MATHIEU VAN DER POEL SENZA RIVALI, SUA LA E3 SAXO BANK
Dopo la vittoria nella Milano – Sanremo Mathieu van der Poel si impone anche nella E3 Saxo Bank dimostrando di essere in questo momento il ciclista più forte nelle corse di un giorno. Secondi e terzi, a distanze notevoli – oltre 1 minuto e 2 minuti – Mads Pedersen (Team Lidl Trek) e Filippo Ganna (Team INEOS Grenadiers). Da segnalare la prova del tutto anonima di Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike), al rientro alle corse dopo un mese in altura
La campagna del Nord entra ormai nel vivo e dopo la Classic Brugge De Panne propone l’E3 Saxo Classic che giunge alla sua 67° edizione. Conosciuta anche col nome di Piccolo Giro delle Fiandre, la semiclassica belga è lunga 208.8 km, partendo e concludendosi ad Harelbeke. Tanti i nomi di spicco alla partenza, i più altisonanti sono quelli di Mathieu van der Poel (Team Alpecin Deceuninck) e di Wout van Aert (Team Visma Lease a Bike). Per quanto riguarda la condizione fisica, il campione olandese dovrebbe partire in pole position davanti al belga, reduce da un periodo di allenamento in altura. La Visma Lease a Bike potrebbe puntare in seconda battuta su Matteo Jorgenson, recente vincitore della Parigi – Nizza, che proprio nella corsa verso il sole ha dimostrato di avere un’ottima condizione. Altri contendenti per la vittoria sono Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG), Mads Pedersen (Team Lidl Trek) e Filippo Ganna (Team INEOS), tutti e tre come Van der Poel reduci dalla Milano – Sanremo. Le fasi iniziali di corsa erano subito frenetiche ed una caduta metteva subito fuori gioco Kevin Vermaerke (Team Picnic PostNL), Gil Gelders, Jordi Warlop e Dries Van Gestel (Team Soudal Quick Step), tutti e quattro costretti al ritiro. Un drappello di una cinquantina di ciclisti, in cui erano assenti nomi del calibro di Van der Poel, Van Aert, Mads Pedersen e lo stesso Filippo Ganna, si avvantaggiava sul resto del gruppo intorno al km 50. I nomi più altisonanti presenti nel gruppo di testa erano Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike), Florian Vermeersch (UAE Team Emirates XRG), Stefan Kung (Team Groupama FDJ) e Jasper Stuyven (Team Lidl Trek). Il gruppo inseguitore raggiungeva il gruppo di testa proprio all’inizio del Kanarieberg. A 95 km dal termine si avvantaggiavano Casper Pedersen (Team Soudal Quick Step) e Aimé De Gendt (Team Cofidis). A 81 km dalla conclusione sul Taaienberg si muovevano Pedersen e Van der Poel ai quali rispondeva Ganna. I due battistrada venivano ripresi nel giro di un paio di km. I cinque battistrada avevano una ventina di secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore formato da Matteo Trentin (Team Tudor Pro Cycling), Jasper Stuyven (Team Lidl Trek), Matteo Jorgenson (Team Visma Lease a Bike), Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG), Joshua Tarling (Team INEOS Grenadiers) e Stefan Kung (Team Groupama FDJ). A 45 km dall’arrivo i cinque battistrada avevano 1 minuto e 10 secondi di vantaggio sul primo gruppo inseguitore mentre il grosso del gruppo era segnalato a 2 minuti e 20 secondi di ritardo. Van der Poel attaccava sull’Oude Kwaremont facendo quasi subito il vuoto a 39 km dall’arrivo. Era l’inizio di una delle tante cavalcate solitarie del campione olandese che aumentava il vantaggio km dopo km. Van der Poel vinceva in solitaria con 1 minuto e 7 secondi di vanatggio du Mads Pedersen, uno degli ultimi a mollare e 2 minuti e 5 secondi di vantaggio su Filippo Ganna mentre chiudevano la top five Casper Pedersen in quarta posizione e Jasper Stuyven in quinta posizione a 2 minuti e 34 secondi di ritardo da Van der Poel che sembra essere a questo punto il favorito principale anche per il Giro delle Fiandre, Pogacar permettendo. Per i colori azzurri la nota lieta è Ganna che ottiene un podio nel Piccolo Giro delle Fiandre dopo Matteo Trentin nel 2015.
