08-03-2025
marzo 8, 2025 by Redazione
Filed under Ordini d'arrivo
STRADE BIANCHE
Lo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella corsa toscana, circuito di Siena, percorrendo 213 Km in 5h13′58″, alla media di 40.705 Km/h. Ha preceduto di 1′24″ il britannico Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) e di 2′12″ il belga Tim Wellens (UAE Team Emirates – XRG). Miglior italiano Davide Formolo (Movistar Team), 14° a 5′33″
STRADE BIANCHE WOMEN
L’olandese Demi Vollering (FDJ – SUEZ) si è imposta nella corsa toscana, circuito di Siena, percorrendo 136 Km in 3h49′04″, alla media di 35.623 Km/h. Ha preceduto di 18″ la connazionale Anna van der Breggen (Team SD Worx – Protime) e di 1′42″ la francese Pauline Ferrand-Prévot (Team Visma | Lease a Bike) Miglior italiana Monica Trinca Colonel (Liv AlUla Jayco), 11° a 2′00″
GRAND PRIX CRIQUIELION
L’italiano Matteo Moschetti (Q36.5 Pro Cycling Team) si è imposto nella corsa belga, Ath – Lessines, percorrendo 200 Km in 4h39′29″, alla media di 42.936 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Hugo Hofstetter (Israel – Premier Tech) e l’italiano Giacomo Nizzolo (Q36.5 Pro Cycling Team)
LE TOUR DES 100 COMMUNES
Il britannico Matthew Brennan (Team Visma | Lease a Bike) si è imposto nella corsa francese, Vendin-lès-Béthune – Parc Départemental de Nature et de Loisirs d’Olhain, percorrendo 183.6 Km in 4h21′09″, alla media di 42.183 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Simone Gualdi (Wanty – Nippo – ReUz) e il francese Lucas Beneteau (St Michel – Preference Home – Auber93).
INTERNATIONAL RHODES GRAN PRIX
Il polacco Marcin Budziński (ATT Investments) si è imposto nella corsa greca, circuito di Rodi, percorrendo 179.7 Km in 4h10′10″, alla media di 43.099 Km/h. Ha preceduto allo sprint il francese Pierre-Henry Basset (XDS Astana Development Team) e il tedesco Ben Felix Jochum (Team Lotto Kern-Haus PSD Bank). Miglior italiano Mattia Gaffuri (Swatt Club), 14° a 46″.
VUELTA EXTREMADURA FÉMINAS
La britannica Imogen Wolff (Team Visma | Lease a Bike) si è imposta nella terza ed ultima tappa, Malpartida de Plasencia (Tranfrigo Moyano) – Hervás, percorrendo 69.4 Km in 1h39′31″, alla media di 41.842 Km/h. Ha preceduto allo sprint la norvegese Mie Bjørndal Ottestad (Uno-X Mobility) e l’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek). Miglior italiana Francesca Pellegrini (UAE Development Team), 5°. La Van Dijk si impone in classifica con 2″ sulla Ottestad e 29″ sull’italiana Greta Marturano (UAE Team ADQ)
BIWASE TOUR OF VIETNAM (Donne)
La thailandese Kamonrada Khaoplot (nazionale thailandese) si è imposta nella seconda tappa, circuito di Thủ Dầu Một, percorrendo 151 Km in 3h56′05″, alla media di 38.376 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’australiana Cassia Boglio (Singapore Women’s Academy) e la russa Valeriya Zakharkina (Tuyển Biwase – Bình Dương). Nessuna italiana in gara. La Khaoplot è la nuova leader della classifica con 4″ sulla Boglio e 6″ sulla Zakharkina
L’ONDA POGACAR SI ABBATTE ANCORA SULLE STRADE BIANCHE
Nonostante una caduta rocambolesca in una discesa a circa 50 kn dall’arrivo, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) risale in bici, va a riprendere Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling), lo supera e lo lascia al palo a 18 km dall’arrivo, andando a vincere in solitaria la sua terza Strade Bianche
