09-09-2024
settembre 9, 2024 by Redazione
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TOUR OF SALALAH (Oman)
Il il brasiliano Nícolas Sessler (Victoria Sports Pro Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, Ad Dahariz Beach – Wadi Darbat, percorrendo 120.4 Km in 3h04′48″, alla media di 39.091 Km/h. Ha preceduto di 1′21″ il belga Rutger Wouters (Cycling Vlaanderen) e il giapponese Yuki Ishihara (Shimano Racing). Nessun italiano in gara. Sessler è il nuovo leader della classifica con 2′18″ sul marocchino Ibrahim Essabahy (Qatar Pro Team) e 3′30″ su Wouters
TOUR OF POYANG LAKE (Cina)
L’australiano Kane Richards (Roojai Insurance) si è imposto nella settima tappa, circuito a cronometro di Mount Wugong, percorrendo 29.5 Km in 43′59″, alla media di 40.243 Km/h. Ha preceduto di 44″ il cinese Xianjing Lyu (China Glory – Mentech Continental Cycling Team) e di 51″ il rumeno Cristian Raileanu (Li Ning Star). Nessun italiano in gara. Richards è il nuovo leader della classifica con 14″ sul russo Petr Rikunov (Chengdu Cycling Team) e 1′02″ sul russo Timofei Ivanov (Hengxiang Cycling Team)
IL TOUR OF BRITAIN È DI STEPHEN WILLIAMS, ULTIME VITTORIE PER MAGNIER E GOVEKAR
Al Tour of Britain 2024 Paul Magnier e Matevž Govekar si sono aggiudicati le ultime due tappe disputate nel weekend. Vittoria finale per Stephen Williams.
Nel weekend appena trascorso si sono disputate le ultime due tappa del Tour of Britain 2024. Le due frazioni, entrambe dedicate alle ruote veloci, non hanno influenzato la classifica generale che è definitivamente andata al britannico Stephen Williams. Il portacolori della Israel – Premier Tech, vincitore della seconda e della terza tappa, ha mantenuto senza patemi d’animo la sua leadership nelle tappe successive, piazzandosi anche al secondo posto nella classifica a punti.
Le ultime due tappe portano la firma del francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) e dello sloveno Matevž Govekar (Bahrain – Victorious). Il primo, tre vittorie per lui, si è aggiudicato la frazione di Northampton, mentre la conclusiva Lowestof-Felixstowe è andata a Govekar, tappa quest’ultima tappa caratterizzata da una caduta che ha coinvolto anche Magnier, costretto al ritiro e al ricovero in ospedale per commozione cerebrale e varie ferite che hanno necessitato di punti di sutura.
Con l’uscita di scena del dominatore delle volate in terra britannica la classifica a punti è andata al britannico Ethan Vernon (Israel – Premier Tech), compagno di squadra del leader della classifica Stephen Williams. Terza piazza per il vincitore dell’ultima tappa Govekar.
La classifica generale è andata come detto a Williams che ha preceduto il connazionale Oscar Onley (Team dsm-firmenich PostNL) di 16″ mentre di 36″ è il gap che lo divide dal francese Tom Donnenwirth (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team), che ha scalzato dall’ultimo gradino del podio il britannico Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team) proprio nell’ultima tappa.
La Classifica dei GPM è andata a Callum Thornley (Trinity Racing), che con 50 punti ha più che doppiato il compagno di squadra Dean Harvey. La maglia di miglior giovane è andata a fasciare il busto di Onley, che ha preceduto di 25″ il recente vincitore del Tour de l’Avenir Joseph Blackmore (Israel – Premier Tech). Infine, si è laureata squadra migliore l’Israel – Premier Tech del capoclassifica con un divario di 1′29″ sulla Decathlon AG2R La Mondiale Development Team.
Nelle sei tappe della corsa britannica la sparuta pattuglia italiana, quattro elementi, è stata portata agli onori della cronaca soprattutto da Edoardo Zambanini, con il giovane della Bahrain – Victorious che ha chiuso in settima posizione nella classifica generale e in sesta in quella a Punti. Nei sei giorni di gara ha raccolto un settimo posto, un terzo e due undicesimi.
Mario Prato

Il podio del Tour of Britain 2024 (foto SWPix.com)
GP LARCIANO, HIRSCHI NELLA TORMENTA
Marc Hirshi vince il GP di Larciano, ridotto per maltempo. Alle sue spalle Silva e Ulissi
La cinquantaquattresima edizione del Gran Premio Industria e Artigianato di Larciano è una delle prime tappe della parte conclusiva di stagione, nella quale le classiche italiane giocano un ruolo di primo piano nel calendario ciclistico internazionale.
Quest’anno però un inatteso protagonista è il maltempo che si sta abbattendo sulla Toscana e sulla provincia di Pistoia in particolare in questi giorni, costringendo gli organizzatori a ridurre il percorso per motivi di sicurezza.
La corsa che ne viene fuori è così frammentata e irregolare, con un gruppetto di 13 unità che riesce ad evadere solo dopo non pochi tentativi: fra di loro, Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), Mark Stewart (Team corratec-Vini Fantini), Baptiste Huyet (TDT-Unibet), Paul Ourselin (TotalEnergies), Yuma Koishi (JCL Team UKYO), Emanuele Ansaloni (Team Technipes #InEmiliaRomagna), Matteo Spreafico (Mg.KVis Colors for Peace), Antonio Polga e Andrea Peron (Team Novo Nordisk), Davide De Cassan (Team Polti-Kometa), Aaron Van Der Beken (Bingoal WB) e Tommaso Bambagioni (Work Service-Vitalcare-Dynatek).
Il vantaggio massimo di questi tredici uomini al comando sfiora i 4 minuti fra le due ascese del temibile strappo di Fornello, ma scende sensibilmente già poco sopra i 2′ in vista della prima scalata al San Baronto. Il maltempo però non dà cenno di arrestarsi, e gli organizzatori sono costretti nuovamente a intervenire sul percorso tagliando l’ultimo giro del circuito – e dunque ultima scalata del GPM di San Baronto.
In testa al gruppo passa dunque l’UAE Emirates a fare ritmo forsennato e riportare il grosso della corsa a poche decine di secondi da quel che rimane dei battistrada. Lungo le prime rampe di quella che è diventata l’ultima ascesa di giornata al San Baronto ci prova Marc Hirschi (UAE Team Emirates), riuscendo a rientrare sulla testa prima e fare il vuoto poi.
