MAURO SCHMID VINCE LA CADEL EVANS ROAD RACE
Con un’azione solitaria dopo l’ultima ascesa di Challambra Crescent, Mauro Schmid (Team Jayco AlUla) si avvantaggia sul primo gruppo inseguitore e mantiene un margine risicato ma sufficiente a consentirgli di ottenere la prima vittoria in stagione. Quinto posto per Andrea Bagioli (Team Lidl Trek).
La Cadel Evans Great Ocean Road Race conclude il calendario australiano di corse dopo il Tour Down Under e la Surf Coast Classic. La corsa dedicata al campione australiano vincitore della medaglia d’oro a Geelong nel 2010 ha proprio la cittadina a sud ovest di Melbourne come sede di partenza e di arrivo. Gli ultimo 70 km della corsa si svolgeranno proprio all’interno del circuito di Geelong che dovrà essere affrontato quattro volte. La salita di Challambra Crescent è la maggiore insidia altimetrica ed i velocisti presenti dovranno superarla bene per poter sprigionare tutta la potenza nella volata che non sembra scontata. Laurence Pithie (Team Redbull BORA HAnsgrohe) difende la vittoria del 2024 e partirà col dorsale numero 1. Era Andrea Raccagni Noviero (Team Soudal Quick Step) a tentare l’azione solitaria subito dopo la partenza. Il gruppo lasciava fare e l’italiano raggiungeva un vantaggio massimo che sfiorava gli 8 minuti dopo una settantina di km dalla partenza. All’inizio del primo dei quattro giri del circuito cittadino di Geelong, il vantaggio di Raccagni Noviero si era dimezzato sotto l’azione delle squadre inseguitrici, che avevano iniziato ad aumentare il ritmo. Erano in particolare gli uomini del Team Lidl Trek a farsi vedere costantemente nelle prime posizioni. Una volta ripreso il battistrada, a circa 70 km dalla conclusione, iniziavano gli scatti per mettere subito in difficoltà i velocisti. Uno dei primi ad alzare bandiera bianca era proprio Sam Welsford (Team Redbull BORA Hansgrohe). A 46 dalla conclusione attaccava un quartetto formato da Connor Swift (Team INEOS Grenadiers), Chris Harper (Team Jayco AlUla), Max Walker (Team EF Education Easy Post) e Rudy Porter (Nazionale Australiana). A 19 km dalla conclusione Swift e Porter, restati da soli in testa, venivano ripresi dal gruppo tirato questa volta dalla Movistar e dall’Israel Premier Tech. A circa 7 km dalla conclusione dopo il quarto ed ultimo passaggio sul gpm di Challambra Crescent, si avvantaggiava un gruppetto di una dozzina di unità nel quale erano presenti Laurence Pithie e Finn Fisher-Black (Team Redbull BORA Hansgrohe), Mauro Schmid (Team Jayco AlUla), Andrea Bagioli (Team Lidl Trek), Magnus Sheffield (Team INEOS Grenadiers), Lewis Askey e Remy Rochas (Team Groupama FDJ), Javier Romo (Team Movistar), Oscar Onley (Team Picnic PostNL), Aaron Gate (Team XDS Astana), Corbin Strong e Michael Woods (Team Israel Premier Tech) ed Esteban Chaves (Team EF Education EasyPost). Schmid apriva un piccolo buco che si allargava sempre di più e pur riuscendo a raggiungere un vantaggio di una quindicina di secondi il gruppo alle sue spalle non riusciva a rintuzzare il suo attacco. Il campione nazionale svizzero vinceva praticamente in solitaria con 3 secondi di vantaggio su Gate e Pithie mentre chiudevano la top five Romo in quarta posizione e Bagioli in quinta posizione. Per Schmid è la prima vittoria del 2025.
Antonio Scarfone

Mauro Schmid vince la Cadel Evans Road Race (foto: Getty Images)
A MOSCHETTI L’ULTIMA TAPPA DELL’ALULA TOUR DI PIDCOCK
L’ultima tappa dell’AlUla Tour è firmata da Matteo Moschetti. Il milanese ha avuto la meglio su Dylan Groenewegen e Juan Sebastián Molano, saliti sul podio di giornata. Ottavo Alberto Bruttomesso. Nonostante il vento abbia reso complicate alcune fasi di gara Tom Pidcock ha conquistato la corsa saudita e la classifica a punti.