La diciannovesima edizione delle Strade Bianche può proiettare a ben diritto Tadej Pogacar (UAE Team Emirates XRG) nella hall of fame di questa corsa, ancora relativamente giovane ma dall’appeal già consolidato di Monumento. In caso di vittoria, lo sloveno raggiungerebbe Fabian Cancellara in vetta al numero di vittorie. Del resto, la superiorità schiacciante con cui Pogacar ha vinto e dominato sia nel 2022 che nel 2024 non lascia molto spazio all’immaginazione. Gli avversari più temibili per lo sloveno saranno Thomas Pidcock (Team Q36.5 Pro Cycling), vincitore nel 2023, Toms Skujins (Team Lidl Trek), primo degli umani nel 2024, Marc Hirschi (Team Tudor Pro Cycling), Christian Scaroni (Team XDS Astana), risultati alla mano uno dei migliori ciclisti del 2025, Mathias Vacek (Team Lidl Trek), Kevin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels), Pello Bilbao e Matej Mohoric (Team Bahrain Victorious), Romain Grégoire e Valentin Madouas (Team Groupama FDJ), Ben Haly (Team EF Education EasyPost), eccetera, eccetera. Dopo la partenza si formava la fuga di giornata grazie all’azione di dieci ciclisti: Johan Price-Pejtersen (Team Alpecin Deceuninck), Stan Dewulf (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Lewis Askey (Team Groupama FDJ), Connor Swift (Team INEOS Grenadiers), Simone Petilli (Team Intermarché Wanty), Albert Withen Philipsen (Team Lidl Trek), Mark Donovan (Team Q36.5 Pro Cycling), Pepijn Reinderink (Team Soudal Quick Step), Anders Foldager (Team Jayco AlUla) e Fabian Weiss (Team Tudor Pro Cycling). Dopo 90 km il vantaggio dei dieci battistrada era di 3 minuti e 50 secondi. Erano ovviamente gli uomini dell’UAE Emirates XRG a dettare il ritmo in testa al gruppo. A 90 km dalla conclusione restavano in testa in sei: Askey, Swift, Donovan, Reinderink, Foldager e Weiss. Il gruppo inseguitore era segnalato a 1 minuto e 50 secondi di rotardo mentre si avvicinava uno degli sterrati più lunghi e più impegnativi, quello di Monte Sante Marie. Pogacar e Pidcock si avvantaggiavano e dopo aver raggiunto i sei battistrada a 77 km dalla conclusione tiravano dritto. Swift rientrava sui due battistrada a 73 km dalla conclusione. Alle spalle dei tre uomini di testa si era formato un altro terzetto che comprendeva Roger Adriá (Team Redbull BORA Hansgrohe), Gianni Vermeersch (Team Alpecin Deceuninck) e Pello Bilbao (Team Bahrain Victorious). Questi tre venivano ripresi da Kevin Vauquelin (Team Arkea B&B Hotels), Tim Wellens (UAE Team Emirates XRG), Ben Haely e Michael Valgren (Team EF Education EasyPost), Lennert van Eetvelt (Team Lotto) e Magnus Cort Nielsen (Tean Uno X Mobility). Prima dello sterrato di Colle Pinzuto Pogacar scivolata in una curva verso sinistra rimanendo attardato. Pidcock si avvantaggiava sullo sloveno e su Swift. Pogacar riprendeva Pidcock a 46 km dall’arrivo. Sulla seconda ascesa di Colle Pinzuto Pogacar accelerava e staccava Pidcock. Gli ultimi 18 km erano una cavalcata trionfale per lo sloveno che andava a vincere in solitaria – come nel 2022 e nel 2024 – con 1 minuto e 24 secondi di vantaggio su Pidcock. Terzo era Tim Wellens a 2 minuti e 12 secondi di ritardo mentre chiudevano la top five Ben Healy in quarta posizione e Pello Bilbao in quinta posizione. Per Pogacar è la terza vittoria stagionale e nella Milano – Sanremo, suo prossimo impegno, sarà ancora una volta protagonista.
