LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): JEREZ DE LA FRONTERA – YUNQUERA

agosto 22, 2024 by Redazione  
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Secondo arrivo in salita per la Vuelta 2024, ma l’ascesa verso il traguardo di Yunquera non ha “nè apparenza nè bellezza”, per citare un passo del libro biblico del profeta Isaia. Le pendenza molto tenere non ispireranno certo i big della classifica e oggi ci saranno ottime opportunità per i cacciatori di tappe

La Vuelta si appresta a vivere il suo secondo arrivo in salita, dei ben nove dei quali è infarcito il percorso di quest’anno. Non aspettatevi, però, di rivedere le gesta che i big della classifica hanno inscenato poche ore fa percorrendo le ripidissime rampe che conducevano sul Pico Villuercas. La salita che conduce a Yunquera è, infatti, molto facile proponendo 9 Km di strada inclinata al 3.9% appena e nemmeno si trovano al suo interno tratti molto più duri degli altri. Certamente non ispirerà attacchi al vertice e lo stesso si può dire dei quasi 15 Km al 5.7% che condurranno ai 1100 metri del Puerto del Boyar, la salita più impegnativa prevista in questa tappa, che ha il grosso difetto di essere collocata a poco più di 70 Km dalla partenza, quando all’arrivo di chilometri ne mancheranno poco meno di 120. I tratti successivi non saranno comunque una passeggiata poichè si salirà e scenderà in continuazione superando strada facendo altre tre GPM, tutti considerati di terza categoria e tra questi c’è anche l’Alto de las Abejas, nome ufficiale della salita in cima alla quale sarà collocato il traguardo di tappa. Con queste premesse quella che si correrà oggi sembra proprio un’occasione d’oro per i cacciatori di tappe perchè la fuga del giorno avrà altissime possibilità di andare in porto

Il borgo di Yunquera e l’altimetria della sesta tappa (www.i-sierradelasnieves.com)

Il borgo di Yunquera e l’altimetria della sesta tappa (www.i-sierradelasnieves.com)

METEO VUELTA

Jerez de la Frontera: parzialmente nuvoloso, 28°C (percepiti 30°C), vento moderato da SO (16-35 Km/h), umidità al 61%
El Bosque (Km 57.5): nubi sparse, 32°C (percepiti 33°C), vento moderato da O (10-26 Km/h), umidità al 45%
Grazalema (Km 76.4): nubi sparse, 30°C, vento moderato da O (10-28 Km/h), umidità al 40%
Ronda (Traguardo volante – Km 119.5): pioggia debole (0.1 mm), 31°C (percepiti 30°C), vento moderato da O (8-29 Km/h), umidità al 36%
Yunquera : pioggia debole (0.2 mm), 31°C, vento moderato da S (6-34 Km/h), umidità al 39%

GLI ORARI DELLA VUELTA

12.40: partenza da Jerez de la Frontera
14.30: inizio diretta su Eurosport
14.40-14.55: GPM del Puerto del Boyar
15.45-16.05: traguardo volante di Ronda (con abbuoni)
16.00-16.20: GPM del Puerto del Viento
16.40-17.05: GPM del Puerto Martinez
17.15-17.45: arrivo a Yunquera

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, quinta tappa al 21enne Bittner. Van Aert beffato, Roglic resta leader

Gazzetta dello Sport

Mladi Čeh pristrigel peruti albatrosu. Roglič ostaja v rdečem – Roglic sends message to Vuelta rivals with ominous climb to red jersey (Un giovane ceco tarpò le ali di un albatro. Roglič resta in rosso – Primož Roglič non sa cosa sia peggio, il caldo o la velocità)

Delo – Slovenia

Bittner pips Van Aert in stage five sprint in Seville (Bittner batte Van Aert nello sprint della quinta tappa a Siviglia)

The Guardian – Regno Unito

Bittner se presenta en sociedad en otro tostón de etapa (Bittner appare nella società su un altro grande palcoscenico)

AS – Spagna

O “forno” da Vuelta derreteu o pelotão e Bittner derreteu os rivais (La “fornace” della Vuelta ha sciolto il gruppo e Bittner ha sciolto i suoi rivali)

Público – Portogallo

Van Aert battu par Bittner (Van Aert battuto da Bittner)

L’Équipe – Francia

Verrassende Pavel Bittner verslaat in fotofinish van Aert en wint massaprint in de Vuelta na typische sprintersrit (Il sorprendente Pavel Bittner batte Van Aert al fotofinish e vince lo sprint di massa alla Vuelta dopo una tipica corsa da velocista)

Het Nieuwsblad – Belgio

Bittner verrast Van Aert en pakt etappe dankzij millimetersprint (Bittner sorprende Van Aert e si prende la scena grazie ad uno sprint millimetrico)

De Telegraaf – Paesi Bassi

Vuelta: Youngster Bittner düpiert Radstar van Aert (Vuelta: il giovane Bittner inganna il ciclista Van Aert)

Kicker – Germania

Bittnerova paráda na Vueltě! Ve spurtu porazil i van Aerta a slaví vítězství (Lo spettacolo di Bittner alla Vuelta! Ha battuto anche van Aert in volata e festeggia la vittoria)

Mladá fronta Dnes – Repubblica Ceca

Bittner sprints to photo finish victory on Spanish Vuelta stage 5, Roglic remains in red (Bittner scatta verso la vittoria al fotofinish nella quinta tappa della Vuelta spagnola, Roglic rimane in rosso)

The Washington Post – USA

Vuelta a España 2024: Einer Rubio mantiene viva la ilusión, así van las clasificaciones tras la etapa 5 (Vuelta a España 2024: Einer Rubio mantiene viva l’illusione, ecco come vanno le classifiche dopo la quinta tappa)

El Tiempo – Colombia

¡Sorpresa en la 5.ª etapa de La Vuelta a España! Jhonatan Narváez es 7.º y Richard Carapaz llegó en el puesto 55.º de esta jornada, ganada por Pavel Bittner (Sorpresa nella 5a tappa della Vuelta a España! Jhonatan Narváez è 7° e Richard Carapaz è arrivato 55° in questa giornata, vinta da Pavel Bittner)