Matteo Moschetti mette in carniere il suo primo successo stagionale centrando l’ultima tappa dell’AlUla Tour. Il milanese del Q36.5 Pro Cycling Team ha regolato allo sprint un gruppo di 15 elementi precedendo nell’ordine Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla), Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates – XRG), Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), Yevgeniy Fedorov (XDS Astana Team), Florian Dauphin (Team TotalEnergies), Arvid de Kleijn (Tudor Pro Cycling Team), Alberto Bruttomesso (Bahrain – Victorious), Sasha Weemaes (Wagner Bazin WB), Marc Brustenga (Equipo Kern Pharma) e i rimanenti componenti del mini plotone.
La tappa odierna, caratterizzata dalla presenza del vento che ha frazionato il gruppo in più gruppi tronconi, non ha creato problemi a Tom Pidcock, compagno di squadra del vincitore dell’ultima tappa, che ha portato a casa il doppio successo: sue, infatti, sono sia la maglia verde della classifica generale, sia quella rossa della classifica a punti.
Se il britannico è sgusciato indenne tra gli scherzi di Eolo, lo stesso non possono dire Rainer Kepplinger (Bahrain – Victorious) e Alan Hatherly (Team Jayco AlUla) che, partiti rispettivamente in seconda e terza posizione, hanno chiuso la tappa nel terzo gruppo, giunto al traguardo 57” dopo la vittoria di Moschetti. Sul podio finale della corsa sudita sonocosì saliti Fredrik Dversnes (1′19″) e Johannes Kulset (1′11″), entrambi della Uno-X Mobility, così come Ådne Holter, quarto a 1′22″. Seguono Kepplinger a 1′23″, Hatherly e Frank van den Broek (Team Picnic PostNL) a 1′17″, Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO) a 1′39″, Diego Uriarte (Equipo Kern Pharma) a 1′51″, Jordan Jegat (Team TotalEnergies), Mathias Bregnhøj (Terengganu Cycling Team) e Stefan de Bod (Terengganu Cycling Team) a 1′58″.
La classifica a punti alle spalle del ragazzo di Leeds vede tutti velocisti di razza: con lo stesso gruzzolo di punti, 30, troviamo nell’ordine Tim Merlier (Soudal Quick-Step), Molano e Groenewegen, mentre Moschetti si è piazzato quinto con 29 punti.
La classifica della combattività è, invece, andata al belga Jens Reynders (Wagner Bazin WB) davanti al colui che ha vestito la maglia nelle prime frazioni, il malese Muhammad Nur Aiman Bin Rosli (Terengganu Cycling Team).
La classifica dei giovani è stata affare per la norvegese Uno-X Mobility, che è risultata anche il miglior team nella speciale classifica e che ha piazzarto nelle prime due posizioni Kulset e Holter.
Mario Prato

Moschetti vince la tappa conclusiva della corsa saudita (Getty Images)
01-02-2025
febbraio 1, 2025 by Redazione
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ALULA TOUR (Arabia Saudita)
L’italiano Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, circuito dell’AlUla Camel Cup Track, percorrendo 169.6 Km in 3h32′00″, alla media di 48 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Dylan Groenewegen (Team Jayco AlUla) e il colombiano Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates – XRG). Il britannico Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) si impone in classifica con 1′09″ sul norvegese Fredrik Dversne (Uno-X Mobility) e 1′12″ sul norvegese Johannes Kulset (Uno-X Mobility). Miglior italiano Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO), 8° a 1′39″.