Antonio Scarfone

Tadej Pogacar vince la sua terza Strade Bianche (foto: Getty Images)
07-03-2025
marzo 7, 2025 by Redazione
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VUELTA EXTREMADURA FÉMINAS
La norvegese Mie Bjørndal Ottestad (Uno-X Mobility) si è imposta nella seconda tappa, Quintana de la Serena – Valdefuentes, percorrendo 109.2 Km in 2h33′37″, alla media di 44.839 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek) e la britannica Imogen Wolff (Team Visma | Lease a Bike). Miglior italiana Greta Marturano (UAE Team ADQ), 7°. La Van Dijk è ancora leader della classifica con 6″ sulla Ottestad e 25″ sulla Marturano
BIWASE TOUR OF VIETNAM (Donne)
La thailandese Jutatip Maneephan (Thailand Women’s Cycling Team) si è imposta nella prima tappa, circuito di TP. Mới Bình Dương, percorrendo 82.8 Km in 2h06′07″, alla media di 39.392 Km/h. Ha preceduto allo sprint la cinese Thị Thật Nguyễn (Công Ty CP Tập Đoàn Lộc Trời) e la giapponese Kasuga Watabe (Phân Bón Con Voi Biwase). Nessuna italiana in gara. La Maneephan è la prima leader della classifica con 4″ sulla Nguyễn e 6″ sulla Watabe
06-03-2025
marzo 7, 2025 by Redazione
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VUELTA EXTREMADURA FÉMINAS
Prima tappa suddivisa in due semitappe
L’olandese Ellen van Dijk (Lidl – Trek) si è imposta nella prima semitappa, circuito a cronometro di Mérida, percorrendo 9.1 Km in 11′20″, alla media di 48.176 Km/h. Ha preceduto di 10″ la norvegese Mie Bjørndal Ottestad (Uno-X Mobility) e di 22″ la norvegese Katrine Aalerud (Uno-X Mobility). Miglior italiana Greta Marturano (UAE Team ADQ), 15° a 50″. La Van Dijk è la prima leader della classifica con 15″ sulla Ottestad e 22″ sulla Aalerud. Miglior italiana la Marturano, 15° a 50″
La Marturano si è imposta nella seconda semitappa, Mérida – Cáceres, percorrendo 90.1 Km in 1h59′14″, alla media di 45.34 Km/h. Ha preceduto allo sprint la norvegese Sigrid Ytterhus Haugset (Team Coop – Repsol) e di 25″ la britannica Carys Lloyd (Movistar Team). La Van Dijk è ancora leader della classifica con 10″ sulla Ottestad e 19″ sulla Marturano
05-03-2025
marzo 5, 2025 by Redazione
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TROFEO LAIGUEGLIA
Lo spagnolo Juan Ayuso (UAE Team Emirates – XRG) si è imposto nella corsa italiana, circuito di Laigueglia, percorrendo 197 Km in 4h46′36″, alla media di 41.242 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Christian Scaroni (XDS Astana Team) e l’australiano Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team)
TROFEJ UMAG – UMAG TROPHY
Lo slovacco Matthias Schwarzbacher (UAE Team Emirates Gen Z) si è imposto nella corsa croata, circuito di Umago, percorrendo 142.3 Km in 3h03′58″, alla media di 46.411 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiano Filippo Fortin (Team Solution Tech – Vini Fantin) e il polacco Tobiasz Pawlak (Voster ATS Team)
UMAG TROPHY LADIES
L’italiana Lara Crestanello (Born to Win BTC City Ljubljana Zhiraf) si è imposta nella corsa croata, circuito di Umago, percorrendo 114.3 Km in 2h51′48″, alla media di 39.919 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’italiana Emma Bernardi (Team Mendelspeck E-Work) e la belga Cato Cassiers (DD Group Pro Cycling Team)
AYUSO PORTA IL LAIGUEGLIA IN SPAGNA, BATTUTO SCARONI
Nella 62° edizione della corsa che apre il calendario ciclistico italiano Juan Ayuso (UAE Team Emirates) si impone in una volata ristretta davanti a Christian Scaroni (Team XDS Astana) e Micahel Storer (Team Tudor Pro Cycling). È la prima vittoria di uno spagnolo al Laigueglia
