26-03-2025
marzo 26, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
Lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella terza tappa, Viladecans (The Style Outlets) – La Molina, percorrendo 218.6 Km in 5h49′29″, alla media di 37.53 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) e di 2″ il connazionale Mikel Landa (Soudal Quick-Step). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), 27° a 19″. Ayuso è il nuovo leader della classifica con 6″ su Roglič e 11″ su Landa. Miglior italiano Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe), 17° a 32″
CLASSIC BRUGGE DE PANNE
Il colombiano Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella corsa belga, Bruges – La Panne, percorrendo 195.6 Km in 4h07′23″, alla media di 47.441 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek) e l’estone Madis Mihkels (EF Education – EasyPost)
SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI
Il britannico Paul Double (Team Jayco AlUla) si è imposto nella seconda tappa, Riccione – Sogliano al Rubicone, percorrendo 163.9 Km in 4h18′23″, alla media di 38.06 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jarno Widar (Lotto Development Team) e l’italiano Diego Ulissi (XDS Astana Team). Double è il nuovo leader della classifica con 4″ su Widar e 6″ su Ulissi
OLYMPIA’S TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Tim Marsman (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Beltrum, percorrendo 10.9 Km in 13′13″, alla media di 49.483 Km/h. Ha preceduto di 5″ il tedesco Miguel Heidemann (REMBE | rad-net) e di 10″ il francese Arthur Blaise (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team). Miglior italiano Juan David Sierra (Tudor Pro Cycling Team U23), 79° a 1′08″. Marsman è il primo leader della classifica con 5″ su Heidemann e 6″ su Blaise. Miglior italiano Sierra, 79° a 1′08″
VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)
Il britannico Noah Hobbs (EF Education – Aevolo) si è imposto nella prima tappa, Beja – Moura, percorrendo 166.6 Km in 3h39′45″, alla media di 45.488 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino German Nicolás Tivani
(Aviludo – Louletano – Loulé) e lo slovacco Matthias Schwarzbacher (UAE Team Emirates Gen Z). Due italiani in gara: Luca Giaimi (UAE Team Emirates Gen Z) 31°, Davide Stella (UAE Team Emirates Gen Z) 99°, entrambi con lo stesso tempo dei primi. Hobbs è il primo leader della classifica con 1″ su Tivani e 4″ sul belga Jenthe Verstraete (EF Education – Aevolo). Giaimi 34° a 10″, Stella 100° a 10″
TOUR OF THAILAND
Il danese Alexander Salby (Li Ning Star) si è imposto anche nella terza tappa, Aranyaprathet – Wang Nam Yen, percorrendo 135.2 Km in 3h00′25″, alla media di 44.963 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Nick Kergozou De La Boessiere (St George Continental Cycling Team) e il malese Wan Abdul Rahman Hamdan (Terengganu Cycling Team). Miglior italiano Lorenzo Quartucci (Team Solution Tech – Vini Fantini), 5°. L’elvetico Simon Pellaud (Li Ning Star) è ancora leader della classifica con 2″ su Salby e 4″ sul giapponese Yukiya Arashiro (Team Solution Tech – Vini Fantini). Miglior italiano Quartucci, 4° a 16″
EWAN INAUGURA LA COPPI E BARTALI 2025: SUA LA TAPPA D’APERTURA A BONDENO
Il forte velocista australiano vince una volata senza storia a Bondeno e conquista la prima maglia di leader della Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2025. Ma domani già si salirà sull’appennino e sarà inevitabilmente costretto a cedere le insegne del primato
Inizia oggi una delle poche corse a tappe che si disputano in Italia, nata nel 1984 e chiamata dal 2001 “Settimana Internazionale di Coppi e Bartali”. È una competizione che da tempo si corre in Emilia Romagna, di solito su 5 tappe, e che vede nel suo albo d’oro anche nomi illustri del ciclismo italiano (Saronni, due volte Argentin) e straniero (Fignon). Negli ultimi anni il livello dei partecipanti non è stato sempre eccelso, anche se va sicuramente ricordata la vittoria, nell’edizione 2021, di Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike), la prima di una carriera che lo avrebbe visto in futuro due volte vincitore del Tour (e due volte secondo).
