di 44.889 Km/h. Ha preceduto di 5″ il connazionale Tim Wellens (UAE Team Emirates) e di 17″ il francese Valentin Madouas (Groupama – FDJ). Miglior italiano Alberto Bettiol (Astana Qazaqstan Team), 14° a 43″. Wellens si impone in classifica con 40″ sul connazionale Alec Segaert (Lotto Dstny) e 42″ sul norvegese Per Strand Hagenes (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Bettiol, 10° a 1′04″
GP KRANJ
Il russo Roman Ermakov (CTF Victorious) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Kranj, percorrendo 158.6 Km in 3h32′31″, alla media di 44.778 Km/h. Ha preceduto di 40″ l’italiano Matteo Baseggio (UC Trevigiani – Energiapura Marchiol) e di 43″ l’elvetico Alexandre Balmer (Team Corratec – Vini Fantini)
CUP DOLTCINI – IN THE FOOTSTEPS OF THE ROMANS (Bulgaria)
Il tedesco Albert Gathemann (P&S Metalltechnik Benotti) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, Banya – Razlog, percorrendo 134 Km in 2h51′33″, alla media di 46.867 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mads Schulz Jørgensen (Team IBT – Tripeak) e il bulgaro Martin Papanov (Tzar Simeon). Miglior italiano Carlo Francesco Favretto (Gallina Ecotek Lucchini), 11°. Il rumeno Alin Toader (UVT-Devron West Cycling Team) si impone in classifica con 4″ sul bulgaro Yordan Petrov (Hemus Troyan) e su Schulz Jørgensen. Miglior italiano Favretto, 12° a 10″
TOUR OF ROUTHE SALVATION (Turchia)
Il tedesco Oliver Mattheis (BIKE AID) si è imposto nella terza tappa, Amasya – Çorum, percorrendo 147.2 Km in 3h29′03″, alla media di 42.248 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jarno Bellens (Cycling Vlaanderen) e il connazionale Vinzent Dorn (BIKE AID). Nessun italiano in gara. Il belga Rutger Wouters (Cycling Vlaanderen) è ancora leader della classifica con 26″ sul connazionale Elias Van Breussegem (Cycling Vlaanderen) e 1′05″ su Dorn
TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE
Il bermudiano Kaden Hopkins (Vendée U) si è imposto nella nona ed ultima tappa, Pointe-à-Pitre – Baie-Mahault, percorrendo 153.6 Km in 3h21′22″, alla media di 45.767 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Enrico Dhaeye (Philippe Wagner/Bazin) e il francese Philgy Marc Palmiste (Convergence SC Abymienne Propreté 2000). Nessun italiano in gara. Il colombiano Kevin David Castillo (Team Sistecredito) si impone in classifica con 1′31″ sul connazionale Sebastián Alexander Castaño (Team Sistecredito) e 2′04″ sul francese Sam Maisonobe (Vendée U)
PREMONDIALE GIRO DELLA TOSCANA INTERNAZIONALE FEMMINILE – MEMORIAL MICHELA FANINI
La lituana Rasa Leleivytė (Aromitalia 3T Vaiano) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Lucca – Montecatini Alto, percorrendo 129.2 Km in 3h31′21″, alla media di 36.693 km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Margot Vanpachtenbeke (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) e l’ucraina Olha Kulynych (Fenix-Deceuninck Development Team). Miglior italiana Elisa De Vallier (Top Girls Fassa Bortolo), 5° La Vanpachtenbeke si impone in classifica con 2″ sulla Leleivytė e 30″ sulla Kulynych. Miglior italiana la De Vallier, 5° a 51″.