Il calendario ciclistico italiano scatta come da tradizione con il Trofeo Laigueglia, corsa di 197 km il cui percorso abbraccia per la maggior parte l’entroterra savonese e specialmente nel finale si conclude sulla riviera. Non mancano le insidie altimetriche con la prima tre quarti di corsa caratterizzata dai gpm di Cima Paravenna e di Testico. Il finale è invece vedrà protagonista il circuito conclusivo di Laigueglia da affrontare quattro volte con le altrettanto quadruple scalate di Colla Micheri e Capo Mele. La fuga di giornata, partita dopo una decina di km, vedeva la presenza di Victor Guernalec (Team Arkea B&B Hotels), Kevin Colleoni (Team Intermarchè Wanty), Asbjørn Hellemose (Team Jayco AlUla), Matteo Badilatti (Team 36.5 Pro Cycling), Mattia Bais (Team Polti VisitMalta), Odd Christian Eiking (Team UnibetTietema Rockets), Alex Tolio (Team VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Johan Meens (Team Wagner Bazin WB) e Lorenzo Nespoli (Team MBH Bank Ballan CSB). All’inizio della prima salita verso Cima Paravenna il vantaggio dei nove battistrada sul gruppo tirato dall’UAE Team Emirates XRG era di 3 minuti 30 secondi. Dopo lo scollinamento di Cima Paravenna il Team INEOS Grenadiers dava man forte all’UAE Team Emirates Xrg in testa al gruppo e così il vantaggio della fuga iniziava a scendere. All’inizio del successivo gpm del Testico il vantaggio della fuga era di nuovo aumentato a oltre 3 minuti. Dopo lo scollinamento dal Testico anche il Team EF Education EasyPost si metteva a tirare in testa al gruppo inseguitore anche se Lukas Nerurkar, uno dei possibili protagonisti della squadra statunitense, era costretto al ritiro dopo una caduta. A 60 km dalla conclusione il vantaggio della fuga era sceso a 2 minuti. A 40 km dalla conclusione dopo le prime scalate di Colla Micheri e Capo Mele restavano in testa Eiking, Bais, Badilatti, Colleoni e Tolio. I primi movimenti nel gruppo portavano la fima di Ewen Costiou (Team Arkea B&B Hotels) e Louis Barré (Team Intermarché Wanty). Igor Arrieta (UAE Team Emirates XRG) si sacrificava a tirare nelle prime posizioni di quel che restava del gruppo dei migliori. A 20 km dal traguardo erano una ventina i ciclisti in testa alla corsa. Era il momento dell’attacco di Juan Ayuso (UAE Team Emirates) che trascinava con sé un indomito Christian Scaroni (Team XDS Astana). I due battistrada venivano raggiunti da Neilson Powless (Team EF Education Easy Post) e Micahel Storer (Team Tudor Pro Cycling). Dopo il quarto ed ultimo scollinamento da Colla Michieri restavano in testa Ayuso, Scaroni e Powless. Anche Storer rientrava sul terzetto di testa proprio in vista dell’ultimo km. Nella volata a quattro si imponeva Ayuso davanti a Scaroni mentre Storer era terzo e Powless Quarto. A 3 secondi di ritardo chiudeva la top five Giovanni Carboni (Team Unibet Tietema Rockets). Nella top ten si segnavano anche il settimo posto di Andrea Bettiol (Team XDS Astana) a 23 secondi di ritardo da Ayuso ed il decimo posto di Simone Gualdi (Team Intermarché Wanty) a 23 secondi di ritardo da Ayuso. Per il 22enne spagnolo dell’UAE Team Emirates XRG si tratta della seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta alla Faun Drôme Classic e sarà certamente uno degli uomini da tenere in considerazione alla prossima Tirreno – Adriatico. Per la Spagna, invece, si tratta della primo successo in questa corsa, che lo stesso Ayuso aveva già sfiorato nel 2022, quando si era piazzato secondo alle spalle dello sloveno Jan Polanc, e lo scorso anno, preceduto dal francese Lenny Martinez e dall’italiano Andrea Vendrame. Prima di lui un solo altro spagnolo era riuscito a salire sul podio a Laigueglia, quando nel 2011 Ángel Vicioso si era piazzato terzo dietro Daniele Pietropolli e Simone Ponzi.