CHALLENGE CICLISTA MALLORCA – TROFEO ANDRATX – MIRADOR D’ES COLOMER (POLLENÇA)
La corsa spagnola, che si doveva disputare su di un tracciato di 151.5 Km con partenza da Andratx e arrivo al Mirador d’Es Colomer (Pollença), è stata interrotta e annullata dopo 23 Km per maltempo
GP ANTALYA
Il malaisiano Wan Abdul Rahman Hamdan (Terengganu Cycling Team) si è imposto nella corsa turca, circuito di Alanya, percorrendo 127.2 Km in 3h07′42″, alla media di 40.661 Km/h. Ha preceduto allo sprint i turchi Ramazan Yilmaz (Konya Büyükşehir Belediye Spor) ed Emre Kaplan (CNC Cycling Team). Nessun italiano in gara
CADEL EVANS GREAT OCEAN ROAD RACE WOMEN
La neozelandese Ally Wollaston (FDJ – SUEZ) si è imposta nella corsa australiana, circuito di Geelong, percorrendo 141.8 Km in 3h59′43″, alla media di 35.492 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Karlijn Swinkels (UAE Team ADQ) e l’elvetica Noemi Rüegg (EF Education-Oatly). Miglior italiana Barbara Malcotti (Human Powered Health), 9°.
TOM PIDCOCK SI PRENDE ANCHE LA TAPPA REGINA DELL’ALULA TOUR
Successo bis di Tom Pidcock che dopo essersi “regalato” la seconda frazione della corsa saudita si è aggiudicato anche quella che da tutti veniva indicata come la tappa regina. Il britannico si è imposto facendo il forcing sulla salita decisiva e arrivando solo al traguardo. Podio di giornata per Hatherly e Kepplinger. Sesto Pesenti e nono Fancellu.
Tom Pidcock, dopo il successo di Mercoledì scorso che lo aveva proiettato in testa alla classifica, ha rafforzato la sua leadership concedendo il bis anche nella Maraya-Skyviews of Harrat Uwayrid. La salita decisiva della tappa odierna ha visto il portacolori della Q36.5 Pro Cycling Team prima dettare il ritmo per sfoltire i potenziali avversari e poi involarsi in solitaria. Nonostante gli sforzi, gli avversari nulla hanno potuto contro la determinazione del venticinquenne di Leeds. I primi inseguitori, Alan Hatherly (Team Jayco AlUla), Rainer Kepplinger (Bahrain – Victorious) e Johannes Kulset (Uno-X Mobility) hanno chiuso dopo 12”. Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla) ha tagliato il traguardo 16″ più tardi. Dopo 24″ Thomas Pesenti (Soudal – Quick-Step Devo Team) ha regolato un gruppetto di 15 unità precedendo nell’ordine Xabier Mikel Azparren (Q36.5 Pro Cycling Team), Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO), Joris Delbove (Team TotalEnergies), Max van der Meulen (Bahrain – Victorious) e gli altri.
Al termine di questa decisiva tappa la classifica generale dell’AlUla Tour 2025 vede ovviamente Pidcock in maglia di leader con un vantaggio di 29” su Kepplinger, 32” su Hatherly, 1’11” su Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility) e 1’13” su Kulset. Primo italiano è Fancellu, decimo a 1’38”.
La tappa odierna si è svolta con la consueta fuga di giornata iniziata da Jens Reynders (Wagner Bazin WB), Alessandro Romele e Alexandre Vinokurov (XDS Astana), che si sono avvantaggiati dopo il primo traguardo volante, posto dopo soli 10 km di gara. Al terzetto si sono aggiunti dopo più di 45 Km Yuma Koishi (JCL Team Ukyo), Muhammad Shahmir Aiman Abdul Halim (Terengganu Cycling Team), Andreas Miltiadis e Kongphob Timachai (Roojai Insurance), Ali Jehad Alhassan (Rappr. Saudita) e Henri Renard-Haquin (Wagner Bazin WB). I fuggitivi perdendo elementi riescono comunque a raggiungere le prime rampe della salita simbolo della tappa odierna. I cinque sopravissuti – Romele, Reynders, Koishi, Abdul Halim e Renard-Haquin – vengono raggiunti poco prima dello show di Pidcock come in un ideale passaggio di testimone in testa alla gara.
