Vuelta a España 2024 – 18a tappa: Vitoria-Gasteig – Maeztu (Parque Natural de Izki)

settembre 2, 2024 by Redazione  
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NOTA: la fotoricognizione della 19a tappa (Logroño – Alto de Moncalvillo) non è presente

Curva a U allungata a 5.2 Km dall’arrivo

Curva a destra a 5.1 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 5 Km dall’arrivo

Curva a destra a 5 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 4.9 Km dall’arrivo

Curva a destra a 4.8 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 4.8 Km dall’arrivo

Curva a destra a 4.7 Km dall’arrivo

Curva a destra a 4.5 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 4.1 Km dall’arrivo

Curva a destra a 4 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 3.8 Km dall’arrivo

Curva a destra a 3.7 Km dall’arrivo

“Esse” a 3.6 Km dall’arrivo

Curva a destra a 3.4 Km dall’arrivo

“Esse” a 3.4 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 3.2 Km dall’arrivo

Curva a destra a 3.1 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 2.8 Km dall’arrivo

Curva a destra a 2.6 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 2.3 Km dall’arrivo

Curva a destra a 2 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 1.8 Km dall’arrivo

Curva a destra a 1.6 Km dall’arrivo

Curva a destra a 1.4 Km dall’arrivo

Lievissima “esse” a 1.1 Km dall’arrivo

Curva a destra a 900 metri dall’arrivo

Curva a sinistra a 700 metri dall’arrivo

Curva a destra a 600 metri dall’arrivo

Curva a sinistra a 500 metri dall’arrivo

Curva a destra a 400 metri dall’arrivo

Curva a sinistra a 300 metri dall’arrivo

Rettilineo d’arrivo

Vista dal traguardo

Vuelta a España 2024 – 20a tappa: Villarcayo – Picón Blanco

settembre 2, 2024 by Redazione  
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Curva a sinistra a 1.1 Km dall’arrivo

Curva a sinistra e subito dopo a destra all’ultimo chilometro

Tornante a 800 metri dall’arrivo

Tornante a 700 metri dall’arrivo

Curva a sinistra a 500 metri dall’arrivo

Curva a sinistra a 300 metri dall’arrivo

Curva a destra a 200 metri dall’arrivo

Curva a destra a 150 metri dall’arrivo

Curva a sinistra a 75 metri dall’arrivo

Rettilineo d’arrivo

Vista dal traguardo

Vuelta a España 2024 – 21a tappa: Distrito Telefónica (Madrid) – Madrid (ITT)

settembre 2, 2024 by Redazione  
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Curva a destra a 5 Km dall’arrivo

Curva a destra a 4.8 Km dall’arrivo, dopo la quale inizia un rettilineo quasi perfetto di 2 Km

Rotatoria a 3.9 Km dall’arrivo (si transita sulla destra)

Leggera curva a sinistra a 3.3 Km dall’arrivo

Leggera curva a sinistra a 3.2 Km dall’arrivo; la strada sarà divisa in due corsie, quella a sinistra per l’andata e quella a destra per il ritorno)

Curva a sinistra a 2.8 Km dall’arrivo

Curva a sinistra a 2.1 Km dall’arrivo, subito prima dell’inversione a U

Inversione a U molto stretta a 2 Km dall’arrivo, per passare dalla carreggiata di destra a quella di sinistra; subito dopo curva a destra

Curva a destra a 1.2 Km dall’arrivo

Curva a destra a 900 metri dall’arrivo

Curva a gomito a sinistra a 800 metri dall’arrivo

Curva a destra a 500 metri dall’arrivo

Leggera curva a sinistra a 200 metri dall’arrivo

Rettilineo d’arrivo

Vista dal traguardo

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): LUANCO – LAGOS DE COVADONGA

settembre 2, 2024 by Redazione  
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La Vuelta arriva al tradizionale appuntamento con i Laghi di Covadonga, meta di una delle più impegnative e al contempo spettacolari ascese spagnola. Cosa accadrà quest’anno? Riuscirà Roglic a riprendersi quella maglia rossa sfuggitagli dalle spalle sulle assolate strade andaluse?

E’ la salita più emblematica della Vuelta assieme all’Angliru. Stiamo parlando dell’ascesa che conduce agli spettacolari laghi di Covadonga, specchi azzurri incastonati ai piedi dei Picos de Europa, catena montuosa che fin dal 1918 è protetta da un parco nazionale e che nel 2003 è stata inserita nella lista dall’UNESCO nella lista delle “rete mondiale di riserve della biosfera”, la versione “green” dei patrimoni dell’umanità. La Vuelta ha scoperto questo luogo incantevole piuttosto tardi, nel 1983, ed è stato amore a prima vista se si pensa che negli ultimi 40 anni questo traguardo è stato proposto per ben 22 volte, molte delle quali in edizioni consecutive. Ovviamente non ha conquistato organizzatori, ciclisti e appassionati sono con la bellezza dei panorami (e pensare che la quota è di poco inferiore ai 1000 metri sul livello del mare), ma anche con la durezze delle sue pendenze, apparentemente non troppo accese perchè il dato ufficiale parla di 12.5 Km al 6.9% medio. In questi numeri vengono, però, conteggiati anche gli ultimi 1.7 Km prevalentemente tracciati in discesa, con la salita che riprende solamente a poche centinaia di metri dal traguardo, previsto a 1069 metri di quota. Il punto più elevato sarà, infatti, raggiunto quasi 2 Km prima, a quota 1105, e fin lì si dovrà affrontare una salita di 11 Km all’8.2% che prevede i tratti più impegnativi nei primi 7.5 Km al 9.4%. Come tradizione mamma Vuelta i Lagos non li manderà da soli e, infatti, prima dovrà essere affrontata l’ascesa al Mirador del Fito (7 Km al 8%) che solitamente veniva proposta come ultima salita prima di quella conclusiva. Ma non sarà così quest’anno perchè, terminata la discesa dal Fito, non ci si dirigerà subito in direzione Covadonga ma si dovrà effettuare un lungo circuito tra le montagne asturiane che porterà i corridori verso l’ancor più impegnativa ascesa della Collada Llomena, i cui 7.5 Km al 9.3% sono stati scoperti dalla Vuelta solo recentemente, inseriti per la prima volta nel 2021 proprio in occasione di una frazione che terminava ai Lagos di Covadonga, tappa vinta proprio dal corridore che sta attendendo con ansia questo arrivo per tentare di riprendersi la maglia rossa, Primož Roglič. Potrebbe essere proprio lo sloveno a succedere a sè stesso nello speciale albo d’oro di questa mitica salita, nel quale figurano scalatori di razza come Thibaut Pinot, Nairo Quintana, Pedro Delgado, Lucho Herrera e Marino Lejarreta, che il 2 maggio del 1983 – all’epoca la Vuelta si disputava in primavera – fu il primo a levare le braccia al cielo verso i Picos de Europa