Antonio Scarfone

Mathieu van der Poel domina la E3 Saxo Bank (foto: Tim de Waele/Getty Images)
MATTHEW BRENNAN CONCEDE IL BIS AD AMPOSTA. JUAN AYUSO TORNA IN MAGLIA BIANCOVERDE
I ventagli caratterizzano il finale della quinta tappa da Paüls ad Amposta ed è un gruppo di una quarantina di ciclisti a giocarsi la vittoria. Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) batte con autorità (Team Alpecin Deceuninck) e Pavel Bittner (Team Picnic PostNL). Juan Ayuso (UAE Team Emirates) torna ad indossare il simbolo del primato
Nella quinta tappa del Giro di Catalogna da Paüls ad Amposta di 172km dovrebbero tornare di scena al 99% i velocisti. L’unico gpm in programma si trova all’inizio dopodichè la strada sarà quasi completamente pianeggiante fino all’arrivo. Primo Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe) è la nuova maglia verde e le sue chance di vincere la breve corsa catalana aumentano a dismisura per quanto visto ieri. Erano sette i ciclisti che formavano la fuga di giornata ovvero Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Michael Leonard (Team INEOS Grenadiers), Enzo Paleni (Team Groupama FDJ), Jan Castellon (Team Caja Rural Seguros RGA), Mats Wenzel (Team Kern Pharma), Mikel Bizkarra e Jokin Murguialday (Team Euskaltel Euskadi). Wenzel scollinava in prima posizione seull’unico gpm del Coll de la Font posto al km 29. Era invece Bizkarra ad imporsi sul successivo traguardo volante di Móra la Nova posto al km 56.5. Paleni restava da solo in testa alla corsa quando mancavano 45 km alla conclusione. Paleni vinceva il traguardo volante di L’Aldea posto al km 136.4 prima di essere ripreso dal gruppo inseguitore che era formato da non più di una quarantina di ciclisti a causa di alcuni ventagli. Proprio questo gruppo si giocava la vittoria in una volata a ranghi ridotti. Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike) riusciva a trovare un pertugio a sinistra e con una progressione impressionante vinceva davanti a Tibor Del Grosso (Team Alpecin Deceuninck) e Pavel Bittner (Team Picnic PostNL). Chiudevano la top five Marijn van den Berg (Team EF Education EasyPost) in quarta posizione e Corbin Strong (Team Israel Premier Tech) in quinta posizione. Per Brennan è la seconda vittoria al Giro di Catalogna 2025 dopo quella ottenuta nella prima tappa. Grazie all’abbuono ottenuto sul traguardo volante di L’Aldea Juan Ayuso torna a indossare la maglia biancoverde di leader della classifica generale davanti a Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe), staccato di un secondo. Domani nella sesta tappa da Berga a Queralt si torna a fare sul serio con quattro gpm di cui due di prima categoria ed uno di hors categoria. Da considerare anche il traguardo di Gironella posto dopo soli 5.8 km dalla partenza, che sarà infuocata e vedrà subito battagliare i big di classifica almeno fino al suo passaggio, visto che si assegneranno preziosi abbuoni temporali.
Antonio Scarfone

Matthew Brennan vince ad Amposta (foto: Getty Images)
VINE BRINDA A CESENA, SHEFFIELD NUOVO LEADER DELLA COPPI E BARTALI
Il maltempo stravolge la classifica della Settimana Coppi e Bartali, con il leader della classifica generale “sprofondato” a quasi 10 minuti dal nuovo padrone della corsa, lo statunitense Magnus Sheffield. Vittoria di tappa per l’australiano Jay Vine
La terza tappa della Settimana Internazionale di Coppi e Bartali parte, come la seconda, da Riccione e segue un percorso non troppo diverso, dirigendosi subito verso l’entroterra appenninico – dove non mancano i saliscendi, per concludersi a Cesena dopo 142 chilometri. Nei pressi dell’arrivo si trova un circuito di 15 chilometri, da ripetere tre volte, che presenta una salita molto impegnativa verso il borgo di Sorrivoli: 1,3 chilometri all’11% con un tratto finale al 15%, un vero “muro” che in una classica potrebbe fare la selezione decisiva e che verrà affrontato per l’ultima volta a 33 chilometri dal traguardo. A questo punto i corridori scenderanno una prima volta a Cesena, per poi affrontare un’altra salita, lunga ma non impegnativa, diretta al paese di Diolaguardia, 8 chilometri al 3,5%. Solo dopo i successivi 14 chilometri, quasi tutti in discesa, i corridori arriveranno, per la seconda e ultima volta, al traguardo di Cesena dove la tappa si concluderà: la lunga discesa, se le salite non avranno fatto una selezione importante, potrebbero favorire i ricongiungimenti, forse anche un arrivo in volata.