Nulla possono alle sue spalle prima uno sfortunato Christian Scaroni (Italia), scivolato nella discesa finale verso il traguardo, e poi Guillermo Thomas Silva (Caja Rural-Seguros RGA), nuovo primo inseguitore alle spalle del talento della formazione emiratina e ora solitario secondo di giornata.
Chiude terzo un buon Diego Ulissi (UAE Emirates), capace di regolare la volata per il piazzamento del gruppo.
Lorenzo Alessandri

Marc Hirshi esulta nella tormenta (foto Sprint Cycling Agency)
08-09-2024
settembre 8, 2024 by Redazione
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VUELTA A ESPAÑA
L’elvetico Stefan Küng (Groupama – FDJ) si è imposto nella ventunesima ed ultima tappa, cronometro individuale Distrito Telefónica (Madrid) – Madrid, percorrendo 24.6 Km in 26′28″, alla media di 55.755 Km/h. Ha preceduto di 31″ lo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) e di 42″ l’italiano Mattia Cattaneo (Soudal Quick-Step). Roglič si impone in classifica con 2′36″ sull’australiano Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e 3′13″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 16° a 40′43″
BEMER CYCLASSICS
L’olandese Olav Kooij (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella corsa tedesca, circuito di Amburgo, percorrendo 198.5 Km in 3h39′49″, alla media di 48.449 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek) e l’eritreo Biniam Girmay (Intermarché – Wanty).
TOUR OF BRITAIN
Lo sloveno Matevž Govekar (Bahrain – Victorious) si è imposto nella sesta ed ultima tappa, Lowestoft – Felixstowe, percorrendo 158.4 Km in 3h22′18″, alla media di 46.98 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Rasmus Søjberg Pedersen (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) e il britannico Ben Swift (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Nicolò Buratti (Bahrain – Victorious), 13°. Il britannico Stephen Williams (Israel – Premier Tech) si impone in classifica con 16″ sul connazionale Oscar Onley (Team Dsm-Firmenich PostNL) e 36″ il francese Tom Donnenwirth (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team). Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious), 7° a 1′40″
GP INDUSTRIA & ARTIGIANATO
L’elvetico Marc Hirschi (UAE Team Emirates) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Larciano, percorrendo 168.8 Km in 3h53′35″, alla media di 43.359 Km/h. Ha preceduto di 5″ l’uruguayano Guillermo Thomas Silva (Caja Rural – Seguros RGA) e di 10″ l’italiano Diego Ulissi (UAE Team Emirates). A causa del maltempo la corsa è stata accorciata di 27 Km tagliando l’ultimo giro del circuito finale.
GP DE FOURMIES – LA VOIX DU NORD
L’olandese Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling Team) si è imposto nella corsa francese, circuito di Fourmies, percorrendo 197.7 Km in 4h29′07″, alla media di 44.078 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Gerben Thijssen (Intermarché – Wanty) e il norvegese Søren Wærenskjold (Uno-X Mobility). Miglior italiano Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa), 12°.
LA CHORALIS FOURMIES FÉMININE
L’italiana Silvia Zanardi (Human Powered Health) si è imposta nella corsa francese, circuito di Fourmies, percorrendo 130.2 Km in 3h13′49″, alla media di 40.306 Km/h. Ha preceduto allo sprint la britannica Cat Ferguson (Shibden Hopetech Apex) e l’italiana Martina Alzini (Cofidis Women Team)
GROTE PRIJS STAD HALLE
L’italiano Federico Savino (Soudal – Quick-Step Devo Team) si è imposto nella corsa belga, circuito di Halle, percorrendo 174.3 Km in 4h07′48″, alla media di 42.203 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’austriaco Emanuel Zangerle (Team Felt Felbermayr) e di 4″ il belga Lars Vanden Heede (Soudal – Quick-Step Devo Team)
OKOLO JIŽNÍCH ČECH / TOUR OF SOUTH BOHEMIA
L’olandese Casper van der Woude (Metec – SOLARWATT p/b Mantel) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Trhové Sviny – Jindřichův Hradec, percorrendo 161 Km in 3h30′38″, alla media di 45.862 Km/h. Ha preceduto allo sprint il ceco Michael Kukrle (Team Felt Felbermay) e il belga Victor Van de Putte (Team Deschacht – Group Hens – Containers Maes). Nessun italiano in gara. Il polacco Marcin Budziński (Mazowsze Serce Polski) si impone in classifica con 44″ sullo slovacco Lukáš Kubiš (Elkov – Kasper) e 47″ sul connazionale Piotr Pękala (Santic – Wibatec)
TOUR OF SALALAH (Oman)
L’algerino Yacine Hamza (Madar Pro Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Sadah – Mirbat Castle, percorrendo 131.2 Km in 3h18′19″, alla media di 39.694 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Quinten Veling (Wielerploeg Groot Amsterdam) e il brasiliano Nícolas Sessler (Victoria Sports Pro Cycling Team). Nessun italiano in gara. Hamza è il primo leader della classifica con 4″ su Veling e 6″ su Sessler
TOUR OF BINZHOU
Il russo Ilia Schegolkov (Caja Rural – Alea) si è imposto nella corsa cinese, circuito di Binzhou, percorrendo 179.8 Km in 3h57′59″, alla media di 45.331 Km/h. Ha preceduto di 2″ il connazionale Ivan Yatsenko (Pingtan International Tourism Island Cycling Team) e di 27″ il cinese Zhicheng Liu (Shandong Cycling). Nessun italiano in gara.
TOUR OF POYANG LAKE (Cina)
Il britannico Tyler Hannay (Saint Piran) si è imposto nella sesta tappa, circuito di Tonggu, percorrendo 114.4 Km in 2h28′15″, alla media di 46.3 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’estone Martin Laas (Ferei Quick-Panda Podium Mongolia Team) e il russo Roman Maikin (Chengdu Cycling Team). Nessun italiano in gara. Il russo Petr Rikunov (Chengdu Cycling Team) è ancora leader della classifica con 37″ sul connazionale Timofei Ivanov (Hengxiang Cycling Team) e sul cinese Yongbing Gao (Hengxiang Cycling Team)
TOUR DE ROMANDIE FÉMININ
L’olandese Riejanne Markus (Team Visma | Lease a Bike) si è imposta nella terza ed ultima tappa, circuito di Morges, percorrendo 144.2 Km in 3h38′44″, alla media di 39.555 Km/h. Ha preceduto allo sprint la neozelandese Niamh Fisher-Black (Team SD Worx – Protime) e di 21″ la belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime). Miglior italiana Eleonora Camilla Gasparrini (UAE Team ADQ), 5° a 21″. La Kopecky si impone in classifica con 6″ sull’olandese Demi Vollering (Team SD Worx – Protime) e 46″ sull’italiana Gaia Realini (Lidl – Trek).
TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE
L’olandese Eline Jansen (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si è imposta nella sesta ed ultima tappa, Le Pouzin – Privas, percorrendo 80.6 Km in 2h10′05″, alla media di 37.19 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Letizia Borghesi (EF-Oatly-Cannondale) e la francese Maëva Squiban (Arkéa – B&B Hotels Wome). L’olandese Thalita de Jong (Lotto Dstny Ladies) si impone in classifica con 58″ sulla francese Marion Bunel (St Michel – Mavic – Auber93 WE) e 1′46″ sull’italiana Monica Trinca Colonel (Bepink – Bongioanni)
KOOIJ SORPRENDE MILAN. LA CLASSICA DI AMBURGO PARLA OLANDESE DOPO 26 ANNI
Nonostante fosse tra i velocisti più quotati per la vittoria della BEMER Cyclassics Hamburg 2024, Jonathan Milan (Team Lidl Trek) deve arrendersi ad Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike) che vince davanti all’italiano ed a Bibiam Girmay (Team Intermarchè Wanty)
Pur essendo più corto di circa 30 km rispetto all’edizione 2023 a causa di un incidente sul percorso che ha ritardato la partenza, la BEMER Cyclassics Hamburg – ex Classica di Amburgo – presenta un finale identico a quello dell’anno scorso con la triplice scalata del Waseberg. I velocisti, o quanto meno la maggior parte di loro, hanno già dimostrato nelle passate edizioni di riuscire a domare questa asperità ma non sono comunque da escludere attacchi alla Evenepoel che possano sconvolgere la corsa negli ultimi km. Da tenere d’occhio Jonathan Milan (Team Lidl Trek), apparso in gran forma nelle ultime uscite tra Deutschland Tour e Renewi Tour ed ormai nel gotha dei velocisti più forti. LA corsa ha visto la fuga di Michael Mørkøv (Team Astana), Taco van der Hoorn (Team Intermarchè Wanty), Stefan De Bod (Team EF Education EasyPost), Remi Cavagna (Team Movistar), Andrea Vendrame (Team Decathlon AG2R La Mondiale) e Cyrus Momk (Team Q36.5 Pro Cycling). Una caduta a circa 80 km dalla conclusione ha tagliato fuori alcuni nomi più che papabili per la volata finale come Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team), Tim Merlier (Team Soudal Quick Step) e Fernando Gaviria (Team Movistar). A 50 km dalla conclusione il vantaggio della fuga si attestava sui 3 minuti dopo aver avuto nelle prime fasi della corsa un vantaggio che sfiorava gli 8 minuti. Ad una trentina di km dalla conclusione erano coinvolti in una caduta anche Paul Penhoet e Cadel Ewans, gli uomini veloci rispettivamente della Groupama FDJ e della Jayco AlUla. La fuga veniva ripresa definitivamente a 25 km dalla conclusione. Negli ultimi 20 km alcuni ciclisti provavano ad attaccare. SI segnalavano in particolare le azioni di Alex Aranburu (Team Movistar), Fabio Christen (Team Q36.5 Pro Cycling) e Rudy Molard (Team Groupama FDJ) ma sotto l’impulso delle squadre dei velocisti il gruppo tornava compatto a poco più di 10 km dall’arrivo. La volata non era più in dubbio ed a vincere era Olav Kooij (Team Visma Lease a Bike) davanti a Jomatham Milan e Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty). Chiudevano la top five Jordi Meeus (Team Red Bull BORA Hansgrohe) in quarta posizione ed Alexander Kristoff (Team Uno X Pro Cycling) in quinta posizione. Jasper Philipsen (Team Alpecin Deceuninck), altro atteso velocista, non faceva meglio del settimo posto mentre nella top ten si segnalavano il nono posto di Trentin ed il decimo di Stefano Oldani (Team Cofidis). Per Kooij è l’ottava vittoria stagionale ed è il secondo olandese a vincere la Classica di Amburgo dopo Léon van Bon che la vinse nel 1998.
Antonio Scarfone

Olav Kooij vince la BEMER Cyclassics Hamburg 2014 (foto: Getty Images)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): DISTRITO TELEFÓNICA (MADRID) – MADRID (ITT)
settembre 8, 2024 by Redazione
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Cala il sipario sulla Vuelta 2024 con una cronometro individuale che non potrà cambiare la situazione al vertice della classifica generale mentre tutto è ancora aperto per i gradini più bassi del podio
Era da vent’anni esatti che Madrid, tradizionale punto d’arrivo finale della Vuelta salvo qualche rara eccezione (nel 1993, nel 2014 e nel 2021 si è arrivati a Santiago de Compostela, mentre fino alla fine degli anni ‘70 la corsa terminava nei Paesi Baschi), non ospitava lo svolgimento di una tappa a cronometro. L’ultima volta capitò nel 2004 quando la conclusiva frazione contro il tempo di 28 Km non bastò a scardinare dal trono della Vuelta lo spagnolo Roberto Heras, che si impose in quella edizione con 30″ sul connazionale Santiago Pérez, vincitore di quella tappa con 13″ di vantaggio sul rivale. Molto diversamente erano andate le cose due anni prima quando la crono dell’ultimo giorno, affrontata sempre con Heras in maglia amarillo (la maglia rossa sarà introdotta nel 2010), ribaltò la classifica facendo balzare al primo posto Aitor González, che staccò lo scalatore di Béjar di ben 3′22″. Vista la supremazia dimostrata da Roglic nelle scorse tappe difficilmente rivedremo un “rovescio” come quello del 2002, ma la cronometro di quest’anno sarà ugualmente appassionante e tutta da gustare fino all’ultimo colpo di pedale perchè è ancora aperta la lotta per i gradini più bassi del podio, che vedrà pronti alla sfida l’ex capoclassica Ben O’Connor, Enric