Pochissimi i nomi importanti, quest’anno: il corridore che sarebbe stato certamente favorito, Christian Scaroni (XDS Astana Team), reduce da un grande inizio di stagione, non si è ancora ripreso da una rovinosa caduta alle Strade Bianche ed è stato sostituito all’ultimo momento dal compagno di squadra Diego Ulissi, corridore ormai in là con gli anni ma che vanta un ottimo palmares, con una cinquantina di vittorie fra cui 8 tappe al Giro, una Milano-Torino, un Giro dell’Emilia e un Gran Premio di Montreal. Da segnalare anche il britannico Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), quest’anno vincitore di una tappa alla Parigi-Nizza, il nostro Alberto Bettiol, compagno di squadra di Ulissi, e l’australiano Jay Vine, punta dello squadrone della UAE Team Emirates – XRG. Assente il vincitore della scorsa edizione, l’olandese Koen Bouwman (Team Jayco AlUla), che ha preferito correre il più prestigioso Giro di Catalogna.
La prima tappa si svolge tra Ferrara e Bondeno per 174 Km ed è interamente pianeggiante, con un circuito finale di 34 chilometri da percorrere due volte. Non ci sono né “muri” né “côtes” di alcun tipo, come è normale nella Pianura Padana, e difficilmente l’esito sarà diverso da un volatone di gruppo. Parte comunque ben presto la solita fuga di giornata, con 5 corridori ignoti al grande pubblico, il più famoso dei quali è forse l’italiano Matteo Zurlo, gregario della S.C. Padovani Polo Cherry Bank, che vanta qualche buon risultato nel Giro della Regione Friuli Venezia Giulia. Il vantaggio raggiunge rapidamente i due minuti e si stabilizza, senza che nessuno – né tra i fuggitivi, né in mezzo al gruppo – si dia da fare più di tanto. La calma regna sovrana sino all’inizio del secondo e ultimo giro del circuito conclusivo, quando il gruppo accelera e riduce il distacco a poco più di un minuto. A tirare sono soprattutto gli uomini della INEOS Grenadiers, che hanno in squadra il forte velocita australiano Caleb Ewan, e del Team Jayco AlUla; sotto il loro impulso il vantaggio continua a ridursi, chilometro dopo chilometro, finché i fuggitivi – rimasti in tre dopo i cedimento dell’italiano Kevin Pezzo Rosola (General Store – Essegibi – F.Lli Curia) e dell’austriaco Dominik Amann (Team Vorarlberg) – vengono ripresi dal gruppo a 12 chilometri dal traguardo. A tirare nell’ultima fase di questo inseguimento è stata la Team TotalEnergies, ma da questo momento in poi l’andatura torna tranquilla e in attesa dell’inevitabile sprint finale non avvengono altri tentativi di fuga. Lo sprint non ha storia poichè la INEOS prende la testa del gruppo negli ultimi due chilometri e pilota Caleb Ewan sin quasi al traguardo senza che nessun’altra squadra possa opporsi: il velocista australiano vince con ampio margine davanti all’israeliano Oded Kogut (Israel – Premier Tec) e al francese Jason Tesson (Team TotalEnergies). Ewan diventa naturalmente leader della corsa con 4 secondi di vantaggio su Kogut grazie all’abbuono preso sul traguardo, 6 su Tesson e 10 sugli altri corridori. Nessun italiano in evidenza, oggi: domani, quando la corsa salirà sull’Appennino, vedremo forse una gara diversa e più appassionante.