Il Lago Enol e l’altimetria della sedicesima tappa (www.turismoasturias.es)

Il Lago Enol e l’altimetria della sedicesima tappa (www.turismoasturias.es)

METEO VUELTA

Luanco : nubi sparse, 27°C, vento debole da S (5-18 Km/h), umidità al 58%
Mieres (Km 42.8): pioggia debole (0.2), 17°C, vento debole da N (7-19 Km/h), umidità al 81%
Arriondas (Km 87): pioggia debole (0.4), 18°C, vento debole da NO (6-19 Km/h), umidità al 82%
Collada Llomena (GPM – Km 125): pioggia debole (0.4), 13°C, vento moderato da N (7-21 Km/h), umidità al 94%
Covadonga – inizio salita finale : pioggia debole (0.5 mm), 16°C, vento debole da N (4-17 Km/h), umidità al 92%

GLI ORARI DELLA VUELTA

12.30: inizio diretta su Eurosport
12.59: partenza da Luanco
14.45-15.00: GPM del Mirador del Fito
15.55-16.20: GPM della Collada Llomena (con abbuoni)
16.45-17.10: traguardo volante di Cangas de Onís
17.00-17.25: inizio salita finale
17.15-17.45: arrivo ai Lagos de Covadonga

RASSEGNA STAMPA

Vuelta, Roglic recupera altri 38” ma O’Connor resiste in maglia rossa

Gazzetta dello Sport

Roglič je za 38 sekund bližje rdeči majici. Še ena zmaga mladega Španca (Roglič è 38 secondi più vicino alla maglia rossa. Un’altra vittoria per il giovane spagnolo)

Delo – Slovenia

Castrillo takes stage 15 as Roglic eats into O’Connor’s overall lead (Castrillo vince la tappa 15 mentre Roglic erode il vantaggio generale di O’Connor)

The Guardian – Regno Unito

Castrillo climbs to Vuelta stage 15 win as Dunbar finishes 14th (Castrillo vince la 15a tappa della Vuelta mentre Dunbar chiude 14°)

The Irish Times – Irlanda

Castrillo es la estrella (Castrillo è la stella)

AS – Spagna

Pablo Castrillo, o homem que apareceu na Vuelta numa tarde de nevoeiro (Pablo Castrillo, l’uomo apparso alla Vuelta in un pomeriggio nebbioso)

Público – Portogallo

Une victoire de prestige pour Castrillo, O’Connor perd du terrain (Una vittoria di prestigio per Castrillo, O’Connor ha perso terreno)

L’Équipe – Francia

Revelatie Pablo Castrillo pakt op het dak van de Vuelta tweede ritzege, O’Connor behoudt rood, maar ziet Mas en Roglic weer naderen (La rivelazione Pablo Castrillo vince la seconda tappa sul tetto della Vuelta, O’Connor mantiene il rosso, ma vede Mas e Roglic avvicinarsi nuovamente)

Het Nieuwsblad – Belgio

Vuelta: Castrillo verrast met tweede ritzege, Roglic pakt weer wat tijd op O’Connor (Vuelta: Castrillo sorprende con la vittoria nella seconda tappa, Roglic recupera tempo su O’Connor)

De Telegraaf – Paesi Bassi

Außenseiter Castrillo feiert nächsten Coup – Lipowitz im Weißen Trikot (L’outsider Castrillo celebra il suo colpo di stato – Lipowitz in maglia bianca)

Kicker – Germania

Roglič útočil, ale červený dres nezískal. Castrillo zařídil další senzaci (Roglič ha attaccato, ma non ha preso la maglia rossa. Castrillo ha fatto un’altra sensazione)

Mladá fronta Dnes – Repubblica Ceca

Pablo Castrillo wins his 2nd Spanish Vuelta stage as Ben O’Connor loses more ground to Primoz Roglic (Pablo Castrillo vince la sua seconda tappa alla Vuelta spagnola mentre Ben O’Connor perde altro terreno su Primoz Roglic)

The Washington Post – USA

Ben O’Connor sigue aguantando como líder de la Vuelta a España: Pablo Castrillo ganó la etapa 15 (Ben O’Connor continua a restare leader della Vuelta a España: Pablo Castrillo ha vinto la quindicesima tappa)

El Tiempo – Colombia

La Vuelta a España 2024: Richard Carapaz finaliza séptimo en la 15.ª etapa, la que tuvo como ganador al español Pablo Castrillo (Vuelta a España 2024: Richard Carapaz chiude settimo nella 15a tappa, vinta dallo spagnolo Pablo Castrillo)