Mas e Richard Carapaz, attualmente secondo, terzo e quarto della classsifica, con l’australiano che vanta 9 secondi di vantaggio sullo spagnolo mentre più distanziato è l’ecuadoriano, che dovrà recuperare 50 secondi per garantirsi la terza piazza. Il percorso non presenterà alcuna difficoltà altimetrica, pur non essendo piattissimo, è vedrà i corridori partire uno alla volta dal quartier generale di Telefónica, la principale compagnia di telecomunicazione iberica. L’arrivo, 24 Km e 600 metri più avanti, sarà previsto sulla Gran Vía, una delle principali strade della capitale spagnola, sulla quale per la prima volta nella storia sarà collocato il traguardo di una tappa della Vuelta. Fino allo scorso anno (e, probabilmente, ci si tornerà dal 2025) l’ultimo striscione d’arrivo era collocato in Plaza de Cibeles, al cospetto del municipio di Madrid, dalla quale sarà previsto comunque un doppio passaggio negli ultimi 3 Km. Poi spazio alla “glorificazione” di Primoz Roglic, primo corridore ad eguagliare il record di vittorie alla Vuelta – quattro, per la precisione – finora detenuto dal citato Roberto Heras

La Gran Vía a Madrid e l’altimetria dell’ultima tappa (Google Street View)
METEO VUELTA
Madrid – partenza primo corridore (ore 16.20): cielo sereno, 28°C (percepiti 27°C), vento moderato da O (12-30 Km/h), umidità al 20%
Madrid – ore 17: cielo sereno, 28°C (percepiti 27°C), vento moderato da O (16-35 Km/h), umidità al 19%
Madrid – ore 18: cielo sereno, 27°C (percepiti 26°C), vento moderato da NO (20-40 Km/h), umidità al 22%
Madrid – arrivo maglia rossa (ore 19.30): cielo sereno, 26°C, vento moderato da NO (18-40 Km/h), umidità al 23%
GLI ORARI DELLA VUELTA
16.00: inizio diretta su Eurosport
16.20: partenza del primo corridore dal Distrito Telefónica di Madrid
16.46: arrivo del primo corridore a Madrid
19.04: partenza della maglia rossa dal Distrito Telefónica di Madrid
19.30: arrivo dell’ultimo corridore a Madrid
RASSEGNA STAMPA
L’ultima salita regala il bis a Dunbar. Roglic a una tappa dal poker
Gazzetta dello Sport
Dunbar pred vsemi, Rogliča do zmage loči le še jutrišnji kronometer – Primož Roglič izgubil pol ekipe, a si zagotovil četrto Vuelto (Dunbar davanti a tutti, Roglič è separato solo dalla cronometro di domani – Primož Roglič ha perso metà della sua squadra, ma si è assicurato la sua quarta Vuelta)
Delo – Slovenia
Dunbar takes stage 20 as Roglic closes on title (Dunbar vince la 20a tappa mentre Roglic si avvicina al titolo)
The Guardian – Regno Unito
Ireland’s Eddie Dunbar claims second stage win at Vuelta a Espana (L’irlandese Eddie Dunbar conquista la seconda vittoria di tappa alla Vuelta a Espana)
The Irish Time – Irlanda
Roglic sentencia la Vuelta (Roglic decide la Vuelta)
AS – Spagna
Eddie Dunbar vence etapa, Roglic continua a liderar a Vuelta (Eddie Dunbar vince la tappa, Roglic continua a guidare la Vuelta)
Público – Portogallo
Dunbar s’impose une nouvelle fois, Roglic tout proche du sacre (Dunbar vince ancora una volta, Roglic vicinissimo all’incoronazione)
L’Équipe – Francia
Taaie Eddie Dunbar houdt favorieten nipt af op de Picon Blanco! Mas en Roglic vervolledigen het podium (Il duro Eddie Dunbar tiene a bada i favoriti sul Picon Blanco! Mas e Roglic completano il podio)
Het Nieuwsblad – Belgio
Eddie Dunbar wint voorlaatste etappe Vuelta; Primoz Roglic zo goed als zeker van eindzege (Eddie Dunbar vince la penultima tappa della Vuelta; Primoz Roglic è quasi certo della vittoria assoluta)
De Telegraaf – Paesi Bassi
Trotz Sorgen bei Red Bull: Roglic vor viertem Vuelta-Sieg (Nonostante le preoccupazioni in casa Red Bull: Roglic a un passo dalla quarta vittoria alla Vuelta)
Kicker – Germania
Horské finále Vuelty ovládl Dunbar. Roglič je blízko celkovému vítězství (Dunbar ha dominato il finale in montagna della Vuelta. Roglič è vicino alla vittoria assoluta)
Mladá fronta Dnes – Repubblica Ceca
Roglic on brink of fourth Vuelta title after protecting lead on last mountain stage (Roglic sull’orlo del quarto titolo della Vuelta dopo aver difeso il primato nell’ultima tappa di montagna)
The Washington Post – USA
Primoz Roglic quedó a 24 km del título de la Vuelta a España tras dura etapa de montaña – El colombiano Daniel Felipe Martínez abandona la Vuelta a España un día antes de su conclusión (Primoz Roglic è a 24 km dal titolo della Vuelta a España dopo una dura tappa di montagna – Il colombiano Daniel Felipe Martínez abbandona la Vuelta a España un giorno prima della sua conclusione)
El Tiempo – Colombia
Richard Carapaz cierra cuarto en la etapa 20 de La Vuelta, triunfo de Eddie Dunbar – Así está la clasificación general de la Vuelta a España tras la etapa 20, con Richard Carapaz en pelea por entrar al podio final (Richard Carapaz chiude quarto nella tappa 20 della Vuelta, trionfo per Eddie Dunbar – Questa la classifica generale della Vuelta a España dopo la tappa 20, con Richard Carapaz in lotta per il podio finale)
El Universo – Ecuador
Roglic poised to win fourth Vuelta, Dunbar wins stage (Roglic pronto a vincere la quarta Vuelta, Dunbar vince la tappa)
The West Australian – Australia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della ventesima tappa, Villarcayo – Picón Blanco
1° Jasha Sütterlin
2° Victor Campenaerts a 1′06″
3° Casper Pedersen a 1′26″
4° Kasper Asgreen s.t.