Andrea Carta

Caleb Ewan vince la prima tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali (Foto Dario Belingheri / Getty Images)
25-03-2025
marzo 25, 2025 by Redazione
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VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
Il britannico Ethan Vernon (Israel – Premier Tech) si è imposto nella seconda tappa, Banyoles – Figueres, percorrendo 180.5 Km in 4h16′16″, alla media di 42.261 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Matthew Brennan (Team Visma | Lease a Bike) e l’australiano Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), 14°. Brennan è ancora leader della classifica con 6″ su Groves e 12″ sull’olandese Tibor Del Grosso (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Vendrame, 8° a 16″
SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI
L’australiano Caleb Ewan (INEOS Grenadiers) si è imposto nella prima tappa, Ferrara – Bondeno, percorrendo 174.5 Km in 3h47′29″, alla media di 46.025 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’israeliano Oded Kogut (Israel – Premier Tech) e il francese Jason Tesson (Team TotalEnergies). Miglior italiano Davide Donati (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookie), 4°. Ewan è il primo leader della classifica con 4″ su Kogut e 6″ su Tesson. Miglior italiano Donati, 4° a 10″
TOUR OF THAILAND
Il danese Alexander Salby (Li Ning Star) si è imposto nella seconda tappa, Sadek Kok Thom – Kok Lan, percorrendo 148.5 Km in 3h19′47″, alla media di 44.598 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Lorenzo Quartucci (Team Solution Tech – Vini Fantini) e il russo Aleksandr Shakotko (FNIX – SCOM – Hengxiang Cycling Team). L’elvetico Simon Pellaud (Li Ning Star) è ancora leader della classifica con 4″ sul giapponese Yukiya Arashiro (Team Solution Tech – Vini Fantini) e 13″ su Salby. Miglior italiano Quartucci, 5° a 19″
ETHAN VERNON VINCE A FIGUERES. MATTHEW BRENNAN RESTA IN MAGLIA BIANCOVERDE
Per il secondo giorno consecutivo il Giro di Catalogna diventa una conquista d’oltremanica. Se ieri a vincere è stato Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike), oggi nella seconda tappa da Banyoles a Figueres a vincere è stato Ethan Vernon (Team Israel Premier Tech). Brennan conserva la maglia biancoverde ma domani si inizia a fare sul serio con tre gpm negli ultimi 60 km
Dopo la bella vittoria di ieri, in una prima tappa condizionata dal maltempo e da un finale dove il gruppo si è scremato molto, Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) riparte in maglia biancoverde e prova a confermarsi leader della classifica generale in una tappa che dovrebbe vedere, questa volta, un arrivo in volata di un gruppo più compatto. Ma il condizionale è d’obbligo perchè i due gpm situali sul percorso – il Coll Puig del Pení ed il Coll de Sant Pere de Rodes – sono sicuramente le prime vere insidie altimetriche del Giro di Catalogna 2025, anche se i ciclisti li scaleranno a metà del percorso e le squadre dei velocisti avranno oltre 70 km per organizzare la volata dei propri capitani all’arrivo di Figueres. Dopo la partenza da Banyoles. La fuga di giornata ha visto l’azione di tre ciclisti ovvero Calum Johnston (Team Caja Rural Seguros RGA), Diego Uriarte (Team Kern Pharma) e Danny van der Tuuk (Team Euskaltel Euskadi). Johnston vinceva il primo traguardo volante di Medinyà posto al km 10.1. Le squadre più attive all’inseguimento dei tre battistrada erano la Visma Lease a Bike e l’Alpecin Deceuninck. Uriarte si aggiudicava il secondo traguardo volante di L’Escala posto al km 39.5. All’inizio del primo gpm Coll Puig del Pení il vantaggio della fuga era di 50 secondi sul gruppo maglia biancoverde in progressivo recupero. Van der Tuuk scollinava in prima posizione. Johnston si rialzava prima del secondo gpm, sul quale la fuga veniva ripresa. A scollinare in prima posizione era Mario Aparicio (Team Burpellet Burgos BH). Il gruppo affrontava compatto il successivo traguardo volante di Garriguella posto al km 109.6. Era Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG) a transitare in prima posizione ed ad assicurarsi i tre secondi di abbuono. Gli ultimi 60 km della tappa erano su strade larghe e con lunghi rettilinei, perciò le squadre dei velocisti erano favoriti nel tenere un’andatura costante. Si aspettava ormai soltanto la volata, anche se il rettilineo d’arrivo non era un vero e proprio rettilineo visto che curvava leggermente verso destra. A vincere era Ethan Vernon (Team Israel Premier Tech) davanti a Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) e Kaden Groves (Team Alpecin Deveuninck). Quarto era Axel Laurance (Team INEOS Grenadiers) mentre chiudeva la top five Pavel Bittner (Team Picnic PostNL) in quinta posizione. Per Vernon è la prima vittoria stagionale mentre Brennan resta in maglia biancoverde ed anzi aumenta il suo vantaggio in classifica generale visto che ha adesso 6 secondi di vantaggio su Kaden Groves e 12 secondi di vantaggio su Tibor Del Grosso (Team Alpecin Deceuninck). Domani è in programma la terza tappa da Viladecans a La Molina di oltre 218 km. Oltre ad essere la tappa più lunga del Giro di Catalogna 2025, sarà anche il primo vero spartiacque della breve corsa catalana. I pretendenti alla vittoria finale infatti usciranno allo scoperto visto che negli ultimi 60 km non c’è ombra di pianura ed i tre gpm del Coll de la Batallola, del Coll de Creueta e del Coll La Molina, sul quale è posto la linea d’arrivo, determineranno le sorti della tappa e di conseguenza la nuova fisionomia della classifica generale.