Domani l’AlUla Tour terminerà con la quinta tappa, che preveda la partenza dall’AlUla Camel Cup Track e il ritorno dopo quasi 170 Km alla pista normalmente utilizzata per le corse dei cammelli. Il tracciato prevede solo qualche saliscendi e l’arrivo in volata sarà la soluzione più probabile, ma la corsa potrebbe essere resa molto più tosta del previsto dal vento, poichè si correrà in una delle zone più esposte dell’Arabia, con ampi tratti da percorrere allo scoperto nel deserto. Eventuali tempeste di sabbia potrebbe proporre un tranello non di poco conto, con il rischio che si verifichino i famigerati ventagli, nei quali si possono lasciare per strada parecchi minuti.
Mario Prato

Pidcock all'attacco sulla salita più dura dell'AlUla Tour (Getty Images)
31-01-2025
gennaio 31, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
ALULA TOUR (Arabia Saudita)
Il britannico Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) si è imposto nella quarta tappa, Maraya – Skyviews of Harrat Uwayrid, percorrendo 140.9 Km in 3h09′46″, alla media di 44.549 Km/h. Ha preceduto di 12″ il sudafricano Alan Hatherly (Team Jayco AlUla) e l’austriaco Rainer Kepplinger (Bahrain – Victorious). Miglior italiano Thomas Pesenti (Soudal – Quick-Step Devo Team), 6° a 24″. Pidcock è ancora leader della classifica con 29″ su Kepplinger e 32″ su Hatherly. Miglior italiano Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO), 10° a 1′38″.
CHALLENGE CICLISTA MALLORCA – TROFEO SERRA DE TRAMUNTANA
Il tedesco Florian Stork (Tudor Pro Cycling Team) si è imposto nella corsa spagnola, Lluc – Selva, percorrendo 138.3 Km (percorso accorciato di 13 Km per maltempo) in 3h16′48″, alla media di 42.165 Km/h. Ha preceduto di 18″ l’italiano Martin Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) e di 24″ il norvegese Markus Hoelgaard (Uno-X Mobility).
STORK SORPRENDE I BIG A SELVA. SUO IL TROFEO SERRA DE TRAMUNTANA
Con un attacco a poco più di tre km dalla conclusione, Florian Stork (Team Tudor Pro Cycling) si invola e va a vincere la sua prima corsa tra i pro. Piazza d’onore per Martin Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) mentre gli attesi Antonio Morgado (UAE Team Emirates XRG) e Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), nonostante qualche attacco isolato, non fanno meglio di una top ten.
Il Challenge Mallorca 2025 giunge al giro di boa con la terza delle cinque prove totali, il Trofeo Serra de Tramuntana. Sono poco più di 151 i km da Lluc a Selva. La corsa si deciderà molto probabilmente nella parte centrale della corsa, quando i ciclisti affronteranno in rapida successione il Coll de Sa Batalla, Il Coll Puig Maior ed il Coll de Sóller, tutte e tre salite lunghe tra i 7 e gli 8 km e con pendenze piuttosto accentuate. Tra i favoriti alla partenza troviamo Jan Christen (UAE Team Emirates XRG), vincitore l’altro ieri nel Trofeo Calvià. La squadra emiratina ha tra le sue fila anche Antonio Morgado, che si è già messo in luce in questo Challenge Mallorca con due terzi posti, oltre alla vittoria all’esordio stagionale nel Gran Premio Castellon. Morgado e Christen dovranno vedersela principalmente con Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling) ma altri ottimi finisseur come Christian Scaroni e Clement Champoussin (Team XDS Astana) e Roger Adrià (Team Redbull BORA Hansgrohe). Attenzione anche a quei ciclisti che possono resistere in salita e rientare nel tratto pianeggiante finale come Biniam Girmay (Team Intermarchè Wanty), Marijn van den Berg (Team EF Education EasyPost) ed Alex Aranburu (Team Cofidis). Sui primi due gpm il gruppo restava