5° Ide Schelling a 1′39″
Miglior italiano: Filippo Baroncini, 19° a 4′36″
Classifica generale
1° Tim Naberman
2° Ide Schelling a 42″
3° Kamil Gradek a 4′59″
4° Thibault Guernalec a 13′09″
5° Julius van den Berg a 16′05″
Miglior italiano Alessandro De Marchi, 11° a 26′57″
I MONDIALI IN “QUATTRO”
Terminato il racconto della Vuelta del 1974 vi accompagneremo alla riscoperta, atteaverso i titoli del quotidiano “La Stampa” dei mondiali disputati negli anni terminanti con il numero 4, nel 30° anniversario del campionato del mondo disputato ad Agrigento nel 1994
1974 – MONTRÉAL (Canada)
MERCKX, GRAN RITORNO
Nel mondiale di Montreal terza maglia iridata per il belga
Battuto in volata Poulidor – Quarto Santambrogio, 7° Moser, 10° Battaglin
1984 – BARCELLONA (Spagna)
DOMINIO AZZURRO, MA VINCE UN BELGA
Claude Criquielion conquista a Barcellona il mondiale di ciclismo, Claudio Corti è secondo
Una corsa tragico-comica, in cui è difficile definire la prova dei nostri – La fatica ha stroncato tutti i favoriti – Ritirati i vari Fignon, Kelly, Hinault e Moser – Polemiche per Argentin (17°): è accusato da LeMond (avrebbe chiesto soldi per «tirare») e ha lasciato liberi troppo tardi i «gregari»
1994 – AGRIGENTO (Italia)
CHIAPPUCCI A SALVE, LEBLANC FA CENTRO
Gli azzurri sempre in prima linea ma cedono nel finale, il francese dà la stoccata decisiva – “Erano tutti contro di me” – “Se ti ritiri, io ti pianto”
El Diablo batte Virenque per l’argento. Ghirotto, un sogno svanito in extremis – Chiappucci: “Un marcamento spietato” – Luc voleva lasciare il ciclismo, la moglie gli fece cambiare idea
EDDIE DUNBAR FA DOPPIETTA, SUO L’ARRIVO IN SALITA AL PICON BLANCO
Eddie (Team Jayco – AlUlaDunbar) vince in solitaria l’ultimo temuto arrivo in salita alla Vuelta a España 2024, l’irlandese scatta in faccia ai big e conquista la tappa regina della corsa spagnola, tardiva la reazione del gruppo maglia rossa, infatti deve accontentarsi della seconda posizione Enric Mas (Movistar) mentre terzo, in assoluto controllo, arriva Primož Roglič (Red Bull – Bora – hansgrohe).
Penultima tappa della Vuelta a España 2024 e subito dopo il via ufficiale a provare a portar via una fuga sono Kasper Asgreen (T-Rex Quick-Step) e Enzo Leijnse (Team dsm-firmenich PostNL), in un tratto in salita l’azione dei due si esaurisce e vengono ripresi e soprvanzati da Jay Vine (UAE Team Emirates), Marco Frigo (Israel-Premier Tech) e Harold Tejada (Astana Qazaqstan), su cui poco dopo si portano Marc Soler (UAE Team Emirates), Clément Berthet (Decathlon Ag2r La Mondiale Team), Sylvain Moniquet (Lotto Dstny), Carlos Canal (Movistar Team), Jack Haig (Bahrain Victorious), Thomas Champion (Cofidis), Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma) e nuovamente (Team dsm-firmenich PostNL). Dietro controllano i Red Bull-Bora-hansgorhe e gli uomini del Team dsm-firmenich PostNL che con una andatura regolare fanno andare via la fuga che arriva ad avere un vantgagio massimo di 6’. I battistrada arrivano ai piedi del Puerto de La Braguia, dopo lo scollinamnto provano intanto un allungo Kasper Asgreen (T-Rex Quick-Step) e Pavel Bittner (Team dsm-firmenich PostNL), imitati anche da Xabier Isasa (Euskaltel-Euskadi). In questo punto della corsa la fuga prende ben 6’:10” di vantaggio, dietro c’è un cambio in testa dove si portano, un pò a sopresa, gli Ineos Grenadiers per aumentare l’andatura. Il lavoro in testa dà i frutti sperati ed infatti la fuga è segnalata adesso a 4’, dove davanti si portano in testa alla corsa grazie ad un allungo Vine, Soler e Berthet. Verso la salita del Portillo de Lunada, Soler è il solito generoso ed allunga portandosi dietro sempre Vine e Berthet, lo spagnolo riprova ancora e va via tutto solo mentre sulla coppia inseguitrice si riportano Castrillo e Frigo, questo quartetto scollina con 48” di ritardo dallo spagnolo. Dietro intanto si esaurisce il lavoro degli Ineos sotituite in testa l gruppo maglia rossa dalla T-Rex Quick-Step, la formazione belga rosicchia ancora tempo prezioso portando così il plotone a 3’:25” dalla testa della corsa. Soler scollina tutto solo con 38” da Vine che è rimasto tutto solo all’inseguimento interessato anche dai punti per la maglia a pois. nel lungo tratto in discesa si ripete il copione, Soler viene ripreso e si rialza sulla penultima salita di giornata, troppo poco il vantaggio dove da dietro un grande Mattia Cattaneo fa il forcing dal gruppo maglia rossa, il primo a farne le spese è Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) poi Mattias Skjelmose (Lidl-Trek). L’accelerazione fa sì che Jay Vine e Clément Berthet, ultimi superstiti della fuga di giornata vengano presto ripresi dal gruppo. Il ritmo cala leggermente e prova così ad allungare Pavel Sivakov (UAE Team Emirates) che prende subito 20 secondi. La Red Bull Bora Hansgrohe si porta in testa al gruppo per provare a tenere alto il ritmo in vista del GPM su cui passa per primo proprio Pavel Sivakov, per lui 6” di abbuono, mentre quarto è Jay Vine che conquista così matematicamente la classifica degli scalatori. L’andatura del gruppo dei migliori cala nuovamente e così ad allunga Eddie Dunbar (Team Jayco – AlUla), Roglic prova a non farsi sorprendere insieme anche a Enric Mas. Riescono ad agganciarsi anche David Gaudu (Groupama-FDJ), Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) e Urko Berrade (Equipo Kern Pharma). Davanti intanto Dunbar raggiunge stacca Sivakov ormai allo stremo. Un nuovo calo di ritmo permette il rientro da dietro di Ben O’Connor (Decathlon – Ag2r La Mondiale) insieme ad altri corridori. Tra i più attivi è David Gaudu che ci prova insieme a Urko Berrade. Davanti l’irlandese riesce a resistere ed arrivare così per la secvonda volta in questa edizione della corsa a tappe spagnola a braccia alzate davanti ad Enric Mas e Primoz Roglic. I big della generale arrivano in uno spazio di 20” senza quindi grandi distacchi, Ben O’Connor (Decathlon – Ag2r La Mondiale) chiude in sesta posizione e riesce a conservare 9″ su Enric Mas e 58″ su Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) per difendere il suo piazzamento sul podio. Come detto a pagare la tappa odierna è stato Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) che naufraga a quasi 6 minuti, perdendo tre posizioni, scivolando in decima posizione in classifica e dicendo addio alla Maglia Bianca ora sulle spalle di Mattias Skjelmose (Lidl-Trek).. Domani cronometro conclusiva intorno a Madrid con la lotta per le posizioni del podio, dalla seconda alla quarta ancora tutte da definire.