Antonio Scarfone

Ethan Vernon vince a Figueres (foto: Szymon Gruchalski/Getty Images)
BRENNAN FELIU E CONTENTO. AL BRITANNICO LA PRIMA TAPPA DEL GIRO DI CATALOGNA 2025
Il maltempo condiziona la prima tappa del Giro di Catalogna 2025 che si conclude a Sant Feliu de Guíxols con una volata anomala visto la strada in costante ascesa negli ultimi 500 metri. Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) fa il numero rientrando su Tibor Del Grosso (Team Alpecin Deceuninck) che si era avvantaggiato negli ultimi 2 km sopravanzandolo proprio in vista della linea d’arrivo. L’olandese è solo terzo, dietro anche il compagno di squadra Kaden Groves
Il Giro di Catalogna 2025 presenta sette tappe in linea ed inizia come da tradizione con una tappa adatta ai velocisti di circa 180 km da Sant Feliu de Guíxols – Sant Feliu de Guíxols. Il Coll de Begur e l’Alt de Santa Pellaia, posti nei primi 60 km, sono le uniche due asperità altimetriche che i velocisti supereranno senza troppi problemi. La fuga di giornata partiva dopo alcuni km dal via grazie all’azione di Jan Castellon (Team Caja Rural Seguros RGA), José Luis Faura (Team Burgos Burpellet BH), Danny van der Tuuk e Nicolas Alustiza (Team Euskaltel Euskadi). Castellion si aggiudicava il primo traguardo volante di Palafrugell posto al km 18.5. Erano il Team Alpecin Deceuninck ed il Team Picnic PostNL i più impegnati all’inseguimento dei quattro battistrada. Era Van der Tuuk a scollinare in prima posizione sul Coll de Begur posto al km 28.8. Il secondo traguardo volante de La Bisbal d’Empordà posto al km 47.8 era vinto da Castellon. Alustiza scollinava in prima posizione sul successivo gpm dell’Alt de Santa Pellaia posto al km 64.9. Nel tratto centrale della tappa il gruppo aumentava l’andatura fino a riprendere la fuga a 60 km sotto una pioggia battente. Enric Mas (Team Movistar) vinceva il traguardo volante di Llagostera posto al km 136.5 con Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe) che si piazzava in terza posizione guadagnando così 1 secondo d’abbuono. Il ritmo imposto proprio dalla Redbull BORA Hansgrohe a circa 15 km dalla conclusione – complice òa strada con diversi saliscendi – allungava e spezzettava il gruppo. Tra i nomi più caldi intruppati nelle retrovie si segnalavano Axel Laurance (Team INEOS Grenadiers) e Sepp Kuss (Team Visma Lease a Bike). A giocarsi la vittoria erano una cinquantina di ciclisti. Nella discesa che anticipava l’arrivo Tibor Del Grosso (Team Alpecin Deceuninck) guadagnava un centinaio di metri su Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) e Kaden Groves (Team Alpecin Deceuninck). Nei 500 metri finali in costante salita con punte all’8%, l’olandese in testa si piantava consentendo a Brennan di raggiungerlo e superarlo proprio una decina di metri prima della linea d’arrivo. Il ciclista britannico vinceva davanti a Groves e Del Grosso. Chiudeva la top five la coppia della Decathlon AG2R La Mondiale formata da Dorian Godon e Andrea Vendrame. Per Brennan, che compirà 20 anni ad Agosto, è la seconda vittoria da professionista nel 2025 dopo quella ottenuta quattro giorni fa al GP de Denain. Il britannico è anche la prima maglia biancoverde di leader della classifica generale davanti a Groves e Del Grosso. Domani la seconda tappa da Banyoles a Figueres di 177.3 km sembra ancora favorire le ruote veloci anche se i due gpm del Coll Puig del Pení e del Coll de Sant Pere de Rodes sono sicuramente più impegnativi di quelli della prima tappa, pur essendo situati tra il km 70 ed il km 100. I velocisti avranno 70 km abbondanti per recuperare dal secondo scollinamento fino all’arrivo di Figueres.