El Universo – Ecuador

Gritty O’Connor digs deep to hang on to red jersey (Un grintoso O’Connor si impegna a fondo per mantenere la maglia rossa)

The West Australian – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quindicesima tappa, Infiesto – Valgrande-Pajares (Cuitu Negru)

1° Rémy Rochas
2° Kasper Asgreen a 1′15″
3° Reuben Thompson 2′48″
4° Tim Naberman a 2′57″
5° Tom Paquot a 3′27″

Miglior italiano Edoardo Affini, 18° a 9′34″

Classifica generale

1° Tim Naberman
2° Kamil Gradek a 16′08″
3° Thibault Guernalec a 16′33″
4° Tom Paquot a 20′37″
5° Maurice Ballerstedt a 25′02″

Miglior italiano Alessandro De Marchi, 11° a 31′44″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

9 MAGGIO 1974 – 16a TAPPA: LAREDO – BILBAO (133 Km)

VICTORIA FINAL DE KARSTENS AL “SPRINT”

Sin cambios en la general

Ocaña no debiera arrojar la esponja todavia

02-09-2024

settembre 2, 2024 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Giorno di riposo

TOUR OF ROUTHE SALVATION (Turchia)

Il belga Rutger Wouters (Cycling Vlaanderen) si è imposto nella quarta ed ultima tappa, Çankiri – Ankara, percorrendo 174.5 Km in 4h08′45″, alla media di 42.09 Km/h. Ha preceduto allo sprint il tedesco Oliver Mattheis (BIKE AID) e di 2″ il connazionale Robbe Mellaerts (Cycling Vlaanderen). Nessun italiano in gara. Wouters si impone in classifica con 1′17″ sul tedesco Vinzent Dorn (BIKE AID) e connazionale Elias Van Breussegem (Cycling Vlaanderen) e 1′25″ sul connazionale Jarno Bellens (Cycling Vlaanderen)

RENEWI TOUR 2024, TIM WELLENS CALA IL SUO QUARTO ASSO

settembre 2, 2024 by Redazione  
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Successo belga al Renewi Tour 2024. Tim Wellens si è aggiudicato per la quarta volta in carriera la corsa a tappe di casa sul connazionale Segaert e il britannico Hagenes. Primo italiano Alberto Bettiol 10°. Nei 5 giorni di gara due vittorie per Jonathan Milan.

Si è concluso oggi a Geraardsbergen con il successo del belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny), il Renewi Tour 2024. La breve corsa a tappe belga è andata al suo connazionale Tim Wellens (UAE Team Emirates), che si è imposto senza vincere nessuna tappa, portandosi così a casa questa gara per la quarta volta in carriera, le prime due quando la corsa si chiamava ancora Eneco Tour (2014 e 2015) e la terza lo scorso anno. I migliori piazzamenti del vincitore sono stati un quinto posto nella seconda tappa, la crono individuale vinta da Alec Segaert (Lotto Dstny), e un secondo posto nella tappa conclusiva, prevedeva di ripetere per 4 volte il mitico muro di Grammont e che gli ha permesso di scavalcare proprio lo stesso Segaert in classifica.
I cinque giorni di gara hanno visto ben due successi del friulano Jonathan Milan (Lidl – Trek), che si è imposto nella tappa d’apertura e nella terza: Nella Riemst-Bilzen ha regolato Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck) e Axel Zingle (Cofidis) mentre nella Blankenberge-Ardooie ha messo la sua ruota nuovamente davanti a quella del belga e a quella di Max Walscheid (Team Jayco AlUla). Il portacolori della Lidl – Trek si è, invece, ritirato nella corsa della frazione conclusiva, mentre aveva lasciato anzitempo che la corsa subito prima della crono Filippo Ganna (INEOS Grenadiers), che avrebbe potuto essere uno dei grandi favoriti per la vittoria.
Il miglior atleta di casa nostra in classifica è, invece, risultato essere Alberto Bettiol (Astana Qazaqstan Team), che ha chiuso in decima posizione, con 1′04″ di ritardo.
Oltre le due tappe andate a Milan hanno ottenuto vittorie Segaert nella cronometro, Philipsen nella penultima tappa e De Lie nella frazione conclusiva.
Segaert nella prova contro il tempo ha battuto Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers) e Stefan Bissegger (EF Education – EasyPost), mentre il portacolori della Alpecin – Deceuninck ha preeduto nella Oostburg-Aalter Christophe Laporte (Team Visma | Lease a Bike) e De Lie. Quest’ultima nella decisiva Menen-Geraardsbergen ha avuto la meglio su Wellens e Valentin Madouas (Groupama).
La classifica generale finale vede il successo di Wellens su 40″ su Segaert e 42″ sul norvegese Per Strand Hagenes (Team Visma | Lease a Bike). La classifica a punti è stata conquistata da Philipsen su De Lie e Laporte. Segaert è il miglior giovane davanti a Per Strand Hagenes (Team Visma | Lease a Bike) e a Eddy Le Huitouze (Groupama – FDJ). Il Team Visma | Lease a Bike, infine, è risultato la migliore delle squadre in campo, distanziando di quasi un minuto e mezzo la Decathlon AG2R La Mondiale.