Antonio Scarfone

Juan Ayuso vince la 62° edizione del Trofeo Laigueglia (foto: Getty Images)
VAN DER POEL, DEBUTTO COI FIOCCHI SULLE STRADE DEL BELGIO
Era il corridore più titolato al via della Ename Samyn Classic e ha mantenuto le attese: l’olandese Mathieu van der Poel, al suo esordio stagionale, ha vinto sulle strade del Belgio la Ename Samyn Classic, semiclassica vallone caratterizzata più dai numerosi tratti di pavè, comunque non terribili, che dalle salite, brevi e poco pendenti. Inevitabile l’arrivo in volata, dove il campione del mondo 2023 si è imposto alla sua maniera, senza praticamente rivali in grado di arginarne la potenza
Da sempre è marzo il mese in cui inizia veramente la stagione del ciclismo su strada. Nel mese di febbraio si disputano molte corse in luoghi più o meno esotici, come l’Australia o la penisola arabica, ma è a marzo, quando si torna a correre in Belgio, in Olanda, nel nord della Francia, che si inizia a fare sul serio. Fra le corse minori, ma ricche di tradizione, spicca la belga Ename Samyn Classic, il cui nome ricorda il suo primo vincitore, il giovane e promettente francese José Samyn, morto durante un criterium nell’estate del 1969: oltre ad aver vinto la prima edizione di questa gara, allora chiamata “Grand Prix de Fayt-le-Franc” aveva al suo attivo una tappa del Tour, da lui corso in tutto tre volte.
L’edizione di quest’anno parte dal paese di Quaregnon e dopo una prima metà pianeggiante torna indietro verso il traguardo situato nel paese di Dour, a pochi chilometri dalla partenza, dove andrà percorso quattro volte un circuito di 29 chilometri che presenta due salitelle, la Côte de la Roquette e la Côte des Nonnettes, peraltro corte e tutt’altro che ripide. I veri problemi verranno dai numerosi tratti in pavé, ben 22: forse non basteranno per impedire che la corsa si decida in volata, come è sempre accaduto nelle ultime cinque edizioni, ma la presenza di Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck), al suo esordio stagionale, fa ben sperare; da tener d’occhio è anche il giovane talento belga Arnaud De Lie (Lotto), che ha già una trentina di vittorie al suo attivo in carriera e quest’anno ha già vinto una tappa all’Étoile de Bessèges, un mese fa. Doveva essere presente anche il vincitore della scorsa edizione, il passista belga Laurenz Rex (Intermarché – Wanty), che però ha dovuto rinunciare poco prima della partenza a causa di una “malattia” non specificata.