Si parte alle 12.30 con la pioggia, che tormenterà i corridori sino al traguardo, e con l’inglese Paul Double (Team Jayco AlUla), vincitore della tappa di ieri, al comando della classifica generale. Secondo è il giovanissimo talento belga Jarno Widar (Lotto Development Team»Team Jayco AlUla), l’anno scorso vincitore del Giro “Next Gen” (una volta Giro d’Italia per dilettanti), terzo il nostro esperto Diego Ulissi (XDS Astana Team), corridore ormai al tramonto di una buona carriera ma pur sempre tra i favoriti di una corsa non troppo impegnativa come è appunto questa breve gara a tappe. La fuga di giornata parte dopo una decina di chilometri e include tre corridori semisconosciuti, tranne forse l’italiano Alexander Konychev (Team Vorarlberg), figlio del celebre Dmitri Konychev (del quale non ha, almeno sinora, rinverdito i fasti). Dopo un po’ di bagarre il gruppetto di fuggitivi aumenta a quattro unità, mentre il loro vantaggio cresce progressivamente sino a raggiungere i tre minuti. La situazione resta tranquilla sino all’ingresso nel circuito di Sorrivoli, quando il percorso si fa più duro e il vantaggio si dimezza. Nel corso del primo giro poco cambia: uno dei quattro, il francese Alex Baudin (EF Education – EasyPost), cede sulla salita e viene riassorbito dal gruppo, che intanto riduce il distacco a circa un minuto. Il secondo passaggio sul “muro” di Sorrivoli vede transitare in solitaria l’olandese Pascal Eenkhoorn (Soudal Quick-Step), seguito a mezzo minuto dai rimanenti due compagni di fuga, prima lo spagnolo Marcel Camprubí (Q36.5 Pro Cycling Team) e poi Konychev, in difficoltà sulle ultime rampe della salita. Il gruppo passa a un minuto e riassorbe ben presto Konychev; nel corso del terzo giro, almeno sino all’inizio del “muro”, la situazione non cambia. La terza salita a Sorrivoli, tuttavia, si rivela fatale ai due superstiti della fuga, che vengono ripresi ben prima di arrivare in cima. Di conseguenza il gruppo, o meglio quei trenta di corridori che hanno tenuto duro senza farsi scoraggiare dalla pioggia, dal freddo e dalle salite, transita compatto in cima, con lo sprint che viene vinto da uno degli uomini di punta della UAE Team Emirates – XRG, l’australiano Jay Vine. Sulla successiva salita di Diolaguardia Vine insiste nel forcing e riesce ad avvantaggiarsi in compagnia del belga Mauri Vansevenant (Soudal Quick-Step); si viene a sapere che nel gruppo, che continua ad assottigliarsi, non è presente il leader della classifica, ma non è chiaro chi sia destinato a prenderne il posto. La coppia di testa percorre la salita a buona andatura, ma in prossimità della cima Vansevenant cede e viene riassorbito dal gruppo; Vine passa quindi da solo e transita con una quindicina di secondi di vantaggio, che poi mantiene nel corso della lunga discesa successiva. Il gruppo, ormai ridotto a una quindicina di corridori, decide di non correre troppi rischi sull’asfalto scivoloso e così Vine, nonostante sia a sua volta molto prudente, può avvantaggiarsi ulteriormente, finendo per vincere con tutta tranquillità e con 25 secondi di vantaggio sugli inseguitori, regolati in volata dall’americano Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers) davanti al nostro Simone Velasco (XDS Astana Team). Per riuscire a stilare l’ordine di arrivo e la nuova classifica generale bisogna aspettare ben due ore: il maltempo, oltre ad aver condizionato lo svolgimento della tappa, poco movimentata, sembra aver confuso le idee anche a giudici e cronometristi. Alla fine si scopre che proprio Sheffield diventa il nuovo leader della classifica, dal momento che Ulissi è arrivato a ridosso del gruppo dei primi, ma staccato di 18 secondi, e Widar è sprofondato, in compagnia di Double, a oltre 10 minuti. Ben 20 corridori finiscono fuori tempo massimo – tra questi Baudin – e un’altra dozzina è costretta al ritiro, a riprova delle condizioni davvero difficili in cui si è corso oggi. Domani altra tappa difficile, con arrivo e partenza nel paese di Brisighella, ai piedi dell’Appennino, e molte salite lungo il percorso: la classifica generale cortissima con i primi 13 racchiusi in 20 secondi e con gli abbuoni che valgono 10, 6 e 4 secondi ai primi tre piazzati, potrebbe cambiare nuovamente.
Andrea Carta

Jay Vine vince a Cesena (foto Dario Belingheri/Getty Images)
27-03-2025
marzo 27, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
Lo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) si è imposto nella quarta tappa, Sant Vicenç de Castellet – Montserrat, percorrendo 188.7 Km in 4h24′08″, alla media di 42.865 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG) e di 3″ lo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe), 10° a 26″. Roglič è il nuovo leader della classifica con lo stesso tempo di Ayuso e 20″ su Mas. Miglior italiano Pellizzari, 13° a 1′05″
CLASSIC BRUGGE DE PANNE DONNE
L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella corsa belga, Bruges – La Panne, percorrendo 152.7 Km in 3h42′13″, alla media di 41.273 Km/h. Ha preceduto allo sprint le italiane Chiara Consonni (CANYON//SRAM zondacrypto) ed Elisa Balsamo (Lidl – Trek)
SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI
L’australiano Jay Vine (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella terza tappa, Riccione – Cesena, percorrendo 142.1 Km in 3h40′58″, alla media di 38.585 Km/h. Ha preceduto di 26″ lo statunitense Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers) e l’italiano Simone Velasco (XDS Astana Team). Sheffield è il nuovo leader della classifica con 3″ sul connazionale Ben Tulett (Team Visma | Lease a Bike) e 4″ su Velasco
GP BRDA COLLIO
Il polacco Marcin Budziński (ATT Investments) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Castel Dobra, percorrendo 166 Km in 3h27′49″, alla media di 47.927 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Tilen Finkšt (Adria Mobil) e il neozelandese Paul Wright (Factor Racing). Miglior italiano Thomas Capra (Bahrain Victorious Development Team), 5°.