Mario Prato

Tim Wellens affronta in testa al gruppo le rampe del muro di Grammont, affrontato nella conclusiva frazione del Renewi Tour (Getty Images)

Tim Wellens affronta in testa al gruppo le rampe del muro di Grammont, affrontato nella conclusiva frazione del Renewi Tour (Getty Images)

BIS DI CASTRILLO SUL CUITU NEGRU. ROGLIC ROSICCHIA ALTRI SECONDI A O’CONNOR CHE RESTA LEADER

settembre 1, 2024 by Redazione  
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Pablo Castrillo c’ha preso gusto. Dopo la bella vittoria ottenuta pochi giorni fa a Manzaneda, il giovane corridore in forza all’Equipo Kern Pharma, ha ottenuto oggi un’altra vittoria, stavolta ancora più spettacolare e sorprendente. In cima alle durissime rampe che portavano al Cuitu Negru, l’aragonese è riuscito ad avere la meglio su Alexander Vlasov (RedBull-Bora-Hansgrohe), e Pavel Sivakov (UAE Team Emirates), ultimi superstiti di una fuga partita da lontano. La lotta per la maglia roja ha visto Enric Mas (Movistar Team) e Primoz Roglic (RedBull-Bora-Hansgrohe) rosicchiare altri 38″ al leader Ben O’Connor (Decathlon-Ag2r La Mondiale). Lo sloveno al termine della frazione è stato poi penalizzato di 20″ per aver usufruito a lungo della scia dell’ammiraglia dopo un cambio di bici. O’Connor resta quindi leader con 1′03″ su Roglic e 2′23″ su Mas.

La 15a tappa della Vuelta proponeva il durissimo arrivo in salita in cima al Cuitu Negru, sede d’arrivo della corsa iberica per la seconda volta dopo il 2012 (vittoria di Dario Cataldo). La frazione, lunga appena 143 km, prevedeva la partenza dalla cittadina di Infiesto e altri 3 gpm oltre alla salita finale. I primi 30 km erano sostanzialmente piatti, quindi i corridori erano chiamati ad affrontare per la prima volta l’Alto de la Colladiella (6,5 km al 8%) al km 37,5, classificato come gpm di 1a categoria. Dopo un tratto molto semplice, al km 65 era posto l’Alto de Santo Emiliano (5,6 km al 4,9%) e quindi, al km 88 nuovamente l’Alto de la Colladiella, sempre dallo stesso versante. Infine, un lungo tratto quasi totalmente pianeggiante anticipava la terribile salita finale, lunga ben 18,9 km e con una pendenza media (7,1%) che tradiva la reale durezza dell’ascesa vista la presenza di pendenze che arrivavano fino al 24%. Particolarmente duri erano gli ultimi 3 km, costantemente al di sopra del 10%.

La lotta per entrare nella fuga di giornata sono iniziati sin dal via, con Txomin Juaristi (Euskaltel-Euskadi) e Kasper Asgreen (Soudal-Quick Step) tra i primi a provarci. Dopo una dozzina di km si è formato un primo gruppo di attaccanti, composto da Jay Vine (UAE Team Emirates), il già citato Asgreen, Marco Frigo e Riley Sheehan (Israel-Premier Tech), Jonas Gregaard (Lotto-Dstny), Thomas Champion (Cofidis), Pablo Castrillo e Juan Antonio Soto (Equipo Kern Pharma). Gli attacchi in testa al gruppo principale non si sono però fermati e poco dopo in testa al gruppo è rientrato anche Max Poole (Team DSM-Firmenich-PostNL). Al primo passaggio sull’Alto de la Colladiella la corsa è ulteriormente esplosa grazie all’ennesimo attacco di Marc Soler (UAE Team Emirates) seguito da Michael Woods (Israel-PremierTech) e a cui si sono poi accodati anche Adam Yates (UAE Team Emirates), Dani Martinez (Red Bull-Bora-Hansgrohe), Valentin Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale) e Mattia Cattaneo (Soudal-Quick Step).

Lungo la successiva discesa nel gruppo dei big è tornata la quiete, che però si è prontamente interrotta sul 2° gpm di giornata l’Alto de Santo Emiliano. Proprio lungo tale ascesa la fuga di giornata, composta da ben 21 uomini, ha preso definitivamente forma. A comporre il corposo gruppo di testa erano: Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), Jack Haig (Bahrain-Victorius), Ion Izagirre (Cofidis), Bruno Armirail e Valentin Paret-Peintre (Decathlon-Ag2r La Mondiale), Stefan Kung e Quentin Pacher (Groupama-FDJ), Oscar Rodriguez (INEOS Grenadiers), Louis Meintjes (Intermarchè-Wanty), Riley Sheehan, Marco Frigo e George Bennett (Israel-Premier Tech), Jonas Gregaard (Lotto-Dstny), Oier Lazkano (Movistar Team), Alexander Vlasov e Daniel Martinez (RedBull-Bora-Hansgrohe), Jay Vine, Pavel Sivakov e Marc Soler (UAE Team Emirates) Steven Kruijswijk (Visma-Lease a Bike) e Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma).

Il drappello dei fuggitivi è stato a lungo tirato dagli uomini della UAE, con Marc Soler molto attivo nella prima fase della fuga, mentre in testa al plotone vi erano gli uomini della Soudal (occasionalmente chiamata T-Rex nel corso della Vuelta) che hanno scandito a lungo il ritmo per il capitano Mikel Landa. Una volta arrivati al secondo passaggio sull’Alto de la Colladiella, Soler si è fatto da parte lasciando le redini della fuga nelle mani, anzi nelle gambe, di Jay Vine che ha imposto un ritmo decisamente elevato. L’andatura dell’Australiano ha letteralmente sgranato il gruppetto di testa che allo scollinamento era composto ormai solo da Vine, Sivakov, Pacher, Kung, Castrillo, Vlasov e Armirail. I 7 battistrada a questo punto avevano un vantaggio di circa 2′40″ su gruppo della maglia roja.