compatto con le squadre dei favoriti – principalmente UAE Team Emirates XRG e Team Tudor Pro Cycling – a condurre l’andatura in testa. Sul Coll de Soller la corsa finalmente si animava e si formava un primo gruppo di testa di una decina di ciclisti tra cui gli onnipresenti Morgado, Christen e Hirschi. Tra gli italiani era presente Diego Ulissi (Team XDS Astana). Ad una ventina di km dalla conclusione Morgado restava da solo in testa alla corsa seguito a una ventina di secondi da Hirschi, Ulissi, Florian Stork (Team Tudor Pro Cycling), Markus Hoelgaard (Team Uno X Mobility), Hugo de la Calle (Team Burgos Burpellet BH), on Barrenetxea (Team Movistar), Raul Garcia Pienna (Team Arkea B&B Hotels) e da un terzetto della VF Group – Bardiani CSF – Faizanè formato da Alessandro Pinarello, Filippo Fiorelli e Martin Marcellusi. Morgado veniva ripreso a 12 km dalla conclusione. A poco più di 3 km dall’arrivo Stork rompeva gli indugi ed accelerava. Il tedesco si avvantaggiava in breve tempo sul gruppetto degli inseguitori, dal quale usciva a sua volta Marcellusi, ma il ciclista italiano nulla poteva contro la progressione di Stork che continuava a guadagnare terreno andando a vincere in solitaria sull’arrivo in salita di Selva. Marcellusi era secondo a 18 secondi di ritardo mentre chiudeva il podio Hoelgaard a 25 secondi di ritardo. Quarto posto per Barrenetxea e quonto posto per Garcia Pienna a 25 secondi di ritardo da Stork. In top ten troviamo Ulissi in settima posizione e Fiorelli in decima posizione mentre Hirschi, favorito della vigilia, deve accontentarsi dell’ottavo posto. Per Stork è la prima vittoria in carriera tra i pro. Domani il Trofeo Andratx – Pollença, quarto atto del Challenge Mallorca 2025, presenta ancora tanta salita con i gpm del Coll de Sa Gramola, dell Coll d’en Claret, del Coll de Puig Maior e del Mirador d’es Colomer, sul quale è posto l’arrivo. Sarà una corsa ancora votata all’attacco con i velocisti che dovranno aspettare domenica per contendersi la vittoria nel Trofeo Palma, quinto ed ultimo capitolo del Challenge Mallorca.
Antonio Scarfone

Florian Stork vince il Trofeo Serra de Tramuntana (foto: Getty Images)
ALULA TOUR, BIS PER TIM MERLIER ALLA TERZA TAPPA
Bis di Tim Merlier che si aggiudica anche la terza tappa della corsa saudita. Il velocista belga amministra la volata e si mette alle spalle Dylan Groenewegen e Juan Sebastian Molano. Quarto Matteo Moschetti mentre Alberto Bruttomosso chiude nono. Da registrare anche una foratura del leader Tom Pidcock negli utimi 3 km, senza conseguenze.
Dopo essersi aggiudicato la prima tappa dell’AlUla Tour, Tim Merlier ha dimostrato oggi tutta la sua supremazia nello scontro diretto con le altre ruote veloci presenti alla corsa saudita. Il portacolori della Soudal Quick-Step si è imposto al termine della terza frazione, 180.6 Km dell’area archeologica di Hegra al forte di Tayma, senza apparente difficoltà su Dylan Groenewegen (Jayco-AlUla), Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates – XRG) e Matteo Moschetti (UAE Team Emirates – XRG). Completano al topten di giornata Pierre Barbier (Wagner Bazin WB), Marc Brustenga (Equipo Kern Pharma), Yevgeniy Fedorov (XDS Astana Team), Florian Dauphin (Team TotalEnergies), Alberto Bruttomesso (Bahrain – Victorious) e Sebastian Kolze Changizi (Tudor Pro Cycling Team). Per quanto riguarda i corridori di casa nostra da segnalare anche l’undicesima piazza di Alessandro Romele (XDS Astana Team), la sedicesima di Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO) e la ventunesima dell’esperto Andrea Pasqualon (Bahrain – Victorious).