OLYMPIA’S TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Timo de Jong (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto nella seconda tappa, circuito di Beek, percorrendo 175.2 Km in 3h57′16″, alla media di 44.305 Km/h. Ha preceduto di 1″ il francese Antoine L’Hote (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team) e di 2″ il lussemburghese Alexandre Kess (Team Lotto Kern-Haus PSD Bank). Miglior italiano Juan David Sierra (Tudor Pro Cycling Team U23), 35° a 1′03″. L’Hote è il nuovo leader della classifica con 10″ su De Jong e 23″ su Kess. Miglior italiano Sierra, 52° a 1′53″
VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)
L’italiano Davide Stella (UAE Team Emirates Gen Z) si è imposto nella seconda tappa, Castro Verde – Grândola, percorrendo 171.5 Km in 4h06′14″, alla media di 41.79 Km/h. Ha preceduto allo sprint il britannico Noah Hobbs (EF Education – Aevolo) e l’argentino German Nicolás Tivani (Aviludo – Louletano – Loulé). In gara anche l’italiano Luca Giaimi (UAE Team Emirates Gen Z), 114° a 4′49″. Hobbs è ancora leader della classifica con 3″ su Tivani e 6″ su Stella. Giaimi 112° a 5′05″
TOUR OF THAILAND
L’italiano Lorenzo Quartucci (Team Solution Tech – Vini Fantini) si è imposto nella quarta tappa, Wang Nam Yen – Pang Sida, percorrendo 121.7 Km in 2h32′19″, alla media di 47.94 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiano lan Hopkins (Roojai Insurance) e di 2″ l’uzbeko Nikita Tsvetkov (nazionale uzbeka). Ritirati gli altri due italiani in gara, Alessandro Iacchi e Filippo Fortin, entrambi del Team Solution Tech – Vini Fantini). L’elvetico Simon Pellaud (Li Ning Star) è ancora leader della classifica con 2″ sul danese Alexander Salby (Li Ning Star) e 4″ su Quartucci
ROGLIC, TAPPA E MAGLIA A MONTSERRAT. AYUSO CEDE LA MAGLIA BIANCOVERDE PER I MIGLIORI PIAZZAMENTI DELLO SLOVENO
Rivincita di Primoz Roglic sull’arrivo in salita di Montserrat. Lo sloveno batte in una volata ristretta Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRD) che saluta il primo posto della classifica generale, forse definitivamente, visto che Roglic sembra avere una marcia in più anche sui traguardi volanti
Dopo le prime scaramucce di ieri, la quarta tappa del Giro di Catalogna da Sant Vicenç de Castellet al celebre santuario di Montserrat servirà a scremare ancora di più la classifica generale che vede per il momento Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG) primo con un risicato vantaggio su Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe). Sono due i gpm in programma oggi ed il più impegnativo è quello finale sul quale è posta la linea d’arrivo. Facile prevedere che i big di classifica si daranno nuovamente battaglia. Il gruppo partiva a tutta e le squadre dei big si organizzavano subito per non far partire la fuga di giornata visto che il traguardo volante di Manrea al km 11.3 dava importanti abbuoni. E infatti Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe) transitava per primo sul predetto traguardo volante ottenendo 3 secondi d’abbuono, anche se gli rispondeva Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG) che si guadagnava 1 secondo d’abbuono arrivando terzo. A questo punto la fuga poteva partire. Gli attaccanti erano dodici ovvero Lennard Kamna (Team Lidl Trek), Geoffrey Bouchard e Johannes Staune-Mittet (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Georg Steinhauser (Team EF Education EasyPost), Koen Bouwman (Team Jayco AlUla), Frank van den Broek (Team Picnic PostNL), Embret Svestad-Bårdseng (Team Arkéa – B&B Hotels), Jesus Herrada (Team Cofidis) e José Felix Parra (Team Kerm Pharma), Diego Uriarte (Team Burgos Burpellet BH), Lorenzo Germani e Brieuc Rolland (Team Groupama FDJ). Uriarte vinceva il traguardo volante di Torà posto al km 60.8 km. Dopo 85 km il vantaggio della fuga sul gruppo inseguitore era di 2 minuti e 30 secondi. Negli ultimi km di scalata del Turó del Puig si avvantaggiavano Steihauser e Staune-Mittet che scollinavano con una trentina di secondi di vantaggio sugli ex compagni di fuga, mentre il gruppo era segnalato a circa 3 minuti e mezzo di ritardo. All’inizio della salita finale verso Montserrat Steinhauser si avvantaggiava di qualche decina di metri su Staune-Mittet. Il gruppo maglia biancoverde, una volta ripresi i primi fuggitivi staccatisi precedentemente, continuava a macinare un’andatura davvero sostenuta con Soudal Quick Step e UAE Emirates nelle prime posizioni. A 5 km dalla conclusione Steinhauser aveva 32 secondi di vantaggio sul gruppo in forte rimonta. Una trenata di Adam Yates (UAE Team Emirates XRG) riportava il gruppo, in lunga fila indiana, su Steinhauser quando mancavano ormai circa 2 km e mezzo alla conclusione. Appena ripreso il ciclista tedesco, partiva a tutto gas Ayuso su cui si portava con apparente facilità Roglic. Alle loro spalle cercavano di rientrare Enric Mas (Team Movistar) e Mikel Landa (Team Soudal Quick Step). Ma il ritmo imposto dalla coppia di testa era insostenibile per gli immediati inseguitori. Nella volata a due questa volta Roglic si prendeva la rivincita su Ayuso andando a vincere davanti allo spagnolo. Terzo era Mas a 3 secondi di ritardo mentre chiudevano la top five Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) in quarta posizione e Mikel Landa in quinta posizione, anche loro due a tre secondi di ritardo da Roglic. Giulio Pellizzari (Team Redbull BORA Hansgrohe) era il primo italiano all’arrivo, decimo a 26 secondi di ritardo da Roglic. Il ciclista sloveno ottiene la prima vittoria stagionale ed in classifica generale fa segnare lo stesso tempo di Ayuso, che perde la maglia biancoverde proprio a vantaggio di Roglic per i migliori piazzamenti di quest’ultimo. Terzo è Mas a 20 secondi di ritardo da Roglic. Adesso sarà durissima per Ayuso, e non solo per lui, togliere la maglia di leader della classifica generale dalle spalle di Roglic. Nelle prossime tappe potrebbero comunque essere ancora decisivi gli abbuoni sia all’arrivo che nei traguardi volanti. Domani è in programma la quinta tappa da Paüls ad Amposta di 172km. L’unico facile gpm del Coll de la Font, dopo una trentina di km, fungerà da trampolino di lancio per la fuga di giornata, dopodichè torneranno di scena le squadre dei velocisti prima della quasi certa volata finale. Sarà una giornata di riposo per gli uomini di classifica prima delle ultime due tappe che disegneranno definitivamente la classifica generale.