Ai -23, Roglic è stato protagonista di un cambio di bici in vista della salita finale: lo sloveno ha scelto di affrontare gli ultimi km con un monocorona e ruote a basso profilo. L’operazione di rientro nel gruppo ha però richiamato l’attenzione della giuria vista il prolungato dietro-macchina effettuato da Roglic e dai compagni di squadra. La manovra è costata cara allo sloveno visto che nel post-tappa è statao sanzionato con 20″ di penalità.

Si è così giunti alla salita finale, imboccata dai fuggitivi con poco più di 3′ sul gruppo. Sulle prime rampe si è immediatamente fatto da parte un esausto Vine, imitato poco dopo da Kung (-15,5), Pacher (-14,5) e Armirail. Davanti è così rimasto un terzetto formato da Sivakov, Vlasov e Castrillo con il francese di origine russa che si è sobbarcato tutto il lavoro. Nel gruppo invece, una volta esauirto il lavoro di Louis Vervaeke e James Shaw, sono entrati in azione nell’ordine Mauri Vansevenant, William Junior Lecerf e soprattutto di Mattia Cattaneo, tutti a supporto del capitano Mikel Landa. Ai -6 Cattaneo si è fatto da parte, lasciando spazio ad un timido quanto inefficace tentativo del Basco che non ha però fatto nessuna differenza. In testa al gruppetto dei big si è quindi posto Florian Lipowitz (RedBull-Bora-Hansgrohe) che ha tirato per i successivi 3 km.

Ai -3, proprio dove le rampe della salita finale diventavano infernali, la corsa è letteralmente esplosa: davanti Castrillo è immediatamente scattato lasciando sul posto Sivakov e Vlasov. Dietro invece, una volta spostatosi Lipowitz, è partito Roglic. Castrillo è riuscito rapidamente a guadagnare una dozzina di secondi sui due inseguitori e ha gestito il gap fino all’ultimo km. A quel punto dalla nebbia è spuntata la sagoma di Vlasov che ha poi raggiunto l’iberico ai -800. Dietro invece, Mas è riuscito a rientrare su Roglic e a staccarlo leggermente nei metri successivi. Poco più in là O’Connor saliva del suo passo cercando di limitare i danni.
Davanti la nuova coppia formata da Castrillo e Vlasov ha proseguito insieme fino ai -400 quando lo spagnolo ha lanciato un nuovo attacco al quale il russo non ha saputo reagire. Castrillo si è così lanciato verso un clamoroso quanto meritato bis dopo la vittoria ottenuta appena 4 giorni fa a Manzanada. Dietro di lui, staccato di 12″ Vlasov, mentre Sivakov si è dovuto accontentare del terzo posto di giornata, staccato di 31″. Alle loro spalle è invece giunta la coppia formata da Mas e Roglic (a 1′04″), quindi un ottimo Skjelmose (Lidl-Trek) a 1′09″. Seguono Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) a 1′13″, Sepp Kuss (Visma-Lease a Bike) a 1′22″ e un deludentissimo Mikel Landa a 1′27″. Chiude la top ten di giornata David Gaudu (Groupama-FDJ) giunto ad 1′37″.

Come già anticipato, Roglic ha poi subito una penalizzazione di 20″ a causa della scia prolungata della sua ammiraglia usufruita dopo il cambio di bici.

La nuova classifica, alla vigilia del secondo giorno di riposo, vede O’Connor sempre primo con 1′03″ su Roglic, 2′23″ su Enric Mas, 2′44″ su Carapaz e 3′05″ su Mikel Landa.

Pierpaolo Gnisci

01-09-2024

settembre 1, 2024 by Redazione  
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VUELTA A ESPAÑA

Lo spagnolo Pablo Castrillo (Equipo Kern Pharma) si è imposto nella quindicesima tappa, Infiesto – Valgrande-Pajares (Cuitu Negru), percorrendo 143 Km in 3h45′51″, alla media di 37.99 Km/h. Ha preceduto di 12″ il russo Aleksandr Vlasov (Red Bull – BORA – hansgrohe) e di 31″ il francese Pavel Sivakov (UAE Team Emirates). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 18° a 5′01″. L’australiano Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) è ancora in maglia rossa con 1′03″ sullo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) e 2′23″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Fortunato, 17° a 16′28″

RENEWI TOUR

Il belga Arnaud De Lie (Lotto Dstny) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Menen – Geraardsbergen, percorrendo 202.7 Km in 4h30′56″, alla media di 44.889 Km/h. Ha preceduto di 5″ il connazionale Tim Wellens (UAE Team Emirates) e di 17″ il francese Valentin Madouas (Groupama – FDJ). Miglior italiano Alberto Bettiol (Astana Qazaqstan Team), 14° a 43″. Wellens si impone in classifica con 40″ sul connazionale Alec Segaert (Lotto Dstny) e 42″ sul norvegese Per Strand Hagenes (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiano Bettiol, 10° a 1′04″

GP KRANJ

Il russo Roman Ermakov (CTF Victorious) si è imposto nella corsa slovena, circuito di Kranj, percorrendo 158.6 Km in 3h32′31″, alla media di 44.778 Km/h. Ha preceduto di 40″ l’italiano Matteo Baseggio (UC Trevigiani – Energiapura Marchiol) e di 43″ l’elvetico Alexandre Balmer (Team Corratec – Vini Fantini)

CUP DOLTCINI – IN THE FOOTSTEPS OF THE ROMANS (Bulgaria)