Antonio Scarfone

Matthew Brennan vince a Sant Feliu de Guíxols (foto: Getty Images)
24-03-2025
marzo 24, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
Il britannico Matthew Brennan (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella prima tappa, circuito di Sant Feliu de Guíxols, percorrendo 178.6 Km in 4h25′17″, alla media di 40.395 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck) e l’olandese Tibor Del Grosso (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), 5°. Brennan è il primo leader della classifica con 4″ su Groves e 6″ su Del Grosso. Miglior italiano Vendrame, 7° a 10″
TOUR OF THAILAND
L’elvetico Simon Pellaud (Li Ning Star) si è imposto nella prima tappa, circuito di Aranyaprathet, percorrendo 121.4 Km in 2h27′06″, alla media di 49.517 Km/h. Ha preceduto allo sprint il giapponese Yukiya Arashiro (Team Solution Tech – Vini Fantini) e di 15″ il neozelandese Tom Sexton (St George Continental Cycling Team) Miglior italiano Lorenzo Quartucci (Team Solution Tech – Vini Fantini), 28° a 15″. Pellaud è il primo leader della classifica con 4″ su Arashiro e 18″ su Sexton. Miglior italiano Quartucci, 33° a 25″
MILANO – SANREMO 2025: LE PAGELLE
marzo 23, 2025 by Redazione
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Mathieu van der Poel e Tadej Pogacar ovvero lo spettacolo del ciclismo ma anche il secondo posto di Filippo Ganna riempiono cuore e occhi degli appassionati. I nosttri voti alla Milano – Sanremo, probabilmente la Classica Monumento più spettacolare che ci sia – almeno fin quando parteciperanno Pogacar e Van der Poel
MATHIEU VAN DER POEL. Seconda Milano Sanremo per il campione olandese che resta attaccato con i denti alle ruote di uno scatenato Tadej Pogacar e vince in una volata ristretta. Talento, cuore e forza riassumono in tre parole le qualità del ciclista moderno e vincente. VOTO: 9.5
TADEJ POGACAR. Una Cipressa triturata in meno di 9 minuti dal campione sloveno che manda all’aria i piani dei suoi avversari, tranne uno. Era la tattica migliore per far esplodere la corsa e avere possibilità concrete di vittoria. Il terzo posto, come nel 2024, è forse poco e Tadej ha già dichiarato che il prossimo anno tenterà una nuova impresa sempre sulla Cipressa, magari partendo un po’ prima. VOTO: 9
FILIPPO GANNA. Secondo nel 2025 così come nel 2023, sempre dietro Van der Poel, ma questa volta compiendo un vero e proprio capolavoro riuscendo a non staccarsi troppo dalle ruote dei due fenomeni sia sulla Cipressa, sia sul Poggio. Probabilmente in questo periodo storico è il solo (se non l’unico) ciclista italiano in grado di vincere una Classica Monumento. VOTO: 9
MICHAEL MATTHEWS. Dopo tre podi ottiene la sua quarta top ten dimostrando, nonostante gli anni che passano inesorabilmente, di essere uno dei ciclisti più a loro agio con la Classicissima. VOTO: 8
KADEN GROVES. Quinto posto che vale molto per un altro ciclista australiano e che lo proietta in una primavera che può dargli soddisfazioni impreviste, anche se i capitani Van der Poel e Philipsen avranno sempre la precedenza. VOTO: 7.5