La classifica generale vede ancora al culmine Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team), nonostante il corridore britannico abbia tagliato il traguardo con quasi 2 minuti di ritardo a causa di una foratura avvenuta all’interno degli ultimi 3 chilometri, “fascia protetta” dal regolamento UCI che prevede di annullare i distacchi subiti in caso di cadute e incidenti meccanico. Grazie a ciò continuano a inseguirlo con i ritardi dettati dalla tappa di ieri l’austriaco Rainer Kepplinger (Bahrain – Victorious), 2° a 8″ e il sudafricano Alan Hatherly (Team Jayco AlUla), 3° a 13″. Primo degli italiani in classifica è Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO), che ha mantenuto i 1′01″ di passivo che aveva alla partenza da Pidcock, anche se ha guadagnato cinque posizioni risalendo dal 17° al 12° posto, precedendo di tre secondi il compagno di squadra Nicolò Garibbo-
Prima del finale in volata la tappa odierna prima del finale è stata caratterizzata da due situazioni di gara particolari. La prima è stata la classica fuga di giornata, che ha avuto per protagonisti: Javier Ibanez (Caja Rural-Seguros RGA), Masaki Yamamoto (JCL Team UYKO), Yuma Koishi (JCL Team UYKO), Andreas Miltiadis (Roojai Insurance), Kane Richards (Roojai Insurance), Jens Reynders (Wagner Bazin WB) e Hugo Aznar (Equipo Kern Pharma), quest’ultimo rimasto per parecchi chilometri in testa alla classifica generale virtuale grazie al vantaggio accumulato lungo la strada. Da notare l’assenza di un italiano, cosa non avvenuta nelle fughe dei giorni precedenti, e soprattutto quella del leader della classifica della combattività Muhammad Nur Aiman Bin Rosli (Terengganu), che al traguardo ha ceduto le insegne a Reynders, uno dei protagonisti della fuga.
La seconda situazione di gara, molto più importante in chiave risultato di tappa e classifica generale, si è verificata dopo aver raggiunto i fuggitivi ai meno 35. A causa del vento laterale si sono, infatti, aperti dei ventagli che hanno tagliato fuori dalla testa della corsa, tra gli altri, un velocista quotato come Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) e l’irlandese Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla), che alla partenza era quarto in classifica con 28″ di ritardo da Pidcock ed oggi è scivolato indietro fino al 19° posto dopo aver accusato poco più di un minuto di ritardo al traguardo.
Domani si disputerà la tappa regina, con partenza da Maraya per arrivare al belvedere dell’Harrat Uwayrid. Dopo un prima parte orograficamente tranquilla i corridori dovranno affrontare una salita breve ma ripidissima (3 Km al 12%, 22% di pendenza massima), scollinata la quale mancheranno solo 8 Km al traguardo, tracciati in lievissima discesa.
Mario Prato

Tim Merlier coglie il bis sulle strade dell'AlUla Tour (Getty Images)
30-01-2025
gennaio 30, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
ALULA TOUR (Arabia Saudita)
Il belga Tim Merlier (Soudal Quick-Step) si è imposto nella terza tappa, Hegra – Tayma Fort, percorrendo 180.6 Km in 4h16′23″, alla media di 42.265 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Dylan Groenewegen
(Team Jayco AlUla) e il colombiano Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team), 4°. Il britannico Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) è ancora leader della classifica con 8″ sull’austriaco Rainer Kepplinger (Bahrain – Victorious) e 13″ sul sudafricano Alan Hatherly (Team Jayco AlUla). Miglior italiano Alessandro Fancellu (JCL Team UKYO), 12° a 1′01″.
CHALLENGE CICLISTA MALLORCA – TROFEO SES SALINES-COLÒNIA SANT JORDI
L’olandese Marijn van den Berg (EF Education – EasyPost) si è imposto nella corsa spagnola, Ses Salines – Colònia de Sant Jordi, percorrendo 184.5 Km in 4h04′28″, alla media di 45.282 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Anthony Turgis (Team TotalEnergies) e il norvegese Erlend Blikra (Uno-X Mobility). Miglior italiano Matteo Malucelli (XDS Astana Team), 7°.