Il tedesco Albert Gathemann (P&S Metalltechnik Benotti) si è imposto nella seconda ed ultima tappa, Banya – Razlog, percorrendo 134 Km in 2h51′33″, alla media di 46.867 Km/h. Ha preceduto allo sprint il danese Mads Schulz Jørgensen (Team IBT – Tripeak) e il bulgaro Martin Papanov (Tzar Simeon). Miglior italiano Carlo Francesco Favretto (Gallina Ecotek Lucchini), 11°. Il rumeno Alin Toader (UVT-Devron West Cycling Team) si impone in classifica con 4″ sul bulgaro Yordan Petrov (Hemus Troyan) e su Schulz Jørgensen. Miglior italiano Favretto, 12° a 10″

TOUR OF ROUTHE SALVATION (Turchia)

Il tedesco Oliver Mattheis (BIKE AID) si è imposto nella terza tappa, Amasya – Çorum, percorrendo 147.2 Km in 3h29′03″, alla media di 42.248 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Jarno Bellens (Cycling Vlaanderen) e il connazionale Vinzent Dorn (BIKE AID). Nessun italiano in gara. Il belga Rutger Wouters (Cycling Vlaanderen) è ancora leader della classifica con 26″ sul connazionale Elias Van Breussegem (Cycling Vlaanderen) e 1′05″ su Dorn

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il bermudiano Kaden Hopkins (Vendée U) si è imposto nella nona ed ultima tappa, Pointe-à-Pitre – Baie-Mahault, percorrendo 153.6 Km in 3h21′22″, alla media di 45.767 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Enrico Dhaeye (Philippe Wagner/Bazin) e il francese Philgy Marc Palmiste (Convergence SC Abymienne Propreté 2000). Nessun italiano in gara. Il colombiano Kevin David Castillo (Team Sistecredito) si impone in classifica con 1′31″ sul connazionale Sebastián Alexander Castaño (Team Sistecredito) e 2′04″ sul francese Sam Maisonobe (Vendée U)

PREMONDIALE GIRO DELLA TOSCANA INTERNAZIONALE FEMMINILE – MEMORIAL MICHELA FANINI

La lituana Rasa Leleivytė (Aromitalia 3T Vaiano) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Lucca – Montecatini Alto, percorrendo 129.2 Km in 3h31′21″, alla media di 36.693 km/h. Ha preceduto allo sprint la belga Margot Vanpachtenbeke (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) e l’ucraina Olha Kulynych (Fenix-Deceuninck Development Team). Miglior italiana Elisa De Vallier (Top Girls Fassa Bortolo), 5° La Vanpachtenbeke si impone in classifica con 2″ sulla Leleivytė e 30″ sulla Kulynych. Miglior italiana la De Vallier, 5° a 51″.

GROTE PRIJS BEERENS (Donne)

L’olandese ofie van Rooijen (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si è imposta nella corsa belga, Hoboken – Aartselaar, percorrendo 137 Km in 3h21′51″, alla media di 40.723 km/h. Ha preceduto allo sprint la connazionale Anna van Wersch (Lotto Dstny Ladies) e la francese Victoire Berteau (Cofidis Women Team). Miglior italiana Silvia Zanardi (Human Powered Health), 7°

CHRONO “ROLAND BOUGE!” (Donne)

La francese Cédrine Kerbaol (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team) si è imposta nella corsa elvetica, circuito a cronometro di Saint-Martin, percorrendo 18.2 Km in 23′26″, alla media di 46.6 km/h. Ha preceduto di 32″ la polacca Marta Jaskulska (CERATIZIT-WNT Pro Cycling Team) e di 37″ l’elvetica Elena Hartmann (Roland) Unica italiana in gara Elena Pirrone (Roland), 5° a 1′08″

LA TAPPA DEL GIORNO (e altro ancora): INFIESTO – VALGRANDE-PAJARES (CUITU NEGRU)

agosto 31, 2024 by Redazione  
Filed under Approfondimenti

Arriva il momento delle temute salite asturiane. Nella terra del tremendo Angliru (che quest’anno non si scalerà) oggi i corridori andranno a riscoprire le scoscese rampe del Cuitu Negru, che non vengono affrontate dal 2012, quando lassù lasciò la firma l’italiano Dario Cataldo

La Vuelta è arrivata nel Principato delle Asturie, la regione spagnola rinomata tra gli appassionati di ciclismo per le ripide salite che la caratterizzano e che a più riprese sono state affrontate al Giro di Spagna. La più blasonata è quella che conduce agli spettacolari Laghi di Covadonga, dove si arriverà tra un paio di giorni, la più dura è invece l’Angliru, che quest’anno non sarà della partita dopo aver ospitato dodici mesi fa l’arrivo della 17a tappa. Oggi si andrà, invece, a riscoprire l’ascesa che termina a pochi passi dalla vetta del Pico Cuitu Negru, sul quale la Vuelta aveva finora portato le ruote dei corridori una sola volta, il 3 settembre del 2012, quando questo traguardo era stato tenuto a battesimo dall’abruzzese Dario Cataldo. Lunga quasi 19 Km e caratterizzata da una pendenza media del 7.1%, rappresenta la naturale prosecuzione di una storica salita della Vuelta, il Puerto de Pajares, inserita 12 volte nel percorso come GPM di passaggio e tre come traguardo di tappa. Proprio in corrispondenza del valico termina il primo dei tre tratti nei quali è possibile scomporre l’ascesa, con i primi 12 Km al 6.8% (di questi gli ultimi 4 salgono all’8.7%) che serviranno per raggiungere il passo, del quale si percorreranno anche i primi 500 metri della successiva discesa. Inizierà ora un tratto intermedio pedalabile (2.2 Km al 3.9% con i primi 1.5 km al 7%) che terminerà presso la stazione di sport invernali di Brañillin, altro luogo fino al quale la Vuelta si è spinta in un paio di occasioni per l’arrivo di tappa. Qui la strada si drizzerà brutalmente sotto le ruote e tale rimarrà fino al traguardo, con i corridori che dovranno confrontarsi con pendenze da ribaltamento negli ultimi 2500 metri, nel corso dei quali la strada s’inclinerà fino ad un picco massimo del 24%, mentre la media in questo tratto conclusivo si attesterà sul 13.8%