El Universo – Ecuador

Aussie Groves looks wrong way and misses La Vuelta boat (L’aussie Groves guarda dalla parte sbagliata e manca il battello della Vuelta)

The West Australian – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quinta tappa, Fuente del Maestre – Siviglia

1° Owain Doull
2° Gleb Brussenskiy a 1′28″
3° Harry Sweeny a 3′15″
4° James Shaw s.t.
5° Alessandro De Marchi a 3′24″

Classifica generale

1° Alessandro De Marchi
2° Oscar Riesebeek a 2′13″
3° Owain Doull a 4′20″
4° Gleb Brussenskiy a 4′34″
5° Elie Gesbert a 6′12″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

28 APRILE 1974 – 5a TAPPA: SIVIGLIA – CORDOVA (139 Km)

PERURENA, TRIUNFO EN CORDOBA

El heroe de la jornada fue Santisteban, protagonista de una escapada de 135 kilometros

TOUR DE L’AVENIR: ARRIVANO LE ALPI, AL BRITANNICO BLACKMORE TAPPA E MAGLIA

agosto 21, 2024 by Redazione  
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L’arrivo in quota a La Rosière premia il britannico Joseph Blackmore che taglia il traguardo davanti a Widar e Torres. Buona prova degli azzurri Kajamini, Crescioli e Scalco (rispettivamente 7°, 11° e 14°), prestazioni che hanno portato la nazionale azzurra in testa alla classifica per team. Tra le ragazze successo della De Schepper.

La breve ma “sostanziosa” terza tappa del Tour de l’Avenir 2024 ha fatto uscire allo scoperto chi ha veramente ambizioni di portarsi a casa la corsa transalpina dedicata agli Under23.
I tre GPM di giornata, concentrati in poco più di 70 km di gara, hanno fatto si che i protagonisti uscissero subito alla ribalta. La salita finale ha visto molto attivo il belga vincitore dell’ultimo Giro d’Italia di categoria Jarno Widar, intenzionato a fare selezione fin dai primi tornanti. Il belga era seguito dal britannico Joseph Blackmore, dallo spagnolo Pablo Torres, dal francese Léo Bisiaux (Fra) e dall’olandese Tijmen Graat (Ned). Ai meno 6 l’azione personale sembrava premiare il giovane belga, ma la sua azione solitaria è terminata dopo aver abbondantemente passato il cartello dei meno 3 al traguardo. A raggiungerlo è stato Blackmore, poi nei pressi della “Flamme Rouge”, lo striscione che segnala l’inizio dell’ultimo chilometro, ai due si è accodato Torres. La volata a tre ha visto primeggiare il britannico con 3″ sul belga e 5″ sullo spagnolo. Il primo degli inseguitori, l’olandese Graat, è giunto dopo 31’ e via via tutti gli altri. Tra questi ci sono gli italiani Florian Samuel Kajamini, 7° a un minuto, Ludovico Crescioli, 11° a 1′10″, e Matteo Scalco, 14° a 2′11″. Le prestazioni dei nostri, seppur non coronate dal successo, hanno proiettato la nazionale italiana in vetta alla classifica per team con 20″ sulla Spagna e 3′41″ sull’Olanda.
In classifica il vincitore della tappa si è insediato al comando con un vantaggio di 9” su Widar e 23” su Torres. Primo degli italiani è Kajamini, settimo a 1’16”.
Oggi nello stesso scenario che ha visto l’arrivo vittorioso di Blackmore, ha preso il via il Tour de l’Avenir Femmes, dedicato alle pari età. Nella cronometro inaugurale di 2,1km il successo è andato alla belga Lore De Schepper, mentre con 1″ in più ha concluso la prova la canadese Isabella Holmgren, Prima italiana Eleonora Ciabocco, quinta a 16″. La vincitrice di giornata indossa ovviamente la maglia gialla.
Domani si disputerà la La Rosière – Les Karellis di 142,7 km, un’altra tappa che merita attenzione. Si dovrà affrontare in partenza il mitico Col de l’Iseran, una salita di 45,6 km caratterizzata da una pendenza media del 4.2%. Lo scollinamento è a 90 km dal traguardo, poi si dovrà affrontare la Côte de Saint-André, un Gpm di 3a categoria che spezza la lunga discesa che terminerà ai piedi della salita finale verso Les Karellis, 12,3 km al 7.8%.. Per le ragazze la tappa prenderà il via da Bessans per concludersi a Les Karellis, dopo 72.6 km: in pratica sarà loro evitato il Col de l’Iseran mentre il resto della tappa sarà identico a quello sul quale poche ore dopo gareggeranno i colleghi.

Mario Prato

Blackmore vince la prima frazione alpina del Tour de lAvenir (foto Le DL/Louise Raymond)

Blackmore vince la prima frazione alpina del Tour de l'Avenir (foto Le DL/Louise Raymond)

VUELTA, A SIVIGLIA SORPRESA BITTNER IN VOLATA

agosto 21, 2024 by Redazione  
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Nella città andalusa il fotofinish premia lo sprinter ceco del Team DSM-Firmenich-PostNL ai danni di Wout Van Aert (Visma-Lease a Bike) e Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck). Per Pavel Bittner è la vittoria più importante della sua carriera (terza stagionale, dopo le precedenti due alla Vuelta a Burgos) e a soli ventun’anni di età. Invariata la classifica generale, comandata da Primoz Roglic con 8” su Joao Almeida, ma domani c’è già il secondo arrivo in salita, posizionato a Yunquera.