Antonio Scarfone

La sfida tra Roglic e Ayuso sulle rampe verso il santuario di Montserrat (foto: Getty Images)
DOUBLE SUCCEDE AD EWAN, IL BRITANNICO NUOVO LEADER NELLA CORSA DI COPPI E BARTALI
La seconda tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali termina in salita a Sogliano al Rubicone, dove si impone il britannico Paul Double, che toglie la maglia di leader dalle spalle dell’australiano Ewan
La seconda tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali si annuncia molto più movimentata della prima, nella quale non è successo praticamente nulla. Il percorso, lungo 164 chilometri, prevede la partenzada Riccione per dirigersi subito verso la dorsale appenninica dove, dopo 46 chilometri, si incontra la salita più dura, il Colle San Leo, un GPM di prima categoria (5 chilometri con pendenza media del 7%). Dopo essere passati da San Marino i corridori si porteranno ancora più all’interno, dove li attende un circuito di 24 chilometri da percorrere 4 volte, con inizio e fine a Sogliano a Rubicone: la salita conclusiva è considerata GPM di seconda categoria ed è lunga 3,2 chilometri, con una pendeza media del 6,5% e punte al 9%. Senza dubbio il velocita australiano Caleb Ewan (INEOS Grenadiers), leader della classifica dopo aver vinto nettamente la tappa di ieri, dovrà cedere il primato a qualche collega più portato sugli arrivi in salita, anche se fare un pronostico, in assenza di corridori davvero forti, è molto difficile.
Dopo una decina di chilometri parte la fuga di giornata, per iniziativa di quattro corridori di secondo piano fra i quali l’austriaco Dominik Amann (Team Vorarlberg) e il panamense Carlos Samudio (Team Solution Tech – Vini Fantini), già protagonisti ieri di un’azione analoga. Il percorso permette ai fuggitivi di dilatare il loro vantaggio sino a sfiorare i 5 minuti. In cima al San Leo transita per primo il giovane spagnolo Marc Cabedo (JCL Team UKYO), mentre il vantaggio del gruppetto, che ha perso Amann sulla salita, si riduce sino a due minuti. Nei saliscendi che portano a Sogliano il vantaggio si riduce ancora e all’inizio del primo dei 4 giri del circuito finale è ormai di soli 40 secondi. Nulla cambia nel corso di questo primo giro, anche se in vista del primo passaggio in cima alla salita di Sogliano cede anche Samudio, che verrà riassorbito dal gruppo nella discesa seguente; gli ultimi due fuggitivi, Camedo e il francese Mathieu Burgaudeau (Team TotalEnergies), mantengono un vantaggio di una quarantina di secondi, ma nel finale del secondo giro vengono infine ripresi. Dopo una fiammata da parte del nostro Walter Calzoni (Q36.5 Pro Cycling Team), che transita per primo in cima alla salita seguito dal belga Leander Van Hautegem (Wagner Bazin WB), il gruppo si ricompatta e resta tale sino alla terza ascesa della salita conclusiva: a guidarlo, come già ieri, gli uomini della INEOS e dalla TotalEnergies, ai quali si aggiungono quelli della Soudal Quick-Step. In cima rimangono ancora una cinquantina di corridori, fra i quali non c’è più Ewan. Alla fine della discesa si muove con decisione il tedesco Lennart Jasch (Red Bull – BORA – hansgrohe Rookies), che arriva a guadagnare 40 secondi a soli 10 chilometri dal traguardo e poi quasi un minuto quando ne mancano 7. Il gruppo esita e se ne stacca il francese Pierre-Roger Latour (Team TotalEnergies), che per qualche chilometro tenta invano un inseguimento solitario. A 3 chilometri dal traguardo, quando inizia la parte dura della salita finale, Jasch conserva ancora 30 secondi di vantaggio, che forse gli basterebbero in pianura, ma per un corridore poco adatto alle salite sono insufficienti: a metà salita Jasch è raggiunto e superato prima dall’inglese Paul Double (Team Jayco AlUla) e poi dal resto del gruppo, ormai molto frazionato e che attende un attimo di troppo per inseguire il corridore inglese. Il finale è al cardiopalma, con i primi inseguitori che si avvicinano sempre più fin quasi a toccare le sue ruote: ma Double stringe i denti negli ultimi 200 metri, sui sanpietrini di Sogliano e, quando ormai pare spacciato, raggiunge infine la linea del traguardo. Secondo, con lo stesso tempo, si piazza il belga Jarno Widar (Lotto Development Team), terzo è il nostro Diego Ulissi (XDS Astana Team), che si annuncia come un buon candidato alla vittoria finale. Double diventa, almeno per oggi, il nuovo leader della classifica e avrà buone speranze di restare al comando anche domani quando l’arrivo, dopo molti saliscendi, sarà in discesa. L’assenza di un corridore palesemente più forte si fa sentire e cresce il rimpianto per l’incidente che ha impedito al nostro Christian Scaroni (XDS Astana Team) di dire la sua in una corsa adatta alle sue caratteristiche e che avrebbe potuto farlo diventare un vero campione.