Antonio Scarfone

Eddie Dumbar fa doppietta alla Vuelta de Espana 2024 (Photo credit: Getty Images)
07-09-2024
settembre 7, 2024 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VUELTA A ESPAÑA
L’irlandese Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla) si è imposto nella ventesima tappa, Villarcayo – Picón Blanco, percorrendo 172 Km in 4h38′37″, alla media di 37.04 Km/h. Ha preceduto di 7″ lo spagnolo Enric Mas (Movistar Team) e di 10″ lo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe). Miglior italiano Giovanni Aleotti (Red Bull – BORA – hansgrohe), 31° a 10′22″. Roglič è ancora in maglia rossa con 2′02″ sull’australiano Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) e 2′11″ su Mas. Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 16° a 37′28″
TOUR OF BRITAIN
Il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step) si è imposto anche nella quinta tappa, circuito di Northampton, percorrendo 149.6 Km in 3h12′09″, alla media di 46.714 Km/h. Ha preceduto allo sprint il norvegese Erlend Blikra (Uno-X Mobility) e il britannico Ethan Vernon (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Edoardo Zambanini (Bahrain – Victorious), 11°. Il britannico Stephen Williams (Israel – Premier Tech) è ancora leader della classifica con 16″ sul connazionale Oscar Onley (Team Dsm-Firmenich PostNL) e 40″ sul connazionale Mark Donovan (Q36.5 Pro Cycling Team). Miglior italiano Zambanini, 8° a 1′43″
GROTE PRIJS RIK VAN LOOY
Il belga Simon Dehairs (Alpecin-Deceuninck Development Team) si è imposto nella corsa belga, Westerlo – Herentals, percorrendo 181.1 Km in 3h59′43″, alla media di 45.329 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Davide Bomboi (TDT – Unibet Cycling Team) e il tedesco Tim Torn Teutenberg (Lidl – Trek Future Racing). Due italiani in gara: Juan David Sierra (Tudor Pro Cycling Team U23) 7° a 3″, Alessio Delle Vedove (Wanty – ReUz – Technord) 13° a 3″
OKOLO JIŽNÍCH ČECH / TOUR OF SOUTH BOHEMIA
Il polacco Marcin Budziński (Mazowsze Serce Polski) si è imposto nella terza tappa, Český Krumlov – Horská Kvilda, percorrendo 130 Km in 3h22′38″, alla media di 38.493 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Piotr Pękala (Santic – Wibatec) e l’austriaco Riccardo Zoidl (Team Felt Felbermayr). Nessun italiano in gara. Budziński è il nuovo leader della classifica con 22″ su Pękala e 42″ su Zoidl
TOUR OF POYANG LAKE (Cina)
Il russo Petr Rikunov (Chengdu Cycling Team) si è imposto nella quinta tappa, circuito di Wanli, percorrendo 73.6 Km in 1h52′48″, alla media di 39.149 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Luke Mudgway (Li Ning Star) e l’iraniano Ali Labib Shotorban (Shenzhen Xidesheng Cycling Team). Nessun italiano in gara. Rikunov è ancora leader della classifica con 37″ sul connazionale Timofei Ivanov (Hengxiang Cycling Team) e sul cinese Yongbing Gao (Hengxiang Cycling Team)
TOUR DE ROMANDIE FÉMININ
L’olandese Demi Vollering (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella seconda tappa, Chippis – Vercorin, percorrendo 101.9 Km in 2h50′17″, alla media di 35.905 Km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Lotte Kopecky (Team SD Worx – Protime) e di 34″ l’italiana Gaia Realini (Lidl – Trek). La Kopecky è la nuova leader della classifica con 2″ sulla Vollering e 42″ sulla Realini
TOUR CYCLISTE FÉMININ INTERNATIONAL DE L’ARDÈCHE
L’afgana Fariba Hashimi (WCC Team) si è imposta nella quinta tappa, La Canourgue – Mont Lozère, percorrendo 103.7 Km in 3h15′06″, alla media di 31.907 Km/h. Ha preceduto di 4″ la polacca Dominika Włodarczyk (UAE Team ADQ) e di 33″ l’olandese Thalita de Jong (Lotto Dstny Ladies). Miglior italiana Monica Trinca Colonel (Bepink – Bongioanni), 11° a 1′03″. La De Jong è ancora leader della classifica con 41″ sulla francese Marion Bunel (St Michel – Mavic – Auber93 WE) e 1′28″ sulla Trinca Colonel
GIRO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
Il messicano Cesar Macias (Petrolike) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Sacile – Gorizia, percorrendo 160.1 Km in 3h27′31″, alla media di 46.29 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Gal Glivar (UAE Team Emirates Gen Z) e l’elvetico Nils Brun (Tudor Pro Cycling Team). Miglior italiano Matteo Malucelli (JCL Team UKYO), 4°. Il norvegese Jørgen Nordhagen (Team Visma | Lease a Bike Development) si impone in classifica con 2″ sull’italiano Giulio Pellizzari (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e 31″ sullo spagnolo Pablo Torres (UAE Team Emirates Gen Z)
LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): VILLARCAYO – PICÓN BLANCO
settembre 7, 2024 by Redazione
Filed under Approfondimenti
Atto finale in montagna prima della cronometro conclusiva. In programma più di 5000 metri di dislivello e ben 8 salite prima di arrivare al traguardo del Picón Blanco, ultima chanche per gli scalatori per giocarsi un piazzamento sul podio alle spalle dell’inattaccabile Roglic.