Ci aspettavamo una nuova sfida tra Van Aert e Groves, ma alla fine l’ha spuntata Pavel Bittner: ventuno anni, nazionale ceco che milita nella DSM – Firmenich-PostNL. E’ lui il vincitore della quinta tappa (Fuente del Maestre – Siviglia, 177 km), chiusa a ritmi altissimi e con il terzo sprint di gruppo di questa Vuelta.
Equipo Kern Pharma ed Euskaltel – Euskadi sono ancora le squadre protagoniste della fuga, con Ibon Ruiz e Txomin Juaristi scattati subito dopo il chilometro zero, resistendo fino ai -38 dall’arrivo. Prima dello sprint finale c’è, però, la volata intermedia di La Algaba vinta da Kaden Groves su Wout Van Aert e Nico Denz. Avvicinandosi a Siviglia i team dei velocisti si mettono al lavoro per disputare il volatone e in questa fase avviene caduta di Owen Doull e di Rui Costa, entrambi corridori della EF Education – Easypost, ed il portoghese è costretto ad abbandonare la gara.
Si arriva alla volata dove la Alpecin – Deceuninck porta davanti Kaden Groves seguita dalla Visma – Lease a Bike grazie al lavoro di Edoardo Affini per Van Aert. Il fiammingo si porta dal lato sinistro, vicino alle transenne, e Groves viene ingannato, ma spunta all’improvviso Bittner che affianca Van Aert, a cui slitta la ruota posteriore pochi metri della linea di arrivo, cosa che lo fa rallentare favorendo il corridore ceco, che coglie il primo successo della carriera. Kaden Groves arriva terzo, seguito da Bryan Coquard (Cofidis) e Stefan Kueng (Groupama-FDJ). In top 10 anche Gianmarco Garofoli (Astana – Qazaqstan), in nona posizione.
Nulla cambia nella generale: Primoz Roglic (Red Bull – Bora Hansgrohe) ha 8” su Joao Almeida (UAE Team Emirates), 32” su Enric Mas (Movistar Team) e 38” su Antonio Tiberi (Bahrein Victorious). Le cose potrebbero cambiare già da domani con il secondo arrivo in quota a Yunquera dopo 185.5 chilometri ed il via da Jerez de la Frontera, ma non ci sono le pendenze adatta ad uno spettacolo simile a quello visto ieri sul Pico Villuercas.

Andrea Giorgini

Bittner vince a sorpresa la tappa di Siviglia (foto Tim de Waele/Getty Images)

Bittner vince a sorpresa la tappa di Siviglia (foto Tim de Waele/Getty Images)

21-08-2024

agosto 21, 2024 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Il ceco Pavel Bittner (Team Dsm-Firmenich PostNL) si è imposto nella quinta tappa, Fuente del Maestre – Siviglia, percorrendo 177 Km in 4h25′28″, alla media di 40.005 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) e l’australiano Kaden Groves (Alpecin – Deceuninck). Miglior italiano Gianmarco Garofoli (Astana Qazaqstan Team), 9°. Lo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) è ancora in maglia rossa con 8″ sul portoghese João Almeida (UAE Team Emirates) e 32″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 4° a 38″

LIDL DEUTSCHLAND TOUR

L’italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek) si è imposto nel prologo, circuito a cronometro di Schweinfurt, percorrendo 2.9 Km in 3′16″, alla media di 53.181 Km/h. Ha preceduto di 71 centesimi di secondo il danese Mads Pedersen (Lidl – Trek) e di 2″ l’olandese Maikel Zijlaard (Tudor Pro Cycling Team). Milan è il primo leader della classifica con 1″ su Pedersen e 2″ su Zijlaard.

TOUR DE L’AVENIR (Under23)

Il britannico Joseph Blackmore (nazionale britannica) si è imposto nella terza tappa, Peisey-Vallandry – La Rosière, percorrendo 70.7 Km in 2h13′44″, alla media di 31.72 Km/h. Ha preceduto di 3″ il belga Jarno Widar (nazionale belga) e di 5″ lo spagnolo Pablo Torres (nazionale spagnola). Miglior italiano Florian Samuel Kajamini (nazionale italiana), 7° a 1′16″. Blackmore è la nuova maglia gialla con 9″ su Widar e 23″ su Torres. Miglior italiano Kajamini, 7° a 1′16″

TOUR DE L’AVENIR FEMMES (Under23)

La belga Lore De Schepper (nazionale belga) si è imposta nel prologo, cronoscalata di La Rosière, percorrendo 2.1 Km in 5′41″, alla media di 22.17 Km/h. Ha preceduto di 1″ la canadese Isabella Holmgren (nazionale canadese) e di 12″ l’olandese Nienke Vinke (nazionale olandese). Miglior italiana Eleonora Ciabocco (nazionale italiana), 5° a 16″. La De Schepper è la prima maglia gialla con 1″ sulla Holmgren e 12″ sull Vinke. Miglior italiana la Ciabocco, 5° a 16″

TOUR POITOU – CHARENTES EN NOUVELLE AQUITAINE

Il belga Milan Fretin (Cofidis) si è imposto nella seconda tappa, Gensac-la-Pallue – Niort, percorrendo 181.7 Km in 4h14′20″, alla media di 42.865 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Arnaud Démare (Arkéa – B&B Hotels) e il connazionale Davide Bomboi (TDT – Unibet Cycling Team). Miglior italiano Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa), 16°. Il norvegese Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility) è ancora leader della classifica con 3″ sul francese Thomas Gachignard (TotalEnergies) e 4″ sul francese Samuel Leroux (Van Rysel – Roubaix). Miglior italiano Mirco Maestri (Team Polti Kometa), 11° a 20″

TOUR BATTLE OF WARSAW

Il polacco Norbert Banaszek (Mazowsze Serce Polski) si è imposto nella prima tappa, circuito di Radzymin, percorrendo 120 Km in 2h19′53″, alla media di 51.471 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Bartłomiej Proć (Santic – Wibatech) e lo svedese David Larsson (Motala AIF Serneke Allebike). Miglior italiano Edoardo Sandri (Campana Imballagi-Geo & Tex-Trentino), 73° . Banaszek è il primo leader della classifica con 4″ su Proć e 6″ su Larsson. Miglior italiano Sandri, 73° a 10″

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Paula Andrea Carrasco (Colombia Potencia de la Vida) si è imposta nella seconda tappa, Cartagena – Barranquilla, percorrendo 127.5 Km in 3h37′39″, alla media di 35.148 Km/h. Ha preceduto allo sprint le connazionali Maria Paula Latriglia (Colombia Potencia de la Vida) e Karen Lorena Villamizar (Boneshaker Project presented by ROXO). Unica italiana in gara Valentina Basilico (Eneicat – CMTeam), 4°. La colombiana Diana Peñuela (DNA Pro Cycling) è la nuova leader della classifica con 1″ sulla Carrasco e 2″ sulla Latriglia. La Basilico 7° a 8″