Andrea Carta

Il britannico Double vince la seconda tappa della corsa intitolata a Coppi e Bartali (foto Dario Belingheri/Getty Images)
ALLA BRUGGE – DE PANNE MOLANO BEFFA MILAN, MA QUANTE CADUTE!
Il colombiano dell’UAE Team Emirates – XRG anticipa tutti e fa il buco nella volata della semiclassica per velocisti in Belgio, con il friulano della Lidl-Trek che prova invano una rimonta. Tanti incidenti negli ultimi dieci chilometri, con tantissimi dei favoriti rimasti coinvolti: tra questi il campione europeo Tim Merlier, il connazionale Arnaud De Lie, campione nazionale belga, e l’olandese Olaf Kooij.
Alla Classic Brugge – De Panne 2025 va in scena il festival degli sprinter, ma le cadute nella fase finale di corsa hanno messo fuori causa molti di loro. Alla fine è Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates-XRG) ad avere la meglio anticipando al momento giusto il resto dei corridori rimasti a giocarsi lo sprint, primo fra tutti Jonathan Milan (Lidl-Trek), secondo classificato e in fortissima rimonta.
Sulle strade vicine alla costa belga è il vento a fare da padrone di casa: niente muri o tratti di pavè, tutta pianura negli oltre 200 chilometri di corsa, ma un tortuoso circuito conclusivo che include il complicato rettilineo di De Moeren a rendere tosto il finale. Michel Lambrecht (Wagner Bazin WB), Antonio Morgado (UAE Team Emirates – XRG), Victor Vercouille (Flanders – Baloise), Joren Boem ed Harthijs De Vries (Unibet-Tietema Rockets) sono stati i componenti della fuga, con De Vries ultimo a mollare, provando l’azione solitaria negli ultimi quindici chilometri prima di essere ripreso a 2.500 metri dalla linea di arrivo.
Negli ultimi dieci chilometri comincia la serie di cadute che determinerà l’esito della corsa: nella prima resta coinvolto Alberto Dainese (Tudor Pro Cycling Team) e in seguito finiscono a terra Adrien Petit e Gerben Thijssen (Intermarchè-Wanty). Successivamente in una caduta che coinvolge mezzo gruppo finiscono tra gli altri a terra alcuni dei grandi favoriti per il successo, Olaf Kooij (Visma-Lease a Bike), Tim Merlier (Soudal Quickstep), Arnaud De Lie (Lotto)
Restano così in venti a giocarsi la volata e con grande furbizia Molano compie un’azione da finisseur nei 500 metri finali e a nulla vale il recupero potentissimo di Milan, che giunge secondo per una manciata di metri. Terzo posto per l’estone Madis Mihkels (EF Education – Easy Post).
Da segnalare anche la presenza al via da parte di Fabio Jakobsen, ma l’olandese del Team Picnic – PostNL è stato costretto al ritiro a causa di una condizione di forma ancora insufficiente, problema che l’ex campione europeo si porta dietro ormai da alcune stagioni e che è ancora senza soluzione migliorativa.
La settimana di gare World Tour in Belgio prosegue venerdì con il Gran Premio di Harelbeke (E3 Saxo Classic) e con la Gand – Wevelgem di domenica, le prime vere Classiche del Nord in avvicinamento al Giro delle Fiandre, in programma domenica 6 aprile.
Andrea Giorgini

Dopo un finale tormentato dalle cadute Molano vince in volata la semiclassica belga (Getty Images)
AYUSO, TAPPA E MAGLIA A LA MOLINA. BATTUTO ROGLIC PER UNA QUESTIONE DI CENTIMETRI
Sull’arrivo in salita di La Molina, Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG) vince di pochi centimetri davanti a Primoz Roglic (Team Red Bull BORA Hansgrohe), mentre alle loro spalle si piazza Mikel Landa (Team Soudal Quick Step). Lorenzo Fortunato (Team XDS Astana) si fa notare nel finale. Ayuso è la nuova maglia biancoverde
Al Giro di Catalogna si inizia a fare sul serio con la terza tappa da Viladecans a La Molina, che oltre ad essere la tappa più lunga della breve corsa catalana con oltre 218 km da percorrere, vede un finale davvero esigente con tre gpm che possono fare la differenza e scavare i primi veri distacchi in classifica generale. Al 99% Matthew Brennan (Team Visma Lease a Bike), attuale maglia biancoverde, cederà il simbolo del primato sulle spalle di un ciclista che punterà alla vittoria finale, anche perchè l’ultima salita si conclude sulla linea del traguardo. Sono perciò attesi i big, a cominciare da Juan Ayuso (UAE Team Emirates XRG) che ieri ha già guadagnato tre secondi d’abbuono sull’ultimo traguardo volante. La partenza era subito veloce ed il gruppo si allungava parecchio. Mats Wenzel (Team Kern Pharma) vinceva il primo traguardo volante di Molins de Rey posto al km 13.5. Il giovane olandese era affiancato, in questo tentativo d’attacco, da Geoffrey Bouchard (Decathlon AG2R La Mondiale Team) ed Edward Planckaert (Team Alpecin Deceuninck). I tre attaccanti erano ripresi dal gruppo dopo una ventina di km. Poco prima di affrontare il primo gpm del Coll d’Estenalles si formava la fuga di giornata grazie all’azione di Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Lorenzo Germani (Team Groupama FDJ), Alex Molenaar (Team Caja Rural Seguros RGA) e Mats Wenzel, che ci riprovava con successo. Proprio Wenzel scollinava in prima posizione sul Coll