Il Cuitu Negru e l’altimetria della quindicesima tappa (www.grupoxove.com)

Il Cuitu Negru e l’altimetria della quindicesima tappa (www.grupoxove.com)

METEO VUELTA

Infiesto : pioggia debole (0.2), 23°C (percepiti 24°C), vento moderato da N (8-24 Km/h), umidità al 74%
Mieres (Km 56.5): pioggia debole (0.1), 24°C (percepiti 25°C), vento moderato da N (9-25 Km/h), umidità al 71%
Urbiés (Km 91.4): pioggia debole (0.1 mm), 22°C (percepiti 23°C), vento moderato da N (9-26 Km/h), umidità al 75%
Valgrande-Pajares (Cuitu Negru)*: pioggia debole (0.1 mm), 18°C, vento moderato da N (10-33 Km/h), umidità al 71%

* Previsioni relative alla stazione di sport invernali di Brañillin (1450 metri), dalla quale si transita a 3 Km dal traguardo (posto a quota 1850)

GLI ORARI DELLA VUELTA

13.30: inizio diretta su Eurosport
13.50: partenza da Infiesto
14.45-14.55: GPM dell’Alto de la Colladiella (prima ascensione)
15.25-15.40: GPM dell’Alto de Santo Emiliano
15.55-16.15: GPM dell’Alto de la Colladiella (seconda ascensione) (con abbuoni)
16.30-16.50: traguardo volante di Pola de Lena
16.50-17.15: inizio salita finale
17.20-17.45: arrivo al Cuitu Negru

RASSEGNA STAMPA

A Villablino Kaden Groves fa il bis in volata. Battuto Van Aert, O’Connor resta leader

Gazzetta dello Sport

Druga etapna zmaga Grovesu, Roglič ni napadal – Adrenalinski spust za Rogliča pred napadom na rdečo majico (Seconda vittoria di tappa per Groves, Roglič non ha attaccato – Scarica di adrenalina per Roglič prima dell’attacco alla maglia rossa)

Delo – Slovenia

Groves pips Van Aert to stage 14 win as O’Connor stays in red (Groves supera Van Aert e vince la 14a tappa mentre O’Connor resta in rosso)

The Guardian – Regno Unito

Kaden Groves outsprints Wout van Aert in Vuelta Stage 14, Ben O’Connor stays in red (Kaden Groves batte Wout Van Aert nella 14a tappa della Vuelta, Ben O’Connor resta in rosso)

The Irish Times – Irlanda

Groves amarga a Van Aert (Groves amareggia Van Aert)

AS – Spagna

A etapa da Vuelta era para Wout van Aert, mas ficou para Groves (La tappa della Vuelta era per Wout Van Aert, ma è andata per Groves)

Público – Portogallo

Groves domine Van Aert au sprint (Groves domina Van Aert allo sprint)

L’Équipe – Francia

Weer een tweede plek voor Wout van Aert! Kaden Groves wint nipt sprint in de Vuelta na stevige heuveletappe (Un altro secondo posto per Wout Van Aert! Kaden Groves vince di poco lo sprint della Vuelta dopo una dura tappa in salita)

Het Nieuwsblad – Belgio

Kaden Groves troeft Wout van Aert af in eindsprint bij 14e etappe Vuelta (Kaden Groves batte Wout van Aert nello sprint finale della 14a tappa della Vuelta)

De Telegraaf – Paesi Bassi

Millimeter entscheiden: Groves siegt vor van Aert (Decidono i millimetri: Groves vince davanti a van Aert)

Kicker – Germania

Van Aert poražen. V souboji sprinterů na Vueltě vítězí Groves, Vacek čtvrtý (Van Aert sconfitto. Nel duello tra velocisti alla Vuelta vince Groves, Vacek quarto)

Mladá fronta Dnes – Repubblica Ceca

Daniel Martínez, el ángel guardián de Primoz Roglic, lo salvó en la etapa 15 de la Vuelta a España (Daniel Martínez, l’angelo custode di Primoz Roglic, lo ha salvato nella quindicesima tappa della Vuelta a España)*

* c’è un errore nel titolo del quotidiano colombiano: la tappa è al 14a

El Tiempo – Colombia

En la etapa 13 de La Vuelta a España: Richard Carapaz finalizó en el puesto 23 y el ganador de la jornada fue el canadiense Michael Woods (La Vuelta a España: Richard Carapaz si è piazzato 23° nella 14a tappa, nella quale ha trionfato Kaden Groves)

El Universo – Ecuador

Groves sprints to stage win as O’Connor stays in red (Groves vola verso la vittoria di tappa mentre O’Connor resta in rosso)

The West Australian – Australia

VUELTAALCONTRARIO

L’ordine d’arrivo e la classifica generale visti dal punto di vista della maglia nera.

Ordine d’arrivo della quattordicesima tappa, Villafranca del Bierzo – Villablino

1° Sylvain Moniquet
2° Isaac del Toro s.t.
3° Tom Paquot s.t.
4° Ide Schelling s.t.
5° Thibault Guernalec s.t.

Miglior italiano Edoardo Affini, 7° (s.t.)