SUCCESSO ITALIANO CON LUDOVICO CRESCIOLI AL TOUR DE L’AVENIR

agosto 21, 2024 by Redazione  
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Ludovico Crescioli firma il primo successo italiano al Tour dell’Avenir 2024; podio di giornata per il tedesco Theiler e il britannico Brennan .Quinto posto per l’altro italiano Kajamini al termine di una tappa che ha visto gli azzurri molto attivi. Pedersen mantiene la maglia gialla

La seconda tappa del Tour de l’Avenir porta la firma dell’azzurro Ludovico Crescioli al termine di una tappa che ha visto le maglie azzurre molto attive.
Il giovane toscano accasato alla Technipes InEmiliaRomagna ha regolato in uno sprint a due il tedesco Ole Theiler. Terzo dopo 6” si è piazzato il britannico Matthew Brennan, che ha regolato il gruppo davanti a lussemburghese Mats Wenzel, quarto, mentre quinti si è piazzato l’italiano Florian Samuel Kajamini.
I nostri corridori, come detto, sono stati protagonisti fin in avvio di tappa. I ragazzi di Marino Amadori si sono mossi subito con il piemontese Pietro Mattio, protagonista della fuga della prima ora in compagnia del britannico Joshua Golliker, dello statunitense Colby Simmons, dei francesi Pierre Thierry e Baptiste Troja, del ceko Daniel Vysocan e del tedesco Julian Borresch, fuga terminata a una decina di chilometri dal traguardo, poco prima dell’exploit vittorioso di Crescioli.
In Classifica Generale il danese Henrik Pedersen, vincitore della tappa di lunedì, è semmpre in maglia gialla con lo sloveno Gal Glivar a 29″ e il canadese Michael Leonard, terzo a 58″.
Ora si disputerà la prima tappa alpina, la Peisey-Vallandry – La Rosière di solo 70,7km. Si tratterù di una breve frazione di alta montagna con tre GPM, la Côte des Chapelles, quella diretta alla stazione di sport invernali d Les Arcs e quella conclusiva verso La Rosière. Subito dopo la conclusione della gara la medesima località ospiterà il via della corsa femminile, che scatterà con breve ma difficilissimo cronoprologo in salita sulla distanza di 2 Km.

Mario Prato

Ludovico Crescioli vince la seconda tappa del Tour delAvenir (foto Le DL/G.C.)

Ludovico Crescioli vince la seconda tappa del Tour del'Avenir (foto Le DL/G.C.)

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): FUENTE DEL MAESTRE – SIVIGLIA

agosto 20, 2024 by Redazione  
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Dopo il primo arrivo in salita si corre la tappa più facile della Vuelta 2024. A Siviglia andrà in scena un appassionante poi ci sarà il “rompete le righe” per i velocisti, che ritroveremo sul palcoscenico del Giro di Spagna solo tra 14 giorni, in un’edizione della corsa iberica davvero avara di occasione per le ruote veloci.

Sembra strano dirlo, ma siamo solo al quinto giorno di gara e già stiamo a parlare di penultima occasione per i velocisti. La prossima (ed ultima) tappa a loro dedicata si disputerà tra due settimane, in mezzo si dovranno affrontare frazioni molto impegnative e così all’appuntamento con lo sprint a Santander diversi sprinter potrebbe anche non essere più in gara. Anche per questo motivo la quinta tappa è stata disegnata con mano leggera e, infatti, si tratterà della più facile tra le ventuno previste alla Vuelta 2024. Negli ultimi 52 Km non si inconteranno difficoltà altimetriche e sul piattone che anticipa l’ingresso nel capoluogo dell’Andalusìa andrà in scena lo spettacolo delle grandi manovre delle formazioni dei velocisti, impegnate prima a ridurre le distanze dai fuggitivi di giornata e poi a pilotare al meglio i propri uomini. Non sarà un lavoro facile, nonostante il tracciato scorrevole del finale, perchè le previsioni annunciano vento contrario e così non ci sarà il rischio che si verifichino i temuti “ventagli”, ma non si dovrà assolutamente far prendere troppo vantaggio alla fuga. Con il vento a sfavore, infatti, si farà il doppio della fatica per limare il gap e se fosse troppo elevato gli “evasori” potrebbero farcela.

La Torre dellOro a Siviglia e  l’altimetria della quinta tappa (www.viaggioinandalusia.it)

La Torre dell'Oro a Siviglia e l’altimetria della quinta tappa (www.viaggioinandalusia.it)

METEO VUELTA

Fuente del Maestre: cielo sereno, 35°C (percepiti 33°C), vento moderato da SO (5-19 Km/h), umidità al 24%
Bodonal de la Sierra (Km 46.6): nubi sparse, 34°C (percepiti 32°C), vento moderato da S (14-33 Km/h), umidità al 29%
Santa Olalla del Cala (Km 89): cielo sereno, 34°C (percepiti 33°C), vento moderato da S (17-36 Km/h), umidità al 29%
Siviglia: cielo sereno, 37°C (percepiti 38°C), vento moderato da SO (12-32 Km/h), umidità al 30%

GLI ORARI DELLA VUELTA

13.25: partenza da Fuente del Maestre
14.30: inizio diretta su Eurosport
16.45-17.10: traguardo volante di La Algaba (con abbuoni)
17.15-17.40: arrivo a Siviglia

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, il primo arrivo in salita è di Roglic: lo sloveno si prende anche la maglia rossa

Gazzetta dello Sport

Rogliču ni bil nihče kos. Oblekel je rdečo majico vodilnega (Nessuno poteva eguagliare Roglič. Indossava la maglia rossa del leader)

Delo – Slovenia

Roglic sends message to Vuelta rivals with ominous climb to red jersey (Roglic manda un messaggio ai rivali della Vuelta con una scalata minacciosa verso la maglia rossa)

The Guardian – Regno Unito

Roglic hace limpia (Roglic fa pulizia)

AS – Spagna

João Almeida não estava bem na Vuelta? Se calhar, até estava (João Almeida non stava andando bene alla Vuelta? Forse lo era)

Público – Portogallo

Roglic gagne d’un souffle et prend le maillot rouge (Roglic vince per un soffio e si prende la maglia rossa)