d’Estenalles posto al km 57.7. Il ciclista olandese vinceva anche il successivo traguardo volante di Horta d’Avinyó posto al km 89.3. Seguiva una lunga fase interlocutoria dove il gruppo iniziava ad organizzarsi per rientrare sulla fuga, che al km 100 aveva ancora 5 minuti e 40 secondi di vantaggio. Wenzel scollinava in prima posizione sul gpm del Col de la Batalolla posto al km 154.5. All’inizio del successivo Coll de la Creueta il vantaggio dei quattro battistrada era di 2 minuti sul gruppo inseguitore. Armirail aumentava la cadenza delle pedalate e staccava i compagni di fuga mentre nel gruppo inseguitore tiravano gli uomini dell’UAE Team Emirates XRG e del Team Lotto. Il ciclista francese scollinava in prima posizione sul Coll de la Creueta posto al km 184. Proprio prima dello scollinamento da parte del gruppo, Lenny Martinez (Team Bahrain Victorious) era vittima di una caduta apparentemente senza conseguenze. Il francese rientrava in gruppo all’inizio della successiva discesa. Armirail veniva ripreso a circa 10 km dall’arrivo, quando la salita finale de La Monina era già iniziata da un paio di km. A circa 6 km dall’arrivo si avvantaggiavano Lorenzo Fortunato (Team XDS Astana), George Bennett (Team Israel Premier Tech) e Marc Soler (UAE Team Emirates XRG). Una violenta accelerazione del Team Lotto riportava il gruppetto degli inseguitori sui tre battistrada a circa 600 metri dall’arrivo. Primoz Roglic (Team Redbull BORA Hansgrohe) partiva ai meno 200 metri ma Juan Ayuso (UAE Team Emirates) restava attaccato alla sua ruota, affiancandolo e battendolo sulla linea del traguardo per una questione di centimetri. A 2 secondi di ritardo Mikel Landa (Team Soudal Quick Step) si piazzava in terza posizione mentre chiudevano la top five, a 4 secondi di ritardo da Ayuso, Lenny Martinez in quarta posizione ed Enric Mas (Team Movistar) in quinta posizione. Ayuso, oltre ad ottenere la quarta vittoria stagionale, balza al comando della classifica generale con 6 secondi di vantaggio su Roglic e 11 secondi di vantaggio su Landa. Domani è in programma la quarta tappa da Sant Vicenç de Castellet a Montserrat Mil·lenari di 188.7 km. Il percorso è molto vallonato e spicca la salita finale di Montserrat lunga 8.8 km al 6.5% di pendenza media. Sarà un nuovo banco di prova per i big di classifica che proveranno ad attaccare Ayuso.
Antonio Scarfone

Juan Ayuso vince a La Molina (foto: Getty Images)
26-03-2025
marzo 26, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
VOLTA CICLISTA A CATALUNYA
Lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella terza tappa, Viladecans (The Style Outlets) – La Molina, percorrendo 218.6 Km in 5h49′29″, alla media di 37.53 Km/h. Ha preceduto allo sprint lo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) e di 2″ il connazionale Mikel Landa (Soudal Quick-Step). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (XDS Astana Team), 27° a 19″. Ayuso è il nuovo leader della classifica con 6″ su Roglič e 11″ su Landa. Miglior italiano Giulio Pellizzari (Red Bull – BORA – hansgrohe), 17° a 32″
CLASSIC BRUGGE DE PANNE
Il colombiano Juan Sebastián Molano (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella corsa belga, Bruges – La Panne, percorrendo 195.6 Km in 4h07′23″, alla media di 47.441 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek) e l’estone Madis Mihkels (EF Education – EasyPost)
SETTIMANA INTERNAZIONALE COPPI E BARTALI
Il britannico Paul Double (Team Jayco AlUla) si è imposto nella seconda tappa, Riccione – Sogliano al Rubicone, percorrendo 163.9 Km in 4h18′23″, alla media di 38.06 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jarno Widar (Lotto Development Team) e l’italiano Diego Ulissi (XDS Astana Team). Double è il nuovo leader della classifica con 4″ su Widar e 6″ su Ulissi
OLYMPIA’S TOUR (Paesi Bassi)
L’olandese Tim Marsman (VolkerWessels Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, circuito a cronometro di Beltrum, percorrendo 10.9 Km in 13′13″, alla media di 49.483 Km/h. Ha preceduto di 5″ il tedesco Miguel Heidemann (REMBE | rad-net) e di 10″ il francese Arthur Blaise (Decathlon AG2R La Mondiale Development Team). Miglior italiano Juan David Sierra (Tudor Pro Cycling Team U23), 79° a 1′08″. Marsman è il primo leader della classifica con 5″ su Heidemann e 6″ su Blaise. Miglior italiano Sierra, 79° a 1′08″
VOLTA AO ALENTEJO (Portogallo)
Il britannico Noah Hobbs (EF Education – Aevolo) si è imposto nella prima tappa, Beja – Moura, percorrendo 166.6 Km in 3h39′45″, alla media di 45.488 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’argentino German Nicolás Tivani
(Aviludo – Louletano – Loulé) e lo slovacco Matthias Schwarzbacher (UAE Team Emirates Gen Z). Due italiani in gara: Luca Giaimi (UAE Team Emirates Gen Z) 31°, Davide Stella (UAE Team Emirates Gen Z) 99°, entrambi con lo stesso tempo dei primi. Hobbs è il primo leader della classifica con 1″ su Tivani e 4″ sul belga Jenthe Verstraete (EF Education – Aevolo). Giaimi 34° a 10″, Stella 100° a 10″