SURF COAST CLASSIC
Il norvegese Tobias Lund Andresen (Team Picnic PostNL) si è imposto nella corsa australiana, Lorne – Torquay, percorrendo 157 Km in 3h16′05″, alla media di 48.041 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano Sam Welsford (Red Bull – BORA – hansgrohe) e il tedesco Tim Torn Teutenberg (Lidl – Trek). Miglior italiano RAndrea Raccagni Noviero (Soudal Quick-Step), 23°.
MARIJN VAN DEN BERG VINCE IL TROFEO SES SALINES
Volata scontata nella seconda prova del Challenge Mallorca con i velocisti a contendersi la vittoria. È Marijn van den Berg (Team EF Education EasyPost) a vincere con autorità davanti ad Anthony Turgis (Tean TotalEnergies) ed Erlend Blikra (Team Uno X Mobility)
Il Trofeo Ses Salines, seconda prova del Challenge Mallorca 2025, ha un percorso completamente diverso da quello del Trofeo Calvià. Se quest’ultimo è terra di conquista per ciclisti resistenti agli innumerevoli saliscendi che lo caratterizzano, e la vittoria di Jan Christen di ieri ne è un’evidente testimonianza, oggi saranno i velocisti a contendersi la vittoria visto che lungo i quasi 185 km da Ses Salines alla Colònia de Sant Jordi, dov’è posto il traguardo, sono presenti quattro gpm di quarta categoria che non dovrebbero impensierire più di tanto i velocisti presenti. Delle venticinque squadre presenti alla partenza, otto sono World Tour, dodici sono Professional e cinque sono Continental. Dopo la partenza da Ses Salines si formava immediatamente la fuga di giornata grazie all’azione di sei ciclisti ovvero Edgar Curto (Team Illes Balears Arabay), Sinuhé Fernández (Burgos Burpellet BH), Victor Martínez (Sabgal / Anicolor), George Radcliffe (Team XSpeed United Continental), Ethan Craine (Team Project Echelon Racing) e Colby Lange (Team Project Echelon Racing). Dopo aver guadagnato un vantaggio massimo di oltre 3 minuti, la fuga perdeva progressivamente terreno sul gruppo inseguitore tirato dalle squadre dei velocisti. Dopo il passaggio dal terzo traguardo volante di Campos, posto al km 134.3, la fuga iniziava anche a perdere pezzi. Il primo dei battistrada ad alzare bandiera bianca era Craine. Poco dopo veniva meno anche Martínez finchè a restare da solo in testa alla corsa rimaneva uno stoico Radcliffe. Ma anche per il ciclista britannico era ormai solo questione di tempo ed infatti il gruppo piombava su di lui a 20 km dalla conclusione. Tra le squadre più attive nella preparazione della volata si segnalavano la XDS Astana, la Tudor Pro Cycling Team e l’Uno X Mobility. Il Team Intermarchè Wanty. Tutto per Bibiam Girmay, si faceva vedere negli ultimi 3 km insieme al Team Cofidis ed all’EF Education Easy Post. Insomma la maggior parte delle squadre con i velocisti più forti erano gomito a gomito a proteggere il proprio capitano ed a lanciarlo nel migliore dei modi per la volata. Gli ultimi 200 metri in leggera salita favoriva due ciclisti resistenti come Marijn van den Berg ed Erlend Blikra che si giocavano la vittoria. L’olandese braccava il norvegese, il primo a scattare, e lo superava a circa 50 metri dalla conclusione, andando a vincere con una certa autorità. Anche Antony Turgis (Team TotalEnergies) era autore di un buona volata che gli permetteva di chiudere in seconda posizione proprio davanti a Blikra. Girmay, che non aveva colto l’attimo giusto per lo scatto, doveva accontentarsi della quarta posizione mentre Fernando Gaviria (Team Movistar) era quinto. Nella top ten si segnalava anche la nona posizione di Matteo Malucelli (Team XDS Astana). Per Van den Berg è la prima vittoria stagionale ed il ciclista olandese potrà ripetersi nella quinta delle ultime prove del Challenge Mallorca ovvero il Trofeo Palma di domenica prossima. Intanto domani nel Trofeo Serra de Tramuntana, terza prova del Challenge Mallorca, si torna a salire ed anche di molto. I tre gpm presenti a metà percorso – Coll de Sa Batalla, Coll de Puig Maior e Coll de Soller – sono lunghi e impegnativi ed anche se le salite termineranno a circa 40 km dalla conclusione, la fatica si farà sentire nelle gambe dei ciclisti, anche perchè siamo solo ad inizio stagione.