L’Équipe – Francia

Hij hief zijn arm al op om te juichen, maar Roglic verslaat onze landgenoot Lennert Van Eetvelt (23) op het nippertje op eerste aankomst bergtop Vuelta (Ha già alzato il braccio per esultare, ma Roglic batte di poco il nostro connazionale Lennert Van Eetvelt (23) al primo arrivo della Vuelta)

Het Nieuwsblad – Belgio

Roglic profiteert van blunderende Belg en slaat dubbelslag in Vuelta (Roglic approfitta di un errore belga e mette a segno la doppietta alla Vuelta)

De Telegraaf – Paesi Bassi

Selektive Bergankunft: Roglic gewinnt und schlüpft ins Rote Trikot (Arrivo selettivo in montagna: Roglic vince e indossa la maglia rossa)

Kicker – Germania

Primoz Roglic sprints to win steep summit finish at Spanish Vuelta and takes leader’s red jersey (Primoz Roglic sprinta per vincere il ripido arrivo in salita della Vuelta spagnola e conquista la maglia rossa di leader)

The Washington Post – USA

Brutal vuelco en la Vuelta a España tras primera llegada en alto: Primoz Roglic explotó la carrera (Brutale svolta alla Vuelta a España dopo il primo arrivo in quota: Primoz Roglic ha fatto esplodere la gara)

El Tiempo – Colombia

Primoz Roglic, nuevo líder de la La Vuelta a España 2024 con triunfo en la 4.ª etapa, en la que Richard Carapaz llegó en el puesto 25 – Richard Carapaz confiesa que el calor lo ‘liquidó’ en la 4.ª etapa de La Vuelta a España 2024 (Primoz Roglic, nuovo leader della Vuelta a España 2024 con la vittoria nella 4a tappa, nella quale Richard Carapaz arrivò 25° – Richard Carapaz confessa che il caldo lo ha ‘liquidato’ nella 4a tappa della Vuelta a España 2024)

El Universo – Ecuador

Roglic in red after sprinting to stage win in Spain (Roglic in rosso dopo lo sprint verso la vittoria di tappa in Spagna)

The West Australian – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quarta tappa, Plasencia – Pico Villuercas

1° Elie Gesbert
2° Tim Naberman a 1′25″
3° Edoardo Affini s.t.
4° Nico Denz a 2′16″
5° Jon Aberasturi s.t.

Classifica generale

1° Oscar Riesebeek
2° Alessandro De Marchi a 1′40″
3° Elie Gesbert a 2′48″
4° Ibon Ruiz a 3′57″
5° Jasha Sütterlin a 4′06″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

27 APRILE 1974 – 4a TAPPA: MARBELLA – SIVIGLIA (206 Km)

SEGUNDA VICTORIA DEL VELOZ VAN LINDEN

Con poca colaboración de la climatología

FOTOFINISH D’ALTURA ALLA VUELTA, ROGLIC DOMA IL PICO VILLUERCAS ED È GIÀ MAGLIA ROJA

agosto 20, 2024 by Redazione  
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Alla prima occasione utile il grande favorito per la vittoria finale, lo sloveno Primoz Roglic, si issa al vertice della classifica generale imponendosi al termine dell’irta ascesa al Pico Villuercas.