JASPER PHILIPSEN . Prima della Cipressa capisce di non avere la forma dello scorso anno, principalmente per la caduta che lo ha segnato qualche giorno fa alla Nokere – Koerse. Si mette comunque a disposizione di Van der Poel sui Capi, dimostrando professionalità e spirito di squadra. Lo aspettiamo nell’inferno del Nord. VOTO: 7.5
MATTEO TRENTIN. A 35 anni suonati è il ciclista più vecchio a entrare nella top ten. Bella prestazione del ciclista trentino che gli dà fiducia per i prossimi impegni in Belgio, su tutti Gand – Wevelgem e Giro delle Fiandre. VOTO: 7
MAGNUS CORT. Il più classico degli outsider, dopo un ottima O Gran Camiño. Arriva in riviera per sorprendere e quasi ci riesce, chiudendo al sesto posto. VOTO: 7
OLAV KOOIJ. A 23 anni è il ciclista che può avere maggiori margini di miglioramento alla Milano – Sanremo. L’ottavo posto finale fa ben sperare per le prossime edizioni. VOTO: 7
FRED WRIGHT. La Bahrain Victorious si doveva affidare a Matej Mohoric ma lo sloveno, complice una forma fisica non buonissima, non si vede praticamente mai. VOTO: 7
MADS PEDERSEN. Dei grandi favoriti della vigilia, è forse quello che delude di più, dovendo rincorrere dopo la Cipressa non solo i tre battistrada ma anche il primo gruppo inseguitore. Deve ringraziare la sua squadra se riesce almeno a partecipare alla volata dei battuti, anche se non fa meglio della settima posizione. VOTO: 6.5
JONATHAN MILAN. Aveva raccolto i risultati più numerosi da inizio stagione ma deve ancora crescere per domare Cipressa e Poggio, specialmente quando ci sono all’opera Van der Poel e Pogacar. Ma è ancora giovane e ci riproverà VOTO: 6.5
ROMAIN GRÉGOIRE. Sembra poter rispondere sulla Cipressa al micidiale affondo di Pogacar, ma dopo qualche centinaio di metri piomba nelle retrovie e alla fine arriva nel gruppo dei battuti, senza infamia e senza lode. VOTO: 6
BINIAN GIRMAY. Veniva da un mese di allenamenti in Africa ma la gamba non è sembrata buona, nonostante abbia superato i Capi con apparente facilità. Poi però è arrivata la Cipressa… VOTO: 5
MAXIM VAN GILS. Doveva essere la speranza per la Lotto, anche dopo il sesto posto dello scorso anno, ma ha palesato una condizione approssimativa che lo ha escluso quasi subito dai pretendenti alla vittoria. VOTO: 5
ALBERTO BETTIOL. Nel 2024 fu il migliore italiano con il quinto posto, quest’anno si perde nell’anonimato senza lasciare traccia alcuna. VOTO: 4.5
Antonio Scarfone
23-03-2025
marzo 23, 2025 by Redazione
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CHOLET AGGLO TOUR
Lo slovacco Lukáš Kubiš (Unibet Tietema Rockets) si è imposto nella corsa francese, circuito di Cholet, percorrendo 205 Km in 4h39′50″, alla media di 43.955 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Benjamin Thomas (Cofidis) e di 3″ il danese Niklas Larsen (BHS – PL Beton Bornholm). Miglior italiano Filippo Magli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), 5° a 8″.