La corsa, lunga in tutto 199 chilometri, parte alle 12,35. Il tempo è ottimo; non fa caldo, ma la temperatura supera comunque i 10 gradi. Una caduta nelle fasi iniziali raffredda un po’ gli entusiasmi dei corridori e, anche se le sue conseguenze non sono serie, la fuga di giornata non parte che dopo una trentina di chilometri, con dentro otto corridori di secondo piano, dei quali il più titolato è forse il passista belga Loïc Vliegen (Wagner Bazin WB), che ha vinto due volte il Giro di Vallonia, breve corsa a tappe che si disputa proprio su queste strade poco dopo la conclusione del Tour. Il vantaggio dei fuggitivi, complice una seconda caduta in gruppo, sale lentamente sino a sfiorare i tre minuti all’ingresso del circuito conclusivo. Alle 15 gli otto corridori in fuga transitano per la prima volta sotto la linea del traguardo, dopo un primo giro in cui non è successo nulla e il distacco si è sempre mantenuto poco sotto i tre minuti, senza mai salire o scendere; nessuno tira, né davanti né dietro, e i corridori sembrano più impegnati in una scampagnata sui prati – che a differenza dei boschi da queste parti non mancano – che in una competizione ciclistica. Nel corso del secondo giro la fatica inizia a farsi sentire: ben poco succede, a parte un’ennesima caduta senza conseguenze, ma la squadra di Van der Poel comincia a tirare il gruppo, e non è un caso: quando il distacco si è dimezzato è proprio il fuoriclasse olandese ad accelerare sulla salita della Côte des Nonettes, dove si trova uno dei tratti in pavé. Inesorabilmente alle sue spalle si fa il vuoto e per qualche minuto il pubblico assapora la grande impresa. Ma il tratto difficile non è lungo e il tentativo dell’olandese serve solo a saggiare il terreno, anche perchè il gruppo si ricompatta ben presto. In compenso questa azione fa calare ulteriormente il vantaggio dei fuggitivi, rimasti in sette, che transitano alla fine del secondo giro con soli 20 secondi di vantaggio. La loro sorte è ormai segnata e dopo un altro paio di chilometri il gruppo, adesso allungato, è di nuovo compatto. Nel terzo giro non succede molto, tranne una nuova accelerazione di Van der Poel che allunga notevolmente il gruppo. Lungo la discesa della Côte de la Roquette, sotto la spinta del giovane francese Axel Huens (Unibet Tietema Rockets) si forma un nuovo gruppetto di fuggitivi, in tutto nove corridori di secondo piano: il più titolato è probabilmente Taco van der Hoorn (Intermarché – Wanty, una vittoria nella corsa un tempo nota come Parigi-Bruxelles, e una tappa al Giro). La fuga acquista consistenza col passare dei chilometri e il terzo e penultimo passaggio dal traguardo vede i nove transitare con una trentina di secondi sul gruppo. Il vantaggio non è enorme, ma i nove sembrano crederci e non vengono ripresi che a metà dell’ultimo giro, sotto la spinta degli uomini dell’Arkéa – B&B Hotels, della Uno-X Mobility e della Lidl – Trek. L’ultima fuga degna di questo nome si verifica a 6 chilometri dall’arrivo, quando ci provano in tre, fra i quali il giovane belga Alec Segaert (Lotto), più volte campione europeo (Under 23) a cronometro, ma in pochi minuti il gruppo è di nuovo compatto. Neanche l’ultimo tratto di pavé, a 2 chilometri dal traguardo, riesce a fare selezione, anche se il gruppo si divide in due tronconi. L’arrivo a ranghi quasi compatti è inevitabile, ma nessun velocista di rango ha preso il via stamattina, per cui la vittoria arride proprio a Van der Poel, che non ha problemi a lanciare una volta lunga alla quale nessuno può resistere. Il francese Paul Magnier (Soudal Quick-Step), già secondo pochi giorni fa all’Omloop Het Nieuwsblad (una volta Het Volk), è secondo anche oggi. Terzo il francese Emilien Jeannière (Team TotalEnergies), solo 14esimo De Lie. Primo degli italiani è il giovane gregario dell’Astana Alessandro Romele.
La gara non è stata tra le più appassionanti, anche perché il percorso, privo di vere salite e di tratti di pavé davvero impegnativi, non permetteva più di tanto. Van der Poel, vincendo all’esordio stagionale col minimo sforzo, sembra volerci ricordare il noto proverbio che recita “il buongiorno si vede dal mattino”. Pogacar, che ha nel mirino la Sanremo, il Fiandre, e forse anche la Roubaix, è avvertito.
Andrea Carta

Van der Poel vince l'edizione 2025 della Ename Samyn Classic (Getty Images)
04-03-2025
marzo 4, 2025 by Redazione
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ENAME SAMYN CLASSIC
L’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin – Deceuninck) si è imposto nella corsa belga, Quaregnon – Dour, percorrendo 199.1 Km in 4h19′58″, alla media di 45.961 Km/h. Ha preceduto allo sprint i francesi Paul Magnier (Soudal Quick-Step) e Emilien Jeannière (Team TotalEnergies). Miglior italiano Alessandro Romele (XDS Astana Team), 8°.