Siamo arrivo all’ultimo colpo di piccone della Vuelta 2024 e possiamo dirlo ben forte perchè l’arrivo sarà ai quasi 1500 metri del Picón Blanco, ascesa sulla quale ci si giocherà il piazzamento sul podio alle spalle di Roglic, per il quale sono in lizza al momento ancora tre corridori, l’ex capoclassifica O’Connor, lo spagnolo Mas e l’ecuadoriano Carapaz, i primi due separati da 26″ mentre più distanziato è il corridore sudamericano, che ha da recuperare un minuto esatto all’australiano. Il terreno per questa sfida sarà costituito da un vero e proprio tappone che prevede 5077 metri esatti di dislivello, ovvero 591 metri in più rispetto all’altro tappone di questa edizione, quello di Granada, che però era più esigente sotto l’aspetto delle pendenze. In quell’occasione si erano affrontate tre impegnative ascese, oggi ne saranno in programma ben otto anche se, tolta quella conclusiva, presenteranno tutte pendenze non particolarmente difficili. Alla fine di questa giornata, però, si saranno percorsi quasi 70 Km in salita e tutto questo avrà sicuramente un peso, considerato il fatto che siamo alla penultima tappa di una dispendiosa corsa che dura da tre settimane. In partenza da Villarcayo ci sarà il biglietto da visita di questa frazione, la salita non ufficiale dell’Alto de Bocos (2.7 Km al 6.5%), mentre bisognerà percorrere 25 Km per arrivare ai piedi del primo GPM, il semplice Puerto de las Estacas de Trueba (9.2 Km al 3%), scavalcato il quale si lascerà la provincia di Burgos per tornare a pedalare sulle strade della Cantabria. In rapida successione si scaleranno quindi il Puerto de La Braguía (5.8 Km al 5.2%), l’Alto del Caracol (10.7 Km al 5.5%, dal versante opposto rispetto a quello affrontato nella tappa di Santander) e infine il Portillo de Lunada (14.1 Km al 6.1%). Quest’ultimo sarà il primo dei tre colli di giornata classificati di prima categoria, dopo il quale si rientrerà nel territorio della provincia di Burgos planando verso Espinosa de los Monteros, la località dalla quale ha inizio l’ascesa finale verso il Picón Blanco, salvo poi cambiare direzione e imboccare l’ascesa del Portillo de la Sia (7.2 Km al 5.8%), che riporterà nuovamente la corsa in Cantabria. Se ne uscirà affrontando la penultima difficoltà altimetrica di giornata, l’ascesa diretta al Puerto de Los Tornos (11.2 Km al 5.8%), sulla quale – se non sarà in testa alla corsa la fuga di giornata – potrebbe già accendersi la bagarre tra i corridori che puntano al podio perchè allo scollinamento è prevista l’assegnazione di abbuoni. A quel punto al traguardo mancheranno 26 Km e di questi gli ultimi otto saranno in salita, la più impegnativa di giornata in virtù della sua pendenza media del 9%. Poi solo la cronometro di Madrid fornirà gli ultimi verdetti della Vuelta 2024 e quelli saranno giudici inappellabili.

L’antica base militare del Picón Blanco e l’altimetria della ventesima tappa (merindadesdigital.com)
METEO VUELTA
Villarcayo : nubi sparse, 17°C, vento moderato da SO (18-41 Km/h), umidità al 62%
Vega de Pas (Km 48.3): pioggia debole (0.3 mm), 17°C, vento moderato da O (8-31 Km/h), umidità al 77%
La Concha (Km 81): pioggia debole (0.2 mm), 18°C, vento moderato da NO (11-28 Km/h), umidità al 73%
La Gándara (Km 122.3): pioggia moderata (3.5 mm), 15°C, vento moderato da NO (8-30 Km/h), umidità al 79%
Espinosa de los Monteros (inizio salita finale – Km 163): pioggia debole (0.5 mm), 16°C, vento moderato da O (7-40 Km/h), umidità al 64%
GLI ORARI DELLA VUELTA
12.30: inizio diretta su Eurosport
13.06: partenza da Villarcayo
13.55-14.05: GPM di Las Estacas de Trueba
14.25.14.35: GPM del Puerto de La Braguía
14.50-15.10: GPM dell’Alto del Caracol
15.20-15.40: GPM del Portillo de Lunada
15.45-16.10: GPM del Portillo de la Sia
16.40-17.05: GPM del Puerto de Los Tornos (con abbuoni)
17.00-17.30: traguardo volante di Espinosa de los Monteros e inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo sul Picón Blanco
RASSEGNA STAMPA
Vuelta, il momento di Roglic: stacca tutti in salita, O’Connor deve cedergli la maglia rossa
Gazzetta dello Sport
Roglič je na veličasten način prevzel rdečo majico – Primož Roglič se vrača na svoj španski prestol (Roglič ha preso la maglia rossa in maniera magnifica – Primož Roglič torna sul trono spagnolo)
Delo – Slovenia
Roglic seizes chance on climb to take stage 19 and red jersey (Roglic coglie l’occasione della salita per conquistare la 19a tappa e la maglia rossa)
The Guardian – Regno Unito
Roglic es el amo (Roglic è il maestro)
AS – Spagna
Na Vuelta, Roglic não deixou para amanhã o que pôde fazer hoje (Alla Vuelta, Roglic ha lasciato in sospeso fino a domani quello che avrebbe potuto fare oggi)
Público – Portogallo
Roglic reprend le pouvoir avec brio (Roglic riprende brillantemente il potere)
L’Équipe – Francia
Roglic grijpt de macht in Vuelta op aankomst bergop met derde ritzege en rode trui, O’Connor plots op bijna twee minuten (Roglic prende il potere alla Vuelta all’arrivo in salita con la vittoria della terza tappa e la maglia rossa, O’Connor improvvisamente a quasi due minuti di distanza)
Het Nieuwsblad – Belgio
Hebbes voor Roglic! Sloveen pakt rode trui in Vuelta af van O’Connor (Buona fortuna per Roglic! Lo sloveno prende la maglia rossa da O’Connor alla Vuelta)
De Telegraaf – Paesi Bassi
Solo zum dritten Etappensieg: Roglic erobert Rotes Trikot zurück (Solo alla terza vittoria di tappa Roglic riconquista la maglia rossa)
Kicker – Germania
Dominance Rogliče a jeho týmu. Slovinec ovládl cílové stoupání a vede Vueltu (Il dominio di Roglič e della sua squadra. Lo sloveno ha dominato la salita dell’arrivo e guida la Vuelta)
Mladá fronta Dnes – Repubblica Ceca
Vuelta a España 2024: Daniel Martínez, estelar con su trabajo para el contundente triunfo de Primoz Roglic, el nuevo líder – Daniel Martínez, gregario de oro para revolcar la clasificación; así quedó la general con Primoz Roglic de líder (Vuelta a España 2024: Daniel Martínez, stellare con il suo lavoro per la clamorosa vittoria di Primoz Roglic, il nuovo leader – Daniel Martínez, gregario d’oro per stravolgere la classifica; la classifica generale è rimasta così con Primoz Roglic in testa)
El Tiempo – Colombia
Primoz Roglic asume el liderato de La Vuelta; Richard Carapaz se aferra a pelear el podio (Primoz Roglic assume la guida della Vuelta; Richard Carapaz continua a lottare per il podio)
El Universo – Ecuador
Roglic reclaims red jersey from O’Connor with stage win (Roglic riprende la maglia rossa a O’Connor con la vittoria di tappa)
The West Australian – Australia
VUELTAALCONTRARIO
L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.