Il cielo è terso, senza una nuvola e col sole che picchia feroce (più di 35 gradi) quando la quarta tappa della Vuelta prende il via, finalmente da una località spagnola dopo tre giorni passati in Portogallo. Stamattina la corsa ci offre una classifica che ancora rispecchia quella della cronometro di Lisbona, con qualche modifica dovuta agli abbuoni delle ultime volate: Wout van Aert è quindi in maglia rossa. Il campione belga, la cui stagione è stata sino ad oggi un fallimento quasi totale, complice una disastrosa caduta a fine marzo dalla quale ha stentato a riprendersi, sembra aver ritrovato la forma migliore e, anche se non è considerato tra i protagonisti dell’impegnativo arrivo in salita di oggi, c’è molta curiosità riguardo alle sue ambizioni e alle sue reali possibilità.
Si parte alle 13.30 (ora italiana): inizialmente tutto procede secondo copione, con un primo gruppetto di attaccanti (fra cui Joshua Tarling) che prende il largo dopo la partenza ma si sfalda sul primo GPM di giornata, il Puerto de Cabezabellosa (2° categoria, 9 chilometri tra il 5 e il 6%, salita molto regolare). I pochi rimasti si disputano lo sprint, vinto dal belga Sylvain Moniquet della Lotto davanti al nostro Filippo Zana; con loro gli spagnoli Castrillo e Bizkarra e soprattutto l’esperto passista (quest’anno campione nazionale di Francia a cronometro) Bruno Armirail. Il gruppo lascia fare e al 40esimo chilometro inizia la prima salita davvero impegnativa: l’Alto de Piornal, 1° categoria, pendenze sempre tra il 5 e il 6%, regolari, ma una lunghezza di quasi 14 chilometri. Nonostante queste terribili premesse, attaccanti e inseguitori procedono senza spingere più di tanto, con i primi che in cima replicano la volata precedente: primo Moniquet, secondo Zana. Il gruppo, praticamente compatto, segue a tre minuti e mezzo.
Inizia una discesa lunga, tranquilla, non ripida né tecnica, quasi un’oasi di pace nel ciclismo moderno, funestato spesso da cadute a volte fatali. L’Estremadura, la regione in cui si corre interamente la tappa odierna, si apre offrendo ai corridori i suoi boschi e le sue colline, meno aspre e meno aride di quelle che caratterizzano la “meseta” della Spagna centrale. L’Estremadura è la regione più interna del paese e può essere considerata, a seconda dei punti di vista, la zona meno sviluppata o quella più selvaggia e interessante dal punto di vista naturalistico, con una densità di abitanti di soli 25/Kmq (la più bassa della Spagna) e i suoi parchi naturali (il Monfrague soprattutto) dove abbonda l’avifauna. Se i fuggitivi pensano a godersi il panorama e a risparmiare energie in vista del lungo tratto pianeggiante che li porterà verso il terzo GPM della giornata, nel gruppo inizia a darsi da fare la Bora, cosa che potrebbe indicare qualche velleità da parte di Primoz Roglic, d’altronde già adesso primo in classifica tra i molti aspiranti alla vittoria finale (è settimo, a 30 secondi da Van Aert, con Joao Almeida poco più indietro). A Jaraiz de la Vera il gruppo ha ripreso un minuto ai fuggitivi; al passaggio sul fiume Tietar, in fondo alla discesa, il loro vantaggio è sceso ancora ed è adesso di soli due minuti.
I boschi lasciano il passo a una pianura desolata, dalla quale spuntano radi alberi ingialliti; se non fosse per l’antropizzazione sempre presente, con case e campi coltivati che si alternano agli alberi, potremmo dire di essere nella savana: non ci sono forse adesso 40 gradi, per la gioia dei corridori? È invece questo il parco del Monfrague, quanto meno la sua parte più bassa. Per decine di chilometri fuggitivi e gruppo, sempre trainato dalla Bora di Roglic, procedono alla stessa andatura; poi, finalmente, l’elicottero inquadra il bacino di Arrocampo, che una diga separa dal fiume Tago: è qui che inizia la salita verso il terzo GPM, il Puerto de Miravete, dopo il passaggio sul rinascimentale ponte di Almaraz. Sono 8 chilometri al 4%, che non decideranno nulla, ma potrebbero riportare il gruppo sui fuggitivi. A condizione, naturalmente, che la Bora o un’altra squadra si mettesse a tirare seriamente; ma pur mantenendo la testa del gruppo quelli della Bora sembrano invece tirare i proverbiali remi in barca, almeno per il momento, mentre i fuggitivi si danno cambi regolari in attesa del terzo sprint di giornata. Qui, infine, qualcosa cambia: Armirail scatta e passa per primo, mentre dietro Zana e Moniquet invertono le posizioni. Il gruppo, che è salito ad andatura cicloturistica ed è ancora compatto, passa a 3 minuti. A questo punto è bene far notare che da tempo Armirail è anche il nuovo leader della classifica generale, ovviamente virtuale, ed anche Zana e Castrillo non sono messi affatto male. Sarà da vedere se sull’ultima salita, davvero impegnativa, i favoriti si muoveranno con decisione o, come succedeva talvolta in altri tempi, la fuga diventerà una “fuga bidone”, con un outsider che alla fine prenderà la maglia rossa.
Passato il Miravete la corsa si snoda lungo un altopiano con molti saliscendi, nella parte orientale del Monfrague a circa 500 metri di altezza; la pianura è un po’ più verde, pur con meno alberi, la temperatura appena più bassa. I corridori ritrovano qualche energia: a 39 chilometri dal traguardo Armirail, che forse spera davvero di prendersi la maglia rossa, lascia i compagni di fuga e cerca di involarsi verso la vittoria, raggiunto quasi subito da Castrillo, ma non dagli altri fuggitivi, che finiscono per demoralizzarsi ed essere ripresi dal gruppo, che, tirato con più decisione dalla Bora, si porta a due minuti dai due superstiti. A tirare sono adesso Nico Denz e Patrick Gamper (due gregari comunque non digiuni di vittorie importanti), con gli uomini più forti che vengono probabilmente risparmiati per la salita conclusiva. Dietro di loro si intravedono gli uomini della Visma, con Van Aert in prima fila: che il campione belga voglia davvero difendere il primato in classifica?
A 20 chilometri dalla fine si arriva a Retamosa e si esce dal Monfrague; il gruppo è sempre a 2 minuti, mentre Armirail continua a darsi da fare, con Castrillo che gli dà cambi regolari. I corridori entrano nelle cosiddette “gole” del fiume Almonte, in realtà una normale vallata circondata da vere montagne: è appunto su una di queste che la tappa andrà a terminare, sul Pico Villuercas, GPM di prima categoria lungo ben 14 chilometri, di cui gli ultimi 5 veramente duri, con un lungo tratto molto sopra il 10% (sino al 20%) e un finale comunque impegnativo, al 6-7%. A Roturas inizia la salita, il gruppo si porta ad un minuto e mezzo dai due battistrada e già ai -13 dal traguardo arriva il primo verdetto: Van Aert si stacca e lascia i gradi di capitano della Visma a Sepp Kuss; probabilmente il suo obiettivo diventa adesso la classifica a punti.
La salita, inizialmente, non è dura, e tutti sembrano tenere: il gruppo è ancora composto da 50 o 60 corridori, il ritmo non è indiavolato, e ancora a 10 chilometri dall’arrivo Armirail e Castrillo mantengono un minuto e 15 secondi di vantaggio. Nonostante i corridori della Bora, presto affiancati da quelli dell’UAE, continuino a mantenere la testa del gruppo, questo si allarga, con i favoriti che si guardano e nessuno che scatta. Lo spettro di Campo Imperatore aleggia, anche se le condizioni meteo – che di certo hanno il loro peso in questo temporeggiare – sono ben diverse. Ai 9 chilometri si entra nel paese di Navezuelas, col vantaggio dei due fuggitivi che si mantiene sopra al minuto. Si fosse in pianura, forse… ma non siamo in pianura, e mentre i corridori della Bora, che molto hanno lavorato, spariscono ad uno ad uno, quelli della UAE si portano in testa al gruppo: prima Soler, dopo Sivakov. I 50 uomini perdono pezzi, diventano 40, poi 30; Armirail e Castrillo mantengono 20 secondi ai -6, circa 15 ai -5, quando il percorso della tappa lascia la vallata e si inerpica verso il Pico Villuercas: qui inizia la parte durissima della salita, oltretutto resa ancora più difficile da una strada cementata, non asfaltata, e non molto larga. In compenso i tifosi, peraltro non molti, rimangono tranquilli sui lati della strada, diversamente da quanto siamo ormai abituati a vedere, da troppi anni a questa parte, negli altri Grandi Giri.
Inizia il tratto duro ed è Pavel Sivakov – non certo tra i grandi favoriti – ad allungare: i due fuggitivi vengono ripresi in meno di 500 metri. Arriveranno, Armirail a 3 minuti e mezzo, Castrillo, esausto e demoralizzato, a quasi 8. Sotto la spinta di Sivakov, poi affiancato dallo stesso Roglic, il gruppo prima si allunga e poi si frantuma in più tronconi, senza che nessuno dei favoriti abbia un vero cedimento: chi ha avuto l’accortezza di restare davanti se la gode (pendenze permettendo), chi si è fatto sorprendere deve inseguire. Arrivati ai -4 parte, con sorpresa di tutti, l’austriaco Felix Gall, uno che già vanta un ottavo e un quattordicesimo posto al Tour de France, ma che nessuno vedrebbe mai sul podio di un Grande Giro. Che sia questa la volta buona? Dietro Sivakov e Roglic si intravedono, ancora tutti insieme, Kuss, Carapaz, Almeida, Mas, Rodriguez e il sorprendente belga Van Eetvelt. Simon Yates, tra i grandi favoriti, ha ceduto; anche Tiberi è più indietro.
Poi, ad uno ad uno, tutti si staccano: in testa rimangono Roglic, Mas e Van Eetvelt; mentre la strada sale ripidissima tra boschi finalmente montagnosi, e con qualche tornante da grande salita, Gall inizia ad accusare la fatica finché, quando mancano ancora 700 metri all’inizio del tratto meno ripido, viene ripreso dal terzetto di inseguitori. I quattro rimangono insieme; nessuno prova ad accelerare, mentre dietro Almeida, Kuss, Carapaz, Rodriguez e Sivakov cercano di non farsi staccare. Ai -2 la strada spiana, si allarga e ritorna asfaltata; questo facilita il rientro di Almeida, che salva Gall che stava per perdere le ruote degli altri e – ennesima sorpresa di giornata – fa comparire dal nulla lo sconosciuto italo-americano Matthew Riccitello, al secondo anno da professionista e che sinora non si era mai fatto notare. Cedono invece Kuss e Carapaz, mentre anche Landa e Tiberi si avvicinano, col primo che con uno sforzo supremo riesce ad agganciare i primi a 700 metri dall’arrivo, sia pure faticando a tenerne le ruote. Ma poi, con uno scatto d’orgoglio, è proprio lui a partire ai 300 metri, quando tutti iniziano a guardarsi; subito stoppato da Van Eetvelt, arriverà in coda al gruppetto. Ma il belga, sullo slancio, insiste, insiste… finché da dietro arriva Roglic e lo beffa proprio sul traguardo, in una volata da fotofinish! Terzo Almeida, poi Mas, Gall, Riccitello e Landa. Le esitazioni finali favoriscono qualche altro corridore, come l’ottimo Tiberi, che nonostante si sia visto poco guadagna un ottimo ottavo posto a soli 18 secondi, e come anche Kuss, che limita i danni a 28 secondi. Affondano invece Carapaz e Yates, che arrivano insieme a circa un minuto e mezzo. Buona anche la prova del nostro Fortunato, 13esimo.
In classifica Roglic è ovviamente primo; Van Eetvelt, che nel prologo era andato abbastanza piano, è solo quinto. Secondo è Almeida ad 8 secondi, terzo il solido Mas a 32″, quarto il nostro Tiberi, che conferma le ambizioni con cui è venuto in Spagna, anche se la strada per Madrid è ancora molto lunga. Dei grandi favoriti Landa è nono, ad un minuto, Kuss 13esimo, Rodriguez 18esimo, Carapaz 26esimo, Uijtdebroeks 30esimo, Quintana 37esimo, Van Aert 123esimo. Quest’ultimo guida la classifica a punti, Sylvain Moniquet grazie alla fuga di oggi quella degli scalatori. Tiberi è il miglior giovane. Domani tappa collinosa con finale pianeggiante. Roglic, salvo cadute, potrà godersi la maglia rossa.