GROTE PRIJS BEERENS (Donne)
L’olandese ofie van Rooijen (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si è imposta nella corsa belga, Hoboken – Aartselaar, percorrendo 137 Km in 3h21′51″, alla media di 40.723 km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Anna van Wersch (Lotto Dstny Ladies) e la francese Victoire Berteau (Cofidis Women Team). Miglior italiana Silvia Zanardi (Human Powered Health), 7°
CHRONO “ROLAND BOUGE!” (Donne)
La francese Cédrine Kerbaol (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team) si è imposta nella corsa elvetica, circuito a cronometro di Saint-Martin, percorrendo 18.2 Km in 23′26″, alla media di 46.6 km/h. Ha preceduto di 32″ la polacca Marta Jaskulska (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team) e di 37″ l’elvetica Elena Hartmann (Roland) Unica italiana in gara Elena Pirrone (Roland), 5° a 1′08″
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): INFIESTO – VALGRANDE-PAJARES (CUITU NEGRU)
agosto 31, 2024 by Redazione
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Arriva il momento delle temute salite asturiane. Nella terra del tremendo Angliru (che quest’anno non si scalerà) oggi i corridori andranno a riscoprire le scoscese rampe del Cuitu Negru, che non vengono affrontate dal 2012, quando lassù lasciò la firma l’italiano Dario Cataldo
La Vuelta è arrivata nel Principato delle Asturie, la regione spagnola rinomata tra gli appassionati di ciclismo per le ripide salite che la caratterizzano e che a più riprese sono state affrontate al Giro di Spagna. La più blasonata è quella che conduce agli spettacolari Laghi di Covadonga, dove si arriverà tra un paio di giorni, la più dura è invece l’Angliru, che quest’anno non sarà della partita dopo aver ospitato dodici mesi fa l’arrivo della 17a tappa. Oggi si andrà, invece, a riscoprire l’ascesa che termina a pochi passi dalla vetta del Pico Cuitu Negru, sul quale la Vuelta aveva finora portato le ruote dei corridori una sola volta, il 3 settembre del 2012, quando questo traguardo era stato tenuto a battesimo dall’abruzzese Dario Cataldo. Lunga quasi 19 Km e caratterizzata da una pendenza media del 7.1%, rappresenta la naturale prosecuzione di una storica salita della Vuelta, il Puerto de Pajares, inserita 12 volte nel percorso come GPM di passaggio e tre come traguardo di tappa. Proprio in corrispondenza del valico termina il primo dei tre tratti nei quali è possibile scomporre l’ascesa, con i primi 12 Km al 6.8% (di questi gli ultimi 4 salgono all’8.7%) che serviranno per raggiungere il passo, del quale si percorreranno anche i primi 500 metri della successiva discesa. Inizierà ora un tratto intermedio pedalabile (2.2 Km al 3.9% con i primi 1.5 km al 7%) che terminerà presso la stazione di sport invernali di Brañillin, altro luogo fino al quale la Vuelta si è spinta in un paio di occasioni per l’arrivo di tappa. Qui la strada si drizzerà brutalmente sotto le ruote e tale rimarrà fino al traguardo, con i corridori che dovranno confrontarsi con pendenze da ribaltamento negli ultimi 2500 metri, nel corso dei quali la strada s’inclinerà fino ad un picco massimo del 24%, mentre la media in questo tratto conclusivo si attesterà sul 13.8%

Il Cuitu Negru e l’altimetria della quindicesima tappa (www.grupoxove.com)
METEO VUELTA
Infiesto : pioggia debole (0.2), 23°C (percepiti 24°C), vento moderato da N (8-24 Km/h), umidità al 74%
Mieres (Km 56.5): pioggia debole (0.1), 24°C (percepiti 25°C), vento moderato da N (9-25 Km/h), umidità al 71%
Urbiés (Km 91.4): pioggia debole (0.1 mm), 22°C (percepiti 23°C), vento moderato da N (9-26 Km/h), umidità al 75%
Valgrande-Pajares (Cuitu Negru)*: pioggia debole (0.1 mm), 18°C, vento moderato da N (10-33 Km/h), umidità al 71%