LE SAMIN DES DAMES
L’olandese Lorena Wiebes (Team SD Worx – Protime) si è imposta nella corsa belga, Quaregnon – Dour, percorrendo 122 Km in 3h10′35″, alla media di 38.408 Km/h. Ha preceduto allo sprint l’elvetica Linda Zanetti (Uno-X Mobility) e l’irlandese Lara Gillespie (UAE Team ADQ). Miglior italiana Letizia Paternoster (Liv AlUla Jayco), 9°
MAGNUS CORT CHIUDE IN BELLEZZA, DEREK GEE TRIONFA ALLA O GRAN CAMIÑO 2025
Magnus Cort conquista la tappa finale della O Gran Camiño 2025 con una volata perfetta a Santiago di Compostela, firmando il terzo successo in questa edizione. Derek Gee controlla la corsa e si aggiudica la classifica generale davanti a Davide Piganzoli e allo stesso Cort. Il canadese si porta a casa anche la classifica degli scalatori, mentre il danese vince la maglia a punti.
La O Gran Camiño 2025 si conclude con il sigillo di Magnus Cort, che chiude la corsa con un incredibile tris di vittorie di tappa. Il danese della Uno-X Mobility si è imposto anche nella frazione finale con arrivo a Santiago di Compostela battendo in volata Carlos Canal della Movistar e Giovanni Lonardi della Polti-VisitMalta. A seguire si sono classificati César Macías della Petrolike, Mirco Maestri della Polti-VisitMalta, Xavier Cañellas della Anicolor-Tien21, Davide Piganzoli della Polti-VisitMalta, Francisco Joel Peñuela della Caja Rural-RGA, José Antonio Prieto della Petrolike e Thomas Pesenti della Soudal-Quick Step.
La classifica generale ha visto il successo di Derek Gee della Israel-Premier Tech, che ha controllato la situazione senza problemi nell’ultima frazione e ha potuto festeggiare il trionfo. Il canadese ha chiuso con 35 secondi di vantaggio su Piganzoli e 38 su Cort, che grazie agli abbuoni ha conquistato il terzo gradino del podio. Seguono in classifica Iván Cobo della Kern Pharma a 1 minuto e 15 secondi, Eric Fagúndez della Burgos-Burpellet-BH a 1 minuto e 34 secondi, Sergio Geovani Chumil della Burgos-Burpellet-BH a 1 minuto e 53 secondi, Jefferson Cepeda della Movistar a 1 minuto e 56 secondi, Viktor Soenens della Soudal-Quick Step a 1 minuto e 59 secondi, Mauri Vansevenant della Soudal-Quick Step a 2 minuti e 2 secondi e Johannes Kulset della Uno-X Mobility a 2 minuti e 22 secondi.
L’ultima tappa è stata caratterizzata da un avvio molto combattuto, con numerosi tentativi di fuga. Dopo vari attacchi rintuzzati dal gruppo, una fuga di nove uomini è riuscita a prendere il largo. Clément Braz Afonso (Groupama – FDJ), Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility), Mats Wenzel (Equipo Kern Pharma), Martin Marcellusi (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè), Josh Burnett (Burgos Burpellet BH), Nicolás Alustiza (Euskaltel – Euskadi), Rafael Reis (Anicolor / Tien 21), Pedro Pinto (Efapel Cycling) e Asier Pablo Gonzalez (Illes Balears Arabay) hanno guadagnato fino a due minuti di vantaggio, ma la Israel-Premier Tech ha tenuto la situazione sotto controllo. La prima scalata all’Alto de Lampai ha visto un tentativo in solitaria di Marcellusi, ripreso poco dopo da Burnett, Dversnes e altri attaccanti. Sui settori sterrati che caratterizzavano il tratto successivo la Soudal-Quick Step ha aumentato il ritmo, riducendo progressivamente il vantaggio dei fuggitivi. A dodici chilometri dal traguardo il gruppo si è ricompattato, dando il via a una serie di nuovi scatti. Luca Paletti (VF Group – Bardiani CSF – Faizanè) ha provato un’azione solitaria, ma la Uno-X ha chiuso ogni varco per preparare lo sprint a Cort.