Andrea Carta

Roglic vince al fotofinish la prima tappa di montagna della Vuelta 2024 (Getty Images)

Roglic vince al fotofinish la prima tappa di montagna della Vuelta 2024 (Getty Images)

20-08-2024

agosto 20, 2024 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Lo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) si è imposto nella quarta tappa, Plasencia – Pico Villuercas, percorrendo 170.5 Km in 4h26′49″, alla media di 38.341 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Lennert Van Eetvelt (Lotto Dstny) e il portoghese João Almeida (UAE Team Emirates) Miglior italiano Antonio Tiberi (Bahrain – Victorious), 8° a 18″. Roglič è la nuova maglia rossa con 8″ su Almeida e 32″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Tiberi, 4° a 38″

TOUR DE L’AVENIR (Under23)

L’italiano Ludovico Crescioli (nazionale italiana) si è imposto nella seconda tappa, Mouchard – Plateau d’Hauteville, percorrendo 170.2 Km in 3h50′31″, alla media di 44.3 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Ole Theiler (nazionale tedesca) e di 6″ il britannico Matthew Brennan (nazionale britannica). Il danese Henrik Pedersen (nazionale danese) è ancora in maglia gialla con 29″ sullo sloveno Gal Glivar (nazionale slovena) e 58″ sul canadese Michael Leonard (nazionale canadese). Miglior italiano Florian Samuel Kajamini (nazionale italiana), 25° a 1′21″

TOUR POITOU – CHARENTES EN NOUVELLE AQUITAINE

Il norvegese Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility) si è imposto nella prima tappa, Les Gonds – Cognac, percorrendo 178.5 Km in 3h49′10″, alla media di 46.735 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Samuel Leroux (Van Rysel – Roubaix) e Thomas Gachignard (TotalEnergies). Miglior italiano Giovanni Lonardi (Team Polti Kometa), 7° a 12″. Dversnes è il primo leader della classifica con 3″ su Gachignard e 4″ su Leroux. Miglior italiano Mirco Maestri (Team Polti Kometa), 9° a 20″

EGMONT CYCLING RACE (Donne)

L’olandese Lieke Nooijen (Team Visma | Lease a Bike) si è imposta nella corsa belga, Sint-Lievens-Houtem – Zottegem, percorrendo 113.8 Km in 2h55′02″, alla media di 39.01 Km/h. Ha preceduto di 3′47″ le connazionali Sofie van Rooijen (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) e Nienke Veenhoven (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Chiara Consonni (UAE Team ADQ), 4° a 3′47″

VUELTA A COLOMBIA FEMENINA

La colombiana Elizabeth Castaño (Colombia Potencia de la Vida) si è imposta nella prima tappa, circuito di Cartagena, percorrendo 101.9 Km in 2h39′25″, alla media di 38.352 Km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Diana Peñuela (DNA Pro Cycling) e l’taliana Valentina Basilico (Eneicat – CMTeam), unica azzurra in gara. La Castaño è la prima leader della classifica con 7″ sulla Peñuela e 10″ sulla Basilico.