* Previsioni relative alla stazione di sport invernali di Brañillin (1450 metri), dalla quale si transita a 3 Km dal traguardo (posto a quota 1850)
GLI ORARI DELLA VUELTA
13.30: inizio diretta su Eurosport
13.50: partenza da Infiesto
14.45-14.55: GPM dell’Alto de la Colladiella (prima ascensione)
15.25-15.40: GPM dell’Alto de Santo Emiliano
15.55-16.15: GPM dell’Alto de la Colladiella (seconda ascensione) (con abbuoni)
16.30-16.50: traguardo volante di Pola de Lena
16.50-17.15: inizio salita finale
17.20-17.45: arrivo al Cuitu Negru
RASSEGNA STAMPA
A Villablino Kaden Groves fa il bis in volata. Battuto Van Aert, O’Connor resta leader
Gazzetta dello Sport
Druga etapna zmaga Grovesu, Roglič ni napadal – Adrenalinski spust za Rogliča pred napadom na rdečo majico (Seconda vittoria di tappa per Groves, Roglič non ha attaccato – Scarica di adrenalina per Roglič prima dell’attacco alla maglia rossa)
Delo – Slovenia
Groves pips Van Aert to stage 14 win as O’Connor stays in red (Groves supera Van Aert e vince la 14a tappa mentre O’Connor resta in rosso)
The Guardian – Regno Unito
Kaden Groves outsprints Wout van Aert in Vuelta Stage 14, Ben O’Connor stays in red (Kaden Groves batte Wout Van Aert nella 14a tappa della Vuelta, Ben O’Connor resta in rosso)
The Irish Times – Irlanda
Groves amarga a Van Aert (Groves amareggia Van Aert)
AS – Spagna
A etapa da Vuelta era para Wout van Aert, mas ficou para Groves (La tappa della Vuelta era per Wout Van Aert, ma è andata per Groves)
Público – Portogallo
Groves domine Van Aert au sprint (Groves domina Van Aert allo sprint)
L’Équipe – Francia
Weer een tweede plek voor Wout van Aert! Kaden Groves wint nipt sprint in de Vuelta na stevige heuveletappe (Un altro secondo posto per Wout Van Aert! Kaden Groves vince di poco lo sprint della Vuelta dopo una dura tappa in salita)
Het Nieuwsblad – Belgio
Kaden Groves troeft Wout van Aert af in eindsprint bij 14e etappe Vuelta (Kaden Groves batte Wout van Aert nello sprint finale della 14a tappa della Vuelta)
De Telegraaf – Paesi Bassi
Millimeter entscheiden: Groves siegt vor van Aert (Decidono i millimetri: Groves vince davanti a van Aert)
Kicker – Germania
Van Aert poražen. V souboji sprinterů na Vueltě vítězí Groves, Vacek čtvrtý (Van Aert sconfitto. Nel duello tra velocisti alla Vuelta vince Groves, Vacek quarto)
Mladá fronta Dnes – Repubblica Ceca
Daniel Martínez, el ángel guardián de Primoz Roglic, lo salvó en la etapa 15 de la Vuelta a España (Daniel Martínez, l’angelo custode di Primoz Roglic, lo ha salvato nella quindicesima tappa della Vuelta a España)*
* c’è un errore nel titolo del quotidiano colombiano: la tappa è al 14a
El Tiempo – Colombia
En la etapa 13 de La Vuelta a España: Richard Carapaz finalizó en el puesto 23 y el ganador de la jornada fue el canadiense Michael Woods (La Vuelta a España: Richard Carapaz si è piazzato 23° nella 14a tappa, nella quale ha trionfato Kaden Groves)
El Universo – Ecuador
Groves sprints to stage win as O’Connor stays in red (Groves vola verso la vittoria di tappa mentre O’Connor resta in rosso)
The West Australian – Australia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa, Villafranca del Bierzo – Villablino
1° Sylvain Moniquet
2° Isaac del Toro s.t.
3° Tom Paquot s.t.
4° Ide Schelling s.t.
5° Thibault Guernalec s.t.
Miglior italiano Edoardo Affini, 7° (s.t.)
Classifica generale
1° Tim Naberman
2° Kamil Gradek a 9′59″
3° Thibault Guernalec a 12′40″
4° Ide Schelling a 19′42″
5° Jasha Sütterlin a 19′52″
Miglior italiano Alessandro De Marchi, 10° a 23′38″
RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE
50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”
8 MAGGIO 1974 – 15a TAPPA: CANGAS DE ONÍS – LAREDO (210 Km)
SANTISTEBAN CRUZÒ VICTORIOSAMENTE LA META DE LAREDO
Con un hora de retraso sobre el horario previsto
Sin varaciones en el liderato