GP SLOVENIAN ISTRIA
Il belga Michiel Coppens (BEAT Cycling Club) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Isola, percorrendo 156.5 Km in 3h40′00″, alla media di 42.682 Km/h. Ha preceduto di 43″ l’olandese Frits Biesterbos (BEAT Cycling Club) e il polacco Tomasz Budziński (Voster ATS Team). Miglior italiano Andrea Cantoni (Mg.K Vis Costruzioni e Ambiente), 4° a 43″
TROFÉU INTERNACIONAL DA ARRÁBIDA
L’italiano Luca Giaimi (UAE Team Emirates Gen Z) si è imposto nella corsa portoghese, Sesimbra – Setúbal, percorrendo 173.8 Km in 3h54′55″, alla media di 44.39 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino German Nicolás Tivani (Aviludo – Louletano – Loulé) e il britannico Harrison Wood (Anicolor / Tien 21). In gara anche l’italiano Davide Stella (UAE Team Emirates Gen Z), 49° a 6′22″
GRAND PRIX APOLLON TEMPLE
Il polacco Bartosz Rudyk (Monogo Lubelskie Perła Polski) si è imposto nella corsa turca, circuito di Side, percorrendo 130.5 Km in 2h48′02″, alla media di 46.598 Km/h. Ha preceduto allo sprint il turco Ramazan Yilmaz (Konya Büyükşehir Belediye Spor) e l’algerino Youcef Reguigui (Madar Pro Cycling Team). Nessun italiano in gara
MIDWEST CYCLING CLASSIC (Donne)
L’olandese Scarlett Souren (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si è imposta nella corsa belga, Gand – Oostrozebeke, percorrendo 135.7 Km in 3h22′48″, alla media di 40.136 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Martina Alzini (Cofidis Women Team), unica azzurra in gara, e la connazionale Lonneke Uneken (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team)
POGACAR INFIAMMA LA CLASSICISSIMA SULLA CIPRESSA, LA VITTORIA SE LA PRENDE VAN DER POEL
marzo 22, 2025 by Redazione
Filed under 1) MILANO - SANREMO, News
Il campione del mondo ha regalato un sabato indimenticabile agli appassionati con un attacco sulla salita di Cipressa che, dal lontano 1996, non era mai più stata decisiva per via delle caratteristiche del percorso che rendono estremamente difficile andare all’arrivo. Van der Poel e uno stoico Filippo Ganna riescono a resistere e, dopo un’altra battaglia sul Poggio, è volata a tre con l’olandese che disputa uno sprint perfetto e precede Ganna e Pogacar che, ancora una volta, deve rimandare l’appuntamento con la vittoria in questa corsa.
Inutile girarci intorno, la Milano – Sanremo è la classica più complicata da vincere per il fuoriclasse sloveno (la Roubaix è un capitolo a parte).
Dopo aver tentato nelle scorse edizioni di fare la differenza sul Poggio, quest’anno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates – XRG) ha tentato di giocare una delle sue armi migliori, l’attacco da lontano.
Una simile opzione sembrava nell’aria e già era stata ipotizzata lo scorso anno, visto che sul Poggio è quasi impossibile fare la differenza rispetto a certi uomini.
Quest’anno il pronostico si è trasformato in realtà e la maglia iridata è uscita dal gruppo con una delle sue brutali accelerate già sulla prima rampe della salita della Cipressa; solo due uomini sono stati in grado di non farsi travolgere dall’attacco: il già vincitore di questo corsa Mathieu Van der Poel (Alpecin – Deceuninck) e l’ottimo Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), che ha mostrato all’ultima Tirreno Adriatico un’ottima condizione.
L’italiano ha avuto i suoi problemi a tenere il ritmo sulle accelerate di Pogacar, ma è riuscito a gestirsi molto intelligentemente, evitando il fuori giri e cercando sempre di rientrare, approfittando degli inevitabili rallentamenti dopo le rasoiate. Con questa condotta di gara il nostro grande passista è riuscito a ricucire il gap causato dagli attacchi di Pogacar sulla Cipressa prima e sul Poggio poi. Dopo l’ultima asperità Ganna si è superato guadagnando secondi in discesa, terreno nel quale, almeno sulla carta, è inferiore sia a Pogacar, sia a Van der Poel. L’italiano ha portato a compimento l’inseguimento all’interno dell’ultimo chilometro ma, ovviamente, lo sforzo profuso nel finale di una gara lunghissima e tiratissima lo ha inevitabilmente lasciato un po’ a corto di energie per uno sprint combattuto al cospetto di un corridore esplosivo come Van der Poel.
La gara di Ganna è stata quindi ottima ed il secondo posto è un grandissimo risultato.
Il vincitore di questa edizione 116 della Classicissima, invece, ha adottato l’unica tattica possibile, ovvero non mollare un metro sulle tremende rasoiate del campione del mondo, e ha retto molto bene, anche se in alcuni momenti ha dovuto dar fondo a tutte le sue energie e sulle ultime rampe del Poggio ha addirittura provato un allungo, prontamente rintuzzato da Pogacar.