Ordine d’arrivo della diciannovesima tappa, Logroño – Alto de Moncalvillo
1° Patrick Gamper
2° Nico Denz s.t.
3° Ide Schelling a 31″
4° Luca Vergallito a 1′15″
5° Edward Planckaert s.t.
Classifica generale
1° Tim Naberman
2° Ide Schelling a 2′27″
3° Kamil Gradek a 3′20″
4° Thibault Guernalec a 8′00″
5° Enzo Leijnse a 10′26″
Miglior italiano Alessandro De Marchi, 12° a 23′55″
I MONDIALI IN “QUATTRO”
Terminato il racconto della Vuelta del 1974 vi accompagneremo alla riscoperta, atteaverso i titoli del quotidiano “La Stampa” dei mondiali disputati negli anni terminanti con il numero 4, nel 30° anniversario del campionato del mondo disputato ad Agrigento nel 1994
1934 – LIPSIA (Germania)
IL BELGA KAERS PREVALE IRREGOLARMENTE SU GUERRA ED È CAMPIONE DEL MONDO
Superiori per classe e per valore gli italiani non riescono a conquistare la maglia iridata
Il vincitore, figura oscura in gara, balza in testa sul rettilineo d’arrivo, impedisce con ripetute scorrettezze l’azione che avrebbe dato la vittoria a Guerra e si aggiudica il titolo del quale non era apparso degno – Guerra ed Olmo sono stati i migliori uomini in corsa – Il ligure piegato dalla sfortuna dopo aver dato chiara dimostrazione delle sue doti di gran campione – Un reclamo di Guerra respinto dal trio di giudici franco-belga-olandese – La media: chilometri 38,428 – La prova deii dilettanti vinta in volata dall’olandese Pellenaars
1954 – SOLINGEN (Germania Ovest)
BOBET VINCE IL CAMPIONATO MONDIALE DI CICLISMO IN UN IMPETUOSO E DRAMMATICO FINALE (COPPI CADUTO)
Aspra gara sotto la pioggia: ventidue arrivati su settantadue partiti
Ultimi Km: sei colpi di scena – Scatenata la lotta a fondo tra Coppi-Bobet-Schaer – Fausto cade in discesa, è staccato… insegue… – Bobet fora; l’elvetico Schàer fugge alla disperata – Louison riparte fulmineo e raggiunge lo svizzero – Traguardo: 1° Bobet; 2° Schaer; 4° Gismondi – Coppi arriva sesto ed è preceduto da Anquetil – Louison e la sua squadra hanno dominato la corsa – Fausto spiega la sua sconfitta
1964 – SALLANCHES (Francia)
A SALLANCHES: 1° JANSSEN (OLANDA) 2° ADORNI (ITALIA)
A 50 metri dal traguardo l’azzurro era ancora primo – Così Magni dai “boxes” ha diretto gli italiani
Adorni, comunque, è stato la grande sorpresa della giornata, protagonista di due episodi nel finale della corsa – Taccone, con altri cinque corridori, a lungo in fuga – Il magnifico inseguimento di Simpson per 70 chilometri – Il torinese Zilioli classificato al quinto posto – Scriveva su foglietti quello che dovevano fare gli azzurri; poi li consegnava a Motta, Adorni e Taccone – Quando Adorni fu battuto, Fiorenzo mormorò: «Mamma mia…» – E la rabbia, allora, quasi quasi soffocò la soddisfazione
ROGLIC SI CONFERMA SIGNORE DEL MONCALVILLO, LA MAGLIA ROSSA E’ DI NUOVO SUA
Lo sloveno della Red Bull – Bora Hansgrohe bissa la vittoria ottenuta nel 2020 sullo stesso traguardo e scavalca Ben O’Connor in classifica generale. A 46” arrivano Damien Gaudu (Groupama-FDJ) e Mattias Skjelmose (Lidl-Trek), mentre l’ormai ex leader della classifica perde 1′49” ma resiste al secondo posto assoluto. E ora la Vuelta offre su un vassoio d’argento le due giornate decisive: il tappone di domani con oltre 5000 metri di dislivello e domenica la cronometro individuale sulle strade di Madrid.
Nulla da fare per Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team), che nella 19° tappa della Vuelta 2024 (Logroño – Alto de Moncalvillo, 173.5 km) deve arrendersi alla supremazia di Primoz Roglic (Red Bull – BORA – hansgrohe), vincitore di tre tappe in questa edizione. Il campione sloveno, che già ha in bacheca tre Giri di Spagna oltre alla Maglia Rosa 2023, ha lasciato la compagnia di tutti gli “acerrimi” rivali con un allungo ai -5,8 dall’arrivo, prima con l’aiuto di Daniel Martinez e Aleksandr Vlasov, poi è partita la sua scalata solitaria verso la cima già domata quattro anni fa.
Dopo 40 km dal via è finalmente partita la fuga del giorno, con Fran Miholjevic (Bahrain-Victorious), Isaac Del Toro (UAE Team Emirates), Edward Planckaert (Alpecin – Deceuninck), Vito Braet e Simone Petilli (Intermarché – Wanty), che hanno raggiunto fino a cinque minuti di vantaggio. A differenza di molte tappe precedenti, però, il plotoncino dei migliori non ha voluto lasciare tanto spazio agli attaccanti, con la Red Bull che controlla in prima persona il gap da colmare in vista della impegnativa salita finale (8,6 chilometri all’8,9% medio e pendenza massima del 16%).
L’ultimo dei fuggitivi a venire ripreso è stato Miholjevic, e successivamente c’è l’azione decisiva di Roglic e dei suoi compagni di squadra. Il campione sloveno va via nel tratto più duro della salita e il solo Enric Mas (Movistar Team) ha provato a stargli dietro fino ad esaurire le energie ai -500 metri. Lo spagnolo verrà raggiunto da David Gaudu (Groupama – FDJ) e Mattias Skjelmose (Lidl – Trek), che completeranno il podio di tappa con circa 50” di ritardo da Roglic, mentre O’Connor cede quasi due minuti allo sloveno, nuovo leader della classifica generale.
Il Picón Blanco e la cronometro di Madrid in programma in questo weekend finale saranno giudici supremi di questa Vuelta 2024, nella quale il corridore sloveno sta dimostrando di essere il Re assoluto e si avvicina al quarto trofeo in carriera nella corsa spagnola, in un anno in cui la Slovenia sta per fare l’en-plein nei tre Grandi Giri.
Andrea Giorgini

Roglic riprende il comando della Vuelta sulle impegnative rampe del Moncalvillo (Getty Images)