Classifica generale

1° Tim Naberman
2° Kamil Gradek a 9′59″
3° Thibault Guernalec a 12′40″
4° Ide Schelling a 19′42″
5° Jasha Sütterlin a 19′52″

Miglior italiano Alessandro De Marchi, 10° a 23′38″

RICORDO DI JOSÈ MANUEL FUENTE

50 anni fa lo scalatore asturiano Josè Manuel Fuente si impone per la seconda ed ultima volta in carriera nel Giro di Spagna. Riviviamo quei giorni attraverso i titoli del quotidiano spagnolo “Mundo Deportivo”

8 MAGGIO 1974 – 15a TAPPA: CANGAS DE ONÍS – LAREDO (210 Km)

SANTISTEBAN CRUZÒ VICTORIOSAMENTE LA META DE LAREDO

Con un hora de retraso sobre el horario previsto

Sin varaciones en el liderato

31-08-2024

agosto 31, 2024 by Redazione  
Filed under Ordini d'arrivo

VUELTA A ESPAÑA

L’australiano Kaden Groves (Alpecin – Deceuninc) si è imposto nella quattordicesima tappa, Villafranca del Bierzo – Villablino, percorrendo 200.5 Km in 4h21′34″, alla media di 45.992 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Wout Van Aert (Team Visma | Lease a Bike) e il neozelandese Corbin Strong (Israel – Premier Tech). Miglior italiano Filippo Baroncini (UAE Team Emirates), 6°. L’australiano Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) è ancora in maglia rossa con 1′21″ sullo sloveno Primož Roglič (Red Bull – BORA – hansgrohe) e 3′01″ sullo spagnolo Enric Mas (Movistar Team). Miglior italiano Lorenzo Fortunato (Astana Qazaqstan Team), 20° a 13′09″

RENEWI TOUR

Il belga Jasper Philipsen (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella quarta tappa, Oostburg – Aalter, percorrendo 178.5 Km in 3h37′08″, alla media di 49.325 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Christophe Laporte
(Team Visma | Lease a Bike) e il connazionale Arnaud De Lie (Lotto Dstny). Miglior italiano Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling Team), 7°. Il belga Alec Segaert (Lotto Dstny) è ancora leader della classifica con 7″ sullo statunitense Magnus Sheffield (INEOS Grenadiers) e 11″ sul norvegese Tobias Foss (INEOS Grenadiers). Miglior italiano Jonathan Milan (Lidl – Trek), 8° a 23″.

CUP DOLTCINI – IN THE FOOTSTEPS OF THE ROMANS (Bulgaria)

Il rumeno Alin Toader (UVT-Devron West Cycling Team) si è imposto nella prima tappa, Bansko – Razlog, percorrendo 126.4 Km in 2h31′51″, alla media di 49.964 Km/h. Ha preceduto allo sprint il bulgaro Yordan Petrov (Hemus Troyan) e il francese Célestin Wattelle (Team Novo Nordisk Development). Miglior italiano Carlo Francesco Favretto (Gallina Ecotek Lucchini), 12°. Toader è il primo leader della classifica con 4″ su Petrov e 6″ su Wattelle. Miglior italiano Favretto, 12° a 10″

TOUR OF ROUTHE SALVATION (Turchia)

Il belga Rutger Wouters (Cycling Vlaanderen) si è imposto nella seconda tappa, Havsa – Amasya, percorrendo 136.8 Km in 2h58′37″, alla media di 45.953 Km/h. Ha preceduto allo sprint il connazionale Elias Van Breussegem (Cycling Vlaanderen) e di 1′58″ il connazionale Gil D’heygere (Cycling Vlaanderen). Nessun italiano in gara. Wouters è il nuovo leader della classifica con 23″ su Van Breussegem e 1′58″ sul tedesco Vinzent Dorn (BIKE AID)

TOUR OF HAINAN (Cina)

Il russo Ivan Smirnov (PC Baix Ebre) si è imposto nella quinta ed ultima tappa, Changjiang – Sanya, percorrendo 203.4 Km in 4h30′29″, alla media di 45.119 Km/h. Ha preceduto allo sprint il belga Timothy Dupont (Tarteletto – Isorex) e l’italiano Mattia Pinazzi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè). Il neozelandese Aaron Gate (Burgos – BH) si impone in classifica con 30″ sull’eritreo Henok Mulubrhan (Astana Qazaqstan Team) e 33″ sull’italiano Filippo Magli (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè)

TOUR CYCLISTE INTERNATIONAL DE LA GUADELOUPE

Il francese Sam Maisonobe (Vendée U) si è imposto nell’ottava tappa, Lamentin – Sainte-Rose, percorrendo 141.6 Km in 3h32′32″, alla media di 39.975 Km/h. Ha preceduto allo sprint i colombiani Sebastián Alexander Castaño (Team Sistecredito) e Kevin David Castillo (Team Sistecredito). I due colombiani si erano piazzati al primo e al secondo posto, ma sono stati entrambi retrocessi di una posizione per deviazione durante lo sprint. Nessun italiano in gara. Castillo è ancora leader della classifica con 1′31″ su Castaño e 2′04″ su Maisonobe

PREMONDIALE GIRO DELLA TOSCANA INTERNAZIONALE FEMMINILE – MEMORIAL MICHELA FANINI

La belga Margot Vanpachtenbeke (VolkerWessels Women’s Pro Cycling Team) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Segromigno in Piano (Capannori), percorrendo 116.8 Km in 2h57′19″, alla media di 39.523 km/h. Ha preceduto allo sprint la lituana Rasa Leleivytė (Aromitalia 3T Vaiano) e di 15″ l’ucraina Olha Kulynych (Fenix-Deceuninck Development Team). Miglior italiana Federica Damiana Piergiovanni (UAE Development Team), 8° a 18″. La Vanpachtenbeke è ancora leader della classifica con 6″ sulla Leleivytė e 28″ sulla Kulynych. Miglior italiana Elisa De Vallier (Top Girls Fassa Bortolo), 6° a 45″.

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