La condotta di gara dell’olandese è stata perfetta anche in pianura e, tornato sull’Aurelia con Ganna e Pogacar dopo la Cipressa, ha collaborato per aumentare il vantaggio sul gruppo, in modo tale da assicurare un finale a tre. Nel tratto conclusivo ha sfruttato il tentativo di Pogacar di impedire il rientro di Ganna ed è riuscito ad anticipare lo sprint osservando gli avversari e cogliendo il momento migliore per partire a tutta, dando fondo alla sua grande esplosività.
Decisivo è stato l’attimo in cui Pogacar era distante qualche metro e Ganna, dal lato opposto della strada, cercava di ordinare le idee; è a questo punto che Van der Poel ha saputo cogliere l’attimo ed è andato a prendersi la vittoria.
Per quanto riguarda Pogacar, l’appuntamento con la vittoria è ancora rimandato; del resto si sa che in una volata con Van der Poel non c’è storia. Il campione del mondo non ha nulla da rimproverarsi, la tattica è stata quella giusta: quella di attaccare sulla Cipressa per far fuori definitivamente i velocisti e impedire situazioni come quella dello scorso anno, quando nel finale erano presenti squadre in superiorità numerica.
L’attacco è stato ottimo e il primo gruppo inseguitore, nonostante fosse rimasto molto ridotto, non è riuscito a contenere il distacco, che allo scollinamento superava i 30 secondi. Si tratta di un gap davvero difficile da scavare su una salita con quelle pendenze e in una situazione in cui certo i tre non sono stati lasciati andare.
Nel tratto pianeggiante Pogacar era consapevole che avrebbe ricevuto collaborazione, essendo interesse comune andare all’arrivo, e sulle primissime rampe del Poggio ha iniziato la girandola di attacchi nell’estremo tentativo di staccare Van der Poel. L’olandese non ha mollato mai ruota e, anzi, come azione dimostrativa ha provato un allungo nelle ultime rampe della salita, azione che sulle prime aveva sorpreso Pogacar.
In definitiva, i tre hanno dato un grande spettacolo anche se in realtà il protagonista assoluto è stato una volta ancora Pogacar, che riesce a dar sfoggio della sua classe anche quando non vince.
Per quel che riguarda il resto della corsa, va segnalata una lunga fuga di giornata esauritasi sui tre capi e animata da Mathis Le Berre (Arkéa-B&B Hotels), Alessandro Verre (Arkéa-B&B Hotels), Baptiste Veistroffer (Lotto Cycling Team), Kristian Sbaragli (Team Solution Tech – Vini Fantini), Tommaso Nencini (Team Solution Tech – Vini Fantini), Mark Stewart (Team Solution Tech – Vini Fantini), Martin Marcellusi (VF Group Bardiani-CSF Faizanè) e Filippo Turconi (VF Group Bardiani-CSF Faizanè).
Un’ultima notazione pare opportuna per censurare la scelta di spostare la partenza da Milano a Pavia. La corsa è storica e si chiama Milano – Sanremo ed è quindi evidente che non ha senso non farla partire dal capolugo lombardo. É stato affermato che anche le corse che vedono Parigi come partenza non scattano da Parigi. Quello che non si comprende è per quale motivo si debbano copiare gli errori commessi da organizzatori di altre corse.
Per fortuna i corridori ci hanno fatto dimenticare questa stortura con una corsa bellissima e spettacolare.
La stagione delle classiche monumento è partita e, se il buon giorno si vede dal mattino, gli appassionati possono aspettarsi una straordinaria primavera.
Benedetto Ciccarone

Per la seconda volta in carriera Van der Poel vince la Milano-Sanremo (Getty Images)
22-03-2025
marzo 22, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
MILANO – SANREMO
L’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella classica italiana, Pavia – Sanremo, percorrendo 289 Km in 6h22′53″, alla media di 45.288 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Ganna (INEOS Grenadiers) e lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG)
SANREMO WOMEN
L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella corsa italiana, Genova – Sanremo, percorrendo 156 Km in 3h43′32″, alla media di 41.873 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Marianne Vos (Team Visma | Lease a Bike) e la svizzera Noemi Rüegg (EF Education-Oatly). Miglior italiana Elisa Balsamo (Lidl – Trek), 7°.