TAPPA E MAGLIA PER IL CAMPIONE EUROPEO PEDERSEN AL TOUR DE L’AVENIR

agosto 20, 2024 by Redazione  
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Dopo 177 Km di fuga il Campione Europeo Henrik Pedersen regola Gal Glivar e Tim Rex, diventando così il nuovo leader della Corsa a tappe francese.

Successo di tappa e maglia gialla per il campione europeo Henrik Pedersen. Il danese, coprotagonista di una fuga durata ben 177 Km, ha preceduto sul traguardo i suoi compagni di avventura, lo sloveno Gal Glivar e il belga Tim Rex, quest’ultimo staccato di 2”.
Il gruppo, regolato dal britannico Matthew Brennan, è giunto dopo 1’09” e comprendeva tutti gli azzurri in gara, primo dei quali si è classificato Pietro Mattio, classificatosi diciassettesimo.
La tappa ha cambiato tutte le classifiche scritte dalla breve cronometro iniziale. Il vincitore di tappa Pedersen guida, infatti, la Generale con 29″ di vantaggio su Glivar e 41″ su Rex. Inoltre il campione europeo si è portato al comando anche della classifica riservata ai giovani, mentre Glivar è primo nella graduatoria della maglia verde con un punto di vantaggio sul danese e Rex indossa la maglia a pois.
La giornata di gara, come detto, è stata caratterizzata dalla lunga fuga del terzetto che si è anche giocato la vittoria di tappa. I tre hanno preso il largo dopo soli 8 km di gara. Raggiunti dopo una quarantina chilometri dai francesi Yoan Morin e Baptiste Troja, i primi tre promotori del tentativo sono nuovamente rimasti soli in testa alla corsa sul Col des Croix, il secondo dei tre posti nel finale di gara.
Ora si disputerà la Mouchard – Plateau d’Hauteville di 170.2 km. Le difficoltà di giornata sono tutte concentrate negli ultimi 30 km, nei quali i futuri professionisti dovranno affrontare nell’ordine la Montée de Breignes (4a cat., 2.5 km al 5.5%) e la Côte de Corlier (3a cat., 10.3 km al 4.5%), quest’ultima collocata a una dozzina di chilometri dall’epilogo.

Mario Prato

Pedersen vince la prima tappa del Tour de lAvenir (foto Tour de lAvenir)

Pedersen vince la prima tappa del Tour de l'Avenir (foto Tour de l'Avenir)

GIRO DI DANIMARCA: UN PREZIOSO SECONDO GARANTISCE LA VITTORIA A DE LIE

agosto 20, 2024 by Redazione  
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Un secondo, un battito di ciglia dopo 730 km è stato sufficiente per Arnaud De Lie (Lotto Dstny) per aggiudicarsi il Giro di Danimarca edizione 2024. Con questa vittoria il Belgio si porta a quattro successi nella corsa a tappe danese nata nel lontano ’85 e vinta il primo anno dal nostro Moreno Argentin

Al solito il percorso non prevede particolari difficoltà altimetriche, ma nemmeno tappe completamente pianeggianti e scontate fin dal via. Si parte con una cronosquadre vinta dalla DSM con in testa Tobias Lund Andresen, che veste quindi la prima maglia di leader. Alle loro spalle per appena 4 decimi la UAE e a seguire la Lotto Dstny a 2”.
La seconda tappa consegna la maglia di leader a Arnaud De Lie (Lotto Dstny), che non la mollerà più nei giorni a venire. Il corridore belga giungerà secondo alle spalle di Magnus Cort (Uno-X), che si impone sul muro di Vejle. La corsa risulta molto movimentata nella battute conclusive con sette corridori, tra cui Cort, a giocarsi la vittoria all’inizio dell’ultima tornata. Tra loro è assente De Lie, che rientra grazie al lavoro della squadra e a un’azione solitaria che lo riporta sui battistrada. Sul muro finale, però, le energie scarseggiano e proprio sotto lo striscione viene superato dal danese. Da segnalare all’ottavo posto l’italiano Matteo Trentin (Tudor).
La terza tappa in linea prevede l’arrivo in leggera salita e ancora una volta De Lie finisce secondo, stavolta rimontato e superato Tobias da Lund Andresen (DSM). Al terzo posto ancora Cort, seguito da Trentin, Jelte Krijnsen (Parkhotel Valkenburg) e Nicolò Parisini (Q36.5). La tattica del belga è fondamentale e probabilmente gli vale i secondi necessari alla vittoria finale: la sua squadra tiene sotto controllo la corsa, portando il gruppo compatto al primo traguardo volante di Kolding, vinto proprio da De Lie. Successivamente alcuni fuggitivi riescono ad evadere, ma vengono ripresi giusto in tempo per la volata, a poco più un chilometro dal traguardo.
Nella penultima tappa è, invece, protagonista una fuga che arriva al traguardo. A sfruttare l’occasione è Krijnsen, che anticiperà il compagno di avventura Anton Stensby (Coop) mentre il terzo fuggitivo, Mads Andersen (Airtox), dovrà abbandonare i sogni di gloria in seguito a una caduta nell’ultima tornata. Sarà sempre Andresen ad aggiudicarsi la volata del gruppo, forse pensando di essere il vincitore di giornata, davanti ad Arvid Kleijn (Tudor) e De Lie.
Il finale è invece con brivido per De Lie, che non riuscirà a partecipare alla volata di Gladsaxe e deve ringraziare nuovamente Andresen, alla terza vittoria, e a Enrico Zanoncello (Bardiani) per aver levato a Cort, quarto, i secondi di abbuono necessari a soffiargli la maglia di leader.
Si chiude così il Giro di Danimarca con la vittoria di De Lie per un secondo su Cort, 27” su Anders Foldager (nazionale danese), 33” su Søren Kragh Andersen (Alpecin) e 41” su Jenno Berckmoes (Lotto Dstny).

Andrea Mastrangelo

Arnaud De Lie (Getty Images)

Arnaud De Lie (Getty Images)

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