TOUR OF THAILAND
Il danese Alexander Salby (Li Ning Star) si è imposto anche nella terza tappa, Aranyaprathet – Wang Nam Yen, percorrendo 135.2 Km in 3h00′25″, alla media di 44.963 Km/h. Ha preceduto allo sprint il neozelandese Nick Kergozou De La Boessiere (St George Continental Cycling Team) e il malese Wan Abdul Rahman Hamdan (Terengganu Cycling Team). Miglior italiano Lorenzo Quartucci (Team Solution Tech – Vini Fantini), 5°. L’elvetico Simon Pellaud (Li Ning Star) è ancora leader della classifica con 2″ su Salby e 4″ sul giapponese Yukiya Arashiro (Team Solution Tech – Vini Fantini). Miglior italiano Quartucci, 4° a 16″
EWAN INAUGURA LA COPPI E BARTALI 2025: SUA LA TAPPA D’APERTURA A BONDENO
Il forte velocista australiano vince una volata senza storia a Bondeno e conquista la prima maglia di leader della Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2025. Ma domani già si salirà sull’appennino e sarà inevitabilmente costretto a cedere le insegne del primato
Inizia oggi una delle poche corse a tappe che si disputano in Italia, nata nel 1984 e chiamata dal 2001 “Settimana Internazionale di Coppi e Bartali”. È una competizione che da tempo si corre in Emilia Romagna, di solito su 5 tappe, e che vede nel suo albo d’oro anche nomi illustri del ciclismo italiano (Saronni, due volte Argentin) e straniero (Fignon). Negli ultimi anni il livello dei partecipanti non è stato sempre eccelso, anche se va sicuramente ricordata la vittoria, nell’edizione 2021, di Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike), la prima di una carriera che lo avrebbe visto in futuro due volte vincitore del Tour (e due volte secondo).
Pochissimi i nomi importanti, quest’anno: il corridore che sarebbe stato certamente favorito, Christian Scaroni (XDS Astana Team), reduce da un grande inizio di stagione, non si è ancora ripreso da una rovinosa caduta alle Strade Bianche ed è stato sostituito all’ultimo momento dal compagno di squadra Diego Ulissi, corridore ormai in là con gli anni ma che vanta un ottimo palmares, con una cinquantina di vittorie fra cui 8 tappe al Giro, una Milano-Torino, un Giro dell’Emilia e un Gran Premio di Montreal. Da segnalare anche il britannico Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers), quest’anno vincitore di una tappa alla Parigi-Nizza, il nostro Alberto Bettiol, compagno di squadra di Ulissi, e l’australiano Jay Vine, punta dello squadrone della UAE Team Emirates – XRG. Assente il vincitore della scorsa edizione, l’olandese Koen Bouwman (Team Jayco AlUla), che ha preferito correre il più prestigioso Giro di Catalogna.
La prima tappa si svolge tra Ferrara e Bondeno per 174 Km ed è interamente pianeggiante, con un circuito finale di 34 chilometri da percorrere due volte. Non ci sono né “muri” né “côtes” di alcun tipo, come è normale nella Pianura Padana, e difficilmente l’esito sarà diverso da un volatone di gruppo. Parte comunque ben presto la solita fuga di giornata, con 5 corridori ignoti al grande pubblico, il più famoso dei quali è forse l’italiano Matteo Zurlo, gregario della S.C. Padovani Polo Cherry Bank, che vanta qualche buon risultato nel Giro della Regione Friuli Venezia Giulia. Il vantaggio raggiunge rapidamente i due minuti e si stabilizza, senza che nessuno – né tra i fuggitivi, né in mezzo al gruppo – si dia da fare più di tanto. La calma regna sovrana sino all’inizio del secondo e ultimo giro del circuito conclusivo, quando il gruppo accelera e riduce il distacco a poco più di un minuto. A tirare sono soprattutto gli uomini della INEOS Grenadiers, che hanno in squadra il forte velocita australiano Caleb Ewan, e del Team Jayco AlUla; sotto il loro impulso il vantaggio continua a ridursi, chilometro dopo chilometro, finché i fuggitivi – rimasti in tre dopo i cedimento dell’italiano Kevin Pezzo Rosola (General Store – Essegibi – F.Lli Curia) e dell’austriaco Dominik Amann (Team Vorarlberg) – vengono ripresi dal gruppo a 12 chilometri dal traguardo. A tirare nell’ultima fase di questo inseguimento è stata la Team TotalEnergies, ma da questo momento in poi l’andatura torna tranquilla e in attesa dell’inevitabile sprint finale non avvengono altri tentativi di fuga. Lo sprint non ha storia poichè la INEOS prende la testa del gruppo negli ultimi due chilometri e pilota Caleb Ewan sin quasi al traguardo senza che nessun’altra squadra possa opporsi: il velocista australiano vince con ampio margine davanti all’israeliano Oded Kogut (Israel – Premier Tec) e al francese Jason Tesson (Team TotalEnergies). Ewan diventa naturalmente leader della corsa con 4 secondi di vantaggio su Kogut grazie all’abbuono preso sul traguardo, 6 su Tesson e 10 sugli altri corridori. Nessun italiano in evidenza, oggi: domani, quando la corsa salirà sull’Appennino, vedremo forse una gara diversa e più appassionante.
Andrea Carta

Caleb Ewan vince la prima tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali (Foto Dario Belingheri / Getty Images)