Antonio Scarfone

Marijn van den Berg vince la seconda prova del Challenge Ciclista Mallorca (foto Tim de Waele/Getty Images)
STOCCATA DI TOM PIDCOCK NELLA SECONDA TAPPA DELL’ALULA TOUR 2025
Prova di forza di Tom Pidcock, che conquista in solitaria la seconda tappa dell’AlUla Tour. Piazzamenti sul podio per Reiner Kepplinger e Allan Hatherly. Decimo Alessandro Fancellu, primo degli italiani. Grazie al successo odierno il britannico della della Q36.5 Pro Cycling è balzato in testa alla classifica.
Exploit di Tom Pidcock nella seconda tappa dell’AlUla Tour 2025. Il britannico passato quest’anno alla Q36.5 Pro Cycling si è scatenato negli ultimi 500 metri dell’ascesa finale verso il traguardo della Bir Jaydah Mountain Wirkah, atto conclusivo della tappa che aveva preso il via dalla città vecchia di AlUla. Dopo 4″ ha chiuso Rainer Kepplinger (Bahrain-Victorious), mentre Alan Hatherly (Jayco AlUla) si è piazzato terzo dopo 7”. A seguire sono giunti al traguardo nell’ordine Eddie Dunbar (Team Jayco AlUla) dopo 18”, Stefan De Bod (Terengganu Cycling Team) dopo 21”, Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility), Yannis Voisard (Tudor Pro Cycling Team) e Rafał Majka (UAE Team Emirates – XRG) dopo 27″, Hugo Aznar (Equipo Kern Pharma) dopo 30″ e , a chiusura della TopTen Alessandro Fancellu (JCL Team Ukyo), che è arrivato dopo 34″ dal vincitore precedendo in una volata a due Ådne Holter (Uno-X Mobility).
Grazie al successo di giornata il due volte campione olimpico della MTB guida la classifica generale con 8” di vantaggio su Kepplinger e 13” su Hatherly.
La tappa ha visto fin dalle prime fasi l’azione di Simone Raccani (JCL Team UKYO), di Muhammad Shahmir Aiman Abdul Halim (Terengganu Cycling Team), di Kongphob Thimachai (Roojai Insurance), di Jens Reynders (Wagner Bazin WB) e del leader della classifica della combattività Muhammad Nur Aiman Bin Rosli (Terengganu Cycling Team), in cerca dei punti ai traguardi intermedi.
Gli ultimi a cedere sono stati l’italiano e Reynders quando si era già entrati nel circuito finale, in gran parte neutralizzato dalla giura poichè la discesa dopo il passaggio dal traguardo, che doveva essere ripetuta due volte, presentava tratti divenuti pericoli a causa della presenza di sabbia sull’asfalto, provenente dal deserto circostante e portata fin sulla strada dal vento. La corsa è stata cosi fermata e si è fatto percorrere fuori gara il tratto più pericoloso, per poi dare nuovamente il via quando mancavano soli 5 Km al traguardo. Ai due fuggitivi rimasti in avanscoperta è stato concesso di ripartire con i 28” di vantaggio che avevano al momento dello stop, ma ben preso la loro avventura è terminata, ripresi ai meno 3 in seguito alle grandi manovre tra i favoriti per il successo finale, che come abbiamo detto ha premiato il britannico Pidcock.
Domani la terza tappa, la Hegra – Tayma Fort di 180.6 Km, dovrebbe vedere protagonisti i velocisti mentre i per i prossimi giochi di classifica bisognerà attendere la giornata di venerdì.
Mario Prato

Pidcock vince la seconda tappa della corsa saudita (Getty Images)