Negli ultimi chilometri ha provato ad attaccare anche il leader della classifica Gee, ma la Uno-X ha annullato ogni tentativo e ha lanciato alla perfezione il danese, che si è imposto con una volata irresistibile su Canal e Lonardi. Per Cort si è trattato del terzo successo di tappa in questa edizione, a conferma del suo ottimo stato di forma. Giovanni Lonardi, terzo anche nella tappa inaugurale, ha commentato così la sua prova: “La tappa è stata super tirata, c’è stato tanto nervosismo. sono riuscito a tenere duro, ma sapevamo che Cort era favorito. Ho provato a tenergli la ruota, l’ho perso alla fine ma in questo momento è davvero difficile batterlo perchè sta davvero bene. Puntavo al secondo posto ma sono rimasto un po’ chiuso. La settimana? In generale il morale è alto, la condizione è buona e così adesso andiamo alla Tirreno”. Il premio di corridore più combattivo della giornata è andato a Martin Marcellusi, protagonista della fuga, che ha dichiarato: “L’obiettivo di oggi della squadra era quello di entrare in fuga e provare a fare il colpo. Io ho sfruttato la tappa anche per testare un po’ la gamba visto che la condizione è buona. Purtroppo davanti non c’era grande collaborazione tant’è che ho provato anche ad andar via da lontano ma era impossibile. Però ci abbiamo provato, mi consolo con il riconoscimento di più combattivo. Prossime corse? Sarò in gara al Laigueglia, Tirreno-Adriatico e poi quasi sicuramente la Sanremo. Esco da questa O Gran Camiño consapevole dei miei mezzi: dopo il 2° posto a Maiorca ho fatto un altro secondo posto qui che dimostra che posso esserci. Come ho già detto, da adesso in poi, correrò in modo differente”.
La O Gran Camiño 2025 si chiude così con il trionfo di Derek Gee, che si conferma corridore solido e maturo. Oltre al successo in classifica il canadese si è portato a casa anche la classifica degli scalatori precedendo Ander Okamika della Burgos-Burpellet-BH e Chumil. Cort grazie ai tre successi di tappa ha, invece, conquistato la classifica a punti, battendo Piganzoli e lo stesso Gee. Il miglior giovane è stato Viktor Soenens della Soudal-Quick Step, mentre la migliore squadra è risultata la Burgos-Burpellet-BH.Magnus. Ora lo sguardo si sposta sulle prossime gare, con molti protagonisti di questa corsa attesi alla Tirreno-Adriatico e alla Milano-Sanremo.
Mario Prato

Magnus Cort trionfa nell'ultima tappa della corsa galiziana (foto Lavandeira / EFE)
DRÔME CLASSIC, ASSOLO DI AYUSO
Juan Ayuso trionfa nella classica animata da un appassionante duello a distanza con Mathias Skjelmose
L’azione decisiva è arrivata a circa 40 chilometri dal traguardo, quando Ayuso ha sferrato un attacco deciso sul Col de la Grande Limite. Mathias Skjelmose (Lidl-Trek) ha reagito dopo qualche esitazione, riducendo il distacco fino a 20 secondi, ma nel finale lo spagnolo ha trovato le energie per consolidare il suo vantaggio e tagliare per primo il traguardo di Étoile-sur-Rhône, conquistando così il suo primo successo della stagione 2025.
Alle loro spalle, Ben Tulett (Visma | Lease a Bike) ha saputo imporsi nello sprint del gruppo, chiudendo in terza posizione sulla Côte Chaude e completando così il podio. Buona prestazione anche per Andrea Bagioli (Lidl-Trek), che ha terminato quinto, mentre Lorenzo Fortunato (XDS Astana) si è assicurato un posto nella top ten.
Lorenzo Alessandri

Juan Ayuso esulta in solitaria. Photo Credit: Getty Images